Ruolo del 118 nella Gestione dei Soccorsi Sanitari sul campo
|
|
- Geraldo Rossini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi Congresso Nazionale Roma settembre 2008 Ruolo del 118 nella Gestione dei Soccorsi Sanitari sul campo 25 settembre 2008 G. Dipietro (Modugno - BA)
2 FASE DI ALLARME: Zona evento Richiesta SOS C.O. 118 BARI Pronto Soccorso OSPEDALE
3 Strategie d intervento nelle maxiemergenze Sono totalmente diverse dalle urgenze quotidiane Principi generali di medicina delle catastrofi e della gestione delle emergenze collettive
4 G R ANDI EVENTI
5 FASE DI ALLARME: OSPEDALI TA R LE AL C.O. 118 BARI Zona evento ATTIVA Richiesta SOS Unità di Crisi C. O. AL LE RT A Prefettura e Protezione Civile
6 Centrale Operativa 118 P.O Di Venere - Bari Policlinico - Bari P.O. San Paolo - Bari Mellitto 2006 Altri Determinante una corretta evacuazione Soccorsi sul campo condizionati dall accessibilità H Altamura - Bari
7 Deragliamento Eurostar Cassano Murge - Acquaviva Gestione 118 Gestione autonoma Grum o; 2 Policlinico; 2 Santeram o; 2 Gioia del Colle; 1 Altam ura; 1 Di Venere; 1 Acquaviva; 11 San Paolo; 3 Grum o; 6 30 feriti Gioia del Colle; 4 Acquaviva; feriti
8 C.O 118 Bari C.O 118 confinanti C.O 118 Taranto C.O 118 Foggia Al tr terremoto Determinante una precoce attivazione Protocolli congiunti e C. C.O 118 Brindisi O It a lia ne
9 Condizioni operative Stessi partecipanti Stesse strutture di trattamento con rinforzi: -FF.OO - FF.AA -Associazioni Ma con strategie di soccorso diverse
10
11 SALA OPERATIVA 118» PROCEDURA GENERALE DI ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA Centrale Operativa Riceve la chiamata e informa il Medico di Centrale Invia mezzo più vicino con compito di ricognizione e triage Chiede alla Polizia Stradale ( tramite N 113) la predisposizione di eventuale scorta Attiva le associazioni di volontariato ( elenco allegato ) Allerta le CC.OO 118 limitrofe Contatta telefonicamente il Funzionario di turno della Prefettura.Tel Medico di Centrale Informa il Direttore di Centrale Recupera il protocollo per Maxiemergenza Cura la notifica delle disposizioni agli equipaggi Se nominato DSS, chiama il collega reperibile per la sua sostituzione in centrale Predispone nota riassuntiva di uomini, mezzi, attrezzature e materiali inviati Direttore di Centrale Contatta il dott. X e lo nomina Direttore Soccorsi Sanitari D.S.S (il DSS può essere il medico di C.O, che verrà sostituito dal reperibile) Fa predisporre il proprio automezzo, ( o automedica) Se attivato, si reca al C.C.S (Centro Coordinamento Soccorsi) in Prefettura. Se non attivato raggiunge la C.O per dirigere l operazione di soccorso
12 Compiti CO: Schema esemplificativo R ichies ta elicotteri N ABZ 118 N ABZ Associazi oni Os pedali fuori Provincia NO =/> NO? > > > 100 < >20 >50 >1000 >4 >20 >50 Vittime PMA P. C P.C Provincia Regione >10 <20 NO NO >20 - <50 1 >50 - < 100 PMA Unità DEC O
13 I COMPITI DEL DIRETTORE DEI SOCCOR (DSS) SONO: Valutare il numero delle vittime e tenere il conto delle gravita (codici ). Tenere contatti continui ( radio-telefonici ) con DTS e FF.OO Tenere contatti continui ( radio-telefonici ) con C.O 118 ed informarla del tipo, estensione e numero approssimativo delle vittime dell evento. Fare accompagnare, allontanandole subito dal luogo dell evento, le vittime che hanno una deambulazione autonoma. Impedire l evacuazione autonoma e non gestita. Individuare le necessita di personale e di mezzi per effettuare la raccolta delle vittime (piccola noria) Predisporre e dividere le risorse a sua disposizione in squadre dedicate al triage e al trasporto (piccola noria). Collaborare con i VVF che stanno effettuando il salvataggio delle vittime senza interferire con il loro lavoro.
