PARTE C: REGOLAMENTO GRUPPO ARBITRI
|
|
- Tommasina Cavalli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PARTE C: REGOLAMENTO GRUPPO ARBITRI Il Regolamento Nazionale del Gruppo Arbitri di Ju Jitsu (GAJJ) si compone dei seguenti articoli: Art 1. Costituzione e scopi Il Gruppo Arbitri di Ju-Jitsu (GAJJ) è organo tecnico dell AIJJ&DA, della quale fa parte integrante. Esso è costituito da tutti gli Arbitri di Ju-Jitsu riconosciuti tali dalla AIJJ&DA Il GAJJ ha lo scopo di organizzare, disciplinare e aggiornare periodicamente gli Arbitri iscritti, formare nuovi Arbitri, provvedere alla esatta applicazione dei Regolamenti nelle competizioni, in coordinazione e per quanto non riservato alla competenza di altri organi ufficiali. Art 2. Organi del GAJJ Il GAJJ è direttamente subordinato al Consiglio Nazionale della AIJJ&DA ed è diretto e coordinato da un organo direttivo centrale e da organi periferici. L Organo direttivo centrale è composto dal Responsabile Nazionale Arbitri (RNA), coadiuvato dal Rappresentante Italiano Commissione Arbitrale Internazionale (RIA). L Organo direttivo centrale sopra descritto viene nominato dal Consiglio Nazionale. Dura in carica per l intero quadriennio olimpico salvo il caso di dimissioni, di revoca o di decadenza dell Organo che lo ha nominato. Esso risponde del suo operato tecnico direttamente al Consiglio che lo ha nominato, dal quale dipende per la ratifica del suo operato. Gli organi di coordinazione periferica sono costituiti dai Responsabili Regionali Arbitri (RRA) che durano in carica per il quadriennio olimpico, salvo casi di dimissioni, revoca o decadenza dell organo che li ha nominati. Gli organi del GAJJ sono anch essi soggetti al rispetto di tutte le disposizioni contenute nel presente Regolamento. 54
2 Art 3. Responsabile Nazionale Arbitri (RNA) Il Responsabile Nazionale Arbitri (RNA) è nominato dal Consiglio Nazionale a cui risponde per il proprio operato. Il RNA non può ricoprire alcuna carica centrale o periferica che sia incompatibile con il corretto svolgimento delle sue funzioni. I compiti di tale Organo sono: coordina e controlla l attività degli Arbitri in collaborazione con i Responsabili Regionali Arbitri (RRA) e il Rappresentante Italiano Commissione Arbitrale Internazionale (RIA), predisponendo forme, modalità e mezzi per il miglior funzionamento del GAJJ; prepara e dirige i corsi di formazione e di aggiornamento per gli Arbitri Nazionali di Prima e Seconda Categoria; provvede all inquadramento degli Arbitri; è Presidente della Commissione esaminatrice per i candidati alla qualifica di Arbitro Nazionale di prima e seconda categoria, compila e aggiorna l elenco degli Arbitri tesserati e abilitati, completo delle presenze alle gare e agli aggiornamenti obbligatori; riceve preventiva comunicazione da parte dei RRA sulle designazioni da loro fatte per le gare di loro competenza; compila le liste di designazione degli Arbitri per tutte le competizioni nazionali; svolge nell ambito del suo ruolo funzioni ispettive durante le competizioni o manifestazioni; propone ai competenti organi l adozione di sanzioni disciplinari e sportive a carico di Ufficiali di Gara, rappresentanti di ASD e di atleti; riferisce al Consiglio Nazionale, al compimento di ogni anno sportivo, la situazione del GAJJ e compila una lista di valutazione sul merito e la capacità degli Arbitri, in seguito a ciò il Consiglio Nazionale decide i riconoscimenti o le retrocessioni di qualifica; propone al Consiglio Nazionale la temporanea messa fuori quadro o l eventuale decadenza degli Arbitri, tenendo conto anche di quanto segnalato dai RRA; segnala al Consiglio Nazionale, anche su segnalazione dei RRA e del RIA, anomalie varie degli Arbitri tesserati, al fine di provvedimenti a norma dell Articolo 13 del presente Regolamento (Parte C); propone al Consiglio Nazionale i nominativi degli Arbitri da qualificare Benemeriti ; mantiene i contatti con i RRA e il RIA, li coordina ed eventualmente gli assegna specifici incarichi tecnici; collabora con gli altri organi su richiesta del Consiglio Nazionale; propone le modifiche al presente Regolamento; cura che tutti gli articoli del presente Regolamento vengano rispettati in pieno. Art 4. Responsabile Italiano Commissione Arbitrale Internazionale (RIA) Il Rappresentane Italiano Commissione Arbitrale Internazionale (RIA) è nominato dal Consiglio Nazionale tra gli Arbitri Internazionali, sentito il parere favorevole del RNA. Risponde per il proprio operato al Consiglio Nazionale. La carica di RIA può essere ricoperta direttamente dal RNA. I compiti di tale Organo sono: coordina l attività degli Arbitri Internazionali durante le manifestazioni Internazionali in collaborazione con il RNA, predisponendo forme, modalità e mezzi per il miglior funzionamento del gruppo Arbitri Internazionali; mantiene i rapporti in ambito internazionale con gli organi preposti dalla Federazione Internazionale, seguendo gli aggiornamenti tecnici dei regolamenti e relazionando tempestivamente al Consiglio Nazionale, al RNA e al DTN. 55
3 Art 5. Responsabile Regionale Arbitri (RRA) I Responsabili Regionali Arbitri (RRA) sono nominati dal Comitato Regionale competente tra gli Arbitri Nazionali (prima o seconda categoria) appartenenti alla regione, previo parere favorevole del RNA. In caso di mancato assenso, con motivazione scritta da parte del RNA, il Comitato Regionale potrà rivolgersi al Consiglio che si pronuncerà in merito. Essi dividono la propria competenza con criterio territoriale e svolgono nel loro ambito le stesse funzioni del RNA. I RRA non possono ricoprire alcuna carica centrale o periferica che sia incompatibile con il corretto svolgimento delle loro funzioni. In particolare, nell ambito delle loro funzioni provvedono: alla formazione e al perfezionamento tecnico degli Arbitri Regionali, organizzando Corsi Regionali o, di intesa con altri Comitati Regionali, Interregionali, precedentemente concordati con altri organi del GAJJ; alla qualificazione degli Arbitri Regionali, mediante corsi ed esami la cui sede, data e orario dovrà essere precedentemente comunicata e autorizzata dal RNA; alla designazione degli Arbitri per le competizioni o manifestazioni a carattere Regionale che si svolgono nelle rispettive zone; tale lista deve essere tempestivamente inviata al RNA; alla presentazione al RNA, al termine di ogni competizione svolta nella