Risultati e prospettive della selezione del mais per la riduzione del contenuto in acido linoleico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Risultati e prospettive della selezione del mais per la riduzione del contenuto in acido linoleico"

Transcript

1 Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura Unità di Bergamo Risultati e prospettive della selezione del mais per la riduzione del contenuto in acido linoleico Progetto MASPES Regione Lombardia RSI Reggio Emilia, 18 aprile 2007 Alberto Verderio

2 MIGLIORAMENTO GENETICO = PROCESSO EVOLUTIVO DELLE PIANTE COLTIVATE (Evoluzione come necessità biologica del vivente) VARIABILITA GENETICA MATERIALI ADATTATI AMBIENTE Risorse naturali Tecnologie Agronomiche e di Trasformazione Utilità finale dei prodotti Preferenze dei consumatori

3 Recente evoluzione del mercato da... MAIS COMMODITY V. alue E. nhanced C. orn da... materia prima indifferenziata Partite di mais a valore aggiunto (supercommodity, specialties, identity preserved.) Diversa UTILITA INTRINSECA per l utilizzatore finale Difficoltà a procedere in contesto italiano dove qualità intrinseca è coperta da qualità non intrinseca come: esternalità rassicurazione eticità processi produttivi Misurabile nel prodotto in termini di proprietà fisiche, chimiche, nutrizionali Conseguente alla: - genetica dei materiali - ambiente/tecniche di coltiv. - processi post-raccolta

4 Esistono DIFFERENZE (Genetica + Ambiente) tra partite di mais con significato funzionale per l alimentazione del suino pesante? FOCUS SUI LIPIDI CARIOSSIDE (100%) LIPIDI 4.4% PROTEINE 9.1% AMIDO 70% GERME (10-12%) LIPIDI 33% PROTEINE 18% ENERGIA DIGERIBILE (kcal/g) olio 7.62 amido 4.06 proteine 4.06 COEFFICIENTE ISOCALORICO (% olio) (% amido) (% proteine)

5 A) Contenuto in olio Variabilità genetica per il carattere - IBRIDI COMMERCIALI normali - range % stabile nel periodo trend nel periodo IBRIDI PRECOMMERCIALI H.O. (alto olio): 5.5 7% - IBRIDI COMMERCIALI H.O. TOPCROSS : % Base genetica ed ereditabilità essenzialmente poligenica con prevalenti effetti additivi su effetti misti alta ereditabilità di tipo quantitativo Effetti ambientali sull espressione del carattere suvvalenti vs. effetti genetici

6 A) Contenuto in olio Correlazioni associazioni con altri caratteri % OLIO germe scutello 12 20% concentrazione olio (+ sferosomi) proteine A.A. essenziali Lisina Triptofano dimensione seme pigmenti gialli amido linoleico peso 1000 k produzione (H.O.) produzione (H.O. TC) > 8 umidità alla raccolta stabilità produttiva

7 B) Composizione in acidi grassi RIF. U.S.A. C16:0 Palmitico C18:0 Stearico C18:1 Oleico C18:2 Linoleico C18:3 Linolenico 11% 2% 24% 61% 1% Variabilità genetica linoleico - ibridi commerciali normali Trend: 57 60% ( ) Variabilità: 53 62% - linee parentali 43 68% - ibridi H.O.TC 52 60% - ibridi H.O.H.O.TC 58% oleico 28% linoleico - germoplasma 19 71% linoleico (14 64%) oleico

8 B) Composizione in acidi grassi 1) Base genetica ed ereditabilità prevalentemente a base genetica semplice mono-oligogenica oppure semiquantitativa vie metaboliche contigue e forte associazione tra gli acidi grassi valori alti di ereditabilità 2) Effetti ambientali anno e località ( letti come temperature di crescita) influenzano il grado di saturazione degli oli e la composizione in linoleico. TUTTAVIA: effetto genotipo prevalente - no interazione qualitativa Ibrido x ambiente 3) Correlazioni Associazioni con altri caratteri C18:2 iodine number ac. oleico ( % acidi grassi se contrasto breeder)

9 SCELTA DELLE VARIETA IN FUNZIONE DELL APPORTO IN ACIDO LINOLEICO y = -0,0545x + 7,1522 R 2 = 0,168 % linoleico / ss % EE / ss Parametri: % linoleico su grassi totali (EE) % grassi totali su sost. secca % linoleico su sost. Secca (s.s.) % linoleico / EE y = 0,0029x + 2,1547 R 2 = 0,0018 % linoleico / EE

10 SCELTA DELLE VARIETA IN FUNZIONE DELL APPORTO IN ACIDO LINOLEICO % linoleico / ss y = 0,4514x + 0,5473 R 2 = 0,784 % EE / ss % linoleico / EE % EE / ss % linoleico / ss Disciplinari di produzione

11 Risultati Sperimentazione 2006 % linoleico / ss DKC5863 % linoleico / EE

12 Risultati Sperimentazione 2005 % linoleico / ss % linoleico / EE

13 Risultati Sperimentazione 2004 % linoleico / ss % linoleico / EE

14 Risultati Sperimentazione 2003 % linoleico / ss % linoleico / EE

15 Risultati Sperimentazione 2002 % linoleico / ss % linoleico / EE

16 RISULTATI APPLICATIVI 1 da: Valutazione della variabilità genetica disponibile (IBRIDI COMMERCIALI DI MAIS) Valutazione in vivo della differenza minima funzionale per valori di % di linoleico / ss (?=0,3%) della dieta-mais su composizione finale del grasso del suino È possibile, per ora, ottenere partite di mais differenziate (V.E.C.?) per valori di % di linoleico / ss per le specifiche Low oil (+ correzione isocalorica) Performance produttiva non inferiore ai migliori ibridi commodity