14 Centrale Operativa 118 DSS PEIMAF SCENARIO Curare la difficile gestione delle vittime Evitare il rischio di paralisi degli ospedali Evitare soccorsi sul campo PROLUNGATI
15 Invio su richiesta della C.O confinante Solo materiale maxiemergenza materiale maxiemergenza materiale maxiemergenza Scorta intangibile Scorta intangibile Personale addestrato Personale addestrato Mezzi aggiuntivi
16 PROBLEMATICHE SPECIFICHE DEL SETTORE SANITARIO Interazione fra C.O ed equipaggi di soccorso Preparazione uniforme con altri supporti sanitari intervenuti Risorse limitate Telecomunicazioni
17 Problema irrisolvibile?
18 CRITICITÀ TI decisionali C.O.C. C.O.M C.C.S. C.O. DI.COMA.C ecc.
19 G razie
Gestione della Maxiemergenza
Capitolo 12 Gestione della Maxiemergenza RegioneLombardia 2006 imprevisto violento e improvviso dimensione danni umani e materiali sproporzione fra mezzi di soccorso disponibili e reali necessità Medicina
DettagliMaxiemergenza Obiettivi:
Maxiemergenza Obiettivi: Definire il termine Descrivere le fasi di una maxiemergenza Riconoscere le figure sanitarie di riferimento sulla scena Illustrare il triagenon sanitario in maxiemergenza Catastrofe
DettagliPROCEDURE GENERALI SALA OPERATIVA COMUNALE CENTRO SITUAZIONI
PROCEDURE GENERALI SALA OPERATIVA COMUNALE CENTRO SITUAZIONI Procedura A12 RISCHIO SANITARIO Pag. 1 di 5 LA PRESENTE PROCEDURA DOVRÀ ARMONIZZARSI ED INTEGRARSI CON: PIANO MAXIEMERGENZE DEL 118 PIANI MASSICCIO
DettagliPosto Medico Avanzato Centro Medico di Evacuazione
ARGOMENTI STRUTTURE MATERIALI PERSONALE Posto Medico Avanzato Centro Medico di Evacuazione Il Sistema operativo Nazionale: Posto Medico Avanzato di I livello Posto Medico Avanzato di I livello rinforzato
DettagliSCENARIO DI RIFERIMENTO: RISCHIO IDRAULICO FIUME CORNIA
SCENARIO DI RIFERIMENTO: RISCHIO IDRAULICO FIUME CORNIA CONDIZIONI ATTIVAZIONE (soglie / precursori) SOGGETTO ATTUATORE DESCRIZIONE AZIONE MODELLO ORGANIZZATIVO CRITICITA ORDINARIA Servizio Protezione
DettagliEsercitazione Rischio Sismico
Esercitazione Rischio Sismico Mugello - Val di Sieve 22 e 23 ottobre 2010 Provincia di Firenze premessa Il territorio provinciale è stato interessato da numerosi eventi sismici, alcuni dei quali disastrosi
DettagliPROCEDURE OPERATIVE DI FRONTE AL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDROLOGICO, TEMPORALI FORTI, VENTO FORTE, NEVE
ALLEGATO 2 PROCEDURE OPERATIVE DI FRONTE AL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDROLOGICO, TEMPORALI FORTI, VENTO FORTE, NEVE Di seguito si riportano le procedure relative agli Enti interessati dalla gestione dell
DettagliCOMUNE DI CAROBBIO DEGLI ANGELI (BG)
COMUNE DI CAROBBIO DEGLI ANGELI (BG) CORSO BASE PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Ai sensi della D.G.R. 24 gennaio 2007 n. 8/4036 Introduzione Il programma, la pianificazione temporale e i docenti sono
DettagliCOMUNE di SPINEA. Assessorato alla Protezione Civile
COMUNE di SPINEA Assessorato alla Protezione Civile INDICE 1 Eventi a rilevante impatto locale 1.1 Premessa su gli eventi a rilevante impatto locale 2 Pianificazione di un evento a rilevante impatto locale
DettagliCorso di Formazione dei lavoratori designati al Primo Soccorso Aziendale
Centrale Operativa 118 Bari e Provincia P.S. Aziendali Corso di Formazione dei lavoratori designati al Primo Soccorso Aziendale (DM 15/07/2003 n 388) Dott. Gaetano Dipietro Direttore Centrale Operativa
DettagliRISCHIO ARNO ESERCITAZIONE. 19-20 ottobre 2012
ESERCITAZIONE RISCHIO ARNO 19-20 ottobre 2012 Ufficio Protezione Civile Comune di Pisa Vicolo del Moro 2-56125 Pisa Tel. 050/910575-Fax 050/910496 www.comune.pisa.it/protciv protezionecivile@comune.pisa.it
DettagliAllegato I Schema Intervento area EXPO
Allegato I Schema Intervento area EXPO 8.30 Incidente e allertamen to Prefettura VVF ARPA ASL 1 Sala Operativa 115 sede Centrale riceve allarme con indicazione malessere persone in zona CARGO 1 Fiera Gruppo
DettagliServizio Sanitario Urgenza Emergenza 118 Medicina delle catastrofi
Servizio Sanitario Urgenza Emergenza 118 Medicina delle catastrofi Contenuti Il ruolo del SSUEm 118 nel sistema di protezione civile La Funzione 2 Sanità Interazione dell'intervento sanitario con gli altri
DettagliRISCHIO METEO NEVE/GELO
RISCHIO METEO NEVE/GELO Evento: PREVEDIBILE Fase: ATTENZIONE / PREALLARME / EMERGENZA FASE DI ATTENZIONE Il Comune riceve dal Centro Funzionale Decentrato (CFD) di Mestre il messaggio di avverse condizioni
DettagliPrepariamo le Comunità e diamo risposta a emergenze e disastri
