STORIA E IDENTITÀ DI GENERE

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1 Indice LEGENDA CULTURA, CIVILTÀ E RELIGIOSITÀ POTERI E CONFLITTI ECONOMIA, DEMOGRAFIA E SOCIETÀ IDEOLOGIE E PROGETTI POLITICI STORIA E IDENTITÀ DI GENERE PERCORSI DI STORIA LOCALE PERCORSI DI STORIA EUROPEA CONTRASTI POLITICI UNITÀ I Il Medioevo 2 1 Potere e strutture politiche nel Medioevo europeo Le condizioni materiali dell Europa, La nascita del sistema feudale, Il Sacro romano impero, L Impero germanico e il regno di Francia, 9 Documenti: I re taumaturghi in Francia, La regalità sacra in Inghilterra, 11 Documenti: I re taumaturghi in Inghilterra, La lotta per le investiture, 13 Documenti: Il Dictatus papae di Gregorio VII, Lo scontro con l imperatore Enrico IV, 15 2 Le rivoluzioni economiche dell XI secolo Crescita della popolazione e carestie, Le innovazioni agricole dall XI al XIII secolo, La crociata, 21 RADICI DEL PRESENTE: Sterminio degli ebrei, La rivoluzione commerciale del Medioevo, L attività delle città marinare italiane, La rinascita delle città, 28 VISTO DA VICINO: LefieredellaChampagne, I comuni in Italia, 30 Documenti: Giudizio di un vescovo tedesco sui comuni italiani, La lotta politica all interno dei comuni, 32 IX 3 Dall impero alle monarchie nazionali Federico I di Svevia, Innocenzo III, La crociata contro Costantinopoli, Il contrasto tra Inghilterra e Francia, Le conseguenze di Bouvines in Francia, Le conseguenze di Bouvines in Inghilterra, 41 Documenti: La Magna Charta Libertatum, La nascita del Parlamento, Le conseguenze di Bouvines nel Sacro impero romano germanico, La concezione politica di Federico II, 45 Documenti: Le Costituzioni di Melfi, Sconfitta e morte di Federico II, 48 RADICI DEL PRE- SENTE:Modernità: un concetto sfuggente, 50 4 Aspetti della religiosità medievale Malessere religioso nel XII secolo, La povertà come sfida per la fede, I catari e il problema del male, I catari e il problema della salvezza, La lotta contro l eresia, 54 Documenti: Miseria della condizione umana, Nuove forme di religiosità, San Domenico e san Francesco, Il Cantico delle creature,58 Documenti: Il cantico di frate sole, Lo scontro tra spirituali e conventuali,60 VISTO DA VICINO: La nascita delle università, La vittoria dei conventuali, 62 VISTO DA VICINO: Donne e religiosità nell Europa del Basso Medioevo, 63 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Caratteri fondamentali del feudalesimo,64 2 I progressi agricoli del Basso Medioevo, 65 3 Radici e caratteri del movimento crociato nell XI secolo,66 4 Il grande successo francese a Bouvines, 68 5 Regalità sacra e regalità feudale in Inghilterra, 69 6 Federico II: lo scontro con il papato e con i comuni italiani,70 7 La fede dei laici cristiani intorno al Duecento, 71 8 L eresia catara e la crociata contro gli albigesi, 73

2 Ipertesto 1 La civiltà delle buone maniere 74 Cortesia e civiltà, 74 Documenti: Le maniere cortesi a tavola, 75 Comportarsi bene a tavola, 76 I bisogni elementari dell essere umano,77 Documenti: La celebrazione della guerra e del combattimento, 78 Il controllo dell aggressività,80 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Naturalezza e disinvoltura verso la sessualità nel Medioevo, 81 2 Medioevo: una diversa sensibilità, rispetto alla nostra, 82 Ipertesto 2 L aldilà medievale 84 Il cristianesimo e la vita dopo la morte, 84 Documenti: Il riposo dei dannati, 85 La navigazione di san Brandano, 85 Documenti: San Brandano arriva all isola dell inferno, 87 Danteel escatologia islamica, 88 La nascita del purgatorio, 90 Documenti: La condanna degli usurai nella predicazione medievale, 90 Il giudizio di Dante su mercanti e usurai, 92 La disputa sulla perfetta beatitudine, 93 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 L escatologia islamica come probabile fonte della Divina Commedia,95 2 La nascita del concetto di purgatorio,97 3 Lo scontro tra l università di Parigi e Giovanni XXII, 98 Avvio graduale al saggio breve Lo sviluppo economico dell Europa nel XII secolo 100 Mappa di sintesi 103 online Ipertesto A Cavalleria e letteratura La Chanson de Roland,1 I trovatori provenzali e l amor cortese,2 Funzione pedagogica dell amor cortese,3 I romanzi cortesi di Chrétien de Troyes, 4 Chrétien de Troyes e l amore, 5 Residui di miti celtici nella letteratura medievale, 6 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 La vita cortese nel XII secolo, 7 2 L amor cortese, 8 3 La letteratura cavalleresca tra realtà e finzione, 10 X UNITÀ II L autunno del Medioevo La crisi politica dell Occidente medievale Bonifacio VIII e Filippo il Bello, Il giubileo del 1300, BonifacioVIIIelabollaUnam sanctam, 108 Documenti: La bolla Unam sanctam, La regalità sacra e taumaturgica, La concezione politica di Dante, 111 Documenti: Il ruolo dell imperatore secondo Dante, Dante e il papato, Papato e impero nel Trecento, 115 VISTO DA VICINO: La concezione ascendente del potere, La crisi demografica e la grande peste Il ritorno della carestia, L epidemia del , 118 VISTO DA VI- CINO: La peste in Europa, Gli effetti della peste in Europa, Le conseguenze economiche della peste, Rivolte sociali, nelle città enellecampagne, 122 Documenti: La rivolta contadina inglese del 1381, Le conseguenze della peste sulla mentalità collettiva La peste come punizione dei peccati umani, La Vergine e i santi, 125 Documenti: Immagine negativa del Divino, La ricerca di un capro espiatorio, 127 Documenti: Ostilità antiebraica a Vienna nel 1349, Gli inizi della caccia alle streghe, 129 Documenti: La misoginia e la caccia alle streghe, 129

