Comune di Alcamo LIBERO CONSORZIO DEI COMUNI DELLA EX PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI

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1 Proposta N 483/ Prot. Data 21/12/2016 Immediata esecuzione X SI NO N 430 del Reg. Data 21/12/2016 Comune di Alcamo LIBERO CONSORZIO DEI COMUNI DELLA EX PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI Copia deliberazione della Giunta Municipale OGGETTO : APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI DI MANUTENZIONE RETE IDRICA E FOGNARIA CUP I74H16000 Parte riservata alla Ragioneria Bilancio ATTO n. Titolo Funzione Servizio Intervento Cap. L anno duemilasedici il giorno ventuno del mese di dicembre alle ore15,45 nella sala delle adunanze del Comune, si è riunita la Giunta Municipale con l intervento dei signori: PRESENTI 1) Sindaco Surdi Domenico X 2) Vice Sindaco Scurto Roberto X 3) Assessore Russo Roberto X 4) Assessore Butera Fabio X 5) Assessore Di Giovanni Lorella X 6) Assessore Saverino Nadia X ASSENTI Presiede il Sindaco, Avv. Domenico Surdi. Partecipa il Segretario Generale, Dr. Vito Antonio Bonanno, con funzioni di verbalizzazione ed assistenza giuridico-amministrativa. Il Sindaco, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la riunione ed invita a deliberare sulla proposta di seguito trascritta.

2 Il sottoscritto Responsabile del procedimento di cui all art. 5 della L.R. 10/91, propone la seguente deliberazione avente ad oggetto: APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI MANUTENZIONE RETE IDRICA E FOGNARIA attestando di non trovarsi in nessuna ipotesi di conflitto di interessi nemmeno potenziale, né in situazioni che danno luogo ad obbligo di astensione ai sensi del D.P.R. 62/2013 e del Codice di comportamento interno, e di aver verificato che i soggetti intervenuti nella istruttoria che segue non incorrono in analoghe situazioni Premesso che: il Responsabile Unico del Procedimento dei lavori di che trattasi è il Geom. Vincenzo Ponzio; l opera è inserita nel Programma Triennale delle OO.PP. 2016/2018 Elenco Annuale Priorità 1 - approvato con Deliberazione di C.C. n 118 del 21/11/2016; Visto il progetto esecutivo dei lavori Manutenzione rete idrica e fognaria, redatto dal geom. Vincenzo Ponzio, dell importo complessivo di ,00 così distinto: A. IMPORTO PER E LAVORI B. SOMME A DISPOSIZIO NE DELL'AMMIN ISTRAZIONE A. Importo dei Lavori e delle forniture SOMMANO A.1 Importo dei lavori a base d'asta ,38 A.2 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso 3.298,20 A Totale importo dei lavori (A.1+A.2+A.3) , ,58 B. Somme a disposizione dell'amministrazione B.1 Oneri conferimento in discarica 409,40 B.2 Pareri e spese per gara 1.000,00 B.3 Competenze tecniche 2% 1.912,75 Totale Somme a disposizione dell'amministrazione (B1+.+B3) C. I.V.A C. I.V.A , ,15 Importo di progetto ,73 C.1 I.V.A. su Lavori ,27 Totale IVA (C.1) , ,27 TOTALE COMPLESSIVO RICHIESTO A FINANZIAMENTO (A+B+C) ,00 Preso atto dell Attestazione del R.U.P. del dalla quale si evince che l intervento per le sue caratteristiche non necessita di acquisizioni di pareri, concessioni, autorizzazioni e licenze necessari alla realizzazione dei lavori; Visto il Verbale di validazione del progetto esecutivo, redatto ai sensi dell art. 26, comma 8, del D. Lgs n 50/2016, effettuato dal R.U.P. Geom. Vincenzo Ponzio e parere tecnico favorevole espresso dal R.U.P., ai sensi dell art. 5 della L.R. n 12/2011; Ritenuto, pertanto, dover approvare il progetto esecutivo dei lavori Manutenzione rete idrica e fognaria Richiesto il parere in ordine alla sola regolarità tecnica ai sensi dell art. 49 del D,.Lgs 18 agosto 2000, n. 267, inserito nel presente provvedimento;

3 Richiesto il visto di regolarità contabile da parte del responsabile di Ragioneria, attestante la copertura finanziaria, ai sensi dell art. 49 del D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267 inserito nel presente provvedimento; Viste le Leggi 8 giugno 1990 n. 142, e 7 agosto 1990, n. 241 come recepite rispettivamente dalle LL.RR. n.48 dell'11/12/1991 e n.10 del 30/04/1991; Visto lo statuto comunale; Visto il D. Lgs. 267 del e successive modifiche ed integrazioni, recante "Ordinamento finanziario e contabile degli Enti locali"; Visto il D. Lgs. 165/2001, vigente Testo Unico del Pubblico Impiego ; Vista la Legge n 136/2010 come modificato dal D.L. 187/2010; Visto il D.P.R. n 207 del ; Visto D. Lgs n 50/2016; Visto la Deliberazione di C.C. n. 123 del di approvazione del bilancio d esercizio 2016/2018; Visto il PEG approvato con Deliberazione di G.M. n. 400 del 06/12/2016 esecutiva ai sensi di legge; PROPONE DI DELIBERARE Per i motivi di cui in premessa - Di approvare il progetto esecutivo dei lavori Manutenzione rete idrica e fognaria redatto dal geom. Vincenzo Ponzio, dell importo complessivo di ,00, nelle singole voci meglio specificate in premessa; - Di dare atto che l importo pari a ,00, trova copertura finanziaria al cap /9 Manutenzioni ordinarie e riparazioni inerenti il servizio idrico integrato - codice classificazione Piano Finanziario del bilancio esercizio 2017; - Di dare atto che la spesa del presente provvedimento è esigibile nell anno 2017; - Di demandare al Dirigente del Settore Servizi Tecnici Manutentivi ed Ambientali l attuazione degli adempimenti consequenziali gestionali; - Di volere dichiarare ai sensi e per gli effetti dell art. 12 della L.R. 44/91, che il presente atto immediatamente esecutivo. - IL R.U.P. F.to Geom. V. Ponzio LA GIUNTA MUNICIPALE Vista la superiore deliberazione. Visti gli allegati pareri resi ai sensi di legge, anche ai fini dell art. 147-bis, 1 comma del D. Lgs. 267/2000 e s.m.i.;

4 Ritenuta la propria competenza Ad unanimità di voti espressi palesemente; DELIBERA approvare la superiore proposta. condivise le ragioni a supporto della richiesta di immediata eseguibilità visto l art. 12, comma 2, della legge regionale n. 44/1991; con separata deliberazione, ad unanimità di voti palesemente espressi; D E L I B E R A dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo.

