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1 Via Giacomo Matteotti 41/ a tel fax Partita I.V.A e - mail: lenzicav@libero.it SOMMARIO 1.0. Introduzione Pag Caratteri Geologici e Stratigrafici dell Ambito Pag Campagna d indagine Pag. 3 ALLEGATI: 1 - Planimetria 2 - Stratigrafie 3 - Documentazione fotografica 4 - Indagine sismica a riflessione ad alta risoluzione in onde SH - pag.1 -

2 INDAGINE GEOLOGICA AMBITO VERDE IN AREA La Guastuglia sas ***.*** 1.0. Introduzione. L area è ubicata sul versante NE della dorsale che congiunge Falconara Alta (Via Ville) con il M. Barcaglione e in particolare occupa una fascia di terreno triangolare tra via del Barcaglione stessa e via Panoramica (ved. Planimetria con ubicazione sondaggi All.1). La morfologia è di crinale per quanto concerne le fasce in adiacenza alle strade, mentre presenta una marcata depressione in particolare nella zona centrale verso nord-est come indicano anche le curve di livello. Già dalle curve di livello, si ripete, si può ipotizzare che, ai lati delle strade esistenti, vi siano dei crinali abbastanza estesi, mentre nell area centrale della Proprietà, vista la sua concavità verso nord-est, vi possa essere una coltre colluviale. Infatti nella parte centrale dell area, alcuni fenomeni di instabilità si erano verificati in passato con la rottura, in particolare nell anno 1996, della tubazione dell acquedotto che attraversava la citata depressione, ed erano stati oggetto di relazione geologico - geomorfologica da parte del dott. Piccinini, il quale concludeva tuttavia di non essere in grado, con i dati acquisiti, di determinare la profondità effettiva dei possibili scorrimenti né di stabilire connessioni con movimenti gravitativi profondi del versante. Dalla morfologia si è anche potuto supporre che nella zona più bassa della Proprietà, lungo Via Barcaglione verso Falconara, potessero essere presenti dei livelli colluviali, ma protetti nella loro stabilità da un pendio molto basso e morfologicamente in una zona di cresta. Attraverso i sondaggi effettuati si è potuto meglio individuare come la reale morfologia derivi dalla variabilità delle stratigrafie. - pag. 2 -

3 2.0. Caratteri Geologici e Stratigrafici dell Ambito. Il substrato geologico dell area è rappresentato da argille più o meno marnose grigio - azzurre stratificate con frequenti livelletti siltoso sabbiosi di colore grigio. L età è pliocenica medio - inferiore. Superficialmente la formazione subisce un ossidazione, assumendo la parte argillosa una colorazione beige - marroncina e quella sabbiosa un colore giallo - ocraceo, pur mantenendo discrete caratteristiche di resistenza a taglio e compressione. Ancora più in superficie, si verificano fenomeni di fessurazione per decompressione e/o ritiro per perdita del contenuto in acqua, fino a mascherare la preesistente stratificazione come in qualsiasi altro vastissimo affioramento di questo litotipo (fascia eluviale). Infine, in qualche punto dell area sono presenti coltri colluviali. L origine delle colluvioni è dovuta alle acque dilavanti che asportano a monte fini particelle sabbiose e argillose le convogliano verso valle, accumulandole lungo i versanti in lenti che giacciono a franapoggio sulla sottostante formazione in posto. La loro stabilità è pertanto assai precaria e può essere facilmente perturbata da infiltrazioni d acqua e/o dal sovraccarico rappresentato da rilevati o altri manufatti o da scavi eseguiti lungo il loro affioramento; infatti le discontinuità presenti nella massa colluviale favoriscono la penetrazione e la percolazione delle acque; si creano così scoscendimenti il cui piano di scorrimento più profondo è in genere al contatto con la formazione in posto. Le caratteristiche geotecniche delle colluvioni sono assai variabili, ma in genere si tratta di litotipi poco consistenti, molto plastici e compressibili dotati di bassa resistenza al taglio. Nella planimetria allegata si sono riportate in ogni sondaggio, oltre all ubicazione approssimata, la profondità dal piano campagna alla quale si è reperita la formazione pliocenica nella sua facies inalterata (grigio - azzurra) o poco alterata (marroncina ma sempre ben stratificata e consistente). In pratica, il numero che compare sulla planimetria fra parentesi, rappresenta la sommatoria degli spessori della copertura vegetale, della coltre colluviale e delle eluvioni che indica tuttavia il tetto della formazione in posto Campagna d indagine. Si è pertanto ritenuto necessario procedere all esecuzione di un certo numero di sondaggi, in due periodi, per verificare la presenza o meno di coltri instabili nell area in e- same. - pag. 3 -