3 4 Principati, monarchie e imperi nel Trecento e nel Quattrocento Il progetto di Cola di Rienzo, Il passaggio dai comuni alle signorie, 132 VISTO DA VICINO: Le signorie: i casi di Milano e Firenze, Principi e condottieri, La politica dei principi italiani, Il Grande scisma, 136 Documenti: Il concilio al di sopra del papa, La guerra dei Cent anni, Francia e Inghilterra nel Quattrocento, L espansione dell impero ottomano, 142 Documenti: La conquista di Costantinopoli, 143 RADICI DEL PRESENTE: La battaglia di Kosovopolje, 144 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Filippo il Bello e Bonifacio VIII, ll Trecento in controluce, Le dimensioni del disastro demografico negli anni ,148 4 Il tumulto dei ciompi,149 5 La danza macabra, I nemici della cristianità: usurai, streghe ed ebrei, La donna come capro espiatorio, Guaritrici, madri e bambini neonati nell Europa medievale,154 9 La nuova guerra nell Italia del Trecento e del Quattrocento, Profetesse e visionarie nel Tardo Medioevo, 157 Ipertesto 1 Epopea dei mercanti e ideali cavallereschi nel Decameron 159 Le novelle, la cornice, la peste, 159 Ser Ciappelletto e il mondo dei mercanti, 160 Documenti: L etica di un mercante, 161 Non solo Medioevo, 161 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 La mentalità deigrandimercanti,163 2 La ragion di mercatura nel Decameron, La crisi della religiosità medievale nel Decameron, 166 Avvio graduale al saggio breve Le città italiane nel Tardo Medioevo 168 Mappa di sintesi 171 online Ipertesto A Il processo ai cavalieri templari La nascita dell ordine,1 Documenti: San Bernardo difende l operato dei cavalieri templari,2 Espansione e declino dell ordine, 3 Le calunnie e il processo, 4 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Le accuse contro i cavalieri templari, 5 Ipertesto B L Asia orientale tra leggende e storia Alessandro e il prete Gianni,1 Documenti: Le meraviglie dell Asia,2 Gengis Khan,3 I tartari all attacco dell Europa, 4 La lotta tra mongoli e musulmani, 5 Ibn Taymiyya: la polemica contro i falsi musulmani, 7 Documenti: Ibn Taymiyya contro i mongoli, 8 La dinastia Yuan in Cina, 9 Marco Polo e Il Milione, 10 Documenti: La ricchezza del gran khan,11 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 I tartari e le ali del diavolo,12 2 Il giurista islamico Ibn Taymiyya, 14 3 Missionari e mercanti europei nell impero mongolo, 15 XI UNITÀ III L Europa alla conquista del mondo Il grande commercio nel xv secolo Le potenze marinare della fine del Trecento, Venezia al vertice della sua potenza, 175 ESE Venezia avesse riconquistato Costantinopoli?, I portoghesi nelle Indie, L impero coloniale portoghese, Anversa e i Fugger, 181

4 2 Le grandi potenze europee alla fine del XV secolo Le ambizioni del regno di Francia, L Italia e la pace di Lodi, 184 RA- DICI DEL PRESENTE: La nascita della guerra moderna, Carlo VIII e Savonarola, 188 VISTO DA VICINO: La comparsa della sifilide, La nascita della potenza spagnola, Il Nuovo Mondo: dalle Indie all America Il progetto di Colombo, Il viaggio di Colombo, 193 Documenti: Le prime notizie in Europa, Le reazioni in Europa, 196 Documenti: Copernico, sulla scoperta dell America, Una catastrofe demografica L impatto con le malattie europee, 199 Documenti: Le violenze degli spagnoli, La conquista del Messico, La conquista dell impero degli inca e dello Yucatán, 203 Documenti: Il Requerimiento, Il dibattito in Spagna sul diritto di conquista, La posizione di Bartolomé de Las Casas, Il tracollo demografico, 208 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 La grandezza di Venezia, Il ruolo dello Stato nell economia di Venezia, Le ragioni storiche dell espansione marittima portoghese, Savonarola a Firenze, Castiglia, Aragona, Spagna, La supremazia militare spagnola in America, 215 XII Ipertesto 1 Ebrei e moriscos: civiltà sconfitte nella Spagna del Cinquecento 216 Le conversioni forzate e i ghetti, 216 Imarrani, 217 Documenti: L ordinanza di Toledo, 217 L espulsione degli ebrei dal regno di Spagna, 218 Documenti: La partenza degli ebrei spagnoli, 219 I moriscos, 219 Il problema storico dell intolleranza spagnola, 220 RIFERIMENTI STORIO- GRAFICI 1 L espulsione degli ebrei spagnoli, Lalottacontroimoriscos nella Spagna del XVI secolo, Il dibattito relativo all eliminazione dei moriscos, 225 Avvio graduale al saggio breve La crisi demografica dell America dopo l arrivo degli europei 226 Mappa di sintesi 229 online Ipertesto A Perché la Cina non ha scoperto l America? Precocità e limiti dello sviluppo cinese, 1 I viaggi oltremare, 1 Il problema storico del ripiegamento cinese, 2 Il problema storico della supremazia europea, 3 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 La cultura cinese di fronte all artiglieria europea, 5 2 Unità cinese e frammentazione europea, 7 Ipertesto B Le civiltà precolombiane Caratteri e limiti tecnologici, 1 Le prime civiltà dell America centrale, 2 Le origini degli aztechi, 4 L impero azteco, 5 Sacrifici per mantenere l ordine cosmico, 6 Apogeo e limiti dell impero azteco, 7 Documenti: Il sovrano ideale azteco, 8 La civiltà degli inca in Perù, 9 L impero degli inca, 10 RIFERIMENTI STORIO- GRAFICI 1 I sacrifici umani nella cultura azteca, 11 2 Gli aztechi e la guerra, 12 3 L impero inca, 14 Percorsi di storia locale La conquista turca di Otranto La città di Otranto nel Quattrocento,1 L attacco dei turchi,2 La riscossa cristiana,3 La tradizione degli 800 martiri, 5 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 L eccidio di Otranto, tra violenza politica e guerra santa, 7 2 Le ragioni della neutralità di Venezia, 9

