Determinazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c.

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1 Determinazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. OGGETTO: RINNOVO INCARICO SUPPORTO CONSULENZIALE QUALIFICATO PRESIDENTE ORGANISMO DI VIGILANZA AI SENSI DEL D.LGS. 231/01 E/O LE LINEE GUIDA REGIONALI- ANNO 2016 IL DIRETTORE GENERALE Premesso che: la Regione Lombardia ha approvato la D.g.r. 23 dicembre n. 8/10882 relativa a Erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale nonché dei servizi per il lavoro Procedure e requisiti per l accreditamento degli operatori pubblici e privati e indicazioni per il funzionamento dei relativi Albi regionali Preso atto che gli Operatori devono, ai fini dell accreditamento, essere in possesso di un Modello organizzativo e gestionale e di un Codice etico, ai sensi del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231; Preso atto della deliberazione assunta dal Consiglio di Amministrazione in data 24 settembre 2010 relativa all approvazione del modello organizzativo e gestionale, del Codice etico e composizione dell Organismo di Vigilanza, ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 Visto lo Statuto e il Regolamento dell Organismo di vigilanza che prevedono venga predisposto: con cadenza trimestrale, un rapporto scritto avente ad oggetto: a) l attività svolta dall Organismo di Vigilanza (indicando in particolare i controlli effettuati e l esito degli stessi, l eventuale necessità di adeguamento del Modello o delle procedure, ecc.) b) le eventuali criticità emerse in termini di efficacia del Modello, nonché lo stato di realizzazione degli opportuni interventi correttivi/migliorativi sul Modello stesso; Sede Operativa: Via Luigi Gemelli, 7, Pieve Emanuele (MI) tel fax segreteriaåfolsudmilano.it -

2 con cadenza annuale, un rapporto scritto avente ad oggetto il piano di attività previste per l anno successivo. L Organismo di Vigilanza deve in particolare: - verificare l efficienza ed efficacia del Modello; - sviluppare sistemi di controllo e monitoraggio tesi alla ragionevole prevenzione delle irregolarità ai sensi del Decreto; - verificare il rispetto degli standard di comportamento e delle procedure previste dal Modello e rilevare gli eventuali scostamenti comportamentali, mediante analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni alle quali sono tenuti i responsabili delle varie funzioni; - riferire periodicamente al Rappresentante Legale / Consiglio di Amministrazione, circa lo stato di attuazione e l operatività del Modello; - promuovere e/o sviluppare, di concerto con le funzioni aziendali a ciò preposte, programmi di informazione e comunicazione interna, con riferimento al modello, agli standard di comportamento e alle procedure adottate ai sensi del Decreto; - promuovere e/o sviluppare, di concerto con le funzioni aziendali preposte, l organizzazione di corsi di formazione e la predisposizione di materiale informativo utili alla comunicazione e divulgazione dei principi etici e degli standard cui la Agenzia si ispira nello svolgimento delle proprie attività; - segnalare all organo amministrativo, per gli opportuni provvedimenti, quelle violazioni accertate del Modello che possano comportare l insorgere di una responsabilità in capo all ente; - formulare proposte all organo amministrativo e/o alla funzioni interessate, di eventuali aggiornamenti ed adeguamenti del Modello organizzativo adottato e dei suoi elementi costitutivi, in conseguenza di: o significative violazioni delle prescrizioni del Modello; o significative modificazioni dell assetto interno della Agenzia e/o delle modalità di svolgimento delle attività d impresa;

3 o modifiche nello svolgimento delle attività aziendali; o modifiche normative. Tutti i componenti dell Organismo di Vigilanza sono solidalmente responsabili nei confronti della Agenzia dei danni derivanti dall inosservanza degli obblighi di diligenza nell adempimento delle proprie funzioni e degli obblighi di legge imposti per l espletamento dell incarico. Preso atto che l Allegato A Requisiti per l iscrizione all Albo Regionale degli operatori pubblici e privati per l erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale sezione A e sezione B in attuazione della d.g.r. n. VIII/10882 del prevede la partecipazione dell Odv alle riunioni indette dal nucleo regionale di monitoraggio che si relazioni in via prioritaria con gli organismi di vigilanza degli enti accreditati. Preso atto delle LINEE GUIDA PER LA SEMPLIFICAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI COMPLIANCE PER GLI ENTI ACCREDITATI ai servizi di istruzione e formazione professionale ai servizi al lavoro acquisita la disponibilità della Dr.ssa Anna Russo a proseguire per l anno 2016 un contratto da collaborazione professionale per l'esercizio delle funzioni e dei compiti attribuiti al Presidente dell Organismo di vigilanza legge 231. DETERMINA Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente atto. 1 - di affidare, per l anno 2016, un incarico di collaborazione professionale alla Dr.ssa Anna Russo, così come risulta dai disciplinari di incarico, per l'esercizio delle funzioni e dei compiti attribuiti al Presidente dell Organismo di vigilanza legge 231; 2 di affidare alla dr.ssa Anna Russo, nell esercizio delle funzioni di Presidente Odv, i seguenti compiti:

