Dispense CHIMICA GENERALE E ORGANICA (STAL) 2010/11 Prof. P. Carloni LE SOLUZIONI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dispense CHIMICA GENERALE E ORGANICA (STAL) 2010/11 Prof. P. Carloni LE SOLUZIONI"

Transcript

1 LE SOLUZIONI Le soluzioni sono dispersioni omogenee di due o più specie chimiche, in proporzioni variabili a piacere. Le particelle delle sostanze disperse hanno dimensioni atomiche o molecolari e non sono distinguibili con mezzi ottici. Le soluzioni possono essere definite in base allo stato di aggregazione in cui si trovano. Soluzioni gassose: sono costituite da due o più gas mescolati fra loro e di solito vengono definite come "miscele" (aria, i gas di scarico). Soluzioni solide: sono di solito costituite da un liquido sciolto in un solido e vengono definite "amalgama" (mercurio in oro) o da due solidi e vengono definite "leghe" (ottone = zinco in rame). Soluzioni liquide: possono essere costituite da un gas disciolto in un liquido (O 2 in acqua), da due liquidi (acqua + alcol) o da un solido sciolto in un liquido (sale in acqua). In una soluzione possiamo riconoscere il solvente ed il soluto: il primo è il componente che si trova nello stesso stato di aggregazione della soluzione o il componente in maggiore quantità. Meccanismo e termodinamica dei processi di dissoluzione La dissoluzione di un composto solido in un solvente liquido può essere spiegata basandosi sulla conoscenza delle interazioni tra le molecole che costituiscono il solido e quelle che costituiscono il solvente. Perché un solido si sciolga infatti, occorre allontanare le molecole tra loro, rompendo tutte le interazioni attrattive che tengono insieme l edificio cristallino. Occorre quindi vincere le forze di attrazione tra le molecole, e per far questo bisogna fornire energia. Questa energia deriva in parte dall azione del solvente: quando un solido si scioglie, significa che le molecole del solvente sono in grado di rimpiazzare le interazioni attrattive soluto-soluto con interazioni soluto-solvente. Questo processo si chiama solvatazione. Ad esempio la molecola d acqua ha caratteristiche polari, cioè ha delle zone di parziale carica negativa e zone di parziale carica positiva. Quindi l'acqua può interagire con molecole polari, riuscendo a disgregare l edificio cristallino. I solidi ionici si dissociano in anioni e cationi, mentre i solidi molecolari polari semplicemente si disperdono nella soluzione. L acqua è un ottimo solvente sia nei confronti di specie ioniche, a causa della polarità della sua molecola, sia nei confronti di specie molecolari contenenti gruppi polari, con le quali stabilisce interazioni dipolari o legame a idrogeno. È per questo che le soluzioni più importanti e più comuni sono quelle acquose. I solventi che si comportano come l acqua, che cioè hanno la possibilità di interagire con molecole polari, si dicono solventi polari. Altri solventi (solventi apolari) invece sono costituiti da molecole apolari, quindi non riescono ad avvicinarsi favorevolmente ai soluti polari, e quindi non sono in grado di dissolverli perché non possono dare luogo ad interazioni utili con le molecole di soluto. Questi solventi però possono associarsi ai soluti apolari, e quindi funzionano nella dissoluzione dei solidi apolari. Quindi: - i solventi polari (es. acqua, etanolo, metanolo, acetone) disciolgono i soluti polari (sali, molecole organiche semplici con gruppi funzionali polari, come acidi organici) - i solventi apolari (es. benzina, cicloesano, toluene) Cap10-1

2 disciolgono i soluti apolari (idrocarburi, olio, molecole organiche complicate e senza gruppi polari). Nel processo di dissoluzione il solvente deve rompere la coesione dell edificio cristallino. La coesione è rappresentata dall energia reticolare (E retic. ), che è la somma delle interazioni attrattive e repulsive tra tutte le molecole o gli ioni nel cristallo. Quindi per sciogliere un solido bisogna fornire al sistema un energia pari ad E retic. Le molecole del solvente interagiscono con cationi ed anioni (nel caso della dissoluzione di un solido ionico) e danno luogo alla solvatazione. Questo implica la formazione di nuove interazioni, e quindi implica la liberazione di energia a favore del sistema: questa energia si chiama energia di solvatazione (E solvat. ). Si possono avere due casi: E retic. > E solvat. significa che l energia liberata dalla solvatazione non è sufficiente a disgregare l edificio cristallino, quindi va integrata con dell altra energia sotto forma di calore (ΔH soluz > 0, processo endotermico). E retic. < E solvat. significa che la solvatazione è più forte della coesione del cristallo, quindi l energia in eccesso viene liberata sotto forma di calore (ΔH soluz < 0, processo esotermico). Il calore assorbito (>0) o emesso (<0) dal sistema durante il processo di dissoluzione si chiama entalpia di soluzione e, per una determinata quantità di sostanza, dipende dal soluto, dal solvente, e dalla temperatura a cui avviene il processo. (ΔH soluz = E retic. - E solvat. ) Si verifica che i processi esotermici risultano inibiti da un aumento di temperatura, mentre i processi endotermici risultano favoriti da un aumento della temperatura. Quindi se un sale si scioglie con sviluppo di calore, allora scaldando la soluzione il sale si scioglierà di meno. Viceversa, il caso più comune è quello delle dissoluzioni endotermiche, per cui la dissoluzione avviene con assorbimento di calore, e un aumento della temperatura fa sciogliere una quantità maggiore di composto. Si definisce solubilità (S) di una sostanza, la quantità massima di soluto che riesce a sciogliersi in una determinata quantità di solvente ad una certa temperatura. Quantità massima significa che se si aggiunge ancora sostanza solida, questa non si scioglie più ma si deposita sul fondo del recipiente (corpo di fondo); in questo caso si dice che la soluzione è satura. Si può quindi definire la solubilità ad una certa temperatura come la concentrazione della soluzione satura a quella temperatura (è importante specificare la temperatura perché, come si è già detto, il processo di dissoluzione è influenzato dalla temperatura). La solubilità di una sostanza dipende dal solvente; ad esempio NaCl si scioglie bene nell acqua ma non si scioglie nell'olio. I tensioattivi I tensioattivi o surfattanti sono sostanze che hanno la proprietà di abbassare la tensione superficiale di un liquido, agevolando la bagnabilità delle superfici o la miscibilità tra liquidi diversi. In genere sono composti organici con un gruppo polare ed un gruppo non polare (ovvero sono anfifilici). In genere una molecola di tensioattivo viene schematizzata da una "testa" idrofila a cui è legata una "coda" idrofoba. Numerosi tensioattivi si organizzano in aggregati supramolecolari, chiamati micelle. Cap10-2