5 UNITÀ IV L età di Lutero e di Carlo V Umanesimo e Rinascimento in Italia Medioevo, Rinascimento, Riforma, L imitazione di Roma, 233 Documenti: Politica e morale nel pensiero di Machiavelli, Rinascimento e religione, Erasmo da Rotterdam, 239 Documenti: La polemica contro la religiosità popolare,239 Documenti: La polemica contro il papato, 240 Documenti: La dignità dell uomo, Le grandi potenze nel XVI secolo La crisi degli intellettuali italiani, Carlo V d Asburgo, L ideologia imperiale di Carlo V, Lo scontro tra Francia e Spagna, 248 Documenti: I problemi economici di Carlo V, L impero turco nei primi decenni del Cinquecento, 251 VISTO DA VICINO: I costi della guerra, La riforma protestante in Germania La teologia di Martin Lutero, La polemica contro le indulgenze e il purgatorio, 255 Documenti: Le tesi sulle indulgenze, Il principio della sola Scrittura, 258 Documenti: Il ripudio del sacramento dell ordine, 258 RADICI DEL PRESENTE: Lutero: un uomo moderno?, Affermazione e conseguenze della Riforma Il successo di Lutero in Germania, 261 Documenti: Carlo V di fronte a Lutero, La rivolta dei contadini tedeschi, Il distacco dell Inghilterra da Roma, 264 Documenti: Lutero contro i contadini, Carlo V e la Germania luterana, Il fallimento dei progetti imperiali, 268 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Machiavelli e la politica come liberazione dell uomo, Il senso della colpa e del peccato nel Cinquecento,272 3 L elezione imperiale di Carlo V, La cultura militare medievale e la frode, Il sacco di Roma e la mentalità cristiana negli anni Trenta del XVI secolo, Propaganda anticlericale e uso delle immagini nei primi anni della Riforma, Il dibattito storiografico sulle cause della Riforma, Confessione, purgatorio e fede all inizio del Cinquecento, La posizione politica di Lutero, L isola di Utopia, 282 XIII Ipertesto 1 Millenarismo e riforma radicale nel Cinquecento 284 Il millennio imminente, 284 Il modello di Norman Cohn, 285 I taboriti boemi, 287 Documenti: Proclama millenaristico, 288 Thomas Müntzer, 289 Documenti: Il comunismo taborita, 289 Gli anabattisti di Münster,290 Documenti: Esaltazione della comunione dei beni, 291 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 La polemica di sant Agostino contro il millenarismo, Le condizioni ottimali per l insorgenza dei gruppi millenaristi, La riforma e le teologie radicali, 296 Avvio graduale al saggio breve Stampa, Umanesimo e Riforma 298 Mappa di sintesi 301 online Ipertesto A L impero russo La Russia di Kiev, 1 La Russia di Novgorod e l invasione mongola, 2 Contrasti religiosi nel XV secolo, 3 La Terza Roma di Ivan il Terribile,5 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Il dibattito politico, in Russia, alla fine del Quattrocento, 7 2 Il mito della Terza Roma, 8

6 UNITÀ V L età di Calvino e Filippo II Lo sviluppo demografico nel Cinquecento La rinnovata crescita della popolazione, La crescita della produzione di cereali, Il commercio dei grani, 307 VISTO DA VICINO: Povertà, banditismo e vagabondaggio, Il grano del Nord, 310 VISTO DA VICINO: Lerecinzioni in Inghilterra, L argento americano e la rivoluzione dei prezzi L arrivo in Europa dell argento americano, La circolazione dell argento americano, Il secolo dei genovesi, La rivoluzione dei prezzi, Il calvinismo e il Concilio di Trento Giovanni Calvino, 318 Documenti: L antisemitismo di Lutero, La teologia di Giovanni Calvino, 320 Documenti: La dottrina della predestinazione, La capacità di espansione del calvinismo, 322 Documenti: La morale calvinista, L ordine dei gesuiti, Il Concilio di Trento, I sacramenti, la Scrittura e la tradizione, La riforma morale del clero, Il tribunale dell Inquisizione, La repressione dell eresia, 332 XIV 4 Filippo II e i suoi nemici Grandezza e limiti della potenza spagnola, 334 Documenti: Lo scenario internazionale nel Cinquecento, La guerra nel Mediterraneo, La battaglia di Lepanto, 336 RADICI DEL PRESENTE: Occidente e islam, La rivolta nei Paesi Bassi, L indipendenza delle Province del Nord, 340 Documenti: Atto d abiura, La concezione calvinista del potere, 342 Documenti: La posizione politica di Calvino, 343 Documenti: La posizione politica di John Knox, La spedizione contro l Inghilterra, L Inghilterra della regina Elisabetta I, 347 ESE L esercito di Filippo II fosse sbarcato in Inghilterra?, Le guerre di religione in Francia, Le tesi dei calvinisti radicali, 352 Documenti: Il patto tra re e popolo, La fine delle guerre di religione in Francia, 354 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Il ruolo dell argento nel commercio con l Oriente, La rivoluzione dei prezzi, Calvino, Lutero e l ansia di fronte alla maestà di Dio,359 4 Progetti di Riforma cattolica e di Controriforma nell Italia del Cinquecento, L attività del Sant Uffizio in Italia, I problemi finanziari di Filippo II,363 7 Galere e galeazze alla battaglia di Lepanto, I Paesi Bassi contro lo Stato moderno,365 9 La discussione sul diritto alla ribellione nel Tardo Cinquecento, 367 Percorsi di storia locale La Riforma in Italia e il caso di Modena 368 La diffusione delle idee protestanti, 368 La novità del Beneficio di Cristo, 370 Documenti: Il beneficio di Cristo, 371 Giovanni Morone, 372 Documenti: La linea cattolica intransigente, 373 Il caso modenese, 373 Donne ed eresia nel ducato di Modena, 374 RIFERIMENTI STORIOGRA- FICI 1 Il cardinale Giovanni Morone, tra Modena e l Europa, Modena, città heretica marza, Donne, eresia e inquisizione a Modena nella seconda metà del Cinquecento, 378 Avvio graduale al saggio breve Riforma e alfabetizzazione 380 Mappa di sintesi 383 online Ipertesto A Il mito dell età dell oro e del Paese di Cuccagna L età dell oro, 1 Documenti: Il ritorno di Astrea, 2 La mitologia politica elisabettiana, 2 Il mito del Paese di Cuccagna,4 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Il mito dell età dell oro nel Roman de la Rose,6 2 Il Paese di Cuccagna, 7 3 Cuccagna e Utopia a confronto, 8 Ipertesto B Antisemitismo e letteratura in Inghilterra L accusa di omicidio rituale, 1 Letteratura e teatro veicoli di antisemitismo, 2 Documenti: La Passione di Cristo, 4

