D.ssa TURSI Silvia, ostetrica collaboratrice ASL TARANTO Distretto 4. Dott. ALBANO Giuseppe, medico ASL TARANTO Distretto 4 INTRODUZIONE.

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1 IL PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING DEL PAP-TEST: UN INDAGINE SUL GRADIMENTO PERCEPITO DALLA POPOLAZIONE SVOLTO PRESSO IL CONSULTORIO DI VIA ANCONA DISTRETTO 4 ASL TA D.ssa TURSI Silvia, ostetrica collaboratrice ASL TARANTO Distretto 4 Dott. ALBANO Giuseppe, medico ASL TARANTO Distretto 4 INTRODUZIONE. L idea di questa indagine nasce dalla necessità di concepire l offerta di salute erogata dal SSR partendo dalla percezione che gli stessi fruitori delle prestazioni hanno delle prestazioni stesse. Il mettere al centro del sistema salute la popolazione e le proposte che dal basso posso essere raccolte può diventare una reale risorsa per pensare a cambiamenti e modifiche basate su una sanità partecipata. DESCRIZIONE Lo studio di popolazione è stato svolto somministrando un questionario anonimo attraverso il quale è stato possibile raccogliere una serie di informazioni soggettive e non. I dati sono stati raccolti a partire dal 1 novembre 2010 fino al 30 aprile L adesione allo studio è stata volontaria ed ha coinvolto 413 donne, di età compresa tra i 25 e i 64 anni, afferenti ed inserite nel programma regionale di screening del Pap-Test. Di tale popolazione 285 avevano ricevuto una lettera di invito per l esecuzione dell esame, mentre le restanti 128 non avevano ricevuto la lettera o non ricordano. Delle donne che hanno ricevuto la lettera il 100% ha gradito l iniziativa, persino 19 donne che non avevano ricevuto la lettera hanno comunque gradito l iniziativa (Tab.1). Tab.1

2 Nel questionario inoltre si è chiesto alle volontarie se avessero mai eseguito il Pap-Test prima di allora: 25 non avevano mai eseguito un Pap test, 257 lo avevano eseguito da 1-5 anni, 38 tra 6-9 anni, 53 non lo eseguivano da più di 10 anni e 31 non ricordavano precisamente se lo avessero mai fatto prima (Tab.2). Tab.2 Dal punto di vista qualitativo il questionario ha saggiato le aspettative delle donne prese in esame: 224 volontari hanno considerato questa un ottima iniziativa, 96 hanno specificato che finalmente a Taranto si era realizzato per loro un sistema per fare prevenzione; 19 donne poi sono state particolarmente soddisfatte del personale qualificato del consultorio e del servizio eccellente offerto (Tab.3). Tab 3

3 Infine il questionario ha analizzato 3 aspetti dell informazione presente sul territorio riguardante i consultori; una donna su due conosceva il consultorio (Tab.4) e il 91% delle volontarie esaminate ne è rimasto soddisfatto (Tab.5). Infine il questionario ha rivolto alle donne la possibilità di suggerire nuove proposte: il 55% ha confermato che la qualità del servizio offerto non aveva bisogno di cambiamenti, mentre 8% ha suggerito una maggiore organizzazione, il 7% invece suggerisce una maggiore rete di informazione nei confronti della popolazione femminile di Taranto e solo il 2% suggerisce un maggior controllo della prevenzione femminile (Tab.6). Tab.4 Tab.5 Tab.6

4 DISCUSSIONE L obiettivo principale di questo studio di popolazione era quello di identificare il livello di importanza che questo programma di screening, ormai a regime, aveva l intento di raggiungere. Nell analisi dei risultati si è arrivati ad un dato interessante: l adesione al questionario è stata totale e aperta da parte delle donne prese in esame che hanno gradito a tal punto questa iniziativa da voler partecipare attivamente al suo eventuale miglioramento. Questo ha evidenziato un crescente bisogno nella popolazione femminile tarantina di interagire attivamente con la struttura sanitaria pubblica e di usufruire ed aderire alle campagne dedicate alla prevenzione offerte dalla sanità pugliese. Un altro dato molto interessante è emerso dallo studio di popolazione : circa il 90% delle donne intervistate si è sentita ben accolta in consultorio; ciò è dovuto non solo alla qualità del personale sanitario ma anche alla qualità della struttura sanitaria che ha accolto l utente dando un impressione di pulizia, modernità ed efficienza. Tra tutte le proposte pervenute quelle che hanno maggiormente colpito sono state le richieste di un accorpamento, magari in un unica giornata, della diagnostica strumentale preventiva sia dei tumori mammari che di quelli del collo dell utero. Ciò che si evince è che queste tarantine sentono il bisogno dell attuazione di procedure sanitarie più adeguate ad impedire che si manifestino alte incidenze di malattie o processi tumorali che hanno un tanto forte impatto dal punto di vista emozionale nella popolazione. Però, l iniziata non è stata percepita appieno dall intera comunità femminile provinciale: c è sicuramente un sommerso, che può essere difficilmente quantificato, di donne che nonostante un invito scritto per l adesione al programma stesso, in realtà non si è mai presentata. I dubbi che sorgono sono vari: le lettere inviate per gli inviti sono state realmente ricevute, e se sì, è stata la volontà delle donne di non presentarsi, magari perché non hanno percepito il significato della lettere, oppure perché si rivolgono ad altri professionisti di fiducia privatamente perché ritenuti migliori verso la sanità pubblica ritenuta di un livello inferiore?

5 CONCLUSIONE Il concetto di sanità partecipata può essere riassunto in tre punti: primo, il sistema sanitario necessita di un momento di autovalutazione per evidenziare di volta in volta l'efficacia delle campagne di sensibilizzazione e di screening della popolazione; secondo, è necessario riconsiderare tramite il feedback dell'utenza la qualità percepita da ogni singolo cittadino; terzo: mettendo al centro del sistema salute proprio l'utenza si possono evidenziare suggerimenti atti a migliorare l'organizzazione del sistema che eroga le prestazioni sanitarie, che spesso sono di valido ed effettivo valore. Spesso, nel pubblico manca un momento di valutazione a posteriori di ciò che si è preventivamente programmato ed erogato. E questo è certamente un anello mancante necessario di una catena di miglioramento continuo nella sanità, che serve anche a realizzare progetti futuri più vicini alle esigenze reali dell'utenza. L'indagine svolta ha dimostrato, seppur con i limiti di uno studio di popolazione ridotto numericamente, che la popolazione tarantina afferente al Distretto 4 rione Salinella fruisce con fiducia delle prestazioni del consultorio; è tutto sommato soddisfatta dell'efficienza e della professionalità del suo personale e si augura che, nel futuro, tale strumento del SSN possa avere sempre maggior peso nella prevenzione delle malattie, in particolar modo neoplastiche, e che, grazie ad una intensa campagna di informazione, specialmente nelle scuole e negli istituti pubblici, si possa creare una coscienza collettiva più matura e sensibile verso grandi temi come la cura di sé.

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