3 Una soluzione acquosa contenente dei tensioattivi ha la proprietà di bagnare prontamente le superfici, rimuovere lo sporco, penetrare nei materiali porosi, disperdere le particelle solide, emulsionare oli, grassi e produrre schiuma per agitazione. I tensioattivi vengono utilizzati negli alimenti (il latte, la maionese e le glasse sono esempi di emulsioni, il gelato è una emulsione in stato di schiuma), nei saponi e nei detergenti, nei coloranti, nelle vernici e negli inchiostri, nei cosmetici e nei prodotti farmaceutici. I detergenti sono dei tensioattivi che hanno lo scopo di rimuovere lo sporco portandolo in soluzione e quindi lavandolo via. Lo sporco è comunemente costituito da sostanze grasse, come l olio, che sono apolari e quindi non si possono sciogliere in acqua e non possono venire rimosse da un lavaggio in acqua. I saponi funzionano da mezzi di trasporto molecolari per le molecole di grasso nell ambiente acquoso. I saponi infatti sono molecole con una struttura che conferisce loro una doppia funzionalità: hanno una testa polare, carica negativamente, e quindi possono agevolmente associarsi con le molecole d`acqua. All altra estremità della molecola però essi hanno una lunga catena organica, apolare, e quindi possono agganciare le molecole di sporco e trascinarle in acqua. Nell ambiente acquoso, le molecole di sapone si aggregano in formazioni approssimativamente sferiche, in cui le parti polari stanno sulla superficie, e le parti apolari sono segregate all interno della sfera, e si associano tra loro. Queste strutture si chiamano micelle. I saponi si possono ottenere dai grassi animali o vegetali, trattandoli con basi forti (es. KOH), mediante una reazione che si chiama saponificazione: I detergenti commerciali funzionano analogamente ai saponi, in quanto sono formati da molecole con una testa polare ed una coda apolare. Sono però stati studiati in modo che i loro sali di calcio e magnesio siano più solubili in acqua, e quindi possono funzionare bene anche in acqua dura. Concentrazione delle soluzioni A seconda della quantità di soluto disciolto nel solvente la soluzione può essere definita diluita (poco soluto) o concentrata (molto soluto) o satura (il soluto è in quantità tale da non riuscire più a sciogliersi nel solvente e quindi rimane come deposito o corpo di fondo identificabile nella soluzione). La composizione quantitativa esatta di una soluzione e cioè la quantità di un soluto disciolto in una certa quantità di solvente viene detta concentrazione o titolo di una soluzione e può essere espressa in diversi modi a seconda dell uso che si fa della soluzione stessa. È necessario tenere ben distinti il concetto di quantità di sostanza e quello di concentrazione. Chiariamo meglio questa distinzione con un esempio: abbiamo una serie di porzioni di idrossido di sodio ciascuna del peso di 4.0 grammi ed una serie di recipienti con capacità diverse (50, 100, 250, 500 e 1000 cm 3 ), come rappresentato nella Cap10-3

4 Figura. Trasferiamo ora il soluto nei diversi recipienti ed aggiungiamo acqua fino al volume indicato. Tutte le soluzioni contengono la stessa quantità di NaOH, cioè 4.0 grammi, ma hanno diversa concentrazione (2M, 1M, 0.4M, 0.2M, 0.1M). I modi di esprimere la concentrazione possono essere classificati in tre gruppi a seconda dello stato fisico dei componenti della soluzione: I. massa soluto/massa soluzione o solvente II. massa soluto/volume soluzione o solvente III. volume soluto/volume soluzione o solvente Per trasformare una concentrazione da un modo a un altro nell ambito di gruppi diversi è necessario conoscere le densità (del solvente o della soluzione (I/II) e/o del soluto (I/III, II/III) Percentuale P/P (% P/P) Esprime i grammi di soluto disciolti in 100 grammi di soluzione. g soluto % P/P = x100 g soluzione E poco significativa dal punto di vista chimico ma molto usata in campo applicativo. Percentuale V/V (% V/V) Esprime i millilitri di soluto disciolti in 100 millilitri di soluzione. ml soluto % V / V = x100 ml soluzione Bisogna fare attenzione perché non sempre il volume della soluzione è dato dalla somma del volume del soluto più il volume del solvente. Viene usata di solito per le soluzioni liquido-liquido ed è molto usata per esprimere i gradi alcolici. Percentuale P/V (% P/V) Esprime i grammi di soluto disciolti in 100 millilitri di soluzione. g soluto % P/ V = x100 ml soluzione Molarità Esprime le moli di soluto disciolte in 1 litro di soluzione. moli soluto M = litri soluzione Normalità Esprime gli equivalenti di soluto presenti in 1 litro di soluzione eq soluto N = litri soluzione È molto utile esprimere le concentrazioni in termini di normalità quando si vuole sfruttare la legge dell'equivalenza chimica. Oggigiorno l'uso della normalità, come unità di concentrazione, tende ad essere abbandonato. Sopravvive nell'ambito delle titolazioni redox, dove risulta di comoda applicazione pratica. La Normalità è quindi una grandezza Cap10-4

5 usata soprattutto in chimica analitica in quanto soluzioni con uguale Normalità reagiscono tra loro sempre nel rapporto 1 a 1. Molalità Esprime le moli di soluto disciolte in 1 Kg di solvente. moli soluto m = Kg solvente Frazione molare Esprime le moli di soluto disciolte in 100 moli di soluzione. moli soluto moli A x = oppure x A moli soluzione = moli A + moli B Ppm (Parti per milione) Esprime le parti di soluto disciolte in un milione di parti di solvente. Si calcola dividendo i grammi di soluto per le tonnellate (o megagrammi) di solvente o i mg di soluto per i Kg di solvente. g soluto mg soluto ppm = = t (Mg) solvente Kg solvente Poiché i ppm esprimono quantità molto piccole di soluto contenute in quantità molto grandi di solvente, la quantità di solvente e di soluto possono anche essere espresse in moli o in ml. Questo tipo di concentrazione viene usata per esprimere concentrazioni molto piccole. Preparazione e diluizione di soluzioni Le soluzioni più usate nelle reazioni chimiche sono quelle il cui titolo è espresso in molarità. Queste si preparano direttamente sciogliendo l opportuna quantità di soluto in una certa quantità di solvente ed aggiungendo poi solvente fino a raggiungere il volume di soluzione desiderato (si dice che si porta a volume) in un recipiente appropriato che viene denominato matraccio. Altrimenti una soluzione può essere preparata per diluizione e cioè prelevando un certo volume di soluzione concentrata ed aggiungendo solvente fino a raggiungere l opportuno volume di soluzione diluita. La preparazione di soluzioni che abbiano una determinata concentrazione necessita di calcoli stechiometrici preliminari per determinare la quantità di soluto che occorre sciogliere in una determinata quantità di soluzione o di solvente. In generale, nota la concentrazione e la quantità di soluzione che dobbiamo ottenere per determinare la quantità di Cap10-5

6 soluto che dobbiamo sciogliere basterà utilizzare le definizioni di concentrazione viste in precedenza. Ad esempio per trovare la quantità di soluto necessaria per preparare 100 ml di una soluzione di acido solforico 0.15 M, poiché M soluzione = n soluto / V soluzione, basterà fare: 1 n soluto(h2 SO 4 ) = M soluzione x V soluzione = 0.15 mol/l x 0.1 l = mol m soluto(h2 SO 4 ) = n soluto(h2 SO 4 ) x P H2 SO 4 = mol x 98 g/mol = 1.47 g Se la quantità di soluzione è espressa in massa è necessario conoscere la densità della soluzione per convertire la massa in volume o viceversa. Ad esempio per trovare la quantità di soluto necessaria per preparare 200 ml di una soluzione di idrossido di sodio al 15 % P/P sapendo che ha una densità di g/ml, poiché %P/P = m soluto / m soluzione x 100, basterà fare: m soluzione = d soluzione x V soluzione = g/ml x 200 ml = g m soluto(naoh) = %P/P x m soluzione / 100 = 15 x g / 100 = g Bisogna tenere sempre presente che la densità è, se non diversamente specificato, riferita alla soluzione e che quindi non può essere applicata né al soluto, né al solvente. Non si può quindi usare la densità della soluzione per convertire la quantità di soluto o la quantità di solvente da g a ml e viceversa, ma solo per convertire la quantità di soluzione; inoltre soluzioni a diversa concentrazione hanno densità diverse anche se costituite dallo stesso soluto nello stesso solvente. Per esprimere una concentrazione in un modo diverso da quello che conosciamo bisogna convertire le unità di misura del soluto e della soluzione (o del solvente) tenendo sempre presente che una certa quantità di soluto è sempre relativa ad una certa quantità di soluzione (o di solvente). Ad esempio per descrivere in %P/P la concentrazione di una soluzione di acido cloridrico 0.1 M con densità g/ml, bisognerà esprimere sia il soluto che la soluzione in grammi tenendo sempre fisso il rapporto che c è fra di essi (ci sono 0.1 moli di soluto in 1 litro di soluzione): soluto n soluto = 0.1 mol m soluto(hcl) = n soluto x P (HCl) m soluto = 0.1 mol x 36.5 g/mol = 3.65 g solvente V soluzione =1 l m soluzione = d soluzione x V soluzione m soluzione = g/ml x 1000 ml = 967 g % P/P = m soluto / m soluzione x 100 = 3.65 g / 967 g x 100 = 0.38 % Per preparare una soluzione per diluizione, bisogna invece considerare che la quantita di soluto presente nella soluzione concentrata che andiamo a diluire è uguale alla quantità di soluto presente nella soluzione diluita che andiamo a preparare. Ad esempio se dobbiamo preparare 1 litro di una soluzione di HCl 0.15 M da una soluzione di HCl 2 M, dovremo fare: n soluto(dil) = M soluzione(dil) x V soluzione(dil) = 0.15 mol/l x 1 l = 0.15 mol n soluto(dil) = n soluto(conc) = 0.15 mol V soluzione(conc) = n soluto / M soluzione(conc) = 0.15 mol / 2 mol/l = l = 75 ml 1 n = moli; m = massa; P = peso molecolare; V = volume; d = densità Cap10-6