7 L ebreo di Malta,4 Documenti: Barabba, l ebreo di Marlowe, 5 Il mercante di Venezia, 6 Normalità e diversità a confronto, 7 La contrapposizione tra Belmonte e Venezia, 8 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 La genesi dell accusa di omicidio rituale, 9 2 La genesi del Mercante di Venezia, 11 UNITÀ VI Il secolo dei soldati e dei mercanti La guerra dei Trent anni I contrasti religiosi all interno dell impero, L inizio del conflitto, Gustavo Adolfo di Svezia, La guerra tra Spagna e Olanda, Le difficoltà della Spagna, La fase francese e la pace di Westfalia, La Francia di Mazzarino, L egemonia economica dell Olanda Le basi della supremazia olandese, Il commercio olandese in Europa, Il commercio con l Oriente e la potenza navale, 397 Documenti: La Compagnia delle Indie Orientali, 398 Documenti: La superiorità delle navi olandesi, Lo scontro con portoghesi e inglesi, Calvinismo e capitalismo Il concetto di economia-mondo, I mercanti capitalisti e il calvinismo, La tolleranza religiosa, L Italia nel Seicento La situazione politica italiana nel Seicento, L Italia dal primato alla crisi, L economia italiana alla ricerca di nuovi equilibri, 410 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 L ideologia politica della Spagna del Seicento,413 2 Carestia e cattivi raccolti in Spagna, La nuova Europa uscita dalla pace di Westfalia, Le rivolte contadine nella Francia del Seicento, I fondamenti economici della potenza olandese, 417 XV Ipertesto 1 Guerra e soldati nel XVII secolo 419 Il secolo del soldato, 419 Maurizio di Nassau e Raimondo Montecuccoli, 421 Fortezze ed eserciti permanenti, 422 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 La sorte del soldato: un mestiere sempre più rischioso, Soldati e organizzazione militare nel Seicento, 424 Avvio graduale al saggio breve Il capitalismo e le sue regole 426 Mappa di sintesi 429 Ipertesto A Il disagio dell abbondanza: religione e ricchezza nell Olanda del Seicento Il rifiuto della teocrazia calvinista, 1 L Olanda come nuovo Israele, 2 Documenti: Un invettiva polemica contro ipeccatori,4 Il timore del giudizio di Dio, 4 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Calvinismo e identità nazionale olandese, 6 2 La balena arenata e i presagi del giudizio divino, 8 Percorsi di storia locale online Masaniello e la rivolta napoletana Sforzi e problemi della monarchia spagnola, 1 Nobili e gabelle, 2 La rivolta di Masaniello, 4 Documenti: La rivolta narrata dal viceré, 5 La rivolta contro la monarchia spagnola, 6 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Religione, rituali e rivoluzione, 8 2 Il nuovo concetto di fedeltà, 10 3 Un giudizio storiografico sulla rivolta: fu un occasione perduta?, 11

8 UNITÀ VII Il Seicento dei poveri e delle streghe Galileo e la nuova mentalità scientifica La rivoluzione copernicana, 432 Documenti: Il disagio di fronte al nuovo modello cosmologico, Il rapporto tra nuova scienza e Sacra Scrittura, La condanna del copernicanesimo, Il nuovo metodo scientifico, 435 Documenti: Fede e scienza nel pensiero di Galilei, Carestia, peste e miseria Il ritorno della carestia, 438 Documenti: La carestia del 1629 nel territorio di Bergamo, La nascita di una nuova mentalità, 440 Documenti: La peste come castigo di Dio, Gli ufficiali di Sanità, 442 VISTO DA VICINO: Trecento e Seicento: due crisi a confronto, 444 Documenti: Misure in tempo di peste (1630), La mortalità infantile, Matrimonio e controllo della natalità, La società di fronte ai poveri Le nuove regole per l assistenza ai poveri, La reclusione dei poveri, 450 Documenti: La reclusione dei mendicanti di Parigi, 451 RADICI DEL PRESENTE: Dalla casa di reclusione al lager, La caccia alle streghe La repressione della stregoneria, 454 Documenti: Il sabba delle streghe, Il ruolo della tortura, 455 Documenti: L Inquisizione romana di fronte alla stregoneria, La fine dei processi per stregoneria, La cristianizzazione delle campagne, La pastorale della paura, 459 XVI RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Il processo a Galileo, tra politica e teologia, Le reazioni degli intellettuali europei, di fronte al copernicanesimo, Le magistrature di Sanità nell Italia del Seicento, La paura dei poveri, Le case di reclusione per i poveri, La strega come modello cristiano negativo, Geografia e storia della caccia alle streghe, Ignoranza religiosa e sopravvivenza di usanze pagane, 470 Ipertesto 1 Poveri e vagabondi nella letteratura europea 471 Povertà e letteratura in Spagna, 471 Documenti: Ritratto di due giovani picari, 472 Picari, vagabondi e prostitute, 473 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Grimmelshausen e la vagabonda Coraggio, 474 Avvio graduale al saggio breve La nascita di una nuova mentalità nel Seicento 476 Mappa di sintesi 479 online Ipertesto A Clausura e santità femminile in contesto cattolico La Riforma cattolica dei conventi femminili, 1 Sensi di colpa e trasgressioni, 2 Possessioni diaboliche, 3 Sante, mistiche e anoressiche, 4 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Spazi e tempi della clausura, 5 2 Gli scandali delle monache francesi possedute dal demonio, 6 3 Le sante anoressiche tra psicologia e storia, 8 Percorsi di storia locale Inquisizione e stregoneria a Siena tra Cinquecento e Seicento La caccia alle streghe in Italia,1 L Inquisizione romana a Siena,2 Sabba e maleficio,4 Un confronto tra Siena e l Inghilterra,4 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Camilla, la levatrice strega,6 2 La strega e il processo di personalizzazione della colpa, 7

9 UNITÀ VIII La Rivoluzione inglese L Inghilterra prima della Rivoluzione Lo sviluppo di Londra e del commercio, La situazione sociale delle campagne, La Chiesa di Stato, Presbiteriani, congregazionalisti e settari, Il conflitto tra re e Parlamento La politica di Carlo I, Lo scontro con il Parlamento, La New Model Army, I Livellatori La questione della tolleranza religiosa, 493 Documenti: Il rifiuto della monarchia nella Protesta di molte migliaia di cittadini, 494 Documenti: In difesa della tolleranza religiosa, I dibattiti di Putney, 496 Documenti: Il problema del suffragio universale ai dibattiti di Putney, L esecuzione del re, 498 Documenti: Il processo contro Carlo I: l arringa finale del presidente del Tribunale, La dittatura di Cromwell Il progetto costituzionale dei Livellatori, 502 Documenti: Il Patto del popolo nella versione del 1649, Gerrard Winstanley e i Diggers, Il protettorato di Cromwell, 505 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 L Inghilterra del Cinquecento e del Seicento, Le donne durante la Rivoluzione inglese, I caratteri della New Model Army, Le origini del Patto del popolo, Il radicalismo sociale e religioso di Gerrard Winstanley, 512 XVII Ipertesto 1 Rivoluzione, matrimonio e identità di genere 514 Puritanesimo e matrimonio, 514 Puritanesimo e vita coniugale, 515 Documenti: Milton in difesa della libertà di stampa, 516 I settari e il libero amore, 517 Documenti: I Ranters vistidaunloro avversario, 517 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 I puritani e la vita matrimoniale, al di là dei luoghi comuni, Milton, il matrimonio e il divorzio, 520 Avvio graduale al saggio breve Scontro politico e lotta contro l Anticristo 522 Mappa di sintesi 525 online Ipertesto A Calvinismo, rivoluzione e radicalismo politico La nascita graduale della terminologia politica moderna, 1 Calvinismo e rivoluzione, 2 Ugonotti e puritani a confronto,4 Documenti: Il radicalismo politico e religioso dei puritani,4 Verso la rivoluzione,6 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Calvinismo e moderna mentalità critica, 7 2 Calvinismo, liberalismo e politica radicale, 9 Ipertesto B I puritani inglesi nel Nuovo Mondo Le colonie inglesi in Nord America, 1 La conquista dei territori indiani, 2 La mentalità puritana, 4 L insediamento puritano di Salem, 6 La caccia alle streghe di Salem, 7 RIFERIMENTI STORIOGRAFICI 1 Ipuritani inglesi e la guerra, 8 2 Individuo e comunità secondo la mentalità puritana, 10 Indice dei nomi 526

