Presidenza italiana del Consiglio dell Unione europea

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1 Presidenza italiana del Consiglio dell Unione europea Conferenza La Cooperazione dell Unione europea per i Diritti dei Consumatori Roma, 7-8 luglio 2014 Elementi di intervento Sono lieta di dare il benvenuto a nome del Governo italiano e mio personale a tutti i partecipanti a questa Conferenza. Il semestre italiano di Presidenza del Consiglio dei Ministri dell Unione europea è iniziato da pochi giorni e voglio esprimere l impegno del Governo italiano nel promuovere in Europa una politica dei consumatori efficace, che possa allo stesso tempo tutelare i diritti dei consumatori e concorrere alla sostenibilità di una ripresa economica di cui avvertiamo tutti l urgenza. La politica dei consumatori può, infatti, contribuire in modo significativo alla realizzazione della strategia europea per la crescita e l occupazione, la Strategia Europa 2020, rafforzandone la dimensione sociale. La Conferenza odierna è dedicata alla cooperazione europea per i diritti dei consumatori. A quel sistema di Enforcement per i consumatori, usando termini a voi tutti familiari, disciplinato dal Regolamento (CE) 2006/2004, il cosiddetto Regolamento CPC (Consumer Protection Cooperation). Questa iniziativa rappresenta il principale evento della Presidenza italiana per la politica dei consumatori, ed è stata realizzata grazie al sostegno della Commissione europea e 1

2 dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico. Voglio rivolgere uno speciale ringraziamento al Commissario Neven Mimica per aver accettato di presentare oggi un Rapporto, recentemente adottato dall Esecutivo europeo, di particolare significato per i nostri lavori, Avremo, infatti, la possibilità di conoscere e discutere per la prima volta i risultati dell ultima valutazione del Regolamento CPC, nonché le criticità alle quali occorre rispondere per migliorare l efficacia del sistema di Enforcement in Europa. Il Commissario ha più volte indicato questo tema come una priorità del suo mandato. E una priorità che l Italia condivide e che ha ispirato la realizzazione di questa Conferenza. Siamo consapevoli di quanto questo tema sia stato, finora, soprattutto materia per gli addetti ai lavori. La Presidenza italiana ha pertanto voluto impegnarsi nel richiamare l attenzione su questo tema anche a livello politico. Voglio esprimere un vivo apprezzamento al Segretario di Stato tedesco Gerd Billen e al Vice Segretario di Stato lettone Zaiga Liepina per aver già dato prova di attenzione, accogliendo l invito a partecipare attivamente ai nostri lavori. Per gli altri Ministri che non hanno potuto essere con noi oggi abbiamo già previsto una presentazione del Rapporto e dei risultati della Conferenza al Consiglio Competitività del 25 settembre, a Bruxelles. I protagonisti della cooperazione europea per i diritti dei consumatori sono, lo sappiamo bene, le Autorità Competenti nazionali. Per questo motivo abbiamo voluto realizzare il 2

3 nostro evento il stretta collaborazione con l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, protagonista attiva del sistema di Enforcement. Il riconoscimento del suo operato come best practice europea, e mi riferisco in particolare a come ha saputo gestire la nota vicenda Apple sulle garanzie postvendita, è per l Italia motivo di orgoglio. Al Presidente Giovanni Pitruzzella rivolgo il mio sincero ringraziamento per averci assicurato sostegno operativo, risorse e ospitalità. E rivolgo un riconoscimento particolare a tutte le persone dell Autorità e del Ministero dello Sviluppo Economico per il loro qualificato impegno e proficuo lavoro. E un impegno che so essere condiviso da tutte le Autorità Competenti italiane (oltre dieci), e dall Ufficio Unico di Collegamento nazionale istituito nella Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, i Consumatori, la Vigilanza e la Normativa tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico. In Italia, come ho appena evidenziato, la politica dei consumatori e la politica della concorrenza sono strettamente integrate e dimostrano che entrambe le politiche tutelano un interesse condiviso sia dai consumatori che dalle imprese: garantire un corretto funzionamento del mercato, nel rispetto delle regole che lo governano. Consumatori ed imprese condividono inoltre un valore essenziale per ogni sviluppo economico e sociale: la fiducia. La fiducia, oggi più che mai, è un valore in Europa. La crisi economica e le recenti elezioni del Parlamento europeo hanno dimostrato quanto questo valore sia messo a rischio e deve essere difeso. 3