7 Praticamente, dovremo prelevare 75 ml della soluzione di HCl 2 M, li dovremo introdurre in un matraccio da 1 litro e dovremo aggiungere acqua fino al volume di 1 litro. PROPRIETÀ COLLIGATIVE. Una proprietà colligativa è una proprietà delle soluzioni che dipende solo dal numero di particelle (molecole, ioni o aggregati sopramolecolari) che compongono la soluzione e non dalla natura delle particelle stesse. Esse sono tipiche delle soluzioni formate da piccole quantità di un soluto non volatile sciolte in un solvente. Andiamo ora a prendere in esame in dettaglio le proprietà colligative. Abbassamento della tensione di vapore. La pressione di vapore di una soluzione diluita di un soluto non volatile è sempre minore di quella del solvente puro. Consideriamo una soluzione ideale e cioè una soluzione in cui le interazioni solutosolvente sono uguali a quelle soluto-soluto e a quelle solvente-solvente: in queste condizioni le molecole di ognuno dei componenti la soluzione passano dallo stato liquido allo stato di vapore con la stessa facilità che incontrano quando esso è puro. Una soluzione reale si comporta idealmente quando il soluto ha caratteristiche simili al solvente e se è abbastanza diluita. In questo caso ad essa può essere applicata la legge di Raoult che dice che la pressione di vapore della soluzione è uguale alla somma delle pressioni di vapore dei singoli componenti la soluzione ognuna moltiplicata per la rispettiva frazione molare. Quindi: S S P = x P + x dove P S rappresenta la tensione di vapore del soluto, P L quella del solvente (liquido) e x S e x L le rispettive frazioni molari. Se consideriamo una soluzione il cui soluto sia non volatile, la pressione di vapore del soluto sarà tendente a zero ( P S 0 ) e quindi l'equazione diventerà P = x L P L Poiché x L è sempre < 1 per definizione, la pressione di vapore della soluzione sarà minore di quella del solvente puro. Innalzamento ebullioscopico La variazione della tensione di vapore comporta la variazione di altre proprietà come il punto di ebollizione e il punto di congelamento. A causa dell'abbassamento della tensione di vapore di una soluzione diluita di un soluto non volatile rispetto a quella del liquido puro si ha uno spostamento verso destra della curva liquido-gas sul diagramma di stato del liquido preso in esame. Questo comporta un innalzamento della temperatura di ebollizione della soluzione rispetto a quella del liquido puro alla stessa pressione. La variazione della temperatura di ebollizione si dice innalzamento ebullioscopico ed è proporzionale alla concentrazione della soluzione L P L Cap10-7

8 espressa come molalità. ΔT e = k e m La costante di proporzionalità k e si dice costante ebullioscopica ed è caratteristica per ogni solvente. Quindi l'aggiunta di un soluto non volatile a un solvente dà luogo a una soluzione il cui punto di ebollizione è maggiore (innalzamento ebullioscopico) di quello del solvente puro. L'entità dell'effetto è proporzionale alla concentrazione molale (m) della soluzione. Abbassamento crioscopico. La presenza di un soluto non volatile in un liquido sposta anche la linea solido-liquido verso sinistra: questo comporta un abbassamento della temperatura di congelamento della soluzione rispetto a quella del liquido puro alla stessa pressione. La variazione della temperatura di congelamento si dice abbassamento crioscopico ed è proporzionale alla concentrazione della soluzione espressa come molalità. ΔT c = k c m La costante di proporzionalità k c si dice costante crioscopica ed è caratteristica per ogni solvente. Quindi l'aggiunta di un soluto non volatile a un solvente dà luogo a una soluzione il cui punto di congelamento è minore (abbassamento crioscopico) di quello del solvente puro. L'entità dell'effetto è proporzionale alla concentrazione molale (m) della soluzione. Pressione osmotica. Se una soluzione di un soluto non volatile, viene messa a contatto con una uguale quantità di solvente puro attraverso una membrana che permetta il passaggio delle molecole di solvente ma non quelle di soluto, si viene a creare una pressione che spinge le molecole del solvente dal liquido puro alla soluzione. Come conseguenza di tale pressione aumenterà il livello della soluzione e si abbasserà quello del liquido puro fino a quando la pressione esercitata dalla colonna di liquido in eccesso non eguaglierà la pressione esercitata dalle molecole di solvente. E detta pressione osmotica la pressione che dobbiamo esercitare sulla soluzione aumentata di livello affinché si torni alla condizione iniziale; questa è proporzionale alla molarità della soluzione stessa secondo l'equazione: Π = m R T Indipendentemente dalla natura del soluto, soluzioni aventi la stessa concentrazione hanno medesima pressione osmotica e si dicono isotoniche; tra soluzioni a diversa concentrazione si dicono ipertoniche le più concentrate, ipotoniche quelle a più bassa concentrazione. Cap10-8

9 Pressione osmotica e conservazione degli alimenti Pensiamo per un attimo ad una marmellata fatta in casa... lo zucchero viene aggiunto in abbondanza non solo per migliorarne il sapore, ma anche e soprattutto per aumentarne la conservabilità. Eppure, lo zucchero è elemento importante per la vita di molti microrganismi coinvolti nella degradazione del prodotto. Questo apparente controsenso viene smontato dal concetto di osmosi. Se applichiamo questa legge alla marmellata, infatti, essendo la sua pressione osmotica nettamente superiore, le cellule batteriche presenti nel vasetto perdono acqua per osmosi, raggrinzendosi e morendo (o perlomeno inattivandosi). L'uso di soluzioni ipertoniche, quindi, aumenta i tempi di conservazione degli alimenti, perché riduce la disponibilità di acqua per la vita e la proliferazione dei microrganismi. Le leggi dell'osmosi sono sfruttate anche nelle salamoie (in cui gli alimenti sono immersi in soluzioni ipertoniche dove il soluto è il comune sale da cucina). Altri esempi sono dati dai capperi (o dagli altri alimenti conservati sotto sale) e dai canditi. Così, nel caso vi foste chiesti come mai il sale vada aggiunto alle bistecche solo a cottura terminata, ora avete la risposta: la sua presenza sulla carne cruda favorisce l'uscita dei succhi intra ed extracellulari, riducendone l'appetibilità; allo stesso modo certe verdure vengono cosparse di sale e lasciate riposare per un paio d'ore, proprio per consentire all'osmosi di spurgare la loro acqua. Cap10-9

