ASSISTENTE SOCIALE. Assistente sociale DENOMINAZIONE ALTRE DENOMINAZIONI SETTORE DESCRIZIONE
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- Antonio Borrelli
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1 ASSISTENTE SOCIALE DENOMINAZIONE ALTRE DENOMINAZIONI SETTORE DESCRIZIONE BREVE DESCRIZIONE PREREQUISITI Assistente sociale Socio-assistenziale Finalità: L assistenza sociale consiste nella messa in atto di interventi finalizzati a prevenire e risolvere situazioni di disagio e di emarginazione di singole persone, nuclei familiari, particolari categorie (minori, anziani, tossicodipendenti, handicappati, ). Ha la finalità di operare nei confronti di questi soggetti per valorizzarne l autonomia e l integrazione sociale. Elemento caratterizzante l attività dell assistente sociale è il collegamento tra gli enti di assistenza e le persone che necessitano di sostegno: individua e analizza i fenomeni e le situazioni di disagio, definisce la tipologia di bisogni, indirizza l intervento dei servizi presenti sul territorio, coordinando gli aiuti necessari. Riferimenti giuridici: La professione dell assistente sociale è disciplinata dalla Legge 23 marzo 1993 n. 84, Ordinamento della professione di assistente sociale e istituzione dell albo professionale e dalla Legge regionale 1/2004, Norme per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento che individua l assistente sociale come una delle figure professionali dei servizi sociali. Contesti lavorativi possibili: L attività dell assistente sociale può essere svolta in strutture pubbliche e private (Asl, Enti Locali, servizi alla persona, terzo settore) e nei centri riabilitativi dove si richiedono le sue competenze professionali, in regime di dipendenza o libero-professionista. La figura è prevista in tutte le normative generali e di settore (handicap, tossicodipendenze, salute mentale, consultori, misure alternative alle pene detentive, extracomunitari). Può quindi operare in servizi e strutture di tutela socio-sanitaria dei minori, di consulenza alle scuole, di assistenza ospedaliera e di tutela della salute mentale, di assistenza a disabili ed anziani, di tutela della maternità e paternità (consultori), di cura e riabilitazione per tossicodipendenti e alcolisti, malati di AIDS, ecc. Prima della riforma universitaria (D.M. 3/11/1999 n. 509, Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei ) per diventare assistente sociale occorreva un diploma di scuola media superiore quinquennale e un titolo rilasciato da Scuole Dirette a Fini Speciali (SDFS) o un diploma universitario in servizio sociale di 3 anni (DUSS) e iscrizione all albo professionale mediante Esame di Stato. Con la riforma universitaria è stata prevista la classe di laurea in Scienze del Servizio Sociale e la classe delle lauree specialistiche in Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali. Al termine del percorso formativo condizione necessaria per l esercizio della professione è il superamento dell esame di stato e l iscrizione obbligatoria all albo professionale. L albo è suddiviso in due categorie: A, per chi è in possesso della laurea specialistica e B, per chi è in possesso della laurea triennale. 1
2 PROCESSI PRIMARI 1) ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO 2) PROGETTAZIONE DI POLITICHE, INTERVENTI E AZIONI 3) INIZIALE PRESA IN CARICO DELL UTENTE 4) MICROPROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI SUGLI UTENTI 5) GESTIONE E MONITORAGGIO DELL INTERVENTO 6) EROGAZIONE MISURE ASSISTENZIALI PROCESSI DI SERVIZIO 1) COORDINAMENTO E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 2) GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE CONOSCENZE 3) INTEGRAZIONE/COLLABORAZIONE CON LE RISORSE TERRITORIALI 4) VALUTAZIONE E VERIFICA 5) GESTIONE DELLA RELAZIONE CON I TIROCINANTI 2
3 PROCESSI PRIMARI 1) ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO - promuovere e coordinare ricerche qualitative e quantitative sul sistema del welfare locale; - rilevare le fonti informative istituzionali presenti sul territorio (CPI, dati statistici, anagrafe, piani di zona ); - rilevare informazioni, giudizi, suggerimenti e valutazioni presso gli stake holders (utenti, cittadini, colleghi ); - rilevare le iniziative presenti sul territorio (Osservatori, ricerche, progetti, attività ); - evidenziare, a partire dall analisi delle fonti e dall elaborazione dei dati, i bisogni espressi e potenziali del territorio; - fare una mappatura delle risorse presenti o attivabili sul territorio (servizi, associazioni ); - metodologia della ricerca sociale (tecniche di osservazione, di analisi territoriale, di lettura dei dati e di progettazione