Mason, Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione, Il Mulino, Capitolo VI.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Mason, Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione, Il Mulino, Capitolo VI."

Transcript

1 Capitolo VI. APPRENDERE STRATEGIE E ABILITÀ: METACOGNIZONE, COMPRENSIONE E PRODUZIONE DEL TESTO 1

2 Evoluzione per: esperienze sviluppo delle abilità meta cognitive. 2

3 Cosa è la metacognizione? E la metacomprensione? 3

4 la comprensione è un attività cognitiva La metacomprensione: insieme di abilità e di conoscenze sulla comprensione del testo possedute dal lettore. 4

5 metacognizione: conoscenze sul nostro funzionamento cognitivo. Si distingue tra: conoscenza metacognitiva: processi metacognitivi di controllo 5

6 La metacognizione metacognizione = pensiero sul proprio pensiero che ha per oggetto processi e strategie cognitive (es. di memorizzazione, comprensione, ragionamento e problem-solving) Flavell (1976) la metacognizione riguarda, tra l altro, il controllo attivo e la conseguente regolazione e orchestrazione di questi processi [cognitivi] in relazione agli oggetti cognitivi o ai dati ai quali si riferiscono, generalmente al servizio di qualche scopo od obiettivo concreto (p. 232) Es: siamo impegnati sul piano metacognitivo, quando ci rendiamo conto che incontriamo maggiori difficoltà nell imparare un determinata cosa piuttosto che un altra, o che conviene prendere alcune note per non dimenticare dei dati importanti 6

7 Flavell (1979) : MODELLO DELLA REGOLAZIONE COGNITIVA azioni e interazioni tra quattro classi di fenomeni: conoscenza metacognitiva obiettivi (o compiti) azioni (o strategie) esperienze metacognitive 7

8 Kluwe (1982) metaconoscenza dichiarativa pensiero sul proprio e altrui pensiero metaconoscenza procedurale controllo e regolazione del corso del pensiero 8

9 Debeni: metacomprensione - 4 tipi di competenze: 1. conoscenze sul compito 2. conoscenza di strategie 3. consapevolezza di sè (come lettore) 4. controllo delle varie componenti 9

10 La conoscenza metacognitiva Flavell (1981): la conoscenza metacognitiva include conoscenze delle caratteristiche del compito riguardanti le richieste e difficoltà poste da un determinato tipo di compito conoscenze delle caratteristiche delle strategie riguardanti la natura e utilità di tutto ciò che può essere attuato per potenziare il proprio comportamento cognitivo conoscenze delle caratteristiche della persona riferite a se stessi in termini di capacità, limiti di memoria e modalità di elaborazione delle informazioni 10

11 Quando parliamo di metacomprensione: (conoscenze sul compito) a. Consapevolezza di dover dare un senso a ciò che si legge b. Sensibilità alle caratteristiche del testo (difficoltà linguistica, info. Importanti, errori..) 11

12 (Conoscenza delle strategie) Un buon lettore è flessibile, si adatta alla situazione: Lettura rapida, Lettura analitica, Ricerca di una informazione non ci sono solo i libri

13 Pattern a F e E

14

15 3. Conoscenza di sé (come lettore) Cosa sa il lettore sulle sue capacità, stile cognitivo, conoscenze, motivazione 15

16 Brown (1978): I processi metacognitivi di controllo Predizione l abilità di predire il livello di prestazione in un compito, stimare il grado di difficoltà di una prova, anticipare il risultato derivante dall applicazione di una certa strategia Pianificazione l abilità di organizzare tutte le azioni che conducono all obiettivo da raggiungere, stabilendo un piano Monitoraggio l abilità di controllare l attività cognitiva nel corso del suo svolgimento Valutazione l abilità di valutare l uso di una determinata strategia nella sua globalità 16

17 EOL (ease of learning) è un giudizio che si dà sulla facilità di apprendimento del materiale prima della sua acquisizione) JOL (judgment of learning) è un giudizio dato durante o al termine del processo di memorizzazione su quanto si è appreso FOK (feeling of knowing) un giudizio sul livello di apprendimento su materialie appreso ma non ancora recuperato, cioè una sensazione di conoscenza di un informazione non ricordata. TOT (tipo f the tongue) il giudizio che porta a ritenere di avere una conoscenza sulla punta della lingua (non si ricorda ma si e convinti che si potra recuperare) 17

