Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi
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- Serafino Corti
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2 Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare e respiratorio. Svolge quindi un ruolo particolarmente rilevante nella prevenzione delle patologie cerebrovascolari, cardiovascolari, osteoarticolari e metaboliche.
3 L attività aerobica può essere svolta con diverse forme di esercitazione. E tuttavia necessario mantenere la frequenza cardiaca entro il range aerobico prestabilito. o Corsa prolungata o Fit walking o Cyclette o bici o Ginnastica aerobica o Step o Workout cardiovascolari o Attività continuata o Cardio kickboxing
4 Target zone aerobica: (formula Karvonen) 220 età (17) = 203 frequenza cardiaca max teorica Range aerobico 203 x 65 % = 130 pulsazioni / minuto 203 x 80 % = 160 pulsazioni / minuto
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6 Circuito cardiovascolare (Cardiovascular workout) In questo tipo di lavoro, frazionato in varie forme di esercitazione per risultare meno monotono, occorre adeguare l intensità dello sforzo per mantenere costante la frequenza cardiaca (all interno della target zone prestabilita), monitorandola mediante un cardiofrequenzimetro
7 L energia per la contrazione muscolare può essere fornita attraverso reazioni di tipo: oppure
8 In relazione alla specificità del lavoro svolto si ha un diverso utilizzo delle fonti energetiche
9 ATP = fonte di energia L ATP (adenosintrifosfato), presente nei muscoli, fornisce l energia per la contrazione muscolare. E costituito da adenosina e da tre molecole di fosfato altamente energetico.
10 Produzione di Energia L Adenosintrifosfato (ATP), per fornire l energia per la contrazione muscolare. viene scisso in ADP (adenosindifosfato): perde cioè una molecola di fosfato.
11 Risintesi dell ATP L ATP utilizzato per la contrazione muscolare deve venire subito risintetizzato per poter fornire l energia necessaria per il proseguimento dell attività fisica.
12 La risintesi dell ATP può avvenire per via aerobica, mediante l ossidazione dei glucidi, oppure per via anaerobica (alattacida o lattacida) attraverso l utilizzo della fosfocreatina e del glicogeno presente nei muscoli.
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14 METABOLISMO AEROBICO: in presenza di ossigeno l energia per la contrazione muscolare è prodotta attraverso l ossidazione dei glucidi (Ciclo di Krebs). In assenza di ossigeno l energia viene invece prodotta attraverso il METABOLISMO ANAEROBICO ALATTACIDO (utilizzo della fosfocreatina presente nei muscoli, quale substrato energetico per la risintesi dell ATP, nei primi 7 8 sec.) e poi con quello ANAEROBICO LATTACIDO (con utilizzo del glicogeno, stipato nei muscoli, con progressivo accumulo di acido lattico a livello muscolare, per un tempo compreso tra i ).
15 I mitocondri sono le centrali energetiche del metabolismo aerobico. Il metabolismo anaerobico avviene invece nel citoplasma cellulare (reticolo sarcoplasmatico dei muscoli).
16 7-8 sec. CP sec. Glicogeno Glucosio min ore Lipidi Attività anaerobica Attività aerobica
17 Ecco perché l esercizio aerobico, protratto nel tempo, incrementa il dispendio energetico e contribuisce così al mantenimento dell equilibrio calorico giornaliero. In questo modo vengono intaccati i depositi lipidici e si favorisce la riduzione della massa grassa corporea.
18 F.C. Variazioni della frequenza cardiaca ,5 12,2 13,3 15,8 15,8 16,1 16,5 Velocità corsa (Km/h). 24 All aumento della velocità di corsa corrisponde un incremento della frequenza cardiaca; ai muscoli impegnati nello sforzo, infatti, deve pervenire una maggiore quantità di sangue per assicurare il necessario afflusso di ossigeno ai tessuti.
19 Se il ritmo della corsa è moderato, il metabolismo aerobico è in grado di assicurare la produzione di energia necessaria. Tuttavia se si incrementa il ritmo della corsa, il sistema aerobico non sarà più sufficiente per assicurare il rifornimento energetico.
20 Nei primi minuti di lavoro aerobico si utilizza il glucosio presente nel sangue. Successivamente, per l azione svolta da alcuni specifici ormoni (quali glucagone, cortisolo,catecolamine), cominciano ad essere utilizzati i lipidi, presenti nell organismo come riserva energetica, sotto forma di pannicolo adiposo.
21 Se aumenta l intensità dell esercizio, quindi, l energia per la contrazione muscolare è fornita sempre meno dalla componente aerobica e sempre di più da quella anaerobica
22 Possiamo constatare quindi che, col variare della velocità della corsa, varia anche percentualmente l utilizzazione dei diversi metabolismi energetici.
23 Diverso impiego dei substrati energetici in attività fisiche prolungate nel tempo
24 La scissione dell ATP in ADP produce energia. L immediata risintesi dell ATP viene può avvenire attraverso: il glucosio presente nel sangue (in caso di lavoro aerobico) per i primi minuti metabolismo anaerobico lattacido metabolismo anaerobico alattacido i lipidi depositati nel tessuto sottocutaneo (per diverse ore)
25 In un uomo del peso di circa 70 Kg, i muscoli pesano 30 Kg (circa il 43 % dell intero peso corporeo) I muscoli contengono circa 245 grammi di glicogeno, mentre il fegato (organo del peso di circa 2 Kg) ne contiene 110 grammi. Quando necessario il fegato scinde il glicogeno in glucosio che viene trasportato dal sangue per rifornire gli organi (i muscoli) in attività. I lipidi sono le riserve energetiche depositate nel tessuto sottocutaneo.
26 Quando si protrae nel tempo un attività fisica di intensità mediamente elevata si innesca l attivazione del metabolismo anaerobico poichè quello aerobico, che forniva energia attraverso l ossidazione dei glucidi, non è più sufficiente per soddisfare le richieste energetiche dell organismo. L attivazione del metabolismo anaerobico comporta produzione di acido lattico che inizia quindi ad accumularsi a livello muscolare.
27 La concentrazione di lattato nei muscoli aumenta fino a livelli così elevati da alterare il PH e di conseguenza l equilibrio cellulare. L elevato grado di acidità non consente più l accorciamento delle fibre muscolari e quindi la prosecuzione dell attività. L acido lattico accumulatosi nei muscoli deve perciò essere smaltito.
28 Smaltimento dell acido lattico L acido lattico accumulatosi nei muscoli deve essere smaltito per ripristinare l equilibrio cellulare (PH). L acido lattico viene in parte eliminato (attraverso le urine e la sudorazione) mentre il rimanente viene nuovamente trasformato in glicogeno muscolare.
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