educativa); - statistica sociale; - politica sociale, legislazione socio-sanitaria ed organizzazione dei servizi sociali; - fonti normative di riferimento (leggi, circolari, regolamenti ); - sociologia generale (aspetti socio-demografici, culturali, politici ed economici del territorio); - informatica; - raccogliere informazioni da fonti diverse (biblioteche, Comuni, Province, regione, Asl, Istituti scolastici, altri operatori, utenti ); - utilizzare tecniche di costruzione di strumenti per l analisi e la lettura dei dati; - adattare gli strumenti di rilevazione già esistenti ai propri scopi (questionario, traccia, intervista ); - interpretare i dati statistici; - utilizzare tecniche e software di elaborazione dei dati (access, excel ); 3
4 2) PROGETTAZIONE DI POLITICHE, INTERVENTI, AZIONI - progettare servizi ed attività in risposta a situazioni di bisogno e di disagio (a favore di utenti, famiglie, gruppi, comunità ) anche in ottica preventiva; - partecipare alla realizzazione dei processi e dei prodotti di programmazione locale (Piani di zona); - partecipare alla definizione di protocolli d intesa e convenzioni per la gestione dei progetti (tra servizi, enti pubblici, enti privati ); - predisporre strumenti di analisi quantitativi e qualitativi (per rilevazione fabbisogni, per analisi storia personale ); - promuovere e sperimentare delle soluzioni e dei modelli innovativi di servizi e strumenti di lavoro; - metodologia della ricerca sociale (tecniche di osservazione, di analisi territoriale, di lettura dei dati e di progettazione socio-assistenziale); - tecniche di Project Management; - statistica sociale; - sociologia generale (aspetti socio demografici, culturali, politici ed economici); - diritto amministrativo e pubblico; - politica sociale, legislazione socio-sanitaria e organizzazione dei servizi sociali; - tecniche di budgeting; - informatica; - utilizzare tecniche di Project Management per pianificare e programmare interventi di politica sociale e azioni di monitoraggio e valutazione; - scegliere ed adattare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni in funzione dell obiettivo da raggiungere (colloqui individuali e di gruppo, interviste, questionari ); - scegliere tecniche di costruzione di strumenti per l analisi e la lettura dei dati; - predisporre e compilare protocolli d intesa e convenzioni per la gestione dei progetti; - utilizzare tecniche e software di elaborazione dei dati (access, excel ); 4
5 3) INIZIALE PRESA IN CARICO DELL UTENTE - segretariato sociale (ascoltare la domanda, fornire informazioni e/o accogliere la domanda); - condurre l indagine socio-economico-famigliare e l anamnesi attuale e remota; - orientare ai servizi di secondo livello; - predisporre il contratto assistenziale e l inizio dell intervento; - attivare l équipe socio sanitaria; - psicologia (generale, sociale, dello sviluppo); - principi e fondamenti del servizio sociale; - metodi e tecniche del servizio sociale (tecniche del colloquio come strumento di analisi dei bisogni); - teorie e tecniche di comunicazione interpersonale verbale e non verbale (ruoli, dimensioni e fattori coinvolti); - politica sociale, legislazione socio-sanitaria e organizzazione dei servizi sociali; - codice deontologico, ambito di lavoro (struttura organizzativa, funzioni e ruoli) e altre figure professionali; - sociologia generale (interazione sociale, famiglia, gruppi ); - diritto privato e penale; - procedure amministrative (iter procedurali delle più comuni pratiche burocratiche sociali e sanitarie); - lingue straniere; - informatica; - rilevare le esigenze informative degli utenti ed individuare il tipo di problema; - tradurre l informazione in contenuti informativi, sia verbali che scritti, adeguati e comprensibili per l utente; - realizzare, pubblicare, diffondere materiali ed opuscoli; - aggiornare le informazioni; - utilizzare tecniche di comunicazione verbale e non verbale; - utilizzare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni (colloqui individuali e di gruppo, interviste, analisi di documenti ); - analizzare il bisogno (interpretazione dei dati raccolti); - proporre e negoziare con l utente il servizio più idoneo rispetto al bisogno emerso; - compilare il contratto di presa in carico; - individuare gli operatori e le persone necessarie per la messa in atto di un intervento; - facilitare e favorire lo scambio d informazioni e le collaborazioni tra le figure professionali coinvolte nel progetto; - utilizzare correttamente le procedure di servizio e la metodologia professionale dell intervento (modelli prof.li in letteratura); - utilizzare la rete; 5