4 Sono stati quindi eseguiti 13 sondaggi a carotaggio continuo nella Proprietà con particolare rapporto con le aree, confinanti con i tracciati stradali dove si ritenesse che, attraverso l individuazione di crinali resistenti, potesse essere presente più in superficie la formazione della serie pliocenica e dove nella zona centrale, più depressa, potessero essere presenti coltri colluviali. E stata successivamente eseguita una indagine geofisica (sismica a riflessione in onde SH) onde verificare o meno la presenza di superfici di scorrimento più profonde. La formazione in posto pliocenica poco alterata o inalterata ben stratificata è stata riscontrata in superficie, intorno ai due metri dal piano campagna nella maggior parte dei sondaggi e più precisamente nell S.1, S.4, S.5, S.6, S.8, S.10, S.11, S.12, ed S.13. In corrispondenza del sondaggio S.9 sono presenti le colluvioni e dalla morfologia non si esclude, nell intorno ed a valle del sondaggio, possibile l instabilità passata e futura. Pertanto anche la zona intorno ed a valle del sondaggio S.7 si ritiene possa subìre o già aver subito, viste le caratteristiche riscontrate nelle eluvioni, possibili scoscendimenti fino al tetto della formazione alterata. Al contrario nella zona dei sondaggi S.2 ed S.3, pur essendo presenti delle colluvioni o un discreto orizzonte di eluvioni, la morfologia è di cresta e con limitata pendenza e per di più non sono presenti, geomorfologicamente, possibili passate instabilità. Per meglio verificare la situazione generale è stato effettuato uno stendimento di 234 m. a partire da 50 m. da via Panoramica fino al confine a monte di via Campania con stazioni di emarginazione ogni 5 m. e registrazione delle onde SH con apposita strumentazione. Come indicato nella relazione dei Geofisici dell Università di Chieti - Pescara, il segnale è risultato leggibile fino a oltre 100 m. di profondità. Si sono identificati 3 sismostrati, così distinti dal piano campagna: - da 0,00 a 5-7 m.: coltre di copertura, Vs = m/s - da 5-7 a m.: substrato alterato, Vs = m/s - da a 100 m.: substrato poco alterato, Vs = m/s I valori più alti sono registrati nella parte più a monte della sezione. Si sono evidenziate alcune discontinuità ad andamento subverticale, come è frequente nella situazione geologico-geomorfologica come quella in oggetto: si tratta di fratture o microfaglie generalmente ben serrate, come si è potuto osservare in altre indagini eseguite in analogo contesto. Discontinuità ad andamento suborizzontale, a sezione concava, sono presenti a breve profondità e sono riconducibili alla differenza di densità fra coltre e substrato. Una superficie riflettente, a sezione concava, definita poco contrastata, è stata riscontrata - pag. 4 -

5 alla profondità di circa 20 m. ma dovuta ad un aumento delle caratteristiche più marnose degli orizzonti pliocenici come rilevato dal sondaggio S.13. Confrontando la sezione geofisica con le stratigrafie dei sondaggi, si può notare la corrispondenza dei primi m. di sezione con l affioramento della formazione in posto inalterata o poco alterata evidenziata nei sondaggi S.5, S.11 e S.12, e ciò spiega anche la maggior velocità delle onde SH (400 m/s) in questo settore. Come anche indicato nella relazione dell Università di Chieti non è stata peraltro rilevata la presenza di altre caratteristiche (evidenti discontinuità, dislocazioni, trench ecc.) che normalmente accompagnano i movimenti gravitativi sepolti, anche se antichi e inattivi. L indagine effettuata ha avuto il solo scopo di verificare l estensione di coltri colluviali in grado di determinare instabilità diffusa nell area di proprietà Lucantoni. Queste sono risultate presenti solo in una limitata porzione al centro dell area, dove la superficie topografica si presenta già attualmente depressa e vi sono - o vi sono stati - fenomeni gravitativi superficiali. Al contrario, che lo sia per ragioni morfologiche, o per ragioni stratigrafiche, o entrambe, le zone di crinale sono caratterizzate da situazioni di stabilità. Falconara M.ma, 25/03/2013 -=o0o=- - pag. 5 -

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