Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012

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1 Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice 1 PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012

2 2 PREVALENZA HIV L assunzione di droga per via venosa è responsabile del 30% delle infezioni al di fuori dell Africa Sub-sahariana e fino all 80% delle infezioni in alcuni paesi dell Europa orientale e dell Asia centrale Secondo le stime dell OMS, circa il 36% degli assuntori di droghe per via iniettiva è infetto da HIV In Italia, circa 1 paziente Ser.T. su 9 è sieropositivo

3 3 PREVALENZA HCV Largamente trasmessa con l uso di droga per via endovenosa che ha provocato, nel mondo, un epidemia globale di Epatite C (3-4 milioni di nuovi casi all anno) Le pratiche iniettive non sicure sono responsabili del 90% dei nuovi casi d infezione stimati Nei pazienti in trattamento nei Ser.T. la prevalenza è del 61%

4 4 PREVALENZA TBC Più che raddoppiato, nella decade , il numero dei casi nelle persone nate all estero La popolazione immigrata ha un rischio relativo di andare incontro a tubercolosi di volte superiore alla popolazione italiana

5 5 ASPETTI OPERATIVI Valutazione e trattamento dell HIV, dell HCV e della TBC - vaccinazione HBV: Screening di routine e informazione al paziente sulle pratiche ad alto rischio Counselling per favorire l accesso alle terapie delle patologie infettivologiche correlate Il testing nei Ser.T. è basso e la percentuale dei pazienti testati tende a diminuire nel corso degli anni La progressiva perdita di personale e di strutture oltre alle scelte di politica sanitaria di alcune regioni, hanno reso sempre più difficoltosa l esecuzione dei prelievi nei Servizi L esecuzione, all interno del Ser.T., del prelievo ematico e della Mantoux aumenta l aderenza del paziente al test e alla terapia

6 6 IMPATTO SUI PROGRAMMI TERAPEUTICI (1) La mortalità dei tossicodipendenti da eroina non trattati è di circa 20 volte superiore a quella della popolazione generale (considerare la vaccinazione anti-hbv nei pazienti HbSAb negativi - HCV ad alto rischio di cronicizzazione con evoluzione in cirrosi e cancrocirrosi) Un gran numero di soggetti dipendenti da oppiacei è portatore d infezione da HIV, HCV, TBC. Nonostante ciò questi soggetti sono quelli che accedono con più difficoltà alle cure specifiche. Il consumo di oppiacei è stato identificato come il fattore responsabile della mancanza d aderenza ai trattamenti Il trattamento agonista ben condotto, stabilizzando il paziente e mantenendolo agganciato al Servizio, puó portare a risultati eccellenti rispetto alla sua aderenza alla terapia delle patologie infettivologiche correlate

7 7 IMPATTO SUI PROGRAMMI TERAPEUTICI (2) Numerosi farmaci, compreso il metadone, possono alterare il tratto QT con disturbi del ritmo che possono arrivare alla torsione di punta, alla tachicardia parossistica ventricolare e all arresto cardiaco Alcuni farmaci antiretrovirali hanno di per sé la capacità di alterare il tratto QT, possibilità aumentata dall uso concomitante, nello stesso paziente, di terapie agoniste (con metadone) o di altre terapie che possano determinare un allungamento del tratto QT

8 8 IMPATTO SUI PROGRAMMI TERAPEUTICI (3) Va posta particolare attenzione alle interazioni tra farmaci (e la loro influenza sulla concentrazione ematica del farmaco agonista): Numerosi antiretrovirali inducono o inibiscono il sistema enzimatico del CYP 450 Numerosi antiretrovirali sono metabolizzati a livello del sistema enzimatico del CYP 450 La complessità degli schemi terapeutici farmacologici, in alcuni pazienti, può determinare la necessità d individuare il farmaco agonista migliore in considerazione anche delle potenziali interazioni con le concomitanti terapie di pertinenza psichiatrica e/o infettivologica

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