zona di competenza di un rapporto informativo sugli Arbitri per essa convocati; a riferire al compimento di ogni anno sportivo al RNA sulla situazione del GAJJ della propria zona, inviando inoltre una valutazione sintetica su ogni Arbitro e gli eventuali provvedimenti proposti; mantiene i contatti con il RNA, è da esso coordinato e si deve impegnare ad assolvere i compiti tecnici assegnati dallo stesso RNA. Nelle regioni dove non esistono Arbitri Nazionali (prima o seconda categoria), la carica di RRA, sentito il parere favorevole del RNA e su delibera del Consiglio Nazionale, può essere assegnata a un Arbitro Regionale oppure può coincidere con quella del Direttore Tecnico Regionale (DTR), in tale situazione il DTR è tenuto a frequentare i corsi di aggiornamento per Arbitri e a sostenere gli esami di qualifica ad Arbitro Regionale. Art 6. Inquadramento degli Arbitri Gli Arbitri sono inquadrati nel GAJJ nelle seguenti categorie: Arbitri Regionali Arbitri Nazionali di Seconda Categoria Arbitri Nazionali di Prima Categoria Arbitri Internazionali Arbitri Benemeriti Art 7. Arbitri Regionali I corsi e gli esami per la qualificazione ad Arbitro Regionale sono indetti annualmente dai rispettivi Comitati Regionali su richiesta del RRA competente e autorizzati dal RNA. Potranno essere indetti corsi ed esami comuni a più regioni previo accordo di tutti i Comitati Regionali interessati e con l approvazione del RNA. I corsi regionali sono diretti dal RRA, eventualmente assistito dal RNA o, a discrezione di quest ultimo, da un Arbitro Nazionale di altra Regione da questi incaricato. I corsi regionali sono obbligatori per poter sostenere gli esami di qualifica ad Arbitro Regionale e per mantenerla successivamente. 56
4 Il candidato alla qualifica dovrà far pervenire al Comitato Regionale organizzatore, unitamente alla propria domanda di iscrizione al corso, i seguenti documenti attestanti i richiesti requisiti: certificato di cittadinanza italiana (autocertificazione); certificato di nascita (età superiore a 18 anni); certificato del Casellario Giudiziale dal quale risulti NULLA (autocertificazione); certificato di diploma di Licenza Media Inferiore o studi superiori (autocertificazione); copia della tessera / budopass AIJJ&DA con grado minimo 3 Kyu (Ju Jitsu); il candidato non dovrà aver subito squalifiche sportive superiori a un anno nell ambito dell AIJJ&DA. I corsi per essere validi dovranno essere indetti e comunicati da parte dei Comitati interessati con lettera indirizzata a tutte le ASD affiliate nella regione e con l approvazione del RNA. La convocazione dovrà contenere in dettaglio la sede del corso con l indirizzo, il programma e l orario delle lezioni, la data e le modalità dei successivi esami. La qualifica di Arbitro Regionale viene acquisita dopo esito favorevole degli esami di arbitraggio teorici e pratici, al termine di un regolare corso che dovrà avere la durata di almeno 12 ore di cui almeno 6 di pratica. Le prove d esame sono stabilite nell allegato Appendice A del presente Regolamento (Parte C). L Arbitro Regionale potrà espletare i suoi compiti soltanto nelle competizioni regionali o nelle fasi regionali delle competizioni nazionali. In casi particolari il RNA, per consentire il regolare svolgimento della competizione, può designare anche Arbitri Regionali, per arbitrare in qualsiasi fase delle competizioni nazionali, finali comprese. Art 8. Arbitri Nazionali di Seconda Categoria Gli esami per la qualifica ad Arbitro Nazionale di Seconda Categoria sono autorizzati e indetti dal Consiglio Nazionale dell AIJJ&DA. L Arbitro Regionale candidato alla qualifica dovrà far pervenire alla Segreteria Generale, unitamente alla propria domanda di iscrizione al corso, copia della propria tessera / budopass AIJJ&DA comprovante la sua permanenza per almeno 1 anno nei ruoli di Arbitro Regionale e una dichiarazione del RRA o del RNA comprovante la sua partecipazione ad almeno 3 competizioni regionali e/o nazionali. Coloro i quali, avendone i requisiti, intendono sostenere l esame ad Arbitro Nazionale di Seconda Categoria, debbono aver partecipato all ultimo corso di aggiornamento obbligatorio indetto annualmente dall AIJJ&DA. Per l esame da Arbitro Nazionale di Seconda Categoria occorre essere in possesso del grado minimo 1 Kyu superare gli esami di qualifica su arbitraggio teorico e pratico come stabilito in Appendice B del presente Regolamento (Parte C). Gli Arbitri Nazionali di Seconda Categoria potranno svolgere le loro funzioni nelle competizioni regionali e in quelle nazionali ad eccezione delle finali. In casi particolari il RNA, per consentire il regolare svolgimento della competizione nazionale, può designare ad arbitrare le finali, anche Arbitri Nazionali di Seconda Categoria. Art 9. Arbitri Nazionali di Prima Categoria Gli esami per la qualifica ad Arbitro Nazionale di Prima Categoria sono autorizzati e indetti dal Consiglio Nazionale dell AIJJ&DA. L Arbitro Nazionale di Seconda Categoria candidato alla qualifica dovrà far pervenire alla Segreteria Generale, unitamente alla propria domanda di iscrizione al corso, copia della propria tessera / budopass AIJJ&DA comprovante la sua permanenza per almeno 2 anni 57
5 nei ruoli di Arbitro Nazionale di Seconda Categoria e una dichiarazione del RNA comprovante la sua partecipazione ad almeno 3 competizioni nazionali. Coloro i quali, avendone i requisiti, intendono sostenere l esame ad Arbitro Nazionale di Prima Categoria, debbono aver partecipato all ultimo corso di aggiornamento obbligatorio indetto annualmente dall AIJJ&DA. Per l esame da Arbitro Nazionale di Prima Categoria occorre superare gli esami di qualifica su arbitraggio teorico e pratico come stabilito in Appendice C del presente Regolamento (Parte C). Gli Arbitri Nazionali di Prima Categoria potranno svolgere le loro funzioni in qualsiasi competizione regionale e nazionale, finali comprese. Art 10. Arbitri Internazionali Sono inquadrati come Arbitri Internazionali gli Arbitri Nazionali di Prima Categoria che abbiano sostenuto gli esami e/o abbiano partecipato ai corsi internazionali di aggiornamento così come previsto dall apposito Regolamento Internazionale (vedere documento pubblicato dalla JJIF). Il RNA ogni anno indica al Consiglio Nazionale della AIJJ&DA uno o più Arbitri Nazionali di Prima Categoria scelti in base alla graduatoria di merito che abbiano arbitrato almeno 