1. Mission e Politica per la Qualità

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1 CASA DI RIPOSO DON BALDO DI PUEGNAGO 1. Mission e Politica per la Qualità 2. Richiesta di ospitalità e percorso d ingresso 3. Modalità di erogazione dei servizi 4. L OUI

2 1. Mission e Politica per la Qualità La Residenza Sanitario Assistenziale Don Giuseppe Baldo si pone come fine l'obiettivo di garantire, nel rispetto dell'individualità, della riservatezza e della dignità della persona, una qualità di vita il più possibile elevata all'ospite, considerandone i peculiari bisogni psichici, fisici e sociali, attraverso un'assistenza qualificata e continuativa, in stretta collaborazione con la famiglia ed i servizi del territorio. La Politica per la Qualità della Residenza Don Baldo si sostanzia nei seguenti indirizzi fondamentali: perseguire livelli di salute ottimali, nell'ottica della conservazione, del ripristino o dello sviluppo delle capacità funzionali residue dell'anziano; progettare, realizzare, aggiornare e verificare, per ogni ospite, i relativi piani assistenziali e Progetti assistenziali volti a raggiungere specifici obiettivi/risultati, grazie a valutazioni multidimensionali e multidisciplinari, puntando alla massima personalizzazione degli interventi; garantire un'assistenza qualificata, grazie a un'efficiente organizzazione e a un processo di formazione continua del personale capace di sostenerne la motivazione e rivalutarne la preparazione professionale; perseguire l'apertura al territorio potenziando l'integrazione con le Aziende ULSS, i Comuni e con altre istituzioni, come scuole, organizzazioni di volontariato, per la realizzazione di progetti di effettiva collaborazione, intesi come investimento sociale per il miglioramento della vita del singolo e della collettività; garantire le migliori condizioni di salute, sicurezza e privacy per ospiti e personale, attraverso interventi costanti e solleciti su ambienti, metodi e strumenti di lavoro.

3 2. Richiesta di ospitalità e percorso d ingresso Il percorso d ingresso presso la Residenza Sanitario Assistenziale Casa Don G. Baldo si compone delle seguenti fasi: 1. Riconoscimento non autosufficienza - L accettazione nella RSA (per le strutture convenzionate) è subordinata al riconoscimento della non autosufficienza da parte di un apposita scheda (SOSIA) che determina il grado di non autosufficienza del potenziale ospite. L ospite o il familiare deve far compilare al proprio medico di base il questionario di ammissione e inviarlo alla Residenza. 2. Inserimento lista d attesa Successivamente alla certificazione della non autosufficienza, l anziano viene inserito nella lista d attesa per l inserimento in Residenza. Tale lista tiene conto in ordine di priorità: residenza presso il comune di Puegnago; punteggio della SOSIA; essere assolutamente solo; data di Arrivo. 3. Accettazione nella RSA Valutazione documentazione in ingresso, nel quale viene esaminata la documentazione di richiesta di accesso al fine valutarne la possibilità di inserimento in relazione alle normative regionali e in funzione dei suoi bisogni; Incontri con Utente e Familiari, Dopo l'inserimento nella graduatoria e lo svolgimento delle varie pratiche amministrative, la Coordinatrice di struttura assieme ad altro personale tecnico, effettueranno una visita al domicilio dell'interessato. Questo incontro preventivo permette di conoscerlo e farsi conoscere, verificarne, ove possibile, il consenso all'entrata in struttura e rilevare sul campo le notizie su gusti, abitudini, ecc., necessarie non solo ad organizzare un'assistenza individualizzata ma utili anche ad attivare le strategie più adeguate all'accoglienza di una persona comunque traumatizzata dal distacco dalla propria casa e dai propri affetti. Accettazione amministrativa, nella quale l Ufficio Amministrativo provvede a spiegare e consegnare all ospite ed ai suoi familiari ed a far firmare la documentazione contrattuale.

4 3. Modalità di erogazione dei servizi L'ospite, appena giunto in struttura, viene accolto dal personale infermieristico e socio-assistenziale che lo accompagna nei luoghi di appartenenza. L'ospite incontra il medico, in presenza del familiare, per poter reperire dati anamnestici. Nei primi giorni, i familiari vengono invitati a rimanere in struttura nelle ore diurne per favorire l'ambientamento del cliente. Per i familiari è previsto un colloquio con i vari professionisti per acquisire informazioni finalizzate a rendere il più agevole possibile l'inserimento dell'ospite. Il colloquio, inoltre, mira a raccogliere informazioni sullo stato cognitivo e comportamentale dell'anziano, particolarmente importanti nei casi di persone con demenza o disturbi comportamentali, ma anche per conoscere la famiglia stessa, verificandone il grado di coinvolgimento nel progetto assistenziale e riabilitativo. Fin dal primo giorno è operativo un piano assistenziale individualizzato. Nell'applicazione del piano, il personale utilizza procedure documentate, che indicano il modo in cui un determinato processo viene realizzato, e protocolli documentati, che indicano le istruzioni di lavoro dettagliate. In questo modo i lavoratori possiedono regole comuni per il raggiungimento degli obiettivi. Le procedure e i protocolli sono mantenuti aggiornati dai servizi redattori. Poiché il processo di inserimento costituisce una fase critica e poco prevedibile, il personale effettua un monitoraggio continuo. Durante tale periodo le figure competenti somministrano le schede di valutazione e di osservazione per verificare il profilo assegnato in fase ingressuale ed i comportamenti nella nuova situazione. Al termine del periodo di monitoraggio l'esame dell'ospite viene portato in Unità Operativa Interna (UOI), durante la quale, valutando l'andamento del processo di inserimento, si conferma o riformula il piano assistenziale, e si definisce un Progetto Assistenziale Individualizzato, stabilendo un risultato di salute atteso per l'ospite. I familiari vengono informati sul Progetto individualizzato e, ove ritenuto necessario, direttamente coinvolti.

5 4. L UOI Attraverso processi di valutazione multidimensionale (es. autonomia nelle attività quotidiane, tono dell'umore, livello di socializzazione) e multidisciplinare (es. geriatrica, fisioterapica, logopedica, psicologica), l'unità Operativa Interna (UOI), un'équipe costituita da diversi professionisti (fra cui il medico, l'infermiere, il fisioterapista, l'educatore, l'operatore socio sanitario, il Responsabile di Struttura), individua i bisogni socio-sanitari dell'ospite, definendo per ciascuno un progetto personalizzato (piani assistenziali e PAI Progetto Assistenziale Individualizzato). L'UOI si riunisce periodicamente per rivalutare l'ospite, aggiornando ove necessario i progetti individuali, per garantire nel tempo l'erogazione del servizio più appropriato.

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