6 4) MICROPROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI SUGLI UTENTI - definire il progetto d intervento per il singolo utente e/o la famiglia; - tecniche di progettazione; - metodi e tecniche del servizio sociale; - psicologia (generale, sociale, dello sviluppo); - sociologia (della famiglia, della devianza); - principi e fondamenti del servizio sociale; - codice deontologico, ambito di lavoro (struttura organizzativa, funzioni e ruoli) e altre figure professionali; - diritto privato, diritto penale; - tecniche di budgeting; - informatica; - utilizzare tecniche e metodi di progettazione per pianificare e programmare interventi sul singolo utente e/o famiglia; - utilizzare correttamente le procedure di servizio e la metodologia professionale dell intervento (modelli prof.li in letteratura); - scegliere ed adattare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni in funzione dell obiettivo da raggiungere (colloqui individuali e di gruppo, interviste, questionari ); - utilizzare la rete; - utilizzare tecniche e software di elaborazione dei dati (access, excel ); 6
7 5) GESTIONE E MONITORAGGIO DELL INTERVENTO - gestire il progetto di intervento sociale in tutte le sue fasi per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e disagio autonomamente e/o in collaborazione con altre specificità professionali; - progettare il monitoraggio dell intervento; - condurre interventi di mediazione nelle dinamiche interpersonali (famiglia, coppia ); - gestire interventi di mediazione familiare (in fase di separazione e di divorzio); - gestire gruppi di auto-mutuo aiuto; - collaborare con l autorità giudiziaria (Tribunale Civile, Penale e Minorenni, Giudice Tutelare) per segnalazione e gestione caso; - gestire/partecipare a incontri di équipe; - politica sociale, legislazione socio-sanitaria e organizzazione dei servizi sociali; - principi e fondamenti del servizio sociale; - metodi e tecniche del servizio sociale; - psicologia sociale e dinamiche di gruppo; - teoria e tecniche di comunicazione interpersonale (ruoli, dimensioni e fattori coinvolti); - diritto (privato, di famiglia, penale, del lavoro con approfondimenti sulle relative norme di settore); - codice deontologico, ambito di lavoro (struttura organizzativa, funzioni e ruoli) e altre figure professionali; - individuare le figure professionali necessarie per risolvere le problematiche rilevate (Educatore, Oss, Psicologo, Psichiatra, Medico ); - individuare i servizi specialistici del territorio necessari per risolvere la problematiche emerse (Salute Mentale, Consultori, Asl ); - utilizzare tecniche di comunicazione verbale e non verbale e di gestione delle dinamiche di gruppo; - utilizzare tecniche di intervento sociale sul comportamento problematico; - rispettare e mettere in atto le procedure del servizio; - verificare la disponibilità e l idoneità di posti vacanti in comunità/struttura in relazione ai bisogni e alle caratteristiche dell utente in carico; - utilizzare tecniche di monitoraggio e di riprogettazione dell intervento; 7
8 6) EROGAZIONE MISURE ASSISTENZIALI ATTIVITA - attivare interventi di assistenza economica (integrazione rette, assegni di cura, buoni alimentari, borse lavoro ); - predisporre relazioni sociali per ottenere altre misure assistenziali; - partecipare a commissioni istituzionali per il riconoscimento diritti socio-sanitari; - fonti normative (leggi, regolamenti, circolari ); - sociologia del lavoro; - metodi e tecniche del servizio sociale; - teorie e tecniche di comunicazione verbale e non verbale (ruoli, dimensioni e fattori coinvolti ); - utilizzare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni per individuare i soggetti beneficiari; - rispettare e mettere in atto le procedure necessarie per l attivazione degli interventi di assistenza economica; 8
9 PROCESSI DI SERVIZIO 1) COORDINAMENTO ED ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO - coordinare i servizi sociali; - coordinare l assistenza domiciliare e l educativa territoriale; - partecipare e coordinare incontri con altre strutture/servizi che si occupano delle stesse problematiche; - coordinare gruppi di lavoro; - partecipare alla riunione periodica di staff o d equipé; - collaborare alla selezione e formazione delle risorse umane; - collaborare alla progettazione/organizzazione dei corsi di formazione; - codice deontologico, ambito di lavoro (struttura organizzativa, funzioni e ruoli) e altre figure professionali; - sociologia dell organizzazione; - politica sociale, legislazione socio-sanitaria e organizzazione dei servizi sociali; - il lavoro di rete; - procedure amministrative (iter procedurali delle più comuni pratiche burocratiche sociali e sanitarie); - teoria e tecniche di comunicazione interpersonale (ruoli, dimensioni e fattori coinvolti); - psicologia del lavoro e di comunità; - metodi e tecniche del servizio sociale; - tecniche di conduzione di gruppi; - utilizzare tecniche di comunicazione verbale e non verbale; - utilizzare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni del gruppo di lavoro; - individuare gli operatori competenti per la risoluzione dei problemi e assegnare loro i compiti; - individuare le priorità da trattare nelle riunioni; - individuare i fabbisogni formativi del gruppo di lavoro; 9
