STORIA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. di Erika Maccagno 5B Corso on-line 2009

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Bernarda Di Pietro
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1 STORIA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA di Erika Maccagno 5B Corso on-line 2009

2 La Repubblica e la Costituzione Finita la guerra gli italiani dovevano decidere se tenere ancora il re o creare una repubblica con nuove leggi. Passò circa un anno prima che il popolo decidesse se voleva la monarchia o la repubblica. Il 2 giugno 1946 il popolo decise con un referendum: circa 12 milioni votarono per la repubblica e circa 10 milioni per la monarchia e per la prima volta votarono anche le donne. Nello stesso giorno del referendum gli Italiani scelsero, col voto, 556 deputati che formarono la Costituente, cioè un assemblea che aveva il compito di scrivere la Costituzione della Repubblica, la nuova legge degli Italiani. Fu una discussione lunga e faticosa e alla fine su ogni articolo si faceva una votazione. Nell ultima seduta la Costituzione fu approvata globalmente.

3 Assemblea costituente Una assemblea costituente è un'assemblea eletta e costituita con lo scopo di scrivere, riformare drasticamente (ma in questo caso è più corretto parlare di assemblea per la revisione (o la riforma) della Costituzione) e/o adottare una costituzione. Il meccanismo elettorale dell'assemblea Costituente Italiana,durante il periodo del referendum nel quale decidere tra monarchia e repubblica, era proporzionale a liste concorrenti in 32 collegi elettorali plurinominali. Il 25 Giugno 1946 venne insediata l'assemblea Costituente con Giuseppe Saragat alla presidenza. Come suo primo atto, il 28 giugno elesse come Capo provvisorio dello Stato Enrico de Nicola. L'Assemblea aveva innanzitutto il compito di redigere la nuova costituzione. Essa, però, aveva anche altri tre compiti: votare la fiducia al governo, approvare le leggi di bilancio e ratificare i trattati internazionali. Le funzioni legislative erano formalmente assegnate al Governo, ma in virtù delle tradizioni parlamentari prefasciste questo rimise spesso i provvedimenti legislativi più importanti all'assemblea Costituente.

4 La Costituzione fu votata a scrutinio segreto e per appello nominale: ogni deputato veniva chiamato per nome, si avvicinava all urna e metteva dentro il foglio sul quale aveva espresso il suo voto. Quel giorno erano presenti 515 deputati: 453 votarono sì e 62 no. Quando il presidente dell Assemblea comunicò il risultato tutti si alzarono in piedi per applaudire. La Costituzione entrò in vigore, cioè diventò una legge a tutti gli effetti, il primo gennaio Il voto

5 Il popolo re La Costituzione è formata da 139 articoli. L articolo 1 dice che la sovranità appartiene al popolo. Prima il sovrano era il re, ora diventa il popolo. Il Presidente della Repubblica deve anche lui rispettare la Costituzione e deve controllare che il Governo e il Parlamento la rispettino. Il Presidente della Repubblica non lascia la carica a suo figlio, ma quando finisce il suo incarico, che dura sette anni, diventa senatore e il Parlamento ne sceglie un altro per altri sette anni. Tutti i cittadini che abbiano compiuto 50 anni possono essere eletti Presidente della Repubblica. Anche le donne, ma fino ad oggi tutti i Presidenti sono stati uomini.

6 Lo Statuto prima......la Costituzione oggi Più di cento anni fa l Italia era divisa in tanti piccoli stati, gli italiani parlavano dialetti diversi e quelli provenienti da regioni diverse spesso non si capivano. Nel 1861 l Italia diventò un solo stato con un unico re. Il primo dell Italia unita che estese lo Statuto a tutto il territorio italiano fu il figlio Vittorio Emanuele II. Lo Statuto concedeva parecchi diritti al popolo e rappresentava sicuramente un passo avanti rispetto al passato, inoltre alcuni articoli trovano somiglianza con quelli della Costituzione. Lo Statuto: La Costituzione: Art. 24 Tutti i regnicoli (gli abitanti del regno, cioè gli Italiani), qualunque sia il loro grado, sono uguali davanti alla legge Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

