IUS IN BELLO LE FONTI E I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO

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1 IUS AD BELLUM Schema delle lezioni LA DISCIPLINA DELL USO DELLA FORZA DA PARTE DEGLI STATI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE IL SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA E L USO DELLA FORZA NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE IUS IN BELLO LE FONTI E I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO UNO SGUARDO D INSIEME ALLA DISCIPLINA ATTUALE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO E ALLE SUE LINEE DI SVILUPPO DIRITTO INTERNAZIONALE PENALE I CRIMINI INTERNAZIONALI DELL INDIVIDUO I TRIBUNALI PENALI INTERNAZIONALI

2 Parte prima LA DISCIPLINA DELL USO DELLA FORZA DA PARTE DEGLI STATI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE

3 La disciplina dell uso della forza armata prima dell entrata in vigore della Carta ONU Principio della libertà del ricorso all uso della forza armata Le tappe principali verso l abolizione del principio della libertà del ricorso all uso della forza armata: Il Patto della Società delle Nazioni (1919) Il Patto Briand-Kellog (1928)

4 La Carta ONU (1945): il contenuto dell art. 2(4) e il diritto internazionale consuetudinario /Westphalian Model forza armata nelle relazioni internazionali divieto uso e minaccia dell uso della forza contro l integrità territoriale o l indipendenza politica o comunque incompatibile con i fini delle Nazioni Unite (carattere assoluto del divieto) il divieto (assoluto) non solo è espressione di una norma pattizia, ma riflette il contenuto di una norma consuetudinaria CIG, Sent. Nicaragua (1986) CIG, Sent. Piattaforme petrolifere (2003) CIG, Parere sul muro (2004)

5 Le eccezioni al divieto: la legittima difesa individuale nell art. 51 della Carta ONU e nel diritto internazionale generale Istituto previsto dalla Carta ONU, ma anche dal diritto internazionale generale; alcuni chiarimenti della nozione grazie alla CIG, ma alcuni aspetti ancora controversi Presupposti materiali legittima difesa: sussistenza di un attacco armato ( armed attack ; aggression armée ) L attacco armato fa riferimento alle forme più gravi di violazione del divieto di uso della forza (criterio della dimensione e degli effetti) tesi supportata dalla Cig nel caso Nicaragua (1986)

6 Assemblea generale, Risoluzione sulla definizione dell aggressione, 14 dicembre 1974 Ciascuno dei seguenti atti sarà qualificato quale aggressione: a) l invasione o l attacco da parte delle forze armate di uno Stato ovvero ogni forma di occupazione militare anche temporanea derivante da un invasione o attacco; b) bombardamenti da parte delle forze armate di uno Stato contro il territorio di un altro Stato; c) il blocco dei porti o delle coste di uno Stato da parte delle forze armate di un altro Stato; d) ogni attacco da parte delle forze armate di uno Stato alle forze terrestri, marine o aeree di un altro Stato

7 Assemblea generale, Risoluzione sulla definizione dell aggressione, 14 dicembre 1974 e) l impiego di forze armate di uno Stato, che si trovino nel territorio di un altro Stato con il consenso dello Stato di accoglienza, in contrasto con le condizioni definite nell accordo fra i due Stati ovvero la loro permanenza oltre il termine finale di efficacia dell accordo (intervento militare della Russia in Crimea (2014); f) la concessione del territorio di uno Stato a disposizione di un altro Stato affinché quest ultimo lo utilizzi per commettere atti di aggressione contro un terzo Stato; g) l invio da parte di uno Stato o per conto di tale Stato di bande armate, gruppi, forze irregolari o mercenarie, le quali compiono atti di uso della forza armata contro un altro Stato di gravità pari a quella degli atti menzionati nei punti precedenti, ovvero il sostanziale coinvolgimento dello Stato nel compimento di tali atti (aggressione armata indiretta) Non obbliga il Consiglio di sicurezza ad agire nei casi di cui sopra négli impedisce di considerare quale aggressione altre ipotesi

8 La legittima difesa individuale: segue caratteri legittima difesa (non disciplinati dall art. 51 Carta ONU): necessità (no occupazione territorio nemico, ma solo respingere attacco) proporzionalità immediatezza temporaneità o termine finale (notifica al CDS)

9 La legittima difesa collettiva nell art. 51 della Carta ONU e nel diritto internazionale generale Presupposti materiali: identici alla legittima difesa individuale Requisiti distintivi: occorre una espressa richiesta dello Stato attaccato nei confronti degli Stati terzi che intervengono Patti militari e organizzazioni regionali per la difesa collettiva

10 Problemi interpretativi sulla legittima difesa o Attualità dell attacco armato o Ipotesi dell aggressione armata indiretta o Attacchi provenienti da privati (verso un Post- Westphalian Model?)

