Determinazione dell attività di degradazione di ossidi di azoto in aria da parte di materiali inorganici fotocatalitici
|
|
- Niccolina Di Gregorio
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Progetto di norma 10/3/2005 Determinazione dell attività di degradazione di ossidi di azoto in aria da parte di materiali inorganici fotocatalitici 1. Scopo e campo di applicazione La presente norma descrive una metodologia diretta a valutare l attività fotocatalitica di materiali inorganici, anche dispersi in matrici cementizie o ceramiche, nell abbattimento del monossido di azoto (NO) e/o del biossido di azoto (NO 2 ). Vengono date indicazioni sulle caratteristiche tecniche che devono essere scelte in modo da garantire prestazioni adeguate alle misure che si devono effettuare. La metodologia descritta per la misura dell attività fotocatalitica è applicabile in un ampio campo di valori di concentrazione degli ossidi di azoto compresi tra 50 ppb e 10 ppm. Il metodo può essere impiegato per la misura dell attività di campioni fotocatalitici sia prelevando aria dall ambiente sia simulando campioni di aria contenenti ossidi di azoto. 2. Riferimenti normativi UNI ISO Principio Misura dell attività di materiali cementizi e ceramici nell abbattimento di ossidi di azoto (NO, NO 2 ) per via fotocatalitica impiegando una metodologia analitica basata sulla chemiluminescenza. Le prove di fotoattività vengono eseguite su aria addizionata con NO x (NO+NO 2 ) in modo tale da simulare un plausibile grado di inquinamento atmosferico. La quantità di NO x è fissata al valore 0.55 ± 0.05 ppm, di cui 0.25 ± 0.05 ppm di NO 2 e 0.3 ± 0.05 ppm di NO. 4. Interferenze Le interferenze riguardano il principio di misurazione e sono riportate nelle descrizioni degli analizzatori a chemiluminescenza 5. Apparecchiatura L apparato sperimentale è costituito dai componenti principali seguenti: - S 1 sorgente di ossidi di azoto (bombole di NO + NO 2 in azoto) - S 2 sorgente di aria - F misuratore di flusso - C Camera di controllo dell umidità - R Camera di reazione - A Analizzatore di NO/NO 2 - D Elaboratore/Registratore - P Pompa Per il trasferimento del gas vengono utilizzati tubi di politetrafluoroetilene o altro materiale idoneo con caratteristiche che non alterino la concentrazione degli ossidi di azoto. Lo schema operativo è illustrato in Figura 1: Pagina 1/6
2 F S 1 R A F P S 2 C 3 E Figura 1 Con riferimento allo schema a blocchi di Figura 1, richiedono un commento specifico i seguenti componenti: C Camera di Controllo dell umidità L umidità influenza considerevolmente l attività fotocatalitica. E necessario, quindi, che il grado di umidità del flusso gassoso sia fissato al valore ottimale del 50% ± 10. Questo viene ottenuto facendo passare aria (prelevata dall ambiente) nella camera C contenente acqua e misurando il grado di umidità con un igrometro di laboratorio. R Sistema di Irradiazione dei Campioni - Caratteristiche della lampada L apparecchiatura per l irradiazione è schematizzata in Figura 2. Caratteristiche ottimali della lampada impiegata per l irradiazione sono: una potenza di 300W e l emissione di luce a 365 nm. Queste caratteristiche sono soddisfatte da lampade commerciali quali, ad esempio, la Vitalux della Osram. REATTORE Figura 2 Pagina 2/6
3 La distanza della lampada dalla superficie del reattore è regolata in modo tale che il flusso radiante integrato tra 300 e 400 nm, misurato mediante un radiometro posto all interno del reattore, risulti essere di 10 W/m 2 ± 1. Il valore effettivo, misurato mediante radiometro, dovrà essere specificato nel rapporto di prova. - Caratteristiche del Reattore e dei Campioni. Il reattore è descritto in dettaglio nella Figura 3 4 Flusso in Entrata a b Flusso in Uscita Figura 3 1 Campione in esame 2 - Supporto di vetro Pyrex o ceramica 3 - O-ring 4 - Flangia Riguardo alle condizioni operative del reattore, la presente norma prevede i seguenti requisiti: un reattore di vetro Pyrex avente un volume complessivo di 3 litri ± 20% ed un altezza di 13 ± 1 cm un flusso di alimentazione di 5 ± 10% litri/min che dovrà essere costante durante la prova, con un errore 5% rispetto al valore iniziale impostato. gli esperimenti vengono condotti a temperatura di 27 ± 2 C, mantenuta mediante ventilazione esterna ed eventuale interposizione di un filtro di acqua di 15 ± 2 cm di spessore fra la lampada ed il reattore in modo tale da assorbire la componente infrarossa della luce. A Analizzatori a chemiluminescenza Principio del Metodo La misura è basata sulla reazione del monossido di azoto (NO) con ozono, in una camera di reazione, per dar luogo al biossido di azoto (NO 2 ). Una frazione delle molecole di NO reagendo con l ozono produce NO 2 allo stato eccitato (NO 2 *): Pagina 3/6