Prepariamo le Comunità e diamo risposta a emergenze e disastri Obiettivo III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri ARGOMENTI DELLA LEZIONE Obiettivi specifici dell Area III Attività
DettagliDelegato Nazionale CRI per le attività di emergenza Roberto Antonini
Delegato Nazionale CRI per le attività di emergenza Roberto Antonini Il nuovo regolamento nasce dalla necessità di disporre di una nuova disciplina che affronti i mille aspetti della preparazione e della
DettagliRETE REGIONALE DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA REGIONALE DI POTENZIAMENTO
ALLEGATO 2 RETE REGIONALE DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA REGIONALE DI POTENZIAMENTO 2000-2011 REQUISITI MINIMI PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI UNIFICATI PROVINCIALI CUP AI FINI DEL CONCORSO
DettagliCHI E LA PROTEZIONE CIVILE? TUTTI SIAMO LA PROTEZIONE CIVILE!!!
CHI E LA PROTEZIONE CIVILE? TUTTI SIAMO LA PROTEZIONE CIVILE!!! Gestione di un SISTEMA COMPLESSO Strutture Amministrative Componenti di P.C.: Dipartimento Nazionale P.C. Regioni Province/Città Metropolitana
DettagliCap. 23 LA MAXIEMERGENZA
Cap. 23 LA MAXIEMERGENZA Rev. 1.02 22/07/2014 OBIETTIVI DELLA LEZIONE Al termine di questa sessione l aspirante soccorritore dovrà essere in grado di: riconoscere la definizione di incidente maggiore,
DettagliP.O.R. CAMPANIA F.E.S.R ASSE
Comune di San Marco Evangelista PROVINCIA DI CASERTA OGGETTO: P.O.R. CAMPANIA F.E.S.R. 2007-2013 ASSE 1 Sostenibilità ambientale e attrattività culturale e turistica OBIETTIVO SPECIFICO 1.B Rischi naturali
Dettagli10.1 Evento meteo, idrogeologico e idraulico: procedure operative standard
10.1 Evento meteo, idrogeologico e idraulico: procedure operative standard ATTENZIONE Evento meteo idrogeologico, idraulico, idrogeologico per forti temporali Avviso di criticità idrogeologica e idraulica
DettagliPiano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile
PIANO DI EMERGENZA MODELLO DI INTERVENTO (D.g.r. 21 febbraio 2003) Frana di Pagnona Comune di Pagnona Località: Abitato e S.P. 67 Tipologia di Frana (secondo Varnes) : Tipologia crollo Stato di dissesto
DettagliLA RISPOSTA OSPEDALIERA AL MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI
LA RISPOSTA OSPEDALIERA AL MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI VITO PROCACCI AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO BARI U.O. MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA IV CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Bari 16/12/2006
DettagliFORUM di PREVENZIONE INCENDI
FORUM di PREVENZIONE INCENDI Milano 26-27 settembre 2012 LE NUOVE ATTIVITÀ SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI Le gallerie: misure di prevenzione incendi da applicare alle gallerie stradali e
DettagliSALVATAGGIO/RECUPERO ANIMALE Pagina 1 /4
SALVATAGGIO/RECUPERO ANIMALE Pagina 1 /4 PREMESSA - QUANDO UN INTERVENTO SI CLASSIFICA IN QUESTA CATEGORIA Richiesta di intervento per recupero animale. DISPOSIZIONI DI RIFERIMENTO Ordine di Servizio relativo
DettagliI Piani di Protezione Civile. Campi scuola
I Piani di Protezione Civile Campi scuola Anch io sono la protezione civile Organizzazione operativa del sistema di protezione civile LIVELLO NAZIONALE Comitato Operativo Commissione Grandi Rischi Sala
DettagliIL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE E LA RISPOSTA AGLI EVENTI EMERGENZIALI
IL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE E LA RISPOSTA AGLI EVENTI EMERGENZIALI SEMINARIO TECNICO RACCONTARE I DISSESTI AMBIENTALI: CHI PARLA? 2 LUGLIO 2011 SALA CORALLO PRESENTAZIONI CONTE RICCARDO REFERENTE
DettagliMODELLO D INTERVENTO B/6.2 Rischio antropico e residuo. Incidenti ferroviari EVENTO NON PREVEDIBILE
MODELLO D INTERVENTO B/6.2 Rischio antropico e residuo Incidenti ferroviari EVENTO NON PREVEDIBILE Al verificarsi dell evento il Responsabile della Protezione Civile attiva la Sala Operativa e, dopo aver
DettagliIstituita con LR 32 dic Attivata con DGR
L INFERMIERE SUL TERRITORIO F. Mosca Coordinatore Infermieristico i AAT A.A.T. 118 Lecco Azienda Regionale Emergenza Urgenza LOMBARDIA Istituita con LR 32 dic. 2007 Attivata con DGR 6994 02-04 04-2008
Dettaglicav. Luigi Fasani 1 La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità
Corso per volontari di protezione civile La legislazione di Protezione Civile Luigi Fasani La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità 1992 Legge 225
DettagliAL VERIFICARSI DI UN EVENTO IMPROVVISO O NON PREVEDIBILE SI ATTUANO LE MISURE PER L EMERGENZA, CON L AVVIO IMMEDIATO DELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO.
