Quadrati latini e di ordine superiore per la attenuazione dei disturbi nelle attività sperimentali
|
|
- Benedetta Cara
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Quadrati latini e di ordine superiore per la attenuazione dei disturbi nelle attività sperimentali Stefano Pirani Dipartimento di Ingegneria dell'informazione Università Politecnica delle Marche Ancona - AN stefano.pirani@univpm.it Abstract Le tecniche di progettazione dell'esperimento sono fondamentali per una corretta attività sperimentale ed i quadrati latini e di ordine superiore sono utili quando si devono contrastare più grandezze di influenza. Nell'articolo viene presentata una tecnica generale per la costruzione di quadrati di ordine maggiore di 3. Keywords Misure, DOE, Grandezze di influenza I. INTRODUZIONE In ogni attività di misura è indispensabile una fase preliminare di studio finalizzata alla analisi delle grandezze che possono interferire con lo svolgimento della fase di misura alterando il valore del parametro misurando. Indicando tali grandezze con il nome di grandezze di influenza è possibile affermare che una corretta progettazione dell'esperimento (o DOE - Design Of the Experiment) deve includere la messa a punto di una strategia che consenta, ove necessario, di attenuare gli effetti delle grandezze di influenza fino a renderli compatibili con gli obiettivi dell'esperimento. Il quadrato latino, conosciuto da tempo da matematici ed enigmisti, è lo strumento che Ronald A. Fisher suggerì di utilizzare per la progettazione degli esperimenti nei casi in cui vi sono due distinte grandezze di influenza che possono alterare lo stato della grandezza sotto esame. Il quadrato grecolatino, una estensione del quadrato latino, è stato invece adottato nei casi in cui si debbano contrastare gli effetti di tre grandezze di influenza. Una ricerca bibliografia non ha messo in luce quadrati idonei ad operare con più di tre grandezze di influenza: in questo articolo si presenta una procedura originale con cui è possibile costruire quadrati di ordine superiore idonei a progettare esperimenti in cui si desidera contrastare l'effetto di un numero arbitrario di grandezze di influenza. II. UN CLASSICO ESEMPIO DI ESPERIMENTO A DUE GRANDEZZE DI INFLUENZA Volendo chiarire cosa sia e come operi un quadrato latino si può ricorrere al più classico esempio che si trova in letteratura e che fa riferimento ad una delle prime reali applicazioni delle tecniche DOE. Supponiamo di voler confrontare la resa di quattro razze diverse di frumento: ovviamente la sperimentazione dovrà essere condotta seminando, coltivando, mietendo ed infine trebbiando le quattro razze per poi stilare una graduatoria in funzione delle quantità trebbiate. L'ipotesi di seminare uno stesso appezzamento di terreno in quattro annate successive evidentemente non può essere accettata per vari motivi: il risultato si avrebbe solo dopo quattro anni di lavoro e le situazioni climatiche dei vari anni sarebbero inevitabilmente diverse apportando non accettabili alterazioni ai risultati sperimentali. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare quattro diversi appezzamenti di terreno in modo da condurre la sperimentazione in un solo anno: seminando una diversa razza di frumento in ciascun appezzamento si risolverebbe certamente il problema della durata della prova, che si riduce ad un solo ciclo semina-coltivazione-mieti-trebbiatura", e certamente si avrebbe una riduzione delle differenze climatiche, in special modo se i quattro lotti usati per l'esperimento si trovano l'uno in prossimità dell'altro. A rigore, pero, si deve considerare che il terreno agricolo non è un sistema omogeneo e isotropo per cui si possono ancora evidenziare delle differenze fra i quattro lotti tali da alterare i risultati sperimentali. Il terreno in cui organizzare i quattro lotti potrebbe non essere orizzontale e ciò provocherebbe una irrigazione a valle maggiore di quella a monte; anche le condizioni di soleggiamento potrebbero essere non uniformi se la superficie del terreno non fosse planare, cosa frequente nei terrreni collinari. Entrambe le caratteristiche influiscono sulla produttività delle seminagioni alterando il risultato della sperimentazione. Come evitare che queste due grandezze di influenza possano alterare in modo inaccettabile il risultato sperimentale? La soluzione richiede che la suddivisione del terreno seminativo in lotti sia fatta in modo non banale: se il terreno fosse suddiviso in quartieri (fig. 1) si avrebbe una esaltazione delle differenze. Una suddivisione in colonne (fig. 2) consentirebbe di attenuare l'effetto della drenaggio verso valle della pioggia, ma nulla potrebbe contro le differenze del soleggiamento mentre una suddivisione in righe (fig. 3) porterebbe ad una attenuazione delle differenze di soleggiamento, ma lascerebbe invariati gli effetti delle diversa distribuzione della acqua.