5 Proposta di deliberazione della giunta comunale avente per oggetto: PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI DI MANUTENZIONE RETE IDRICA E FOGNARIA Pareri ex art. 1, comma 1, lett. i), punto 01 della l.r. 48/91 e s.m.i. Il sottoscritto Dirigente del Settore Ing. E. Anna Parrino Vista la legge Regionale 11/12/1991 n.48 e successive modifiche ed integrazioni; Verificata la rispondenza della proposta di deliberazione in esame alle vigenti disposizioni; Verificata, altresì, la regolarità dell'istruttoria svolta dal Responsabile del procedimento, secondo quando previsto dalla L. 241/90 come modificata dalla L. 15/2005 e s.m.i. Ai sensi dell'art.1, comma 1, lett. i) punto 01 della L.R. 48/91 e successive modifiche ed integrazioni, esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione di cui all'oggetto. Alcamo, lì 16/12/2016 INGEGNERE CAPO DIRIGENTE F.to Ing. E. Anna. Parrino Il sottoscritto Dirigente del Settore di Ragioneria. Vista la Legge Regionale 11/12/1991 n.48 e successive modifiche ed integrazioni; Verificata la rispondenza della proposta di deliberazione in esame allo strumento finanziario; Ai sensi dell'art.1, comma 1 lett. i) punto 01 della L.R. 48/1991 e successive modifiche ed integrazioni, esprime parere favorevole in ordine alla regolarità contabile della proposta di deliberazione di cui all'oggetto. Alcamo, lì 20/12/2016 Il Dirigente di Settore F.to Dr.- Sebastiano Luppino

6 Letto, approvato e sottoscritto, come segue: L ASSESSORE ANZIANO F.to Roberto Russo IL SINDACO F.to Avv. Surdi Domenico IL SEGRETARIO GENERALE F.to Dr. Vito Antonio Bonanno ========================================================== N. Reg. pubbl REFERTO DI PUBBLICAZIONE (Art.11, comma 1, L.R. 44/91 e s.m.i.) Certifico io sottoscritto Segretario Generale, su conforme dichiarazione del Responsabile Albo Pretorio on line, che copia del presente verbale viene pubblicato a decorrere dal giorno 21/12/2016 all Albo Pretorio on line ove rimarrà visionabile per 15 giorni consecutivi. Il Responsabile Albo Pretorio on line F.to Alessandra Artale Il Segretario Generale F.to Dr. Vito Antonio Bonanno Alcamo, lì 21/12/2016 ATTESTAZIONE DI ESECUTIVITA Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti d ufficio ATTESTA Che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il 21/12/2016 decorsi dieci giorni dalla data di inizio della pubblicazione all albo on line (art. 12 comma 1, L.R. 44/91) X dichiarata immediatamente esecutiva (art. 12, comma 2, L.R. 44/91) Alcamo, lì 21/12/2016 IL SEGRETARIO GENERALE F.to Dr. Vito Antonio Bonanno ================================================================================ E copia informatica dell originale analogico formata per finalità di pubblicazione e consultazione. Alcamo li 21/12/2016 F.to Santino Lucchese

7 ELENCO ELABORATI 1) Relazione generale 2) Elaborati grafici 3) Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti 4) Piano di sicurezza e di coordinamento 5) Computo metrico estimativo 6) Quadro economico 7) Analisi dei prezzi 8) Elenco dei prezzi 9) Cronoprogramma 10) Schema di contratto e capitolato speciale di appalto

8 SETTORE SERVIZI TECNICI PROGETTO ESECUTIVO MANUTENZIONE RETE IDRICA E FOGNARIA RELAZIONE GENERALE Progettista Geom. Ponzio Vincenzo Gruppo di lavoro Sign. Giovanna Matranga Sign. Salvatore Drago RUP Geom. Vincenzo Ponzio

9 Sommario 1.PREMESSA CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELLE RETI ESISTENTI TIPOLOGIA INTERVENTI PREVISTI MANUTENZIONE DELLA RETE IDRICA MANUTENZIONE DELLA RETE FOGNARIA FATTIBILITÀ AMBIENTALE DISPONIBILITÀ DELLE AREE QUADRO ECONOMICO