Tipologia di evento: Eventi non prevedibili/improvvisi AL VERIFICARSI DI UN EVENTO IMPROVVISO O NON PREVEDIBILE SI ATTUANO LE MISURE PER L EMERGENZA, CON L AVVIO IMMEDIATO DELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO.
DettagliIl Sistema di Emergenza Sanitaria
Il Sistema di Emergenza Sanitaria L idea di coordinare le risorse sanitarie del territorio nasce probabilmente per i Mondiali di calcio Italia 90 a Bologna. Ma dovremo aspettare ancora qualche anno per
DettagliREGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del 21 ottobre 2015 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI...
DettagliPiano Regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2014/2016 (L.353/2000)
Piano Regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2014/2016 (L.353/2000) Incontro: PRESENTAZIONE PIANO AIB 2014/2016-01/02/2014 Capisquadra A.I.B. Provincia
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della protezione civile. Gestione delle emergenze di protezione civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della protezione civile Gestione delle emergenze di protezione civile Stefania Renzulli Roma, 15 novembre 2012 Corpo Nazionale VV.F. Interno Polizia di
DettagliLa fase dell Emergenza ASL Rieti Ospedale De Lellis
La fase dell Emergenza ASL Rieti Ospedale De Lellis Ore 4.50 - primo briefing del Direttore Sanitario Aziendale su diramazione allerta con Direzione Medica di Presidio, DEA, Direzione infermieristica,
DettagliPiano di Emergenza Provinciale Rischio Sismico
Piano di Emergenza Provinciale Rischio Sismico Presentazione 28 aprile 2016 (Sala Fiorino Soldi) A cura di: Daniele Corbari Elena Milanesi Filippo Cipolla La Provincia di Cremona, ha in essere sei pianificazioni
DettagliLa professione infermieristica nelle maxi-emergenze
PRESIDENTE SCIENTIFICO O e PROGRAMMA DEFINITIVO H A N D B O O K IDENTITÀ E DINAMICHE DI UNA PROFESSIONE IN EVOLUZIONE Cari Amici, IL SALUTO DEL PRESIDENTE DEL COMITATO SCIENTIFICO anche quest anno DEL
DettagliPrototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello d Intervento. Allegato 1
Allegato 1 Prototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello di Intervento 1. Organismi e Strutture Operative Permanenti di Protezione Civile 2. Centri di Coordinamento 3. Aree di Emergenza
DettagliIl soccorso in montagna. Coordinamento con il Soccorso Alpino
Il soccorso in montagna Coordinamento con il Soccorso Alpino Trento, 13 novembre 2015. dott. Alberto Zini Provincia Autonoma di Trento Superficie Kmq 6.200 800857044 800857044 800857044 1 1 8 Residenti
DettagliPROVINCIA ENTE PROMORE : TIPOLOGIA ESERCITAZIONE : Integrata con le procedure relative al concorso regionale DATA TITOLO ESERCITAZIONE :
Allegato n. 1 al decreto dirigenziale n del.. Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile SCHEDA DI PRESENTAZIONE ESERCITAZIONE Modello da compilare a cura dell Ente
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI Provincia di Salerno
CITTÀ DI AGROPOLI Provincia di Salerno INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE A LIVELLO COMUNALE AGGIORNAMENTO FUNZIONI DI SUPPORTO Allegato 1 ASSESSORATO SVILUPPO SOSTENIBILE PROTEZIONE
Dettagli5 MODELLO DI INTERVENTO
Aggiornato al: 16.09.2009 MODELLO DI INTERVENTO pag. 5.1 5 MODELLO DI INTERVENTO Una parte fondamentale della redazione del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile è la realizzazione dei Modelli
DettagliSETTORE "A" - LOGISTICO Mezzi di trasporto Autisti Detentori risorse Reperisce i materiali richiesti. Provvede al trasporto dei materiali nel luogo di
SINDACO Assicura un efficiente funzionamento degli Uffici Comunali e dei Servizi anche nelle ore notturne. Convoca il Comitato Comunale di Protezione Civile. Presiede il Comitato, sovrintende alle attività