4 con cadenza trimestrale, redazione di un rapporto scritto avente ad oggetto: c) l attività svolta dall Organismo di Vigilanza (indicando in particolare i controlli effettuati e l esito degli stessi, l eventuale necessità di adeguamento del Modello o delle procedure, ecc.) d) le eventuali criticità emerse in termini di efficacia del Modello, nonché lo stato di realizzazione degli opportuni interventi correttivi/migliorativi sul Modello stesso; con cadenza annuale, redazione di un rapporto scritto avente ad oggetto il piano di attività previste per l anno successivo. deve in particolare: - verificare l efficienza ed efficacia del Modello; - sviluppare sistemi di controllo e monitoraggio tesi alla ragionevole prevenzione delle irregolarità ai sensi del Decreto; - verificare il rispetto degli standard di comportamento e delle procedure previste dal Modello e rilevare gli eventuali scostamenti comportamentali, mediante analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni alle quali sono tenuti i responsabili delle varie funzioni; - riferire periodicamente al Rappresentante Legale / Consiglio di Amministrazione, circa lo stato di attuazione e l operatività del Modello; - promuovere e/o sviluppare, di concerto con le funzioni aziendali a ciò preposte, programmi di informazione e comunicazione interna, con riferimento al modello, agli standard di comportamento e alle procedure adottate ai sensi del Decreto; - promuovere e/o sviluppare, di concerto con le funzioni aziendali preposte, l organizzazione di corsi di formazione e la predisposizione di materiale informativo utili alla comunicazione e divulgazione dei principi etici e degli standard cui la Agenzia si ispira nello svolgimento delle proprie attività;

5 - segnalare all organo amministrativo, per gli opportuni provvedimenti, quelle violazioni accertate del Modello che possano comportare l insorgere di una responsabilità in capo all ente; - formulare proposte all organo amministrativo e/o alla funzioni interessate, di eventuali aggiornamenti ed adeguamenti del Modello organizzativo adottato e dei suoi elementi costitutivi, in conseguenza di: - significative violazioni delle prescrizioni del Modello; - significative modificazioni dell assetto interno della Agenzia e/o delle modalità di svolgimento delle attività d impresa; - modifiche nello svolgimento delle attività aziendali; - modifiche normative. - In particolare è compito dell OdV: vigilare sulla rispondenza tra quanto astrattamente previsto dal modello organizzativo e i comportamenti concretamente tenuti dai soggetti obbligati al rispetto dello stesso; valutare la capacità del modello a prevenire i comportamenti illeciti e, quindi, verificarne la stabilità; monitorare il modello nel tempo, verificando che esso mantenga i propri requisiti di validità, al fine di evitare che un modello, adottato in un certo contesto storico, in un momento successivo non risulti più idoneo alla prevenzione di rischi precedentemente non esistenti; aggiornare il modello, ove i risultati delle analisi svolte giustifichino variazioni e/o adeguamenti anche in relazione alle specifiche attività oggetto dell ente e conseguentemente alla disciplina regionale in materia di accreditamento. Predisporre Il Piano di Attività che: individua le attività di verifica e controllo che l OdV intende compiere nel corso dell anno; ne fornisce una pianificazione temporale;

6 identifica funzioni o processi coinvolti, con specifico riferimento a quelli inerenti il regime di accreditamento dell Ente, le attività che saranno svolte ed i risultati attesi; individua le risorse strumentali, umane e finanziarie necessarie. Predisporre la RELAZIONE FINALE ove sono evidenziate le non conformità riscontrate con specifico riguardo alle attività dell ente in regime di accreditamento e la valutazione dell OdV con riferimento all effettiva attuazione delle raccomandazioni e delle indicazioni, che ha indirizzato al CdA e agli organi apicali dell accreditato nel corso dell anno. E altresì suscettibile di specifica menzione nella relazione finale l andamento economico-finanziario e patrimoniale dell Ente limitatamente agli aspetti che possono pregiudicare le attività dell ente in regime di accreditamento. Partecipazione dell Odv alle riunioni indette dal nucleo regionale di monitoraggio che si relazioni in via prioritaria con gli organismi di vigilanza degli enti accreditati 3 di stabilire in euro 5.000,00 annue, al lordo delle ritenute fiscali, il compenso per i compiti, le funzioni e le responsabilità attribuite alla dr.ssa Anna Russo nell esercizio della presidenza dell Organismo di vigilanza. Il disciplinare d incarico decorre dal 1 gennaio.2016 e si conclude il 31 dicembre Pieve Emanuele, IL DIRETTORE GENERALE Dr. Michele Cafagna

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