18 Monitoraggio (controllo online) Baker (1985): chi legge/ascolta un messaggio dovrebbe continuamente valutare il suo processo di comprensione, verificando le ipotesi di interpretazione che mette progressivamente in atto. La conseguenza di questa valutazione, per un lettore competente, può portare all identificazione di un problema e quindi a un tentativo di rimediare al problema. 18

19 Gli ostacoli principali al comportamento di lettura maturo e autoregolato sono due: 1 i lettori non svolgono il monitoraggio o lo fanno piuttosto distrattamente. 2 il monitoraggio non è un fenomeno unitario: si può essere bravi a valutare certe difficoltà, per esempio che non si comprendono certe parole, ma non riuscire a valutarne altre. Spontaneamente viene usato solo un criterio di valutazione dell adeguatezza della rappresentazione mentale del testo: uno standard di tipo lessicale. 19

20 Conoscenze metacognitive sulla lettura Brown et al. (1983) diversi tipi di conoscenze: conoscenze sul soggetto come lettore consapevolezza delle proprie capacità e limiti, della modalità prevalente con cui si affrontano i compiti di lettura e della motivazione ad affrontare la lettura stessa conoscenze sul testo consapevolezza della difficoltà di un testo in relazione ai suoi aspetti grammaticali, sintattici e semantici conoscenze sul compito consapevolezza che si può leggere per raggiungere scopi diversi ma la comprensione del testo costituisce sempre la ragione principale; conoscenze sulle strategie consapevolezza delle modalità di lettura e delle attività da mettere in atto per aiutarsi nel compito 20

21 Processi metacognitivi di controllo della lettura 1. predire il grado di difficoltà del compito di lettura la sua comprensibilità, il livello di prestazione a cui si pensa di poter giungere, il risultato dell applicazione di una determinata strategia 2. pianificare le diverse azioni da intraprendere per conseguire l obiettivo di comprendere il materiale che si legge 3. monitorare progressivamente la propria attività cognitiva mentre si applica una determinata strategia 4. valutare l applicazione di una determinata strategia nella sua globalità, in termini di efficacia ed efficienza, traendo tutte le conseguenze per una successiva applicazione 21

22 Pazzaglia, Cornoldi e De Beni (1995); De Beni e Pazzaglia (2003) buoni lettori/ cattivi lettori i buoni lettori sono consapevoli che: la lettura ha uno scopo intrinseco (la comprensione), ma che si può leggere per raggiungere obiettivi diversi (divertimento, ricerca di un dato specifico, studio, ecc.) in diverse situazioni; la lettura deve essere corretta (e, sostanzialmente, ad alta voce); esistono diverse strategie (dallo skimming, cioè saltare certe parti non rilevanti per lo scopo, alla lettura analitica); la scelta di una strategia va compiuta in base alle difficoltà del testo e all interesse che suscita. 22

23 I cattivi lettori: Non riconoscono l importanza delle diverse parti, non trovano la struttura, gli errori, non si servono di aiuti testuali, Sopravvalutano la correttezza, la lettura a alta voce Esempio 23

La comprensione del testo è un processo di costruzione del significato. Barbara Carta

La comprensione del testo è un processo di costruzione del significato. Barbara Carta Pove del Grappa 14 novembre 2012 1 La comprensione del testo è un processo di costruzione del significato 2 Necessita di: -aspetti linguistici (il testo) -attività cognitiva (conoscenze, esperienze precedenti

Dettagli

Università degli Studi di Padova

Università degli Studi di Padova PENSARE, RAGIONARE, RIFLETTERE : VALUTAZIONE E LINEE PER L INTERVENTO Claudia Zamperlin Università degli Studi di Padova 1 Articolazione dell incontro e obiettivi Perché considerare degli strumenti di

Dettagli

COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO IN BAMBINI POOR COMPREHENDERS

COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO IN BAMBINI POOR COMPREHENDERS Università degli Studi di Messina DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO IN BAMBINI POOR COMPREHENDERS COGNIZIONE VS METACOGNIZIONE Prof.ssa Pina FILIPPELLO Abilità fondamentale

Dettagli

Cosa si intende per produzione del testo?