4 NO + O 3 NO 2 + O 2 NO + O 3 NO 2 * + O 2 La specie attivata (NO 2 *) ritorna allo stato energetico fondamentale emettendo luce di lunghezza tra 590 e 3000 nm, con un massimo a circa 1100 nm. Dalla misura dell intensità della luce emessa si determina il contenuto di NO nel gas campione. L intensità dipende dal tempo di permanenza e dal contenuto di NO nella camera di reazione, dalla pressione e dalla presenza di altri gas come CO 2. E opportuno, quindi, correggere eventuali interferenze riferendosi a curve di taratura ottenute utilizzando gas di riferimento contenenti concentrazioni note di CO 2 o fornite dal fornitore dello strumento. Convertitore di NO Poiché i principi chimico- fisici di misura, a cui fa riferimento il metodo, consentono la rilevazione del solo monossido di azoto (NO), gli analizzatori di ossidi di azoto a chemiluminescenza comprendono un convertitore di NO 2 a NO, necessario per determinare il biossido di azoto (NO 2 ). Il convertitore deve essere installato a monte dell analizzatore e provvede a ridurre il biossido di azoto a monossido di azoto con un efficienza maggiore del 95%. Per il controllo dell efficienza del convertitore, ad un flusso gassoso costituito da una miscela di riferimento di NO in azoto viene aggiunta aria o ossigeno in misura tale che la concentrazione di NO nella miscela finale (A) sia circa il 10% in meno rispetto alla miscela di riferimento. Inviare la miscela finale (A), così preparata, nell analizzatore degli ossidi d azoto e misurare il monossido di azoto nel canale NO con l ozonizzatore disinserito. Trascrivere la concentrazione misurata (c). Mettere poi in funzione l analizzatore in modo tale da produrre ozono in quantità tale da ossidare una parte di NO presente nella miscela (A) e trascrivere l concentrazione (d) del monossido di azoto misurata nel canale NO dell analizzatore. Sempre con l analizzatore in funzione, misurare la concentrazione degli ossidi di azoto totali (NO + NO 2 ) nella miscela (A) mediante l analizzatore nella posizione NO + NO 2 (la miscela passa attraverso il convertitore prima di giungere al rivelatore) e trascrivere la concentrazione (a). Disinserire nuovamente l ozonizzatore e misurare la concentrazione degli ossidi di azoto totali della miscela (A) nella posizione NO + NO 2 e trascrivere la concentrazione misurata (b). Calcolare l efficienza, espressa in percento, del convertitore NO 2 /NO come segue: E = 100. [ 1- (b-a) / (c-d)] Taratura dell analizzatore Per ogni campo di misura sono necessari almeno 4 miscele di gas di taratura (reperibili anche commercialmente) con differenti concentrazioni note di NO in N 2, ai livelli intorno a 20%; 40%; 60% e 80% del corrispondente fondo scala e un gas di zero costituito da azoto o aria esente da ossidi di azoto. Per il controllo di taratura dell analizzatore, al fine di verificare la stabilità della curva di calibrazione, è necessaria l introduzione dei gas di zero e di taratura. Pagina 4/6
5 Per l elaborazione delle risposte strumentali di taratura si deve fare riferimento alla Relativamente a ciascun campo di misura, può essere utilizzata una sola miscela di taratura quando la risposta dell analizzatore è lineare. La frequenza di tale operazione dipende dal livello di accuratezza della misura che si vuole ottenere, in funzione delle prestazioni specifiche di deriva della curva di calibrazione ne tempo. Le differenze massime tra le curve di calibrazione ottenute introducendo rispettivamente i gas di taratura direttamente nell analizzatore e a monte della camera di miscelamento B (Figura 1), qualora siano maggiori dell accuratezza che si vuole ottenere e comunque siano maggiori del 5% del fondo scala, impongono un controllo del sistema per eliminare la causa di tale inconveniente. Per l esecuzione della taratura è necessario accertarsi che il dispositivo di misurazione sia a regime. Si ottiene la curva di taratura per un determinato campo di misurazione riportando il valore misurato in funzione del corrispondente valore certificato del gas di taratura. 7. PREPARAZIONE DEI CAMPIONI Il campione da analizzare deve avere un area geometrica di 65 ± 2 cm 2 ed è posizionato ad una distanza di 1 ± 0.5 cm al di sotto del punto di entrata del gas nel reattore (a in Figura 3); allo scopo, il campione è supportato su un supporto inerte alla luce, di vetro o ceramica (2 in Figura 3). Lo spessore del campione deve avere spessore massimo 2 ± 1 cm. Qualora il campione sia un campione cementizio, esso deve essere confezionato secondo le istruzioni del produttore e deve essere maturato per 10 giorni alla temperatura di 23 ±2 C e U.R. >95%. Le superfici del campione non sottoposte ad irradiazione vengono isolate dal contatto con l aria mediante silicone commerciale, o altro materiale inerte, almeno 12 ore prima dell inizio della prova. 8. PROCEDIMENTO SPERIMENTALE Con riferimento allo schema di figura 1, le misure sperimentali stabiliscono: 1 - La concentrazione iniziale degli ossidi di azoto prima di entrare nel reattore fotochimico (C a ). A tale scopo, il gas di alimentazione, a flusso costante controllato, viene convogliato all analizzatore attraverso il percorso 1-3-4, che esclude il reattore. 2 - La concentrazione in uscita dal reattore fotochimico (C b ) viene determinata convogliando il gas, a flusso costante controllato, attraverso il percorso , escludendo la linea 3. La procedura sopra riportata va ripetuta per le diverse situazioni sperimentali possibili: 1- in assenza del campione nel reattore, al buio 2- in presenza del campione nel reattore, al buio 3- in presenza del campione nel reattore, sotto irradiazione Nel primo caso vengono verificate eventuali perdite dell impianto; nel secondo caso, viene verificata l entità dell adsorbimento degli ossidi di azoto sulla superficie del campione. 9. ESPRESSIONE DEI RISULTATI E RIPRODUCIBILITA Per il calcolo del contributo netto della fotocatalisi, vanno sottratti i dati ottenuti al buio (punti a,b). Pagina 5/6