2 La suddivisione a scacchiere 4x4 (fig. 4) è invece in grado di attenuare gli effetti di entrambe le grandezze di influenza; per chiarezza indichiamo col termine parcella ciascuna delle 16 posizioni dello scacchiere. Fig. 1. Suddivisione del terreno seminativo in quartieri con esaltazione degli effetti di disturbo dovuti alla non uniformità di irrigazione e soleggiamento Fig. 4. Suddivisione del terreno seminativo a scacchiere 4x4 Organizzando la semina delle quattro diverse razze di frumento in maniera tale da avere una sola parcella seminata con una stessa razza in ciascuna riga e in ciascuna colonna si ottiene una disposizione a quadrato latino. L'aggettivo latino discende dalla usanza di indicare le diverse razze di frumento (ed in generale: le diverse condizioni del misurando) con lettere dell'alfabeto latino. A C D B Fig. 2. Suddivisione del terreno seminativo in colonne con compensazione dei soli effetti di disturbo dovuti alla non uniformità della irrigazione C A B D D B A C B D C A Fig. 5. Semina a quadrato latino 4x4 di quattro razze di frumento (indicate con le lettere A, B, C, D) Con la semina a quadrato latino il confronto fra le quattro razze di frumento viene effettuato attraverso il confronto fra le medie delle produzioni delle 4 parcelle seminate con la stessa razza. Fig. 3. Suddivisione del terreno seminativo in righe con compensazione dei soli effetti di disturbo dovuti alla non uniformità del soleggiamento III. ATTENUAZIONE DI DUE GRANDEZZE DI INFLUENZA: IL QUADRATO LATINO L'esempio precedente ha introdotto in modo implicito un quadrato latino sfruttando la fisicità del problema presentato.
3 Il quadrato latino è una matrice NxN con cui è possibile organizzare un esperimento nel quale verificare il comportamento di N diversi sistemi (o di un solo sistema in corrispondenza di N diversi punti di lavoro) quando si debba contrastare l'effetto di 2 diverse grandezze di influenza variabili in modo deterministico. Nell'esempio si dovevano verificare 4 razze di frumento (indicate con A, B, C e D) per cui il corrispondente quadrato latino è costituito da una matrice 4x4. Il terreno seminativo è stato infatti suddiviso in uno scacchiere 4x4 che, di fatto, corrisponde alla matrice 4x4 del quadrato latino. Ciascuna delle 4 razze di frumento viene seminata in 4 parcelle in modo tale che in ogni riga ed in ogni colonna ci sia una ed una sola parcella seminata con ciascuna razza: nel quadrato latino ciò corrisponde ad avere ciascuna delle lettere A, B, C e D presente una ed una sola volta in ciascuna riga e ciascuna colonna. Le parcelle presenti in una riga dello scacchiere hanno la stessa condizione per quanto riguarda la irrigazione così come le parcelle che si trovano in una stessa colonna hanno la stessa condizione di soleggiamento. Il quadrato latino prevede, similmente, che le 2 grandezze di influenza, con le rispettive variazioni, vengano disposte l'una secondo le righe e l'altra secondo le colonne della matrice. Possiamo ora abbandonare l'esempio bucolico del frumento e passare ad applicazioni industriali: nulla cambia per quanto riguarda la organizzazione del quadrato latino e della sperimentazione da esso proposta: dovendo contrastare l'effetto di due grandezze di influenza in un esperimento in cui vogliamo studiare N condizioni del misurando andremo a costruire un quadrato latino NxN in cui le variazioni di una delle grandezze di influenza sono disposte secondo le righe e quelle dell'altra secondo le colonne della matrice. Fatto ciò dovremo trovare una disposizione degli elementi della matrice (le lettere con cui rappresentiamo le N condizioni del misurando) tale da avere una ed una sola volta ciascuna lettera in ciascuna riga ed in ciascuna colonna. IV. ATTENUAZIONE DI TRE GRANDEZZE DI INFLUENZA: IL QUADRATO GRECO-LATINO Dovendo attenuare gli effetti di tre grandezze di influenza si potrebbe pensare di ricorrere ad una matrice tridimensionale riportando ciascuna grandezza di influenza su di una dimensione della matrice. Il procedimento non è sbagliato, ma richiede un numero di prove che, essendo pari al numero delle condizioni del misurando elevato alla terza potenza, rapidamente raggiunge valori elevati rendendo poco o per nulla praticabile tale soluzione. Molti Autori, seguendo la strada aperta nel XVIII secolo da Eulero, chiamano una evoluzione del quadrato latino con il nome di quadrato greco-latino : esso è lo strumento idoneo per attenuare gli effetti di tre grandezze di influenza senza richiedere una esplosione del numero delle misurazioni da eseguire. La matrice del quadrato greco-latino resta di dimensioni NxN ma gli elementi di tale matrice non sono più le sole lettere latine che simboleggiano le possibili condizioni del misurando, ma sono coppie ordinate di lettere. Le possibili