RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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1 Allegato A Istituzione Scolastica e Formativa Ivo de Carneri Civezzano Indirizzo I.T.A.S. indirizzo Biologico RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE A.S. 2011/2012 CLASSE 5 a Biologico DOCENTE: prof. Alessio Mattarei
2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE CON PREMESSA METODOLOGICA Durante tutto l'anno scolastico la classe ha manifestato un atteggiamento positivo nei confronti della materia, dimostrando in molte occasioni un forte interesse a comprendere gli aspetti pratici della disciplina. Tale curiosità ha portato alla richiesta di continui chiarimenti, approfondimenti e collegamenti con temi di attualità della vita economica, sociale e politica. Le potenziali difficoltà insite nella novità della materia da studiare sono state affrontate senza ansie e con spirito di fiducia. Alcuni alunni inizialmente hanno fatto fatica a cogliere i concetti filosofici che stanno alla base della disciplina e, conseguentemente, ad acquisire la forma mentis richiesta per sviluppare un approccio operativamente efficace alla risoluzione dei problemi. Data la buona predisposizione degli alunni, è stato relativamente facile suscitare e mantenere una partecipazione attiva e consapevole da parte del gruppo classe. I contributi e le idee originali dei discenti sono state messe, quando ritenute coerenti e corrette, al centro della discussione, favorendo un apprendimento critico e lo sviluppo di un percorso didattico flessibile ed aperto agli argomenti di maggiore interesse. Talvolta, come inevitabilmente accade quando si affrontano argomenti nuovi e complessi, i pensieri espressi non sono stati logicamente motivati e/o compiutamente strutturati, tuttavia non raramente i contributi personali hanno saputo valorizzare il bagaglio di saperi di vita comune propri di ciascun alunno. In alcune circostanze si è inoltre riusciti ad animare un proficuo dibattito che ha intrecciato fra loro idee e punti di vista differenti.
3 METODOLOGIE, STRUMENTI E TIPOLOGIE DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Metodologie utilizzate per favorire l apprendimento degli alunni: spesso alcune volte mai Spazi utilizzati Lezione frontale Biblioteca Lezione dialogata Palestra Dibattito in classe Laboratori informatici Attività laboratoriali Laboratorio di. Esercitazioni individuali in classe Laboratorio di. Esercitazioni in piccoli gruppi. Insegnamento per problemi. Analisi del testo. Analisi di casi. Relazioni su ricerche individuali Relazioni su ricerche di gruppo Applicazioni al computer Simulazioni Lettura di giornali e testi economici Strumenti adoperati per spesso alcune mai Metodologie di laboratorio per volte favorire l apprendimento le materie che lo prevedono Lavagna multimediale Lezioni frontali Lavagna luminosa Dimostrazioni ex-cathedra Proiettore per diapositive Esercitazioni individuali Registratore-audio Esercitazioni in gruppi Video-registratore Attività di ricerca guidata Proiettore film. Altri testi, oltre al manuale. Fotocopie. Dispense. Computer Sistema multimediale Giornale (Sole 24 ore ed altri) Strumenti utilizzati per la verifica dell apprendimento Colloqui orali Elaborazioni scritte Prove strutturate e/o semistrutturate (di tipo misto: con esercizi, schemi-frasi da completare, problemi) Prove strutturate con quesiti a risposta singola Prove strutturate con quesiti a risposta multipla Saggi brevi (problemi a soluzione rapida) Trattazione sintetica di argomenti Relazioni individuali di laboratorio Griglie di osservazione e di correzione Schede di lettura spesso alcune volte mai
4 TRAGUARDI FORMATIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE: - concetto di bisogno; - concetto di bene economico; - classificazione dei beni economici; - concetto di attività economica; - struttura del circuito economico; - concetti di produzione, distribuzione e consumo; - concetti di risparmio ed investimento; - concetti di impresa, azienda e società; - classificazione di imprese e società; - classificazione dei fattori produttivi; - concetti di domanda ed offerta; - concetti di mercato, settore ed industria; - classificazione del sistema tributario italiano; - principi del sistema tributario italiano; - classificazione dei modelli di struttura aziendale; - classificazione delle funzioni aziendali; - classificazione delle aree di gestione organizzativa in azienda; - concetto di moneta; - concetto di merce; - concetto di compravendita; - classificazione dei commercianti; - classificazione dei canali commerciali; - documenti della compravendita; - elementi accessori ed essenziali del contratto di compravendita - clausole della compravendita; - presupposti dell'imposta sul valore aggiunto; - scadenze ed imputazione dell'imposta sul valore aggiunto - differenza fra carte di credito e carte di debito; - concetto di bonifico; - paesi adottanti l'euro e l'unione Monetaria - differenze fra Unione Europea ed Area Schengen ABILITÀ: - distinguere i beni economici dai beni non economici; - individuare le funzioni svolte dai soggetti che partecipano all'attività economica; - individuare le mansioni collegate alle figure professionali riscontrate in azienda; - leggere ed interpretare un organigramma; - leggere ed interpretare un diagramma di controllo societario; - determinare la base imponibile e calcolare l'imposta IVA; - operare lo scorporo da un valore lordo IVA; - determinare e liquidare la posizione IVA nei confronti dell'erario; - operare i cambi valutari;
