GIUSEPPE UNGARETTI Veglia. Lavoro di gruppo poesia Giulia D Italia - Andrea Lercari - Jayfens Fernandez

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Costanza Valente
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1 GIUSEPPE UNGARETTI Veglia Lavoro di gruppo poesia Giulia D Italia - Andrea Lercari - Jayfens Fernandez

2 Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'egitto nel febbraio 1888, da genitori toscani emigrati. Dopo gli studi liceali si trasferisce a Parigi, dove frequenta l'università, come molti pittori Braque e Picasso, gli scrittori Apollinaire e Breton, ma incontra anche alcuni scrittori italiani (Soffici, Palazzeschi, Savinio) che di Parigi avevano fatto in quegli anni una seconda patria. Allo scoppio della prima guerra mondiale, torna in Italia e si arruola come soldato semplice combattendo in prima linea sul fronte del Carso. La vita di trincea è un'esperienza decisiva per il poeta che scopre compiutamente in quei mesi la propria vocazione di scrittore. Negli anni successivi aderisce al fascismo lavorando come addetto culturale all'ambasciata italiana a Parigi. Fa il corrispondente dei giornali "Il Popolo di Italia" e "La Gazzetta del Popolo". Nel 1931 accetta la cattedra di letteratura italiana all'università di San Paolo in Brasile. Lì nel 1939 una tragedia sconvolge la sua esistenza: la morte del figlio Antonietto, di nove anni, in seguito ad un incidente. Tornato in Italia, dal 1942 al 1958 insegna letteratura italiana all'università di Roma e continua la sua attività di poeta e uomo di cultura. Muore a Milano nel La poesia di Ungaretti è complessa e toccata da molteplici influenze; col trascorrer del tempo, sempre più egli attribuirà importanza al concetto di memoria, intesa nella sua accezione individuale come in quella derivante dal patrimonio collettivo di sapere cumulatosi nel corso delle epoche.

3 Poesia Un intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita. Prosa Ho passato tutta la notte vicino a un compagno morto con la bocca aperta in una smorfia e con il volto rivolto verso la luna. Con le sue gonfie mani che penetravano nel mio silenzio, ho scritto lettere piene d'amore. Non sono mai stato così tanto attaccato alla vita

4 Commento 1/3 La poesia Veglia fa parte della sezione di Porto sepolto che si trova nell opera l Allegria (che esce in edizione definitiva nel 1931). Possiamo notare con facilità che l autore ha deciso di incorporare questa poesia in un opera dal titolo completamente diverso, infatti ha associato, due parole e due contesti totalmente opposti. Ungaretti in questi testi poetici parla o almeno porta testimonianza dei due orrendi conflitti mondiali, ma in particolare nella poesia veglia,l autore si riferisce alla prima guerra,quella combattuta fra il 1914 e il Veglia è strutturata in due strofe ed è composta da versi di varia natura, è presente anche uno schema di rima che possiamo trovare fra le seguenti parole: nottata- digrignata-penetrata, buttato- massacrato- attaccato, è uno schema molto semplice, ma fra una rima e l altra sono scritti molte parole, e questo non permette al ritmo di essere constante. La poesia dal lato emotivo e delle sensazioni evocate è molto più complessa. Il testo, infatti, oltre a parlare della guerra, ci fa apparire davanti agli occhi, l intera situazione della sofferenza umana, permettendo al lettore di immedesimarsi completamente.