10 1.PREMESSA Il presente progetto prevede la realizzazione di interventi di manutenzione della rete idrica e fognaria comunale, la quale necessita di continui e costanti interventi al fine di garantirne l efficienza. L intervento è inserito nel Piano Triennale delle OO.PP. 2016/2018. L elenco annuale allegato al Piano Triennale prevede l intervento al numero progressivo 2 per un importo complessivo di ,00. Il progetto ha per oggetto la manutenzione degli acquedotti comunali e delle reti di adduzione, della rete fognante e pluviale, dei serbatoi di accumulo, nonché la manutenzione della rete fognante in tutto il territorio comunale. La presente relazione illustra le caratteristiche salienti del progetto, le attività che dovranno essere svolte nell ambito dell affidamento dei lavori e servizi di manutenzione delle reti idriche e fognarie che insistono sull intero territorio comunale. In essa viene dapprima fatta una breve descrizione del contesto territoriale in cui si innestano le reti oggetto di manutenzione, vengono sommariamente la natura e le caratteristiche delle reti esistenti, vengono infine illustrate le attività da svolgere. 2. CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELLE RETI ESISTENTI Alcamo è un comune di abitanti, a una distanza di circa 50 km sia da Palermo che da Trapani. Sorge ai piedi del Monte Bonifato. Il territorio comunale si estende su una superficie di 130,79 km². E un comune con alta densità di popolazione. Il territorio a nord è bagnato dal mar Tirreno; Alcamo confina ad est con i comuni di Balestrate e Partinico, a sud con quello di Camporeale e ad ovest con quelli di Calatafimi Segesta e Castellammare del Golfo. L approvvigionamento idrico è basato sulle aree sorgentizie di Chiusa, Dammusi, Mirto e Cannizzaro (in Provincia di Palermo), dall acqua proveniente da Montescuro Ovest (Siciliacque spa)e dal Potabilizzatore Iato (gestione Amap di Palermo). L accumulo e la potabilizzazione avviene presso il serbatoio Bottino, in C/da Monte Bonifato, è assicurato da un sistema di adduzione composto dall acquedotto ex Dissalata, in ghisa sferoidale Ø200, dall acquedotto Mirto-Chiusa-Dammusi a gravità e dall acquedotto Cannizzaro con doppio sollevamento. L area sorgentizia di Chiusa è caratterizzata da 8 gallerie drenanti di cui 6 in funzione. Le acque vengono addotte nel bottino di riunione ed inviate, attraverso una condotta in PRFV Ø300, lunghezza 3,30 Km, al bottino di riunione Dammusi. Su quest ultima insistono 8 gallerie drenanti, tutte in funzione. Il totale della risorsa delle due aree viene quindi addotto, attraverso una condotta di 8 km in ghisa sferoidale Ø400, al bottino di riunione di Billiemi dove pervengono altresì, attraverso una condotta in acciaio Ø200 della lunghezza di 3 km, le acque della sorgente Mirto. Dal bottino di riunione di Billiemi, la risorsa viene inviata per gravità, attraverso un adduttrice in ghisa sferoidale Ø500, lunghezza di 15,70 Km, al serbatoio Bottino, dove viene accumulata, anche l acqua proveniente dall area sorgentizia Cannizzaro. 2

11 Cannizzaro, caratterizzata da 8 gallerie drenanti, tutte in funzione, si trova 300 m al di sotto del serbatoio Bottino. Pertanto le acque vengono accumulate in una vasca di mc e da qui rilanciate (adduttrice in acciaio Ø300 lunghezza di 1 Km), attraverso una stazione di sollevamento, potenza di 75 Kw, alla stazione di sollevamento di C/da Cicala che si trova a sua volta 200 m al di sotto del serbatoio Bottino. Dalla stazione Cicala, potenza 150 Kw, dove possono essere convogliate anche le acque del potabilizzatore Cicala (Partinico AMAP), parte un adduttrice in acciaio Ø350 della lunghezza di 12,50 Km verso il serbatoio Bottino. Il serbatoio Bottino, realizzato in c.a., è composto da 6 vasche fuori terra ed ha capacità complessiva di mc. Dal serbatoio si provvede alla distribuzione su tutta la rete. Da esso si dipartono le adduttrici per Alcamo centro in PEAD ed aventi, ciascuna, lunghezza di 1 Km e un breve tratto che convoglia la risorsa nel cosiddetto pozzetto 16. Da quest ultimo, si dipartono le diramazioni per il quartiere di S. Anna e per il partitore a pelo libero da cui viene alimentata la rete idrica alta e da cui parte il vecchio acquedotto consortile per Castellammare del Golfo. La rete di Alcamo è caratterizzata da un anello che si sviluppa lungo le strade principali. Nella zona alta di Alcamo Marina vi è il serbatoio Gammara Giovenco, capacità di 100 mc, alimentato da un adduttrice in PEAD Ø160, lunghezza di 6 km che si diparte dall anello principale in Piazza Pittore Renda e dotato di un unica diramazione a servizio dello Stadio Comunale. Le reti fognarie mista (Centro) e nera (S.Anna) si sviluppano su una lunghezza di 82 km, mentre la rete bianca (S.Anna) è di 12 km. Il sistema è dotato di 7 collettori per una lunghezza complessiva di 8 km (cemento armato km 4, PRFV km 4). La zona di Alcamo Marina è sprovvista di rete fognante. Gli scaricatori di piena si trovano nelle zone Santuario, Porta Palermo e Gen. Medici e Valle Nuccio. 4. TIPOLOGIA INTERVENTI PREVISTI 4.1.MANUTENZIONE DELLA RETE IDRICA La manutenzione delle rete idrica e dei suoi manufatti, prevede: - Interventi di manutenzione e riparazione alle diramazioni di allacciamento delle utenze private con sostituzione di tubazioni e componenti idraulici quali, chiavi di arresto, raccorderie, pezzi speciali di qualsiasi fosse il materiale, sia essi interrati che a vista, compreso quelli allocati nei manufatti di manovra e sezionamento interessate da perdite, relative, principalmente, alle diramazioni di allacciamento delle utenze private, fino al contatore, questo compreso; - rinvenimento di chiavi di arresto e di chiusini di manovra coperti da asfalto; - eliminazione di perdite alle condotte idriche dell intera rete comunale e dei relativi manufatti e pezzi speciali, di qualsiasi materiale e dimensione, sia interrate che a vista, compreso le diramazioni di allaccio alle utenze private fino al contatore comunale; - sostituzione e/o messa a quota di chiusini di qualsiasi genere sui pozzetti di sezionamento e/o camere di manovra; - sostituzione e/o realizzazione di tratte di rete idrica 3

12 - successivo ripristino delle sedi stradali 4.2.MANUTENZIONE DELLA RETE FOGNARIA La manutenzione della rete fognaria e dei suoi manufatti prevede la riparazione e sostituzione delle rete di fognatura, dei manufatti di raccolta delle acque superficiali, dei manufatti stradali quali caditoie, chiusini, pozzetti di ispezione e loro accessori. 5. FATTIBILITÀ AMBIENTALE Gli interventi in progetto interessano la manutenzione di opere esistenti. Si verifica che gli interventi in progetto non causano impatto ambientale, in quanto si tratta di opere di manutenzione e di miglioramento di impianti. Quindi si afferma che non si apportano modifiche sostanziali alla qualità ambientale e paesaggistica dei contesti territoriali interessati. 6. DISPONIBILITÀ DELLE AREE Tutte le aree in progetto sono tutte di proprietà comunale. 7.QUADRO ECONOMICO A. IMPORTO PER E LAVORI B. SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE A. Importo dei Lavori e delle forniture SOMMANO A.1 Importo dei lavori a base d'asta ,38 A.2 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso 3.298,20 A Totale importo dei lavori (A.1+A.2) , ,58 B.1 B. Somme a disposizione dell'amministrazione Spese tecniche per progettazione Ufficio tecnico comunale comprensive di contributi previdenziali (2% di A.3) B.2 Imprevisti 1.912,75 B.3 Oneri conferimento in discarica 409,40 B.4 Pareri e spese per gara 1.000,00 Totale Somme a disposizione dell'amministrazione (B1+B2+B3+B4) 3.322, ,15 Importo di progetto ,73 C. I.V.A C. I.V.A. C.1 I.V.A. su Lavori ,27 Totale IVA (C.1) , ,27 TOTALE COMPLESSIVO RICHIESTO A FINANZIAMENTO (A+B+C) ,00 4