DettagliDino Losacco L IMPIEGO DI ELICOTTERI H.S.R. IN EMERGENZA SANITARIA
Dino Losacco L IMPIEGO DI ELICOTTERI H.S.R. IN EMERGENZA SANITARIA ELISOCCORSO H.E.M.S. APPLICAZIONE DEI REQUISITI DEL TRASPORTO AEREO PASSEGGERI La maggior parte dell attività HEMS viene effettuata nell
DettagliPIANO OPERATIVO PER GLI EDIFICI SCOLASTICI DI PROPRIETA COMUNALE IN CASO DI EVENTO SISMICO
COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO II TERRITORIO E POLITICHE AMBIENTALI C.d.R. PROTEZIONE CIVILE PIANO OPERATIVO PER GLI EDIFICI SCOLASTICI DI PROPRIETA COMUNALE IN CASO DI EVENTO SISMICO luglio 2012 1 -
Dettagli10 anni. del Centro regionale di Protezione civile al meeting di Lonigo. Longarone Belluno
10 anni del Centro regionale di Protezione civile al meeting di Lonigo Longarone Belluno Meeting della Protezione civile Città di Lonigo 98 IL CENTRO E LA FORMAZIONE Il Centro Regionale Protezione Civile
DettagliLa Protezione Civile e il Sistema Nazionale di Protezione Civile
La Protezione Civile e il Sistema Nazionale di Protezione Civile Il Sistema Nazionale di P.C. è un sistema complesso e unico nell ambito della pubblica amministrazione. Viene istituito nel 1992 (Legge
DettagliTERREMOTO: GIANCARLO (CONFSAL VVF), VIGILI DEL FUOCO INTERVENUTI TEMPESTIVAMENTE
TERREMOTO: CONFSAL, VIGILI DEL FUOCO INTERVENUTI IMMEDIATAMENTE = Roma, 6 mar.(adnkronos) -''Dopo la terribile scossa di terremoto con magnitudo di 5.8 che ha colpito nella notte la provincia de L'Aquila
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. 16/2004 TESTO UNICO DI PROTEZIONE CIVILE )
COMUNE DI CROSIO DELLA VALLE (Provincia di Varese) REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. 16/2004 TESTO UNICO DI PROTEZIONE CIVILE ) Approvato con
Dettagli«ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi
«ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi «Contenuti del piano di emergenza per un cantiere di un edificio gravemente
DettagliModello di intervento
Agenzia Protezione Civile Centro Operativo Regionale PIANIFICAZIONE EMERGENZA PER BLOCCHI PROLUNGATI DELLA VIABILITA Emergenza autostradale e superstradale per blocchi prolungati della viabilità (superiori
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 97 del
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 97 del 19-6-2008 11471 Concorsi REGIONE PUGLIA SETTORE ASSISTENZA TERRITORIALE PREVENZIONE Ambiti territoriali carenti di emergenza sanitaria territoriale
DettagliCOMUNE DI COSSATO Piazza Angiono, Cossato (BI)
Protezione Civile C.O.M. 2 Cossato L.R. 14/04/2003, n. 7 D.P.G.R. 18/10/2004, nn. 7R e 8R REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina, nel
DettagliComitato di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Lecco
Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Lecco La funzione del volontario della Protezione Civile negli organismi di coordinamento Le condizioni
DettagliREGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE. Comune di. Località ESERCITAZIONE DOCUMENTO DI IMPIANTO
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE Comune di Località ESERCITAZIONE DOCUMENTO DI IMPIANTO OBIETTIVI La realizzazione dell esercitazione si prefigge di: - testare la rispondenza degli
DettagliIl sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE
Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE Ferrara, 20 settembre 2011 D.ssa Barbara Ruzzon Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti Regione Emilia-Romagna LA RETE NAZIONALE E IL
DettagliCOMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza
COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO INCIDENTE STRADALE RILEVANTE 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi
DettagliProcedure operative per gli scenari di rischio locale a Marino
