Valutazione dell impatto sulla salute di diversi scenari nella gestione dei rifiuti regionale
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- Romeo Toscano
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1 Valutazione dell impatto sulla salute di diversi scenari nella gestione dei rifiuti regionale Relatore: Federica Parmagnani ARPA Emilia Romagna Direzione Tecnica, Centro Tematico Regionale Ambiente e Salute
2 Introduzione Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti SESPIR è stato finanziato dal Ministero della salute nell ambito del programma del Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) del 2010 con l obiettivo generale di: Fornire metodologie e strumenti operativi per l implementazione di sistemi di sorveglianza in materia di rifiuti e salute volti alla valutazione dell impatto del ciclo di trattamento dei rifiuti solidi urbani sulla salute della popolazione coinvolta, tenendo conto delle differenze informative delle diverse realtà presenti sul territorio nazionale. Partner del progetto:
3 Obiettivi specifici Aggiornamento delle conoscenze di letteratura disponibili in materia di effetti sulla salute della gestione dei rifiuti solidi urbani. Valutazione degli scenari possibili in base alla programmazione regionale in materia di gestione rifiuti. Valutazione degli impatti sulla salute derivanti dalla presenza di impianti di smaltimento rifiuti. Introduzione Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti Sperimentazione di protocolli di sorveglianza ad hoc, nelle realtàove precedenti indagini epidemiologiche e ambientali hanno verificato la fattibilità di tale approccio. Realizzazione di un sito Web dedicato, per rispondere a esigenzedi comunicazione e di fruibilitàdel dato da parte dei diversi stakeholders, dai decisori alla popolazione.
4 Definizione degli scenari di analisi Introduzione Scenario baseline: Scenario regionale basato su piani o ipotesi a livello regionale (2012) Scenario green : criteri comuni definiti in base a considerazioni di fattibilità, indicazioni della comunità europea, esempi virtuosi: Periodo temporale di applicazione: 2020 Riduzione del 10% dei rifiuti prodotti Raccolta differenziata/compostaggio al 70% Divieto di conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato tal quale
5 Gestione dei rifiuti (2008/2009) Introduzione
6 Metodologia Censimento degli impianti Raccolta dati regionali (periodo ) Localizzazione degli impianti. (Le coordinate dei punti georeferenziatisi riferiscono al camino per gli inceneritori, al centroidedella vasca attiva per le discariche, all ubicazione dell impianto per i TMB); Sistema di riferimento utilizzato per la proiezione cartografica di tutti gli impianti (UTMWGS84 Fuso 33Nord); Verifica della localizzazione attraverso le foto satellitari di Google Earth Inceneritori Discariche TMB
7 Metodologia per il calcolo della Popolazione esposta Metodologia Metodo: distanza dalla sorgente puntiforme Sono state definite distanze differenti come limite probabile per la dispersione delle emissioni di ciascuna tipologia di impianto attraverso dei buffer circolari: inceneritori: metri; discariche: metri; impianti di TMB: 500 metri. Tramite GIS sono stati calcolati i totali delle popolazioni che ricadono all interno dei buffer su base censuaria ISTAT Per le sezioni ricadenti solo parzialmente all interno del buffer, si è calcolata la porzione di popolazione interessata, assumendone una distribuzione uniforme all interno della sezione di censimento secondo la formula: Pop_reale= Pop_zona censuaria * (Area_compresa nel buffer / Area_zona censuaria)
8 Metodologia Valutazione dell esposizione Inceneritori: sono state effettuate delle simulazioni modellistiche (modello di dispersione ADMS Urban) per stimare i livelli di concentrazione di PM10 in un buffer di 3 km. Per poter effettuare le simulazioni sono stati raccolti: i dati meteorologici del periodo, i dati sulle caratteristiche di ciascun impianto e la quantità di rifiuto smaltita. Le simulazioni modellistiche dei nuovi impianti sono state realizzate considerando le emissioni dichiarate nell Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Per le discariche e i TMB è stata utilizzata come misura proxy dell esposizione della popolazione residente, la distanza dall impianto, nell ipotesi che il rischio diminuisca all aumentare della distanza stessa. Discariche: distanza dall impianto (2 Km) TMB: distanza dall impianto (500 mt)
9 Metodologia Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti Legenda: Inceneritore Periodo di riferimento delle mappe di dispersione per impianto: Vercelli anno 2008 Emilia Romagna anno 2010 Lazio anno 2005 Acerra anno 2009/2010 N.B. Per gli inceneritori di Mergozzo (VB) e Pace del Mela (ME) non ci sono mappe di dispersione disponibili. µ
10 Termovalorizzatore di Modena - Mappa di dispersione del PM10 (anno 2010) Metodologia Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti Legenda: Modena Inceneritore Buffer mt Media annuale PM10 (ng/m3) <VALUE>
11 Termovalorizzatore di Modena - Mappa di dispersione del PM 10 (anno 2010) Metodologia Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti Legenda: Inceneritore Buffer mt Media annuale PM <VALUE> 10 (ng/m 3 )
12 Termovalorizzatore di Modena - Mappa di dispersione del PM 10 (anno 2010) Metodologia Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti Legenda: Inceneritore Buffer mt Media annuale PM <VALUE> 10 (ng/m 3 )
13 Caratterizzazione del rischio Metodologia
14 Calcolo degli impatti Metodologia Tutte le simulazioni di impatto sono state calcolate a partire dalla formula generale per il calcolo dei casi attribuibili: AC = AF exp * Rate popgen * Pop exp Dove: AC = casi attribuibili; AF exp = frazione attribuibile negli esposti (RR 1) / RR; Rate popgen = tasso di incidenza di background nella popolazione generale (che approssima il tasso nella popolazione non esposta); Pop exp = numerositàdella popolazione esposta.