13 PROGETTO: Manutenzione rete idrica e fognante ELABORATO: rete fognante Aree oggetto di intervento

14 PROGETTO: Manutenzione rete idrica e fognante ELABORATO: rete idrica Aree oggetto di intervento

15 SETTORE SERVIZI TECNICI PROGETTO ESECUTIVO MANUTENZIONE RETE IDRICA E FOGNARIA PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA E DELLE SUE PARTI Progettista Geom. Ponzio Vincenzo Gruppo di lavoro Sign. Giovanna Matranga Sign. Salvatore Drago RUP Geom. Vincenzo Ponzio

16 1.PREMESSA Il presente piano di manutenzione individua gli elementi necessari alla previsione, pianificazione e programmazione degli interventi di manutenzione delle opere di cui all oggetto e illustrate nelle tavole grafiche allegate al progetto. Il suddetto piano si suddivide ai sensi dell art. 38 del D.P.R. n 554/99 in: 1) MANUALE D USO 2) MANUALE DI MANUTENZIONE 3) PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Il presente documento redatto nella fase della progettazione esecutiva sarà sottoposto a cura del Direttore dei Lavori, al termine della realizzazione dell intervento, al controllo ed alla verifica validità, con gli eventuali aggiornamenti resi necessari dai problemi emersi durante l esecuzione dei lavori. Il presente Piano di Manutenzione della rete idrica e fognaria è stato redatto ai sensi della normativa vigente art.38 DPR 207/2010. Ciò allo scopo di: 1. Prevedere gli interventi di manutenzione necessari con particolare riferimento alle opere di progetto, alle modalità di realizzazione delle stesse ed ai materiali impiegati; 2. Pianificare gli interventi di manutenzione nel senso di dare indicazione delle scadenze temporali da prevedersi per ciascun ambito manutentivo o manutenzione delle varie parti di opera da realizzare; 3. Programmare prevedendo le necessarie risorse alle scadenze definite in fase di pianificazione per l effettuazione degli interventi manutentivi. Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l attività di manutenzione dell intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalita, le caratteristiche di qualita, l efficienza ed il valore economico. Il piano di manutenzione assume contenuto differenziato in relazione all importanza e alla specificita dell intervento. 2.MANUALE D USO Il manuale d uso si riferisce all uso delle parti significative del bene, ed in particolare degli impianti tecnologici. Il manuale contiene l insieme delle informazioni atte a permettere all utente di conoscere le modalità per la migliore utilizzazione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. 4. Il manuale d uso contiene le seguenti informazioni: a) la collocazione nell intervento delle parti menzionate; b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione; 1

17 d) le modalità di uso corretto. Per mantenere in buono stato di conservazione ed efficienza il patrimonio dei manufatti idraulici è necessario provvedere alle seguenti attività che essere così riassunti: - Riparazione di tratti di condotta o manufatti, particolarmente e gravemente danneggiati, tali da pregiudicare la pubblica incolumità, come ad esempio perdite che possano danneggiare direttamente o indirettamente i fabbricati, manufatti gravemente lesionati - Espurgo di materiali di qualsiasi natura e consistenza, comprese le materie luride, con impiego di canal-jet o analoghi sistemi ad aria compressa, eseguito in canali coperti, fogne e cunicoli - Rimozione delle ostruzioni dei condotti, costituite da corpi grossolani, a mezzo di spazzole per la pulizia, dotate di aste snodate e successivo lavaggio del tratto di fogna; tale operazione potrà essere effettuata, nel caso non ci fosse in prossimità alcun pozzetto di lavaggio, predisponendo in corrispondenza di alcuni pozzetti di ispezione di opportune sedi in cui far scorrere una paratoia manuale; l operazione da effettuare pertanto consiste nell abbassare la paratoia limitando il deflusso per un tempo più o meno lungo in modo da raccogliere a monte il volume d acqua necessario per il lavaggio. Tali manufatti potranno essere di grande utilità anche per il lavaggio ordinario delle fogne nelle successive fasi di gestione; - Rimozione e trasporto a discarica dei sedimenti presenti nei manufatti della rete, tale operazione potrà essere eseguita, a seconda dell accessibilità e delle dimensioni dell opera, con l ausilio di mezzi meccanici od a mano, ai fini del ripristino della perfetta funzionalità idraulica del manufatto stesso - Dismissione di basole - Rifacimento pavimentazioni Particolare attenzione andrà posta alla pulizia della caditoie stradali, quest ultime infatti, sono destinate a raccogliere il materiale sabbioso pesante proveniente dalla strada impedendo che giunga in fognatura; 3.MANUALE DI MANUTENZIONE Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti significative del bene ed in particolare degli impianti tecnologici. Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonche per il ricorso ai centri di assistenza o di servizio. Il manuale di manutenzione contiene le seguenti informazioni: a) la collocazione nell intervento delle parti menzionate; b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione delle risorse necessarie per l intervento manutentivo; d) il livello minimo delle prestazioni; e) le anomalie riscontrabili; f) le manutenzioni eseguibili direttamente dall utente; 2