Parte 5 Procedure operative per gli scenari di rischio locale a Marino Marino Aperta Onlus Marino 2016 Contenuti Sintesi incontri precedenti: dove siamo arrivati Sati di attivazione e criticità Procedure
DettagliInterfaccia dell STCS con MIBACT
GESTIONE DELLE CRITICITÀ STRUTTURALI IN EMERGENZA IL SISTEMA TRATTAMENTO CRITICITÀ STRUTTURALI SHORT TERM COUNTERMEASURES SYSTEM Interfaccia dell STCS con MIBACT SDACE P.I. Paolo Carraresi Roma 12 Aprile
DettagliRegione Toscana. PROVINCIA DI PISA Assessorato Agricoltura e Forestazione Assessorato Protezione Civile. Centro Intercomunale Protezione Civile
Protezione Civile Provincia di Pisa PROVINCIA DI PISA Assessorato Agricoltura e Forestazione Assessorato Protezione Civile Centro Intercomunale Protezione Civile 1 a ESERCITAZIONE CONGIUNTA ANTINCENDI
DettagliREGISTRO DELLE NOMINE DEGLI ADDETTI AL PIANO DI EMERGENZA
REGISTRO DELLE NOMINE DEGLI ADDETTI AL PIANO DI EMERGENZA ORGANIZZAZIONE E COMPITI DEGLI ADDETTI AL PIANO DI 1 EMERGENZA A seguire sono riportate le figure ed i compiti degli addetti al piano di emergenza
Dettagli"NORME IN MATERIA DI RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA PROFESSIONALE DI AUTISTA SOCCORRITORE" IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato
10096 N. 51bis - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 16-11-2009 Parte I Legge Regionale 13 novembre 2009, N. 37 "NORME IN MATERIA DI RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA PROFESSIONALE DI AUTISTA SOCCORRITORE"
DettagliPiano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile
PIANO DI EMERGENZA MODELLO DI INTERVENTO (D.g.r. 21 febbraio 2003) Frana su SP 62 Bellano - Taceno Perledo Comuni di Taceno Bellano Parlasco Località: SP62 tra Bellano e Taceno Tipologia di Frana (secondo
DettagliPROTEZIONE CIVILE COMUNI DI ARQUATA SCRIVIA, SERRAVALLE SCRIVIA, VIGNOLE BORBERA, STAZZANO, GRONDONA
PROTEZIONE CIVILE REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNI DI ARQUATA SCRIVIA, SERRAVALLE SCRIVIA, VIGNOLE BORBERA, STAZZANO, GRONDONA Piazza Bertelli, n 21. - 15061 ARQUATA SCRIVIA - C.O.M. 14
DettagliL ESPERIENZA DEI PEDIATRI ITALIANI NELL EMERGENZA ABRUZZO 2009
COMMISSIONE NAZIONALE MAXIEMERGENZE SIMEUP Gruppo Intersocietario: PEDIATRIA PER LE MAXIEMERGENZE L ESPERIENZA DEI PEDIATRI ITALIANI NELL EMERGENZA ABRUZZO 2009 2009 L evento catastrofico travalica le
DettagliNuovi metodi per la pianificazione dell emergenza e la prevenzione incendi nei luoghi chiusi. Le gallerie ferroviarie in provincia di Perugia
Comando Provinciale Vigili del Fuoco Perugia Nuovi metodi per la pianificazione dell emergenza e la prevenzione incendi nei luoghi chiusi. Le gallerie ferroviarie in provincia di Perugia Pianificazione
DettagliCOMANDO SCUOLE A.M./3ª R.A.
COMANDO SCUOLE A.M./3ª R.A. martedì 14 marzo 2017 Col. AAran Antonio Evangelio Avvertenza LE INFORMAZIONI RIPORTATE ALL INTERNO DEL PRESENTE BRIEFING SONO CLASSIFICATE NON CLASSIFICATE TIFLIS -17 «GENERALITÀ»
DettagliCORSO IN TECNICHE SANITARIE DI
Terremoto in Nepal 2015 PMA di II livello del GCU CORSO IN TECNICHE SANITARIE DI PROTEZIONE CIVILE - DAL 15 AL 19 GIUGNO 2016 15 19 Direttore del corso: Prof. G. Evangelista Coordinatore del corso: Prof.
DettagliCOMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 15 del 30/03/2006 Pagina 1 di 5 13 novembre 2013 REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA
DettagliSCHEDA INFORMATIVA ATTIVITÀ
SCHEDA INFORMATIVA DENOMINAZIONE Società Italiana Psicologia dell Emergenza Social Support Puglia in breve denominabile SIPEM SoS Puglia ATTO COSTITUTIVO 26/09/2007; Registrato a Bari il 27/09/2007 n 17728
DettagliC O M U N E D I ISOLA SANT ANTONIO
C O M U N E D I ISOLA SANT ANTONIO PROVINCIA DI ALESSANDRIA - C. A. P. 15050 REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO PRIMO DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art.