10 Il Medio 2 Intorno all anno 800, l Europa era molto povera e arretrata, a confronto con il mondo musulmano e con l impero bizantino. In quest epoca, tutti coloro che detenevano l autorità affermavano di averla ricevuta da Dio. I re di Francia arrivarono al punto di sostenere che Dio aveva concesso loro la possibilità di effettuare guarigioni miracolose. Dopo la conquista normanna (1066) anche i sovrani di Inghilterra iniziarono a essere re taumaturghi. Nel riquadro Edoardo il Confessore, re d Inghilterra, guarisce un uomo, muto dalla nascita, con il tocco della mano (miniatura inglese del XIII secolo). Non solo tenebre Il concetto di Medioevo nacque all inizio del Cinquecento, nel momento in cui si svilupparono due eventi culturali fondamentali nella storia europea: il Rinascimento e la Riforma protestante. Pur avendo finalità diverse, entrambi rifiutarono le credenze e i comportamenti dell epoca che li aveva immediatamente preceduti; a questo passato prossimo, entrambi contrapposero un passato remoto perfetto, che volevano far ritornare: l antica Roma, nel caso del Rinascimento, la Chiesa delle origini, per quanto concerne la Riforma. Per gli intellettuali che sostenevano questi movimenti culturali, il periodo storico che aveva separato quel grandioso mondo lontano (Roma o la Chiesa apostolica, a seconda dei casi) dal tempo in cui essi vivevano, era stato solo un lungo intervallo di buio, di tenebre e di violenza. Quel mondo di barbari doveva essere abbandonato senza rimpianti: al suo posto, avrebbe dovuto nascere un epoca nuova, caratterizzata dall ambizioso tentativo di riportare in vita il glorioso passato perduto, facendolo risorgere in tutto il suo splendore. A partire dall XI secolo, l Europa entrò in una lunga fase di espansione demografica, che durò fino alla metà del Trecento. In Italia il nuovo dinamismo dell Occidente europeo generò prima il decollo economico di alcune importanti città marinare (Pisa, Genova, Venezia) e la rinascita delle città (che si organizzarono in comuni). Il papato rafforzò la propria autorità e pretese di essere la guida suprema dell intera cristianità. La spedizione del (prima crociata) nacque dall unione di questi due elementi: sviluppo economico-demografico e iniziativa politico-religiosa della Chiesa di Roma. Nel riquadro una mappa di Gerusalemme, dalla Cronaca delle crociate del monaco Roberto di Reims (XIII secolo, Biblioteca dell Università di Uppsala, Svezia). Il concetto di Medioevo, dunque, nacque con un significato polemico e dispregiativo, che in parte continua a esistere anche ai giorni nostri: basti pensare all aggettivo medievale, usato spesso per criticare usanze o comportamenti che non sembrano più adeguati ai tempi moderni. Fino a che punto questo concetto negativo del Medioevo può ancora essere condiviso? La maggioranza degli storici, oggi, ha un atteggiamento molto più sfumato nei confronti del Medioevo, facendo notare in primo luogo che si tratta di un periodo lunghissimo, durato più di mille anni, che abbraccia i secoli compresi tra la caduta dell Impero romano d Occidente (476) e la scoperta del Nuovo Mondo, alla fine del XV secolo. Un epoca così ampia non può essere oggetto di un unico giudizio sintetico (positivo o negativo). Si rende necessaria, dunque, un articolazione in varie fasi che, essendo più brevi, si prestino meglio a una valutazione. Ecco perché molti storici sono soliti distinguere, all interno del Medioe-

11 evo UNITÀ I Dopo la battaglia di Bouvines (1214), il re di Francia aumentò notevolmente il proprio prestigio, mentre il sovrano inglese fu costretto a concedere la Magna Charta Libertatum, che pose precise limitazioni al suo potere. In Germania, l impero trovò la sua ultima grande figura in Federico II, sovrano anche della Sicilia e dell Italia meridionale. Il suo disegno di dominare tutta l Italia fu però sconfitto dall alleanza dei comuni con il papato. Nel riquadro il castello di Federico II a Castel del Monte, in Puglia, costruito tra il 1240 e il Nel XII secolo l Occidente diede prova di un dinamismo eccezionale anche a livello religioso. Desiderosi di una vita spirituale più intensa, molti laici cercarono di prendere i precetti evangelici alla lettera, vivendo in assoluta povertà, a imitazione di Cristo e degli apostoli. Alcuni dei nuovi movimenti nati da questo fermento criticarono violentemente la Chiesa per le sue ricchezze. Francesco d Assisi, invece, si sforzò di restare sempre obbediente al papato. Nel riquadro l apparizione di San Francesco ad Arles, affresco di Giotto conservato presso la Basilica Superiore di Assisi. 3 vo, tre periodi, chiamati rispettivamente Alto Medioevo, Basso Medioevo e Autunno del Medioevo. L Alto Medioevo (secoli V-X) fu un periodo difficile, caratterizzato dalla presenza della peste e dall arrivo in Europa di numerosi popoli invasori. Anche i secoli XIV e XV (Autunno del Medioevo) furono un tempo di epidemia, di regresso demografico e di crisi economica. Per il Basso Medioevo (che comprende i secoli XI-XIII), cioè per il periodo che occupa il centro del Medioevo stesso, il giudizio tradizionale dev essere completamente rivisto e ripensato. I secoli compresi tra il Mille e il Trecento furono un epoca di risveglio e di rilancio in tutti i campi: demografico, commerciale, artistico, culturale L Occidente latino, che fino al Mille era stato oggetto di invasione da parte di popoli stranieri, capaci di sfruttare la debolezza delle strutture politiche, militari ed economiche dell Europa cristiana, a partire dall XI secolo trovò nuova forza e nuove risorse, dando inizio a un impetuoso processo di espansione che neppure la battuta d arresto dei secoli XIV e XV sarebbe stata in grado di bloccare. SOMMARIO TESTO 1. Potere e strutture politiche nel Medioevo europeo 2. Le rivoluzioni economiche dell XI secolo 3. Dall impero alle monarchie nazionali 4. Aspetti della religiosità medievale IPERTESTI 1. La civiltà delle buone maniere 2. L aldilà medievale online IPERTESTO A. Cavalleria e letteratura