4 Difeso dall impatto di una pesante crisi economica che ha generato nuove categorie di consumatori vulnerabili. Difeso, inoltre, da chi si fa interprete della sofferenza sociale e delle speranze legittime di cambiamento per invocare un ritorno al passato e la restaurazione delle sovranità nazionali, A chi alimenta lo scetticismo nei confronti dell Europa unita, per tacere dei casi di aperta ostilità, oggi mi limito a ricordare che solo l Europa unita ha reso possibile la creazione di un patrimonio di diritti comuni dei consumatori. Ma i diritti non servono se non sono, oltre che ben conosciuti, anche correttamente applicati e fatti rispettare, sia a livello nazionale che europeo. Questo è il compito del sistema di Enforcement. E un sistema, tuttavia, che non può funzionare efficacemente se i poteri, gli strumenti e le procedure di cui dispone non sono adeguati al compito da realizzare. Il Summit europeo dei Consumatori del 2013, dedicato proprio al tema dell Enforcement per i consumatori, ha già evidenziato la necessità di adeguamento, soprattutto a livello transfrontaliero. Come lo stesso caso Apple ha dimostrato, non è accettabile che a consumatori di diversa nazionalità colpiti dalla stessa violazione del diritto non venga assicurato il medesimo livello di tutela. E un adeguamento atteso anche dalle associazioni rappresentative degli interessi dei consumatori, che potranno contribuire in modo effettivo all efficacia del sistema, se il loro coinvolgimento verrà reso più strutturato e omogeneo. 4

5 Se vogliamo migliorare la capacità di intervento a livello transfrontaliero delle Autorità Competenti e degli Uffici Unici di Collegamento, non possiamo tuttavia neanche ignorare le condizioni di bilancio in cui queste operano. In regime di razionalizzazione della spesa, le azioni di Enforcement tendono inevitabilmente a concentrarsi sulle violazioni dei diritti a livello nazionale. Il rafforzamento del sistema di cooperazione nella attuale situazione di spending review può tuttavia essere reso sostenibile laddove saranno favoriti modelli di sinergia e iniziative congiunte che consentono economie di scala. La Presidenza italiana è fiduciosa che la Commissione europea ne saprà tener conto nella definizione delle iniziative che vorrà proporre nel 2015 per rafforzare il sistema di Enforcement a livello transfrontaliero. Siamo certi, inoltre, che il sistema sarà adeguato tenendo conto delle nuove dinamiche del mercato. Il futuro dei consumatori e delle imprese sarà sempre più condizionato dallo sviluppo inarrestabile, e per certi versi imprevedibile, di una società connessa in rete. Le sfide che stiamo già vivendo, per quanto riguarda non solo il commercio elettronico, ma anche la gestione dei dati personali, rende la cooperazione tra le Autorità Competenti ormai imprescindibile, sia a livello nazionale sia a livello europeo. E per questo che la Presidenza italiana ha voluto mettere l accento sulle sfide dell economia digitale nella preparazione del programma di questa Conferenza. Confidiamo che i nostri 5

6 lavori possano fornire un contributo costruttivo alla Commissione europea nella preparazione delle sue future proposte. Il messaggio che vorrei trasmettervi oggi è che il nostro Governo ha riconosciuto pienamente l importanza dell Enforcement per i consumatori e ne sostiene lo sviluppo. Una migliore cooperazione potrà contribuire, oltre che a rafforzare la fiducia dei consumatori, anche a promuovere, in modo tangibile, la cultura della legalità. La Presidenza italiana affida oggi al sistema di Enforcement un ruolo che va ben oltre la cooperazione: dimostrare concretamente ai consumatori che i loro diritti sono un valore nell Unione europea e sono ben difesi. Prima di concludere, permettetemi di richiamare, tra i tanti, un diritto specifico dei consumatori: il diritto all informazione. E in corso, infatti, in tutta Europa una campagna di comunicazione sulla Direttiva 2011/83/UE sui Diritti dei Consumatori. Tale Direttiva rappresenta un importante evoluzione di tali diritti, al passo con lo sviluppo del mercato, in particolare quello digitale, e costituirà una sfida importante per il sistema di Enforcement europeo. Acquista quindi un significato particolare il lancio della campagna di comunicazione in Italia dato oggi a Roma dal Commissario Mimica. Ha reso così ancora più evidente lo stretto legame tra conoscenza e tutela dei diritti, valori che ispireranno, ne sono certa, i lavori di questa Conferenza. Grazie e buon lavoro 6

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