Dettaglila protezione civile nella pianificazione e gestione delle emergenze sismiche: dal nulla a riferimento su scala mondiale
la protezione civile nella pianificazione e gestione delle emergenze sismiche: dal nulla a riferimento su scala mondiale Potenza 19 novembre 2010 Dott. Elvezio Galanti Giorgione, la tempesta 1 ! dal 1900
DettagliCONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE ABRUZZI - GRUPPO DI CASTEL DEL MONTE
CONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE ABRUZZI - GRUPPO DI PER IL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE IN CASO DI EMERGENZA PUBBLICA APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N. 09 DEL 18/01/2011 Nell
DettagliINTERVENTI DI PRONTO SOCCORSO SU ANIMALI: ASPETTI ORGANIZZATIVI ED OPERATIVI
Folgaria 12 marzo 2011 INTERVENTI DI PRONTO SOCCORSO SU ANIMALI: ASPETTI ORGANIZZATIVI ED OPERATIVI Alberto Camerini Dipartimento di Prevenzione -Servizio Veterinario Multizonale. acamerini@ulss.tv.it
DettagliMELF FICTA SISMA CROC CE ROSSA ITALIANA A COMITATO REGIONALE. Esercitazi ione di Protezione Civile P U G L I A. Infermiere Volontarie C.R.I.
CROC CE ROSSA ITALIANA A COMITATO REGIONALE P U G L I A Infermiere Volontarie C.R.I. Comitati Provinciali e Locali di BARI e BAT 30 GIUGNO 2013 Esercitazi ione di Protezione Civile MELF FICTA2013 - SISMA
DettagliModulo 3 Lezione I Croce Rossa Italiana Emilia Romagna MAXIEMERGENZE
Modulo 3 Lezione I Croce Rossa Italiana Emilia Romagna MAXIEMERGENZE TIPI DI EMERGENZE MICRO EMERGENZA Evento che impegna al minimo il sistema di soccorso Si risolve in poche ore (Es. Incidente tra due
DettagliInf. Dell'Oro Daniele
L ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI: LA GESTIONE DELL ORDINARIA EMERGENZA URGENZA E L ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI A FRONTE DI UNA MAXIEMERGENZA O DI EVENTO MAGGIORE H 118 S.S.U.Em. 118 Brianza 118 Brianza
DettagliPROCEDURA OPERATIVA INTERVENTI DI SALVATAGGIO SANITARIO SUL LAGO DI GARDA PROVINCIA DI VERONA
U.O.C. 118 Verona Emergenza Procedura Operativa 027 SALVATAGGIO SANITARIO LAGO DI GARDA PROVINCIA DI VERONA Guardia Costiera di Salò PROCEDURA OPERATIVA INTERVENTI DI SALVATAGGIO SANITARIO SUL LAGO DI
DettagliCampagna informativa Il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza
Campagna informativa Il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza Ministero della Salute e dell Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGE.NA.S) FOCUS SU ALCUNE FASI OPERATIVE DELL ESERCITAZIONE
DettagliMinistero dell Interno Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Alessandria Ordine del Giorno n.17 del
Ministero dell Interno Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Alessandria Ordine del Giorno n.17 del 15.01.2014 Oggetto: ricognizione rivolta al personale della qualifica Capo Reparto
DettagliL intervento dei Vigili del Fuoco
IL rilascio Come testimoniato anche dal macchinista, l accensione del gas rilasciato non si è verificata immediatamente. Prima che si verifichi l accensione della nube di gas, il macchinista ha avuto il
DettagliIl Sistema Nazionale di Protezione Civile. Campi scuola Anch io sono la protezione civile
Il Sistema Nazionale di Protezione Civile Campi scuola Anch io sono la protezione civile Che cos è la Protezione Civile? Con il termine protezione civile si intendono le attività messe in campo dallo Stato
DettagliIL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE e I SERVIZI ESSENZIALI CONVEGNO ABI Basilea 3 Risk and Supervision 2014
IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE e I SERVIZI ESSENZIALI CONVEGNO ABI Basilea 3 Risk and Supervision 2014 1 Il Servizio Nazionale di Protezione Civile Protezione Civile e Servizi essenziali: casi studio
DettagliL INCIDENTE MAGGIORE: RUOLO PRIMO EQUIPAGGIO CATENA DI COMANDO. Emanuele Pozzi Istruttore AREU 118 Manuela Rosso Istruttore Nazionale CRI P.C.