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 17 Le proprietà delle soluzioni 3 Sommario (I) 1. Perché le sostanze si sciolgono? 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La

Dettagli

Le Soluzioni. Il processo di dissoluzione. Definizione. Tipi di soluzioni. Tipi di soluzioni. Solubilizzazione

Le Soluzioni. Il processo di dissoluzione. Definizione. Tipi di soluzioni. Tipi di soluzioni. Solubilizzazione Definizione Le Soluzioni Le soluzioni sono dispersioni omogenee di due o più specie chimiche, in proporzioni variabili a piacere. Le particelle delle sostanze disperse hanno dimensioni atomiche o molecolari

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 13 Le proprietà delle soluzioni 1. Perchè le sostanze si sciolgono? 2. La solubilità 3. La concentrazione

Dettagli

Soluzioni unità 3, modulo D del libro

Soluzioni unità 3, modulo D del libro Soluzioni unità 3, modulo D del libro SOLUZIONE: miscela omogenea di 2 o più sostanze Particelle dei componenti di dimensioni molecolari Componenti distribuiti in maniera caotica Se manca uno di questi

Dettagli

SOLUZIONI E CONCENTRAZIONE

SOLUZIONI E CONCENTRAZIONE SOLUZIONI E CONCENTRAZIONE Miscela omogenea di due o più sostanze: solvente (presente in maggiore quantità) + soluto In genere il solvente è liquido (es.acqua) mentre il soluto può essere solido, liquido,

Dettagli

SOLUZIONI e DILUIZIONI

SOLUZIONI e DILUIZIONI SOLUZIONI e DILUIZIONI Introduzione In chimica viene definita soluzione un sistema in cui due o più sostanze formano un miscuglio omogeneo. Nella maggior parte dei casi una soluzione è costituita da due

Dettagli

Le soluzioni possono esistere in ognuno dei tre stati della materia: gas, liquido o solido.

Le soluzioni possono esistere in ognuno dei tre stati della materia: gas, liquido o solido. SOLUZIONI Una soluzione è una miscela omogenea (=la sua composizione e le sue proprietà sono uniformi in ogni parte del campione) di due o più sostanze formate da ioni o molecole. Differenza con i colloidi

Dettagli

LA FORMAZIONE DELLE SOLUZIONI.

LA FORMAZIONE DELLE SOLUZIONI. LA FORMAZIONE DELLE SOLUZIONI. Perché le sostanze si sciolgono? Le soluzioni sono miscugli omogenei i cui costituenti conservano le loro proprietà. Nelle soluzioni il solvente è il componente in maggiore

Dettagli

pressione esercitata dalle molecole di gas in equilibrio con Si consideri una soluzione di B in A. Per una soluzione ideale

pressione esercitata dalle molecole di gas in equilibrio con Si consideri una soluzione di B in A. Per una soluzione ideale PROPRIETA COLLIGATIVE Proprietà che dipendono solo dal numero di particelle presenti in soluzione 1. TENSIONE DI VAPORE 2. INNALZAMENTO EBULLIOSCOPICO 3. ABBASSAMENTO CRIOSCOPICO 4. PRESSIONE OSMOTICA

Dettagli

23/10/2013. La normalità si può mettere in relazione con la molarità di una soluzione attraverso la relazione: N = M x n

23/10/2013. La normalità si può mettere in relazione con la molarità di una soluzione attraverso la relazione: N = M x n Moli (n) = massa del soluto/pm Molarità = moli (n) di soluto contenute in 1 litro di soluzione Molalità = moli (n) di soluto contenute in 1Kg di soluzione Normalità = Eq/V (numero di equivalenti di soluto

Dettagli

Il binomio di van t Hoff Le proprietà colligative dipendono dal numero di particelle effettivamente presenti nella soluzione. Nel caso in cui il solut

Il binomio di van t Hoff Le proprietà colligative dipendono dal numero di particelle effettivamente presenti nella soluzione. Nel caso in cui il solut Proprietà colligative di soluzioni ideali Si definiscono proprietà colligative alcune proprietà delle soluzioni indipendenti dalla natura del soluto ma che dipendono soltanto dal numero delle particelle

Dettagli

soluzione acquosa di HCl al 37% in peso è una soluzione contenente 37g di HCl ogni 100g di soluzione. ESERCIZIO 1 soluzione.

soluzione acquosa di HCl al 37% in peso è una soluzione contenente 37g di HCl ogni 100g di soluzione. ESERCIZIO 1 soluzione. SOLUZIONI Una soluzione è un sistema omogeneo costituito da almeno due componenti SOLVENTE componente presente in maggiore quantità SOLUTO componente presente in minore quantità DENSITA di una soluzione:

Dettagli

-SOLUZIONE- In una soluzione liquida si possono distinguere un solvente (il componente liquido più abbondante) e uno o più soluti.

-SOLUZIONE- In una soluzione liquida si possono distinguere un solvente (il componente liquido più abbondante) e uno o più soluti. -SOLUZIONE- Una soluzione è una miscela omogenea di due o più componenti. In generale una soluzione può essere in fase solida (leghe metalliche), liquida (gas + liquido, liquido + liquido, solido + liquido),

Dettagli

GLI STATI DELLA MATERIA

GLI STATI DELLA MATERIA GLI STATI DELLA MATERIA E LE SOLUZIONI Stati di aggregazione della materia Cambiamenti di stato La temperatura del cubetto di ghiaccio aumenta fino a raggiungere un valore detto PUNTO (O TEMPERATURA) DI

Dettagli

Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro.

Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro. Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro. Molte delle sue proprietà, come il sapore, il colore, l odore,

Dettagli

positiva, endotermico (la soluzione si raffredda) negativa, esotermico (la soluzione si scalda). DH sol = E ret + E solv concentrazione Molare Esempio: Preparare mezzo litro (0,5 l) di soluzione acquosa

Dettagli

LE SOLUZIONI LE SOLUZIONI 8.A PRE-REQUISITI 8.B PRE-TEST 8.C OBIETTIVI 8.1 LE SOLUZIONI 8.V VERIFICA SE HAI CAPITO 8.2 CONCENTRAZIONE DELLE SOLUZIONI

LE SOLUZIONI LE SOLUZIONI 8.A PRE-REQUISITI 8.B PRE-TEST 8.C OBIETTIVI 8.1 LE SOLUZIONI 8.V VERIFICA SE HAI CAPITO 8.2 CONCENTRAZIONE DELLE SOLUZIONI LE SOLUZIONI 8.A PRE-REQUISITI 8.B PRE-TEST 8.C OBIETTIVI 8.1 LE SOLUZIONI 8.2 CONCENTRAZIONE DELLE SOLUZIONI 8.3.2 INNALZAMENTO EBULLIOSCOPICO E ABBASSAMENTO CRIOSCOPICO 8.3.3 PRESSIONE OSMOTICA 8.3.4

Dettagli

ESERCIZI sulle SOLUZIONI

ESERCIZI sulle SOLUZIONI ESERCIZI sulle SOLUZIONI 1. Calcola la molarità delle seguenti soluzioni acquose, per le quali è data la massa di soluto disciolta in 200 cm 3 di soluzione: a) 20 g di NaCl; b) 20 g di HCl; c) 20 g di

Dettagli

LEZIONE 4. Le soluzioni

LEZIONE 4. Le soluzioni LEZIONE 4 Le soluzioni Le soluzioni sono miscugli omogenei i cui costituenti conservano le loro proprietà. Nelle soluzioni il solvente è il componente in maggiore quantità. Il soluto è il componente delle

Dettagli

SOLUZIONI. Soluzioni gassose, liquide e solide

SOLUZIONI. Soluzioni gassose, liquide e solide LE SOLUZIONI SOLUZIONI Miscela fisicamente omogenea, cioè un insieme di due o più componenti che costituiscono un unica fase. Componente in eccesso: solvente Componente in minore quantità: soluto Soluzioni

Dettagli

Le proprietà colligative delle soluzioni

Le proprietà colligative delle soluzioni 1 Approfondimento 1.3 Le proprietà colligative delle soluzioni In un solvente puro, cioè senza soluti disciolti in esso, le molecole sono libere di interagire tra loro, attraendosi. L aggiunta di un soluto

Dettagli

-PROPRIETA COLLIGATIVE-

-PROPRIETA COLLIGATIVE- -PROPRIETA COLLIGATIVE- Le proprietà colligative sono proprietà delle soluzioni e sono funzioni del numero e non della natura delle particelle di soluto che le compongono. Abbassamento della pressione

Dettagli

Un elemento è una sostanza pura che non può essere divisa in sostanze più semplici. Le sue molecole sono tutte uguali.

