Da 18 aprile 2013 a 22 aprile Rassegna Stampa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Da 18 aprile 2013 a 22 aprile Rassegna Stampa"

Transcript

1 Da 18 aprile 2013 a 22 aprile 2013 Rassegna Stampa

2 Rassegna Stampa AGI.IT 22/04/ BENESSERE.GUIDONE.IT 22/04/ GALILEONET.IT 22/04/ ILTITOLO.IT 22/04/ LIBEROQUOTIDIANO.IT 22/04/ METEOWEB.EU 22/04/ REPUBBLICA.IT 22/04/ SALUTE.AGI.IT 22/04/ SALUTE.AGI.IT 22/04/ SALUTE.AGI.IT 22/04/ AGI.IT 19/04/ Scoperti a Trieste due geni responsabili delle leucemie Due geni che controllano le fusioni cromosomiche Passo avanti contro la lotta ai tumori Ricerca: equipe Icgeb Trieste scopre 2 geni collegati a leucemie Scoperti due geni responsabili di alcuni tipi di cancro Sansone Renato TUMORI: SCOPERTI 2 GENI RESPONSABILI DI ALCUNI TIPI CANCRO (2) (3) I

3 11 articoli Scoperti a Trieste due geni responsabili delle leucemie Due geni che controllano le fusioni cromosomiche Passo avanti contro la lotta ai tumori Ricerca: equipe Icgeb Trieste scopre 2 geni collegati a leucemie Scoperti due geni responsabili di alcuni tipi di cancro TUMORI: SCOPERTI 2 GENI RESPONSABILI DI ALCUNI TIPI CANCRO (2) (3)

4 [] -tit_org- 19/04/13 18 APR 2013 (AGI) - Trieste - Scoperti da un'equipe del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB), attivo nell'areascience Park di Trieste, due geni che controllano le traslocazioni cromosomiche che nell'uomo sono una delle cause di alcuni tumori come le leucemie. La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, ha usato come modello cellule di Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito per la panificazione o la produzione di birra, un microorganismo unicellulare appartenente al regno dei funghi, che si riproduce per gemmazione. (AGI). -tit_org- 3

5 BENESSERE.GUIDONE.IT Scoperti a Trieste due geni responsabili delle leucemie [] -tit_org- BENESSERE.GUIDONE.IT 20/04/15 Pubblicato il aprile 20th, 2013 da Grazia Musumeci Sono stati scoperti in Italia, presso l' di Trieste, due geni responsabili della coparsa di alcuni tipi di cancro, come le leucemie. L'equipe del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB), avrebbe infatti individuato questi due geni -RAD54 e RDH54- che controllano le traslocazioni cromosomiche. Per giungere a tali risultati, i ricercatori si sono basati su modelli di cellule di Saccharomyces cerevisiae, ovvero il comune lievito che usiamo tutti per fare il pane e che deriva da un microorganismo unicellulare eucariota il cui DNA genomico e' stato interamente sequenziale ed e' dunque una mappa ben definita. Applicando ad alcune cellule di questo lievito una tecnica chiamata Bridge-Induced Translocation, si e' riusciti a creare delle traslocazioni tra cromosomi diversi ed in tal modo sono venuti allo scoperto i due geni di cui sopra. Questa operazione effettuata dalla equipe italiana e' stata la prima in assoluto al mondo su cellula eucariotica ed e' l'unica ad aver prodotto effetti cosi' importanti. Aver scoperto chi si nasconde dietro l'insorgere di determinati tumori può' permettere di indivduare persone a rischio molto prima che la malattia si manifesti e dunque prevenirla o batterla, perfino, sul tempo. Tag:cancro, Forma fisica, ricerca, Salute fino, sul tempo. Tag:cancro, Forma fisica, ricerca, Salute -tit_org- 4

6 GALILEONET.IT Due geni che controllano le fusioni cromosomiche [] -tit_org- GALILEONET.IT 19/04/13 19 Aprile :20 Una traslocazione cromosomica e' una fusione tra cromosomi. Si tratta di un tipo di mutazione genica correlata a patologie importanti, dalla sindrome di Down al cancro. Oggi un team di ricercatori del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB) dell'area Science Park di Trieste e' riuscito a scoprire due geni che regolano queste traslocazioni cromosomiche nel lievito Saccharomyces cerevisiae, un modello fondamentale per capire i meccanismi molecolari che operano anche nella specie umana. Lo studio e' stato pubblicato su Plos One. I ricercatori hanno infatti identificato due geni (RAD54 e RDH54 nel lievito, omologhi di RAD54A e RAD54B nell'uomo) che controllano queste fusioni cromosomiche, promuovendole o inibendole, attraverso una tecnica nota come BIT (Bridge- Induced Translocation), capace di indurre le traslocazioni. Si tratta di una scoperta importante, perche' questo tipo di mutazioni e' correlato ad alcuni tipi di tumori, e i meccanismi molecolari con cui avviene sono solo in parte conosciuti. Inoltre spiegano gli scienziati, finora non era sempre chiaro se le traslocazioni fossero una causa o un effetto delle neoplasie. A tal proposito spiega Valentina Tosato, uno degli autori: Abbiamo dimostrato il meccanismo con il quale RAD54 può' promuovere le traslocazioni cromosomiche; infatti, una sua sovraespressione e' presente in molti tipi di tumore (come il tumore della prostata), caratterizzati da un alto numero di riarrangiamenti cromosomici. RDH54 invece permette alla cellula di mantenere il cromosoma traslocato, trasmettendolo alle cellule figlie. Ha inoltre un ruolo importante nelle traslocazioni tra cromosomi omologhi, regolando la possibile perdita di eterozigosi more. -tit_org- 5

7 ILTITOLO.IT Passo avanti contro la lotta ai tumori [] -tit_org- ILTITOLO.IT 19/04/13 Scienza e Tecnologia Da Venerdì' 19 Aprile :53 Identificati i geni che collegano la regolazione delle traslocazioni cromosomiche con lo sviluppo dei tumori. La scoperta di un'equipe dell'icgeb di Trieste che ha analizzato i geni RAD54 e RDH54 del comune lievito da panificazione. Lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Plos One. Scoperti da un'equipe del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB), attivo nell'area Science Park di Trieste, due geni che controllano le traslocazioni cromosomiche che nell'uomo sono una delle cause di alcuni tumori come le leucemie. La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, ha usato come modello cellule di Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito per la panificazione o la produzione di birra, un microorganismo unicellulare appartenente al regno dei funghi, che si riproduce per gemmazione. Questo lievito, infatti, e' stato il primo microrganismo eucariota il cui DNA genomico e' stato interamente sequenziato e resta uno dei più' importanti modelli nello studio molecolare delle cellule eucariote. Per i biotecnologi costituisce uno strumento quasi indispensabile a individuare la funzione dei meccanismi cellulari di alcuni geni omologhi dell'homo sapiens, i nostri. Tra l'altro, al progetto internazionale di sequenziamento del genoma del lievito partecipo' anche lo stesso Laboratorio dell' ICGEB guidato dal prof. Carlo Bruschi, che ne organizzo' il rilascio in rete durante una storica conferenza tenutasi a Trieste nel 1996 alla presenza del padre del DNA, il Premio Nobel James Watson. Applicando ad alcune cellule di lievito una tecnica chiamata BIT (Bridge-Induced Translocation) capace di indurre traslocazioni tra cromosomi diversi, sviluppata dalla stessa equipe guidata dal prof. Bruschi, i ricercatori hanno identificato i geni RAD54 e RDH54 (omologhi rispettivamente dei geni di RAD54A e RAD54B nell'uomo) capaci di promuovere o inibire la traslocazione cromosomica. Le traslocazioni cromosomiche fusioni tra cromosomi - caratterizzano in effetti molti tipi di neoplasie e la loro identificazione può' essere, tra l'altro, un marcatore utile nella diagnosi di tumori sia solidi che liquidi. Benché' i fattori molecolari che suscitano il riarrangiamento cromosomico siano ancora oggetto di studio, e' da tempo evidente la correlazione tra questo tipo di anomalie genetiche e l'insorgenza di cellule cancerose. Il meccanismo molecolare che causa le traslocazioni e' in parte conosciuto, ma finora non era chiaro se una traslocazione cromosomica fosse l'origine del tumore o se, invece, ne fosse una conseguenza. La scoperta dei ricercatori triestini pone adesso sotto la lente di ingrandimento questi due geni come attori importanti del processo da cui originano le mutazioni che portano all'insorgenza del tumore. Con quale ruolo lo spiega Valentina Tosato, Communicating Author della ricerca: Abbiamo dimostrato il meccanismo con il quale RAD54 può' promuovere le traslocazioni cromosomiche; infatti, una sua sovra espressione e' presente in molti tipi di tumore (come il tumore della prostata), caratterizzati da un alto numero di riarrangiamenti cromosomici. RDH54 invece permette alla cellula di mantenere il cromosoma traslocato, trasmettendolo alle cellule figlie. Ha inoltre un ruolo importante nelle traslocazioni tra cromosomi omologhi, regolando la possibile perdita di eterozigosi per oncogeni recessivi e quindi l'eventuale comparsa del tumore. Grazie alla tecnica BIT, il gruppo di Genetica Molecolare dell'icgeb e' stato inoltre il primo al mondo a indurre una traslocazione cromosomica in punti specifici del genoma di una cellula eucariotica (il lievito), sregolando in modo casuale una grande quantità' di geni e rendendo cosi' possibile una riprogrammazione capace di selezionare particolari funzioni cellulari. Questo potrebbe aprire le porte in futuro, nel caso delle malattie genetiche, a nuovi protocolli di terapia cromosomica alternativi a quelli perati. -tit_org- ILTITOLO.IT 19/04/15 -tit_org- 6