7 Struttura della Costituzione Il testo entrato in vigore il 1 gennaio 1948 si compone di 139 articoli (alcuni successivamente abrogati) e di 18 disposizioni finali così strutturati: PRINCIPI FONDAMENTALI: Art PARTE I: DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI Titolo I: rapporti civili: Art Titolo II: rapporti etico-sociali: Art Titolo III: rapporti economici: Art Titolo IV: rapporti politici: Art PARTE II: ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA Titolo I: il Parlamento: Art Titolo II: il Presidente della Repubblica: Art Titolo III: il Governo: Art Titolo IV: la Magistratura: Art Titolo V: le Regioni, le Province, i Comuni: Art Titolo VI: Garanzie Costituzionali: Art

8 Separazione dei poteri La separazione (o divisione) dei poteri, formulato da Montesquieu, è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto e consiste nell'individuazione di tre funzioni pubbliche - legislazione, amministrazione e giurisdizione - e nell'attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario. Il potere LEGISLATIVO è il potere di fare le leggi, che spetta agli organi parlamentari; Il potere ESECUTIVO è quello che, applicando le leggi, amministra e governa il paese; Al potere GIUDIZIARIO spetta il compito di amministrare la giustizia. Separazione dei poteri

9 Il Presidente della Repubblica Il presidente della Repubblica è un organo costituzionale che viene eletto dal Parlamento in seduta comune. Il presidente, in Italia, oltre ad avere funzioni di rappresentanza dell'unità nazionale e di garante del rispetto della carta costituzionale, ha un certo numero di funzioni in campo esecutivo, legislativo e giudiziario, nonché di indirizzo politico. L attuale Presidente è Giorgio Napolitano (nella foto). ono prima di tutto un giudice imparziale, il garante dei principi della Costituzione repubblicana. G. Napolitano

10 Dichiarazione Universale dei diritti dell uomo La proclamazione dei Diritti dell'uomo delle Nazioni Unite risale al dicembre del '48. All'articolo 1 si legge: "tutti gli esseri umani nascono liberi con la loro dignità, con la pienezza dei loro diritti ; esso implica che l'essere umano non deve dire grazie a nessuno se nasce eguale agli altri, egli è titolare dei diritti primari, è libero, con la pienezza della sua dignità. I trenta articoli di cui si compone sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona. Vi si proclama il diritto alla vita, alla libertà e sicurezza individuali, ad un trattamento di uguaglianza dinanzi alla legge, senza discriminazioni di sorta, ad un processo imparziale e pubblico, ad essere ritenuti innocenti fino a prova contraria, alla libertà di movimento, pensiero, coscienza e fede, alla libertà di opinione, di espressione e di associazione. Vi si proclama inoltre che nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture o a trattamento o punizioni crudeli, disumani o degradanti e che nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato. Vi si sancisce anche che tutti hanno diritto ad avere una nazionalità, a contrarre matrimonio, a possedere dei beni. a prendere parte al governo del proprio paese, a lavorare, a ricevere un giusto compenso per il lavoro prestato, a godere del riposo, a fruire di tempo libero e di adeguate condizioni di vita e a ricevere un'istruzione. Si contempla inoltre il diritto di chiunque a costituire un sindacato o ad aderirvi e a richiedere asilo in caso di persecuzione. Molti paesi hanno compendiato i termini della Dichiarazione entro la propria costituzione.

11 Inno Di Mameli Dobbiamo alla città di Genova Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli. Fu quasi naturale che il 12 ottobre 1946 l'inno di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica Italiana. L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell'unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani il compito di simboleggiare la nostra Patria.

12 La Costituzione La costituzione non è solo un insieme di regole ma, è tavola di valori condivisi. È il riconoscersi in una storia comune, in una storia divenuta comune. La Costituzione

13 Dal Corso on Line 2009 Provincia di Rovigo - Assessorato alla Pubblica Istruzione EDUCAZIONE CIVICA: PER UNA DIDATTICA DELLA PARTECIPAZIONE Di Erica 5B Liceo delle Scienze Sociali Istituto Magistrale C.Roccati di Rovigo

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