Un elemento è una sostanza pura che non può essere divisa in sostanze più semplici. Le sue molecole sono tutte uguali. Elementi, composti, miscugli Un elemento è una sostanza pura che non può essere divisa in sostanze più semplici. Le sue molecole sono tutte uguali. Il composto è formato da sostanze pure scomponibili in

Dettagli

CORSO DI CHIMICA PER L AMBIENTE. Lezione del 12 Aprile 2016

CORSO DI CHIMICA PER L AMBIENTE. Lezione del 12 Aprile 2016 CORSO DI CHIMICA PER L AMBIENTE Lezione del 12 Aprile 2016 Proprietà dei Metalli Malleabilità: i metalli possono esser facilmente ridotti in lamine sottili per battitura Duttilità: i metalli possono essere

Dettagli

SOLUZIONE : Sistema omogeneo di due o più componenti solidi, liquidi o gassosi

SOLUZIONE : Sistema omogeneo di due o più componenti solidi, liquidi o gassosi SOLUZIONE : Sistema omogeneo di due o più componenti solidi, liquidi o gassosi SOLUZIONE = SOLUTO + SOLVENTE Solido o liquido liquido CONCENTRAZIONE = quantità relativa di soluto rispetto al solvente Può

Dettagli

Stechiometria delle soluzioni

Stechiometria delle soluzioni www.matematicamente.it stechiometria delle soluzioni (medicina) 1 Stechiometria delle soluzioni Domande tratte dai test di ammissione a medicina, odontoiatria, veterinaria 1. Se si vuole ottenere una soluzione

Dettagli

Le proprietà colligative delle soluzioni

Le proprietà colligative delle soluzioni Le proprietà colligative delle soluzioni Alcune immagine sono state prese e modificate da Chimica di Kotz, Treichel & Weaver, Edises 2007, III edizione 1 Le proprietà colligative Alcune proprietà delle

Dettagli

SOLUZIONI. Soluzioni gassose, liquide e solide

SOLUZIONI. Soluzioni gassose, liquide e solide LE SOLUZIONI SOLUZIONI Miscela fisicamente omogenea, cioè un insieme di due o più componenti che costituiscono un unica fase. Componente in eccesso: solvente Componente in minore quantità: soluto Soluzioni

Dettagli

SOLUZIONI COMPITO A CHIMICA

SOLUZIONI COMPITO A CHIMICA SOLUZIONI COMPITO A CHIMICA 07-07-211 1A) Per combustione di una miscela (0,596 moli totali) di due idrocarburi di formula (C 7 H 16 e C 9 H 20 ) si ottengono 102.420 g di acqua ed anidride carbonica.

Dettagli

Miscela di gas 1, 2 e 3. P 1 = n1 R T P 2 = n2 R T P 3 = n3 R T V V V. Pressioni parziali dei gas P 1 P 2 P 3

Miscela di gas 1, 2 e 3. P 1 = n1 R T P 2 = n2 R T P 3 = n3 R T V V V. Pressioni parziali dei gas P 1 P 2 P 3 Miscele di gas Pressione parziale di un gas in una miscela gassosa: pressione esercitata da un componente della miscela se occupasse da solo l intero volume a disposizione della miscela.(legge di DALTON)

Dettagli

SOLUZIONI. solide (es. leghe)

SOLUZIONI. solide (es. leghe) SOLUZIONI Definizione: Miscela omogenea (una sola fase) di due o più componenti Soluzioni liquide (es. bevande alcoliche) gassose (es. aria) solide (es. leghe) 1 Unità di misura della concentrazione %

Dettagli

Soluzioni e Concentrazione

Soluzioni e Concentrazione Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT Soluzioni e Concentrazione Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta https://corsi.chem.polimi.it/citterio/default.htm

Dettagli

Gas. Chimica generale ed Inorganica: Chimica Generale. I palloni ad aria calda

Gas. Chimica generale ed Inorganica: Chimica Generale. I palloni ad aria calda Gas I palloni ad aria calda Gas FIGURA 6-1 Lo stato gassoso di tre alogeni (Gruppo 17) Gas FIGURA 6-1 Lo stato gassoso di tre alogeni (Gruppo 17) Gas FIGURA 6-2 Illustrando la pressione esercitata da un

Dettagli

CORSO DI CHIMICA. Esercitazione del 7 Giugno 2016

CORSO DI CHIMICA. Esercitazione del 7 Giugno 2016 CORSO DI CHIMICA Esercitazione del 7 Giugno 2016 25 ml di una miscela di CO e CO 2 diffondono attraverso un foro in 38 s. Un volume uguale di O 2 diffonde nelle stesse condizioni in 34,3 s. Quale è la

Dettagli

Una soluzione è una miscela di un soluto (sostanza che deve essere sciolta) distribuita in un solvente (sostanza che effettua la solubilizzazione).

Una soluzione è una miscela di un soluto (sostanza che deve essere sciolta) distribuita in un solvente (sostanza che effettua la solubilizzazione). LE SOLUZIONI Una soluzione è una miscela di un soluto (sostanza che deve essere sciolta) distribuita in un solvente (sostanza che effettua la solubilizzazione). soluzioni solide liquide gassose leghe aria

Dettagli

Soluzioni. Un miscuglio eterogeneo è costituito da materia presente in stati omogenei diversi, definiti fasi del sistema eterogeneo.

Soluzioni. Un miscuglio eterogeneo è costituito da materia presente in stati omogenei diversi, definiti fasi del sistema eterogeneo. Le soluzioni Soluzioni Una soluzione è una miscela omogenea di due o più componenti. Il componente in quantità maggiore viene in genere indicato come solvente, gli altri con il nome di soluto. I componenti

Dettagli

Le proprietà colligative

Le proprietà colligative Le proprietà colligative Dr. Gabriella Giulia Pulcini Ph.D. Student, Development of new approaches to teaching and learning Natural and Environmental Sciences University of Camerino, ITALY 1 Abbassamento

Dettagli

Distribuzione e Temperatura. Pressione di Vapore. Evaporazione

Distribuzione e Temperatura. Pressione di Vapore. Evaporazione Evaporazione Le molecole del Liquido hanno una distribuzione di energia cinetica. Una frazione di molecole della superficie del liquido ha energia cinetica sufficiente per sfuggire all attrazione attrazione

Dettagli

GAS. H 2 N 2 O 2 F 2 Cl 2 CO CO 2 NO 2 SO 2 CH 4

GAS. H 2 N 2 O 2 F 2 Cl 2 CO CO 2 NO 2 SO 2 CH 4 GAS Non hanno né forma né volume propri. Sono facilmente comprimibili. Sono in genere gassose le sostanze costituite da molecole piccole e di basso peso molecolare. H 2 N 2 O 2 F 2 Cl 2 He Ne Ar CO CO

Dettagli

1. Calcolare il peso equivalente di ognuno dei seguenti acidi e basi, assumendo la neutralizzazione completa: H 2 SO 3, H 3 PO 4, LiOH, Zn(OH) 2.