17 PROSPETTIVE E PRIMI RISULTATI PER LA SELEZIONE DI VARIETA VEC-SUINO PESANTE CONTESTO FAVOREVOLE per il breeding applicativo: Grande variabilità genetica disponibile per contenuto in olio e composizione in acidi grassi Alta ereditabilità e pronta risposta alla selezione Base genetica dei caratteri facile - modelli additivi - modelli mono-oligogenici serviti da marcatori molecolari Tecnologie per l utilizzazione degli effetti xenia e materni Associazioni positive con altri caratteri favorevoli (proteine, a.a., %EE, oleico-linoleico,.) Tecnologia NIR per analisi rapide

18 SPERIMENTAZIONE LINEE PARENTALI: variabilità e distribuzione di frequenza per il carattere % EE/ss / ss Germoplasma 276 linee Numero linee min 2,1 max 5,7 Media 4,0 EE (%)

19 SPERIMENTAZIONE LINEE PARENTALI: variabilità e distribuzione di frequenza per il carattere % linoleico / / EE EE Germoplasma 276 linee Numero linee min 41,9 max 67,8 Media 57,4 % linoleico / EE

20 POSIZIONAMENTO LINEE PARENTALI Germoplasma 276 linee % linoleico / ss % linoleico / EE

21 LINEE COMPETITIVE DI ORIGINE Lo Linee con basso valore di % linoleico / EE Linee a bassa % linoleico / ss Ibridi Lo/Lo

22 MIGLIORAMENTO GENETICO: SELEZIONE IBRIDI VEC SUINO PESANTE ieri VEC 1 / low oil / + correzione isoenegetica oggi VEC 2 / low linoleic / domani VEC 3 VEC 4 / H Oil / H Oleic / + prot / + a.a. / / H Oil / H Oleic / + prot / + a.a. / Low Phytate futuro VEC 5 VEC 6 / H Oil / H Oleic / + prot / + a.a. / Low Phytate / - DON / H Oil / H Oleic / + prot / + a.a. / Low Phytate / - DON / + Starch Dig

CARATTERI QUANTITATIVI misurabili su una scala metrica variabilità continua

CARATTERI QUANTITATIVI misurabili su una scala metrica variabilità continua CARATTERI DI INTERESSE ZOOTECNICO CARATTERI QUANTITATIVI misurabili su una scala metrica variabilità continua CARATTERI QUALITATI VI classificazione delle unità sperimentali variabilità discontinua CARATTERI

Dettagli

Gli alimenti per animali: classificazione. Il pastone di mais. Nel mais il primo aminoacido limitante e 1. Treonina 2. Lisina 3. Metionina 4.

Gli alimenti per animali: classificazione. Il pastone di mais. Nel mais il primo aminoacido limitante e 1. Treonina 2. Lisina 3. Metionina 4. Gli alimenti per animali: classificazione Il pastone di mais Nel mais il primo aminoacido limitante e 1. Treonina 2. Lisina 3. Metionina 4. Leucina Una miscela delle seguenti sostanze e sottoposta ad una

Dettagli

Individuazione ed analisi delle materie prime e dei fitoderivati, formulazione dei mangimi, performance zootecniche e valutazioni post mortem

Individuazione ed analisi delle materie prime e dei fitoderivati, formulazione dei mangimi, performance zootecniche e valutazioni post mortem Progetto FITOPIG : IMPIEGO DI FITODERIVATI IN SUINI ALLEVATI ALL APERTO PER LA QUALITA DEI PRODOTTI FINITI ED IL BENESSERE ANIMALE Individuazione ed analisi delle materie prime e dei fitoderivati, formulazione

Dettagli

GENETICA QUANTITATIVA

GENETICA QUANTITATIVA GENETICA QUANTITATIVA Caratteri quantitativi e qualitativi I caratteri discontinui o qualitativi esibiscono un numero ridotto di fenotipi e mostrano una relazione genotipo-fenotipo semplice I caratteri

Dettagli

Un corretto rapporto con il cibo è frutto di una adeguata educazione, non solo alimentare.

Un corretto rapporto con il cibo è frutto di una adeguata educazione, non solo alimentare. Centrale del latte di Torino, 2010 La conoscenza degli alimenti per una scelta consapevole a scuola e a casa Vincenzo Gerbi Facoltà di Agraria, Università di Torino Un corretto rapporto con il cibo è frutto

Dettagli

I RISULTATI PRELIMINARI SULL IMPIEGO DI LINO NELL ALIMENTAZIONE SU OVINI E BOVINI

I RISULTATI PRELIMINARI SULL IMPIEGO DI LINO NELL ALIMENTAZIONE SU OVINI E BOVINI I RISULTATI PRELIMINARI SULL IMPIEGO DI LINO NELL ALIMENTAZIONE SU OVINI E BOVINI Mariano Pauselli, Valentina Roscini, Elisa Cestola, Luciano Morbidini Dipartimento di Biologia Applicata, Sezione di Scienze

Dettagli

UNITA DI RICERCA PER LA SUINICOLTURA (CRA- SUI)

UNITA DI RICERCA PER LA SUINICOLTURA (CRA- SUI) UNITA DI RICERCA PER LA SUINICOLTURA (CRA- SUI) PERSONALE: 4 RICERCATORI 3 TECNICI STRUTTURE: Porcilaie 60 POSTI PER SCROFE IN GESTAZIONE 40 POSTI PARTO- SVEZZAMENTO 94 BOX DA INGRASSO DA 5 SUINI PESANTI

Dettagli

- lipidi strutturali, costituenti fondamentali delle membrane cellulari ed intracellulari (fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo)

- lipidi strutturali, costituenti fondamentali delle membrane cellulari ed intracellulari (fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo) I lipidi, o grassi, costituiscono un gruppo eterogeneo di sostanze accomunate dalla proprietà fisica della insolubilità nei solventi polari (es. acqua) (idrofobicità) e dalla solubilità nei soventi organici

Dettagli

Le tappe di un corretto razionamento

Le tappe di un corretto razionamento Il razionamento Le tappe di un corretto razionamento - definizione dei fabbisogni individuali e di gruppo - conoscenza delle caratteristiche degli alimenti disponibili (composizione, valore nutritivo,

Dettagli

L OLIO D OLIVA. Andrea Domenichini Classe V A Chimica Anno scolastico 2006/2007. Istituto d Istruzione d G.Ferraris F.Brunelleschi

L OLIO D OLIVA. Andrea Domenichini Classe V A Chimica Anno scolastico 2006/2007. Istituto d Istruzione d G.Ferraris F.Brunelleschi L OLIO D OLIVA Istituto d Istruzione d Superiore G.Ferraris F.Brunelleschi Andrea Domenichini Classe V A Chimica Anno scolastico 2006/2007 Storia dell olio d olivad 8000 anni fa l ulivo l veniva già coltivato

Dettagli

Diete ad elevata degradabilità della fibra per bovine da latte ad alta produzione.