8 Ricerca: equipe Icgeb Trieste scopre 2 geni collegati a leucemie [] -tit_org- LIBEROQUOTIDIANO.IT 18/04/13 Trieste, 18 apr. - (Adnkronos) - Scoperti da un'equipe del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (Icgeb), attivo nell'area Science Park di Trieste, due geni che controllano le traslocazioni cromosomiche (fusioni tra cromosomi), che nell'uomo sono una delle cause di alcuni tumori come le leucemie. La ricerca, pubblicata sulla rivista 'Plos One', ha usato come modello cellule di Saccharomyces Cerevisiae, il comune lievito per la panificazione o la produzione di birra, un microorganismo unicellulare appartenente al regno dei funghi, che si riproduce per gemmazione. Applicando ad alcune cellule di lievito una tecnica chiamata Bit (Bridge-Induced Translocation) capace di indurre traslocazioni tra cromosomi diversi, sviluppata dalla stessa equipe guidata dal prof. Bruschi, i ricercatori hanno identificato i geni RAD54 e RDH54 (omologhi rispettivamente dei geni di RAD54A e RAD54B nell'uomo) capaci di promuovere o inibire la traslocazione cromosomica. Le traslocazioni cromosomiche caratterizzano molti tipi di neoplasie e la loro identificazione può' essere, tra l'altro, un marcatore utile nella diagnosi di tumori sia solidi che liquidi. La scoperta dei ricercatori triestini pone adesso sotto la lente di ingrandimento questi due geni come attori importanti del processo da cui originano 013 -tit_org- 7

9 METEOWEB.EU Scoperti due geni responsabili di alcuni tipi di cancro [Sansone Renato] -tit_org- METEOWEB.EU 18/04/13 Un'equipe del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB), attivo nell'areascience Park di Trieste, ha scoperto due geni che controllano le traslocazioni cromosomiche che nell'uomo sono una delle cause di alcuni tumori come le leucemie. La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, ha usato come modello cellule di Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito per la panificazione o la produzione di birra, un microorganismo unicellulare appartenente al regno dei funghi, che si riproduce per gemmazione. Questo lievito, infatti, e' stato il primo microrganismo eucariota il cui DNA genomico e' stato interamente sequenziale e resta uno dei più' importanti modelli nello studio molecolare delle cellule eucariote. Per i biotecnologi costituisce uno strumento quasi indispensabile a individuare la funzione dei meccanismi cellulari di alcuni geni omologhi dell'homo sapiens, i nostri. Tra l'altro, al progetto internazionale di sequenziamento del genoma del lievito partecipo' anche lo stesso Laboratorio dell'icgeb guidato da Carlo Bruschi, che ne organizzo' il rilascio in rete durante una storica conferenza tenutasi a Trieste nel 1996 alla presenza del padre del DNA, il Premio Nobel James Watson. Applicando ad alcune cellule di lievito una tecnica chiamata BIT (Bridge-Induced Translocation) capace di indurre traslocazioni tra cromosomi diversi, sviluppata dalla stessa equipe guidata dal prof. Bruschi, i ricercatori hanno identificato i geni RAD54 e RDH54 (omologhi rispettivamente dei geni di RAD54A e RAD54B nell'uomo) capaci di promuovere o inibire la traslocazione cromosomica. Le traslocazioni cromosomiche fusioni tra cromosomi caratterizzano in effetti molti tipi di neoplasie e la loro identificazione può' essere, tra l'altro, un marcatore utile nella diagnosi di tumori sia solidi che liquidi. Benché' i fattori molecolari che suscitano il riarrangiamento cromosomico siano ancora oggetto di studio, e' da tempo evidente la correlazione tra questo tipo di anomalie genetiche e l'insorgenza di cellule cancerose. Il meccanismo molecolare che causa le traslocazioni e' in parte conosciuto, ma finora non era chiaro se una traslocazione cromosomica fosse l'origine del tumore o se, invece, ne fosse una conseguenza. La scoperta dei ricercatori triestini pone adesso sotto la lente di ingrandimento questi due geni come attori importanti del processo da cui originano le mutazioni che portano all'insorgenza del tumore. Con quale ruolo lo spiega Valentina Tosato, Communicating Author della ricerca: Abbiamo dimostrato il meccanismo con il quale RAD54 può' promuovere le traslocazioni cromosomiche; infatti, una sua sovra espressione e' presente in molti tipi di tumore (come il tumore della prostata), caratterizzati da un alto numero diriarrangiamenti cromosomici. RDH54 invece permette alla cellula di mantenere il cromosoma traslocato, trasmettendolo alle cellule figlie. Ha inoltre un ruolo importante nelle traslocazioni tra cromosomi omologhi, regolando la possibile perdita di eterozigosi per oncogeni recessivi e quindi l'eventuale comparsa del tumore. Grazie alla tecnica BIT, il gruppo di Genetica Molecolare dell'icgeb e' stato inoltre il primo al mondo a indurre una traslocazione cromosomica in punti specifici del genoma di una cellula eucariotica (il lievito), sregolando in modo casuale una grande quantità' di geni e rendendo cosi' possibile una riprogrammazione capace di selezionare particolari funzioni cellulari. Questo potrebbe aprire le porte in futuro, nel caso delle malattie genetiche, a nuovi protocolli di terapia cromosomica alternativi a quelli di terapia genica, che finora non ha prodotto i risultati sperati. giovedì' 18 aprile 2013, di Renato Sansone -tit_org- 8

10 [] -tit_org- REPUBBLICA.!! 19/04/13 Trieste -Scoperti da un'equipe del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB), attivo nell'areascience Park di Trieste, due geni che controllano le traslocazioni cromosomiche che nell'uomo sono una delle cause di alcuni tumori come le leucemie. La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, ha usato come modello cellule di Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito per la panificazione o la produzione di birra, un microorganismo unicellulare appartenente al regno 13) -tit_org- 9