Cosa si intende per produzione del testo? 1 Cosa si intende per produzione del testo? A partire dagli anni 80 si matura la consapevolezza che la produzione di un testo scritto sia un processo principalmente cognitivo: anche gli aspetti grafo-motori

Dettagli

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di

Dettagli

DSA: Cosa può aiutare?

DSA: Cosa può aiutare? DSA: Cosa può aiutare? Metacognizione Strategie Motivazione METACOGNIZIONE I soggetti con DSA presentano limiti di riflessione sui processi, Difficoltà di controllo sull attività cognitiva, Scarse conoscenze

Dettagli

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato 1 SCHEDA 5 Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Il Ministero dell Istruzione, dell Università

Dettagli

Maniago 1 aprile Rossana De Beni

Maniago 1 aprile Rossana De Beni Maniago 1 aprile 2009 Rossana De Beni Disturbo di lettura e metacognizione Grande varietà di casi reali Difficoltà di agire sulla decodifica Accumularsi di idee distorte Sviluppo di atteggiamento passivo

Dettagli

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LABORATORIO SUL METODO DI STUDIO

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LABORATORIO SUL METODO DI STUDIO PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LABORATORIO SUL METODO DI STUDIO Alcune informazioni utili Durata Laboratorio: 16 ore di cui 12 ore in presenza. NON SONO AMMESSE ASSENZE!!! AL TERMINE DEL LABORATORIO, ENTRO

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA. Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola

UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA. Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola Incontri di formazione per Docenti della Scuola secondaria Disturbi specifici di apprendimento Morbegno

Dettagli

Possibili fasi di studio

Possibili fasi di studio Possibili fasi di studio Lo studio non implica solo la lettura ma una serie di operazioni diversificate, con l obiettivo di: capire il testo, rielaborare le informazioni in modo personale, assimilarne

Dettagli

SPM. TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI

SPM. TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI SPM TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI CAPACITA di RISOLVERE I PROBLEMI È una delle principali competenze del sistema cognitivo KATONA e WURTHEIMER (Gestaltisti) Una mente strategica

Dettagli

Didattica per competenze e per progetti

Didattica per competenze e per progetti PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti

Dettagli

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO 1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE NELLA LINGUA. Rita Del Rosario

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE NELLA LINGUA. Rita Del Rosario LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE NELLA LINGUA STRANIERA Rita Del Rosario IL PROCESSO DI VALUTAZIONE Ricerca di informazioni su tutte le componenti dell educazione finalizzata a calibrare le

Dettagli

Disturbo di comprensione del testo

Disturbo di comprensione del testo Disturbo di comprensione del testo Barbara Carretti barbara.carretti@unipd.it DAS: direttive diagnostiche generali 1. Un grado clinicamente significativo di compromissione (per esempio, almeno due deviazioni

Dettagli

L intelligenza numerica vol.3

L intelligenza numerica vol.3 L intelligenza numerica vol.3 Daniela Lucangeli, Chiara De Candia e Silvana Poli 02/04/2009 Intelligenza numerica vol. 3 1 Il programma si propone come guida agli insegnanti nell utilizzo di strategie

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA SEZIONE COMPETENZE TRASVERSALI AMBITI DESCRITTORI ott nov dic gen mar apr mag Relazionale e individuale Motivazione ad apprendere Autonomia e responsabilità

Dettagli

Stili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare

Stili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare Stili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare Claudia Cantagallo, Maria Teresa Amata, Francesco Di Blasi, Angela Antonia Costanzo, Maria Finocchiaro,

Dettagli

Progetto DSA: Guida al metodo di studio

Progetto DSA: Guida al metodo di studio Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di

Dettagli

Le ragioni dell apprendere

Le ragioni dell apprendere Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere

Dettagli

Il quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione

Il quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione Mimma Siniscalco Il quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione Palermo, 25 ottobre 2011 Senso Per chi costruisce la prova: permette di pianificare e guidare il

Dettagli

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Competenze, progetti didattici e curricolo Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Ancora sulle competenze Le conoscenze Le abilità Le disposizioni ad agire CONOSCENZE DISPOSIZIONI

Dettagli

PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di primo grado

PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di primo grado PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di primo grado Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità

Dettagli

LICEO GINNASIO STATALE G. B. BROCCHI Bassano del Grappa -VI. Progettazione didattico educativa di dipartimento CLASSE INDIRIZZO

LICEO GINNASIO STATALE G. B. BROCCHI Bassano del Grappa -VI. Progettazione didattico educativa di dipartimento CLASSE INDIRIZZO Pagina 1 di 5 DIPARTIMENTO CLASSE INDIRIZZO FRANCESE PRIMO BIENNIO LINGUISTICO SCIENZE UMANE (OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE) OBIETTIVI IN TERMINI DI: COMPETENZE, ABILITÀ, CONOSCENZE E ATTIVITÀ COMPETENZA ABILITÀ

Dettagli

Valutazione del Disturbo di Comprensione

Valutazione del Disturbo di Comprensione Valutazione del Disturbo di Comprensione Barbara Carretti e-mail barbara.carretti@unipd.it Milano, 19 Marzo 2007 Percorso per la valutazione della comprensione del testo VALUTAZIONE DEL PROFILO DI COMPRENSIONE

Dettagli

La lingua dell autonomia e del successo

La lingua dell autonomia e del successo La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa

Dettagli

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea

Dettagli

TUTOR DELL APPRENDIMENTO

TUTOR DELL APPRENDIMENTO TUTOR DELL APPRENDIMENTO Hattivalab Giulia Quaglia Prima di iniziare INDICE DELLA PRESENTAZIONE Parte teorica: Gli stili cognitivi La mappa come mediatore didattico Un po di terminologia Utilità per studenti

Dettagli

Abilità di studio per DSA... o per tutti?

Abilità di studio per DSA... o per tutti? Abilità di studio per DSA... o per tutti? Come studiano i nostri figli? IN GENERE Eseguono per prima cosa i compiti scritti Leggono più volte il testo (con eventuali sottolineature) A volte riassumono

Dettagli

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO

Dettagli

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare 347 9662237 COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO Ivrea 15 Gennaio 2014

Dettagli

Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì

Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì Molte persone hanno memoria buona per certe cose ma meno buona per altre. Un bambino piccolo ha una memoria visiva migliore di quella

Dettagli

Pensiero computazionale e scuola: un binomio di qualità. Andrea Covini Vice Direttore Generale AICA

Pensiero computazionale e scuola: un binomio di qualità. Andrea Covini Vice Direttore Generale AICA Pensiero computazionale e scuola: un binomio di qualità Andrea Covini Vice Direttore Generale AICA I nativi digitali Concorso rivolto alle Scuole Secondarie di 2 grado (primo biennio) Il Ministero dell

Dettagli

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa D ASCOLTO ( COMPRENSIONE ORALE ) L alunno comprende oralmente

Dettagli

CTRH MONZA CENTRO GRUPPO POTENZIAMENTO METACOGNITIVO 2013/2014

CTRH MONZA CENTRO GRUPPO POTENZIAMENTO METACOGNITIVO 2013/2014 CTRH MONZA CENTRO GRUPPO POTENZIAMENTO METACOGNITIVO 2013/2014 GIOCO E POTENZIAMENTO COGNITIVO METODOLOGIA DI RIFERIMENTO Applicazione DELLE TEORIE METACOGNITIVE ORGANIZZAZIONE Gruppi di 13 bambini di

Dettagli

La risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione.

La risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione. La risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione. Laura Branchetti - NRD Bologna e Università di Palermo Annarita Monaco - Roma, RSDDM Bologna Il problema di matematica

Dettagli

Il processo di comprensione del testo scritto

Il processo di comprensione del testo scritto ALLEGATO 1 testo di partenza Il processo di comprensione del testo scritto Gli studi dedicati alla lettura, soprattutto in ambito psicolinguistico e neurolinguistico, pur collocandosi su livelli diversi,

Dettagli

AMOS Abilità e motivazione allo studio

AMOS Abilità e motivazione allo studio AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di

Dettagli

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche

Dettagli

Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL

Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Titolo: DISCOVERING AUSTRALIA Scuola: Scuola sec. di I grado G.Cesare Classe: 3B e 3D Nome docente/i: Lodovichetti, Manucci, Morelli, Paglierani Discipline

Dettagli

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA Claudia Casadio PRIMA LEZIONE Logica, Linguistica e Scienza Cognitiva Tre ambiti scientifici Logica Studia i processi in base a cui traiamo inferenze a partire dalle nostre

Dettagli

OBIETTIVI PRIMO BIENNIO

OBIETTIVI PRIMO BIENNIO OBIETTIVI PRIMO BIENNIO OBIETTIVI FORMATIVI COMUNI 1 ACQUISIRE UN COMPORTAMENTO CORRETTO 1a rispetta gli orari 1b rispetta le scadenze dell attività didattica 1c rispetta i locali, gli arredi, gli strumenti

Dettagli

Monitorare gli apprendimenti in matematica PROVE PER LA SCUOLA PRIMARIA. Beatrice Caponi. CTI Valmont Montebelluna, 3 settembre 2015

Monitorare gli apprendimenti in matematica PROVE PER LA SCUOLA PRIMARIA. Beatrice Caponi. CTI Valmont Montebelluna, 3 settembre 2015 Monitorare gli apprendimenti in matematica PROVE PER LA SCUOLA PRIMARIA Beatrice Caponi CTI Valmont Montebelluna, 3 settembre 2015 ANTICIPAZIONI Modelli di riferimento per la costruzione delle Prove di

Dettagli

Prerequisiti linguistici e scrittura

Prerequisiti linguistici e scrittura Prerequisiti linguistici e scrittura Paola Viterbori Polo Bozzo Università di Genova Scrittura come attività complessa Codifica (Alfabetizzazione o Literacy) Attività linguistica di trasformazione del

Dettagli

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale ITALIANO CLASSE 2 a PRIMARIA ASCOLTO E PARLATO -L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando

Dettagli

Disturbi Specifici di Scrittura

Disturbi Specifici di Scrittura Disturbi Specifici di Scrittura e disturbi specifici della funzione motoria Il processo di scrittura Condivide con la lettura il nucleo essenziale del processo, Richiede un abilità grafica aggiuntiva Richiede

Dettagli

Riassumere significa ridurre la lunghezza di un testo mantenendone il senso globale.

Riassumere significa ridurre la lunghezza di un testo mantenendone il senso globale. Riassumere Riassumere significa ridurre la lunghezza di un testo mantenendone il senso globale. Non esistono regole fisse per il riassunto, che può variare a seconda del tipo di testo da riassumere, dello

Dettagli

Riguarda la capacità di conteggio (abilità complessa che presuppone l acquisizione dei

Riguarda la capacità di conteggio (abilità complessa che presuppone l acquisizione dei 24/09/2013 Counting Riguarda la capacità di conteggio (abilità complessa che presuppone l acquisizione dei principi di corrispondenza uno a uno, dell ordine stabile e della cardinalità). cardinalità Fornisce

Dettagli

EFFETTI DI TRAINING DI BREVE DURATA SULLE CONOSCENZE RIGUARDO LA MEMORIA E SULLE PRESTAZIONI DI MEMORIA DI RAGAZZI CON SINDROME DI DOWN

EFFETTI DI TRAINING DI BREVE DURATA SULLE CONOSCENZE RIGUARDO LA MEMORIA E SULLE PRESTAZIONI DI MEMORIA DI RAGAZZI CON SINDROME DI DOWN EFFETTI DI TRAINING DI BREVE DURATA SULLE CONOSCENZE RIGUARDO LA MEMORIA E SULLE PRESTAZIONI DI MEMORIA DI RAGAZZI CON SINDROME DI DOWN Corso di Disabilità Cognitive prof. Renzo Vianello Università di

