Bologna, 24/11/2010. Modena (MO)

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1 Bologna, 24/11/2010 INTEGRA cooperativa sociale Modena (MO)

2 La mission Integra Cooperativa Sociale si propone, attraverso progetti di mediazione interculturale, di contribuire a promuovere la creazione di una società interetnica, anche tramite l organizzazione dei servizi istituzionali in senso multilinguistico e multiculturale, basata sul rispetto reciproco e sulla costruttiva convivenza, valorizzando le risorse individuali e gli scambi interattivi tra persone di diverse culture.

3 A chi si rivolgono le attività Enti pubblici Aziende Private Cooperative Scuole e Università Aziende sanitarie e ospedaliere Liberi professionisti Enti di Formazione Centri Culturali Associazioni Comunità religiose Organi di informazione Cittadini Italiani e stranieri Comunità Straniere

4 I settori di intervento: Settore SOCIOSANITARIO Settore EDUCAZIONE Settore SOCIALE Settore SERVIZI E PROGETTI vari (formazione, servizi di traduzione, corsi di lingua, cultura, comunicazione, ricerca) Ogni settore e servizio è caratterizzato Ogni settore e servizio è caratterizzato dalla presenza di un gruppo di lavoro che fa riferimento ad un Coordinatore.

5 Il settore scuola - educazione Le grandi aree di intervento sono: La mediazione interculturale L educazione interculturale La formazione e la consulenza

6 LA MEDIAZIONE INTERCULTURALE Azioni: - Accoglienza: durante i primi momenti a scuola dell'alunno migrante, il mediatore aiuta a superare la situazione di smarrimento o disagio. - Valutazione: gli insegnanti potranno valutare il grado di scolarizzazione dell alunno con prove o test che i mediatori potranno somministrare in L1. - Comunicazioni scuola-famiglia e traduzioni: i mediatori potranno tradurre avvisi informativi e convocazioni per incontri con gli insegnanti.

7 - Conoscenza scuola del paese d'origine: i mediatori potranno presentare l organizzazione della scuola nel paese d'origine dell alunno migrante. - Colloqui con la famiglia: il mediatore può fornire un supporto linguistico quando la famiglia dell'alunno straniero ha difficoltà a comunicare. - Orientamento: supporto agli insegnanti - Orientamento: supporto agli insegnanti responsabili per comunicare alle famiglie, in particolare durante gli anni scolastici di passaggio (dall'infanzia alla scuola primaria e da questa a quella secondaria).

8 EDUCAZIONE INTERCULTURALE Azioni: Integrazione: conoscenza e valorizzazione dei saperi e dei riferimenti culturali diversi; Interazione: analisi e decostruzione degli stereotipi e dei pregiudizi, riconoscimento di punti di vista diversi; Relazione: stare bene insieme con le proprie differenze; Decentramento: capacità di decentrarsi rispetto alla propria dimensione temporale, storica e simbolica e ad assumere punti di vista nuovi e sconosciuti.

9 Azioni: LA FORMAZIONE - Educare all'accettazione delle diversità nel rispetto della propria identità culturale; - Offrire alcuni spunti di riflessione utili per la decostruzione di stereotipi e pregiudizi; - Valorizzare le varie culture e lingue presenti nella nostra società, tramite la conoscenza e lo scambio; - Creare strumenti di lavoro innovativi.

10 DAL 2001 AD OGGI: BUONE PRASSI La creazione e la condivisione di strumenti di lavoro con i committenti; La consulenza agli insegnanti; Le attività rivolte ai genitori degli alunni migranti; Pronto Pipol.

11 GLI STRUMENTI DI LAVORO Percorsi di creazione e condivisione con la Committenza di strumenti di lavoro per migliorare l efficacia degli interventi, relativamente a: Gli alunni: SCHEDE di rilevazione dati socio anagrafici e valutazione delle competenze; Le famiglie: MODULISTICA PLURILINGUE per informazioni sul sistema scolastico, il disbrigo delle pratiche burocratiche e le comunicazioni scuola famiglia; Le istituzioni scolastiche: stesura di PROTOCOLLI DI ACCOGLIENZA condivisi per regolamentare le procedure di inserimento di alunni migranti.

12 LA CONSULENZA AGLI INSEGNANTI Percorsi di formazione e consulenza su tematiche legate alla migrazione e all intercultura, relativamente a: Conoscenza dei paesi di origine degli alunni migranti: incontri di TESTIMONIANZA con mediatori interculturali di diversi paesi; Percorsi di inserimento nelle istituzioni scolastiche degli alunni migranti neoarrivati per favorire la CONOSCENZA, lo SCAMBIO e la VALORIZZAZIONE delle diverse culture.

13 LE ATTIVITA PER GENITORI Momenti di incontro e di confronto con i genitori degli alunni migranti per promuovere relazioni efficaci e collaborative tra scuola e famiglie, italiane e migranti: FOCUS GROUP tra insegnanti e famiglie su tematiche relative al confronto tra diverse istituzioni scolastiche, sistemi di cura e valori culturali di riferimento; Incontri per il coinvolgimento delle famiglie nei momenti di ACCOGLIENZA per far conoscere la scuola italiana e presentare l offerta formativa; Videocorsi di lingua e di ORIENTAMENTO ai servizi per promuovere la conoscenza della scuola e delle modalità di accesso: A spasso con l italiano.

14 PRONTO PIPOL Strumento innovativo di mediazione interculturale che: Favorisce le comunicazioni scuola-famiglia facilitando il disbrigo delle pratiche burocratiche; Consente un ottimizzazione delle risorse dell istituzione (sia rispetto all utilizzo della mediazione classica in presenza, sia in quanto riduce i tempi di erogazione del servizio - efficienza); Pone al centro la relazione scuola famiglia (autonomizzazione), avendo il mediatore un ruolo più defilato (presente in schermo e non fisicamente).

15 CONSIDERAZIONI La FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI è uno strumento cruciale per aumentare la motivazione e la conoscenza rispetto all utilizzo della mediazione interculturale e alla strutturazione e condivisione di un linguaggio e strumenti di lavoro comuni; La STANDARDIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI riduce la difficoltà e la fatica degli insegnanti nel rapportarsi ad alunni stranieri (maggiore efficacia), oltre a consentire una ottimizzazione delle risorse (maggiore efficienza);

16 Spesso si rileva la difficoltà degli insegnanti nel rapportarsi con i genitori stranieri degli alunni. Tale difficoltà dà luogo ad una serie di pregiudizi che compromettono maggiormente tale relazione. Centrale è la figura del mediatore, che rilegge in chiave culturale le situazioni, favorendo la RIDUZIONE DEI PRECONCETTI e consentendo di trovare nuovi modi di gestire le difficoltà. L investimento sull utilizzo del mediatore/progetti di mediazione, anche in questo caso, consente un aumento dell efficacia e dell efficienza.

17 INTEGRA cooperativa sociale Sede a MODENA, in via San Faustino, 157/F Telefono 059 / Fax 059 / Web: Mail: info@coopintegra.it

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