Diete ad elevata degradabilità della fibra per bovine da latte ad alta produzione. Diete ad elevata degradabilità della fibra per bovine da latte ad alta produzione. Mauro Spanghero Dipartimento di Scienze Animali Università di Udine Valore energetico NDF + Degradabilita NDF Ingestione

Dettagli

I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare

I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare In occasione di I Meat, 11 aprile 2016, Modena Mattiaccio Mary Dipartimento di Scienze mediche veterinarie mary.mattiaccio@unibo.it Il grasso nella carne Grasso

Dettagli

Genetica dei caratteri quantitativi

Genetica dei caratteri quantitativi PAS Percorsi Abilitanti Speciali Classe di abilitazione A057 Scienza degli alimenti Tracciabilità genetica degli alimenti Genetica dei caratteri quantitativi 1 Concetti di base in genetica L informazione

Dettagli

Prove di pastificazione con vecchie varietà

Prove di pastificazione con vecchie varietà PASTA ALIMENTARE DA AGRICOLTURA BIOLOGICA: confronto varietale e prove di pastificazione per attivare una filiera specifica Prove di pastificazione con vecchie varietà LA PASTA La pasta è senza dubbio

Dettagli

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono Comunemente chiamati "grassi", i lipidi comprendono una grande varietà di molecole, accomunate dalla caratteristica di essere insolubili in acqua. I lipidi più importanti dal

Dettagli

Metodi analitici on-line con strumentazione infrarossa per la determinazione rapida ed economica di analiti in latte ovino

Metodi analitici on-line con strumentazione infrarossa per la determinazione rapida ed economica di analiti in latte ovino 9 Mostra Nazionale Ovini Razza Sarda 6 Mostra Regionale Agroalimentare Macomer, 24 26 Aprile 2015 Metodi analitici on-line con strumentazione infrarossa per la determinazione rapida ed economica di analiti

Dettagli

Alimentazione dei suini

Alimentazione dei suini Alimentazione dei suini Problematiche e peculiarità della specie: - Fabbisogni del suino pesante (>160 kg) (realtà solo italiana) - Alimentazione e qualità dei prodotti (profilo acidico del grasso nella

Dettagli

A. FATTORI PRINCIPALI DETERMINANTI LA SCELTA (VANTAGGI) DELL'ALLATTAMENTO ARTIFICIALE. I vantaggi dell'allattamento artificiale sono:

A. FATTORI PRINCIPALI DETERMINANTI LA SCELTA (VANTAGGI) DELL'ALLATTAMENTO ARTIFICIALE. I vantaggi dell'allattamento artificiale sono: I. PARTE GENERALE A. FATTORI PRINCIPALI DETERMINANTI LA SCELTA (VANTAGGI) DELL'ALLATTAMENTO ARTIFICIALE I vantaggi dell'allattamento artificiale sono: Maggior quantità di latte; Alimentazione costante

Dettagli

Conoscere gli alimenti per educare ad un alimentazione consapevole. Vincenzo Gerbi Dep. Agri.For:Food, Università di Torino

Conoscere gli alimenti per educare ad un alimentazione consapevole. Vincenzo Gerbi Dep. Agri.For:Food, Università di Torino Conoscere gli alimenti per educare ad un alimentazione consapevole Vincenzo Gerbi Dep. Agri.For:Food, Università di Torino marzo, 2013 Un corretto rapporto con il cibo è frutto di una adeguata educazione,

Dettagli

LA COLTIVAZIONE DEL MAIS PER LE FILIERE AVANZATE

LA COLTIVAZIONE DEL MAIS PER LE FILIERE AVANZATE Università degli Studi di Torino Dip. Agroselviter LA COLTIVAZIONE DEL MAIS PER LE FILIERE AVANZATE LA FILIERA DEL MAIS: Sicurezza,Qualità, Tecnica Mogliano Veneto (TV) 25.11.2011 Maiscoltura Turbolenze

Dettagli

Caratteristiche dietetiche del cane e del gatto

Caratteristiche dietetiche del cane e del gatto Necessita di alimenti di origine animale nella dieta per ricavare diversi principi nutritivi non presenti in quelli di origine vegetale Caratteristiche dietetiche del cane e del gatto Cane Onnivoro Può

Dettagli

Le prove sono state condotte in quattro ambienti di

Le prove sono state condotte in quattro ambienti di PROGRAMMA DI SPERIMENTAZIONE INTERREGIONALE CEREALI (PROGETTO SIC) Gli ibridi di mais per produrre trinciato integrale Vengono riportati i risultati degli ibridi commerciali, o di imminente diffusione

Dettagli

La risposta del mondo sementiero alle sfide dei biocarburanti

La risposta del mondo sementiero alle sfide dei biocarburanti La risposta del mondo sementiero alle sfide dei biocarburanti Giuseppe Manara Pioneer Hi-Bred International Inc. - a DuPont Company - Etanolo di seconda generazione Una sfida possibile Tortona, 5 febbraio

