Discorso dal Patriarca al Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana

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1 Discorso dal Patriarca al Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana Indirizzo di saluto al Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana Giulio TERZI di SANT AGATA in occasione della consegna dell Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell Ordine della Stella d Italia Gerusalemme, Patriarcato Latino, 5 settembre 2012 Signor Ministro degli Affari Esteri, Eccellenze Reverendissime, Signori membri della Delegazione Italiana, Carissimi amici, Sono molto onorato dalla visita di Sua Eccellenza per consegnarmi, a nome del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, l Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell Ordine della Stella d Italia. Esprimo la mia riconoscenza alla cara Nazione italiana, che da poco ha celebrato i 150 anni di unità politica. Vorrei anche sottolineare che questa Onorificenza è sì destinata alla mia persona, ma pastoralmente la considero un

2 riconoscimento per tutta la Chiesa di Terrasanta. L Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell Ordine della Stella d Italia mi aiutera nella mia missione a servizio della Pace e della promozione dei Diritti Umani. Sono lieto di porre l accento, da parte mia, sull ottima collaborazione esistente tra la Chiesa di Terra Santa e l Italia, sia a livello ecclesiale sia con i Rappresentanti dello Stato. Come sa, qui in Terra Santa sono presenti più di 100 Ordini religiosi, attualmente impegnati in campo educativo, sociale e sanitario. Tra essi abbiamo una bella presenza di religiosi e religiose italiani. Ognuno di loro trasmette, attraverso il proprio personale contributo e opere di carità, l immagine più bella dell Italia, fatta di persone genuine, oneste, competenti, disponibili, solidali, capaci di venire incontro a volte anche dimentichi del rischio e del pericolo personale alle persone che si trovano nel bisogno e nelle difficoltà. Molte sono inoltre le Diocesi, le Associazioni, le Fondazioni e i Movimenti, in qualche caso anche non ecclesiali, che intrattengono attivamente, con le comunita palestinesi, con questo Patriarcato Latino e con la Custodia di Terra Santa, un costante e costruttivo rapporto per l attuazione di diversi progetti, miranti al bene di questa Terra e al sostegno dei suoi abitanti. Ad ogni singolo e a tutte queste belle realtà rivolgo cordialmente il mio più sincero e paterno ringraziamento. Un ringraziamento doveroso va indirizzato ai Vescovi italiani, alla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per il molteplice e valido sostegno a molte iniziative soprattutto in campo sociale ed educativo. Stiamo assistendo con viva ammirazione e vivo compiacimento all ampliamento di molte iniziative comuni, soprattutto in ambito culturale e formativo, come sta avvenendo ad esempio con l American University di Madaba in Giordania (AUM). A questo proposito, sono lieto che nella corrispondenza intercorsa tra noi, Signor Ministro, sia emersa la volontà di inserire nel programma di quest anno del Ministero degli Affari Esteri la Cooperazione Universitaria nel Medio Oriente. Sono inoltre molto grato al Governo italiano per l aiuto profuso nella realizzazione del progetto riguardante le abitazioni per le famiglie cristiane. Colgo così l occasione per ringraziare anche il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Elisabetta Belloni, per il suo ottimo lavoro in questo settore. Mi è gradito indirizzare un particolare saluto anche al nuovo Console italiano a Gerusalemme, S.E. Giampaolo CANTINI. Gli sono grato per la sua costante presenza e per il suo prodigarsi, nell ambito delle sue azioni diplomatico-consolari, a favore della pace e del dialogo interreligioso in Terra Santa. Signor Ministro degli Esteri, Lei conosce bene la Terra Santa.