18 g) le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato. 4.PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Il programma di manutenzione si realizza, a cadenze prefissate temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Esso si articola in tre sottoprogrammi: a) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; b) il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche comprendenti, ove necessario, anche quelle geodetiche, topografiche e fotogrammetriche, al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; c) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. Sottoprogramma delle prestazioni: Le prestazioni fornite dal bene sono costituite essenzialmente dalla fruizione da parte degli utenti di percorsi pedonali protetti. L attraversamento della piazza, per il raggiungimento dei servizi presenti in zona, avviene attraverso una serie di percorsi protetti realizzati cercando di far venire il meno possibile in contatto il flusso pedonale con il flusso veicolare. Per fare questo si sono, in prima istanza, portati in sicurezza i percorsi esistenti attraverso la manutenzione dei marciapiedi esistenti ed il loro adeguamento alle normative per il superamento delle barriere architettoniche. Sottoprogramma dei controlli: Livello qualitativo come da collaudo Livello qualitativo di norma Parti Costituenti l opera Verifiche e controlli specifici Verifiche e controlli specifici Tubazioni Perfetta integrità, omogeneità, assenza di sconnessioni, parti sporgenti Caditoie Perfetta integrità, omogeneità, assenza di sconnessioni, parti sporgenti Basole copertura canali fognari Perfetta allineatura, integrità degli elementi Accettabile allineatura, integrità degli elementi Pavimentazione bituminosa Manto stradale totalmente integro, senza buche, avallamenti ecc. Manto stradale in condizioni di accettabile integrità, senza considerevoli e numerose buche, avallamenti ecc. Manto stradale totalmente integro, senza buche, avallamenti ecc. 3

19 Manto stradale in condizioni di accettabile integrità, senza considerevoli e numerose buche, avallamenti ecc. Sottoprogramma degli interventi di manutenzione Condotte idriche e fognarie Controllo periodico x Manutenzione ordinaria x Manutenzione straordinaria x Caditoie Controllo periodico x Manutenzione ordinaria x Manutenzione straordinaria x Pavimentazione in materiale arido Controllo periodico x Manutenzione ordinaria x Manutenzione straordinaria x Cordoli in pietra Controllo periodico x Manutenzione ordinaria x Manutenzione straordinaria x 4

20 Frequenza espurghi e pulizia caditoie : 90 giorni Lavori di manutenzione OPERA OGGETTO DI MANUTENZIONE Rete idrica Rete fognante Caditoie Impianti tecnologici CADENZA Quando necessario Quando necessario Almeno ogni 90 giorni Quando necessario e/o secondo le indicazioni delle ditte costruttrici Pompe Pompe sommergibili Valvole e paratoie: Saracinesca a corpo piatto e vite esterna Valvole di non ritorno a clapet Paratoie Sistemi di fine corsa Motori: a) motori elettrici Cambio olio; Controllo anello usura e girante; Controllo entrata cavi e isolamento morsettiera; Lubrificazione e manovra Smontaggio e verifica usura perno del clapet Controllo e pulizia gargame e sua guarnizione; Controllo e taratura; verifica corretta riproduzione segnale nel quadro elettrico di interfaccia; - Controllo isolamento scatola morsettiera; - sostituzione cuscinetti aperti e chiusi; - ingrassaggio cuscinetti; - controllo e ripristino serraggio bulloneria della morsettiera: 2000 ore 1000 ore 1000 ore 30 giorni 6 mesi 6 mesi 30 giorni 30 giorni 6 mesi 9000 ore 500 ore 2 mesi 5

21 SETTORE SERVIZI TECNICI PROGETTO ESECUTIVO MANUTENZIONE RETE IDRICA E FOGNARIA PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO Progettista Geom. Ponzio Vincenzo Gruppo di lavoro Sign. Giovanna Matranga Sign. Salvatore Drago RUP Geom. Vincenzo Ponzio

22 INFORMAZIONI GENERALI Oggetto dei lavori: Lavori di manutenzione rete idrica e fognaria Ente Appaltante: CITTÀ DI ALCAMO Settore Servizi Tecnici Responsabile Unico del Procedimento: Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione: NUMERI TELEFONICI PER LE EMERGENZE In luogo ben visibile ed accessibile sarà esposta in cantiere una tabella indicante i seguenti numeri telefonici: EMERGENZA SANITARIA 118 OSPEDALE GUARDIA MEDICA COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO 115 SOCCORSO PUBBLICO DI EMERGENZA 113 CARABINIERI TEL. 112 PREFETTURA TEL POLIZIA STRADALE TEL POLIZIA MUNICIPALE DI ALCAMO TEL Segnalazione guasti ACQUEDOTTO TEL ENEL ELETTRICITÀ (N VERDE) TEL GAS TEL

23 Sommario 1 PREMESSA INTRODUZIONE I SOGGETTI INDIVIDUATI DAL D.LGS. 9 APRILE 2008 N SCHEDA DI RIEPILOGO DELLE ABBREVIAZIONI USATE DEFINIZIONI IL PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO (PSC) IL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (POS) MODALITA DI GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE SCHEDE SICUREZZA ATTIVITA' ELEMENTARI ATTIVITA' ELEMENTARI ATTIVITA' ELEMENTARI ATTIVITA' ELEMENTARI ATTIVITA' ELEMENTARI ATTIVITA' ELEMENTARI ATTIVITA' ELEMENTARI

24 1 PREMESSA Caratteristiche generali Gli interventi oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) consistono esclusivamente in opere di manutenzione per la conservazione ed il mantenimento delle pavimentazioni delle strade interne ed esterne, marciapiedi e piazze della Città di Alcamo. Conseguentemente i luoghi in cui si andrà ad operare saranno distribuiti sul territorio cittadino in ambito urbano ed extraurbano. Considerazioni sulla sicurezza operativa Preme evidenziare, che nei singoli cantieri si dovrà prestare la massima attenzione, ed adottare tutte le precauzioni del caso, al fine di evitare, ad esempio possibili cadute di persone o di materiale dall alto, l eventuale rischio elettrico, il rischio di ribaltamento delle macchine di cantiere, il rischio d investimento veicolare, etc. Non si prevedono sovrapposizioni di appalti diversi; se per una qualsiasi esigenza, o emergenza, un impresa estranea alle lavorazioni dovesse intervenire all interno dell area di cantiere, si dovrà attivare ogni misura preventiva e di coordinamento, al fine di evitare ogni possibile rischio di infortunio sia diretto che indiretto. Misure di protezione verso terzi Per evitare contatti con persone terze al cantiere, si dovrà isolare la singola area di lavoro attraverso la chiusura degli accessi e del perimetro del cantiere, inoltre si dovrà adottare una chiara ed esauriente segnaletica di sicurezza e di emergenza, oltre che ad una adeguata segnaletica stradale di cantiere e di preavviso circa le eventuali deviazioni viabili, considerando ad esempio che la località ove ubicato il cantiere sia dislocata lungo una sede stradale di primaria o secondaria importanza, con traffico locale, in presenza di piste ciclabili, utilizzate da linee di trasporto pubblico, etc. 3