condizioni assunte dalla terza grandezza di influenza vengono simboleggiate da lettere dell'alfabeto greco e ciascuna di esse deve figurare una sola volta in ciascuna riga ed in ciascuna colonna e deve essere associata una sola volta a ciascuna lettera latina. G1 A C D B G2 C A B D G3 D B A C G1 G2 G3 G1 A C D B G1 G4 B D C A G4 G2 C A B D G2 G3 D B A C G3 G4 B D C A G4 Fig. 6. Quadrato latino 4x4 per due grandezze di influenza che assumono rispettivamente i valori G1, G2, G3, G4 (la prima) e g1, g2, g3, g4 (la seconda); A, B, C, D sono le condizioni del misurando da sottoporre alla sperimentazione. Fig. 7. Quadrato greco-latino 4x4 per tre grandezze di influenza che assumono rispettivamente i valori G1, G2, G3, G4 (la prima), g1, g2, g3, g4 (la seconda),,,, (la terza); A, B, C, D sono le condizioni del misurando da sottoporre alla sperimentazione. I due gruppi di lettere greche e latine di un quadrato grecolatino, separate per alfabeto, costituiscono due quadrati latini che vengono definiti ortogonali in quanto i rispettivi elementi omologhi (A ed, B e, ) si sovrappongono in un solo punto. La costruzione di due quadrati latini ortogonali di ordine superiore a 4 non è un problema banale e, per oltre un secolo, i matematici si sono interrogati per cercare risposta ad un problema sviluppato da Eulero e che è conosciuto come il
4 problema dei 36 Ufficiali. Secondo Eulero non sarebbe stato possibile costruire quadrati greco-latini di ordine multiplo di 6 e gli studi di Gaston Tarry, che nel 1901 dimostrò la non esistenza di un quadrato greco-latino di ordine 6, parvero confermare la congettura euleriana. Solo nel 1959, grazie all'uso di un calcolatore elettronico UNIVAC, Parker, Bose e Shrikhande furono in grado di correggere la affermazione di Eulero: oggi infatti sappiamo che esistono quadrati greco-latini di ogni ordine superiore a 3 con la sola eccezione dell'ordine 6. È quindi possibile organizzare il piano sperimentale in modo da attenuare 3 grandezze di influenza con grande libertà per quanto riguarda il numero di valori del misurando che si desidera sottoporre alla sperimentazione. Ma come operare se le grandezze di influenza fossero più di tre? Prima di rispondere a questa domanda è opportuno che si consideri anche un altro aspetto del problema che in questo lavoro è stato fino ad ora trascurato. V. LA ORGANIZZAZIONE DEI TURNI DI PROVA Nell'esempio di quadrato latino che è stato presentato nella introduzione si è operato in un solo turno di prova: tale situazione è resa possibile dalla ipotesi (implicita) che tutti i semi del frumento di una stessa razza siano perfettamente uguali fra loro e si è motivata la scelta di operare con un solo turno con varie considerazioni. Nelle applicazioni industriale è più frequente il caso in cui si debba ricorrere all'uso di prototipi che, per le inevitabili imperfezioni dei processi produttivi, non possono essere considerati identici l'uno all'altro. Per questo motivo, e per non dover essere costretti ad usare un numero elevato di prototipi, si opera in più turni di prova. Supponiamo di dover esaminare il comportamento di tre diversi dispositivi elettronici nominalmente simili, ma diversi per comportamento effettivo a causa, per esempio, del fatto di essere stati prodotti in stabilimenti diversi. Per consentire il funzionamento di ogni dispositivo dovremo montarlo in un circuito e fornirgli la necessaria alimentazione. A causa delle inevitabili imperfezioni e tolleranze costruttive i circuiti in cui montare i dispositivi saranno tutti leggermente diversi l'uno dall'altro e stesso dicasi per i circuiti di alimentazione: sia i circuiti sia gli alimentatori assumono il ruolo di grandezze di influenza sul comportamento dei dispositivi elettronici sottoposti al test. Sappiamo che per attenuare tali grandezze di influenza potremmo ricorrere ad un quadrato latino 3x3 con cui individuare la più opportuna disposizione dei gruppi dispositivo-circuito-alimentatore ma in questo caso dobbiamo anche tener conto del fatto che la sperimentazione avviene in più turni di prova: al termine di ciascun turno ogni dispositivo verrà smontato da un circuito per essere montato su un altro circuito e lo stesso accadrà per le alimentazioni. Facendo in modo che ogni dispositivo sia montato su ogni circuito di prova e sia alimentato da ogni sorgente di alimentazione si realizza una sperimentazione corretta ed è evidente che bisogna anche cercare di minimizzare il numero di turni di prova. Con un poco di attenzione è possibile notare che il quadrato latino 3x3 che è stato sviluppato (fig. 8) permette di organizzare la prova in tre soli turni, ma quando la dimensione della matrice aumenta la organizzazione di turni può diventare laboriosa. c1 A C B c1 c2 B A C c2 c3 C B A c3 Fig. 8. Quadrato latino 