6 Il calcolo percentuale della foto-conversione degli ossidi di azoto è quindi calcolabile da: (%) = [(C a C b ) / C a ] x 100 per tempi diversi tempi di reazione. Per ogni singolo campione di materiale fotocatalitico, il calcolo della percentuale di abbattimento riguarderà NO + NO 2 (NO x ), NO e NO 2. La riproducibilità dei risultati verrà valutata sulla base dei dati ottenuti con almeno due campioni fotocatalitici di uguale composizione chimica. Possono essere considerate valide prove i cui risultati differiscono per non più del 10%. 10. RAPPORTO DI PROVA Il rapporto di prova dovrà includere le seguenti indicazioni - il riferimento della presente norma - i dati di riferimento dell impianto - i tipi di campione fotocatalitici impiegati - i risultati analitici - la riproducibilità dei dati - le eventuali particolarità rilevate nel corso della prova - le operazioni non citate nel presente metodo a cui si è dovuto fare ricorso durante la prova Pagina 6/6
VERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA
VERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA Assicurazione Qualità Sistemi di Monitoraggio in Continuo
DettagliVERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA
VERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA VERIFICHE SISTEMI DI MONITORAGGIO IN CONTINUO EMISSIONI
DettagliEMISSIONI IN ATMOSFERA
EMISSIONI IN ATMOSFERA RAPPORTO DI PROVA Rif. AMB-2015/22 Insediamento: SIME ENERGIA SRL - VIALE DELLO SPORT, 103 - ZOLA PREDOSA - BO Committente: SIME ENERGIA SRL EMISSIONE - sigla: E2 - origine: Caldaia
DettagliIndicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura
Indicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura Scheda n 1 Giugno 2010 1 Norme di riferimento: UNI EN 10882-1:2002: Campionamento delle particelle in sospensione
DettagliProblematiche relative alla stima dell incertezza del metodo UNI EN ISO :2013 e relative implicazioni sulle procedure di taratura della
Problematiche relative alla stima dell incertezza del metodo UNI EN ISO 16911-1:2013 e relative implicazioni sulle procedure di taratura della strumentazione Strumentazione coinvolta nel metodo UNI EN
DettagliVerifica in Campo Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRI - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA
Verifica in Campo Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRI - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA Assicurazione Qualità Sistemi di Monitoraggio in Continuo
DettagliOggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM
Milano, 31 luglio 2006 Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM La campagna di rilevamento è stata effettuata nel giorno 28 luglio (venerdì) 2006. La
DettagliLaboratorio Ambientale Settore IAR
Documento Informativo nr. 117 Data di emissione: 23/03/05 Revisione n. 0 Laboratorio Ambientale Settore IAR VERIFICA I CAMPO DELLE PRESTAZIOI DEI SISTEMI DI MOITORAGGIO I COTIUO (SME) Riferimento interno:
DettagliPrestazioni di accuratezza e precisione del sistema Accu-Chek Active. Introduzione. Metodo
Prestazioni di accuratezza e precisione del sistema Accu-Chek Active I. ACCURATEZZA L'accuratezza del sistema è stata valutata in conformità con ISO 15197. Introduzione Lo scopo dello studio era di determinare
DettagliSchema a blocchi di uno spettrofluorimetro
MONOCROMATORE EMISSIONE EM Schema a blocchi di uno spettrofluorimetro MONOCROMATORE ECCITAZIONE SORGENTE EXC RIVELATORE (TUBO FOTOMOLTIPLICATORE) Anche il DNA assorbe nell UV Cosa determina l assorbanza
DettagliA cura di P.I. Antonio Caprai e-mail: caprai@iirg.pi.cnr.it tel. ++39 050 3152391
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ISTITUTO INTERNAZIONALE PER LE RICERCHE GEOTERMICHE 56127 PISA (Italy) Via G. Moruzzi, 1 - Tel. 0503152381 0503152383 0503152384 Fax 050312562322 05031562323 e-mail:
DettagliCALCOLO DELLE EMISSIONI DEI GAS AD EFFETTO SERRA (CO 2 ) DA COMBUSTIONE STAZIONARIA DI FUEL GAS
Eni Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto CALCOLO DELLE EMISSIONI DEI GAS AD EFFETTO SERRA (CO 2 ) DA COMBUSTIONE STAZIONARIA DI FUEL GAS CALCOLO DELLE EMISSIONI DI GHG In generale, per
DettagliRev. 02/13. Antonio Coviello. ITIS Fermi TV
ASSORBIMENTO Rev. 02/13 Antonio Coviello ITIS Fermi TV SCHEMA COSTRUTTIVO TORRE DI ASSORBIMENTO CON RIEMPIMENTO ASS-ES01: Biossido di Zolfo / Aria / Acqua Una portata di 125 Kmoli/h di aria contenente
DettagliNUOVE SCHIUME POLIURETANICHE CONTENENTI NANO PARTICELLE CON MIGLIORATE PROPRIETA COIBENTANTI. Ing. Paolo Maria Congedo, Ing.