25 2 INTRODUZIONE Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), è stato redatto ai sensi del D.Lgs. n.81/2008 Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e contiene, come disposto nell art. 100 del Decreto, le misure generali e particolari relative alla sicurezza e salute dei lavoratori che dovranno essere utilizzate dall Appaltatore nell esecuzione dei lavori oggetto dell appalto a cui si riferisce. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento riporta l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure operative, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire per tutta la durata dei lavori il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nonché la stima dei relativi costi. Il piano contiene altresì le misure di prevenzione dei rischi risultanti dall eventuale presenza simultanea o successiva delle varie imprese ovvero dei lavoratori autonomi ed è redatto anche al fine di provvedere, quando ciò risulti necessario, all utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva. Sono identificate nel piano stesso le misure di prevenzione collettive mirate a creare una barriera fisica alla eventuale dispersione di fibre nell atmosfera circostante l area oggetto dell intervento, a tutela degli utenti e degli occupanti degli edifici in cui si interverrà. Le prescrizioni contenute nel presente Piano non dovranno in alcun modo essere interpretate come limitative al processo di prevenzione degli infortuni e alla tutela della salute dei lavoratori, e non sollevano l appaltatore dagli obblighi imposti dalla normativa vigente. Il presente Piano dovrà essere integrato dall Appaltatore in conformità a quanto disposto alla lettera g) dell art. 96 del D.Lgs. 81/2008, con il Piano Operativo di Sicurezza. L Appaltatore, oltre alla predisposizione del Piano Operativo di Sicurezza (POS), ha anche l obbligo di presentare al Coordinatore della Sicurezza per l Esecuzione, ai fini della approvazione, le ulteriori scelte tecniche che hanno implicazione sulla salute e sicurezza del personale che si rendessero necessarie durante le singole fasi di lavorazione. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento dovrà essere tenuto in cantiere e va messo a disposizione delle Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo di cantiere. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento dovrà essere illustrato e diffuso dall Appaltatore a tutti soggetti interessati e presenti in cantiere prima dell inizio delle attività lavorative, compreso il personale della Direzione Lavori. Il Coordinatore per la Progettazione dei Lavori ha svolto una azione di coordinamento nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nel progetto, sia selezionando soluzioni che comporteranno minori rischi durante l'esecuzione delle opere, sia accertando che il progetto segua le norme di legge e di buona tecnica. Le misure di sicurezza proposte di seguito sono state individuate dall analisi della valutazione dei rischi, esse mirano a: - migliorare ulteriormente (in rapporto allo sviluppo del progresso nelle tecniche di prevenzione) situazioni già conformi; - dare attuazione alle nuove disposizioni introdotte dal D.Lgs. 81/2008; - regolarizzare eventuali situazioni che potrebbero risultare carenti rispetto alla legislazione precedentemente in vigore al D.Lgs. 81/2008. Precisazioni E responsabilità dell Appaltatore assicurarsi che i lavoratori che operano sotto la sua direzione o controllo, compreso il personale di altre ditte e i lavoratori autonomi, che per qualsiasi motivo si trovino in cantiere, siano addestrati e informati sui temi della sicurezza del lavoro in generale. L Appaltatore deve informare i propri dipendenti dei rischi relativi a tutte le attività da espletare, di attività da eseguire e di quelle inerenti al luogo dove si realizzeranno le opere, nonché provvedere alla formazione del personale adibito a specifiche lavorazioni ed attività che possano comportare rischi per l incolumità e la salute. Il presente elaborato ha prevalentemente lo scopo di fornire uno strumento di controllo e verifica sull operato dei soggetti coinvolti nella sicurezza per la realizzazione di opere edili, al fine di poter puntualmente ottemperare all obbligo imposto dal legislatore di attenersi alle misure generali di 4