3x3 per la sperimentazione di tre diversi dispositivi elettronici (A, B, C) con l'uso di tre circuiti (c1, c2, c3) e di tre alimentatori (a1, a2, a3) Il problema della organizzazione dei turni di prova può essere risolta ricorrendo non ad un quadrato latino, ma ad un quadrato greco-latino in cui le lettere greche indicano non gli stati di una grandezza di influenza, ma i turni di prova. Supponiamo di avere tre dispositivi da sottoporre a sperimentazione, tre circuiti e tre alimentatori. Costruiamo un quadrato 3x3 e disponiamo sulle righe e sulle colonne rispettivamente i circuiti di prova (c1, c2,c3) e gli alimentatori (a1, a2, a3) poi indichiamo con,, e rispettivamente il primo, il secondo ed il terzo turno di prova. I tre dispositivi sotto sperimentazione saranno indicati, classicamente, con A, B e C. Il quadrato greco-latino di questo esperimento (fig. 9) ci mostra che nel primo turno () il dispositivo A sarà montato sul circuito c1 per essere alimentato da a1, il dispositivo B sarà montato su c2 e alimentato da a3, il dispositivo C sarà montato su c3 e alimentato da a2. Nel secondo turno () gli abbinamenti saranno: A-c2-a2; B- c3-a1; C-c1-a3 per terminare, al terzo turno () con: A-c3-a3; B-c1-a2; C-c2-a1. c1 A C B c2 B A C c3 C B A Fig. 9. Quadrato greco-latino 3x3 per la sperimentazione di tre diversi dispositivi elettronici (A, B, C) con l'uso di tre circuiti (c1, c2, c3) e di tre alimentatori (a1, a2, a3) e sperimentazione in tre turni (,, ) c1 c2 c3
5 Come si è visto la progettazione dell'esperimento potrebbe essere condotta tramite un classico quadrato greco-latino 3x3; possiamo però introdurre un diverso modo di operare in modo da rendere più chiara la organizzazione della sperimentazione. Costruiamo ancora una matrice 3x3, ma anziché considerare le grandezze di influenza sulle righe e sulle colonne le andremo a disporre come coppie ordinate negli elementi della matrice. Nel nostro nuovo schema le righe rappresentano i diversi dispositivi e le colonne rappresentano i turni di prova: gli elementi della matrice, come anticipato, saranno delle coppie ordinate che rappresentano circuiti ed alimentazioni: la matrice sotto riportata corrisponde alla sperimentazione dell'esempio precedente. T1 T2 T3 A c1 a1 c2 a2 c3 a3 A B c3 a2 c1 a3 c2 a1 B C c2 a3 c3 a1 c1 a2 C T1 T2 T3 Fig. 10. Matrice 3x3 descrittiva della sperimentazione in tre turni (T1, T2, T3) di tre diversi dispositivi elettronici (A, B, C) con l'uso di tre circuiti (c1, c2, c3) e di tre alimentatori (a1, a2, a3) La maggiore chiarezza di tale soluzione nei confronti del classico quadrato greco-latino è già evidente, ma la utilità di questa nuova disposizione sarà ben più evidente non appena si affronterà il problema della attenuazione di 4 o più grandezze di influenza. VI. QUADRATI NXN DI ORDINE SUPERIORE Dovendo organizzare una prova su più turni con l'obbiettivo di contrastare più di due grandezze di influenza si può fare ricorso ad una regola di uso generale che consente di costruire il quadrato NxN che descrive la conduzione della prova. Il numero N è pari al più piccolo numero primo che soddisfa le due condizioni: { N > G N L in cui G è il numero di grandezze di influenza che si desidera contrastare e L è il numero di condizioni che il misurando deve assumere. Supponiamo di voler condurre un esperimento in più turni in cui si devono esaminare 4 diverse condizioni del misurando con la presenza di 3 grandezze di influenza: dalle condizioni sopra citate si desume che dovremo approntare un quadrato 5x5 e ciò significa che si dovranno organizzare 5 turni di prova. Come risolvere il problema determinato dal fatto che si intendono esaminare solo 4 condizioni per il misurando? Come vedremo nel seguito ci saranno due possibili soluzioni, per ora portiamo la nostra attenzione sulla procedura di costruzione del quadrato 5x5. Per prima cosa disponiamo sulle righe della matrice 5 diverse condizioni del misurando (A, B, C, D, E) e sulle colonne i 5 turni di prova (T1, T2, T3, T4, T5). Dovendo considerare 3 grandezze di influenza gli elementi della matrice sono delle terne ordinate. Conviene utilizzare delle terne numeriche nelle quali ciascuna cifra indica uno degli stati di una grandezza di influenza: la prima cifra di ciascuna terna rappresenta lo stato della prima grandezza di influenza, la seconda cifra di ciascuna terna rappresenta la seconda grandezza di influenza, ecc. La fase più ostica nella preparazione del quadrato è rappresentato dalla individuazione delle terne che rispettino le regole base: ciascuna cifra deve comparire una ed una sola volta in ciascuna riga e ciascuna colonna e non possono esistere due terne in cui si ripete la combinazione di due o più cifre. Il metodo originale per la costruzione delle terne che si propone risolve