3 gare nazionali di Fighting System e 2 gare nazionali di Duo System e che siano in possesso degli altri requisiti previsti dallo specifico regolamento della JJIF. Questi saranno invitati dall AIJJ&DA a partecipare allo Stage Internazionale JJIF o agli specifici corsi Arbitri, per acquisire (qualora superino gli esami appositi ) e/o mantenere, secondo i Regolamenti Internazionali, la qualifica di Arbitro Internazionale. Art 11. Arbitri Benemeriti Il RNA può proporre al Consiglio Nazionale AIJJ&DA per la nomina di Arbitro Benemerito coloro che, non essendo incorsi in infrazioni di carattere disciplinare, siano in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: aver svolto come Arbitro Nazionale una lodevole attività per almeno 10 anni; aver acquisito particolari benemerenze nel GAJJ. Gli Arbitri Benemeriti conservano tutti i diritti degli Arbitri in servizio attivo senza l obbligo del rinnovo annuale del tesseramento e saranno scritti in un apposito albo. Art 12. Corsi obbligatori di formazione e aggiornamento Gli Arbitri Regionali e tutti coloro che intendono sostenere gli esami per tale qualifica, sono tenuti a frequentare i Corsi annuali di formazione e aggiornamento per Arbitri Regionali, indetti dai RRA secondo l Articolo 7 del presente Regolamento (Parte C). Su specifica decisione del Consiglio Nazionale AIJJ&DA, potranno essere effettuati Corsi annuali di formazione e aggiornamento per Arbitri Regionali durante i Corsi per Arbitri Nazionali di Seconda e Prima Categoria. Gli Arbitri Nazionali di Seconda e Prima Categoria e tutti coloro che intendono sostenere gli esami per tali qualifiche, sono tenuti a frequentare i Corsi annuali di formazione e aggiornamento indetti dal Consiglio Nazionale della AIJJ&DA secondo quanto riportato ai rispettivi Articoli 8 e 9 del presente Regolamento (Parte C). Gli Arbitri Internazionali e tutti coloro che vengono indicati a sostenere gli esami per tale qualifica sono tenuti a frequentare i Corsi e/o gli Stage Internazionali così come previsto dal Regolamento Internazionale e dell Articolo 10 del presente Regolamento (Parte C). 58
6 Su richiesta del RNA, il Consiglio Nazionale può indire e organizzare un corso di recupero per Arbitri sospesi dall attività (vedere Art. 13) in occasione di eventi ufficiali organizzati dalla AIJJ&DA. Art 13. Sospensione e messa fuori quadro degli Arbitri Gli Arbitri sono sospesi dall attività per: a) provvedimenti disciplinari dai competenti organi; in questo caso l Arbitro potrà essere soggetto a sanzioni da parte del Consiglio Nazionale fino alla radiazione dai Quadri del GAJJ; b) mancata partecipazione ai Corsi di aggiornamento come previsto dall articolo 12 del presente Regolamento (Parte C), nel qual caso la sospensione è valida sino al Corso successivo; la mancata partecipazione a più di 2 Corsi consecutivi richiede, per la conferma della qualifica, la ripetizione degli esami relativi alla qualifica di cui si è in possesso. Qualora gli esami non vengano sostenuti o non siano superati, l Arbitro decade alla qualifica immediatamente inferiore di cui era in possesso; c) mancato rinnovo del tesseramento; la sospensione è valida sino al rinnovo dello stesso, in caso di mancato rinnovo per più di 2 anni consecutivi, valgono le disposizioni del comma precedente. Gli Arbitri sono posti fuori quadro per: a) insufficienza, deliberata su proposta del RNA dal Consiglio Nazionale AIJJ&DA; b) per rifiuto a 3 convocazioni di gare nazionali nell arco dell'anno; c) per radiazione, deliberata dai competenti organi della AIJJ&DA; d) mancato rinnovo del tesseramento per 2 anni consecutivi. Gli Arbitri fuori quadro per dimissioni o insufficienza, per essere riammessi nei quadri dovranno sottostare alle procedure disposte nelle norme precedenti previa autorizzazione del RNA. Art 14. Doveri degli Arbitri All atto della nomina, e per tutta la permanenza nei quadri, l Arbitro s impegna ad adempiere, con assoluta imparzialità e con perfetta osservanza di tutte le norme AIJJ&DA tecniche e disciplinari, agli incarichi che gli vengono affidati, mantenendo sempre un contegno corrispondente alla dignità e alla delicatezza delle mansioni che esplica. Gli Arbitri devono osservare scrupolosamente le norme AIJJ&DA, nonché le disposizioni che potranno essere emanate di volta in volta dai competenti organi AIJJ&DA. In particolare sono tenuti a ottemperare ai seguenti doveri: assolvere gli incarichi ai quali sono stati designati; provvedere al proprio tesseramento annuale alla AIJJ&DA entro i termini stabiliti dal Regolamento Organico; notificare gli organi competenti (RRA o RNA o Segreteria Nazionale) con la massima urgenza l accettazione o il rifiuto dell incarico; trasmettere ai competenti organi AIJJ&DA, entro 48 ore dal termine della competizione o manifestazione, eventuali rapporti inerenti la competizione per la quale sono stati designati, relativamente a situazioni che essi intendono evidenziare; indossare in tutte le gare la prescritta divisa; l inosservanza comporterà l esclusione dell Ufficiale di Gara dalla manifestazione o competizione; comunicare tempestivamente le eventuali variazioni di residenza, di indirizzo e di reperibilità; dare esempi di rettitudine e di riserbo nell espletamento del proprio mandato; 59
7 astenersi in modo assoluto dal criticare l operato dei colleghi o dall entrare in polemica con il pubblico, con gli atleti, con i dirigenti di ASD e con i tecnici; partecipare ai Corsi di aggiornamento obbligatori indetti dagli organi competenti, ciascuno a seconda della propria qualifica. Agli Arbitri non è assolutamente consentito rilasciare dichiarazioni relative alle competizioni o manifestazioni dirette o alle quali hanno comunque assistito, se non autorizzati dai competenti organi AIJJ&DA. Art 15 Diritti degli Arbitri Gli Arbitri in regola con il tesseramento hanno diritto al libero accesso a tutte le manifestazioni organizzate in Italia dall AIJJ&DA e dalle ASD affiliate, secondo le norme del Regolamento Organico. Agli Arbitri competono, nell esercizio delle loro funzioni, rimborsi spese stabiliti dai competenti organi AIJJ&DA. A tutti gli Arbitri del GAJJ è rilasciata una tessera / budopass che accerti il grado tecnico e la qualifica raggiunta. Art 16. Incompatibilità Art 17. Divisa Per nessun membro del GAJJ esiste incompatibilità a partecipare come atleta a gare specifiche per atleti non agonisti. In