METTI IN MOTO LA PRUDENZA Anno scolastico
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- Gilberto Scarpa
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1 METTI IN MOTO LA PRUDENZA Anno scolastico Gruppo di lavoro: Mauro Brusa: Coordinatore PEAS Massimo Coppola: S.O.C. SISP Acqui Terme, Carlo Di Pietrantonj: Servizio Sovrazonale Epidemiologia ASL AL Mauro Gastaldo: S.O.C. SISP Ovada, Luisa Morano: S.O.C. SISP Casale Monferrato, Daniela Novelli: S.O.C. SISP Tortona Alessandro Peano: S.O.C. SISP Casale Monferrato. Franca Susani: S.O.C. SISP Tortona, Istituti Comprensivi: Istituto Comprensivo Molare Ovada, Istituto Comprensivo Pertini Ovada, Sacro Cuore Casale Monferrato, Istituto Comprensivo Cerrina Casale Monferrato,, Istituto Comprensivo Don Milani Casale Monferrato, Istituto Comprensivo Trevigi Casale Monferrato. Introduzione Gli incidenti stradali in Italia sono la principale causa di morte e di disabilità nella popolazione sotto i 40 anni ed il 25% dei decessi per tale causa interessa i ragazzi con meno di 23 anni. Nel 20 gli incidenti stradali che hanno causato lesioni a persone e in cui è stato coinvolto un ciclomotore o un motociclo sono stati 7593, causando il decesso di.088 persone e il ferimento di Rispetto al 200, l Italia ha registrato una diminuzione del numero di morti del 45,6% negli incidenti stradali, ma risulta ancora distante l'obiettivo dell'unione Europea che prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 20. Le cause principali sono attribuibili al consumo di alcol, alla distrazione alla guida e al mancato rispetto delle regole del Codice della Strada. Il Progetto Il progetto rientra nelle attività previste dal Piano Regionale di Prevenzione della Regione Piemonte - Prevenzione Incidenti Stradali, e si pone come obiettivo di informare e sensibilizzare gli studenti al corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza e alla messa in atto di comportamenti corretti alla guida. Gli interventi sono stati realizzati nelle classi terze della Scuola Secondaria di Primo grado. Al fine di valutare l efficacia del progetto formativo, gli insegnanti hanno somministrato un questionario prima dopo l intervento degli operatori. Gli operatori coinvolti sono Tecnici della Prevenzione del SISP dei Distretti di Casale Monferrato e di Ovada. La metodologia ha previsto l utilizzo di materiale proposto dal Programma Nazionale Prevenzione Incidenti Stradali con lezioni frontali
2 alternate ad attività interattive (es. brainstorming, situazioni stimolo con momenti di confronto fra gli studenti). Sono stati raccolti n.350 questionari pre intervento e n. 346 questionari post intervento. I risultati sono stati inseriti nel database Epidata 3.0 e successivamente analizzati con Epidata Analisys. Risultati Il campione risulta composto da 88 maschi (54%) e 57 femmine (45%) e da 5 soggetti (%) che non hanno dichiarato il genere, l età prevalente risulta essere 3 anni (pari al 68%) e 4 anni (pari al 25%). Il questionario prevede tre sezioni oltre la descrizione anagrafica: la prima misura le conoscenze relative alle cause che possono provocare l incidente stradale, la seconda misura la conoscenza e la loro applicazione delle norme sulla sicurezza stradale prevista dal Codice della Strada. La quarta sezione, prevista solo nel post intervento, misura il gradimento dichiarato dagli studenti all intervento proposto. prima sezione il 94% degli studenti riconosce nel fattore umano la principale causa degli incidenti stradali già al pre test, nel post test, pur stabilizzando il valore, possiamo notare lo spostamento positivo verso gli altri fattori che entrano in gioco nel verificarsi dell incidente stradale. Nella figura è possibile