Corso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche dello sport e gestione delle attività motorie e sportive. Università degli Studi di Pavia

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1 Tecniche di preparazione fisico-atletica Corso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche dello sport e gestione delle attività motorie e sportive Università degli Studi di Pavia

2 Tecniche di preparazione fisico-atletica Aspetti principali della cinetica del lattato Docente: Carlo Zanetti Ph.D.

3 Definizione di allenamento Insieme di esercitazioni che portano nel tempo ad adattamenti del corpo umano migliorandone le capacità condizionali e coordinative C.Z.

4 Definizioni importanti La capacità aerobica (CAE) indica il tempo per il quale si riesce a mantenere il ritmo indicato dalla SAN. La CAE è espressa come un tempo che va dai 40 minuti all'ora. La resistenza aerobica è sinonimo di SAE. La capacità anaerobica (CAN) di un soggetto è espressa dal picco di concentrazione di lattato nel sangue dopo una gara di 800m.

5 Acido lattico L'acido lattico è un composto chimico che svolge un ruolo rilevante in diversi processi biochimici. É un acido carbossilico e la sua formula chimica è C3H6O3. Quando la sua concentrazione nel sangue aumenta oltre le 4 mmol/l cominciano a manifestarsi i segni della fatica.

6 Acido lattico Concentrazione di lattato ematico [La]s inteso come indice di: Quantità (capacità) di lavoro svolto con tale meccanismo Qualità (potenza) del lavoro svolto rapportando la [La]s alla durata dello sforzo, cioè al tempo di lavoro necessario per arrivare a quella determinata concentrazione

7 Meccanismo anaerobico lattacido Potenza: ATP prodotto dal meccanismo riferito al tempo impiegato per produrlo. Capacità: la quantità di ATP prodotto dal meccanismo fino all'esaurimento del substrato (glucosio). Esempio della macchina: Potenza: velocità max raggiungibile (Km/h) Capacità: autonomia (in Km)

8 È economico? No, da una mole di glucosio si ottengono 3 moli di ATP. Per via aerobica da una mole di glucosio si ottengono 39 moli di ATP. Che cos'è una mole? Una mole è...

9 Vi ricordate la chimica? Una mole di una sostanza è la quantità in grammi pari al peso molecolare della sostanza in questione. L'acido lattico pesa 90 u.m.a. Una mole di acido lattico pesa 90 g di questa sostanza (acido lattico). Così una mole di glucosio pesa 180 g di glucosio.

10 Equivalenze 2 mmol/l equivalgono a 18 mg/dl 4 mmol/l equivalgono a 36 mg/dl Il fattore di conversione è 9 Perché? Ricordatevi della definizione di mole di una sostanza e dell'u.m.a. Ne basta poco per accusare fatica...

11 Gobba del lattato È un fenomeno che si riscontra all'inizio di esercizi submassimali, che si protraggono per alcune decine di minuti: si nota un aumento temporaneo della produzione di lattato, che poi diminuisce gradualmente. Si verifica pochi minuti dopo l'inizio dell'esercizio (3-5 minuti) a causa dell'eterocronia dei sistemi energetici dell'organismo. In pratica l'organismo ha bisogno di qualche minuto per raggiungere la massima efficienza.

12 Gobba del lattato

13 Gobba del lattato Durante esercizi massimali che si protraggono per alcuni minuti, il fenomeno non si verifica, perché la produzione di lattato è molto alta e l'organismo non riesce a smaltirlo velocemente. Quindi non si vedrà graficamente la gobba, ma un aumento progressivo di lattato, caratterizzato da un accumulo sempre maggiore a livello ematico.

14 Concentrazione di lattato e massimo consumo di O2

15 Gobba del lattato Durante prove lattacide di alcune decine di secondi, il fenomeno non si verifica, perché la produzione di lattato è massiva e l'organismo non riesce a smaltirlo velocemente. Alla fine dell'esercizio, il soggetto avrà concentrazioni molto alte di lattato ematico. Es.: 800 m in 1'42 concentrazione media di lattato ematico di circa 26 mmol/l.

16 Picco del lattato La concentrazione più alta di lattato ematico (post-esercizio) si riscontra dopo 3-5 minuti dalla fine dell'esercizio. Questo accade in maniera evidente dopo esercizi di tipo massimale ed esaustivo.

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25 Ora parliamo di forza... non sembra, ma un po' ce ne vuole.

26 Tecniche di preparazione fisico-atletica Aspetti generali dell'allenamento della forza Docente: Carlo Zanetti Ph.D.

27 Forza Massima forza dinamica Forza esplosiva Forza reattiva Forza isometrica Forza rapida Conoscerle per riallenare il soggetto correttamente

28 Massima forza dinamica Si riferisce al massimo peso, che si è in grado di sollevare non più di una volta con un determinato movimento o gesto. In termini tecnici, la massima forza dinamica di un movimento è detta 1 RM. È un presupposto per lo sviluppo delle altre qualità neuromuscolari.

29 Forza esplosiva È la capacità di effettuare la prima parte di un movimento nel minor tempo possibile, partendo da uno stato di relativa quiete. In termini fisiologici, è definibile come la capacità di reclutare il massimo numero di fibre muscolari all'inizio di un movimento. Squat jump (SJ) con angolo al ginocchio di 90.

30 Forza reattiva È detta anche forza esplosivo-elastica. Si differenzia dalla precedente per la presenza di un prestiramento (contromovimento). Counter movement jump (CMJ) con angolo al ginocchio di 90.

31 Forza isometrica È la capacità di esprimere elevati livelli di forza contro una resistenza invincibile, senza spostamento dei segmenti corporei. Relazione forza-velocità: quando la forza è massima, la velocità è=0 e viceversa. Si misura con semplici dinamometri.

32 Forza rapida La forza rapida può essere considerata come qualità fisica di base. È intesa come la caratteristica, che consente di muovere rapidamente uno o più segmenti del corpo, liberi da sovraccarico. Salti: SJ e CMJ test di Bosco.

33 Test di Bosco Ergotester + tappeto a barre interruttore Formula con cui funziona il dispositivo: 1/8xgxt2 volo= h salto in metri Forza degli arti inferiori nelle sue varie espressioni

34 Arrivederci Prossima lezione martedì 30 marzo alle 8:15 in aula 5

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