tutte le competizioni ufficiali organizzate dai competenti organi della AIJJ&DA, e ogni qualvolta espressamente richiesto dai suddetti organi, gli Arbitri devono indossare la prevista divisa ufficiale. Le due divise ufficiali del GAJJ sono: Divisa da cerimonia: in inverno gli Arbitri devono portare pantaloni e calzini grigi, camicia bianca, cravatta blu fornita dall'aijj&da e giacca blu; in estate devono portare la stessa divisa con la polo bianca fornita dall'aijj&da, oppure la camicia bianca a maniche corte; Divisa da competizione: in inverno gli Arbitri devono portare pantaloni e calzini grigi, polo nera a maniche lunghe fornite dall AIJJ&DA; in estate devono portare la stessa divisa ma con la polo nera a maniche corte; Divisa da Arbitro Internazionale: come specificato nel Regolamento Internazionale della JJIF. In ambito nazionale e regionale sarà demandato agli organi competenti la decisione su quale divisa adottare durante le competizioni ufficiali previo comunicazione agli arbitri interessati. Art 18. Graduazioni Agli Arbitri è consentito sostenere gli esami di grado e di qualifica tecnica nei tempi e con le modalità previste dal Regolamento Organico (Parte A). 60
8 Appendice A Programma d esame per Arbitro Regionale Il programma d esame per la qualifica di Arbitro Regionale prevede i seguenti argomenti: Regolamento di Gara (Accademia, Agonistica, Fighting System, Duo System); Regolamento Nazionale Gruppo Arbitri AIJJ&DA (Regolamento Organico Parte C); Statuto e Regolamento Tecnico-Organizzativo AIJJ&DA (Regolamento Organico Parte Generale e Parte A); Tecniche di Settore A, B, C, D, E (tutte le tecniche 1-20); Tecniche classiche di bloccaggio / immobilizzazione come da programma tecnico; Prove pratiche di arbitraggio. Appendice B Programma d esame per Arbitro Nazionale di Seconda Categoria Il programma d esame per la qualifica di Arbitro Nazionale di Seconda Categoria prevede i seguenti argomenti: Materie già previste per l esame ad Arbitro Regionale (maggiore approfondimento); Principi di autodifesa; Prove pratiche di arbitraggio con maggiore approfondimenti. Appendice C Programma d esame per Arbitro Nazionale di Prima Categoria Il programma d esame per la qualifica di Arbitro Nazionale di Prima Categoria prevede i seguenti argomenti: materie già previste per l esame ad Arbitro Nazionale di Seconda Categoria (maggior approfondimento); prove pratiche di arbitraggio con maggior approfondimenti. Saranno previste sessioni di esami, per candidati ad arbitro nazionale di seconda e prima categoria, anche in sede di gara, con esame teorico e pratico. 61
REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI FIM 2016
REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI FIM 2016 Approvazione Consiglio Federale del 5/2/2016 Lo scopo dell insegnamento è quello di fare scoprire il mondo della motonautica prima come gioco e divertimento vero
DettagliFEDERAZIONE CRICKET ITALIANA C.O.N.I. Disciplina Associata
FEDERAZIONE CRICKET ITALIANA C.O.N.I. Disciplina Associata FEDERAZIONE CRICKET ITALIANA REGOLAMENTO GRUPPO ITALIANO TECNICI CRICKET Approvato dal C.F. della F.Cr.I. con deliberazione n 7 del 26/11/2005
DettagliC.O.N.I. FEDERAZIONE ITALIANA TIRO A VOLO REGOLAMENTO DEL SETTORE ARBITRALE
C.O.N.I. FEDERAZIONE ITALIANA TIRO A VOLO REGOLAMENTO DEL SETTORE ARBITRALE Art. 1 Gli Ufficiali di gara costituiscono una categoria di tesserati, denominata Settore Arbitrale, ai quali è demandato il
DettagliSTRALCI DI REGOLAMENTO e STRUTTURA TECNICA Art Ufficiali di Gara: nozione 1. Sono Ufficiali di Gara gli aderenti alla FIPAV tesserati in
STRALCI DI REGOLAMENTO e STRUTTURA TECNICA Art. 35 - Ufficiali di Gara: nozione 1. Sono Ufficiali di Gara gli aderenti alla FIPAV tesserati in qualità di: a) Segnapunti; b) Arbitro; c) Osservatore; d)
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA SPORT GHIACCIO REGOLAMENTO COMITATO NAZIONALE ALLENATORI CURLING C.N.A. C.
FEDERAZIONE ITALIANA SPORT GHIACCIO REGOLAMENTO COMITATO NAZIONALE ALLENATORI CURLING C.N.A. C. Approvato con Delibera del Consiglio Federale N. 190 del 29 Aprile 2011 La formazione dei tecnici è fondamentale
DettagliRegolamento Arbitrale
Regolamento Arbitrale C.F.A. COMMISSIONE FEDERALE ARBITRALE 1 REGOLAMENTO ARBITRALE Natura e Funzioni Il Settore Arbitrale della Federazione Italiana Bocce (di seguito F.I.B.) ha lo scopo di reclutare,
DettagliUISP UNIONE ITALIANA SPORTPERTUTTI LEGA NAZIONALE NUOTO. Regolamento Nazionale GAN
UISP UNIONE ITALIANA SPORTPERTUTTI LEGA NAZIONALE NUOTO Regolamento Nazionale GAN 1 Art. 01: Fondazione Gruppo Arbitri di Nuoto GAN Il Coordinamento (o Gruppo) Nazionale Giudici (GAN) è stato riconosciuto
DettagliA cura della C.F.U.G.
A cura della C.F.U.G. Art. 1 COMMISSIONE FEDERALE UFFICIALI di GARA (C.F.U.G.) La Commissione federale Ufficiali di gara (C.F.U.G.) viene nominata dal Consiglio Federale ed è composta da un Presidente,
DettagliREGOLAMENTO GRUPPO UFFICIALI GARA FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO
REGOLAMENTO del GRUPPO UFFICIALI GARA della FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO Con modifica apportata all art 12 (prot. n 2010/GUG8532 DEL 16/10/2010) Capitolo I COSTITUZIONE - SCOPI - SEDE Art. 01: COSTITUZIONE
DettagliAPPROVATO DALLA GIUNTA NAZIONALE CONI IL 21/07/2011 FIJLKAM REGOLAMENTO SANITARIO
APPROVATO DALLA GIUNTA NAZIONALE CONI IL 21/07/2011 FIJLKAM REGOLAMENTO SANITARIO INDICE Articolo 1 Emanazioni e modifiche Articolo 2 Articolo 3 Articolo 3 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Articolo 8 Articolo
DettagliLega nazionale pallavolo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale pallavolo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 7 luglio 2007 TITOLO I GENERALITA PRINCIPI GENERALI Art. 1 Sulla base delle Norme e Specifiche sulla
DettagliLega Nazionale Calcio UISP
Lega Nazionale Calcio UISP CIRCOLARE DEL 31 MAGGIO 2006 La presente Circolare, approvata dal Consiglio Nazionale della Lega Calcio UISP nella seduta del 7 maggio 2006, ha efficacia, sull intero territorio
DettagliREGOLAMENTO QUADRI TECNICI
F.I.B. FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE * REGOLAMENTO QUADRI TECNICI SETTORE SCUOLA & SETTORE GIOVANILE 1 TITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI DEL SETTORE SCUOLA FIB E DEL SETTORE GIOVANILE FIB E RELATIVI
DettagliREGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO
REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO Parte I Attribuzioni, struttura e organizzazione del Settore Tecnico Art. 1 Attribuzioni e funzioni 1. Il Settore Tecnico della F.I.G.C., tenuto anche conto delle esperienze
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO
FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO REGOLAMENTO PER L'ISCRIZIONE ALL'ALBO DEGLI ALLENATORI Articolo 1 È istituito dalla Federazione Italiana Canottaggio l Albo degli Allenatori di Canottaggio. Agli iscritti
DettagliREGOLAMENTO TECNICI FEDERALI E OPERATORI SOCIETARI, SCOLASTICI E UNIVERSITARI (Modificato con Delibera del CF n. 57 del 04/10/2014)
FEDERAZIONE ITALIANA GIOCO BRIDGE REGOLAMENTO TECNICI FEDERALI E OPERATORI SOCIETARI, SCOLASTICI E UNIVERSITARI (Modificato con Delibera del CF n. 57 del 04/10/2014) INDICE TITOLO I DISCIPLINA DELL INSEGNAMENTO
Dettagli8.1. Categorie di tesseramento Federazione Italiana Canoa Kayak I NUMERI DELLO SPORT. Roma, 2003
Comitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT Categorie di tesseramento Federazione Italiana Canoa Kayak 8.1 Roma, 2003 Categoria:
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA TRIATHLON REGOLAMENTO SANITARIO
FEDERAZIONE ITALIANA TRIATHLON REGOLAMENTO SANITARIO Premessa Il presente regolamento disciplina le funzioni specifiche del Settore Sanitario della FITRI, nel rispetto delle normative nazionali e regionali,
DettagliFITAB Associazione Sportiva Dilettantistica REGOLAMENTO ARBITRI
FITAB Associazione Sportiva Dilettantistica REGOLAMENTO ARBITRI FITAB ASD REGOLAMENTO ARBITRI INDICE GENERALE ART. 1 - AUTORIZZAZIONE E RICONOSCIMENTO ART. 2 - ISCRIZIONE ALBO ARBITRI FEDERALI ART. 3 -
DettagliCommissione Nazionale Ufficiali di Gara. Formazione e Aggiornamento
Commissione Nazionale Ufficiali di Gara Formazione e Aggiornamento Steward Dressage e Concorso Completo 2015 REGOLAMENTO GENERALE STEWARD DRESSAGE E CONCORSO COMPLETO Sommario Art. 1 - COMPITI E RESPONSABILITA
DettagliNORME DI PARTECIPAZIONE MANIFESTAZIONI NAZIONALI STAGIONE SPORTIVA
NORME DI PARTECIPAZIONE MANIFESTAZIONI NAZIONALI STAGIONE SPORTIVA 2015 2016 FINALI NAZIONALI CALCIO a 11 e CALCIO a 5 maschile CALCIO a 5 femminile -ambito agonistico- 1. Le Leghe calcio regionali e/o
DettagliREGOLAMENTO TECNICO. 2) Esso può essere modificato con deliberazione del Consiglio Federale. Titolo II -GLI ORGANI FEDERALI TECNICI
REGOLAMENTO TECNICO Titolo I - Disposizioni Generali Art 1. - Emanazioni e Modifiche 1) Il presente Regolamento Tecnico è stato approvato dal 55 Consiglio Federale nella riunione del.31/05/1997 in attuazione
DettagliLEGA NAZIONALE CALCIO UISP
NORME DI PARTECIPAZIONE MANIFESTAZIONI NAZIONALI STAGIONE SPORTIVA 2009 2010 FINALI NAZIONALI CALCIO a 11 e CALCIO a 5 maschile CALCIO a 5 femminile -ambito agonistico- 1. Le Leghe calcio regionali e/o
DettagliA cura della C.T.A.N.
A cura della C.T.A.N. Art. 1 COMMISSIONE TECNICA ARBITRALE NAZIONALE (C.T.A.N.) La Commissione Tecnica Arbitrale Nazionale (C.T.A.N.) viene nominata dal Consiglio Federale ed è composta dal Presidente,
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO
REGOLAMENTO SANITARIO Federazione Italiana di Tiro con l'arco Tel. +39.06.3685.6503 6506 6512 Versione Descrizione 2002.10.06 Versione Iniziale approvata dal Consiglio Federale entrata in vigore il 06/10/2002
DettagliComitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione
Comitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT Categorie di tesseramento Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali 8.1 Roma,
DettagliFederazione Italiana Hockey e Pattinaggio. REGOLAMENTO Scuola Italiana Roller international
Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio REGOLAMENTO Scuola Italiana Roller international Approvato con delibera del Consiglio Federale N. 130 del 28.11.2014 Sommario ART. 1 GENERALITA... 3 ART. 2 FINALITA
DettagliREGOLAMENTO. del GRUPPO UFFICIALI GARA. della FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO
REGOLAMENTO del GRUPPO UFFICIALI GARA della FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO NOME FUNZIONE DATA REDAZIONE Roberto Petronilli Presidente GUG 23/02/2015 VERIFICA Antonello Panza Segretario FIN 25/02/2015 APPROVAZIONE
DettagliCORSO A.S.A. (ADDETTI SEGNALAZIONE AGGIUNTIVA)
SETTORE STUDI ALLEGATO 1 CORSO A.S.A. (ADDETTI SEGNALAZIONE AGGIUNTIVA) COMMISSIONE NAZIONALE DIRETTORI DI CORSA E SICUREZZA Nuova Normativa di riferimento approvata dal C.F. del 27/04/2015 3 Obiettivi
DettagliCORSI DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DIRETTORE DI ORGANIZZAZIONE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE GARE FUORISTRADA
Settore Studi CORSI DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DIRETTORE DI ORGANIZZAZIONE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE GARE FUORISTRADA Prima normativa di riferimento approvata dal C.F. 26 aprile 2016 INDICE Organizzazione
DettagliComitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione. Categorie di tesseramento Federazione Italiana Tennis Tavolo 8.
Comitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT Categorie di tesseramento Federazione Italiana Tennis Tavolo 8.1 Roma, 2003 Categoria:
DettagliRegolamento Arbitri COMITATO JU-JITSU ITALIA. Versione 1.0 Data pubblicazione Giugno 2016
Regolamento Arbitri COMITATO JU-JITSU ITALIA Titolo Documento Regolamento Arbitri Versione 1.0 Data pubblicazione Giugno 2016 Autore S. Qualich Revisione CNA Note e Avvertenze Il presente documento contiene
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO
REGOLAMENTO SANITARIO Premessa Il presente regolamento disciplina le funzioni specifiche del Settore Sanitario Federale, nel rispetto della normativa nazionale e regionale, delle disposizioni del CIO,
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO
REGOLAMENTO SANITARIO Deliberazione del C.F. 9-14/341 del 23 Settembre 2014 Il Regolamento sanitario della FEDERAZIONE ITALIANA SPORT DEL GHIACCIO disciplina le esigenze specifiche del settore Sanitario,
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY * * * * REGOLAMENTO SANITARIO (approvato dal Consiglio Federale con deliberazione nr. 47 del 13 luglio 2007 e ratificato dalla Giunta Nazionale del CONI con delibera nr. 335
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY E PATTINAGGIO SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO A ROTELLE ARTISTICO - CORSA - HOCKEY. S.I.P. a R.
FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY E PATTINAGGIO SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO A ROTELLE ARTISTICO - CORSA - HOCKEY S.I.P. a R. REGOLAMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO FEDERALE IL 22 NOVEMBRE 2001 SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO
DettagliSETTORE JU JITSU MEODO BIANCHI pag. 1
SETTORE JU JITSU MEODO BIANCHI pag. 1 Pagina 1 di 11 SETTORE JU JITSU MEODO BIANCHI pag. 2 REGOLAMENTO TECNICO ORGANIZZATIVO NORME GENERALI Art.1 - INQUADRAMENTO In considerazione della particolarità e
DettagliREGOLAMENTO COMITATO ITALIANO ARBITRI
Federazione Italiana Hockey REGOLAMENTO COMITATO ITALIANO ARBITRI Approvato dal Consiglio Federale del 28 settembre 2013, Bologna con deliberazione n. 146.7/2013 Edizione 2014 REGOLAMENTO DEL COMITATO
DettagliRegolamento degli Ufficiali di gara del CSI
Regolamento degli Ufficiali di gara del CSI Principi generali 1. A norma di quanto previsto dall'articolo 104 dello Statuto, gli Ufficiali di gara del CSI partecipano, nella qualifica loro attribuita e
DettagliRegolamento Organico Federale approvato dalla GN CONI il 29/9/2011 Proposta di modifica al Consiglio Federale del 1 marzo 2013
Articolo 22 La Scuola Nazionale 1. La Scuola Nazionale FIJLKAM ha lo scopo di offrire agli Affiliati ed ai Tesserati un servizio, concreto e continuativo, per la realizzazione di progetti didattici e di
DettagliRegolamento arbitrale
regolamenti2007.qxd 09/06/2006 10.13 Pagina 159 5 Regolamento arbitrale regolamenti2007.qxd 09/06/2006 10.13 Pagina 160 regolamenti2007.qxd 09/06/2006 10.13 Pagina 161 REGOLAMENTO DEGLI UFFICIALI DI GARA
DettagliELEZIONI RINNOVO CARICHE 2016
ELEZIONI RINNOVO CARICHE 2016 Come previsto dallo Statuto FIV, il rinnovo delle cariche FIV centrali e territoriali avviene in tre distinte fasi: 1 FASE: ASSEMBLEA ZONALE DEL 10 SETTEMBRE ROMA In occasione
DettagliLega nazionale pallacanestro Uisp
Lega nazionale pallacanestro Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega l 8-10 febbraio 2008 DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - DEFINIZIONE La Lega Pallacanestro fa propri gli
DettagliOrdinanza sulla formazione degli organi di controllo dell igiene delle carni
Ordinanza sulla formazione degli organi di controllo dell igiene delle carni (OFIgC) 817.191.54 del 1 marzo 1995 (Stato 13 dicembre 2005) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 41 capoverso 1
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA SPORT BOWLING RTS. REGOLAMENTO TECNICO SPORTIVO 2017 Settore SENIOR. C.I.S. - Commissione Italiana Senior
FEDERAZIONE ITALIANA SPORT BOWLING RTS REGOLAMENTO TECNICO SPORTIVO 2017 Settore SENIOR C.I.S. - Commissione Italiana Senior Consiglio Federale Quadriennio 2017/2020 1 INDICE PAG Art. 1 Qualifica di Atleta
DettagliPROGETTO ACSI- BUDO. Regione Lombardia. OBBIETTIVI: Creare un settore D.O.C.G. per le Arti Marziali/Discipline Orientali
PROGETTO ACSI- BUDO Regione Lombardia OBBIETTIVI: Creare un settore D.O.C.G. per le Arti Marziali/Discipline Orientali STRUTTURA ACSI BUDO COMITATO di CONTROLLO e di ATTESTAZIONE (maestri capiscuola )
DettagliESTRATTO PRINCIPALI NORME STATUTARIE RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLE ASSEMBLEE. ART. 9 Assemblea Ordinaria Elettiva
Convocazione della XXXIX Assemblea Ordinaria F.I.N. ESTRATTO PRINCIPALI NORME STATUTARIE RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLE ASSEMBLEE STATUTO FEDERALE ART. 9 Assemblea Ordinaria Elettiva 1) Nell ultimo quadrimestre
DettagliREGOLAMENTO COMITATO ITALIANO ARBITRI
Federazione Italiana Hockey REGOLAMENTO COMITATO ITALIANO ARBITRI Approvato dal Consiglio Federale del 12 e 13 settembre 2015 con deliberazione n. 102 inviato al CONI come di norma Edizione settembre 2015
DettagliRegolamento Gruppo Nazionale Ufficiali di Gara
LEGA NAZIONALE PATTINAGGIO Regolamento Gruppo Nazionale Ufficiali di Gara GNUG Ed. 2012 Uisp - Unione Italiana Sport Per tutti - Lega Nazionale Pattinaggio 40121 Bologna (BO) - Via Riva Reno, 75/III -
DettagliREGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CRITERI E LE MODALITA DI GESTIONE DELLA MOBILITA ESTERNA ED INTERNA
COMUNE DI DISO PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CRITERI E LE MODALITA DI GESTIONE DELLA MOBILITA ESTERNA ED INTERNA (approvato con deliberazione G.C. n. 71 del 18.09.2012) Art. 1 Principi
DettagliCorso ed esame di qualificazione per arbitri e presidenti di giuria regionali di Ju Jitsu
Corso ed esame di qualificazione per arbitri e presidenti di giuria regionali di In relazione all indetto corso con esami regionali per l acquisizione delle qualifiche di arbitri e presidenti di giuria
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA
REGOLAMENTO ISTRUTTORI C.R.I. di PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Premessa 1. Al fine di ottemperare ai propri compiti istituzionali, nell ambito delle attività di protezione civile
DettagliComunicato n. 11 del
Comunicato n. 11 del 19.03.2013 Oggetto: CORSO PER GIUDICI DI GARA La CRGG, in accordo con il CR Puglia, organizza un corso per Giudici di Gara Regionali Strada/Pista/Ciclocross/Fuoristrada da svolgersi
Dettagli8.1. Categorie di tesseramento Federazione Pugilistica Italiana I NUMERI DELLO SPORT. Roma, 2003
Comitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT Categorie di tesseramento Federazione Pugilistica Italiana 8.1 Roma, 2003 Categoria:
DettagliArticolo1 - Ambito di applicazione e principi
Allegato B Regolamento per lo svolgimento delle prove selettive per la mobilità verticale del personale tecnico amministrativo per l anno 2005 Articolo1 - Ambito di applicazione e principi 1. Il presente
DettagliApprovato dal C.F. 24.05.2008 1
Regolamento Sanitario Approvato dal C.F. 24.05.2008 1 INDICE Premessa Art. 1 Struttura Art. 2 - Commissione Medica Federale Art. 3 - Medico Federale e Medici Addetti alle squadre Nazionali. Art. 4 - Medici
DettagliDelibera: 168 / 2015 del 18/12/2015
Allegato alla deliberazione LINEE INDIRIZZO per la costituzione, la disciplina e la tenuta dell elenco delle persone disponibili a svolgere su delega dell Assessore, dell Assessorato o del Servizio alle
DettagliC I T T A D I A R I C C I A (CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE ) IL DIRIGENTE DELL AREA I ^
C I T T A D I A R I C C I A (CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE ) IL DIRIGENTE DELL AREA I ^ AVVISO DI MOBILITA VOLONTARIA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI ESPERTO A MMINISTRATIVO - CAT. C - A TEMPO
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY E PATTINAGGIO V.le Tiziano, ROMA REGOLAMENTO AZZURRI
FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY E PATTINAGGIO V.le Tiziano, 74-00196 ROMA REGOLAMENTO AZZURRI Articolo 1. DEFINIZIONE DI ATLETA AZZURRO 1. La qualifica di Azzurro è riconosciuta esclusivamente agli atleti
DettagliREGOLAMENTO GYM BOXE SETTORE AMATORIALE
REGOLAMENTO GYM BOXE SETTORE AMATORIALE Approvato dal Consiglio Federale del 18 dicembre 2009 con delibera n. 432 Fatte salve eventuali integrazioni o modifiche richieste dal Comitato Olimpico Nazionale
DettagliCon la presente, Ti invio il nuovo Organigramma del Settore Liu-Bo. Seguono le firme, per accettazione, di tutti i componenti nominati.