5 Nella lettura e nel completamento dei materiali scritti, gli allievi hanno imparato a: interpretare il significato del lessico economico e giuridico; estrarre le informazioni necessarie dal testo e dalle immagini rielaborare coerentemente le informazioni ottenute dalle fonti Nel produrre il materiale scritto, gli allievi hanno imparato a: organizzare coerentemente le conoscenze ed utilizzare uno stile di scrittura adeguato; controllare il lessico utilizzato ed il significato di quanto prodotto; verificare la validità del risultato ottenuto attraverso la logica del significato economico. Durante le lezioni gli studenti hanno imparato inoltre ad affrontare individualmente la lettura di pagine di testo tecnico (utilizzando parte del tempo di lezione a leggere sezioni di capitolo o articoli di giornale), tentando di estrarre le informazioni importanti. Alcuni alunni hanno messo in atto un metodo adeguato per far fronte ai problemi di interpretazione del testo, rielaborando personalmente i contenuti sotto forma di riassunti e schemi, sottoposti alla supervisione finale del professore. Gli obiettivi che sono stati raggiunti attraverso la lettura sono i seguenti: Leggere per comprendere un concetto teorico; Leggere per aumentare la comprensione di intuizioni elementari già possedute; Leggere per ampliare la conoscenza pratica su operazioni e applicazioni tecniche; Leggere per scoprire le possibili alternative e per consolidare le proprie idee. CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI La valutazione delle prove raramente ha dato origine a discussioni ed a manifestazioni di insofferenza. Il più delle volte il voto assegnato dal docente all alunno è stato da quest ultimo accettato. Si deve invece segnalare come alcuni studenti abbiano manifestato disagio nei confronti delle prove strutturare, vuoi perché giudicate troppo lunghe e complesse, vuoi perché si dichiarano in difficoltà nell'interpretare le alternative proposte alle domande a risposta chiusa. Per evitare questo tipo di problema e dare il giusto peso alla valutazione, durante il periodo delle lezioni si è cercato di individuare insieme agli studenti modalità di prova differenti; dibattiti che alla fine hanno portato alla conclusione di affidarsi ad alcune prove strutturate per domande aperte, che si è avuto modo di effettuare in occasione delle simulazioni di terza prova d'esame di Stato.
6 VALUTAZIONE DI UNA PROVA DI VERIFICA SCRITTA Le prove scritte somministrate hanno avuto sempre lo scopo di valutare il raggiungimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze complessive, astenendosi dal concentrare l'attenzione su uno specifico aspetto tecnico, privilegiando invece la valutazione dell'apprendimento nel suo complesso. Gli esercizi affidati a casa all'opposto hanno avuto come focus la pratica di aspetti tecnici, mantenuti ad un livello elementare per favorire il graduale apprendimento di procedure totalmente nuove agli studenti. La loro correzione in aula è stata fatta alla lavagna, a modo di interrogazione. VALUTAZIONE DI UNA PROVA DI VERIFICA ORALE Nella prova orale la valutazione è avvenuta in maniera leggermente differente rispetto alle prove scritte: la diversità non riguarda il contenuto delle domande, quanto la metodologia con cui esse sono state poste: invece di una valutazione di un alunno per volta, si sono interrogati contemporaneamente più soggetti, per vedere quanto ciascuno riuscisse a cogliere le lacune nei ragionamenti degli altri ed ad intervenire per colmare i vuoti nel discorso. Poiché nell assegnare una valutazione nelle prove orali normalmente è più facile commettere errori rispetto alla valutazione delle prove scritte, questa metodologia ha aiutato ad esprimere i voti per comparazione delle performance. Tale tecnica è stata accettata dalla classe, in quanto l'elemento della cooperazione delle idee ha sempre prevalso su quello della cooperazione. Gli indicatori considerati nella valutazione del singolo alunno sono stati i seguenti: 1. Prontezza nella risposta (grado di sicurezza dimostrato nella padronanza degli argomenti sondati) 2. Focalizzazione della domanda (grado di aderenza all argomento proposto, assenza di divagazioni) 3. Proprietà di linguaggio (utilizzo appropriato dei codici linguistici, varietà ed esattezza terminologica) 4. Efficacia argomentativa (modo di sostenere o confutare le tesi) 5. Qualità e ricchezza dell informazione (capacità di individuare gli aspetti rilevanti dell argomento, quantità e precisione delle considerazioni svolte) 6. Organicità e completezza espositiva (presenza implicita di un piano di esposizione composto da premessa, sviluppo e conclusione; equilibrio interno tra gli argomenti trattati e copertura delle principali aree problematiche) 7. Capacità di collegare gli argomenti (rigore logico nell effettuare gli opportuni rimandi ad altri argomenti, modo di orientare il dialogo) 8. Originalità delle opinioni e autonomia di pensiero (singolarità del procedimento mentale, capacità di evitare luoghi comuni e stereotipi; capacità di pervenire a conclusioni esatte senza interventi orientativi del docente)
7 VALUTAZIONE LAVORO INDIVIDUALE Ad ogni singolo studente che abbia fatto spontaneamente richiesta di essere valutato su materiale rielaborato in prima persona è stata garantita attenzione e considerazione, nei limiti del tempo disponibile. Sono stati considerati: - cura del proprio materiale (libro di testo, quaderno, cancelleria, eccetera); - completezza e coerenza logica dell'argomentazione; - correttezza e mancanza di errori formali e sostanziali. La valutazione non si è concretizzata nell'assegnazione di un voto aggiuntivo rispetto alle verifiche orali e scritte, ma comporterà (quando ovviamente meritato) l'arrotondamento di quei voti che a fine anno saranno eventualmente rimasti di difficile attribuzione fra due livelli adiacenti.