11 [] -tit_org- SALUTE.AGI.IT 19/04/13 (AG I)-Trieste, 18 apr. -Scoperti da un'equipe del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB), attivo nell'areascience Park di Trieste, due geni che controllano le traslocazioni cromosomiche che nell'uomo sono una delle cause di alcuni tumori come le leucemie. La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, ha usato come modello cellule di Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito per la panificazione o la produzione di birra, un microorganismo unicellulare appartenente al regno dei funghi, che si riproduce per gemmazione. Questo lievito, infatti, e' stato il primo microrganismo eucariota il cui DNA genomico e' stato interamente sequenziale e resta uno dei più' importanti modelli nello studio molecolare delle cellule eucariote. Per i biotecnologi costituisce uno strumento quasi indispensabile a individuare la funzione dei meccanismi cellulari di alcuni geni omologhi dell'homo sapiens, i nostri. Tra l'altro, al progetto internazionale di sequenziamento del genoma del lievito partecipo' anche lo stesso Laboratorio dell'icgeb guidato da Carlo Bruschi, che ne organizzo' il rilascio in rete durante una storica conferenza tenutasi a Trieste nel 1996 alla presenza del padre del DNA, il Premio Nobel James Watson. Applicando ad alcune cellule di lievito una tecnica chiamata BIT (Bridge-Induced Translocation) capace di indurre traslocazioni tra cromosomi diversi, sviluppata dalla stessa equipe guidata dal prof. Bruschi, i ricercatori hanno identificato i geni RAD54 e RDH54 (omologhi rispettivamente dei geni di RAD54A e RAD54B nell'uomo) capaci di promuovere o inibire la traslocazione cromosomica. Le traslocazioni cromosomiche - fusioni tra cromosomi - caratterizzano in effetti molti tipi di neoplasie e la loro identificazione può' essere, tra l'altro, un marcatore utile nella diagnosi di tumori sia solidi che liquidi. Benché' i fattori molecolari che suscitano il riarrangiamento cromosomico siano ancora oggetto di studio, e' da tempo evidente la correlazione tra questo tipo di anomalie genetiche e l'insorgenza di cellule cancerose. Il meccanismo molecolare che causa le traslocazioni e' in parte conosciuto, ma finora non era chiaro se una traslocazione cromosomica fosse l'origine del tumore o se, invece, ne fosse una conseguenza. La scoperta dei ricercatori triestini pone adesso sotto la lente di ingrandimento questi due geni come attori importanti del processo da cui originano le mutazioni che portano all'insorgenza del tumore. Con quale ruolo lo spiega Valentina Tosato, Communicating Author della ricerca: "Abbiamo dimostrato il meccanismo con il quale RAD54 può' promuovere le traslocazioni cromosomiche; infatti, una sua sovra espressione e' presente in molti tipi di tumore (come il tumore della prostata), caratterizzati da un alto numero di riarrangiamenti cromosomici. RDH54 invece permette alla cellula di mantenere il cromosoma traslocato, trasmettendolo alle cellule figlie. Ha inoltre un ruolo importante nelle traslocazioni tra cromosomi omologhi, regolando la possibile perdita di eterozigosi per oncogeni recessivi e quindi l'eventuale comparsa del tumore". Grazie alla tecnica BIT, il gruppo di Genetica Molecolare dell'icgeb e' stato inoltre il primo al mondo a indurre una traslocazione cromosomica in punti specifici del genoma di una cellula eucariotica (il lievito), sregolando in modo casuale una grande quantità' di geni e rendendo cosi' possibile una riprogrammazione capace di selezionare particolari funzioni cellulari. Questo potrebbe aprire le porte in futuro, nel caso delle malattie genetiche, a nuovi protocolli di terapia cromosomica alternativi a quelli di terapia genica, che finora non ha prodotto i risultati sperati. 18 apr tit_org- 10

12 (AGI) - Trieste, 18 apr. - Questo lievito, infatti, e' stato il primo microrganismo eucariota il cui DNA genomico e' stato interamente sequenziale e resta uno dei più' importanti modelli nello studio molecolare delle cellule eucariote. Per i biotecnologi TUMORI: SCOPERTI 2 GENI RESPONSABILI DI ALCUNI TIPI CANCRO (2) [] -tit_org- SALUTE.AGI.IT 19/04/13 (AGI) - Trieste, 18 apr. - Questo lievito, infatti, e' stato il primo microrganismo eucariota il cui DNA genomico e' stato interamente sequenziale e resta uno dei più' importanti modelli nello studio molecolare delle cellule eucariote. Per i biotecnologi costituisce uno strumento quasi indispensabile a individuare la funzione dei meccanismi cellulari di alcuni geni omologhi dell'homo sapiens, i nostri. Tra l'altro, al progetto internazionale di sequenziamento del genoma del lievito partecipo' anche lo stesso Laboratorio dell'icgeb guidato da Carlo Bruschi, che ne organizzo' il rilascio in rete durante una storica conferenza tenutasi a Trieste nel 1996 alla presenza del padre del DNA, il Premio Nobel James Watson. Applicando ad alcune cellule di lievito una tecnica chiamata BIT (Bridge-Induced Translocation) capace di indurre traslocazioni tra cromosomi diversi, sviluppata dalla stessa equipe guidata dal prof. Bruschi, i ricercatori hanno identificato i geni RAD54 e RDH54 (omologhi rispettivamente dei geni di RAD54A e RAD54B nell'uomo) capaci di promuovere o inibire la 3 -tit_org- 11

13 (3) [] -tit_org- SALUTE.AGI.IT 19/04/13 TUMORI: SCOPERTI 2 GENI RESPONSABILI DI ALCUNI TIPI CANCRO (3) (AGI) - Trieste, 18 apr. - Le traslocazioni cromosomiche - fusioni tra cromosomi - caratterizzano in effetti molti tipi di neoplasie e la loro identificazione può' essere, tra l'altro, un marcatore utile nella diagnosi di tumori sia solidi che liquidi. Benché' i fattori molecolari che suscitano il riarrangiamento cromosomico siano ancora oggetto di studio, e' da tempo evidente la correlazione tra questo tipo di anomalie genetiche e l'insorgenza di cellule cancerose. Il meccanismo molecolare che causa le traslocazioni e' in parte conosciuto, ma finora non era chiaro se una traslocazione cromosomica fosse l'origine del tumore o se, invece, ne fosse una conseguenza. La scoperta dei ricercatori triestini pone adesso sotto la lente di ingrandimento questi due geni come attori importanti del processo da cui originano le mutazioni che portano all'insorgenza del tumore. Con quale ruolo lo spiega Valentina Tosato, Communicating Author della ricerca: "Abbiamo dimostrato il meccanismo con il quale RAD54 può' promuovere le traslocazioni cromosomiche; infatti, una sua sovra espressione e' presente in molti tipi di tumore (come il tumore della prostata), caratterizzati da un alto numero di riarrangiamenti cromosomici. RDH54 invece permette alla cellula di mantenere il cromosoma traslocato, trasmettendolo alle cellule figlie. Ha inoltre un ruolo importante nelle traslocazioni tra cromosomi omologhi, regolando la possibile perdita di eterozigosi per oncogeni recessivi e quindi l'eventuale comparsa del tumore". Grazie alla tecnica BIT, il gruppo di Genetica Molecolare dell'icgeb e' stato inoltre il primo al mondo a indurre una traslocazione cromosomica in punti specifici del genoma di una cellula eucariotica (il lievito), sregolando in modo casuale una grande quantità' di geni e rendendo cosi' possibile una riprogrammazione capace di selezionare particolari funzioni cellulari. Questo potrebbe aprire le porte in futuro, nel caso delle malattie genetiche, a nuovi protocolli di terapia cromosomica alternativi a quelli di terapia genica, che finora non ha prodotto i risultati sperati. (AGI) Red/Pgi 18 apr tit_org- 12