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Alunno Classe Pag 1/12 1. DATI GENERALI Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medico-specialistica

Dettagli

PROGETTAZIONE DI UNA DIDATTICA DI COMPETENZA PER IL CURRICOLO VERTICALE ESPERIENZA DI AUTOFORMAZIONE IN RETE SCUOLA PRIMARIA/ SECONDARIA VERNOLE

PROGETTAZIONE DI UNA DIDATTICA DI COMPETENZA PER IL CURRICOLO VERTICALE ESPERIENZA DI AUTOFORMAZIONE IN RETE SCUOLA PRIMARIA/ SECONDARIA VERNOLE Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d istruzione. PIANO PUGLIA Attività Gruppi di Lavoro Territoriali per le attività di ricercazione e documentazione

Dettagli

Apprendimento e sviluppo

Apprendimento e sviluppo Apprendimento e sviluppo L apprendimento può essere definito come una duratura modificazione del comportamento che nasce dall esperienza. Tale modificazione può anche non essere immediatamente evidente,

Dettagli

PROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA DI SCREENING Istituto Comprensivo Statale Rita Levi-Montalcini SUISIO PREMESSA La legge 8 ottobre, n

Dettagli

PROVE MT Gruppo Cornoldi. Lettura e comprensione del testo scritto

PROVE MT Gruppo Cornoldi. Lettura e comprensione del testo scritto PROVE MT Gruppo Cornoldi Lettura e comprensione del testo scritto L'OBIETTIVO DELLA LETTURA È LA COMPRENSIONE PROVE MT Saper leggere non significa soltanto saper tradurre i grafemi in fonemi L abilità

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ! PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI DSA Anno Scolastico 2015-2016 Classe: Sezione: Coordinatore di classe: Prof 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica:

Dettagli

Progetto dell unità formativa di apprendimento Forze e moto. Gioacchina Giambelluca

Progetto dell unità formativa di apprendimento Forze e moto. Gioacchina Giambelluca Progetto dell unità formativa di apprendimento Forze e moto Gioacchina Giambelluca Forze e moto Competenza/e del cittadino Risolvere problemi - Comunicare Classe 2 Contesto didattico Periodo Settembre

Dettagli

Piano Didattico Personalizzato

Piano Didattico Personalizzato 1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. STRADELLA - NEPI - Anno Scolastico... Scuola...... Classe... 2 A)

Dettagli

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL LECCE 2013 CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità, democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo

Dettagli

ITALIANO classe terza a.s Competenze Abilità/capacità Conoscenze Metodo Contenuti Verifiche IMPARARE AD IMPARARE

ITALIANO classe terza a.s Competenze Abilità/capacità Conoscenze Metodo Contenuti Verifiche IMPARARE AD IMPARARE ITALIANO classe terza a.s. 2015-2016 Competenze Abilità/capacità Conoscenze Metodo Contenuti Verifiche IMPARARE AD IMPARARE Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire

Dettagli

IL COGNITIVISMO CAP. 3

IL COGNITIVISMO CAP. 3 IL COGNITIVISMO CAP. 3 Assunti sulla rivoluzione cognitivista (anni 50); Modelli della mente e distinzione diversi tipi di conoscenze; Metacognizione; Cognitivismo e istruzione/apprendimento. Capitolo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI

ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE PIANIFICAZIONE MODULI DI APPRENDIMENTO Classe II sezione DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE INSEGNANTE: ANNO SCOLASTICO SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE E DIVISIONE

Dettagli

Ilaria Rota. Dalmine, 5 Aprile 2011

Ilaria Rota. Dalmine, 5 Aprile 2011 IL PRIMO STRUMENTO COMPENSATIVO PER UN ALUNNO CON DSA: UN BUON METODO DI STUDIO Ilaria Rota Dalmine, 5 Aprile 2011 INDICE Metodo di Studio Perché uno studente con difficoltà di apprendimento ha bisogno

Dettagli

Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità. Viareggio - 20 novembre 2007

Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità. Viareggio - 20 novembre 2007 Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità Viareggio - 20 novembre 2007 COMPETENZE LINGUISTICHE Competenza lessicale Competenza

Dettagli

COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali

COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione

Dettagli

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI SCIENZE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE

Dettagli

ASSE DEI LINGUAGGI competenze attese d asse indicatori descrittori Competenza d asse Indicatori Descrittori

ASSE DEI LINGUAGGI competenze attese d asse indicatori descrittori Competenza d asse Indicatori Descrittori ASSE LINGUAGGI 1 ASSE DEI LINGUAGGI competenze attese d asse indicatori descrittori Competenza d asse Indicatori Descrittori 1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per

Dettagli

COMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

COMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA COMPETENZA ITALIANO COMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Definizione: è la capacità di esprimere e interpretare pensieri,sentimenti e fatti in forma sia in forma orale che scritta (comprensione

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Legge 170/2010) Allievo: Classe...Sezione... A.S. 2011/2012 Docente Coordinatore di Classe Referente DSA di

Dettagli

Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche

Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche 1 Struttura della prova di 2 primaria La prova è costituita di 17 quesiti di comprensione della lettura di un breve testo narrativo, tutti

Dettagli

Il Programma di Arricchimento Strumentale

Il Programma di Arricchimento Strumentale Un momento sto pensando! Metodo Feuerstein Il Programma di Arricchimento Strumentale Basic Lo scopo ultimo di quanto si produce non è il premio, ma il piacere di utilizzare al meglio le capacità cognitive

Dettagli

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015 PROGETO FIABE PER CRESCERE 2 Anno scolastico 2014-2015 Il Progetto ipotizzato per questo anno scolastico prevede l accostamento al mondo delle fiabe ricche di importanti messaggi grazie all intreccio di

Dettagli

STILE COGNITIVO. Nozione che implica intreccio di aspetti cognitivi e di personalità

STILE COGNITIVO. Nozione che implica intreccio di aspetti cognitivi e di personalità STILE COGNITIVO Nozione che implica intreccio di aspetti cognitivi e di personalità Riguarda: modalità prevalente bipolarità valore in relazione al contesto e natura di un compito pervasività organizzazione

Dettagli

La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari

La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Diagnosi: Redatta da: Presso: DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ

Dettagli

A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE

A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare A cura di Fabrizio M. Pellegrini 02.2009 SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa COMPETENZA se viene costruito sulle CONOSCENZE, sulla RELAZIONE, sulle ABILITA,

Dettagli

ACCOMPAGNARE VERSO L AUTONOMIA IN UN PROGETTO DI VITA

ACCOMPAGNARE VERSO L AUTONOMIA IN UN PROGETTO DI VITA ACCOMPAGNARE VERSO L AUTONOMIA IN UN PROGETTO DI VITA Dario Ianes Università di Bolzano www.darioianes.it IL PROGETTO DI VITA CONTRIBUISCE ALLA QUALITA DELL ESISTENZA: Accompagnare un Progetto di vita

Dettagli

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) renzarosiglioni@libero.it Cellulare 347 9662237 a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO

Dettagli

Docente responsabile Nome Cognome Indirizzo Mail De Caro Maria,

Docente responsabile Nome Cognome Indirizzo Mail De Caro Maria, Principali informazioni sull insegnamento Titolo insegnamento Interventi clinici a sostegno dell individuo e della famiglia parte B- Corso di studio Corso di laurea magistrale in psicologia clinica Crediti

Dettagli

LE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO A SCUOLA

LE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO A SCUOLA Corso di aggiornamento per insegnanti LE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO A SCUOLA 2 Incontro: I disturbi specifici di comprensione del testo e le difficoltà di studio I DISTURBI DI COMPRENSIONE

Dettagli

LINGUA ITALIANA. Sapere Nuclei fondanti TESTO. Saper fare. Memorizzare. Comprendere. Produrre CODICE OGGETTO CULTURALE LESSICO.