10 2) GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE CONOSCENZE ATTIVITA - predisporre, aggiornare, archiviare le cartelle degli utenti e il PAI; - progettare ed aggiornare il sistema informativo del Servizio e i suoi strumenti; - predisporre materiale illustrativo sulle iniziative o sui servizi erogati; - predisporre atti amministrativi; - rilevare ed elaborare dati su tipologia d utenza, trattamenti, strutture; - svolgere attività didattico-formative; - curare lo sviluppo e l aggiornamento della professionalità; - procedure amministrative (iter procedurali delle più comuni pratiche burocratiche sociali e sanitarie, segreto professionale); - archiviazione (tecniche per la costruzione e la gestione di documenti e banche dati); - informatica; - metodi e tecniche del servizio sociale; - elementi di etica professionale (rispetto del segreto professionale e della privacy); - profilo professionale (elementi innovativi e in evoluzione caratterizzanti la professione); - predisporre e compilare correttamente le cartelle degli utenti, le schede, i registri ed il PAI; - realizzare materiale illustrativo chiaro sulle iniziative e sui servizi erogati; - organizzare la documentazione (integrare fonti ed informazioni diverse); - utilizzare tecniche e software di elaborazione dei dati (access, excel, ); - rispettare la confidenzialità del dossier; - evidenziare le problematiche dei fruitori nel corso delle attività didattico-formative; - mettere in atto delle soluzioni adeguate per la risoluzione dei problemi emersi; - individuare le opportunità formative utili per accrescere la propria competenza professionale; 10
11 3) INTEGRAZIONE/COLLABORAZIONE CON LE RISORSE TERRITORIALI - progettare e coordinare delle reti integrate di servizi sul territorio; - attivare la rete territoriale per l integrazione dei singoli, delle famiglie, dei gruppi e delle comuinità; - collaborare con i servizi specialistici del territorio (Salute Mentale, Psichiatria, Consultori, Asl ); - promuovere e coordinare gruppi di volontariato e associazionismo; - promuovere momenti di confronto con gli organismi politici sui servizi realizzati/da realizzare; - fornire consulenza alle famiglie, insegnanti, gruppi di volontariato, amministratori, operatori dei servizi, forze dell ordine sulla normativa, sul reperimento delle risorse e sulla politica sociale; - sociologia generale (aspetti socio demografici, culturali, politici ed economici);; - diritto (costituzionale, amministrativo, pubblico, del lavoro con approfondimenti sulle relative norme di settore); - politica sociale, legislazione socio-sanitaria e organizzazione dei servizi sociali; - economia politica; - teoria e tecniche di comunicazione interpersonale (ruoli, dimensioni e fattori coinvolti); - psicologia (sociale e dell organizzazione); - il lavoro di rete; - facilitare e favorire i contatti tra le persone e gli Enti coinvolti in un progetto educativo (creazione mailing list, organizzazione incontri, seminari ); - evidenziare punti di forza e debolezza del progetto nell ottica dei soggetti da coinvolgere; - utilizzare tecniche di comunicazione e di gestione delle dinamiche di gruppo; - utilizzare tecniche di negoziazione; - segnalare ed inviare gli utenti ai servizi specialistici attraverso apposite procedure codificate; - individuare gli operatori competenti per la risoluzione dei problemi; - rilevare le esigenze informative degli utenti ed individuare il tipo di problema; - tradurre l informazione in contenuti informativi, sia verbali che scritti, adeguati e comprensibili per l utente; 11