12 CONTRASTI POLITICI 1 Potere e strutture politiche nel Medioevo europeo UNITÀ I 4 IL MEDIOEVO Crisi delle città 1.1 Le condizioni materiali dell Europa I secoli compresi tra la caduta dell Impero romano d Occidente (476) e l incoronazione di Carlo Magno (800) furono caratterizzati da un forte calo demografico, determinato dai saccheggi e dalle violenze delle invasioni barbariche e da frequenti epidemie di peste. Con ogni probabilità, intorno al 750, l intera popolazione europea non superava i 27 milioni di abitanti. Nell Occidente latino dei secoli VIII-X le città persero gran parte della loro importanza. Innanzi tutto, cessarono di essere centri amministrativi: i funzionari dello Stato, specialmente in Gallia, smisero di risiedere nelle città e preferirono trasferirsi nelle loro residenze di campagna (villae). Fedeli in questo alla tradizione romana, solo i vescovi rimasero all interno dei centri urbani; in vari casi, si dovette unicamente a questo fatto la sopravvivenza stessa della città. Comunque, siamo sempre di fronte a entità urbane alquanto modeste, in cui il numero degli abitanti era sorprendentemente basso. Nel X secolo Roma, la città più popolosa dell Occidente (al centro dell Italia, che più degli altri paesi aveva conservato un elevato numero di centri urbani relativamente attivi e dinamici) non aveva più di abitanti, mentre la capitale imperiale al tempo di Augusto e la Baghdad dei califfi intorno al Mille superavano il milione di persone. In Gallia, addirittura, persino le città più vive e animate (Parigi, Metz, Arras, ad esempio) nei secoli IX e X non superavano i 5000 abitanti, quando le due città mesopotamiche di Kufa e Basra contavano invece, rispettivamente, e residenti. STIMA DELLA POPOLAZIONE EUROPEA (I-IX SECOLO) Il grafico mostra una stima approssimativa della popolazione europea nell arco di circa mille anni. L andamento degli istogrammi permette di vedere che dopo il 200 d.c. la popolazione cominciò a diminuire. Il culmine del crollo demografico si ebbe intorno al 650, quando la popolazione non raggiungeva i 20 milioni di abitanti. milioni di abitanti , anni

13 OCEANO ATLANTICO REGNO DEI SUEBI REGNO DEI VISIGOTI CELTI CELTI BASCHI CELTI Mare del Nord ANGLIESASSONI REGNO ALAMANNI DEI BURGUNDI REGNO DEI FRANCHI REGNO DEGLI OSTROGOTI Il regno dei franchi si estese su gran parte della Francia Mar Nero I REGNI ROMANO-BARBARICI Il regno degli ostrogoti aveva il suo centro in Italia IMPERO ROMANO D ORIENTE Il regno dei visigoti occupava l attuale Francia meridionale elaspagna REGNO DEI VANDALI Mar M edi terraneo Il regno dei vandali si estendeva sulle coste dell Africa settentrionale Con la caduta dell Impero romano d Occidente (avvenuta nel 476 d.c.), in Europa si creò una fortissima frammentazione politica, in quanto l autorità dell imperatore, unica e centralizzata, era stata sostituita dalla presenza di numerosi Stati indipendenti. Per designarli, gli storici usano l espressione regni romano-barbarici. Si tratta di una definizione efficace perché segnala che c è una popolazione mista, composta da romani e barbari. Di solito i barbari non erano molto numerosi ma avevano una posizione dominante nei confronti della popolazione romana. All inizio del IX secolo, registriamo il sintomo più evidente della generale povertà in cui l Occidente latino era sprofondato: i sovrani franchi cessarono definitivamente di coniare monete d oro e si limitarono all emissione di denari d argento. In effetti, il volume del commercio era talmente piccolo, da non aver più bisogno di uno strumento ingombrante come la moneta aurea. In questa nuova situazione, l oro cessò di essere usato come mezzo di scambio e fu utilizzato solo per rendere più splendide le chiese di Dio e dei suoi sacerdoti, oppure per creare gioielli, che mostrassero la potenza dei grandi, all interno di una società in cui la maggior parte degli uomini cercava di sopravvivere. A eccezione di un piccolo nucleo di sacerdoti e di professionisti della guerra, la maggioranza degli uomini praticava l agricoltura. Si trattava di un lavoro durissimo, che dava poca soddisfazione a causa della cronica scarsità di concime. In media, il rapporto tra semente impiegata e prodotto ottenuto era di 1 a 2; ma per ottenere un simile misero risultato, la quantità di energia e di manodopera necessarie era straordinaria. Di qui lo sforzo compiuto dai proprietari terrieri per vincolare alla terra i propri contadini, trasformati in servi della gleba, cioè privati della libertà di spostarsi e di trasferirsi su una terra diversa da quella in cui erano nati, per mettersi al servizio di un altro signore. 1.2 La nascita del sistema feudale All epoca delle grandi migrazioni che provocarono il crollo dell Impero romano, l esercito dei popoli germanici era formato da tutti coloro che fossero capaci di portare le armi, cioè dall intera comunità dei maschi adulti. Questa situazione mutò lentamente nel corso del tempo, e il cambiamento giunse a piena e completa maturazione intorno alla metà dell VIII secolo, nella Gallia franca. Intorno alla metà del V secolo, quando penetrarono all interno dell Impero romano, i franchi appartenevano al gruppo dei cosiddetti germani delle foreste. Dunque (a differenza dei visigoti e degli Basse rese dei campi i personaggi Germani Il termine designa un ampio ventaglio di popoli che furono descritti dallo storico latino Tacito, alla fine del I secolo d.c. Usi, leggi e abitudini erano spesso molto diversi da popolo a popolo; tuttavia, parlavano tutti lingue affini, dalle quali è derivato il tedesco moderno. Il territorio su cui tali popoli vivevano era immenso, esteso dal Reno all attuale Ucraina e dalla Scandinavia al Danubio. I germani che vivevano più a est, nelle steppe dell Europa orientale, avevano acquistato grande dimestichezza con i cavalli e si erano dotati di lunghe spade di acciaio, ideali per il guerriero che doveva stare in sella, colpendo il nemico di taglio. I franchi e altri germani che vivevano nelle regioni più vicine al Reno, invece, inizialmente usavano il cavallo solo come animale da tiro: i guerrieri giungevano sul campo di battaglia grazie a carri, ma poi scendevano e combattevano a piedi. CAPITOLO 1 5 Potere e strutture politiche nel Medioevo europeo