3 Tra i suoi precedenti incarichi, ricordiamo quello di Ambasciatore d Italia a Tel Aviv tra il , durante il quale, essendo Rappresentante della Presidenza Europea di turno, ha lavorato per il rafforzamento dei legami tra questa terra e la vicina Europa, in un contesto di grande difficoltà caratterizzato dallo scoppio della Seconda Intifada. [1] Penso che quell esperienza Le abbia consentito in modo particolare di acquisire una diretta e ancora più approfondita conoscenza delle tematiche mediorientali. Qualche giorno fa, nel Suo intervento al Meeting di Rimini, ha pronunciato parole significative per il nostro tempo, quando ha ricordato che il tema della religione è stato troppo a lungo marginalizzato in Europa. Citando le parole di papa Benedetto XVI, ha affermato che limitare la libertà religiosa significa coltivare una visione riduttiva dell essere umano.[2] Riprendendo questo tema, nel Suo odierno saluto ha espresso la chiara volontà, Sua e del Governo, di impegnarsi a promuovere la libertà religiosa come uno dei diritti umani fondamentali, che sono, purtroppo, sempre più minacciati. Grazie di condividere le nostre preoccupazioni per il futuro dei cristiani palestinesi. E importante continuare a collaborare insieme per favorire la pace in questa Terra così tanto provata e tanto martoriata. Una Pace che pero deve essere costruita con la giustizia, la liberta di movimento, l accesso ai luoghi santi per tutti i fedeli di ogni religione nel rispetto e nella sicurezza di tutti. Con sua Santita Papa Benedetto noi continuiamo a pregare per la soluzione dei due stati, che Gerusalemme sia citta per tre religioni e per due popoli e che la Terrasanta sia libera dai checkpoints, dai muri e dalle barriere fisiche e psicologiche. In questa missione siamo chiamati ad unire le nostre forze e le nostre preghiere per il bene dei popoli di questa terra. Le chiedo di far giungere la mia gratitudine al Presidente della Repubblica Italiana, On. Giorgio Napolitano, insieme ai nostri auguri di prosperità e di pace, personali e per la cara Italia. Al Presidente del Senato, Renato Schifani, al Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, al Primo Ministro, Sen. Mario Monti, i miei saluti e un forte incoraggiamento e sostegno in questa difficile situazione economica. Prego il Signore che La custodisca e La protegga sempre, in questo Suo delicato e impegnativo lavoro a Capo della Diplomazia italiana. Invoco su di Lei, sui suoi Collaboratori e su tutti i presenti, la benedizione del Signore. + Fouad TWAL, Patriarca Latino di Gerusalemme

4 Ai Padrini delle Adozioni a distanza in Libano Carissimi, all inizio di un nuovo anno pastorale desidero raggiungervi con questa lettera, per portarvi innanzitutto i saluti più cari dell Abate Marcel che ho sentito in questi giorni. L Abate sta bene e continua con quell energia giovanile che lo caratterizza a lavorare sia per la sua parrocchia che in favore di tanti bambini seguiti dalle scuole Maronite. Sicuramente avete avuto modo di seguire la visita del Papa Benedetto XVI in Libano: mentre in altre parti del mondo avvenivano scontri e violenze, il Libano con la presenza del Papa ha vissuto alcuni giorni di serenità e di concordia tra tutti gli abitanti di diverse religioni. Di questo ringraziamo il Signore. Il Papa ha consegnato in Libano il documento Ecclesia in Medio Oriente, uno strumento che dà indicazioni pastorali a quelle Chiese locali che vivono in condizioni di minoranza e molto spesso in grosse difficoltà, se non addirittura oppresse o perseguitate. Il Messaggio del Papa potrebbe essere sintetizzato in questo modo: cari cristiani del Medio Oriente, rimanete nella vostra terra, siate promotori di carità e di comunione con tutti. Il compito non è facile ma è veramente necessario per realizzare dei percorsi che escano dalla spirale della violenza per un futuro migliore per tutte le popolazioni. Carissimi, mentre ho assicurato all Abate Marcel la nostra vicinanza soprattutto nella preghiera, oltre che nell aiuto concreto, desidero salutarvi con tanta amicizia. La Benedizione che l Abate ci invia sia il segno della protezione Divina, dell intercessione della Madonna Regina del Libano e dell affetto reciproco. Con viva cordialità. Don Pierantonio Bodini Brescia 26 settembre 2012! " """!! #