26 tutela per la sicurezza e salute dei lavoratori nelle scelte tecniche durante le varie fasi di progettazione, esecuzione e organizzazione delle operazioni di cantiere. Il committente è il soggetto per conto del quale l intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Il committente ha facoltà di nominare il Responsabile dei Lavori: soggetto che è incaricato ai fini della progettazione o della esecuzione o del controllo dell'esecuzione dell'opera. Nel caso in essere, trattandosi di opera pubblica, il responsabile dei lavori è il Responsabile unico del Procedimento, ai sensi del D.Lgs. 81/2008. Nel caso di ATI (associazione temporanea di imprese), affinché possa essere considerata unica impresa necessita verificare dall atto costitutivo o dallo statuto: che sia individuabile il datore di lavoro dell associazione come definito dal D.Lgs. 81/2008 e che questi abbia assolto agli obblighi di cui all art. 18; che i dipendenti siano iscritti sui libri di paga e di matricola della A.T.I. e non delle consociate e che pertanto l associazione abbia una sua posizione assicurativa presso i vari Istituti Previdenziali ed Assistenziali; che l Ente in definitiva abbia lo scopo di produrre il bene oggetto dell appalto e non di effettuare un servizio costituito dall acquisizione dell appalto i cui lavori verranno poi condotti in autonomia funzionale e gestionale dalle consociate. In quest ultimo caso si considereranno tante imprese quanto sono le consociate. Quanto sopra detto vale anche per le Società Consortili ed i Consorzi di Aziende. Per quanto riguarda invece i Consorzi tra Artigiani viene di seguito riportato il punto 2.12 della Circolare Regionale contenente le Linee guida per la risoluzione di criticità emerse in fase di applicazione della normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro nei cantieri temporanei e mobili del 24 agosto Ai fini dell'applicazione del D.Lgs. 494/96 (ora DL 81/2008) sono da considerare lavoratori autonomi non soltanto gli artigiani senza soci o dipendenti, ma anche (e unicamente per le specifiche prestazioni rese operando da soli) i datori di lavoro e i soci - datori di lavoro delle società di persone che prestano individualmente attività lavorativa per conto della società stessa. E' da rilevare inoltre che la definizione di lavoratore autonomo data dal decreto in questione sembra escludere le attività professionali di servizio di cui all'art C.C. in quanto non concorrono alla "diretta" realizzazione dell'opera, come sembra evincersi dagli obblighi imposti dall'art. 7, il quale prevede che tale attività sia esercitata in cantiere. Da quanto sopra esposto si ritiene che nel momento in cui più lavoratori autonomi si raggruppano organizzandosi per meglio concorrere all'esecuzione dell'opera, si sia di fatto costituita una società i cui soci lavoratori perdono la propria autonomia, dovendo sottostare all'organizzazione societaria di cui ognuno di essi è diventato imprenditore, a norma dell'art C.C. Nel contempo, essendo essi equiparati ai lavoratori subordinati, trovano applicazione fra l'altro le norme contenute nei DPR 547/55, 164/56, 303/56, e nei D.Lgs. 626/94 e 494/96 (ora racchiusi nel DL 81/2008). In sostanza il tipo di società che si viene a costituire appare equivalente a quella in nome collettivo i cui soci, non avendo conferito deleghe di rappresentanza, si assumono personalmente la responsabilità delle violazioni di legge eventualmente commesse anche in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, essendo ciascuno di essi il datore di lavoro degli altri soci. Per quanto attiene l'applicazione del D.lgs. 494/96 (ora D.L. 81/2008) al caso in esame ed in particolare alle necessità che debbano essere nominati dal committente il coordinatore in fase di progettazione e successivamente di esecuzione dell'opera, si ritiene che tale obbligo sussista nel momento in cui in cantiere si prevede che opereranno, anche non contemporaneamente, più società di fatto ovvero imprese (vedi punto 2.11). Nel caso in cui poi i lavori venissero eseguiti da un'unica società di fatto costituita da lavoratori autonomi, questi dovranno attenersi al disposto dell'art. 9 e, tral'altro, redigeranno il piano operativo di sicurezza. Può verificarsi il caso, peraltro non previsto dal legislatore, che sia stato redatto il PSC avendo ipotizzato la presenza in cantiere di più imprese, ipotesi non più realizzata per l aggiudicazione dell appalto da parte di una A.T.I., che organizzata nei modi precedentemente descritti, esegue l intera opera. In questo caso il PSC redatto dal coordinatore verrà assunto dall appaltatore quale Piano di Sicurezza Sostitutivo (PSS) ed integrato con gli elementi mancati del POS. Nel caso contrario invece che avendo ipotizzato un unica impresa esecutrice, vengano autorizzati subappalti successivamente all aggiudicazione, il Responsabile del Procedimento/Responsabile dei Lavori nominerà il CSE che provvederà alla redazione del PSC. La designazione e nomina del Responsabile unico del Procedimento esonera il committente 5

27 dalle responsabilità connessa all adempimento degli obblighi delegati (Progettazione, esecuzione, controllo dell'esecuzione dell'opera, nonché dall assolvimento degli altri compiti posti a carico del committente dagli articoli 90 e 99 D.lg. 81/2008). La designazione del CSP e CSE non esonera il Responsabile del Procedimento dalle responsabilità connesse alla verifica che il Coordinatore per la Progettazione provveda a redigere il PSC ed il Fascicolo Tecnico; che il Coordinatore in fase di Esecuzione verifichi con opportuni sopralluoghi in cantiere l applicazione del piano di sicurezza da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi. Avvertenze per il CSP, CSE e gli Appaltatori - I documenti di sicurezza (PSC PSS POS - FT) devono garantire i contenuti minimi di cui all allegato XV del D.lg. 81/2008, evidenziando opportunamente per facilità di lettura i punti più importanti. - Le prescrizioni contenute nel presente documento non dovranno in alcun modo essere interpretate come limitative al processo di prevenzione degli infortuni e alla tutela della salute dei lavoratori, e non sollevano l appaltatore ed i coordinatori dagli obblighi imposti dalla normativa vigente. - Il PSC potrà essere integrato dall Appaltatore in conformità a quanto disposto D.lg. 81/ Il PSC dovrà essere tenuto in cantiere e messo a disposizione delle Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo di cantiere. - Il PSC dovrà essere illustrato e diffuso dal CSE all Appaltatore a tutti i soggetti interessati e presenti in cantiere prima dell inizio delle attività lavorative, compreso il personale della Direzione Lavori. - Le gravi o ripetute violazioni dei piani da parte dell appaltatore costituiscono causa di risoluzione del contratto da parte del committente. - Oltre alle responsabilità del Committente/Responsabile dei Lavori/Responsabile del Procedimento è anche responsabilità dell Appaltatore assicurarsi che i lavoratori che operano sotto la loro direzione o controllo, compreso il personale di altre ditte e i lavoratori autonomi, che per qualsiasi motivo si trovino in cantiere, operino nel rispetto della normativa di igiene e sicurezza del lavoro e dei documenti di sicurezza specifici per l opera. 6