Dettagli

Descrizione morfologica

Descrizione morfologica Descrizione morfologica CARATTERISTICHE AGRONOMICHE: Produttività Rizogenesi Entrata in produzione Epoca fioritura Compatibilità Epoca Maturazione Caratteristiche olio ELEVATA ELEVATA 3 ANNI FINE MAGGIO

Dettagli

MONTERICCO. Endocarpo

MONTERICCO. Endocarpo MONTERICCO Foglia Lunghezza (cm) Media (6,30±0,31) Larghezza (cm) Media (1,07±0,09) Peso (g) 0,24±0,02 Forma Ellittico lanceolata (5,97) Curvatura longitudinale Piana Infiorescenza (Mignola) Mignole per

Dettagli

CRA MAC UNITA DI RICERCA PER LA MAISCOLTURA (BERGAMO - ITALY) Biodiversità, banca germoplasma e varietà locali o tradizionali di mais

CRA MAC UNITA DI RICERCA PER LA MAISCOLTURA (BERGAMO - ITALY) Biodiversità, banca germoplasma e varietà locali o tradizionali di mais CRA MAC UNITA DI RICERCA PER LA MAISCOLTURA (BERGAMO - ITALY) Biodiversità, banca germoplasma e varietà locali o tradizionali di mais Biodiversità, risorse genetiche e germoplasma Il mais è una specie

Dettagli

BIOMOLECOLE LE BASI DELLA BIOCHIMICA. Capitolo 1 Dal Carbonio agli OGM PLUS

BIOMOLECOLE LE BASI DELLA BIOCHIMICA. Capitolo 1 Dal Carbonio agli OGM PLUS BIOMOLECOLE LE BASI DELLA BIOCHIMICA Capitolo 1 Dal Carbonio agli OGM PLUS BIOMOLECOLE Carboidrati Lipidi Acidi Nucleici Proteine BIOMOLECOLE Carboidrati Lipidi Acidi Nucleici - monosaccaridi - disaccaridi

Dettagli

il sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica

il sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica il sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica Prof. R. Giovanardi Dott. M. Sandonà Conselve (PD) 9 ottobre 2012 PREMESSA La veloce evoluzione del comparto

Dettagli

Mauro Spanghero, Dipartimento di Scienze Animali, Università di Udine, mauro.spanghero@uniud.it

Mauro Spanghero, Dipartimento di Scienze Animali, Università di Udine, mauro.spanghero@uniud.it INPUT (alimenti zootecnici) Alimentazione animale e riduzione delle emissioni azotate dagli allevamenti Inefficienza digestiva N in feci Inefficienza metabolica N in urine Costi di mantenimento (animali

Dettagli

Miglioramento genetico, recupero e valorizzazione del germoplasma - Aspetti nutraceutici

Miglioramento genetico, recupero e valorizzazione del germoplasma - Aspetti nutraceutici Le filiere cerealicole in Toscana: problematiche attuali e prospettive future Miglioramento genetico, recupero e valorizzazione del germoplasma - Aspetti nutraceutici Stefano Benedettelli, Università di

Dettagli

Genetica quantitativa Evoluzione dei caratteri fenotipici

Genetica quantitativa Evoluzione dei caratteri fenotipici Genetica quantitativa Evoluzione dei caratteri fenotipici I caratteri che sono determinati da molti geni mostrano una variazione continua Esempi nell uomo sono l altezza, l intelligenza, l abilità nello

Dettagli

Tolleranze consentite per l indicazione della composizione di materie prime o alimenti composti per animali

Tolleranze consentite per l indicazione della composizione di materie prime o alimenti composti per animali Allegato 7 (art. 21) Tolleranze consentite per l indicazione della composizione di materie prime o alimenti composti per animali Parte A - Tolleranze per i valori analitici di materie prime e alimenti

Dettagli

Applicazione del metodo HFRR per la valutazione degli additivi lubricity improver. 15 aprile 2015 Matteo Rezzonico

Applicazione del metodo HFRR per la valutazione degli additivi lubricity improver. 15 aprile 2015 Matteo Rezzonico Applicazione del metodo HFRR per la valutazione degli additivi lubricity improver. 15 aprile 2015 Matteo Rezzonico Contenuto: Introduzione HFRR Test Method Precisione del metodo Protocollo analitico Risultati

Dettagli

Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia

Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia Dott. Salvatore Antonino Raccuia CNR -ISAFOM Cynara cardunculus L. Asteraceae (Compositae) Origine Mediterraneo Erbacea perenne. Ciclo

Dettagli

I lipidi Informazioni complementari

I lipidi Informazioni complementari I lipidi Informazioni complementari 2015 Informazioni complementari gli acidi grassi saturi Esempi: acido laurico, acido miristico, acido palmitico, acido stearico. Funzione: Gli acidi grassi saturi sono

Dettagli

La genetica dei caratteri quantitativi

La genetica dei caratteri quantitativi Studia l ereditarietà nelle popolazioni dei caratteri quantitativi Molti caratteri sono quantitativi, cioè hanno molte classi fenotipiche Il modo in cui si esprimono e vengono trasmessi i caratteri quantitativi

Dettagli

Prova di coltivazione biologica di antichi mais piemontesi destinati all alimentazione umana (1)

Prova di coltivazione biologica di antichi mais piemontesi destinati all alimentazione umana (1) Prova di coltivazione biologica di antichi mais piemontesi destinati all alimentazione umana (1) Sandra Spagnolo ( * ) Massimo Pinna ( * ) Ursula Gamba ( * ) Patrizia Zaccara ( ** ) Dario Possetto ( ***

Dettagli

Sostanze grasse o lipidi

Sostanze grasse o lipidi Sostanze grasse o lipidi I lipidi (in greco significa sostanze grasse ) sono composti ternari formati da carbonio, idrogeno e ossigeno e sono caratterizzati dalla proprietà di essere insolubili in acqua