14 [] -tit_org- 18/04/13 14:13 18 APR 2013 (AG I)-Trieste, 18 apr. -Scoperti da un'equipe del Laboratorio di Genetica Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB), attivo nell'areascience Park di Trieste, due geni che controllano le traslocazioni cromosomiche che nell'uomo sono una delle cause di alcuni tumori come le leucemie. La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, ha usato come modello cellule di Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito per la panificazione o la produzione di birra, un microorganismo unicellulare appartenente al regno dei funghi, che si riproduce per gemmazione. Questo lievito, infatti, e' stato il primo microrganismo eucariota il cui DNA genomico e' stato interamente sequenziale e resta uno dei più' importanti modelli nello studio molecolare delle cellule eucariote. Per i biotecnologi costituisce uno strumento quasi indispensabile a individuare la funzione dei meccanismi cellulari di alcuni geni omologhi dell'homo sapiens, i nostri. Tra l'altro, al progetto internazionale di sequenziamento del genoma del lievito partecipo' anche lo stesso Laboratorio dell'icgeb guidato da Carlo Bruschi, che ne organizzo' il rilascio in rete durante una storica conferenza tenutasi a Trieste nel 1996 alla presenza del padre del DNA, il Premio Nobel James Watson. Applicando ad alcune cellule di lievito una tecnica chiamata BIT (Bridge-Induced Translocation) capace di indurre traslocazioni tra cromosomi diversi, sviluppata dalla stessa equipe guidata dal prof. Bruschi, i ricercatori hanno identificato i geni RAD54 e RDH54 (omologhi rispettivamente dei geni di RAD54A e RAD54B nell'uomo) capaci di promuovere o inibire la traslocazione cromosomica. Le traslocazioni cromosomiche - fusioni tra cromosomi - caratterizzano in effetti molti tipi di neoplasie e la loro identificazione può' essere, tra l'altro, un marcatore utile nella diagnosi di tumori sia solidi che liquidi. Benché' i fattori molecolari che suscitano il riarrangiamento cromosomico siano ancora oggetto di studio, e' da tempo evidente la correlazione tra questo tipo di anomalie genetiche e l'insorgenza di cellule cancerose. Il meccanismo molecolare che causa le traslocazioni e' in parte conosciuto, ma finora non era chiaro se una traslocazione cromosomica fosse l'origine del tumore o se, invece, ne fosse una conseguenza. La scoperta dei ricercatori triestini pone adesso sotto la lente di ingrandimento questi due geni come attori importanti del processo da cui originano le mutazioni che portano all'insorgenza del tumore. Con quale ruolo lo spiega Valentina Tosato, Communicating Author della ricerca: "Abbiamo dimostrato il meccanismo con il quale RAD54 può' promuovere le traslocazioni cromosomiche; infatti, una sua sovra espressione e' presente in molti tipi di tumore (come il tumore della prostata), caratterizzati da un alto numero di riarrangiamenti cromosomici. RDH54 invece permette alla cellula di mantenere il cromosoma traslocato, trasmettendolo alle cellule figlie. Ha inoltre un ruolo importante nelle traslocazioni tra cromosomi omologhi, regolando la possibile perdita di eterozigosi per oncogeni recessivi e quindi l'eventuale comparsa del tumore". Grazie alla tecnica BIT, il gruppo di Genetica Molecolare dell'icgeb e' stato inoltre il primo al mondo a indurre una traslocazione cromosomica in punti specifici del genoma di una cellula eucariotica (il lievito), sregolando in modo casuale una grande quantità' di geni e rendendo cosi' possibile una riprogrammazione capace di selezionare particolari funzioni cellulari. Questo potrebbe aprire le porte in futuro, nel caso delle malattie genetiche, a nuovi protocolli di terapia cromosomica alternativi a quelli di terapia genica, che finora non ha prodotto i risultati sperati. (AGI). -tit_org- 13

Malattie genetiche e progetto genoma: a che punto siamo arrivati?

Malattie genetiche e progetto genoma: a che punto siamo arrivati? Malattie genetiche e progetto genoma: a che punto siamo arrivati? dott. Elena Belloni Gruppo di ricerca IEO: Meccanismi molecolari del cancro e dell invecchiamento (responsabile prof. Pier Giuseppe Pelicci)

Dettagli

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA:

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: La variabilità biologica degli organismi viventi La trasmissione dei caratteri da un organismo ad un altro o da una cellula ad un altra Il ruolo del genoma (patrimonio

Dettagli

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Delezione Variazioni della struttura Duplicazione Inversione Mutazioni cromosomiche Variazioni del numero Traslocazione Aneuploidie Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Variazioni del numero di assetti

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

Alterazioni della struttura dei cromosomi

Alterazioni della struttura dei cromosomi Alterazioni della struttura dei cromosomi Più di un migliaio di sindromi RARE incidenza complessiva 4/1000 nati sono dovute a riarrangiamenti cromosomici Contribuiscono per un 3-5% alle cause di aborto

Dettagli

Staminali, via italiana per farle ringiovanire Vita

Staminali, via italiana per farle ringiovanire Vita Vita La scoperta Staminali, via italiana per farle ringiovanire Alessandra Turchetti 14 aprile 2016 «Ecco il codice che origina la vita e che regola le funzioni di tutte le cellule: il codice epigenetico.

Dettagli

Il LIEVITO Saccharomyces cerevisiae. Organismo modello

Il LIEVITO Saccharomyces cerevisiae. Organismo modello Il LIEVITO Saccharomyces cerevisiae Organismo modello Caratteristiche: Il lievito di birra, Saccharomyces cerevisiae, appartenente al regno dei Funghi e al Phylum degli Ascomiceti, è un organismo unicellulare,

Dettagli

Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi

Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi CFU: 6 Anno accademico 2010-2011 Logica del Corso Il completamento del Progetto Genoma di Homo sapiens e di molti altri organismi e virus

Dettagli

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale Analisi dell esoma e la medicina predittiva Domenico Coviello Direttore Medico

Dettagli

09-DIC-2015 da pag. 30 foglio 1

09-DIC-2015 da pag. 30 foglio 1 Tiratura 09/2015: 391.681 Diffusione 09/2015: 270.207 Lettori Ed. II 2015: 2.458.000 Dir. Resp.: Ezio Mauro da pag. 30 Tiratura 09/2015: 170.305 Diffusione 09/2015: 125.286 Lettori Ed. II 2015: 1.125.000

Dettagli

DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE ***

DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE *** DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE *** LE BIOTECNOLOGIE CHE COSA SONO LE BIOTECNOLOGIE? Le biotecnologie

Dettagli

Come disarmare i tumori

Come disarmare i tumori Come disarmare i tumori Delia Mezzanzanica Unità di Terapie Molecolari Dipartimento di Oncologica Sperimentale e Medicina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Il tumore ovarico è caratterizzato

Dettagli

8. MUTAZIONI CROMOSOMICHE

8. MUTAZIONI CROMOSOMICHE 8. MUTAZIONI CROMOSOMICHE CAUSA: segregazione mitotica o meiotica errata TIPI: Poliploidia (3n, 4n, ecc) Autopliploidia Allopoloploidia Cause: dispermia, endomitosi, meiosi anomala EFFETTI: spesso letale

