L UTILIZZO DEI DERIVATI A COPERTURA DEI RISCHI FINANZIARI DELLE IMPRESE

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1 L UTILIZZO DEI DERIVATI A COPERTURA DEI RISCHI FINANZIARI DELLE IMPRESE

2 SI E' MOLTO PARLATO NEGLI ULTIMI ANNI DI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI SONO STATI UTILIZZATI DA AZIENDE ANCHE DI PICCOLE DIMENSIONI E DA ENTI PUBBLICI, NON SEMPRE CONSAPEVOLMENTE HANNO DATO ORIGINE AD AUDIZIONI PARLAMENTARI, MODIFICHE LEGISLATIVE, TRASMISSIONI TELEVISIVE HANNO PROVOCATO CONTENZIOSO TRA LE BANCHE E I LORO CLIENTI

3 PERCHE'? COSA SONO E A COSA SERVONO GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI? COME DEVONO ESSERE CORRETTAMENTE UTILIZZATI DALLE IMPRESE? FACCIAMO UN ESEMPIO:

4 AZIENDA CAMPUS L'azienda CAMPUS produce macchinari per l'agricoltura e per il giardinaggio. Ha un fatturato annuo di circa 50 milioni di Euro. Le vendite sono assorbite per il 60% dal mercato italiano, mentre la rimanente parte è collocata negli Stati Uniti (20%), in Inghilterra (10%), nei paesi in via di sviluppo (10%). Le esportazioni sono fatturate in dollari, tranne che per le vendite destinate al mercato inglese, che sono fatturate in sterline. L'azienda ha di recente aperto, in joint-venture con una società del posto, uno stabilimento in India, in cui saranno prodotti macchinari agricoli destinati al mercato locale. Il resto della produzione è localizzato in Italia. Le materie prime sono acquistate per l'80% circa in Euro e per la rimanente parte in dollari con pagamento a 30 giorni. L'azienda ha un indebitamento finanziario pari a circa il 50% del totale del passivo, costituito per il 30% circa da indebitamento a breve (revolving) utilizzato per il finanziamento del capitale circolante. Un ulteriore 40% è costituito da un finanziamento a tasso variabile ( EURIBOR semestrale + 1% di spread) della durata di 3 anni rimborsabile a scadenza, che è stato contratto alla fine del 2007 per il finanziamento della joint- venture in India. La rimanente parte è costituita da obbligazioni a tasso fisso collocate prevalentemente tra i soci. L'azienda non ha problemi di insolvenza sui crediti verso i clienti: tutti i clienti pagano, normalmente a 90 giorni dalla fatturazione.

5 AZIENDA CAMPUS STATO PATRIMONIALE CREDITI CLIENTI 12 DEBITI COMM 5 CONTO ECONOMICO FATTURATO 50 SCORTE 8 DEBITI F.BT 9 di cui $ Lstg 15 5 IMMOBILIZZ. 30 DEBITI F.ML 12 MATERIE PR. -10 PARTECIP. 10 OBBLIGAZIONI 9 di cui $ 2 PATR. NETTO 30 MANODOP. -18 TOTALE 60 TOTALE 60 COSTI GEN. -10 REDDITO OP. 12 ONERI FIN. -2 UTILE LORDO 10 valori espressi in milioni di Euro

6 Questa azienda è esposta, come normalmente succede,a tutta una serie di rischi. Tra gli altri, in particolare, a 2 rischi di tipo finanziario: Rischio di cambio ( esposizione in $ e in Lstg sulle vendite e in $ sugli acquisti); Rischio di interesse ( indebitamento a tasso variabile). Per questo tipo di rischi, l'azienda può decidere di coprirsi tramite ricorso a strumenti derivati. La decisione rientra in un processo più ampio di risk management che deve essere implementato all'interno dell'impresa.