28 3 I SOGGETTI INDIVIDUATI DAL D.LGS. 9 APRILE 2008 N. 81 Il Committente Il Committente è il soggetto per conto del quale l intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Tale soggetto deve essere una persona fisica in quanto titolare di obblighi penalmente sanzionabili. All'interno delle persone giuridiche pubbliche è individuato nel soggetto legittimato alla firma del contratto d'appalto; il D.Lgs. 81/2008, art. 89, lett. b) precisa ora che nel caso di appalto di opera pubblica, il committente è il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell appalto. Il Responsabile dei Lavori Responsabile Unico del Procedimento Il Responsabile dei lavori è il soggetto incaricato dal committente, della progettazione o del controllo dell'esecuzione dell'opera; tale soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione dell'opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzione dell'opera. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il Responsabile dei lavori è il Responsabile unico del procedimento; La nomina del Responsabile unico del procedimento viene attuata in applicazione e con le modalità di cui alla legge 7 agosto 1990, n Il DPR 207/2010 prevede che questa figura sia nominata dalle amministrazioni aggiudicatici nell ambito del proprio organico; quando l amministrazione accerta per qualsiasi motivo la mancanza nel proprio organico di tecnici adeguati, può essere assunto un tecnico abilitato per svolgere il ruolo di RP anche con contratto a tempo determinato. Qualora l'organico del servizio, secondo l'art. 7, L.109/94, comma 5, non consenta il reperimento dell'interezza delle adeguate competenze professionali relative, i compiti di supporto all attività del Responsabile di procedimento possono essere affidati a singoli professionisti o associati. Le funzioni e i compiti del Responsabile del procedimento, in quanto Responsabile dei lavori, sono previsti dall art. 90 del D.Lgs. 81/2008. Egli provvede a creare le condizioni affinché il processo realizzativo dell intervento risulti condotto in modo unitario anche in relazione alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. E un tecnico (DPR 207/2010) in possesso del titolo di studio adeguato alla natura dell intervento da realizzare, abilitato all esercizio della professione o, quando l abilitazione non sia prevista dalle norme vigenti, è un funzionario con idonea professionalità e con anzianità di servizio in ruolo non inferiore a 5 anni. Deve coordinare la propria azione sia con il direttore dei lavori sia con il coordinatore per la sicurezza previsto dal D. Lgs. 81/2008. Essendo peraltro il responsabile del procedimento unico soggetto delle fasi di progettazione e di esecuzione, ne deriva che il coordinamento coinvolge i coordinatori per la sicurezza sia nella fase di progettazione sia nella fase di esecuzione dei lavori. Resta inteso che al Responsabile Unico del Procedimento rimangono comunque anche le funzioni previste dalla legge 241/90. Il Committente o Responsabile dei lavori, nella fase di progettazione dell'opera, ed in particolare al momento delle scelte tecniche, nell'esecuzione del progetto e nell'organizzazione delle operazioni di cantiere, si attiene ai principi e alle misure generali di tutela di cui all'articolo 15 del D.Lgs. 81/2008. Il Committente o il Responsabile dei lavori prevede nel progetto la durata dei lavori o fasi di lavoro, al fine di permettere la pianificazione dell'esecuzione in condizioni di sicurezza dei lavori o delle fasi di lavoro che si devono svolgere simultaneamente o successivamente tra loro. Nella fase di progettazione dell'opera valuta attentamente i documenti di cui all art. 91, comma 1, lettere a) e b) del D.Lgs. 81/2008: a) Piano di sicurezza e di coordinamento; b) Fascicolo con le caratteristiche dell opera. Il Committente o il Responsabile dei lavori, nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese, anche non contemporanea, contestualmente all'affidamento dell'incarico di progettazione, designa il coordinatore per la progettazione, in possesso dei requisiti di cui all art. 98 del D.Lgs. 81/

29 Egli inoltre, prima dell'affidamento dei lavori, nei casi previsti dalla legge (art. 90, comma 3 D.Lgs. 81/2008) e tra i soggetti abilitati, designa il coordinatore per l'esecuzione. Tale disposizione si applica anche nel caso in cui, dopo l affidamento dei lavori a un unica impresa, l esecuzione dei lavori o di parte di essi richieda l intervento di almeno un altra impresa. Lo stesso si dica per i casi di sottostima dell entità del cantiere o di varianti in corso d opera ecc. Il Committente o il Responsabile dei lavori, qualora in possesso dei requisiti (art. 98 del D.Lgs. 81/2008), può svolgere le funzioni sia di coordinatore per la progettazione, sia di coordinatore per l esecuzione dei lavori. L art. 99 del D.Lgs. 81/2008, pone a carico del Committente o del Responsabile dei lavori, l obbligo di trasmettere all azienda unità sanitaria locale ed alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competenti la notifica preliminare inerente l apertura di un nuovo cantiere. Adempimenti del Committente o del Responsabile del Procedimento - Incarico a Responsabile del Procedimento - Previsione della durata dei lavori - Formalizzazione dell Incarico a Coordinatore alla Progettazione - Formalizzazione dell Incarico a Coordinatore dell Esecuzione dei lavori - Verifica della predisposizione del Piano di Sicurezza e Coordinamento - Inoltro del Piano di Sicurezza e Coordinamento alle imprese invitate a presentare l offerta - Verifica della predisposizione del Piano Operativo di Sicurezza - Invio Notifica preliminare nei casi previsti dalle disposizioni di Legge - Inoltro all appaltatore copia della notifica preliminare per l'affissione della stessa in cantiere - Comunicazione alle imprese dei nominativi dei Coordinatori - Richiesta alle imprese esecutrici delle: - iscrizione alla CCIAA - indicazioni del CCNL applicato - dichiarazione dell organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denuncie dei lavoratori effettuate all INPS, all INAIL ed alle casse edili. - verifica sulla messa a disposizione, da parte degli appaltatori del PSC e POS al RLS dell azienda. Il Coordinatore in fase di progettazione Il Coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell'opera, di seguito denominato coordinatore per la progettazione è una figura professionale abilitata da apposito corso di formazione, nominata dal committente o dal Responsabile dei lavori o dal RUP per assolvere i compiti di progettazione e pianificazione delle misure di sicurezza sin dalla fase di progettazione dell opera. Redige i documenti inerenti la pianificazione della sicurezza dell opera: Piano di Sicurezza e Coordinamento e Fascicolo Tecnico (all art. 91, comma 1, lettere a) e b) del D.Lgs. 81/2008). Durante la progettazione dell opera il Coordinatore deve redigere: a) Il Piano di Sicurezza e di Coordinamento, conformemente a quanto previsto dall art. 100, comma 1 del D.Lgs. 81/2008, i cui contenuti sono dettagliatamente specificati nell'allegato XV al D.Lgs. medesimo. b) Il Fascicolo (art. 91, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 81/2008) contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento UE 26 maggio Come per i lavori del presente PSC, il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a) del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n Adempimenti del Committente e dei Coordinatori in merito al Fascicolo Tecnico Il Fascicolo, come prevede la norma, deve essere predisposto dal Coordinatore per la Progettazione che lo consegnerà, unitamente al Piano di Sicurezza e Coordinamento, al Committente. I due documenti verranno, successivamente trasmessi dal Committente al Coordinatore per l esecuzione dei lavori. Ad avvenuta trasmissione il Coordinatore per l esecuzione potrà operare 8

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