8 TIPOLOGIE DI RECUPERO Individualizzazione e Personalizzazione Date le differenze di genere, di culture, di sensibilità, e date le diversità di sviluppo cognitivo ed emotivo, di stili e ritmi di apprendimento, di motivazioni e di aspirazioni presenti in uno stesso gruppo classe, le strategie educative e didattiche si piegano sulla base di un modello adattativo (L. Guasti, 2004). Ciò significa che le pratiche didattiche si caratterizzano per duttilità, articolazione, modificabilità e che la progettazione è pensata sulla base delle concrete situazioni. Il modello di lavoro didattico (U.Tenuta,1998) è pertanto articolato in - momenti di lavoro collettivo (motivazione, sintesi magistrale, verifica); - momenti di lavoro individuale e di gruppo (laboratorio, valutazione formativa, gruppi di livello): - momenti di approfondimento e di facilitazione dell apprendimento, quali o attività opzionali obbligatorie o studio assistito pomeridiano o colloqui individuali docente alunna/o o recupero a gruppi (circa 40 ore annuali) o consolidamento di concetti base per ogni disciplina ad inizio e a conclusione d anno scolastico (10 giorni) o Diario degli apprendimenti (strumento di individualizzazione)
9 CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO DI ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Monte ore utilizzato per la disciplina: 44 ore (fino al 7/05/2012). I bisogni ed i beni economici - I bisogni; - La classificazione dei bisogni; - I beni economici. CONTENUTI DISCIPLINARI QUADRIMESTRE L attività economica - Definizione di attività economica; - Analisi dell attività economica; - Definizione di produzione; - I fattori produttivi; - Il consumo, il risparmio e l investimento; - Lo scambio ed il mercato. Il concetto di azienda - Definizione ed elementi costitutivi; - Le aziende di produzione: le imprese; - Il soggetto giuridico e il soggetto economico; - Le relazioni tra le aziende e le famiglie; Le società - Classificazione società; - Società di persone; - Società di capitali; - I gruppi aziendali L organizzazione aziendale - La struttura organizzativa; - Gli organi; - I rapporti nella struttura; - I vari tipi di struttura: gerarchica, funzionale, divisionale - Gli organigrammi; - I collaboratori dell imprenditore. Fondamenti del sistema tributario italiano - Il bilancio dello Stato; - Il sistema tributario italiano; - Imposte, tasse e contributi; - Imposte proporzionali, progressive e regressive.
10 La gestione aziendale - L'aspetto tecnico della gestione; - L'aspetto economico della gestione; - L'aspetto finanziario della gestione. I L'attività commerciale - Le merci; - La classificazione delle merci; - Il trattato dell'unione Europea; - Il commercio ed i canali di distribuzione; - Il franchising. Il contratto di compravendita - La definizione e gli atti preliminari del contratto di compravendita; - La forma del contratto di compravendita; - Gli elementi essenziali del contratto di compravendita; - Gli elementi accessori del contratto di compravendita; I I L'imposta sul valore aggiunto (file sostitutivo) - - Definizione; - - Campo di applicazione; - - Metodo di calcolo imposta da imposta; - - Metodo di calcolo base da base; - - Scorporo IVA; - - Scadenze liquidazione per Erario; - - Il plafond IVA. I I mezzi di pagamento (file sostitutivo) - L'Euro; - Le carte di credito; - Le carte di debito; - I bonifici. I Libri di testo Manuale di economia aziendale A (moduli 1 3) e B (moduli 4 6); di G. Alloisio e O. Canepa; ed. Principato Moduli (se effettuati) Percorsi di approfondimento (se effettuati) Civezzano, 7 Maggio 2012 Firma del docente Firma dei rappresentanti di classe
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