NUOVE SCHIUME POLIURETANICHE CONTENENTI NANO PARTICELLE CON MIGLIORATE PROPRIETA COIBENTANTI Ing. Paolo Maria Congedo, Ing. Caterina Lorusso INDICE Introduzione Uilizzi poliuretano Metodi di studio: Approccio
DettagliGESTIONE DELLA STRUMENTAZIONE
Sistema di Gestione conforme alle norme UNI EN ISO 001:2008 DATA 31.07.2013 N 01 DATA 31.07.2013 N 00 PAG. 1 DI 6 GESTIONE DELLA STRUMENTAZIONE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 RESPONSABILITA 4 PRESCRIZIONI
DettagliTARATURA DEL MICROMETRO
TARATURA DEL MICROMETRO La taratura consiste nel misurare lo scostamento tra l'indicazione fornita dallo strumento e le corrispondenti indicazioni di uno strumento assunto come campione. In generale la
DettagliPROVA ESEGUITA DA: Ing. Roberto Grasso Uff. Consulenza Tecnica INDEX spa CLIENTE:
Ufficio Consulenza Tecnica RAPPORTO DI PROVA DATA DEL RILIEVO FONOMETRICO: 14 Marzo 2012 OGGETTO: Collaudo solaio San Giuseppe di Cassola PD PROVA ESEGUITA DA: Ing. Roberto Grasso Uff. Consulenza Tecnica
DettagliAttività di audit Emissioni in atmosfera Impianti Termici
Attività di audit 14001 Emissioni in atmosfera Impianti Termici Ci si propone di analizzare gli elementi da verificare in sede di audit 14001 in un Impianto Termico con riferimento alle emissioni in atmosfera
DettagliValutazione di Emulsioni Acqua-DMA in un Motore Marino Ausiliario
Valutazione di Emulsioni Acqua-DMA in un Motore Marino Ausiliario Impianti Tecnici Industriali Obiettivo della Prova Misurare i consumi dei combustibili Misurare le emissioni: NOx, PM, HC, SOx, CO, CO
DettagliREQUISITI E PROCEDURE PER L INSTALLAZIONE DI APPARATI PER LA DETERMINAZIONE DELLA QUALITÀ DEL GAS
ALLEGATO 11/B REQUISITI E PROCEDURE PER L INSTALLAZIONE DI APPARATI PER LA DETERMINAZIONE DELLA QUALITÀ DEL GAS PARTE I GASCROMATOGRAFI 1) REQUISITI DELLE APPARECCHIATURE UTILIZZATE Le apparecchiature
DettagliDeterminazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas
Chimica Fisica II Laboratorio A.A. 0-03 Anno Accademico 0 03 Corso di Laurea in Chimica Chimica Fisica II modulo B Esperienza di Laboratorio: Determinazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas
DettagliCAPITOLO 10 QUALITÀ DEL GAS
CAPITOLO 10 QUALITÀ DEL GAS 10.1 PREMESSA... 184 10.2 I PARAMETRI DI QUALITÀ DEL GAS... 184 10.3 LA SPECIFICA DI QUALITÀ... 184 10.4 LA DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI PER L ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ...
DettagliProgettazione di repliche e modifiche del reattore di A. Parkhomov (ispirato all E-cat) nel laboratorio Open Power
Progettazione di repliche e modifiche del reattore di A. Parkhomov (ispirato all E-cat) nel laboratorio Open Power Nell ambito della campagna sperimentale ITAbetatron, è prevista anche la replica dei processi
DettagliABE_1000 ANALIZZATORE BIOGAS. Brochure
ABE_1000 ANALIZZATORE BIOGAS Brochure A.B. ENERGY S.R.L. Versione 001.01 www.abenergy.it Caratteristiche principali ABE_1000 analizzatore per Metano (CH4) Ossido di carbonio (CO2) Monossido di carbonio
DettagliLUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 20/11/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 11/10/2013
CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280
DettagliEMISSIONI IN ATMOSFERA
EMISSIONI IN ATMOSFERA RAPPORTO DI PROVA Rif. AMB-2014/2714 Insediamento: ZOLA PREDOSA TELERISCALDAMENTO SRL - VIALE DELLO SPORT, 101 - ZOLA PREDOSA - BO Committente: ZOLA PREDOSA TELERISCALDAMENTO SRL
DettagliDeterminazione degli odorizzanti nel GPL
Determinazione degli odorizzanti nel GPL Paola COMOTTI SSC Prove Interlaboratorio Prodotti Petroliferi 18 marzo 2010 ENI R&M San Donato Milanese NORMAZIONE E REGOLAZIONE GPL Stoccato in fase liquida Utilizzato
DettagliGrandezza Strumento in taratura Campo di misura Incertezza (*) Note
Tabella allegata al Certificato: 124T rev. 27 Responsabile: sig. Pierantonio BENVENUTI Sostituto per grandezze acustiche: dott. Roberto MARTINELLI Sostituto per grandezze fotometriche e velocità d aria:
Dettagli4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI
Unione Industriale 55 di 94 4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI 4.10.1 Generalità Il fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per le attività di prova, controllo e collaudo allo
DettagliReport Analisi Termografica
Progetto Efficientamento energetico e ottimizzazione del sistema delle strutture aeroportuali presenti nelle Regioni Obiettivo Convergenza Report Analisi Termografica Edificio: Caserma Vigili del Fuoco
Dettagli0086-A/DC/ACU/07 12/07/2007. Poliuretano Isolcasa 45 sp. 30 mm. Isolcasa di Bruciati R. & C. S.n.c. Viale dell Industria, 16 I Corinaldo (AN)
Costruzioni Fisica Tecnica/Acustica 0086-A/DC/ACU/07 12/07/2007 1 Poliuretano Isolcasa 4 sp. 30 mm Isolcasa di Bruciati R. & C. S.n.c. Viale dell Industria, 16 I-60013 Corinaldo (AN) UNI EN ISO 140-8 :1999
DettagliLa titolazione è un metodo di analisi chimica per la misura della concentrazione di una data sostanza in soluzione.