Dettagli

Ricevimento Studenti: Lunedì previa prenotazione. Cenci lab

Ricevimento Studenti: Lunedì previa prenotazione. Cenci lab Cenci lab Giovanni Cenci Dip.to Biologia e Biotecnologie C. Darwin Sezione Genetica Piano 2 -Citofono 3/4 0649912-655 (office) 0649912-843 (lab) giovanni.cenci@uniroma1.it Ricevimento Studenti: Lunedì

Dettagli

RELAZIONE di BIOLOGIA MOLECOLARE

RELAZIONE di BIOLOGIA MOLECOLARE NOME: Marini Selena MATRICOLA: 592330 RELAZIONE di BIOLOGIA MOLECOLARE CHE ORGANISMO MODELLO È DICTYOSTELIUM? CHE RISORSE BIOINFORMATICHE AGEVOLANO I RICERCATORI CHE LO STUDIANO? Dictyostelium è un genere

Dettagli

La nuova biologia.blu

La nuova biologia.blu David Sadava, David M. Hillis, H. Craig Heller, May R. Berenbaum La nuova biologia.blu Il corpo umano PLUS 2 Capitolo C12 La biologia del cancro 3 Una parola per cento malattie Il cancro è un insieme di

Dettagli

LM Sc.Biosanitarie Ricerca Diagnostica Citogenetica II

LM Sc.Biosanitarie Ricerca Diagnostica Citogenetica II Citogenetica II La citogenetica e` lo studio dei fenomeni genetici attraverso l analisi citologica dei cromosomi al microscopio. Lezione 14 Ferguson-Smith By NA CML, Leucemia Mieloide Cronica & La CML

Dettagli

GENETICA. Modulo di 6 CFU. Esame integrato di BIOCHIMICA&GENETICA Secondo anno del corso di laurea triennale in SCIENZE AMBIENTALI

GENETICA. Modulo di 6 CFU. Esame integrato di BIOCHIMICA&GENETICA Secondo anno del corso di laurea triennale in SCIENZE AMBIENTALI GENETICA Modulo di 6 CFU Esame integrato di BIOCHIMICA&GENETICA Secondo anno del corso di laurea triennale in SCIENZE AMBIENTALI Docente: Flavia Cerrato Dip.to Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche

Dettagli

1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e

1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e 1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e fondamenti di genetica GENETICA MEDICA OBBIETTIVI FORMATIVI Conoscere le basi cellulari e molecolari dell eredità Conoscere le basi genetiche

Dettagli

Citogenetica. 1. classificazione dei cromosomi 2. mutazioni cromosomiche 3. mappe cromosomiche. Genomica. Paolo Edomi - Genetica

Citogenetica. 1. classificazione dei cromosomi 2. mutazioni cromosomiche 3. mappe cromosomiche. Genomica. Paolo Edomi - Genetica Citogenetica 1. classificazione dei cromosomi 2. mutazioni cromosomiche 3. mappe cromosomiche Genomica Indagine citogenetiche La citogenetica studia la morfologia e le caratteristiche genetiche dei cromosomi

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Citogenetica II. La citogenetica e` lo studio dei fenomeni genetici attraverso l analisi citologica dei. By NA

Citogenetica II. La citogenetica e` lo studio dei fenomeni genetici attraverso l analisi citologica dei. By NA Citogenetica II La citogenetica e` lo studio dei fenomeni genetici attraverso l analisi citologica dei cromosomi al microscopio. Ferguson-Smith CML, Leucemia Mieloide Cronica La CML è stata la prima malattia

Dettagli

Gocce di luce per vedere più in profondità

Gocce di luce per vedere più in profondità Roma, 10 febbraio 2017 COMUNICATO STAMPA Gocce di luce per vedere più in profondità Un indagine, condotta da un team di ricerca della Sapienza e dell Istituto Italiano di Tecnologia, ha individuato nuovi

Dettagli

Le biotecnologie. Sadava et al. Biologia La scienza della vita Zanichelli editore 2010

Le biotecnologie. Sadava et al. Biologia La scienza della vita Zanichelli editore 2010 Le biotecnologie 1 Cosa sono le biotecnologie? Le biotecnologie sono tutte quelle tecniche utilizzate (fin dall antichità) per produrre sostanze specifiche a partire da organismi viventi o da loro derivati.

Dettagli

La citogenetica studia la struttura e le alterazioni dei cromosomi.

La citogenetica studia la struttura e le alterazioni dei cromosomi. La citogenetica studia la struttura e le alterazioni dei cromosomi. I cromosomi si presentano come piccoli bastoncelli, a loro volta divisi in due longitudinalmente ed uniti in una zona detta centromero,

Dettagli

YETI, una piccola proteina dalle grandi responsabilità

YETI, una piccola proteina dalle grandi responsabilità Roma, 23 giugno 2014 COMUNICATO STAMPA YETI, una piccola proteina dalle grandi responsabilità Lo studio targato Sapienza, individua la molecola che determina la struttura e il funzionamento della cromatina,

Dettagli

Lezione 1 secondo semestre mercoledi 3 Marzo

Lezione 1 secondo semestre mercoledi 3 Marzo Lezione 1 secondo semestre mercoledi 3 Marzo Prof: Marco Tripodi tripodii@bce.uniroma1.it BIOLOGIA e GENETICA a.a.2012-13 Sezione di Genetica Molecolare La cosa più importante di tutto il corso Capire,

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi)

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi) ONCOLOGIA La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi) La neoplasia o tumore è determinata da una proliferazione incontrollata di cellule trasformate Il tumore è una patologia

Dettagli

Arintha biotech Dicembre 2005

Arintha biotech Dicembre 2005 GENETICA MOLECOLARE Arintha biotech Dicembre 2005 GENETICA MOLECOLARE Il genoma è costituito dall insieme dei geni, localizzati all interno dei cromosomi Ogni gene codifica una proteina. Ogni proteina

Dettagli

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione La mappatura dei geni umani SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione Un grande impulso alla costruzione di mappe genetiche è stato dato da le tecniche della

Dettagli

Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton)

Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton) Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro (Teoria Boveri - Sutton) Walter Stanborough Sutton Theodor Boveri Walter S. Sutton: Teoria dell ereditarietà dei cromosomi 1914: Teoria cromosomica

Dettagli

-85% del genoma é trascritto in RNA -Solo 1.1% codifica per proteine (c.a geni) -Le proteine sono milioni ( ogni gene più proteine) I GENI SONO

-85% del genoma é trascritto in RNA -Solo 1.1% codifica per proteine (c.a geni) -Le proteine sono milioni ( ogni gene più proteine) I GENI SONO Replication -85% del genoma é trascritto in RNA -Solo 1.1% codifica per proteine (c.a 20000 geni) -Le proteine sono milioni ( ogni gene più proteine) I GENI SONO QUINDI AMBIGUI I processi epigenetici,tutti

Dettagli

Genetica del cancro. Lezione 12. By NA

Genetica del cancro. Lezione 12. By NA Genetica del cancro Lezione 12 1 Cos e il tumore Le alterazioni genetiche acquisite che portano alla trasformazione maligna sono un esempio di variazione genetica somatica (oltre al mosaicismo per i caratteri

Dettagli

Evoluzione del genoma. Silvia Fuselli, 29 novembre 2011

Evoluzione del genoma. Silvia Fuselli, 29 novembre 2011 Evoluzione del genoma Silvia Fuselli, fss@unife.it 29 novembre 2011 In questa lezione parleremo di Meccanismi di evoluzione del genoma Formazione di nuovi geni Dimensioni del genoma e complessità degli

Dettagli

Geni che regolano la divisione cellulare

Geni che regolano la divisione cellulare Geni che regolano la divisione cellulare!geni il cui prodotto proteico promuove un aumento del numero di cellule (oncogeni) Oncogeni = acceleratori!geni il cui prodotto proteico induce una riduzione del

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Corso di Laurea in Biotecnologie corso di laurea interfacoltà

Corso di Laurea in Biotecnologie corso di laurea interfacoltà Corso di Laurea in Biotecnologie corso di laurea interfacoltà (Agraria, Farmacia, Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali) Obiettivi formativi generali fornire

Dettagli

- Uno dei meccanismi biologici più importanti è connesso al controllo della divisione e proliferazione cellulare.