1. Calcolare il peso equivalente di ognuno dei seguenti acidi e basi, assumendo la neutralizzazione completa: H 2 SO 3, H 3 PO 4, LiOH, Zn(OH) 2. 1. Calcolare il peso equivalente di ognuno dei seguenti acidi e basi, assumendo la neutralizzazione completa: H 2 SO 3, H 3 PO 4, LiOH, Zn(OH) 2. H 2 SO 3 Pm = 2 1 + 32 + 16 3 = 82 H 3 PO 4 Pm = 3 1 +

Dettagli

Soluzioni. Definizioni. Unità di concentrazione. Si definisce soluzione una miscela omogenea di 2 o più componenti occupanti la stessa fase.

Soluzioni. Definizioni. Unità di concentrazione. Si definisce soluzione una miscela omogenea di 2 o più componenti occupanti la stessa fase. Definizioni Si definisce soluzione una miscela omoenea di 2 o più componenti occupanti la stessa fase. Soluzioni Una soluzione può essere in: Fase solida (lehe metalliche) Fase liquida (as+liquido, liquido+liquido,

Dettagli

Termodinamica e termochimica

Termodinamica e termochimica Termodinamica e termochimica La termodinamica è una scienza che studia proprietà macroscopiche della materia e prevede quali processi chimici e fisici siano possibili, in quali condizioni e con quali energie

Dettagli

EQUILIBRI DI SOLUBILITA

EQUILIBRI DI SOLUBILITA EQUILIBRI DI SOLUBILITA Solubilità In generale solo una quantità finita di un solido si scioglie in un dato volume di solvente dando luogo ad una soluzione satura, cioè una soluzione in equilibrio con

Dettagli

Undicesima unità didattica. I liquidi e le soluzioni

Undicesima unità didattica. I liquidi e le soluzioni Undicesima unità didattica I liquidi e le soluzioni Le soluzioni Sono delle miscele omogenee in cui il solvente è un liquido e il o i soluti possono essere solidi, liquidi o aeriformi Il soluto deve essere

Dettagli

La Termodinamica è la disciplina che si occupa dello studio degli scambi di energia e di materia nei processi fisici e chimici

La Termodinamica è la disciplina che si occupa dello studio degli scambi di energia e di materia nei processi fisici e chimici La Termodinamica è la disciplina che si occupa dello studio degli scambi di energia e di materia nei processi fisici e chimici Materia = tutto ciò che possiede una massa ed occupa uno spazio Energia =

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIE ERBORISTICHE- Classe L-29

SCIENZE E TECNOLOGIE ERBORISTICHE- Classe L-29 SCIENZE E TECNOLOGIE ERBORISTICHE- Classe L-29 CHIMICA GENERALE E INORGANICA, 6 CFU Prof. E.Cesarotti Edoardo.cesarotti@unimi.it Si rammenta agli studenti che il Prof. Cesarotti riceve tutti i giorni previo

Dettagli

La stechiometria di una reazione chimica relaziona le masse di reagenti e prodotti tenendo conto della legge di conservazione della massa.

La stechiometria di una reazione chimica relaziona le masse di reagenti e prodotti tenendo conto della legge di conservazione della massa. La stechiometria di una reazione chimica relaziona le masse di reagenti e prodotti tenendo conto della legge di conservazione della massa. ChimicaGenerale_lezione17 1 L'Equilibrio Chimico Nella chimica

Dettagli

Reazioni in soluzione

Reazioni in soluzione Concentrazione di una soluzione In chimica è spesso conveniente esprimere la concentrazione di una soluzione in molarità M La concentrazione molare (M) o molarità indica il numero di moli di soluto presenti

Dettagli

EQUAZIONI CHIMICHE E LORO BILANCIAMENTO

EQUAZIONI CHIMICHE E LORO BILANCIAMENTO In molti casi è utile indicare gli stati o le fasi delle sostanze ponendo appropriati simboli [(g), (s), (l), (aq)] fra parentesi dopo le formule EQUAZIONI CHIMICHE E LORO BILANCIAMENTO Un equazione chimica

Dettagli

ESERCITAZIONE 11 SOLUZIONI DI ELETTROLITI

ESERCITAZIONE 11 SOLUZIONI DI ELETTROLITI ESERCITAZIONE 11 SOLUZIONI DI ELETTROLITI Sono elettroliti gli acidi, le basi e i sali. Quando sono in soluzione le loro molecole sono parzialmente o totalmente scisse in particelle dotate di carica (ioni).

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 22 Acidi e basi si scambiano protoni 3 Sommario 1. Le teorie sugli acidi e sulle basi 2. La ionizzazione dell acqua 3. La forza

Dettagli

Il legame tra le molecole

Il legame tra le molecole 1 Il legame tra le molecole Obiettivo L'obiettivo di questa lezione è piuttosto ambizioso. Partendo dal concetto di dipolo elettrico e passando per la forma delle molecole arriveremo a definire il concetto

Dettagli

Cambiamenti di stato

Cambiamenti di stato Cambiamenti di stato Equilibri tra le fasi: diagrammi di stato per un componente puro diagrammi di stato a due componenti 1 Equilibri tra fasi diverse fase 3 fase 1 fase 2 FASE: porzione di materia chimicamente

Dettagli

Lezione 2. Leggi ponderali

Lezione 2. Leggi ponderali Lezione 2 Leggi ponderali I miscugli eterogenei presentano i componenti distinguibili in due o più fasi, in rapporti di massa altamente variabili e che mantengono le caratteristiche originarie. I miscugli

Dettagli

1 DOMANDE A SCELTA MULTIPLA

1 DOMANDE A SCELTA MULTIPLA ESAME DI SCIENZE SPERIMENTALI PARTE CHIMICA Nome, Cognome: Numero: PUNTI TOTALI 80 PUNTI:. Nota:.. INDICAZIONI - Nelle domande a scelta multipla esiste un unica alternativa appropriata: domande con due

Dettagli

CdL Professioni Sanitarie A.A. 2012/2013. Unità 9: Gas e processi di diffusione

CdL Professioni Sanitarie A.A. 2012/2013. Unità 9: Gas e processi di diffusione L. Zampieri Fisica per CdL Professioni Sanitarie A.A. 12/13 CdL Professioni Sanitarie A.A. 2012/2013 Gas Unità 9: Gas e processi di diffusione Equazione di stato dei gas perfetti Trasformazioni termodinamiche

Dettagli

Proprietà delle Soluzioni

Proprietà delle Soluzioni Proprietà delle Soluzioni Dissociazione Elettrolitica 2 In soluzione acquosa i composti ionici (sali, idrossidi) ed alcune sostanze polari (acidi) si dissociano in ioni Esempi: NaCl Na + + Cl HNO 3 H +

Dettagli

PROPRIETÀ TIPICHE DEI LIQUIDI

PROPRIETÀ TIPICHE DEI LIQUIDI STATO LIQUIDO PROPRIETÀ TIPICHE DEI LIQUIDI - hanno volume ma non forma propria - hanno maggiore densità rispetto ai gas - sono incomprimibili - hanno capacità di fluire (forze di Van der Waals) EQUILIBRIO

Dettagli

Siena, 10 Giugno 2015 Sandra Defazio Serena Fedi

Siena, 10 Giugno 2015 Sandra Defazio Serena Fedi CLASSE I A Costruzione Ambiente e Territorio omogenei ed eterogenei e curva di riscaldamento di un miscuglio. nobili. Distinzione fra molecole e atomi. Principio di conservazione della massa. Teoria atomica

Dettagli

Esercitazioni di Elementi di Chimica. Modulo 3 Trasformazioni della Materia

Esercitazioni di Elementi di Chimica. Modulo 3 Trasformazioni della Materia Esercitazioni di Elementi di Chimica Modulo 3 Trasformazioni della Materia Esempi di quiz a risposta multipla e questionari a completamento L esame finale sarà composto da problemi simili Quale/i dei seguenti

Dettagli

Esame di Chimica Generale 22 Febbraio 2011

Esame di Chimica Generale 22 Febbraio 2011 Esame di Chimica Generale 22 Febbraio 2011 COGNOME NOME. MATRICOLA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Indicazioni per lo svolgimento del compito. Scrivete il vostro Nome e Cognome in STAMPATELLO su ciascuno di questi

Dettagli

Gli stati di aggregazione della materia.