11 Il problema dell aggressione armata indiretta Due ipotesi (Ris. AG 1974, let g): i) invio da parte di uno Stato o per conto di tale Stato di bande armate, gruppi, forze irregolari o mercenarie, le quali compiono atti di uso della forza armata contro un altro Stato di gravità pari a quella degli atti menzionati nei punti precedenti ii) ovvero il sostanziale coinvolgimento dello Stato nel compimento di tali atti (attività di assistenza o tolleranza da parte dello Stato; solo nel caso in cui è tale per cui i privati cadono sotto la dipendenza e il controllo dello Stato) Non bastano organizzazione, addestramento, finanziamento: Es: contras Nicaragua (addestramento, equipaggiamento, finanziamento, ma i contras non agiscono per conto USA (soggetti che agiscono in una situazione di totale dipendenza) Secondo CIG occorre un controllo totale dello Stato sui privati e la loro totale dipendenza (criterio del controllo effettivo) vs. (criterio del controllo complessivo; TPJ, Tadic, appello)

12 Legittima difesa e attacchi provenienti da privati: prassi recente: spinte post-westfaliane Ris e 1373 CDS del 2001 (Preambolo) Posizione NATO e USA, Israele, Colombia Parere CIG 2004 sulle conseguenze giuridiche della costruzione di un muro nei territori palestinesi occupati (par. 139) Sentenza CIG 2005 nel caso Congo c. Uganda Dottrina Caso del Califfato (ISIS) in Iraq e Siria (2014) (il consenso quale esimente e la legittima difesa collettiva?)

13 Il problema della legittima difesa preventiva La Carta ONU e i lavori preparatori Il diritto internazionale consuetudinario: dottrina anglosassone dottrina europea teoria restrittiva della legittima difesa preventiva (c.d. anticipatory self-defence) - posizione dell High Level Panel) dottrina della guerra preventiva (dottrina Bush) (c.d. pre-emptive self-defence)

14 l intervento di umanità o umanitario (verso un Post-Westphalian Model?) Nozione: intervento militare in territorio altrui per reagire a gravi violazioni dei diritti umani (senza il consenso dello Stato territoriale) Prassi antica (potenze europee ai danni dell impero ottomano) Casi principali periodo guerra fredda: invasione Pakistan dell india 1971; Vietnam in Cambogia 1978; Tanzania in Uganda 1979 Dopo l 89: Operazione Provide Comfort, 1991 Guerra in Kosovo Giustificato da alcuni Stati sulla base di questa teoria (GB no esplicitamente altri Stati NATO; Alcuni paesi islamici favorevoli; fortemente contrari Russia Cina e India)

15 l intervento di umanità o Posizioni dottrina umanitario Posizione CIG (caso Nicaragua) Elementi prassi favorevole alla formazione in atto norma consuetudinaria: Posizione High Level Panel Art. 4 atto istitutivo UA Nozione di responsabilità di proteggere

16 La nozione di responsabilità di proteggere e l intervento umanitario Rapporto International Commission on intervention and State Sovereignty (2001); Rapporto High Level Panel on Threats, Challenge and Change (2004); Rapporto In Larger Freedom: Towards Developments, Security and Human Rights for All (2005) ; World Summit Outcome / Ris. AG n. 60/1 del 2005 (artt ) e n. 63/308 del 3/2/2009) Concetto di Human Security e di sovranità quale forma di responsabilità Terna di responsabilità: i) dovere di prevenire ii) dovere di reagire (intervento umanitario) iii) dovere di ricostruire

17 La nozione di responsabilità di proteggere e l intervento umanitario Dovere di reagire (intervento umanitario) ammesso in casi estremi/insufficienza misure pacifiche condizioni: giusta causa, retta intenzione, extrema ratio, proporzionalità e prospettive ragionevoli di successo. concorso di autorità in caso di Stato unable o unwilling(cds, AG e in ultima analisi intervento unilaterale o coalizioni ad hoc)

18 Crisi libica (2011) La crisi libica rappresenta un punto di svolta nella dottrina della responsabilità di proteggere? Elementi favorevoli e contrari nelle Ris. n e n del 2011: entrambe richiamano omesso dovere di protezione popolazione autorità libiche (minaccia alla pace; ma no indagine seria e indipendente) Autorizzazione implicita uso forza Emergenza umanitaria, ma contesto di guerra «civile»; (intervento a favore degli insorti è contrario alla Carta) (applicazione concreta della ris.: invio consiglieri militari e fornitura armi, azioni tese a rovesciare governo) Niente su «responsibility to re-build»

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