questo problema. Nella prima riga si introducono le terne base costituite dai gruppi 111, 222, 333, 444 e 555. Per costruire le altre righe si opera col seguente schema: passando da una riga a quella sottostante: le cifre al primo posto (da sinistra) si spostano a destra di una posizione; le cifre al secondo posto (da sinistra) si spostano a destra di due posizioni; le cifre al terzo posto (da sinistra) si spostano a destra di tre posizioni. in tutti i casi si ha un rientro a sinistra per quelle cifre che escono a destra dalla matrice. La applicazione delle regole sopra indicate è schematizzata nella figura 11 che mostra la costruzione di un quadrato 5x5. T1 T2 T3 T4 T5 A B 1 x x x 1 x x x 1 C x x 1 1 x x x 1 x D x 1 x 1 x x x x 1 E x x 1 x 1 x 1 x x Fig. 11. Costruzione del quadrato 5x5 di ordine 3 per la sperimentazione in 5 turni con azioni di contrasto verso tre grandezze di influenza
6 In precedenza si era notato che il processo prevede di esaminare 5 diverse condizioni del misurando mentre l'esperimento che si vorrebbe condurre ne dovrebbe esaminare solamente 4. Le soluzioni a questo problema sono due: per come è stato costruito il quadrato è possibile censurare la sua ultima riga limitando al numero desiderato le condizioni del misurando. La seconda soluzione prevede la ripetizione delle prove relative ad una condizione (ovviamente questa seconda soluzione richiede che si possano considerare equivalenti due distinti elementi in prova): i risultati delle misurazioni condotte sulla ripetizione vanno tenuti separati da quelli ottenuti sull'elemento primo e possono servire per validare tali risultati. La procedura descritta consente con facilità la costruzione della matrice per qualsiasi numero di grandezze di influenza si desideri attenuare: le n-ple ordinate che costituiscono gli elementi della matrice avranno tante cifre quante sono le grandezze di influenza e verranno determinate generalizzando le regole sopra riportate: nella costruzione delle n-ple ordinate, passando da una riga a quella sottostante, la cifra che si trova al i-posto (da sinistra) della n-pla si sposta a destra di i posizioni. APPENDICE 1. IL CASO PARTICOLARE G=3, L=4 La regola di costruzione della matrice NxN è di validità generale, ma non si deve tacere che nel caso particolare di quattro condizioni di prova con tre sole grandezze di influenza è possibile costruire una quadrato 4x4 (e non 5x5 come vorrebbe la regola presentata) per una prova in 4 turni. In vari libri di statistica possono essere trovati quadrati greco-latini in grado di operare questa prova e da essi si possono desumere le matrici organizzate nel modo descritto in questo lavoro. Per completezza si riporta una di tali matrici. T1 T2 T3 T4 A B C D Fig. 12. Quadrato 4x4 di ordine 3 per la sperimentazione in 4 turni con azioni di contrasto verso tre grandezze di influenza VII. CONCLUSIONI Nella letteratura è molto facile trovare esempi di quadrati latini per operare con due grandezze di influenza; più rari gli esempi di quadrati greco-latini. Ad una approfondita indagine bibliografica non si sono trovati esempi di metodi per il contrasto di più di tre grandezze di influenza. Ciò è probabilmente da ascriversi alla difficoltà che si incontra nel costruire una matrice che soddisfi i vincoli del problema e per tale motivo assume particolare interesse la procedura che si è sviluppata per la costruzione della matrice. BIBLIOGRAFIA [1] J.W.Cotton, Latin Squares Design in Encyclopedia of Statistics in Behavioral Science, Vol 2, pp , John Wiley & Sons, Chichester, 2005 [2] D.R. Cox, N. Reid, The Theory of the Design of Experiments, Chapman & Hall/CRC, 2000 [3] D. Raghavarao, Constructions and Combinatorial Problems in Design of Experiments New York: Dover, 1988
Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliLA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1
LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD
DettagliSISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI
SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliCALCOLO COMBINATORIO
CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliTesto alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea
Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Funzionamento di un mercato ben organizzato Nel Pitgame i giocatori che hanno poche informazioni private interagiscono
DettagliESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765
COMPLEMENTO A 10 DI UN NUMERO DECIMALE Sia dato un numero N 10 in base 10 di n cifre. Il complemento a 10 di tale numero (N ) si ottiene sottraendo il numero stesso a 10 n. ESEMPIO 1: eseguire il complemento
DettagliElementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1
Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca
Dettaglirisulta (x) = 1 se x < 0.
Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente
DettagliUn gioco con tre dadi
Un gioco con tre dadi Livello scolare: biennio Abilità interessate Costruire lo spazio degli eventi in casi semplici e determinarne la cardinalità. Valutare la probabilità in diversi contesti problematici.
DettagliRISOLUTORE AUTOMATICO PER SUDOKU
RISOLUTORE AUTOMATICO PER SUDOKU Progetto Prolog - Pierluigi Tresoldi 609618 INDICE 1.STORIA DEL SUDOKU 2.REGOLE DEL GIOCO 3.PROGRAMMAZIONE CON VINCOLI 4.COMANDI DEL PROGRAMMA 5.ESEMPI 1. STORIA DEL SUDOKU
DettagliSTATISTICA IX lezione
Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri
DettagliEsercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico
Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio
DettagliSoluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004
Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo
DettagliProbabilità discreta
Probabilità discreta Daniele A. Gewurz 1 Che probabilità c è che succeda...? Una delle applicazioni della combinatoria è nel calcolo di probabilità discrete. Quando abbiamo a che fare con un fenomeno che
DettagliCorso di Psicometria Progredito
Corso di Psicometria Progredito 3.1 Introduzione all inferenza statistica Prima Parte Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014
Dettagli1. PRIME PROPRIETÀ 2
RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
DettagliCorso di Matematica per la Chimica
Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a. 203-4 I sistemi lineari Generalità sui sistemi lineari Molti problemi dell ingegneria, della fisica, della chimica, dell informatica e dell economia, si modellizzano
DettagliPROBABILITÀ - SCHEDA N. 2 LE VARIABILI ALEATORIE
Matematica e statistica: dai dati ai modelli alle scelte www.dima.unige/pls_statistica Responsabili scientifici M.P. Rogantin e E. Sasso (Dipartimento di Matematica Università di Genova) PROBABILITÀ -
Dettagli4. Operazioni elementari per righe e colonne
4. Operazioni elementari per righe e colonne Sia K un campo, e sia A una matrice m n a elementi in K. Una operazione elementare per righe sulla matrice A è una operazione di uno dei seguenti tre tipi:
DettagliIl principio di induzione e i numeri naturali.
Il principio di induzione e i numeri naturali. Il principio di induzione è un potente strumento di dimostrazione, al quale si ricorre ogni volta che si debba dimostrare una proprietà in un numero infinito
DettagliIl neutro, un conduttore molto "attivo" (3)
1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema
Dettagli4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0
Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliDescrizione dettagliata delle attività
LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia
DettagliUNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA
UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una
Dettaglie-dva - eni-depth Velocity Analysis
Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa
DettagliAmplificatori Audio di Potenza
Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso
DettagliCONTROLLO IN TENSIONE DI LED
Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione
DettagliSymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema
SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno
DettagliTransitori del primo ordine
Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli
DettagliANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2
ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 Quando si hanno scale nominali o ordinali, non è possibile calcolare il t, poiché non abbiamo medie, ma solo frequenze. In questi casi, per verificare se un evento
DettagliModulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza
Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N
Dettaglib. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata?
Esercitazione 7 Domande 1. L investimento programmato è pari a 100. Le famiglie decidono di risparmiare una frazione maggiore del proprio reddito e la funzione del consumo passa da C = 0,8Y a C = 0,5Y.
Dettagli(liberamente interpretato da http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/homepage.html) SCHEDA ALUNNI. Descrizione dell attività:
Pagina 1 di 11 (liberamente interpretato da http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/homepage.html) SCHEDA ALUNNI Descrizione dell attività: Problema 1. Siamo nel 2060 ed ormai gli umani hanno colonizzato Marte.
DettagliMetodi statistici per le ricerche di mercato
Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per
DettagliDispense di Informatica per l ITG Valadier
La notazione binaria Dispense di Informatica per l ITG Valadier Le informazioni dentro il computer All interno di un calcolatore tutte le informazioni sono memorizzate sottoforma di lunghe sequenze di
DettagliGESTIONE MANUALE DEI CREDITI E DEI RESIDUI
GESTIONE MANUALE DEI CREDITI E DEI RESIDUI Il riferimento al manuale è il menù DR capitolo Prospetti di compensazione-deleghe GESTIONE MANUALE DEI CREDITI E possibile intervenire manualmente nella gestione
DettagliNUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT.
NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. Con l utilizzo delle procedure di iscrizione on line la società organizzatrice ha a disposizione tutti
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliMetodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione
Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta del 30/1/06 Esercizio 1 Una banca ha N correntisti. Indichiamo con N n il numero di correntisti esistenti il giorno n-esimo. Descriviamo
DettagliAnalisi dei residui. Test Esatto di Fisher. Differenza fra proporzioni
Statistica Economica Materiale didattico a cura del docente Analisi dei residui Test Esatto di Fisher Differenza fra proporzioni 1 Analisi dei residui Il test statistico ed il suo p-valore riassumono la
DettagliL analisi dei dati. Capitolo 4. 4.1 Il foglio elettronico
Capitolo 4 4.1 Il foglio elettronico Le più importanti operazioni richieste dall analisi matematica dei dati sperimentali possono essere agevolmente portate a termine da un comune foglio elettronico. Prenderemo
DettagliTecniche di Prototipazione. Introduzione
Tecniche di Prototipazione Introduzione Con il termine prototipo si intende il primo esempio di un prodotto che deve essere sviluppato e che consente di poter effettuare considerazioni preliminari prima
DettagliLezione 9: Cambio di base
Lezione 9: Cambio di base In questa lezione vogliamo affrontare uno degli argomenti piu ostici per lo studente e cioè il cambio di base all interno di uno spazio vettoriale, inoltre cercheremo di capire
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliCOMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013. - Come cambia il REA atteso se l'obbligazione sarà ancora in vita dopo le prime tre estrazioni?
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI URBINO (Sede di Fano) COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013 1) L'impresa Gamma emette 250 obbligazioni il cui VN unitario è pari a 100. Il rimborso avverrà tramite
DettagliManuale d uso applicazione on line
Manuale d uso applicazione on line (versione del 4 settembre 2003) Servizio Organizzazione e Metodi 1 L applicazione per l interrogazione on line dei risultati di questa indagine si presenta con l emissione
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliCapitolo 11 Test chi-quadro
Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 11 Test chi-quadro Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università di Padova
DettagliIL MIO PRIMO SITO NEWS USANDO GLI SCHEDARI
Pagina 1 UN SISTEMA DI NEWS Sommario UN SISTEMA DI NEWS...1 Introduzione...2 Scelgo l'area su cui operare...3 Un minimo di teoria...3 Creo le Pagine...4 Definizione dello Schedario Novità...6 Compilo la
DettagliIL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico)
IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico) [nota: Nel testo sono riportate tra virgolette alcune domande che insegnanti e studenti
DettagliLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,
DettagliMATEMATICA DEL DISCRETO elementi di teoria dei grafi. anno acc. 2009/2010
elementi di teoria dei grafi anno acc. 2009/2010 Grafi semplici Un grafo semplice G è una coppia ordinata (V(G), L(G)), ove V(G) è un insieme finito e non vuoto di elementi detti vertici o nodi di G, mentre
DettagliComplemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno
Rappresentazione di numeri Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno Un numero e un entità teorica,
DettagliDispositivi di rete. Ripetitori. Hub
Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate
DettagliLe funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1
Le funzioni continue A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. -3 A. Pisani, appunti di Matematica 1 Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato
DettagliLA MISURAZIONE DEL CARATTERE
TPO PROGETTAZIONE UD 03 GESTIONE DEL CARATTERE IL TIPOMETRO LA MISURAZIONE DEL CARATTERE A.F. 2011/2012 MASSIMO FRANCESCHINI - SILVIA CAVARZERE 1 IL TIPOMETRO: PARTI FONDAMENTALI Il tipometro è uno strumento
DettagliMatematica in laboratorio
Unità 1 Attività guidate Attività 1 Foglio elettronico Divisibilità tra numeri naturali Costruisci un foglio di lavoro per determinare se a è divisibile per b, essendo a e b due numeri naturali, con a
DettagliPsicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE
Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale Un punteggio all interno di una distribuzione è in realtà privo di significato se preso da solo. Sapere che un soggetto ha ottenuto un punteggio x=52 in una
Dettaglidella funzione obiettivo. Questo punto dovrebbe risultare chiaro se consideriamo una generica funzione:
Corso di laurea in Economia e finanza CLEF) Economia pubblica ************************************************************************************ Una nota elementare sulla ottimizzazione in presenza di
DettagliDeterminare la grandezza della sottorete
Determinare la grandezza della sottorete Ogni rete IP possiede due indirizzi non assegnabili direttamente agli host l indirizzo della rete a cui appartiene e l'indirizzo di broadcast. Quando si creano
Dettagli2 Fortino Lugi. Figura Errore. Nel documento non esiste testo dello stile specificato.-3 -- Finestra attiva o nuovo documento
1 Fortino Lugi STAMPA UNIONE OFFICE 2000 Vi sarà capitato sicuramente di ricevere lettere pubblicitarie indirizzate personalmente a voi; ovviamente quelle missive non sono state scritte a mano, ma utilizzando
DettagliGUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL
GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano
DettagliOsservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale
Corso di Matematica, I modulo, Università di Udine, Osservazioni sulla continuità Osservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale Come è noto una funzione è continua in un punto
DettagliCorso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari. NOME COGNOME N. Matr.