5 Don Pierantonio Bodini Direttore dell Associazione Terrae Caritatis è stato nominato dal Patriarca di Gerusalemme Mons. Fouad Twal Canonico Onorario del S. Sepolcro Don Pierantonio è stato nominato dal Patriarca di Gerusalemme Mons. Fouad Twal, Canonico Onorario della Basilica del S. Sepolcro di Gerusalemme e il giorno 8 settembre 2012 nel Santuario della Madonna delle Grazie in Brescia ha ricevuto la solenne Investitura dal Patriarca stesso. Così il Patriarca si è rivolto a don Pierantonio: Carissimo, Tu sei già Cavaliere del Santo Sepolcro, con l odierna investitura, a nome della Chiesa gerosolimitana, io ti chiamo a partecipare ancora di più alle gioie e alle speranze della Chiesa di Gerusalemme, che nella Basilica del Santo Sepolcro ha la sua Cattedra Latina. I segni che tra poco riceverai la cotta e la mozzetta, d ora in poi saranno per te ancora di più il segno del servizio. Ognuno di noi dovrebbe sempre di più vivere il servizio, anche attraverso i segni, che non sono emblema del potere ma del servizio, dovremmo avere il coraggio di passare dai segni del potere al potere dei segni.

6 Essere canonico significa appartenere in maniera particolare ad una Chiesa Cattedrale. Essere Canonico Onorario, in questo caso specifico, significherà ancora di più per te esserlo verso e nella Chiesa di Gerusalemme e del Sepolcro glorioso di Cristo. L antico inno del Veni Creator, che la Chiesa pone sulle nostre labbra e prima ancora nel nostro cuore sin dal secolo IX, è certezza per noi che questa nostra scelta cioè la tua elevazione alla Dignità Canonicale Onoraria, è frutto di attenta riflessione, preghiera, discernimento. Sarai fra poco chiamato pubblicamente ad accettare la tua elevazione a questa nuova Dignità. Lo farai riconoscendo con gratitudine quanto oggi e da oggi ti viene concesso. Prometterai di dedicarti ancora di più al servizio del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Carissimo don Pierantonio, conosco bene il tuo amore verso la Terra Santa, sono certo che non ti risparmierai per servirla ancora di più nei modi e nelle forme che il Signore ti suggerirà ripartendo da Gerusalemme Ripartire da Gerusalemme per Te, significherà, da oggi ancora di più, trasmettere l evento centrale e centrante della nostra Fede, che nel Santo sepolcro ha avuto luogo: Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. (Mc 16,6 ) La responsabilità che da oggi condividiamo anche con Te, carissimo Canonico Onorario eletto, di saper continuare ad essere i Primi testimoni del Risorto, proprio perché Chiesa di Gerusalemme.E vero, la Terra Santa ha bisogno di tante attenzioni, ma soprattutto di tanta Preghiera e di tanta testimonianza. Coraggio non siamo soli in questa bella missione.... Che il Signore Gesù, che nel Santo Sepolcro di Gerusalemme ha vinto per sempre la morte, risorgendo dai morti, che la Vergine Madre di cui oggi festeggiamo la Natività, che i Santi di questa Chiesa bresciana ti accompagnino in questo nuovo impegno che affido alla intercessione del Servo di Dio il papa Paolo VI, degno figlio di questa Terra. Così sia! Amen

7 L abbraccio tra il Patriarca di Gerusalemme Mons. Fouad Twal e don Pierantonio Bodini dopo l investitura a Canonico Don Pierantonio con don Faustino Pari e don Arnaldo Morandi Sacerdoti impegnati nell Associazione Terrae Caritatis durante il Rito dell Investitura