LINGUA ITALIANA. Sapere Nuclei fondanti TESTO. Saper fare. Memorizzare. Comprendere. Produrre CODICE OGGETTO CULTURALE LESSICO. LINGUA ITALIANA è è Sapere Nuclei fondanti OGGETTO CULTURALE che registra i CAMBIAMENTI. CODICE Utilizzato per la COMUNICAZIONE Ha come unità fondamentale il TESTO Utilizza un LESSICO Saper fare che determinano

Dettagli

CLIL, una strategia europea per l apprendimento delle lingue e delle discipline. Quale metodologia in un approccio CLIL?

CLIL, una strategia europea per l apprendimento delle lingue e delle discipline. Quale metodologia in un approccio CLIL? CLIL, una strategia europea per l apprendimento delle lingue e delle discipline Quale metodologia in un approccio CLIL? Una definizione Il CLIL è un tipo di percorso educativo, più o meno lungo, caratterizzato

Dettagli

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento. PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche

Dettagli

CLIL: apprendere la lingua apprendere la disciplina

CLIL: apprendere la lingua apprendere la disciplina Pisa, 15 dicembre 2011 CLIL: apprendere la lingua apprendere la disciplina 1 apprendimento della lingua acquisizione della lingua sapere e saper fare disciplinare saper fare linguistico pensiero critico

Dettagli

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza

Dettagli

presentarlo Paolo Ferrario

presentarlo Paolo Ferrario 1/72 Paolo Ferrario LA SCRITTURA DI TESTI PROFESSIONALI (testi, articoli, saggi) con particolare riferimento alle POLITICHE DEI SERVIZI. Tracce di lavoro in forma di schede Obiettivi costruire un testo

Dettagli

FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE. Competenza: imparare ad imparare

FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE. Competenza: imparare ad imparare FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE Competenza: imparare ad imparare UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Antiche tradizioni Prodotti

Dettagli

Stile personale di apprendimento

Stile personale di apprendimento Stile personale di apprendimento Come scoprire il proprio stile di apprendimento attraverso l analisi dei diversi tipi di intelligenza A cura della Dott.ssa Eleonora Crestani Come scoprire il proprio stile

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 3. Classe IV A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.

STRUTTURA UDA U.D.A. 3. Classe IV A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 3 Classe IV A.S. 2015/2016 TITOLO: AMPLIFICATORE OPERAZIONALI MICROPROCESSORI COD. TEEA IV 03/05

Dettagli

STRUTTURA UDA. Primo Trimestre A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.

STRUTTURA UDA. Primo Trimestre A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. STRUTTURA UDA TITOLO: Sicurezza elettrica e antinfortunistica. COD. TEEA IV 01/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.

Dettagli

APPRENDIMENTO Acquisizione di comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse

APPRENDIMENTO Acquisizione di comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse METODO DI STUDIO A cura della Dr.ssa Eleonora Crestani Tecniche di apprendimento APPRENDIMENTO Acquisizione di comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse STUDIO DI

Dettagli

LEZIONE: DISTURBI DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO

LEZIONE: DISTURBI DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO UNIVERSITÀ G. D ANNUNZIO DI CHIETI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO IN ETA SCOLARE: VALUTAZIONE ED INTERVENTO ( M-PSI/04) CFU 4 LEZIONE:

Dettagli

Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria

Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Popoli 4-5 settembre 2014 Prof. Mancini Roberto Metodologia di insegnamento e individualizzazione dell attività didattica Stili di insegnamento

Dettagli

L OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99. Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta

L OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99. Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta L OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99 Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta Legge 12 marzo 1999 n 68 «Norme per il Diritto al lavoro

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale

Dettagli

La trasversalità negli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro

La trasversalità negli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro La trasversalità negli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro Luciano Mariani Convegno «Insegnamento delle lingue straniere in Italia tra passato e presente (1970-2015)» Università

Dettagli

Persone, motivazioni e competenze

Persone, motivazioni e competenze Costa G., GianecchiniM., 2009, Risorse Umane. Persone, relazioni e valore(2 edizione), McGraw-Hill, Milano Capitolo 3 Persone, motivazioni e competenze Il ciclo del valore delle risorse umane Relazioni

Dettagli