- Uno dei meccanismi biologici più importanti è connesso al controllo della divisione e proliferazione cellulare. - L obiettivo principale della ricerca biomedica consiste nel tentativo di comprendere, a livello molecolare, processi biologici complessi al fine di migliorare la salute ed il benessere dell uomo. - Uno

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROF. FAUSTO PITROLINO PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE CLASSE 3^A

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROF. FAUSTO PITROLINO PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE CLASSE 3^A LICEO SCIENTIFICO STATALE «GALILEO GALILEI» Via Ceresina 17 - Tel. 049 8974487 Fax 049 8975750 35030 SELVAZZANO DENTRO (PD) ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROF. FAUSTO PITROLINO PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE

Dettagli

LA BIOLOGIA MOLECOLARE E UNA BRANCA DELLA BIOLOGIA CHE STUDIA LE BASI MOLECOLARI DELLE FUNZIONI BIOLOGICHE, PONENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A QUEI

LA BIOLOGIA MOLECOLARE E UNA BRANCA DELLA BIOLOGIA CHE STUDIA LE BASI MOLECOLARI DELLE FUNZIONI BIOLOGICHE, PONENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A QUEI CONCETTI DI BASE LA BIOLOGIA MOLECOLARE E UNA BRANCA DELLA BIOLOGIA CHE STUDIA LE BASI MOLECOLARI DELLE FUNZIONI BIOLOGICHE, PONENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A QUEI PROCESSI CHE COINVOLGONO GLI ACIDI

Dettagli

ANOMALIE CROMOSOMICHE DI STRUTTURA. necessitano di rotture dei cromosomi

ANOMALIE CROMOSOMICHE DI STRUTTURA. necessitano di rotture dei cromosomi ANOMALIE CROMOSOMICHE DI STRUTTURA necessitano di rotture dei cromosomi ANOMALIE CROMOSOMICHE DI STRUTTURA necessitano di rotture dei cromosomi una rottura su un cromosoma ANOMALIE CROMOSOMICHE DI STRUTTURA

Dettagli

Test genetico BRCA1 & BRCA2. Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico

Test genetico BRCA1 & BRCA2. Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico Test genetico BRCA1 & BRCA2 Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico I geni BRCA1 e BRCA2 Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nella

Dettagli

2. ANALISI dei CROMOSOMI

2. ANALISI dei CROMOSOMI 2. ANALISI dei CROMOSOMI Citogenetica classica - il cariotipo - allestimento di un preparato tessuti analizzabili principali patologie di numero e struttura Citogenetica molecolare tecniche di ibridazione

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª) scientifico. all ambiente. Osservare e descrivere i cambiamenti della natura in rapporto al trascorrere delle stagioni. Analizzare oggetti e coglierne le principali

Dettagli

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE PRESENTAZIONE Lo sviluppo scientifico in campo biomedico ha subito un accelerazione senza precedenti dalla scoperta

Dettagli

RASSEGNA STAMPA. Giovedì 11 giugno 2015. Sommario: Rassegna Associativa. Rassegna Sangue e Emoderivati

RASSEGNA STAMPA. Giovedì 11 giugno 2015. Sommario: Rassegna Associativa. Rassegna Sangue e Emoderivati RASSEGNA STAMPA Giovedì 11 giugno 2015 Sommario: Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati 4 Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 9 Prime Pagine 14 Rassegna associativa

Dettagli

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti

Dettagli

Genetica del cancro. By NA. Lezione 19 1

Genetica del cancro. By NA. Lezione 19 1 Genetica del cancro Lezione 19 1 Il tumore come network Le cellule mutate iniziano a duplicarsi in modo incontrollato Carcinoma del colon Displasia. Le cellule perdono morfologia Cancro invasivo Le cellule

Dettagli

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN BIOLOGIA. Descrizione degli insegnamenti

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN BIOLOGIA. Descrizione degli insegnamenti CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN BIOLOGIA Descrizione degli insegnamenti Insegnamento: APPLICAZIONI MOLECOLARI IN BIOLOGIA VEGETALE Settore Scientifico - Disciplinare: BIO/01 BIO/02 BIO/03 CFU: 4 Obiettivi

Dettagli

Parte I I principi fondamentali della clonazione dei geni e dell analisi del DNA

Parte I I principi fondamentali della clonazione dei geni e dell analisi del DNA 6746 BROWN Iniziali I-XIV 13-04-2007 11:57 Pagina VII Indice Parte I I principi fondamentali della clonazione dei geni e dell analisi del DNA Capitolo 1 L importanza della clonazione dei geni e dell analisi

Dettagli

Relazione DNA. Giulia Carbonara classe 3 A

Relazione DNA. Giulia Carbonara classe 3 A Giulia Carbonara classe 3 A Relazione DNA Il DNA (la sigla dell'acido desossiribonucleico ) è una macromolecola biologica sede delle informazioni genetiche e dell'unicità di un organismo che appartiene

Dettagli

NEUROFIBROMATOSI. Domande frequenti sulla Neurofibromatosi

NEUROFIBROMATOSI. Domande frequenti sulla Neurofibromatosi NEUROFIBROMATOSI Domande frequenti sulla Neurofibromatosi A& Q Cos è la neurofibromatosi (NF)? Neurofibromatosi (NF) è un termine generico che copre tre malattie genetiche distinte: NF1, NF2, e Schwannomatosi.

Dettagli

Testi del Syllabus. Testi in italiano. Insegnamento: H4101D004 - BIOLOGIA E GENETICA. Anno regolamento: Anno corso: 1.

Testi del Syllabus. Testi in italiano. Insegnamento: H4101D004 - BIOLOGIA E GENETICA. Anno regolamento: Anno corso: 1. Testi del Syllabus Resp. Did. BARISANI DONATELLA Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: H4101D004 - BIOLOGIA E GENETICA Corso di studio: H4101D - MEDICINA E CHIRURGIA Anno regolamento: 2015 CFU: 12 Anno

Dettagli

Screening dei soggetti a rischio e diagnostica molecolare

Screening dei soggetti a rischio e diagnostica molecolare Screening dei soggetti a rischio e diagnostica molecolare Daniela Furlan U.O. Anatomia Patologica Varese, 3 luglio 2012 Il carcinoma pancreatico Patogenesi Suscettibilità genetica Implicazioni diagnostiche

Dettagli

Malattie genetiche. Dott. Giovanni LONGO

Malattie genetiche. Dott. Giovanni LONGO Malattie genetiche Dott. Giovanni LONGO Il ruolo della ricerca scientifica Esistono una quantità quasi infinita di rimedi o cure contro un'altrettanta quantità di malattie. La ricerca scientifica si occupa

Dettagli

Test con punteggio 0.5

Test con punteggio 0.5 Cognome e Nome Associazione Onlus Lesina (FG) Venerdi 12 Ottobre 2007 Test con punteggio 0.5 1. Un gene è 6. La coppia di cromosomi XY potrebbe essere quella di chi? una proteina il piano di costruzione

Dettagli

Microbiologia clinica

Microbiologia clinica Microbiologia clinica Docente : Prof. Ubaldo Scardellato Testo: MICROBIOLOGIA CLINICA Eudes Lanciotti Cea ed. 2001 Temi cardine del programma 1. Lo sviluppo della microbiologia come scienza. 2. La natura