12 4) VALUTAZIONE E VERIFICA - progettare il monitoraggio e la valutazione dell intervento e del servizio; - partecipare alla definizione di procedure di lavoro e di standard di qualità dei risultati; - monitorare gli interventi (attraverso riunioni periodiche con l équipe di lavoro, applicazione di strumenti specifici ); - valutare l efficacia e l efficienza degli interventi attivati e del Servizio; - valutare l efficacia e l efficienza dei servizi esternalizzati; - gestire momenti di supervisione; - partecipare a commissioni per gli standard di strutture, istituti, comunità; - teorie e tecniche della valutazione degli interventi formativi; - teorie e tecniche di monitoraggio dei servizi erogati; - sistema di qualità del servizio; - pedagogia sperimentale (tecniche e strumenti per la verifica colloqui, griglie di osservazione-); - fonti normative (leggi, circolari, regolamenti); - scegliere (se già esistenti), adattare o definire strumenti specifici di monitoraggio e valutazione; - utilizzare procedure e modulistiche previste dal sistema qualità del servizio; - evidenziare scostamenti rispetto agli obiettivi prefissati; - individuare proposte per migliorare il servizio; 12
13 5) GESTIONE DELLA RELAZIONE CON I TIROCINANTI - facilitare l inserimento e fornire supervisione ai tirocinanti; - accompagnare l allievo nel percorso esperienziale; - tenere i contatti con l organizzazione inviante; - pedagogia generale e sociale; - psicologia sociale e dell organizzazione; - teoria e tecniche di comunicazione interpersonale (ruoli, dimensioni e fattori coinvolti); - tecniche di supervisione e monitoraggio; - norme che disciplinano l inserimento dei tirocinanti; - utilizzare tecniche di colloquio e di comunicazione verbale e non verbale per condurre incontri finalizzati all inserimento e alla supervisione dei tirocinanti; - individuare difficoltà e problematiche sperimentate dai tirocinanti; - facilitare la rielaborazione delle situazioni emotivamente difficili vissute dai tirocinanti; - individuare ipotesi di soluzione di problemi e difficoltà emersi; 13
14 CARATTERISTICHE PERSONALI 1 1) DI REALIZZAZIONE E OPERATIVE orientamento al risultato (interesse a lavorare bene o a misurarsi con standard d eccellenza) attenzione all ordine, alla qualità e all accuratezza (bisogno di ridurre l incertezza della realtà circostante) spirito di iniziativa (predisposizione ad agire) ricerca delle informazioni (desiderio di saperne di più su fatti, persone o questioni) 2) DI ASSISTENZA E SERVIZIO sensibilità interpersonale (capacità di ascoltare, capire e rispondere ai desideri, ai sentimenti e alle preoccupazioni degli altri anche se non manifestati o parzialmente espressi) orientamento al cliente (desiderio di aiutare o servire il cliente, di soddisfare i suoi bisogni). 3) D INFLUENZA persuasività e influenza (desiderio d avere un influenza o un effetto specifico sugli altri, in modo da convincerli o indurli ad obbedire) consapevolezza organizzativa (capacità di comprendere ed utilizzare le diverse culture aziendali, oltre la propria) costruzione di relazioni (capacità di instaurare e mantenere rapporti cordiali con le persone che sono o possono essere utili per raggiungere gli obiettivi di lavoro) 4) MANAGERIALI sviluppo degli altri (intenzione di favorire l apprendimento o lo sviluppo di una o più persone) attitudine al comando: assertività e uso del potere formale (capacità di farsi obbedire e rispettare senza prevaricare) lavoro di gruppo e cooperazione (desiderio di lavorare in collaborazione con gli altri e di essere parte d un gruppo piuttosto che lavorare da soli o in competizione) leadership del gruppo (desiderio di assumere il ruolo di leader d un gruppo) 5) COMPETENZE COGNITIVE pensiero analitico (capacità di comprendere le situazioni scomponendole nei loro elementi costitutivi e di valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti) pensiero concettuale (capacità di riconoscere modelli astratti o rapporti fra le situazioni più complesse e i loro elementi principali o sottostanti) 1 La declinazione di competenze che riportiamo di seguito si riferisce al dizionario delle competenze elaborato da L. Spencer e M.Spencer in Competenza nel lavoro, Franco Angeli, Milano,
15 capacità tecniche/professionali/manageriali (capacità di utilizzare queste conoscenze e di trasferire quelle più appropriate alle diverse situazioni di lavoro) 6) DI EFFICACIA PERSONALE autocontrollo (capacità di conservare il controllo delle proprie emozioni e di evitare comportamenti negativi di fronte all opposizione o all ostilità degli altri o in situazioni di lavoro emotive o stressanti) fiducia in sé (convinzione di poter assolvere un compito, di assumere decisioni o di convincere gli altri in qualunque situazione, anche critica, o di reagire costruttivamente agli insuccessi) flessibilità (capacità e la volontà di adattarsi e di lavorare efficacemente in un ampia gamma di situazioni o con persone o gruppi diversi) impegno verso l organizzazione (capacità e la volontà di allineare i propri comportamenti alle necessità, alle priorità ed agli obiettivi della propria organizzazione) 15
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