Tecniche di analisi chimica Prof. Marcello Romagnoli Titolazione La titolazione è un metodo di analisi chimica per la misura della concentrazione di una data sostanza in soluzione. Una quantità nota del
DettagliStudio su attivatore acqua T-SONIK OM TREELIUM S.A. Data documento tecnico 7 agosto Tipologia di indagine
Pagina 1 di 9 Studio su attivatore acqua T-SONIK OM TREELIUM S.A. Data documento tecnico 7 agosto 2015 Tipologia di indagine STUDIO Redatto e approvato da Ing. Luca Spinelli I risultati contenuti nel presente
DettagliRISULTATI ANALITICI. Durata camp. (min) 60
Via Custoza, 31-66100 Chieti Scalo Tel. 0871/564343 - Fax 0871/564443 www.laserlab.it Foglio 1 di 4 mail@laserlab.it Prove eseguite dal LABORATORIO AD ALTISSIMA TECNOLOGIA LASER LAB s.r.l. Rapporto valido
DettagliCasa del Giardinaggio di Roma: pavimentazione di tufo con parcelle di coltivazione
3a. Parcelle di coltivazione realizzate con mattoni di tufo In aree di maggiori dimensioni oppure dove i coltivatori hanno difficoltà deambulatorie è consigliabile realizzare pavimentazioni continue in
DettagliUniversità degli Studi di Cassino Facoltà di Ingegneria. Lezioni del Corso di Misure Meccaniche e Termiche. G.04 La Conferma Metrologica
Facoltà di Ingegneria Lezioni del Corso di Misure Meccaniche e Termiche G.04 La Conferma Metrologica Il termine Conferma metrologica non è presente nella norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Per conoscere il
Dettagli4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE
Unione Industriale 61 di 94 4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO 4.11.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con cui devono essere gestite le apparecchiature di controllo,
DettagliCONDIZIONI GENERALI PER L ESECUZIONE DELLE PROVE DI LABORATORIO
CONDIZIONI GENERALI PER L ESECUZIONE DELLE PROVE DI LABORATORIO Si dà la possibilità di assistere alle prove di laboratorio senza alcun incremento di spesa per un numero massimo di due persone; sopra tale
DettagliMacchina da calpestio normalizzato. Figura 1: Dati geometrici e costruttivi dell ambiente di misura
ESTRATTO PROVA DI PROVA DI ISOLAMENTO DAL RUMORE DI CALPESTIO DI SOLAIO SECONDO UNI EN ISO 140-7 CON INTERPOSIZIONE DI CAMPIONE DI FLOORRUB 6MM + POLY 3MM AMBIENTE DI PROVA Le misure di rumorosità di calpestio
DettagliRAPPORTO DI PROVA N CR
Z Lab Srl Via Pisa, 5/7 37053 Cerea (VR) Italy Tel. +39 0442 410280 Fax +39 0442 418090 info@zeta-lab.it www.zeta-lab.it C.F./P.IVA 02984950788 Cap. Soc. 80.000 i.v. R.E.A. c/o C.C.I.A.A. Verona 376649
DettagliARIA PULITA E ARIA INQUINATA. naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile
Parametri meteorologici e inquinanti atmosferici ARIA PULITA E ARIA INQUINATA L aria naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile Azoto, ossigeno, argon e vapore
DettagliRAPPORTO DI PROVA R-5041
CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280
DettagliAnalisi continua dei gas Analizzatori di gas laser locali Complemento TÜV e MCERTS per le istruzioni operative LDS 6 Istruzioni operative sintetiche
Analisi continua dei gas Analizzatori di gas laser locali Complemento TÜV e MCERTS per le istruzioni operative LDS 6 Istruzioni operative sintetiche 1 Analizzatori LDS 6 per NH3/H2O, NH3 e H2O con omologazione
DettagliXVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI
XVII ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI XVII - ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE 1. Principio Il campione viene
DettagliTECNASFALTI S.r.l. Via dell'industria 12, Loc. Francolino Carpiano (MI)
Descrizione Campione 1/9 Solaio normalizzato in calcestruzzo armato, spessore 14 cm, materassino sottopavimento Isolmant IsolTILE, spessore 2 mm, pavimento prefinito in legno, spessore 15 mm. Cliente TECNASFALTI
DettagliLezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia
Facoltà di Ingegneria Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia 11. Taratura nel settore dimensionale Indice Taratura di Calibri (UNI 9313) Taratura di comparatori (UNI 9191) Taratura di micrometri
DettagliAccuratezza, precisione, tipi di errori e cifre significative dei dati analitici.