Dettagli

Ruolo dello sviluppo pre e neonatale (Epigenesi) nelle MCNT

Ruolo dello sviluppo pre e neonatale (Epigenesi) nelle MCNT ALMA MATER-UNIVERSITA DI BOLOGNA Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie CONVEGNO MEDICO UNISALUTE INFLUENZA DEGLI STILI DI VITA SULLE MALATTIE CRONICHE NON TRASMISSIBILI: ASPETTI EPIDEMIOLOGICI, MEDICI

Dettagli

Marcatori molecolari per l analisi genica, genetica e genomica

Marcatori molecolari per l analisi genica, genetica e genomica Marcatori molecolari per l analisi genica, genetica e genomica (RFLP e PCR-derivati, inclusi SSR e SNP) DNA fingerprinting DNA genotyping DNA haplotyping cp/mtdna barcoding MG/QTL mapping MAS breeding

Dettagli

Tipi. MUTAZIONI: Tipi, Origini, Conseguenze

Tipi. MUTAZIONI: Tipi, Origini, Conseguenze MUTAZIONI Tipi MUTAZIONI: Tipi, Origini, Conseguenze Origini Mutazioni spontanee MUTAZIONI: Tipi, Origini, Conseguenze FORME TAUTOMERICHE Origini Mutazioni spontanee MUTAZIONI: Tipi, Origini, Conseguenze

Dettagli

Il Genoma Umano e La Bioinformatica. Marin Vargas, Sergio Paul

Il Genoma Umano e La Bioinformatica. Marin Vargas, Sergio Paul Il Genoma Umano e La Bioinformatica Marin Vargas, Sergio Paul Gennaio 2014 L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA), che si trova nel nucleo della cellula, è un acido nucleico che contiene

Dettagli

A Domenico Salvatore, docente e ricercatore dell Università Federico II di Napoli, è stato conferito il premio oncologico Giovanni Falcione 2015 Dal Territorio prima pagina giu 26, 2015 I tumori della

Dettagli

Statistics Jobs. 9 maggio 2014 Dipartimento di Scienze Statistiche. Elisabetta Bonafede

Statistics Jobs. 9 maggio 2014 Dipartimento di Scienze Statistiche. Elisabetta Bonafede Statistics Jobs 9 maggio 2014 Dipartimento di Scienze Statistiche Elisabetta Bonafede elisabetta.bonafede@unibo.it Laurea triennale (A.A. 2006/2007 2008/2009) Statistica e ricerca sociale (equivalente

Dettagli

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale

Dettagli

Dott.ssa Raffaella Casadei Dipartimento di Istologia Embriologia e Biologia Applicata Via Belmeloro, 8 Bologna

Dott.ssa Raffaella Casadei Dipartimento di Istologia Embriologia e Biologia Applicata Via Belmeloro, 8 Bologna GENETICA GENERALE - 1 CFU Modulo Biologia Applicata e Genetica generale CORSO INTEGRATO: SCIENZE BIOLOGICHE - 7 CFU Dott.ssa Raffaella Casadei Dipartimento di Istologia Embriologia e Biologia Applicata

Dettagli

IL CANCRO RAPPRESENTA, DOPO LE MALATTIE DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE, LA SECONDA CAUSA DI MORTE NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI. E STATO STIMATO CHE SOLO

IL CANCRO RAPPRESENTA, DOPO LE MALATTIE DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE, LA SECONDA CAUSA DI MORTE NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI. E STATO STIMATO CHE SOLO BIOLOGIA E GENETICA DEL CANCRO IL CANCRO RAPPRESENTA, DOPO LE MALATTIE DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE, LA SECONDA CAUSA DI MORTE NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI. E STATO STIMATO CHE SOLO NEGLI U.S.A. OGNI ANNO

Dettagli

Andrea Crisanti Università degli Studi di Perugia

Andrea Crisanti Università degli Studi di Perugia Centro di Genomica e Polo di Innovazione GGB: La ricerca genetica e genomica per l innovazione in agricoltura Andrea Crisanti Università degli Studi di Perugia La genomica Punto di incontro tra biologia

Dettagli

ACC Genomics per la Salute della Donna

ACC Genomics per la Salute della Donna ACC Genomics per la Salute della Donna Profilo Alleanza Contro il Cancro (ACC), la più grande rete di ricerca oncologica italiana fondata nel 2002 dal Ministero della Salute tra sei centri di alto livello

Dettagli

PROGETTO SCUOLA. Proposte per gli insegnanti

PROGETTO SCUOLA. Proposte per gli insegnanti PROGETTO SCUOLA Proposte per gli insegnanti Corsi di aggiornamento della durata di un mese (un giorno a settimana per cinque settimane) con lezioni teoriche di Genetica formale, Genetica e biologia dello

Dettagli

LE EPILESSIE E LA GENETICA. Dott. Emanuele Bartolini

LE EPILESSIE E LA GENETICA. Dott. Emanuele Bartolini LE EPILESSIE E LA GENETICA Dott. Emanuele Bartolini EPILESSIA Almeno due crisi non provocate Una crisi, spontanea o provocata, con rischio di ulteriore crisi del 60% Diagnosi di sindrome epilettica Diagnosi

Dettagli

Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1.

Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1. Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1. Insieme delle caratteristiche contenute nei geni, sia quelle manifeste, sia

Dettagli

Marcatori molecolari

Marcatori molecolari Marcatori molecolari Caratteristiche e applicazioni Luca Gianfranceschi e Rosanna Marino 1 I marcatori molecolari Strumento per l analisi genetica Strumento Molecolari Analisi genetica Marcatori non oggetto

Dettagli

Frontiere della Biologia Molecolare

Frontiere della Biologia Molecolare Prof. Giorgio DIECI Dipartimento di Bioscienze Università degli Studi di Parma Frontiere della Biologia Molecolare Milano, 4 marzo 2016 Fotografia al microscopio elettronico di una plasmacellula NUCLEO

Dettagli

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi A.O. Polo Universitario Ospedale L. Sacco, Milano Unità Operativa di Cardiologia Centro Malattie Rare Cardiologiche - Marfan Clinic Responsabile prof. Alessandro Pini Polimorfismo clinico e genetico: quali

Dettagli

Invito alla biologia.blu

Invito alla biologia.blu 1 H. Curtis, N. S. Barnes, A. Schnek, G. Flores Invito alla biologia.blu Dagli organismi alle cellule 2 Capitolo A8 La divisione cellulare: mitosi e meiosi 3 La divisione delle cellule Nei procarioti e

Dettagli

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006 1 FAVISMO (DEFICIT G6PD) Cos è il deficit di G6PD? Il deficit di G6PD o favismo è una condizione determinata dalla carenza dell enzima glucosio-6-fosfatodeidrogenasi (G6PD), importante in una via metabolica

Dettagli

Prof. C. Mazzoni. Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie Agro- Industriali Università di Roma La Sapienza. Appunti della lezione 18

Prof. C. Mazzoni. Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie Agro- Industriali Università di Roma La Sapienza. Appunti della lezione 18 MICROBIOLOGIA GENERALE Prof. C. Mazzoni Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie Agro- Industriali Università di Roma La Sapienza Appunti della lezione 18 INTRODUZION E Il lievito S. cerevisiae è un

Dettagli

Nucleosomi e trascrizione: Rimodellamento cromatinico e regolazione dell'espressione genica

Nucleosomi e trascrizione: Rimodellamento cromatinico e regolazione dell'espressione genica Nucleosomi e trascrizione: Rimodellamento cromatinico e regolazione dell'espressione genica La trascrizione di un gene richiede delle modifiche nell'organizzazione della cromatina Figura 4.15C Organizzazione

Dettagli

IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA

IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA Monia Lunghi, Gianluca Gaidano S.C.D.U. Ematologia Università del Piemonte Orientale Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità Novara DOMANDE del PAZIENTE