rilevare lo spostamento delle risposte verso il fattore ambientale e la condizione del veicolo che concorrono all'evento accidentale. Tabella : Pre 350 Post 346 ambientale 20 ( 6%) 29 ( 8,%) umano 328 (94%) 330 (95%) Condizioni del veicolo 6 ( 2%) 6 ( 5%) Figura : ripartizione delle risposte multiple alla domanda sui fattori coinvolti in un incidente stradale Umano 37 Umano Condizione del Veicolo Ambientale Condizione del Veicolo Ambientale Figura a: ripartizione delle risposte al Pre Test N=350 Figura b: ripartizione delle risposte al post test N=346 In tabella 2 sono riportare le percentuali di risposta alla domanda riguardo la tipologia di strada su cui avviene la maggior parte degli incidenti, la lettura dei risultati, confrontando i due periodi (pre/post) di intervento, sembra suggerire che il corso abbia accresciuto la consapevolezza che la maggior pare degli incidenti avvengono in strade urbane. In effetti gli incidenti stradali nel complesso avvengono più spesso sulle strade urbane, ma è sulle strade extraurbane che si verificano gli incidenti più gravi. Nel 20 sulle strade urbane si sono verificati incidenti, sulle autostrade gli incidenti sono stati 2.079, sulle altre strade extraurbane, ad esclusione delle autostrade, si sono verificati incidenti. Tabella 2: Pre 350 Post 346 Autostrada 69 (48%) 37 (2%) Strada extra urbana (fuori della città) 72 (20%) 74 (2%) Strada urbana (in città) 6 (30%) 227 (65%) 2
3 Dall'analisi delle circostanze accertate o presunte di causa di incidente che coinvolge almeno un motoveicolo mette in evidenza come, nell'ambito di comportamenti errati di guida, la distrazione, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto di precedenza sono le prime tre cause di incidenti raggiungendo il 47,6% dei casi. Nella tabella 3, sono indicati i fattori/comportamenti che rendono meno sicura la guida. In generale emerge un consolidamento generale delle risposte dal pre al post, tuttavia le risposte relative alle norme previste dal Codice della Strada, rispettare la velocità e l'uso del casco alla guida, vengono riconosciute fattori di rischio in misura minore rispetto l'atteso. Il non mantenere la distanza di sicurezza viene riconosciuto come fattore di rischio solo dal 60% di studenti indicando una sottostima del rischio che comporta l'inosservanza di tale norma. Tabella 3: Pre 350 Post 346 Sonnolenza 32 (89%) 326 (94%) Disattenzione 330 (94%) 327(94%) Rispondere al telefonino 296 (84%) 305 (88%) Mantenere la distanza di sicurezza (no) 204 (59%) 2 (60%) Assunzione di alcol 336 (96%) 333 (96%) Assunzione di sostanze stupefacenti 320 (9%) 322 (93%) Guida senza casco 243 (69%) 294 (85%) Superare il limite di velocità 260 (74%) 293 (85%) Premesso che, alla guida di veicoli la quantità di alcol sicura è 0,0 g/l, per la legge italiana dal 20 vige il divieto di mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici per i minori di 2 anni, per chi ha conseguito la patente di guida da meno di tre anni e per i conducenti professionisti. Nella tabella 4 vengono riportate le risposte alla domanda che indaga il tasso di alcolemia previsto dal Codice Stradale. Rispetto l'atteso solo il 52% degli studenti risponde in modo corretto (0,00 g/l), tuttavia si può osservare che uno spostamento in positivo dal pre al post è avvenuto in tutte le risposte previste. Seconda sezione Tabella 4 Pre 350 Post 346 0,5 g/l 76 (50%) 35 (39%) 0,8 g/l 37 (%) 9 (2%) 0,00 g/l 54 (5%) 83 (52%) non so 83 (24%) 6 (5%) Il D.L. 30/4/992 n. 285 art.72, prevede l'obbligo dell'uso delle cinture di sicurezza in auto e del casco alla guida di un motoveicolo. Con le domande successive si indaga il comportamento adottato dagli studenti riguardo l'uso delle cinture di sicurezza, in auto seduti sui sedili anteriori e l'utilizzo del casco. Alla domanda Secondo il Codice della Strada allacciare le cinture posteriori è... vediamo che nel questionario post intervento possiamo ipotizzare lo spostamento delle risposte verso quella corretta senza però raggiungere il 0%. Tabella 5 Pre 350 Post 346 obbligatorio se chi guida è un neopatentato 27 (7%) 20 (5%) sempre obbligatorio 28 (80%) 35 (9%) obbligatorio solo su macchine di alta cilindrata 9 (2%) 4 (%) non lo so 33 (9%) 6 (%) 3