Accuratezza, precisione, tipi di errori e cifre significative dei dati analitici. Indice: 1. Lettura della buretta pag.2 2. Precisione ed Accuratezza pag.3 3. Tipi di errori pag.4 4. Affidabilità di una
DettagliArmonizzazione metodi di misura, analisi e campionamento - metrologia ambientale. Maria Belli già ISPRA
Armonizzazione metodi di misura, analisi e campionamento - metrologia ambientale Maria Belli già ISPRA Area A: armonizzazione metodi di analisi campionamento e misura Metrologia ambientale Obiettivo strategico
DettagliALLEGATO E: PIANO DI GESTIONE DEI SOLVENTI Indicazioni per la redazione del Piano di Gestione dei Solventi (PGS)
ALLEGATO E: PIANO DI GESTIONE DEI SOLVENTI Indicazioni per la redazione del Piano di Gestione dei Solventi (PGS) Il Piano di Gestione dei Solventi (PGS) deve essere compilato (art. 275): 1. nel caso si
Dettagli0017/DC/ACU/05 10/05/2005
Costruzioni Fisica Tecnica 007/DC/ACU/05 0/05/005 Polygran E905 Pannello composto da gomma, naturale e sintetica, e da resina poliuretanica M.A.I.A. S.r.l. Zona Industriale Settore 5 I-070 Olbia (SS) UNI
DettagliCAPITOLATO TECNICO N 5056 PER LA FORNITURA DI SELLETTE PER N 3 MONOTUBI IN PEAD PER LA REALIZZAZIONE DI POLIFORE A SUSSIDIO DI GASDOTTI
N 5056 PER LA FORNITURA DI SELLETTE PER N 3 MONOTUBI IN PEAD PER LA REALIZZAZIONE DI POLIFORE A SUSSIDIO DI Archiviazione pag.1 di 8 Note INDICE 1. PREMESSE E GENERALITA 3 2. SELLETTE 4 2.1. Selletta in
DettagliStrumento per la misura di CO e CO 2
Strumento per la misura di CO e CO 2 ambiente. testo 315-3: Verifica della qualità dell aria di ambienti interni in conformità con la norma europea EN 50543 testo 315-3 Quando posso usare testo 315-3?
DettagliLa radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche.
La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche. La radioattività: isotopi. Il numero totale di protoni
DettagliMARCHIO UNI PER VETRATE STRUTTURALI Requisiti e procedure per la certificazione delle vetrate con sigillatura vetro/vetro per impiego strutturale
PER INFORMAZIONI: Via Barberini, 67 00187 Roma Tel. 06 4871130 (r.a.) Fax 06 42011162 e-mail: assovetro@assovetro.it www.assovetro.it Viale Lombardia, 20 20021 Bollate Milano Tel. 02 383301 Fax 02 3503940
DettagliInquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA
COMBUSTIONE: principi Processo di ossidazione di sostanze contenenti C ed H condotto per ottenere energia termica (calore) C,H + O 2 calore + gas comb. COMBUSTIBILE + COMBURENTE CALORE + RESIDUI [ARIA]
DettagliRAPPORTO DI PROVA N. 316462
Istituto Giordano S.p.A. Via Rossini, 2-47814 Bellaria-Igea Marina (RN) - Italia Tel. +39 0541 343030 - Fax +39 0541 345540 istitutogiordano@giordano.it - www.giordano.it PEC: ist-giordano@legalmail.it
Dettagli0101/DC/ACU/07 14/09/2007. K-Flex ST 6mm. L Isolante K-Flex. Via Don Locatelli, 35 I Roncello (MI) UNI EN ISO :1999 UNI EN ISO :1997
Costruzioni Fisica Tecnica/Acustica 0101/DC/ACU/07 14/09/2007 1 K-Flex ST 6mm L Isolante K-Flex S.r.l. Via Don Locatelli, 3 I-20040 Roncello (MI) UNI EN ISO 140-8 :1999 UNI EN ISO 717-2 :1997 L Isolante
DettagliApparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini
Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Apparecchiature radiologiche per analisi industriali e ricerca Le apparecchiature a raggi X utilizzate nell industria utilizzano
DettagliMISURATORE DI MORBIDEZZA ST 300
1 MISURATORE DI MORBIDEZZA ST 300 Considerazioni sulla valutazione della delle pelli per stabilire un metodo standard Studiato in collaborazione con la BLC Leather Technology Centre, il misuratore ST 300
DettagliNON E SUFFICIENTE UN MANOMETRO PER IL COLLAUDO FOGNATURE.. IMEC SNC
NON E SUFFICIENTE UN MANOMETRO PER IL COLLAUDO FOGNATURE.. COSA SI INTENDE PER COLLAUDO Il collaudo ha lo scopo di verificare l efficienza e la funzionalità idraulica di un collettore ossia consiste nel
DettagliDeterminazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN BIOTECNOLOGIE Determinazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo Relatore:
DettagliRisposte a cura dell ATI aggiudicataria con integrazioni di Siena Ambiente
IMPIANTO DI TERMOUTILIZZAZIONE Loc. Pian dei Foci Comune di POGGIBONSI RICHIESTA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Integrazioni di cui alle note dell Amministrazione Provinciale di Siena Prot. 100963
DettagliINTRODUZIONE ALLA SPETTROMETRIA
INTRODUZIONE ALLA SPETTROMETRIA La misurazione dell assorbimento e dell emissione di radiazione da parte della materia è chiamata spettrometria. Gli strumenti specifici usati nella spettrometria sono chiamati
DettagliMisura di capacità e fattore di perdita
Capitolo 7 Misura di capacità e fattore di perdita Si vuole determinare la misura della capacità e del fattore di perdita di un cavo elettrico per la media tensione tramite un ponte a trasformatore differenziale