Dettagli

RIDUZIONE DEL SALE NEL PROSCIUTTO CRUDO TIPICO

RIDUZIONE DEL SALE NEL PROSCIUTTO CRUDO TIPICO RIDUZIONE DEL SALE NEL PROSCIUTTO CRUDO TIPICO Roberta Virgili PROCURED Ottimizzazione della fase di salagione di prosciutti di qualità costante per contenuto di sale, standard e ridotto Parma, 8 settembre

Dettagli

Ogni gruppo ha a disposizione il seguente materiale e deve svolgere quanto segue ed al termine provare a dare una spiegazione:

Ogni gruppo ha a disposizione il seguente materiale e deve svolgere quanto segue ed al termine provare a dare una spiegazione: Ogni gruppo ha a disposizione il seguente materiale e deve svolgere quanto segue ed al termine provare a dare una spiegazione: Materiale Farina di grano, tovagliolo di stoffa; tintura di iodio; vaschetta

Dettagli

Triticale. Triticum secalotriticum saratoviense meister

Triticale. Triticum secalotriticum saratoviense meister Triticale Triticum secalotriticum saratoviense meister Triticale (Triticum secalotriticum saratoviense meister) È un ibrido intergenerico ottenuto attraverso l ibridazione tra il frumento (Triticum) e

Dettagli

Analisi nutrizionale della fontina

Analisi nutrizionale della fontina Valorizzazione Nutrizionale FONTINA DOP St. Christophe (AO) Analisi nutrizionale della fontina Prof. N.C. Battistini Dr.ssa A. Ferrari Cattedra di Scienze Tecniche Dietetiche Facoltà di Medicina Università

Dettagli

contenuto di fattori antinutrizionali. utilizzabile direttamente nell alimentazione degli animali.

contenuto di fattori antinutrizionali. utilizzabile direttamente nell alimentazione degli animali. 0 NOTIZIARIO 7 Il miglioramento genetico della soia nel Nord-est d Italia Marco Signor Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica Nel 987 l ERSA inizia un programma

Dettagli

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA APRILE 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma

Dettagli

LA TRASFORMAZIONE GENETICA NELLE PIANTE: PRINCIPI E STATO DEI LAVORI. Michele Morgante

LA TRASFORMAZIONE GENETICA NELLE PIANTE: PRINCIPI E STATO DEI LAVORI. Michele Morgante LA TRASFORMAZIONE GENETICA NELLE PIANTE: PRINCIPI E STATO DEI LAVORI Michele Morgante Per un agricoltura del futuro Produttività Popolazione crescente con bisogni crescenti Scarsità di risorse idriche

Dettagli

α-amminoacidi O α O α R CH C O - NH 3 forma ionizzata sale interno (zwitterione) OH NH 2 forma non ionizzata (non esistente in realtà)

α-amminoacidi O α O α R CH C O - NH 3 forma ionizzata sale interno (zwitterione) OH NH 2 forma non ionizzata (non esistente in realtà) Amminoacidi 2 forma non ionizzata (non esistente in realtà) 3 forma ionizzata sale interno (zwitterione) In soluzione acquosa c'è equilibrio tra tre forme 3 forma cationica p molto acidi 3 forma zwitterionica

Dettagli

Alimenti: criteri di valutazione

Alimenti: criteri di valutazione Analisi alimenti Alimenti: criteri di valutazione Caratteristiche chimico-nutrizionali Caratteristiche qualitative e di conservazione Appetibilita Disponibilita Facilita di conservazione Costo Impiego

Dettagli

Le attività del Condifesa nell ambito dell agricoltura conservativa

Le attività del Condifesa nell ambito dell agricoltura conservativa Le attività del Condifesa nell ambito dell agricoltura conservativa Lorenza Michelon Servizio Tecnico Condifesa Brescia Orzinuovi, 11 dicembre 2013 Raccolta dati e osservazioni in campo Valutazioni tecnico-agronomiche

Dettagli

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE Come produrre la massima energia per ettaro Come produrre un buon sorgo Gli ibridi KWS per il 2014 COME

Dettagli

Lactosan Gmbh & Co.KG. Ricerca & Sviluppo di Additivi per Insilati

Lactosan Gmbh & Co.KG. Ricerca & Sviluppo di Additivi per Insilati Lactosan Gmbh & Co.KG Ricerca & Sviluppo di Additivi per Insilati 1 Additivi per Insilati Soluzioni specifiche per l ottenimento di insilati di qualità da varie tipologie di foraggio Alimentazione Produzione

Dettagli

SCOPO DELLA TESI Avendo svolto un esperienza di tirocinio in laboratorio di analisi della qualità del latte nei mesi autunnali appena passati, presso

SCOPO DELLA TESI Avendo svolto un esperienza di tirocinio in laboratorio di analisi della qualità del latte nei mesi autunnali appena passati, presso SCOPO DELLA TESI Avendo svolto un esperienza di tirocinio in laboratorio di analisi della qualità del latte nei mesi autunnali appena passati, presso il quale mi sono occupato personalmente, dopo opportuno

Dettagli

Somministrazione o assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l organismo

Somministrazione o assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l organismo Definizioni Alimentazione Somministrazione o assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l organismo Nutrizione complesso di processi biologici che consentono o condizionano la conservazione, l accrescimento,

Dettagli

Nuove prospettive per l agrumicoltura italiana

Nuove prospettive per l agrumicoltura italiana LA RICERCA DÀ I SUOI FRUTTI: BIODIVERSITÀ, INNOVAZIONE VARIETALE E QUALITÀ DI FRUTTA E AGRUMI Expo Milano 2015 Nuove prospettive per l agrumicoltura italiana PAOLO RAPISARDA CREA-Centro di Ricerca per

Dettagli

Ferdinando A. Giannone

Ferdinando A. Giannone Ferdinando A. Giannone Ingredienti e Tabelle Nutrizionali: i Grassi! Grassi, Lipidi, Colesterolo, Acidi Grassi e Palma! Le percezioni: cosa è Salutare e con non lo è? Grassi Animali: NO Quantità di Colesterolo:

Dettagli

Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale

Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale Giornata di Studio "Progetto Extravalore" Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale Maria Federica Trombetta Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali Università Politecnica

Dettagli

Comunicare le qualità dell olio extravergine di oliva attraverso l etichetta. Roma 28 settembre 2016

Comunicare le qualità dell olio extravergine di oliva attraverso l etichetta. Roma 28 settembre 2016 Comunicare le qualità dell olio extravergine di oliva attraverso l etichetta Roma 28 settembre 2016 1 Il concetto di qualità ha varie declinazioni: Qualità è la tutela dell origine del prodotto Qualità

Dettagli

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta Curva della crescita in funzione dell apporto di nutrienti: 3 regioni definite Zona di carenza Zona di sufficienza Zona di tossicità Un rifornimento ottimale di nutrienti richiede informazioni sulla Disponibilità

Dettagli

I_O---'g;;zjg;z..e_t_to D_e_s_cr_i_z_io_n_e 1_C_o_d_i_c-,e_,----- Succo d'oliva 5 Litri PET

I_O---'g;;zjg;z..e_t_to D_e_s_cr_i_z_io_n_e 1_C_o_d_i_c-,e_,----- Succo d'oliva 5 Litri PET SPECIFICHE PRODOTTO FINITO 252 S. PF. Succo d'oliva 51t PET Rev. O 13/01/2008 Pa ina l di l I_O---'g;;zjg;z..e_t_to D_e_s_cr_i_z_io_n_e 1_C_o_d_i_c-,e_,----- I Marchio Succo d'oliva 5 Litri PET Shelflife

Dettagli

La castagna, dalla valorizzazione delle proprietà nutraceutiche al panel d assaggio per un rilancio delle produzioni regionali

La castagna, dalla valorizzazione delle proprietà nutraceutiche al panel d assaggio per un rilancio delle produzioni regionali La castagna, dalla valorizzazione delle proprietà nutraceutiche al panel d assaggio per un rilancio delle produzioni regionali dott.ssa Gabriella Lo Feudo Venerdì 4 Novembre CREA OLI Rende 1 Negli ultimi

Dettagli

FILIERA MELA. Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP.

FILIERA MELA. Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP. FILIERA MELA Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP. Identificazione del profilo qualitativo e nutraceutico delle mele con tecniche

Dettagli

VALUTAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI

VALUTAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI VALUTAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI COMPOSIZIONE CHIMICA DIGERIBILITA VALORE NUTRITIVO VALORE PROTEICO APPETIBLITA CONSERVABILITA FATTORI ANTINUTRIZIONALI VALUTAZIONE ECONOMICA VALORE NUTRITIVO (V.N.):

Dettagli

Supplemento Prestazioni & Alimentazione del Broiler

Supplemento Prestazioni & Alimentazione del Broiler Supplemento Prestazioni & Alimentazione del Broiler broiler cobb-vantress.com Introduzione Questo supplemento presenta gli obiettivi di performance e resa al macello dei vostri broiler Cobb5, insieme a

Dettagli

COMUNE DI SANTA MARGHERITA DI BELICE SCUOLA MEDIA MENU' ESTIVO 1000 Kcal 40% di 2500 kcal

COMUNE DI SANTA MARGHERITA DI BELICE SCUOLA MEDIA MENU' ESTIVO 1000 Kcal 40% di 2500 kcal Nato il: Età: Sesso: Indirizzo: CAP: Provincia: Località: Cellulare: FAX: e-m@il: Commenti: Telefono: pag. 1 / 23 LUNEDI 1 PASTA OLIO E PARMIGIANO MAIALE AI FERRI INSALATA DI LATTUGA E POMODORO pane Energia:

Dettagli

Passaggi per la stesura di una dieta

Passaggi per la stesura di una dieta Passaggi per la stesura di una dieta Determinare la razione calorica giornaliera Procedere alla ripartizione calorica, cioè stabilire quante calorie devono essere destinate ai diversi principi alimentari

Dettagli

VALUTAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI

VALUTAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI VALUTAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI COMPOSIZIONE CHIMICA DIGERIBILITA VALORE NUTRITIVO VALORE PROTEICO APPETIBLITA CONSERVABILITA FATTORI ANTINUTRIZIONALI VALUTAZIONE ECONOMICA VALORE PROTEICO GREZZA

Dettagli

scaricato da GLICEROFOSFOLIPIDI

scaricato da  GLICEROFOSFOLIPIDI GLICEROFOSFOLIPIDI 1 SFINGOLIPIDI GLICEROFOSFOLIPIDE SFINGOFOSFOLIPIDE Sono fosfolipidi con conformazione e distribuzione di carica molto simili 2 Gli ac. polinsaturi sono i principali componenti delle

Dettagli

L agricoltura biologica piemontese

L agricoltura biologica piemontese L agricoltura biologica piemontese Un analisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino 1 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche

Dettagli

L agricoltura biologica piemontese

L agricoltura biologica piemontese L agricoltura biologica piemontese Un analisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino 1 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche

Dettagli

RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO Selezione e gestione del mais per la qualità del suino pesante (MaSPes)

RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO Selezione e gestione del mais per la qualità del suino pesante (MaSPes) RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO Selezione e gestione del mais per la qualità del suino pesante (MaSPes) ARAL Associazione Regionale Allevatori della Lombardia (Angelo Bonù) CRA Unità di ricerca per la maiscoltura

Dettagli

Tradizionalmente nell allevamento

Tradizionalmente nell allevamento Sottoprodotti della pasta nell alimentazione dei suini Come cambiano le performance di crescita, le caratteristiche della carcassa e la qualità dei prosciutti dei suini alimentati con questo prodotto?