14 Un re concede un feudo in beneficio a un vassallo, miniatura del XIII secolo (Venezia, Biblioteca Marciana). UNITÀ I 6 IL MEDIOEVO Una nuova potenza d urto Professionisti della guerra ostrogoti, che erano popoli della steppa) i franchi avevano scarsa familiarità con il cavallo e preferivano combattere a piedi. Con il passare dei decenni, anche loro si resero conto del fatto che il combattente a cavallo era molto più potente ed efficace del fante, ma tale superiorità della cavalleria divenne schiacciante solo all inizio dell VIII secolo, allorché si diffuse in Europa occidentale la staffa. Probabilmente, questo strumento era stata inventato in India nel II secolo a.c., ma allora si trattava di un oggetto ancora molto semplice e rudimentale: in pratica, un anello di pelle o di stoffa, che aiutava il cavaliere a salire e a scendere dall animale. Adottata dai cavalieri cinesi, la staffa divenne rigida e metallica: in tale forma, essa fu accolta dai nomadi della steppa, dai bizantini e infine dai longobardi, e si impose in Europa. Il radicale mutamento che fu provocato dall adozione della staffa si intuisce già nelle espressioni latine che cominciarono a entrare in voga: infatti, mentre in passato si diceva «saltare a cavallo», nell Alto Medioevo si imposero gradualmente le formule «salire» e «scendere da cavallo». Il cambiamento più importante, tuttavia, ebbe luogo a livello militare, ed è stato descritto nel modo più efficace dallo storico americano L. White: «Il cavaliere poteva ora tenere la lancia in resta, stretta tra il corpo e la parte superiore del braccio, e attaccare il nemico vibrando il colpo non più con il vigore dei muscoli, ma con il proprio peso unito a quello del destriero lanciato alla carica. La mano del guerriero non vibrava più il colpo: lo guidava solamente. Così la staffa sostituiva alla forza umana l energia animale, e aumentava enormemente le possibilità del guerriero di recar danno al nemico». Oltre alla lancia, il cavaliere aveva poi bisogno della spada,dello scudo e di un equipaggiamento in ferro che proteggesse la sua persona. Naturalmente, tutto ciò costava molto caro: secondo alcuni studiosi, per armare di tutto punto un cavaliere era necessaria la rendita di un appezzamento vasto, almeno, 150 ettari. L organizzazione di un esercito di cavalieri, dunque, comportò una vera rivoluzione sociale: il servizio militare cessò gradualmente di essere un attività democratica, aperta a tutti gli uomini liberi, mentre l esercito finì per trasformarsi in una schiera elitaria, formata solo da ricchi professionisti della guerra. Verso la metà dell VIII secolo, la società medievale era nettamente divisa: dauna parte un piccolo gruppo di proprietari terrieri, che possedevano grandi estensioni di terre e che avevano i mezzi per combattere a cavallo; dall altra i contadini, che

15 non erano più in grado di servire nell esercito e che avevano come unico com- IL SISTEMA FEUDALE pito quello di lavorare le terre dei signori della guerra. Signore I signori, chiaramente, non combattevano da soli, ma avevano bisogno di truppe. Nei secoli VI e VII, prevalse il sistema Servizio del seguito dei compagni armati, chiamato anche dalle fonti franche trustis o comitatus. Un signore, in pratica, era cir- Vassallo condato da una schiera di soldati, che egli manteneva regolarmente, fornendo loro vitto, alloggio, armi e cavalli. Verso la metà dell VIII secolo, i signori più potenti e gli stessi sovrani iniziarono a concedere a molti di questi loro guerrieri delle terre da cui essi dovevano trarre di che vivere e di che armarsi. Fecero la loro comparsa, allora, termini nuovi, destinati a una lunga fortuna. La terra ricevuta dal guerriero, in un primo tempo, venne chiamata beneficio, ma con il passar dei secoli si impose il termine feudo, che finì per designare l intero meccanismo sociale che, a partire dall VIII secolo, si impose in Francia. Quanto al guerriero che riceveva la terra dal signore, la parola più utilizzata divenne infine vassus, vassallo. Signore e vassallo stipulavano un vero contratto. Il primo concedeva il feudo e si aspettava che l altro lo servisse completamente armato, a cavallo, ogni volta che sorgeva una necessità militare. Il guerriero, dal canto suo, era tenuto soprattutto a essere fedele al suo signore: nel mondo feudale e cavalleresco la fedeltà divenne il valore morale supremo, il principio fondamentale che non si doveva mai trasgredire. Infatti, il signore avrebbe potuto ritirare il beneficio al cavaliere infedele (o meglio, fellone) e assegnarlo a un altro servitore più affidabile. Feudo Riferimento storiografico 1 pag. 64 CAPITOLO Il Sacro romano impero Intorno alla metà dell VIII secolo, il regno dei franchi era lo Stato più vasto e potente dell Europa occidentale. Sostenuto dal papato, nel 773 il re Carlo (detto successivamente Magno, cioè il Grande, ) conquistò il regno dei longobardi, che comprendeva gran parte della penisola italiana. Inoltre, dal 775 intraprese una serie di altre campagne in Sassonia, in Baviera e in Austria; così, nel giro di una decina d anni, Carlo si trovò a governare un territorio enorme: dopo le invasioni germaniche, nessun altro sovrano aveva mai avuto tanto potere. A differenza dell antico Impero romano, questo vasto dominio non si estendeva sulle sponde del Mediterraneo, ma sull Europa centro-settentrionale. Comunque, per la prima volta dopo secoli, la maggior parte dell Occidente si trovava di nuovo riunita sotto una sola autorità monarchica, come al tempo di Roma. Pertanto, si fece strada l idea di considerare la grande costruzione politica edificata da Carlo come la resurrezione dell impero dei Cesari. Tuttavia, non era tanto il ricordo di Augusto a dominare le menti, bensì quello di Costantino e di Teodosio, gli imperatori che avevano posto la forza dello Stato al servizio della Chiesa. Così, quando Carlo fu proclamato imperatore,aroma, nella basilica di San Pietro, la notte di Natale dell anno 800, il ruolo decisivo nel- i personaggi Longobardi I longobardi erano una popolazione germanica orientale, che risiedeva nella regione del fiume Elba. Dopo una migrazione durata vari decenni, giunsero in Italia nel 568, guidati dal loro re Alboino. In un primo tempo, si segnalarono per la loro violenza e la loro ferocia; inoltre, mentre altre popolazioni germaniche avevano già adottato il cristianesimo prima di entrare all interno dei territori che fino al 476 costituirono l Impero romano d Occidente, i longobardi erano ancora pagani: si convertirono solo alla fine del VII secolo. Conquistarono quasi tutta l Italia settentrionale e centrale, con le sole eccezioni di Ravenna e Roma. Preoccupati del loro espansionismo, i papi si allearono con i re dei franchi, che infine, guidati da Carlo, conquistarono l Italia settentrionale nel 774. Potere e strutture politiche nel Medioevo europeo