L INCIDENTE MAGGIORE: RUOLO PRIMO EQUIPAGGIO CATENA DI COMANDO Emanuele Pozzi Istruttore AREU 118 Manuela Rosso Istruttore Nazionale CRI P.C. La Gestione delle Maxi-Emergenze Il Ruolo del Primo Equipaggio
DettagliStruttura di attivazione a) Operativo territoriale (per Divisione) Per DPN/I, DPR e DC: Sale Operative territoriali
COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA n. 138.3/AD del 29 lug 2008 Reperibilità Dirigenti e Quadri La presente Comunicazione Organizzativa aggiorna e sostituisce la CO n. 138.2/AD del 9 nov 2007, relativa la definizione
Dettagli- Bollettino di Vigilanza Meteo emesso da ARPAV - Bollettino di Criticità emesso dal Dipartimento di Protezione Civile
Tipologia di evento: EVENTI PREVEDIBILI - Temporali intensi (grandinate, pioggia intensa, venti forti, fulmini) - Nevicate eccezionali a bassa quota - Micro-esondazioni della rete idrica minore SEGNALAZIONI
DettagliRoma, 16 Giugno 2015 Il Centro Operativo Comunale COC e le Unità di Crisi Locali UCL
Roma, 16 Giugno 2015 Il Centro Operativo Comunale COC e le Unità di Crisi Locali UCL Direzione Protezione Civile Dott. Ing. Cristina D ANGELO P.I. Fulvio DE PROSPERIS Normativa Comunale DGC n. 1099 del
Dettagli10. FUNZIONI DI SUPPORTO
10. FUNZIONI DI SUPPORTO La pianificazione dell emergenza basata sulla direttiva del Dipartimento di Protezione Civile Metoto Augustus prevede che, al verificarsi di un evento calamitoso si organizzino
DettagliSegreteria Regionale Lavori Pubblici Servizio Protezione Civile
Segreteria Regionale Lavori Pubblici Servizio Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto Il Sistema di Allertamento Regionale ai fini di Protezione Civile Relatore: Dott. MAURIZIO
DettagliCORSO SULLE COMUNICAZIONI RADIO E TELECOMUNICAZIONI IN EMERGENZA
CORSO SULLE COMUNICAZIONI RADIO E TELECOMUNICAZIONI IN EMERGENZA (Codice Corso SPC0801/AE) Calendario del corso N. Date Orari Sedi I.Re.F.* 1 Edizione (SPC0801/AE) 11 luglio 2008* 14 luglio 2008 15 luglio
DettagliResponsabilità Operative. Responsabilità Decisionali O O O O O
Pag.1 di 3 1. Oggetto e scopo Uniformare le modalità di intervento ed esecuzione del lavoro da parte di tutto il personale dell U.O. di Terapia intensiva di I e II livello, che effettua i trasporti. La
DettagliSCHEDA CORSO. Operatore C.R.I. Attività Emergenza OP.EM.
SCHEDA CORSO Denominazione Corso OPEM Operatore Attività Emergenza Obiettivi didattici Criteri di selezione dei partecipanti N.massimo partecipanti Requisiti di accesso Durata minima del corso Tempo massimo
DettagliMinistero dell Interno DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VARESE
Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VARESE IL SOCCORSO TECNICO URGENTE in PROVINCIA DI VARESE ANNO
DettagliL ELICOTTERO IN PROTEZIONE CIVILE: QUALE IL RUOLO DI UN VELIVOLO HEMS: VETTORE DI ESPERTI IN TRIAGE, RICOGNITORE O MEZZO DI EVACUAZIONE?
L ELICOTTERO IN PROTEZIONE CIVILE: QUALE IL RUOLO DI UN VELIVOLO HEMS: VETTORE DI ESPERTI IN TRIAGE, RICOGNITORE O MEZZO DI EVACUAZIONE? Dott.ssa E.Valle (Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi
DettagliSala Operativa. Protezione Civile
COMUNE DI TRAPANI Comune di Trapani Provincia di Trapani Sala Operativa di Protezione Civile Sala Operativa di Protezione Civile del Comune di Trapani La Sala Operativa di protezione Civile del Comune
DettagliRegione Siciliana Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania EUROSOT 2005
Regione Siciliana Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania EUROSOT 2005 E S E R C I T A Z I O N E NAZIONALE SUL RISCHIO SISMICO IN SICILIA ORIENTALE 13-14-15-16
DettagliCOVELLA MARINA VIA S.CATERINA DA SIENA 5, Gioia del Colle (Bari) 333/ italiana 24/09/1977
curriculum vitae INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono E-mail Nazionalità Data di nascita COVELLA MARINA VIA S.CATERINA DA SIENA 5, 70023 Gioia del Colle (Bari) 333/8607736 mcovella@libero.it
DettagliIl sistema regionale di protezione civile. Giovanni Caldiroli U.O. Protezione Civile Regione Lombardia Milano, giugno 2011
Il sistema regionale di protezione civile Giovanni Caldiroli U.O. Protezione Civile Regione Lombardia Milano, giugno 2011 Sommario L evoluzione del sistema di protezione civile La legge 225/92 Il ruolo
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Incidenti maggiori
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Incidenti maggiori Eventi Maggiori: Squilibrio tra risorse disponibili e necessità 2 Eventi Maggiori: Le strutture di soccorso territoriali rimangono integre.
Dettagli