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari Matematica e Statistica II Prova di esame del 18/7/2013 NOME COGNOME N. Matr. Rispondere ai punti degli esercizi nel modo più completo possibile, cercando
DettagliEsponenziali elogaritmi
Esponenziali elogaritmi Potenze ad esponente reale Ricordiamo che per un qualsiasi numero razionale m n prendere n>0) si pone a m n = n a m (in cui si può sempre a patto che a sia un numero reale positivo.
DettagliFasi di creazione di un programma
Fasi di creazione di un programma 1. Studio Preliminare 2. Analisi del Sistema 6. Manutenzione e Test 3. Progettazione 5. Implementazione 4. Sviluppo 41 Sviluppo di programmi Per la costruzione di un programma
DettagliMANUALE PARCELLA FACILE PLUS INDICE
MANUALE PARCELLA FACILE PLUS INDICE Gestione Archivi 2 Configurazioni iniziali 3 Anagrafiche 4 Creazione prestazioni e distinta base 7 Documenti 9 Agenda lavori 12 Statistiche 13 GESTIONE ARCHIVI Nella
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA BANCARIA FINANZIARIA ED ASSICURATIVA (Classe 7) Corso di Matematica per l Economia (Prof. F. Eugeni) TEST DI INGRESSO Teramo, ottobre 00 SEZIONE
DettagliESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016. 1. Esercizi: lezione 24/11/2015
ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016 1. Esercizi: lezione 24/11/2015 Valutazioni di operazioni finanziarie Esercizio 1. Un operazione finanziaria
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliESERCIZI APPLICAZIONI LINEARI
ESERCIZI APPLICAZIONI LINEARI PAOLO FACCIN 1. Esercizi sulle applicazioni lineari 1.1. Definizioni sulle applicazioni lineari. Siano V, e W spazi vettoriali, con rispettive basi B V := (v 1 v n) e B W
Dettagliwww.andreatorinesi.it
La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).
DettagliRappresentazione dei numeri in un calcolatore
Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2010-2011 Rappresentazione dei numeri in un calcolatore Lezione 2 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Rappresentazione dei numeri
DettagliAPPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE
APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse
DettagliLaboratorio di Informatica di Base Archivi e Basi di Dati
Laboratorio di Informatica di Base Archivi e Basi di Dati Introduzione La memorizzazione dei dati è un aspetto molto importante dell informatica Oggi, mediante i computer, è possibile memorizzare e modificare
DettagliCapitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti
Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta
DettagliGiovanni Schgör (g.schgor)
Giovanni Schgör (g.schgor) BATTERIE E PANNELLI SOLARI 10 March 2009 La batteria Dopo gli articoli (1) (2) sulla modellizzazione dei pannelli solari, si vuole analizzare il comportamento di questi nella
Dettagli( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali
Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza
DettagliCAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI
VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita
DettagliI PROBLEMI ALGEBRICI
I PROBLEMI ALGEBRICI La risoluzione di problemi è una delle attività fondamentali della matematica. Una grande quantità di problemi è risolubile mediante un modello algebrico costituito da equazioni e
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliITCG Cattaneo via Matilde di canossa n.3 - Castelnovo ne' Monti (RE) SEZIONE I.T.I. - Corso di Fisica - prof. Massimo Manvilli
ITCG C. CATTANEO via Matilde di Canossa n.3 - Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) Costruzione del grafico di una funzione con Microsoft Excel Supponiamo di aver costruito la tabella riportata in figura
DettagliGIUSTIFICARE LE RISPOSTE. Non scrivere la soluzione di esercizi diversi su uno stesso foglio.
Teoria dei giochi applicata alle scienze sociali Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale, Politecnico di MI, 2006/07 I prova intermedia, 19 dicembre 2006, foglio A Tempo: 2 ore e 1/2; risolvere 3
DettagliParte II Indice. Operazioni aritmetiche tra valori rappresentati in binario puro. Rappresentazione di numeri con segno
Parte II Indice Operazioni aritmetiche tra valori rappresentati in binario puro somma sottrazione Rappresentazione di numeri con segno modulo e segno complemento a 2 esercizi Operazioni aritmetiche tra
DettagliEsercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che:
Teoria dei Giochi, Trento, 2004/05 c Fioravante Patrone 1 Teoria dei Giochi Corso di laurea specialistica: Decisioni economiche, impresa e responsabilità sociale, A.A. 2004/05 Soluzioni degli esercizi
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliLezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta
DettagliUso dei modelli/template
Uso dei modelli/template Il modello (o template, in inglese) non è altro che un normale file di disegno, generalmente vuoto, cioè senza alcuna geometria disegnata al suo interno, salvato con l estensione.dwt.
Dettagli