16 L IMPERO DI CARLO MAGNO REGNI ANGLOSASSONI Senna Mare del Nord Aquisgrana SASSONIA Elba Regno dei Franchi all avvento al potere di Carlo Magno Territori conquistati da Carlo Magno Confini dell impero di Carlo Magno Territori alleati o tributari Patrimonio di San Pietro (territori del papa) Loira Parigi Reno OCEANO ATLANTICO BAVIERA Danubio Rodano Pavia Po Ebro LONGOBARDI IMPERO BIZANTINO LONGOBARDI Roma UNITÀ I Mar Mediterraneo Patrimonio di San Pietro 8 IL MEDIOEVO Una cerimonia ambigua la solenne cerimonia fu svolto da papa Leone III: fu lui a porre sul capo del re dei franchi la corona, simbolo della nuova dignità imperiale di Carlo. Compiendo tale gesto (che invero irritò profondamente Carlo, stando alle fonti franche), Leone III riuscì a stabilire un precedente di incalcolabile importanza e a fissare nella memoria collettiva l immagine di un sovrano che, in ginocchio dinanzi al pontefice, riceve dalle sue mani le insegne del potere, sottomettendosi a lui. In quanto successore di Pietro, il papa era stato posto da Cristo a guida dell intera cristianità, e quindi deteneva il supremo potere spirituale. Nelle intenzioni del papato, l imperatore doveva essere al servizio della fede cristiana e accettare dalla Chiesa consigli e indicazioni per la sua azione di governo: per il pontefice, il gesto di porre la corona sul capo del nuovo sovrano universale stava a segnalare la dipendenza del potere politico (o meglio, temporale) dal vescovo di Roma. D altra parte, la stessa cerimonia dell incoronazione aveva pure adottato numerosi elementi di origine bizantina, primo fra tutti quello dell atto di venerazione del nuovo imperatore da parte del patriarca di Costantinopoli: e infatti, subito dopo l incoronazione, papa Leone III si era prostrato davanti a Carlo. A Costantinopoli, effettivamente, il sovrano possedeva piena e completa sovranità anche sulla Chiesa, riteneva che Dio l avesse affidata alla sua protezione e, di fatto, la dirigeva. Dunque, proprio come Leone III poteva sentirsi superiore al sovrano (in virtù del fatto che era il papa a consegnare la corona all imperatore), così sulla base della sua nuova dignità, affine a quella dell imperatore bizantino, Carlo poté a sua volta sentirsi legittimamente investito di un nuovo ruolo, cioè insignito della carica di vero capo della cristianità e incaricato da Dio di provvedere a tutti i suoi bisogni, compresi quelli spirituali. Insomma, il nuovo Sacro romano impero nacque all insegna dell ambiguità e della più completa assenza di chiarezza reciproca nella divisione dei compiti e delle competenze spettanti a ognuna delle due autorità coinvolte: il papa e l imperatore.

17 1.4 L Impero germanico e il regno di Francia Alla morte di Carlo (814), il Sacro romano impero si disgregò molto rapidamente. Inoltre, nel giro di un secolo, il sistema feudale subì una radicale modificazione a seguito dell introduzione della cosiddetta ereditarietà dei benefici. All inizio, infatti, il feudo non era di proprietà del vassallo: alla morte del beneficiario, tornava al signore, che ne disponeva liberamente. La situazione cambiò radicalmente a partire dall anno 877, allorché l imperatore Carlo il Calvo (con il cosiddetto capitolare di Quierzy) concesse ai grandi vassalli titolari dei benefici più estesi, concessi dal sovrano stesso il diritto di trasmettere i loro feudi ai propri figli, per via ereditaria. In tal modo, il beneficio cessò in pratica di essere revocabile e divenne sempre più simile a una proprietà vera e propria, mentre il sovrano perdeva il controllo su di esso. Intorno al Mille, Germania e Francia erano ormai definitivamente separate sotto il profilo sia politico, sia linguistico. In entrambe le aree, su molte regioni, i sovrani possedevano un potere più formale che sostanziale, visto che i maggiori signori (una volta ottenuta l ereditarietà dei loro feudi) si comportavano come se fossero indipendenti. Nel corso del X secolo, insomma, i feudatari più ricchi e potenti si erano trasformati in principi autonomi, nei confronti dei quali i sovrani non erano affatto in grado di imporre la propria autorità. Per risolvere questo problema, e per rafforzare il proprio prestigio, i sovrani accentuarono gli aspetti di sacralità delle loro persone e del loro incarico. Nel 962, il duca di Sassonia Ottone si proclamò imperatore e diede vita al Sacro impero romano germanico. Sostenendo di aver ricevuto il potere direttamente da Dio, Ottone I ( ) si considerò (alla maniera bizantina) il vero capo supremo della Chiesa. Quest idea della sacralità della figura imperiale concezione secondo cui l imperatore era la fi- Ereditarietà dei feudi La sacralità del potere CAPITOLO 1 OCEANO ATLANTICO Loira Senna Rodano Lione Mare del Nord Aquisgrana Torino Treviri Reno Pavia Po Brema SASSONIA FRANCONIA Danubio Augusta Elba BAVIERA Venezia Magdeburgo Praga BOEMIA MORAVIA Vienna L IMPERO DI OTTONE I 9 Potere e strutture politiche nel Medioevo europeo Ebro Pisa Firenze Ravenna Roma Mar Adriatico Confini dell impero Patrimonio di San Pietro Patrimonio di San Pietro Mar Tirreno Napoli Bari

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