Dettagli

PRESTAZIONI RIPRODUTTIVE

PRESTAZIONI RIPRODUTTIVE Efficienza riproduttiva: Il monitoraggio dell APA di Milano Lodi e il miglioramento genetico del Libro genealogico Cremona, 1 dicembre 200 Dr Maurizio Gallo Direttore ANAS PRESTAZIONI RIPRODUTTIVE 1-200

Dettagli

Colture energetiche: prospettive produttive e utilizzo agronomico del digestato. Verona, 5 Febbraio 2009

Colture energetiche: prospettive produttive e utilizzo agronomico del digestato. Verona, 5 Febbraio 2009 Colture energetiche: prospettive produttive e utilizzo agronomico del digestato Verona, 5 Febbraio 2009 Biogas: 5 anni di sperimentazione in Italia MAIS Dal 2005 abbiamo iniziato la sperimentazione in

Dettagli

IL TURISMO IN CIFRE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA GENNAIO

IL TURISMO IN CIFRE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA GENNAIO G ENNAIO 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma Proseguono anche nel mese di Gennaio nella provincia di Roma i segnali di ripresa della domanda turistica, che ha registrato

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Corso di laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio a. a. 2012-2013 Produzione di biodiesel da biomasse

Dettagli

La sintesi clorofilina

La sintesi clorofilina CARATTERISTICHE CHIMICHE DELL'OLIO La sintesi clorofilina Energia solare Fasi fenologiche la fioritura 1 La maturazione L oliva Composizione chimica della drupa Dove è contenuto l olio Acqua 50% Grassi

Dettagli

Lipidi. Piccole molecole organiche di scarsa solubilità in acqua. Grassi, oli, cere, alcuni ormoni, alcune vitamine

Lipidi. Piccole molecole organiche di scarsa solubilità in acqua. Grassi, oli, cere, alcuni ormoni, alcune vitamine Lipidi Piccole molecole organiche di scarsa solubilità in acqua Grasso animale, Colesterolo Grassi, oli, cere, alcuni ormoni, alcune vitamine Divisi in due gruppi: con legami esterei idrolizzabili e non

Dettagli

Lipidi. Piccole molecole organiche di scarsa solubilità in acqua. Grassi, oli, cere, alcuni ormoni, alcune vitamine

Lipidi. Piccole molecole organiche di scarsa solubilità in acqua. Grassi, oli, cere, alcuni ormoni, alcune vitamine Lipidi Piccole molecole organiche di scarsa solubilità in acqua Grasso animale, Colesterolo Grassi, oli, cere, alcuni ormoni, alcune vitamine Divisi in due gruppi: con legami esterei idrolizzabili e non

Dettagli

VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI.

VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI. VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI. A cura dell ufficio Agronomico Italpollina Spa OBIETTIVO DELLA PROVA L obiettivo della prova

Dettagli

Caratteristiche di un carattere complesso (o multifattoriale) Il fenotipo è influenzato dall azione di più geni e da un elevata componente ambientale.

Caratteristiche di un carattere complesso (o multifattoriale) Il fenotipo è influenzato dall azione di più geni e da un elevata componente ambientale. Caratteristiche di un carattere complesso (o multifattoriale) Il fenotipo è influenzato dall azione di più geni e da un elevata componente ambientale. La Psoriasi è una malattia genetica? Se tu sei affetto

Dettagli

Il Piano regionale Rifiuti della Regione Emilia-Romagna

Il Piano regionale Rifiuti della Regione Emilia-Romagna Il Piano regionale Rifiuti della Regione Emilia-Romagna Sabrina Freda Assessore Ambiente, Riqualificazione urbana 1 Il Sistema Emilia-Romagna: demografia regionale 2 A partire dalla metà degli anni novanta

Dettagli

LARN (Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia) IV revisione

LARN (Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia) IV revisione LARN (Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia) Riferimento costante per comprendere ed interpretare correttamente l evoluzione della nutrizione umana IV revisione Passaggio dal concetto

Dettagli

Modalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori

Modalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori la minaccia di Barriere all entrata: 1) Istituzionali (es. licenze) 2) Strutturali -Economie di scala (o di esperienza o di estensione) -Disponibilità di Capitali -Svantaggi di costo indipendenti dalla

Dettagli

PROGRAMMA a.s CLASSE III B ENOGASTRONOMIA DISCIPLINA: SCIENZA e CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE DOCENTE: Maria Cirelli

PROGRAMMA a.s CLASSE III B ENOGASTRONOMIA DISCIPLINA: SCIENZA e CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE DOCENTE: Maria Cirelli 1 Istituto Professionale di Stato Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità Alberghiera Bernardo Buontalenti Sede e Segreteria: Via di San Bartolo a Cintoia 19/a 50142 Firenze Tel. 055 462781 Fax: 055

Dettagli

1. Impiego di fonti proteiche alternative alla soia

1. Impiego di fonti proteiche alternative alla soia equizoobio Efficienza, qualità e innovazione nella zootecnia biologica L ALLEVAMENTO BIOLOGICO DEL SUINO: ESPERIENZA NEL NORD ITALIA Andrea Rossi CRPA Ufficio Zootecnia Obiettivi specifici SP5 1. Impiego

Dettagli

Analisi QTL. Include materiale dal capitolo 20.6 (pag ), vol III, Barcaccia e Falcinelli

Analisi QTL. Include materiale dal capitolo 20.6 (pag ), vol III, Barcaccia e Falcinelli Analisi QTL Include materiale dal capitolo 20.6 (pag 984-1000), vol III, Barcaccia e Falcinelli Interpretazione della distribuzione continua dei caratteri nelle popolazioni naturali e sperimentali Tre

Dettagli

Le norme in merito alle VARIETÀ DA CONSERVAZIONE

Le norme in merito alle VARIETÀ DA CONSERVAZIONE Le norme in merito alle VARIETÀ DA CONSERVAZIONE Carmagnola (TO) - 25 marzo 2011 VARIETA DA CONSERVAZIONE DEFINIZIONE Le varietà da conservazione sono varietà, popolazioni, ecotipi, cloni e cultivar di

Dettagli

Aspetti genetici e gestionali per la mitigazione delle emissioni nella bovina da latte: i nuovi fenotipi