7 IL RISK MANAGEMENT INSIEME DEI PROCESSI DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO DELL IMPRESA OBJ: - IDENTIFICARE I FATTORI DI RISCHIO - MISURARE L ESPOSIZIONE AL RISCHIO - CONTROLLARE L ESPOSIZIONE

8 RISCHI ESTERNI RISCHIO LEGALE RISCHIO DI DANNI RISCHIO DI TECNOLOGIA RISCHIO POLITICO RISCHI D IMPRESA RISCHI OPERATIVI RISCHIO DI BUSINESS RISCHIO DELLE OPERAZIONI RISCHIO CAUSE LEGALI RISCHIO DI INF. TECNOLOGY RISCHI FINANZIARI RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI INTERESSE RISCHIO DI PREZZO RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI LIQUIDITA

9 IL RISK MNGT SI SVILUPPA IN DUE FASI: DEFINIZIONE DEI RISCHII SOGLIA DI TOLLER. MAPPATURA DEI RISCHI MISURARE IL RISCHIO FISSARE L IMPORTO DA COPRIRE SELEZIONARE GLI STRUMENTI M O N I T O R A G G I O FASE STRATEGICA FASE TATTICA

10 IL PROCESSO DI GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI, E QUINDI IL RISK MANAGEMENT, E STATO RECEPITO ANCHE DAI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (IAS 32 e IAS 39) E DALLE DISPOSIZIONI CONTABILI NAZIONALI.

11 L'impresa CAMPUS, dopo aver effettuato le proprie valutazioni, decide di: Coprire solo il 50% dell'esposizione netta in $, in quanto ha abbastanza potere nella fissazione dei prezzi sui mercati in cui fattura in $; Coprire integralmente l'esposizione sulla sterlina, in quanto il mercato è più difficile, la concorrenza è maggiore e i margini più bassi. COME? CON QUALI STRUMENTI? Coprire il rischio di interesse relativo al finanziamento a medio- lungo a tasso variabile, perchè teme un aumento dell'inflazione superiore a quello mediamente stimato dal mercato COME? CON QUALI STRUMENTI?

12 I DERIVATI I DERIVATI SONO STRUMENTI FINANZIARI IL CUI VALORE DERIVA DA QUELLO DELLE ATTIVITA SOTTOSTANTI, COME VALUTE, MERCI, TASSI, TITOLI, INDICI FINANZIARI O ADDIRITTURA ALTRI DERIVATI. NUMEROSI SONO I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DEI DERIVATI. IN QUESTA SEDE, LI CLASSIFICHEREMO SULLA BASE: - DEL MERCATO DI NEGOZIAZIONE - DELLE CARATTERISTICHE DELLO STRUMENTO

13 CLASSIFICAZIONE SULLA BASE DEL MERCATO DI NEGOZIAZIONE 1. MERCATI ORGANIZZATI: - REGOLAMENTATI - CONTRATTI E MODALITA DI NEGOZIAZIONE STANDARDIZZATI - CLEARING HOUSE - MODALITA TRASPARENTI DI FORMAZIONE DEI PREZZI - LIQUIDABILITA DEGLI STRUMENTI

14 CLASSIFICAZIONE SULLA BASE DEL MERCATO DI NEGOZIAZIONE 2. MERCATI O.T.C.: - MERCATI NON REGOLAMENTATI - CONTRATTI E MODALITA DI NEGOZIAZIONE PERSONALIZZATI - RISCHIO CONTROPARTI - CONDIZIONI OPACHE - DIFFICOLTA DI LIQUIDAZIONE ANTICIPATA

15 CLASSIFICAZIONE SULLA BASE DELLE CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI FORWARD/FUTURE SWAP OPZIONI

16 FORWARD OGGETTO DEL CONTRATTO E L OBBLIGO PER L ACQUIRENTE DI PAGARE UN PREZZO PREDEFINITO IN UNA PRECISA DATA FUTURA PER OTTENERE UNA DETERMINATA QUANTITA DI UN ATTIVITA E PER IL VENDITORE L OBBLIGO DI VENDERE ALLE CONDIZIONI STABILITE DAL CONTRATTO. NEGOZIATO O.T.C. FORWARD SU: TASSI DI INTERESSE E DI CAMBIO, MERCI, AZIONI, INDICI ETC. IL PIU TRATTATO E IL F.R.A (FORWARD RATE AGREEMENT)

17 FUTURE CONTRATTO STANDARDIZZATO DI COMPRAVENDITA A TERMINE IN CUI LE PARTI SI OBBLIGANO AD EFFETTUARE LA TRANSAZIONE IN UN PRECISO MOMENTO FUTURO, MA AD UN PREZZO STABILITO. NEL FUTURE E DEFINITO: - SOTTOSTANTE (azioni, tassi, indici, merci etc..) - VALORE DEL CONTRATTO (unità di attivo sottostante) - SCADENZE ( data e mese di consegna) - CONDIZIONI DI NEGOZIAZIONE ( margini, mark to mkt,) - PROCEDURE DI REGOLAMENTO (phys. Delivery o cash settl.) - CONTROPARTE ( clearing house, clearing members)