Gli stati di aggregazione della materia. Gli stati di aggregazione della materia. Stati di aggregazione della materia: Solido, liquido, gassoso Passaggi di stato: Solido Liquido (fusione) e liquido solido (solidificazione); Liquido aeriforme

Dettagli

Relazione giorno 4 Febbraio 2011

Relazione giorno 4 Febbraio 2011 Relazione giorno 4 Febbraio 2011 Classi IVA e IVB Titolo esperienza Passaggi di stato, innalzamento ebullioscopico e abbassamento crioscopico. Curva di riscaldamento dell acqua. Introduzione al problema

Dettagli

FORZE INTERMOLECOLARI

FORZE INTERMOLECOLARI FORZE INTERMOLECOLARI Le forze intermolecolari sono forze di attrazione che si stabiliscono tra le molecole che costituiscono una sostanza Determinano la tendenza delle molecole ad avvicinarsi. Per ogni

Dettagli

Prodotto di solubilità (Kps)

Prodotto di solubilità (Kps) Prodotto di solubilità (Kps) SOLUBILITA Concentrazione massima che si può raggiungere per un soluto in un dato solvente ad una certa temperatura. (Es: g soluto/100g di solvente) Solubiltà di NaCl in acqua

Dettagli

2 HCl. H 2 + Cl 2 ATOMI E MOLECOLE. Ipotesi di Dalton

2 HCl. H 2 + Cl 2 ATOMI E MOLECOLE. Ipotesi di Dalton Ipotesi di Dalton ATOMI E MOLECOLE 1.! Un elemento è formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2.! Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietà identiche. 3.! Gli atomi si combinano secondo

Dettagli

Corso di Chimica e Propedeutica Biochimica Reazioni in soluzione acquosa

Corso di Chimica e Propedeutica Biochimica Reazioni in soluzione acquosa Corso di Chimica e Propedeutica Biochimica Reazioni in soluzione acquosa Alcune immagini sono state prese e modificate da Chimica di Kotz, Treichel & Weaver, Edises 2007, III edizione 1 Ioni in soluzione

Dettagli

Diffusione e osmosi. Roberto Cirio. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Anno accademico Corso di Fisica

Diffusione e osmosi. Roberto Cirio. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Anno accademico Corso di Fisica Roberto Cirio Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Anno accademico 2007 2008 Corso di Fisica La lezione di oggi Sostanze sciolte in liquidi, se utilizzate con membrane, hanno comportamenti

Dettagli

OGRAMMA DI CHIMICA 2016

OGRAMMA DI CHIMICA 2016 ISTITUT TO DI ISTRUZIONE SUPERIORE M MARIANO IV D ARBOREA Sede distaccata IPSIA di GHILARZA PRO OGRAMMA DI CHIMICA A.S. 2015-2016 2016 Classe: I sez. A Docenti: Federica Piras, Carmelo Floris PARTE TEORICA

Dettagli

CCS Biologia A.A

CCS Biologia A.A CCS Biologia A.A. 2009 2010 2011-2012 Esercizi di preparazione all esame 1 Calcolare il ph di una soluzione ottenuta mescolando 20 ml di HCl 0,1 M con 20 ml di una soluzione di KOH 0,15 M. -scrivere la

Dettagli

Miscela omogenea monofasica i cui costituenti non è possibile separare meccanicamente

Miscela omogenea monofasica i cui costituenti non è possibile separare meccanicamente Miscela omogenea monofasica i cui costituenti non è possibile separare meccanicamente Soluzioni Sistema Omogeneo (presenta le stesse proprietà in qualsiasi sua porzione) Monofasico Nella fase omogenea

Dettagli

INSIEME ALL ACQUA SI MISCHIA O NON SI MISCHIA?

INSIEME ALL ACQUA SI MISCHIA O NON SI MISCHIA? 3 classe Prerequisiti Saper riconoscere le sostanze che costituiscono la materia che ci circonda Conoscere le proprietà fisiche della materia Conoscere la differenza tra sostanza pura, elemento e composto

Dettagli

1. Le teorie sugli acidi e sulle basi 2. La ionizzazione dell acqua 3. Il ph 4. La forza degli acidi e delle basi 5. Come calcolare il ph di

1. Le teorie sugli acidi e sulle basi 2. La ionizzazione dell acqua 3. Il ph 4. La forza degli acidi e delle basi 5. Come calcolare il ph di Unità 19 Acidi e basi si scambiano protoni 1. Le teorie sugli acidi e sulle basi 2. La ionizzazione dell acqua 3. Il ph 4. La forza degli acidi e delle basi 5. Come calcolare il ph di soluzioni acide e

Dettagli

L equilibrio dell acqua

L equilibrio dell acqua L equilibrio dell acqua Il ph e la reazione di autoprotolisi dell acqua Corpaci Ivana La molecola dell acqua H O H! L acqua è un composto molecolare covalente! La sua molecola è polare per la differenza

Dettagli

STATO LIQUIDO. Si definisce tensione superficiale (γ) il lavoro che bisogna fare per aumentare di 1 cm 2 la superficie del liquido.

STATO LIQUIDO. Si definisce tensione superficiale (γ) il lavoro che bisogna fare per aumentare di 1 cm 2 la superficie del liquido. STTO LIQUIDO Una sostanza liquida è formata da particelle in continuo movimento casuale, come in un gas, tuttavia le particelle restano a contatto le une alle altre e risentono sempre delle notevoli forze

Dettagli

Le Reazioni Chimiche

Le Reazioni Chimiche Le Reazioni Chimiche Equazioni Chimiche e Reazioni Chimiche - il simbolismo delle reazioni chimiche - il bilanciamento delle equazioni chimiche - le soluzioni - reagente limitante/eccesso - le concentrazioni

Dettagli

9065X Chimica. Modello esame svolto. Esempio di compito scritto di Chimica. Politecnico di Torino CeTeM

9065X Chimica. Modello esame svolto. Esempio di compito scritto di Chimica. Politecnico di Torino CeTeM svolto Esempio di compito scritto di Chimica 1 - La configurazione elettronica: [Ar]3d 6 4s 0 rappresenta lo ione: 1) Mn 2+ 2) Ni 2+ 3) Fe 3+ 4) Co 3+ 5) Cu 2+ 2 - Un gas reale mantenuto sempre al di sopra

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 17 Acidi e basi si scambiano protoni 1. Le teorie sugli acidi e sulle basi 2. La ionizzazione

Dettagli

PROVA SCRITTA DI CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Scienze e Tecnologie per l Ambiente 1 Febbraio 2013

PROVA SCRITTA DI CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Scienze e Tecnologie per l Ambiente 1 Febbraio 2013 1 Febbraio 2013 1) a) Scrivere le formule di Lewis, l ibridizzazione dell'atomo centrale, la geometria molecolare ed eventuale presenza di momento dipolare per SF 6 e per gli anioni dei sali: fosfato di

Dettagli

CHIMICA. Esempio di svolgimento dell accertamento con alcuni commenti. X L'energia richiesta per allontanare un elettrone da uno ione X+ (g);

CHIMICA. Esempio di svolgimento dell accertamento con alcuni commenti. X L'energia richiesta per allontanare un elettrone da uno ione X+ (g); Esempio di svolgimento dell accertamento con alcuni commenti 1) L'energia di seconda ionizzazione di un elemento X e': X L'energia richiesta per allontanare un elettrone da uno ione X+ (g); q L'energia