5 Commento 2/3 Le parole e la strutture dei versi ci permettono di capire a fondo i messaggi che Ungaretti ha provato a trasmettere, facendoci provare, attraverso vocaboli come massacrato, digrignato, congestione, le più totali sensazioni di sofferenza. Il poeta ci presenta un immagine cruda e di dolore: la visone di un compagno inerme, senza vita, ed è forse l ossessiva ripetizione della lettera t e l inserimento dell allitterazione (verso1-2) un intera nottata/buttato vicino che ci trasporta ancora di più verso il fulcro del componimento. Importante è anche il modo con il quale Ungaretti ci trasmette la sua totale angoscia nel vedere il suo compagno a farci capire quanto questo colpisca la sua interiorità, anche grazie all utilizzo di una metafora ( con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ). Ma proprio da questo pensiero di angoscia e di dolore, Ungaretti sfocia immediatamente in un paradosso, da un pensiero di morte e di tristezza, passa a una totale voglia di vita ( lettere piene d amore ), ricordando quanto essa sia preziosa.

6 Commento 3/3 Veglia non è una poesia ricca di figure retoriche, ma le poche che abbiamo analizzato la rendono preziosa e ricca di significato. Ungaretti non si preoccupa neanche di utilizzare un linguaggio diverso dal comune, ma ne utilizza uno simile alla prosa, con il quale riesce ad imprimere potenza alle immagini da lui evocate. Questa poesia per il nostro gruppo è molto potente e ricca di significato,tutti e tre crediamo che Ungaretti sia stato abile,nel descrivere un contesto cosi duro e delicato,in modo cosi preciso e diretto,senza però essere troppo esplicita. Quindi per concludere diciamo che Veglia,oltre ad essere un importante poema,è anche uno spunto di riflessione,su molti aspetti della guerra. Tutto il gruppo a riflettuto ed è rimasto colpito particolarmente da questa lettura,e crede che bisognerebbe riproporla anche ad altre classi,o in altri contesti.

7 Inquadramento storico Quando nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale, Ungaretti decise di partecipare alla campagna interventista arruolandosi volontario nel 19º reggimento di fanteria, quando il 24 maggio 1915 l'italia entrò in guerra. Combatté sul Carso e a seguito di questa importate esperienza scrisse molte poesie tra le quali Veglia. Nella primavera del 1918 il suo reggimento andò a combattere in Francia nella zona di Champagne. Nel 1919 venne stampata a Parigi la raccolta di poesie francesi La guerre, che sarà poi inserita nella seconda raccolta di poesie Allegria di naufragi pubblicata a Firenze nello stesso anno. Allegria di naufragi, viene pubblicata nel In questa seconda edizione (la prima intitolata Porto sepolto ) vengono aggiunte alcune nuove poesie, fra cui quella che dà il titolo alla raccolta. La raccolta contiene poesie scritte a partire dal Infine, partendo da un'edizione del 1931, la raccolta viene presentata con il semplice titolo di l Allegria. Fra le tante poesie, Veglia in particolare, viene scritta durante un duro periodo di massacri e di sofferenze, l Italia in quell arco di tempo si trovava nel pieno della guerra e Ungaretti, coraggioso soldato lo dimostra. Il duro periodo da combattente l ha portato a comporre poesie che ricordano costantemente le nefaste esperienze che la guerra porta con se.

8 Riferimento all immagine La ragione per cui abbiamo scelto quest immagine non è chiara neanche a noi,sappiamo solo che dopo averla vista sullo schermo del computer sapevamo che era quella perfetta. Come potete vedere la foto rappresenta una mano,non sappiamo se sia un ombra o altro,ma a noi è sembrato così,abbiamo tutti e tre avuto la strana sensazione che questa mano non stesse salutando,ne facendo cenno,ma stesse chiedendo aiuto,cercano disperatamente di aggrapparsi al muro,ma senza riuscirci. L abbiamo associata alla poesia perché entrambe alla vista e alla lettura ci hanno suscitato qualcosa di negativo, quel misto di angoscia e di dolore. Questa mano ci ricorda molto la Veglia, daltronde l autore era solo, vicino a un corpo morto,senza vita,che ormai non lo ascoltava più come le grida di questa mano,in cerca d aiuto,che però nessuno sente. Sono delle brutte sensazioni,la guerra non porta mai niente di buono,solo morti e tristezza, forse anche questa ci trasmette questo pensiero.

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