Dettagli

Genetica umana. Ramón Lucas Lucas, LC

Genetica umana. Ramón Lucas Lucas, LC Genetica umana Ramón Lucas Lucas, LC lucas@unigre.it www.ramonlucas.org 1 Storia P Anni 30: coperta dei difetti congeniti del metabolismo (difetto ereditario nei processi normali del metabolismo) P Anni

Dettagli

CAPITOLO 7 MUTAZIONI ED ELEMENTI GENETICI MOBILI LIGUORI EDITORE

CAPITOLO 7 MUTAZIONI ED ELEMENTI GENETICI MOBILI LIGUORI EDITORE CAPITOLO 7 MUTAZIONI ED ELEMENTI GENETICI MOBILI LIGUORI EDITORE 1 Questa opera è protetta dalla Legge sul diritto d autore (Legge n. 633/1941: http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/l633_41.html). Tutti

Dettagli

ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE

ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE Una cellula staminale deve: - dividersi solo quando sono necessarie nuove cellule - mantenere la sua localizzazione tissutale/sede

Dettagli

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE MOLECOLARI E CELLULARI

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE MOLECOLARI E CELLULARI FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE MOLECOLARI E CELLULARI PRESENTAZIONE Il Corso assicura il necessario collegamento culturale fra la formazione triennale

Dettagli

Rassegna stampa. A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale. Venerdì 03 febbraio Rassegna associativa. Rassegna Sangue e emoderivati

Rassegna stampa. A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale. Venerdì 03 febbraio Rassegna associativa. Rassegna Sangue e emoderivati Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Venerdì 03 febbraio 2017 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 5 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 8 Prima

Dettagli

Determinazione del sesso Cromosomi sessuali

Determinazione del sesso Cromosomi sessuali Determinazione del sesso Cromosomi sessuali Negli Eucarioti un cromosoma del sesso è un cromosoma presente in forme diverse nei due sessi. Uno è un cromosoma "X", l'altro strutturalmente e funzionalmente

Dettagli

XV ciclo. TEMA ESTRATTO "Discutere uno sviluppo tecnologico che abbia avuto un impatto particolarmente rilevante sulla ricerca biologica.

XV ciclo. TEMA ESTRATTO Discutere uno sviluppo tecnologico che abbia avuto un impatto particolarmente rilevante sulla ricerca biologica. XV ciclo "Discutere uno sviluppo tecnologico che abbia avuto un impatto particolarmente rilevante sulla ricerca biologica. Esponga il candidato una ricerca di sua scelta che illustri in modo particolarmente

Dettagli

05-FEB-2017 da pag. 4 foglio 1 / 2

05-FEB-2017 da pag. 4 foglio 1 / 2 Tiratura 09/2016: 141.770 Diffusione 09/2016: 71.844 Lettori Ed. II 2016: 482.000 Dir. Resp.: Alessandro Sallusti da pag. 4 foglio 1 / 2 Tiratura 09/2016: 333.841 Diffusione 09/2016: 238.671 Lettori Ed.

Dettagli

LA GENETICA MEDICA E IL VHL

LA GENETICA MEDICA E IL VHL Incontro famiglie VHL Padova, 1 ottobre 2016 LA GENETICA MEDICA E IL VHL Isabella Mammi Genetista Medico Sindrome di von Hippel Lindau (VHL) Sindrome autosomica dominante con elevata penetranza (oltre

Dettagli

10/30/16. non modificato CAP al 5 e poly-a al 3. RNA messaggero: soggetto a splicing

10/30/16. non modificato CAP al 5 e poly-a al 3. RNA messaggero: soggetto a splicing procarioti eucarioti poli-cistronico mono-cistronico non modificato CAP al 5 e poly-a al 3 RNA messaggero: procarioti eucarioti policistronico monocistronico non modificato CAP al 5 e poly-a al 3 continuo

Dettagli

Lo screening ecografico delle cromosomopatie. linee guida SIEOG. Carla Verrotti

Lo screening ecografico delle cromosomopatie. linee guida SIEOG. Carla Verrotti Lo screening ecografico delle cromosomopatie nel I trimestre di gravidanza: linee guida SIEOG Carla Verrotti Ecografia ostetrica nel primo trimestre Screening prenatale della Sindrome di Down GAZZETTA

Dettagli

Sono sicuri gli OGM? (organismi geneticamente modificati)

Sono sicuri gli OGM? (organismi geneticamente modificati) (organismi geneticamente modificati) Porte Aperte 22 novembre 2014 LE BIO-TECNOLOGIE Sin dall antichità, senza rendersene conto, l uomo ha sfruttato le biotecnologie nella trasformazione degli alimenti:

Dettagli

LAUREA MAGISTRALE BIOTECNOLOGIE MEDICHE

LAUREA MAGISTRALE BIOTECNOLOGIE MEDICHE LAUREA MAGISTRALE BIOTECNOLOGIE MEDICHE PRESIDENTE CdL prof. Fabio Tascedda 059 2055162 fabio.tascedda@unimore.it DIPARTIMENTO: Scienze della vita SEDE: via Campi 287 Modena DURATA: 2 anni CREDITI FORMATIVI:

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE EREDITARIO. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Giovanna Attene

L ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE EREDITARIO. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Giovanna Attene L ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE EREDITARIO Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Giovanna Attene TESSUTO DNA CELLULA NUCLEO CROMOSOMA GENOMA Il genoma è l insieme del materiale

Dettagli

Le cellule: sono notevolmente complesse e organizzate possiedono un programma genetico e i mezzi per utilizzarlo sono capaci di riprodursi acquistano

Le cellule: sono notevolmente complesse e organizzate possiedono un programma genetico e i mezzi per utilizzarlo sono capaci di riprodursi acquistano Le cellule: sono notevolmente complesse e organizzate possiedono un programma genetico e i mezzi per utilizzarlo sono capaci di riprodursi acquistano energia e la utilizzano portano a termine una varietà

Dettagli

Botanica generale e sistematica

Botanica generale e sistematica Corso di laurea in Scienze agrarie, forestali e ambientali Botanica generale e sistematica AA 2016-17 matricole A-L Prof. AnnaMaria Carafa Botanica branca della Biologia che si occupa di organismi vegetali

Dettagli

Genetica dei caratteri quantitativi

Genetica dei caratteri quantitativi PAS Percorsi Abilitanti Speciali Classe di abilitazione A057 Scienza degli alimenti Tracciabilità genetica degli alimenti Genetica dei caratteri quantitativi 1 Concetti di base in genetica L informazione

Dettagli

Genomi vegetali Da 7x10 7 bp per genoma aploide (130Mbp diploide, 5 cromosomi) di Arabidopsis thaliana alle 1,5x10 11 bp ( Mbp=150Gbp) di una

Genomi vegetali Da 7x10 7 bp per genoma aploide (130Mbp diploide, 5 cromosomi) di Arabidopsis thaliana alle 1,5x10 11 bp ( Mbp=150Gbp) di una Genomi vegetali Da 7x10 7 bp per genoma aploide (130Mbp diploide, 5 cromosomi) di Arabidopsis thaliana alle 1,5x10 11 bp (150.000Mbp=150Gbp) di una Liliacea. Tra le graminacee il frumento ha un genoma

Dettagli

Cromosomi, mitosi e meiosi, cromatina, epigenetica. Ereditarieta, variabilita, plasticita

Cromosomi, mitosi e meiosi, cromatina, epigenetica. Ereditarieta, variabilita, plasticita Cromosomi, mitosi e meiosi, cromatina, epigenetica. Ereditarieta, variabilita, plasticita Walter Sutton e Theodore Boveri sono tra i primi ad esaminare i cromosomi e studiarne la distribuzione in cellule

Dettagli