4 Alla domanda Quando vai in auto, sia in città sia fuori, metti la cintura di sicurezza quando sei seduto sui sedili anteriori? si evidenzia come solo l'8% (sommando sempre/spesso) indossa la cintura di sicurezza. Tabella 6 Pre 350 Post 346 Sempre 206 (59%) 207 (60%) Spesso 69 (9%) 72 (2%) A volte 57 (6%) 5 (5%) Mai 8 (5%) 6 (5%) Alla domanda Secondo il Codice della Strada l uso del casco in motorino è... seppur al di sotto dell'atteso, il 95% degli studenti risponde correttamente. Tabella 7 Pre 350 Post 346 obbligatorio per i conducenti di ciclomotori a due ruote, solo se minorenni (3%) 8 (2%) obbligatorio sempre 38 (90%) 330 (95%) obbligatorio solo su moto di alta cilindrata 8 (2%) 2 (0,5%) non so 3 (3,7%) 5 (%) Alla domanda Secondo te la distanza di sicurezza è il 90% degli studenti individua la risposta corretta riconoscendo nel rispetto della distanza di sicurezza il modo per evitare collisioni tra i veicoli. Tabella 8 Pre 350 Post 346 La distanza minima consentita fra due veicoli parcheggiati. 5 (4,2%) 2 (3,4%) Una distanza che garantisce l arresto tempestivo per evitare collisioni con i veicoli ) 284 (8%) 3 (90%) La distanza prevista tra i veicoli per il sorpasso sicuro. 25 (7%) 2 (3%) Non so 26 (7,4%) 5 (%) Confrontando i risultati delle quattro domande emerge come la conoscenza delle norme stradali e la continuità di interventi di prevenzione, non sempre corrisponda all'adozione di un comportamento salutare: il corretto utilizzo del casco e delle cinture di sicurezza sono il modo efficace per evitare lesioni e/o traumi gravi. Studi del settore indicano come tra i patentati che guidano veicoli a due ruote risulta più frequente violare il Codice della Strada rispetto coloro che guidano veicoli, bicicletta e pedoni. L'errata percezione del rischio e della propria vulnerabilità sono gli aspetti più frequenti alla base della sottovalutazione del pericolo e del mantenimento di comportamenti di guida insicura. Quarta sezione I 346 questionari del post intervento ci consentono di valutare l'intervento effettuato: il 92% degli studenti ritiene che le informazioni ricevute siano state utili e il 90,7% dichiara che lo aiuteranno ad essere più prudente alla guida del motoveicolo. Per quanto riguarda la metodologia adottata il 74,5% afferma che abbia stimolato la discussione e il confronto coi compagni. Conclusione. I tempi dedicati all'intervento e la presenza di un insegnante potrebbero in qualche modo aver ridotto e/o alterato la 4
5 possibilità di discussione libera fra il gruppo classe, favorendo l'ascolto all'esposizioni di opinioni ed idee personali. I risultati ottenuti confermano la necessità di un approccio educativo integrato e continuativo. Per migliorare la lettura dei risultati è ipotizzabile per i prossimi interventi l'adozione di un codice auto generato che consenta la tracciabilità del compilatore garantendone l'anonimato e la privacy. Bibliografia: Incidenti stradali dei veicoli a due ruote. Focus ISTAT 20 Alcol e giovani riflettere prima dell'uso. Beccaria F. Giunti 203 Rapporto ACI-ISTAT 20 Rapporto ACI Censis 20 Rapporto ISTSAN 06/39 Rapporto ISTISAN /3 5
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