15 Totale della popolazione esposta per tipo di impianto - Scenario Baseline La salute ai tempi della crisi Bari 29 ottobre Risultati 2012 Regione Numero impianti N zone censuarie interessate dal buffer Pop totale coinvolta Discarica Piemonte Emilia Romagna Lazio Campania Sicilia Inceneritore Piemonte Emilia Romagna Lazio Campania Sicilia Trattamento meccanico biologico Piemonte Emilia Romagna Lazio Campania Sicilia Piemonte Emilia Romagna Lazio Campania Sicilia Discarica TMB Inceneritore
16 Tutti gli impianti: area centro-nord Risultati (2,2%) (3,8%)
17 Tutti gli impianti: area centro-sud Risultati (0,8%) (1,0%) (0,9%)
18 Definizione degli scenari di analisi Risultati Scenario baseline: Scenario regionale basato su piani o ipotesi a livello regionale (2012) Scenario green : criteri comuni definiti in base a considerazioni di fattibilità, indicazioni della comunità europea, esempi virtuosi: Periodo temporale di applicazione: 2020 Riduzione del 10% dei rifiuti prodotti Raccolta differenziata/compostaggio al 70% Divieto di conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato tal quale
19 Impianti e popolazione esposta nei tre scenari Risultati
20 Popolazione esposta nei tre scenari Risultati Inceneritori Discariche TMB
21 Valutazioni di impatto nei tre scenari regionali Risultati
22 2500 Distribuzione dei DALYs nei tre scenari Risultati DALYs Baseline (2008/2009) Regionale (2012) Green (2020) Inceneritori Discariche TMB
23 Alcune considerazioni. Conclusioni A fronte di una popolazione complessiva di circa 24 milioni di abitanti per le cinque regioni, la popolazione residente in prossimità degli impianti è costituita da circa persone nello Scenario Baseline. Tale popolazione si riduce a circa abitanti nello Scenario Regionale e a abitanti nello Scenario Green. Per lo Scenario Baseline sono stati stimati 1-2 casi annui di tumore attribuibili agli impianti, 26 casi/anno di esiti negativi della gravidanza (incluso basso peso alla nascita e malformazioni), 86 persone con sintomi respiratori, e circa persone affette da annoyanceprovocato dalle emissioni odorigenedegli impianti. Tali stime annuali si traducono in anni di vita con disabilità (DALYs) stimati per l intero periodo. I DALYssi riducono di circa il 20% e l 80% nei due scenari futuri. Anche in questi casi l impatto sanitario maggiore è dato dagli effetti sulla gravidanza e dal fastidio associato alle emissioni odorigene degli impianti (annoyance).
24 Conclusioni Alcune considerazioni. La metodologia proposta può essere uno strumento utile ai decisori per la valutazione degli impatti sulla salute presenti e futuri, legati a variazioni nelle politiche di gestione dei rifiuti a livello locale e nazionale. Vi èuna differenza metodologica a causa della minore disponibilitàdi informazioni per la valutazione dell esposizione di discariche e TMB rispetto agli impianti di incenerimento. La sola distanza dall impianto (centroide) e l esposizione uniforme della popolazione entro l area di studio sono due fonti di approssimazione dell esposizione. Inoltre vi è il limite di non tener conto delle innovazioni o ampliamenti/riduzioni per discariche e TMB lasciando di fatto il dato riferito sempre allo scenario Baseline. La validità di questi risultati è certamente legata ai limiti di attendibilità delle stime di rischio sanitario. I dati utilizzati sino ad ora potrebbero essere confermati o contraddetti da studi futuri.
25 Gli articoli sono scaricabili dal sito
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