Dettagli

Fondamenti di chimica Raymond Chang Copyright 2009 The McGraw-Hill Companies srl CAPITOLO 12 Le proprietà fisiche delle soluzioni

Fondamenti di chimica Raymond Chang Copyright 2009 The McGraw-Hill Companies srl CAPITOLO 12 Le proprietà fisiche delle soluzioni CAPITOLO 12 Le proprietà fisiche delle soluzioni 12.7 CsF è un solido ionico; le attrazioni ione ione sono troppo forti per dominare nel processo di solubilizzazione nel benzene. L interazione ione dipolo

Dettagli

MATERIALE DA PORTARE IN LABORATORIO

MATERIALE DA PORTARE IN LABORATORIO MATERIALE DA PORTARE IN LABORATORIO CAMICE GUANTI USA E GETTA OCCHIALI DI PROTEZIONE (FACOLTATIVI MA CONSIGLIATI) DETERSIVO SCOTTEX PENNARELLO PER IL VETRO NOMENCLATURA COMPOSTI INORGANICI Una

Dettagli

Il prodotto della pressione per il volume di una determinata massa gassosa è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta: PV = KT

Il prodotto della pressione per il volume di una determinata massa gassosa è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta: PV = KT ESERCITAZIONE 5 LEGGI DEI GAS Le leggi che governano i rapporti che si stabiliscono tra massa, volume, temperatura e pressione di un gas, sono leggi limite, riferite cioè ad un comportamento ideale, cui

Dettagli

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto Unità n 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno

Dettagli

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno

Dettagli

1 GRUPPO DI ESERCIZI SVOLTI tratti dal libro di testo

1 GRUPPO DI ESERCIZI SVOLTI tratti dal libro di testo Materiali Didattici Prof. Emmanuele Roca Classe 1C LICEO CLASSICO A. S. 2015/2016 APPROFONDIMENTO E RIPASSO DEI TEST DI CHIMICA 1 GRUPPO DI ESERCIZI SVOLTI tratti dal libro di testo Es. n. 25 pag. 109

Dettagli

Equilibri solido-liquido e proprietà colligative. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Equilibri solido-liquido e proprietà colligative. Termodinamica dell Ingegneria Chimica Equilibri solido-liquido e proprietà colligative Termodinamica dell Ingegneria Chimica Equilibrio solido-liquido il diagramma (a P=cost mostrato si riferisce a una miscela di due specie miscibili a l l

Dettagli

Tensione o Pressione di Vapore di Equilibrio

Tensione o Pressione di Vapore di Equilibrio Tensione o Pressione di Vapore di Equilibrio All'interfaccia liquido-gas vi è un continuo passaggio di molecole dalla fase liquida alla fase vapore nello spazio libero sovrastante. Nello stesso tempo,

Dettagli

Le soluzioni. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le soluzioni. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le soluzioni Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) La materia che ci circonda normalmente non è formata da elementi chimici o da composti, ma da miscugli, cioè insiemi di più sostanze

Dettagli

MOLECOLE. 2 - i legami chimici. Prof. Vittoria Patti

MOLECOLE. 2 - i legami chimici. Prof. Vittoria Patti MOLECOLE 2 - i legami chimici Prof. Vittoria Patti Gli stati di aggregazione della materia STATO SOLIDO molecole ravvicinate, struttura ordinata, volume proprio, forma propria STATO LIQUIDO molecole

Dettagli

Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio:

Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio: equilibri eterogenei Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio: (a) termico (temperatura uguale dappertutto); (b) meccanico (pressione uniformemente

Dettagli

1.La forma delle molecole 2.La teoria VSEPR 3.Molecole polari e apolari 4.Le forze intermolecolari 5.Legami a confronto

1.La forma delle molecole 2.La teoria VSEPR 3.Molecole polari e apolari 4.Le forze intermolecolari 5.Legami a confronto 1.La forma delle molecole 2.La teoria VSEPR 3.Molecole polari e apolari 4.Le forze intermolecolari 5.Legami a confronto 1 1. La forma delle molecole Molte proprietà delle sostanze dipendono dalla forma

Dettagli

Prova in itinere di Chimica Generale 9 Gennaio 2013

Prova in itinere di Chimica Generale 9 Gennaio 2013 Prova in itinere di Chimica Generale 9 Gennaio 2013 A COGNOME NOME. MATRICOLA 1 2 3 4 5 6 7 8 Indicazioni per lo svolgimento del compito. Scrivete il vostro Nome e Cognome in STAMPATELLO su ciascuno di

Dettagli

PROVA SCRITTA DI CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Scienze e Tecnologie per l Ambiente

PROVA SCRITTA DI CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Scienze e Tecnologie per l Ambiente 10 Dicembre 2008 eventuale presenza di momento dipolare per I - 3 e per gli anioni dei sali: nitrato di sodio, perclorato di potassio. 2) a) Calcolare il ph di una soluzione di carbonato di sodio 0.10

Dettagli

A fine titolazione la concentrazione iniziale della soluzione da titolare risulta essere stata pari a:

A fine titolazione la concentrazione iniziale della soluzione da titolare risulta essere stata pari a: Titolazione acido-base Nella pratica di laboratorio è frequente la determinazione del ph incognito di una soluzione. Pensiamo ad esempio di voler conoscere il ph di un campione acquoso derivante da uno

Dettagli

Quesiti e problemi. 12 Quali sono i fattori che influenzano la solubilità di. 13 Quali sono le differenze fra le solubilità di un solido

Quesiti e problemi. 12 Quali sono i fattori che influenzano la solubilità di. 13 Quali sono le differenze fra le solubilità di un solido Quesiti e problemi SUL LIBRO DA PAG 261 A PAG 264 1 Perché le sostanze si sciolgono? 1 Quali sono le definizioni di solvente e di soluto? 2 Gli elettroliti deboli, quando si sciolgono in acqua a) si dissociano

Dettagli

Quesiti e problemi (sul libro da pag. 454)

Quesiti e problemi (sul libro da pag. 454) Quesiti e problemi (sul libro da pag. 454) 1 Perché le sostanze si sciolgono? 1 Quali sono le definizioni di solvente e di soluto? 2 Considerando le sostanze che sono comunemente presenti in una casa,

Dettagli

Guscio ed elettroni di valenza. Gruppi e periodi della tavola periodica. Correlazione fra configurazione elettronica e tavola periodica.

Guscio ed elettroni di valenza. Gruppi e periodi della tavola periodica. Correlazione fra configurazione elettronica e tavola periodica. CLASSE I A GRAFICA omogenei ed eterogenei e curva di riscaldamento di un miscuglio. nobili. Distinzione fra molecole e atomi. Principio di conservazione della massa. Teoria atomica di Dalton. Le particelle

Dettagli

1) Bilanciare la seguente reazione redox con il metodo ionico-elettronico Ag (s) + H + (aq) + NO 3

1) Bilanciare la seguente reazione redox con il metodo ionico-elettronico Ag (s) + H + (aq) + NO 3 A ) Soluzioni Esercizi I esonero del 29/11/2005 1) Bilanciare la seguente reazione redox con il metodo ionicoelettronico Ag (s) + + (aq) + N 3 (aq) Ag + (aq) + N 2 (g) + 2 (l) Calcolare quanti grammi di

Dettagli

La quantità chimica LA MOLE

La quantità chimica LA MOLE La quantità chimica LA MOLE 1 QUANTO PESA UN ATOMO? Se lo misurassimo in grammi, l atomo di H, il più piccolo, avrebbe una massa di 1,6 x10-24 g. Per convenzione, si assegna un valore arbitrario (12) alla

Dettagli