Aspetti genetici e gestionali per la mitigazione delle emissioni nella bovina da latte: i nuovi fenotipi Aspetti genetici e gestionali per la mitigazione delle emissioni nella bovina da latte: i nuovi fenotipi Marcello Mele, Bruno Stefanon, Martino Cassandro DiSAAA-a, Università di Pisa; DiSAA, Università

Dettagli

Problemi ed opportunità della conversione dalla produzione convenzionale a quella biologica

Problemi ed opportunità della conversione dalla produzione convenzionale a quella biologica Convegno 26 ottobre 2016 La conversione da convenzionale a BIO: il latte e produzione casearia biologica Problemi ed opportunità della conversione dalla produzione convenzionale a quella biologica Giacomo

Dettagli

LA SPERIMENTAZIONE DEGLI 11 GRANI. Nome del relatore Daniela Ponzini AIAB Lombardia

LA SPERIMENTAZIONE DEGLI 11 GRANI. Nome del relatore Daniela Ponzini AIAB Lombardia LA SPERIMENTAZIONE DEGLI 11 GRANI Nome del relatore Daniela Ponzini AIAB Lombardia La filiera del grano del Desr PASM La filiera del grano del Desr PASM La filiera del grano del Desr PASM Il seme Primo

Dettagli

LIPIDI. Steroidi Acidi grassi Trigliceridi Fosfolipidi Prostaglandine Vitamine liposolubili

LIPIDI. Steroidi Acidi grassi Trigliceridi Fosfolipidi Prostaglandine Vitamine liposolubili LIPIDI Classe eterogenea di di sostanze organiche caratterizzate dal fatto di di non essere solubili in in acqua ma solubili in in solventi non polari aprotici. 1. 1. Acidi grassi 2. 2. Trigliceridi 3.

Dettagli

LIPIDI. Classe eterogenea di di sostanze organiche caratterizzate dall essere insolubili in in acqua ma solubili in in solventi non polari aprotici

LIPIDI. Classe eterogenea di di sostanze organiche caratterizzate dall essere insolubili in in acqua ma solubili in in solventi non polari aprotici LIPIDI Classe eterogenea di di sostanze organiche caratterizzate dall essere insolubili in in acqua ma solubili in in solventi non polari aprotici 1.Acidi grassi 2.Trigliceridi 3.Fosfolipidi 4.Prostaglandine

Dettagli

Le fonti proteiche nell alimentazione del suino

Le fonti proteiche nell alimentazione del suino Convegno Impatto ambientale e rese energetiche di filiere zootecniche sostenibili: integrazione tra allevamenti ed agricoltura agro-energetica Andrea Rossi, M. Teresa Pacchioli, CRPA S.p.A. Giacinto Della

Dettagli

Selezione assistita e qualità genetica in sementi ortive

Selezione assistita e qualità genetica in sementi ortive Selezione assistita e qualità genetica in sementi ortive Esasem spa Azienda sementiera che da oltre 25 anni opera sul mercato nazionale ed internazionale Anno di fondazione Maggio 1988 Capitale sociale

Dettagli

caratteristiche dei viventi

caratteristiche dei viventi caratteristiche dei viventi teoria cellulare Teoria cellulare La Teoria Cellulare formulata da Schleiden e Schwann tra il 1838 e il 1839 afferma che Tutti gli organismi viventi sono formati da cellule.

Dettagli

Cosce per la DOP, i criteri di selezione possono cambiare? Andrea Rossi Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A. Cremona, 29 ottobre 2015

Cosce per la DOP, i criteri di selezione possono cambiare? Andrea Rossi Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A. Cremona, 29 ottobre 2015 Cosce per la DOP, i criteri di selezione possono cambiare? Andrea Rossi Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A. Cremona, 29 ottobre 2015 Disciplinare Prosciutto di Parma: scheda C.7.4 - Prescrizioni

Dettagli

Aspetti generali. Caratteristiche: I lipidi, anche detti grassi, sono composti ternari C, H, O (possono contenere anche P, N)

Aspetti generali. Caratteristiche: I lipidi, anche detti grassi, sono composti ternari C, H, O (possono contenere anche P, N) Lipidi Aspetti generali I lipidi, anche detti grassi, sono composti ternari C, H, O (possono contenere anche P, N) Caratteristiche: sono untuosi al tatto sono insolubili in acqua sono solubili in solventi

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA E MICROBIOLOGICA DEL PARMIGIANO-REGGIANO DI 12 MESI

CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA E MICROBIOLOGICA DEL PARMIGIANO-REGGIANO DI 12 MESI CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA E MICROBIOLOGICA DEL PARMIGIANO-REGGIANO DI 12 MESI A. Pecorari, G. Gambini, M. Nocetti Consorzio Parmigiano-Reggiano L. Pellegrino, J.A. Hogenboom Distam - Milano Parma,

Dettagli

CREMONA - 5 NOVEMBRE 2008 VALUTAZIONE DEI FORAGGI LOMBARDI ANALISI CHIMICHE E NIR

CREMONA - 5 NOVEMBRE 2008 VALUTAZIONE DEI FORAGGI LOMBARDI ANALISI CHIMICHE E NIR Laboratorio Agroalimentare CREMONA - 5 NOVEMBRE 2008 VALUTAZIONE DEI FORAGGI LOMBARDI ANALISI CHIMICHE E NIR Dott. Nicoletta Rizzi LE ANALISI CHIMICHE Accreditate Sinal Umidità Proteine Sostanze grasse

Dettagli

Principali problematiche tecniche legate all utilizzo dei substrati a base di torba

Principali problematiche tecniche legate all utilizzo dei substrati a base di torba Principali problematiche tecniche legate all utilizzo dei substrati a base di torba Costantino Cattivello ERSA Friuli Venezia Giulia - Servizio Ricerca e Sperimentazione Laboratorio substrati E-mail: costantino.cattivello@ersa.fvg.it

Dettagli