DettagliRAPPORTO DI PROVA 12/ ANNULLA E SOSTITUISCE IL RAPPORTO DI PROVA 12/
RAPPORTO DI PROVA 12/000213356 ANNULLA E SOSTITUISCE IL RAPPORTO DI PROVA 12/000198309 data di emissione 27/06/2012 Spett.le Codice intestatario 0063812 SOVERE SPA VIA DELLA METALLURGIA, 24 37139 VERONA
DettagliCampione. Condizioni di prova. Università deg i Studi di Torino
Partita Università deg i Studi di Torino Dipartimento di Chimica Via P. Giuria,? 05 Torino Italy ProfValterMaurino phone:-i-39 067058 fax +390670765 e-mail:valter.maurino@unito.it Rapporto di prova su
DettagliCMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica
CMR - Centro di Medicina Riabilitativa Telefono: 0942.794510 - Fax: 0942.797103 - E-mail: info@cmr-marchese.it Prove in situ per il monitoraggio periodico dell umidità a seguito dell installazione di tecnologia
DettagliPROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI
PROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI Non esistono già disponibili in natura materiali lapidei con distribuzione granulometrica eguale a quella ideale richiesta per un inerte da destinare
Dettagli9 LA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI VERONA
9 LA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI VERONA 9.1 Introduzione La rete comunale della qualità dell aria della città di Verona è stata realizzata realizzata in base al D.M. 2/5/91 che stabilisce i criteri
DettagliRelazione prove di decadimento termico su contenitori isotermici per il trasporto di alimenti Polibox in polipropilene espanso.
Spett.le Ditta SDS srl Group POLIBOX Via Per Pogliano, 22 20014 Nerviano MI Parma, 17 gennaio 2012 Prot. n. 123 /SQ Pag. 1 di 4 Oggetto: Relazione prove di decadimento termico su contenitori isotermici
DettagliLa legge dei gas perfetti
La legge dei gas perfetti In condizioni normali l aria ambiente secca contiene approssimativamente 78,08% di azoto (N2), 20,94% di ossigeno (O2), 0,93% di argon (Ar), 0,04% di biossido di carbonio (CO2)
DettagliPrecisione di misura
Precisione di misura Valori energetici e Grado di rendimento per Inverter FV Sunny Boy e Sunny Mini Central Contenuto Qualsiasi utente desidera essere informato al meglio sulla potenza e il rendimento
DettagliTAV MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA NEL COMUNE DI BIELLA - STAZIONI
TAV. 9.1 - MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA NEL COMUNE DI BIELLA - STAZIONI Stazioni Altitudine Analizzatori Sensori meteorologici N 1 - Biella 405 m. Ossidi di Azoto (NOX) Pioggia c/o Centro Prevenzione
DettagliOdore del GPL: modalità e sistemi di controllo
INNOVHUB-STAZIONI SPERIMENTALI PER L INDUSTRIA DIVISIONE COMBUSTIBILI Odore del GPL: modalità e sistemi di controllo Paola Comotti Plenaria UNICHIM Milano, 11 novembre 2015 GPL: definizione Gas di Petrolio
DettagliScheda tecnica online TOCOR700 SISTEMI DI ANALISI SPECIFICI DEI CLIENTI
Scheda tecnica online TOCOR700 A B C D E F H I J K L M N O P Q R S T Informazioni per l'ordine Tipo TOCOR700 Cod. art. Su richiesta Le specifiche del dispositivo e i dati relativi alle prestazioni del
DettagliRAPPORTO DI PROVA n 5/
RAPPORTO DI PROVA n 5/23 2009 Oggetto: -determinazione dello spessore degli isolanti per pavimenti galleggianti secondo la norma UNI EN 12431 -determinazione del livello per la comprimibilità dei materiali
DettagliOrdinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol
Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol (Ordinanza sulla determinazione del tenore alcolico, OTAl) del 5 ottobre 2010 (Stato
DettagliRelazione di prova di. Resistenza al Fuoco. Prova n. F-399/03-02
Relazione di prova di Resistenza al Fuoco Prova n. F-399/03-02 Relazione richiesta da: EMMEDUE IBERICA S.A. Toledo, 28 luglio 2003 Prova n f-399/03-02 Pagina 1 di 22 PROVA: DI UNA PARETE Richiedente: EMMEDUE
DettagliCorso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Corso di TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA A.A. 20015/2016 Prof. Ing. Giuseppe
DettagliOPERAZIONI DA SVOLGERE
BIOSSIDO DI ZOLFO CONTROLLO FLUSSO STRUMENTALE CONTROLLO FUNZIONAMENTO VENTOLE CONTROLLO TEMPERATURA FORNETTO (SE PRESENTE) SOSTITUZIONE FILTRI INGRESSO CAMPIONE VERIFICA BOMBOLE DI GAS STANDARD CONTROLLO
DettagliInquinamento da particolatoaerodisperso nella Cittàdi Torino
Inquinamento da particolatoaerodisperso nella Cittàdi Torino sistema di monitoraggio di qualità dell aria La rete gestita dal Dipartimento di Torino di Arpa Piemonte è inserita nel Sistema Regionale di
DettagliEsercizi sui Motori a Combustione Interna
Esercizi sui Motori a Combustione Interna 6 MOTORE 4TEMPI AD ACCENSIONE COMANDATA (Appello del 08.0.000, esercizio N ) Un motore ad accensione comandata a 4 tempi di cilindrata V 000 cm 3, funzionante
DettagliLUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 24/01/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 21/12/2012
CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280
DettagliEsercitazione 4: determinazione della concentrazione di sodio e potassio nelle urine mediante spettroscopia di emissione in fiamma
Esercitazione 4: determinazione della concentrazione di sodio e potassio nelle urine mediante spettroscopia di emissione in fiamma Apparato strumentale Sodio e potassio vengono determinati in campioni
DettagliVALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO Legge n 447 del 26 Ottobre 1995 DGR /11/2011 Regione Abruzzo
VALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO Legge n 447 del 26 Ottobre 1995 DGR 77 14/11/11 Regione Abruzzo Oggetto: INTEGRAZIONE RICHIESTA GIUDIZIO N 2646 DEL 31/3/16 Rif: Valutazione di impatto acustico Attivita di
DettagliBollettino Settimanale dal super sito di San Marcellino (NA)
Bollettino Settimanale dal super sito di San Marcellino (NA) Settimana del 26/10/2015 Autori: Daniela Famulari, Daniela Piscitelli, Giuseppe Agrillo, Piero Toscano Portale web: http://ariasana.isafom.cnr.it
DettagliMisure Meccaniche e Termiche
Misure Meccaniche e Termiche Ing. Daniele Bonomi a.s. 2010/2011 1 di 61 MISURA RENDIMENTO DI COMBUSTIONE SECONDO NORMA UNI 10389 DPR 26 agosto 1993, n. 412 (G. U. n.96 del 14/10/1993) (REGOLAMENTO RECANTE
DettagliZone a rischio di esplosione e incendio: le falegnamerie
Dicembre 2016 Zone a rischio di esplosione e incendio: le falegnamerie Le falegnamerie sono impianti di lavorazione del legno, solitamente rappresentati da capannoni industriali, nei quali una serie di
DettagliCANALE DA FUMO PER IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE
20027816-20025920 rev. 05-2010 CANALE DA FUMO PER IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE Verifiche tecniche 9101102931 XCAM01K ITALIANO Preparazione e pianificazione Prima di procedere
DettagliAMPICILLINA SODICA PREPARAZIONE INIETTABILE. Ampicillina sodica polvere sterile per preparazioni iniettabili
1 0 1 0 1 0 1 0 1 001/FU Aprile 00 Commenti entro il Settembre 00 NOTA: Armonizzata con la versione revisionata della B.P. La monografia è stata completamente revisionata per armonizzarla con le corrispondenti
DettagliTECNICHE SPETTROSCOPICHE
TECNICHE SPETTROSCOPICHE L interazione delle radiazioni elettromagnetiche con la materia e essenzialmente un fenomeno quantico, che dipende sia dalle proprieta della radiazione sia dalla natura della materia
DettagliLUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 29/08/2014 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 11/07/2014
CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280
DettagliSTIMA INCERTEZZA AMMONIO
Pagina 1 di 6 REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR (firma) VERIFICATA DA RAQ (firma) APPROVATA DA AMM (firma) PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO 00 07/.2/13 / / MOTIVO Pagina 2 di 6 INDICE DELLA PROCEDURA 1.
DettagliGASCROMATOGRAFIA INTRODUZIONE
GASCROMATOGRAFIA INTRODUZIONE La Gascromatografia è una tecnica analitica utile per separare componenti o soluti di una miscela, sulla base delle quantità relative di ogni soluto, distribuite fra un carrier
DettagliMassa degli atomi e delle molecole
Dallo studio dei volumi di gas nelle reazioni chimiche alle masse degli atomi e delle molecole Lo stato fisico di di un gas è descritto da tre grandezze fisiche: PRESSIONE (p) VOLUME (V) TEMPERATURA (T)
DettagliINDICE 2 1. PREMESSA 3 2. INTRODUZIONE LA MISURA DELLA TRASMITTANZA TERMICA IN LABORATORIO 3 4. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 5 5.
Campione di muratura con intercapedine Misurazione della trasmittanza termica in laboratorio prima e dopo insufflaggio fibra di cellulosa Greenfiber Data: 28/06/13 Committente: BONDED di Marchesini Enrico
DettagliFotocatalisi: la forza della luce
Fotocatalisi: la forza della luce La fotocatalisi è un fenomeno naturale in cui una sostanza, detta fotocatalizzatore, modifica la velocità di una reazione chimica attraverso l azione della luce. Sfruttando
DettagliATTIVITA DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PREVENTIVA MANUTENZIONE BIOSSIDO DI ZOLFO
ATTIVITA DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PREVENTIVA MANUTENZIONE BIOSSIDO DI ZOLFO OPERAZIONE DA SVOLGERE SETT. QUIND. MENSILE TRIMESTR. SEMESTR. ANNUALE TRIEN. CONTROLLO FLUSSO STRUMENTALE CONTROLLO FUNZIONAMENTO
Dettagli2 HCl. H 2 + Cl 2 ATOMI E MOLECOLE. Ipotesi di Dalton
Ipotesi di Dalton ATOMI E MOLECOLE 1.! Un elemento è formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2.! Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietà identiche. 3.! Gli atomi si combinano secondo
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA' D'INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO TESI DI LAUREA IN SICUREZZA E PROTEZIONE AMBIENTALE NEI PROCESSI CHIMICI
Dettagli