M Letterio Tomarchio - Fondatore del Liu-Bo Via Pietro Mascagni, 27/29-95014 - Giarre (CT). liotomarchio@tiscali.it Al M Giuliano Clinori Coordinatore Nazionale Arti Marziali CSEN e.p.c. Al Dott. Francesco
DettagliClub Alpino Italiano. REGOLAMENTO TIPO DELLA SCUOLA SEZIONALE (O INTERSEZIONALE) DI (indicare i settori di attività ) "NOME"
Club Alpino Italiano REGOLAMENTO TIPO DELLA SCUOLA SEZIONALE (O INTERSEZIONALE) DI (indicare i settori di attività ) "NOME" TITOLO I. COSTITUZIONE SEDE - SCOPI - ATTIVITA Art. 1 Costituzione e Sede 1.
DettagliModulo di domanda di partecipazione al concorso ordinario per esami e titoli della scuola secondaria Classi di Concorso TABELLA A
ALLEGATO 3 Modulo di domanda di partecipazione al concorso ordinario per esami e titoli della scuola secondaria Classi di Concorso TABELLA A Spazio riservato al protocollo dell ufficio accettante Al (1)*
DettagliComitato Regionale Campano. A tutti gli interessati
Comitato Regionale Campano A tutti gli interessati Oggetto: Corso per Aspirante tecnico + Istruttore anno 2015. Si comunica che è possibile presentare domanda di partecipazione ai corsi di formazione di
DettagliSETTORE NAZIONALE CALCIO CSEN
SETTORE NAZIONALE CALCIO CSEN FINALI NAZIONALI UOMINI OVER 45 disciplina calcio a11 STAGIONE SPORTIVA 2012/2013 La presente comunicazione è parte parziale del Comunicato Ufficiale n 3 del 1 aprile 2013
DettagliA TITOLO MERAMENTE ESEMPLIFICATIVO E SALVO VERIFICA DIRETTA PRESSO LE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI O PRESSO GLI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA
A TITOLO MERAMENTE ESEMPLIFICATIVO E SALVO VERIFICA DIRETTA PRESSO LE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI O PRESSO GLI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA DA PARTE DEI RESPONSABILI DELLE SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE,
DettagliREGOLAMENTO DELLE FREQUENZE VOLONTARIE A FINI DI STUDIO DOCUMENTO 05. Data Redatto e Elaborato Approvato Firma UOS FORMAZIONE DEL PERSONALE
Pag. 1di 5 Revisio ne Data Redatto e Elaborato Approvato Firma 0 24/05/2010 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO UOS FORMAZIONE DEL DIRETTORE UOS FORMAZIONE DEL Dr. RODOLFO BORGHETTI MASSIMO BARONI LAILA VINCI (RAQ)
DettagliREGOLAMENTO GYM- BOXE
REGOLAMENTO GYM- BOXE LA BOXE IN ACTION La Boxe in Action è una disciplina senza contatto, riconosciuta dalla Federazione nell ambito del settore amatoriale Gym- Boxe, che esprime le tecniche ed i movimenti
DettagliREGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (emanato con D.R. n. 699-2016, prot. n. 15950 I/13 del 30.05.2016) I termini relativi a persone che, nel presente
DettagliNOVITA STAGIONE SPORTIVA
NOVITA STAGIONE SPORTIVA 2011-2012 Il 1 luglio è entrato in vigore il nuovo regolamento della Struttura Tecnica emanato dal Consiglio Federale. Come già anticipato sono state istituite le figure di Arbitro
DettagliComune di Loro Ciuffenna Prov. Arezzo. Regolamento per la mobilità esterna
Comune di Loro Ciuffenna Prov. Arezzo Regolamento per la mobilità esterna Art. 1-Principi generali 1. Il presente regolamento riguarda i criteri e le modalità per l attuazione dei trasferimenti di personale
DettagliREGOLAMENTO UFFICIALI DI GARA, GIUDICI DI GARA E FORMATORI I PARTE GENERALE
REGOLAMENTO UFFICIALI DI GARA, GIUDICI DI GARA E FORMATORI I PARTE GENERALE 1. Obiettivi L'Unione Italiana di Tiro a Segno si propone la qualificazione tecnica di quanti, nell'ambito della UITS., operino
DettagliRegolamento per l assunzione del personale dipendente a tempo indeterminato
Regolamento per l assunzione del personale dipendente a tempo indeterminato (ALLEGATO ALLA DELIBERA C.d.A. N 3 DEL 21 MARZO 2015) Il presente Regolamento disciplina l assunzione a tempo indeterminato del
DettagliSETTORE NAZIONALE CALCIO CSEN
SETTORE NAZIONALE CALCIO CSEN TROFEO ITALIA FINALI NAZIONALI OVER 45 disciplina uomini calcio a11 STAGIONE SPORTIVA 2013/2014 La presente comunicazione è parte parziale del Comunicato Ufficiale n 2 del
DettagliFederazione Italiana Hockey e Pattinaggio. REGOLAMENTO SIRi Artistico
Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio REGOLAMENTO SIRi Artistico Delibera del Consiglio Federale N. 10/2012 Delibera del Consiglio Federale N. 76/2014 Delibera del Consiglio Federale N. 94/2015 Delibera
DettagliCOMUNE DI LEFFE PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 33 del 19 luglio 2013 ART. 1 FINALITA Il Comune di Leffe istituisce e coordina il Servizio
DettagliINDICE. Art. 1 Disposizioni Generali. Art. 2 Tesseramento. Art. 3 Le Associazioni. Art. 4 Gli Istruttori
REGOLAMENTO SETTORE AMATORIALE Approvato dalla Giunta Nazionale del CONI con delibera n. 353 del 21 luglio 2016 INDICE Art. 1 Disposizioni Generali Art. 2 Tesseramento Art. 3 Le Associazioni Art. 4 Gli
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA JU JITSU & DISCIPLINE AFFINI REGOLAMENTO ORGANICO
ASSOCIAZIONE ITALIANA JU JITSU & DISCIPLINE AFFINI PARTE GENERALE PARTE A: REGOLAMENTO TECNICO-ORGANIZZATIVO PARTE B: REGOLAMENTO GRUPPO TECNICI E INSEGNANTI PARTE C: REGOLAMENTO GRUPPO ARBITRI PARTE D:
DettagliRegolamento didattico dei Corsi di formazione pre-accademica
Regolamento didattico dei Corsi di formazione pre-accademica Generalità Il presente regolamento disciplina, ai sensi delle leggi vigenti, delle disposizioni ministeriali e delle direttive dello Statuto
DettagliFederazione Sport Sordi Italia
COMUNICATO UFFICIALE n. 65 del 23 dicembre 2014 CAMPIONATO CALCIO A 5 Over 35 (Stagione Sportiva 2014/2015) FORMULA Il presente Comunicato Ufficiale modifica ed integra il C.U. n.53 dell 8/10/2014. 1.
DettagliREGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE
REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE (artt. 34 e 35 dello Statuto Comunale) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 56 del 30.09.1996 Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale
DettagliComitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione. Categorie di tesseramento Federazione Italiana Pallacanestro 8.
Comitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT Categorie di tesseramento Federazione Italiana Pallacanestro 8.1 Roma, 2003 Categoria:
DettagliCOMUNE DI MONTEBELLO JONICO Provincia di Reggio Calabria
COMUNE DI MONTEBELLO JONICO Provincia di Reggio Calabria REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LA MOBILITA VOLONTARIA ARTICOLO 1 AMBITO DI APPLICAZIONE 1. Il presente regolamento riguarda i criteri e le modalità per
DettagliREGOLAMENTO CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA
All. 1 alla Deliberazione della Conferenza dei Comuni n. 1 del 20.06.2011 CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA DEI
DettagliIter di formazione Arbitri Pony Games
Regolamento Club Ufficiali di Gara Ed. 2013 Approvato dal Consiglio Federale del 17 aprile 2013 Iter di formazione Arbitri Pony Games Premessa: L obiettivo di questo percorso di formazione è quello di
DettagliFEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA COMITATO REGIONALE LOMBARDIA FEDERAZIONE SPORTIVA NAZIONALE RICONOSCIUTA DAL CONI
FEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA COMITATO REGIONALE LOMBARDIA FEDERAZIONE SPORTIVA NAZIONALE RICONOSCIUTA DAL CONI Prot.n. 205/2016 ODF/rg Milano, 18 Ottobre 2016 A TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI GINNASTICA FEDERATE
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA ALLENATORI CALCIO
ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLENATORI CALCIO Gruppo Provinciale STATUTO PROVINCIALE Art. 1 Organizzazione e scopi Sul territorio dello Stato Italiano, l'associazione Italiana Allenatori Calcio si organizza
DettagliDISPOSIZIONI IN MATERIA DI SCIOGLIMENTO DEL VINCOLO
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SCIOGLIMENTO DEL VINCOLO Le norme sullo scioglimento del vincolo sportivo sono previste dagli articoli 23 e successivi del Regolamento Organico. ART. 1 SPECIFICA DEI CASI PREVISTI
DettagliREGOLAMENTO PER LA MOBILITA
Documento allegato come parte integrante e sostanziale alla deliberazione dell Ufficio di Presidenza n. 138 del 10 dicembre 09 REGIONE ABRUZZO CONSIGLIO REGIONALE REGOLAMENTO PER LA MOBILITA DIREZIONE
DettagliComune di Airuno INDIRIZZI PER LA NOMINA, DESIGNAZIONE E REVOCA DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, E ISTITUZIONI
Comune di Airuno INDIRIZZI PER LA NOMINA, DESIGNAZIONE E REVOCA DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, E ISTITUZIONI Deliberazione di Consiglio Comunale xx 17.07.2014 Approvazione (R_Nomina_Rappres_Esterni.doc)
DettagliScadenza: Bando n. 45/2015 Prot. n /15 del
Scadenza: 30.12.2015 AVVISO per il conferimento di incarico dirigenziale di durata triennale - area dirigenza medica e veterinaria di Responsabile della S.S. Dipartimentale Pronto Soccorso Asiago all interno
DettagliINDICE. Art Emanazioni e modifiche... pag. 37 TITOLO II SOCIETA' SPORTIVE
INDICE Art. 1. - Emanazioni e modifiche................................. pag. 37 TITOLO II SOCIETA' SPORTIVE Art. 2. - Le Società e le Associazioni Sportive....................... pag. 37 Art. 3. - Adempimenti..........................................»
DettagliIndice. Articolo 1 Finalità del regolamento
REGOLAMENTO Consiglio di Facoltà di Scienze Umane - Corso di Laurea Triennale in Scienze Criminologiche Investigative e della Sicurezza LUDES Foundation HEI Malta Indice Articolo 1 Finalità del regolamento
DettagliConservatorio Licinio Refice Regolamento Didattico dei Corsi di Base. Art. 1) Premesse. Art. 2) organizzazione dei corsi di base
Conservatorio Licinio Refice Regolamento Didattico dei Corsi di Base Art. 1) Premesse Il Conservatorio di Musica L. Refice di Frosinone istituisce e organizza i Corsi di Base con l obiettivo di fornire
DettagliCOMUNE DI SORSO PROVINCIA SASSARI
COMUNE DI SORSO PROVINCIA SASSARI 3 SETTORE - AFFARI GENERALI POLITICHE SOCIALI STAFF Servizio 3.1 Affari Generali - Demografici - Attività Produttive Ufficio Sport ISTITUZIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE
DettagliDISPOSTO N.80 /ASSINT IL DIRETTORE GENERALE
BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI N. 100 BORSE DI ECCELLENZA PER L A.A. 2016/2017 RISERVATO AGLI IMMATRICOLATI AL PRIMO ANNO DI UNO DEI CORSI DI STUDIO ATTIVATI DALL UNIVERSITA DI CAMERINO IL DIRETTORE GENERALE
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO RISCHI
REGOLAMENTO DEL COMITATO RISCHI Marzo 2016 1 COMITATO RISCHI ARTICOLO1 (Funzioni) 1.1. Il Comitato Rischi è istituito con delibera del Consiglio di Amministrazione e lo supporta con funzioni consultive,
DettagliRegolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001
Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di AUTOGRILL S.p.A. con delibera del
Dettaglii n d i c e Art. 1 - Finalità Pagina 3 Art. 2 - Volontarietà del servizio Pagina 3 Art. 3 - Figure costituenti il servizio di volontariato Pagina 3 Ar
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE Pagina1 i n d i c e Art. 1 - Finalità Pagina 3 Art. 2 - Volontarietà del servizio Pagina 3 Art. 3 - Figure costituenti il servizio di volontariato
DettagliW I S E S G R S. p. A.
W I S E S G R S. p. A. REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA. (AI SENSI DEL D.LGS. 231/01) Sommario Articolo I. Articolo II. Articolo III. Articolo IV. Articolo V. Articolo VI. Articolo VII. Articolo
Dettagli