18 SWAP E' IL CONTRATTO TRAMITE IL QUALE LE PARTI SI IMPEGNANO A SCAMBIARSI FLUSSI DI CASSA (O ATTIVITA') IN CORRISPONDENZA DI PERIODI TEMPORALI DIFFERITI SULLA BASE DI UNO SCHEMA PREDEFINITO NEGOZIATO O.T.C. OGGETTO DEL CONTRATTO POSSONO ESSERE: VALUTE, CREDITI, TASSI... MA IL PIU' UTILIZZATO IN ASSOLUTO E' L' I.R.S. (INTEREST RATE SWAP)

19 OPZIONI E' IL CONTRATTO TRAMITE IL QUALE L'ACQUIRENTE, PREVIO PAGAMENTO DI UN PREMIO, RICEVE IL DIRITTO AD ACQUISTARE/VENDERE AD UN PREZZO PREFISSATO, IN UN PRECISO MOMENTO FUTURO,UNA PREDETERMINATA ATTIVITA' DAL VENDITORE CHE, INVECE HA L'OBBLIGO DI VENDERE/ACQUISTARE. ASIMMETRIA DEI DIRITTI SOTTESI ALLA NEGOZIAZIONE TRATTATE O.T.C. E SUI MERCATI REGOLAMENTATI OGGETTO DEL CONTRATTO POSSONO ESSERE VALUTE, TITOLI, TASSI ETC...

20 VALORE NOZIONALE DEI DERIVATI OTC A LIVELLO MONDIALE (importi in miliardi di Euro) Tipologia contratto Valore Nozionale Dic 04 Dic 06 Var. % Totale Contratti % di cui Totale derivati su cambi % Totale derivati su tassi % Forward Rate agreement Interest Rate Swap % % Opzioni % Altri (azioni, mat. prime, cr..) % FONTE: BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI

21 DERIVATI SU TASSI IN % INDEBITAMENTO FINANZIARIO (valori noz.) TIPOLOGIA IMPRESA ANNO ENTI LOCALI 36,00% 2006 IMPRESE NON FINANZIARIE QUOTATE 69,00% 2005 IMPRESE NON FINANZIARIE NON QUOTATE 22,00% 2004 FONTE: ELABORAZIONI SU DATI BANCA D' ITALIA E CONSOB

22 L'impresa CAMPUS, per la copertura del rischio di cambio,avrà dunque a disposizione: Vendita (acquisto) a termine di $ e Lstg; Acquisto di un'opzione a vendere (comprare) $ e Lstg; Vendita (acquisto) di future su $ e Lstg; La scelta dello strumento sarà influenzata da elementi vari (costo, flessibilità, capacità di gestione dello stesso). In ogni caso, l'azienda dovrà preliminarmente definire importi da coprire e scadenze, sulla base del prospetto dei flussi di cassa che dovrà predisporre.

23 IMPRESA CAMPUS DETERMINAZIONE FLUSSI IN DOLLARI Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Fatturato in $ = Acquisti in $ = Crediti in $ = 1500 Debiti in $ = Esposizione in $ Valore da coprire (valori in migliaia di $)

24 Supponiamo per semplicità che: L'impresa CAMPUS abbia il 1 gennaio certezza sui flussi in $ per il 2008 e che i pagamenti avvengano alla fine di ciascun mese; Scelga come strumento di copertura l'acquisto/vendita a termine di $ (contratto FORWARD O.T.C.) Decida di non coprire i flussi negativi perchè gli importi sono bassi e perchè ha aspettative di ulteriori svalutazioni del dollaro. L'impresa CAMPUS negozierà il 1 gennaio con la propria banca la vendita a termine di Dollari per le quantità definite e alle quotazioni offerte dalla banca, che sono di seguito indicate. INQUESTO MODO AVRA' DEFINITO IL CONTROVALORE IN EURO DI INTROITI FUTURI IN DOLLARI

25 MESE IMPORTO QUOTAZIONE IMPORTO $ $ A TERMINE aprile , maggio , giugno , luglio , agosto , settembre , ottobre , dicembre ,

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