CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth
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1 CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth Stato di attuazione della 194/78 nella Regione Emilia-Romagna tra ospedale e territorio A cura di Silvana Borsari Elena castelli
2 LEGGE REGIONALE 14 agosto 1989, n. 27 NORME CONCERNENTI LA REALIZZAZIONE DI POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE SCELTE DI PROCREAZIONE ED AGLI IMPEGNI DI CURA VERSO I FIGLI Art. 1 Finalità 1. Con riferimento ai principi stabiliti dagli articoli 2, 3, 29, 30 e 31 Cost., dall'art. 1 della Legge 23 dicembre 1978,n. 833, dall'art. 4 della L.R. 12 gennaio 1985, n. 2, la Regione Emilia-Romagna sostiene il diritto della persona alla scelta libera e responsabile nella sessualità e nella procreazione, quale esercizio di autodeterminazione, e ne riconosce l'altissima rilevanza personale e sociale. Sostiene la corresponsabilità dei genitori negli impegni di cura ed educazione dei figli, riconoscendo l'altissima rilevanza personale e sociale della maternità e della paternità. 2. Per conseguire tali finalità e anche allo scopo di prevenire l'aborto, la Regione, in attuazione delle Leggi 29 luglio1975, n. 405 e 22 maggio 1978, n. 194, favorisce e promuove programmi di intervento finalizzati: a) alla diffusione dell'informazione sui temi della sessualità; b) alla promozione e al sostegno della regolazione e del controllo della fertilità; c) al sostegno delle volontà procreative anche mediante azioni volte a rimuovere gli ostacoli che si frappongono allaloro realizzazione; d) al supporto della persona singola, delle famiglie e delle coppie nell'assolvimento degli impegni genitoriali.
3 DGR 1690/08 Linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull interruzione volontaria della gravidanza nell ambito dei Piani di zona per la salute ed il benessere sociale Attuazione di politiche di integrazione Politiche integrate di sostegno della genitorialità, delle famiglie fragili e delle gravidanze multiproblematiche Definizioni dei protocolli organizzativi distrettuali per l assistenza socio sanitaria in applicazione della 194, ferma restando la presa in carico da parte del consultorio familiare pubblico Modalità di coinvolgimento delle formazioni sociali di base e delle associazioni di volontariato nei protocolli organizzativi distrettuali e nella predisposizione dei piani assistenziali ruolo degli enti locali e delle aziende sanitarie nell azione di controllo della congruenza dei percorsi assistenziali e della loro realizzazione con la legge 194 e in particolare con la libera scelta della donna e della sensibilità e dignità della persona Percorsi formativi ed informativi integrati
4 DGR 1690/08 Linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull interruzione volontaria della gravidanza nell ambito dei Piani di zona per la salute ed il benessere sociale Contenuti: Assistenza sanitaria Tutela della salute sessuale e riproduttiva Ruolo del consultorio familiare nei percorsi di promozione e prevenzione e nei percorsi assistenziali: presa in carico-organizzazione dei percorsi Definizione di standard di qualità dei protocolli assistenziali e verifiche periodiche del loro raggiungimento Formazione dei professionisti per garantire assistenza qualificata dall accoglienza, al primo colloquio, all intervento, al controllo post-ivg
5 Integrazione ospedale territorio sanitaria e sociale Istituzionale dei Piani di zona per la salute ed il benessere sociale Organizzativa Percorsi assistenziali integrati Protocolli e procedure condivise Professionale Condivisione dei valori e degli obiettivi dell assistenza Formazione comune Valutazione e progettazione condivisa dei percorsi di miglioramento
6 Consultori e percorso IVG La DGR 1069/2008 individua il consultorio familiare, a livello distrettuale, quale sede di effettiva presa in carico della donna con richiesta di interruzione volontaria di gravidanza è in capo al consultorio, unità operativa del Dipartimento di cure primarie, l organizzazione del percorso assistenziale compresa l integrazione con gli altri servizi sanitari del territorio, i presidi ospedalieri e l ente locale.
7 condivisi a livello regionale con gruppi di professionisti delle aziende (2009) La presa in carico consultoriale della donna che richiede l ivg, con la definizione del percorso e della cartella consultoriale I profili assistenziali per le donne richiedenti l IVG chirurgica e medica I consensi informati per le due procedure
8 Presa in carico consultoriale: delle donne con richiesta di IVG Primo accesso/accoglienza Colloquio/certificazione/valutazione clinica Accompagnamento all ospedale Visita di controllo successiva all intervento Consulenza contraccettiva
9 Accesso diretto/telefonico Primo accesso: accoglienza e accertamento dello stato di gravidanza Datazione ecografica si Epoca di gravidanza incerta? no Epoca gestazionale ai limiti di legge? no La pz è minorenne? si Attivazione percorsi IVG per minorenni si Attivazione procedura d urgenza per colloquio, visita e certificazione no Si devono attivare altri servizi? si A seconda delle esigenze: Sevizio Sociale, SeRT Associazioni di volontariato, Servizi specialistici no La donna ha bisogno della mediazione? si no Mediatrice culturale Colloquio rivalutazione La donna conferma IVG? no si Certificazione Visita ed eventuale ECO Appuntamento pre-ricovero
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15 Dati da rapporto CEDAP anno 2010
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27 Indagine regionale 2008
28 in sintesi l'assenza o perdita di lavoro o precarie condizioni economiche si associa in modo statisticamente significativo alla cittadinanza straniera e alla mancanza di occupazione. Tra le occupate, è forte la significatività con la condizione di precarietà, mentre non ci sono associazioni con la cittadinanza La non conoscenza o scorretto utilizzo dei metodi di contraccezione è associata in maniera statisticamente significativa con la classe di età <25 anni e con la cittadinanza straniera
29 Lavori in corso Monitoraggio e valutazione dei percorsi distrettuali di integrazione Valutazione qualità percepita sul percorso assistenziale delle donne con richiesta di IVG Partecipazione di due aziende della regione al progetto nazionale CCM sulla prevenzione delle IVG nelle donne immigrate Progetti di miglioramento degli interventi degli spazi giovani consultoriali rivolti ai giovani sui temi dell affettività e sessualità
30 Grazie per l attenzione
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