GEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014
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- Cristina Ippolito
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1 LA SANITA CHE VOGLIAMO GEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014 Clara Carbone Milano,
2 Premessa: il quadro epidemiologico 30% di cittadini con almeno una patologia cronica 4% non autosufficienti Secondo Paese per aspettativa di vita (83 anni) Riorganizzazione servizi e delle modalità di risposta ai bisogni di salute Cambiamenti strutturali Riposizionamenti produttivi Integrazione, reti e skill mix 2
3 Cambiamenti strutturali Trend PL ordinari ( ) Trend PL DH ( ) PL pubblici ed equiparati PL privati accreditati Riconfigurazione degli ospedali «ospedali per acuti» ospedale per intensità di cura «piccoli ospedali» riconversioni di piccoli ospedali in Presidi Territoriali di Assistenza (PTA), in Ospedali di comunità o in strutture ponte tra l'ospedale per acuti e i medici di base (Case della Salute). (Del Vecchio, Prenestini, Rappini, capitolo 15 Rapporto Oasi 2014)
4 Cambiamenti strutturali 25% Variazione % Strutture Territoriali ( ) 20% 20% 15% 15% 10% 5% 6% 6% 0% -5% -3% Ambulatori e Laboratori Istituti di riabilitazione Altri tipi di strutture territoriali Strutture residenziali Strutture semiresidenziali Variazione % PL strutture residenziali e semiresidenziali Residenzialità +15% Semiresidenzialità +17% Posti letto residenziali Posti letto semiresidenziali
5 Riposizionamenti produttivi Anno Riduzione dei ricoveri ospedalieri Numero di Dimissioni (1) Giornate di ricovero (1) Rapporto tra giornate in DH e in RO Degenza media (2) ,1% 6, ,6% 6, ,2% 6, ,5% 6, ,2% 6, ,7% 6, ,2% 6, ,8% -3,4% / / 40% Riduzione dei ricoveri ad elevato rischio di inappropriatezza 35% 30% 25% - 5% 20% 15% 10% 5% 0% Fonte: Ministero della Salute, SDO Incidenza 2009 Incidenza 2012 (Guerrazzi e Ricci, capitolo 3 Rapporto Oasi 2014) 5
6 Riposizionamenti produttivi Tasso di ospedalizzazione per abitanti (ricoveri acuti in RO) Da 65 a 74 anni 75 anni e oltre Tariffa media per prestazione specialistica ambulatoriale Fonte: elaborazione Agenas Gruppo REMOLET (Carbone, Cislaghi, Giuliani, Sferrazza, capitolo 6 8)
7 Riposizionamenti produttivi Variazione percentuale ricoveri strutture private accreditate RO acuti ad alta complessità per grande gruppo % 5% 0% ITALIA NORD CENTRO SUD E ISOLE 16% 14% 12% 10% -5% -10% NON ACUTI ACUTI 8% 6% 4% -15% -20% 2% 0% Incidenza tu tot. SSN RO acuti Incidenza tu tot. SSN RO acuti alta complessità Si nota una differenziazione delle vocazioni produttive nel segmento acuti così delineata: i grandi gruppi mantengono su una vasta gamma di prestazioni in RO acuto, presidiando l alta complessità; il privato accreditato ha contribuito in maniera fondamentale alla diminuzione dell inappropriatezza dei ricoveri. Fonte: Carbone, Longo, Ricci Capitolo 13 Rapporto Oasi 2014
8 Integrazione e reti Transitional care Gruppi multidisciplinari a domicilio Ospedalizzazione domiciliare Dimissione protetta Dimissione assistita/programmata Triage Telefonico extraospedaliero Team infermieristici di comunità Centri di comunità/ poliambulatorio specialistico Strutture di ricovero di riabilitazione Strutture ambulatoriali di riabilitazione Intermediate care Strutture intermedie intra-ospedaliere PL Territoriali
9 Integrazione e reti Proxy di accessibilità dei servizi territoriali TO acuti/ ab. (2012) 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20, ,0 10,0 5,0 - TO per diabete non controllato TO per asma nell'adulto TO per influenza nell'anziano TO std per patologie correlate all'alcool Note: * 2009; ** Non sono disponibili i dati per complicanze da diabete per i seguenti Paesi: Rep. Slovacca, Olanda, Lussemburgo e Francia. Fonte: Elaborazione su dati OECD Health Data (Guerrazzi e Ricci, capitolo 3 Rapporto Oasi 2014) 9
10 Bilancio positivo, ma un cantiere aperto.. Avvio di un processo di riorganizzazione dei servizi per allineare le risposte ai bisogni al nuovo quadro epidemiologico, ma il cantiere di medio-lungo periodo è aperto. Differenze regionali non trascurabili che possono comportare modalità di risposta ai bisogni di salute diverse e non necessariamente appropriate da un punto di vista organizzativo (processi di emulazione)
11 Bilancio positivo, ma un cantiere aperto PL per abitanti in strutture residenziali e semiresidenziali Media Ita
12 Bilancio positivo, ma un cantiere aperto.. % utenti anziani trattati in ADI e num. PL RSA per ab.
13 Bilancio positivo, ma un cantiere aperto.. Avvio di un processo di riorganizzazione dei servizi per allineare le risposte ai bisogni al nuovo quadro epidemiologico, ma il cantiere di medio-lungo periodo è aperto. Differenze regionali non trascurabili che possono comportare modalità di risposta ai bisogni di salute diverse e non necessariamente appropriate da un punto di vista organizzativo Ambiti di miglioramento nella scelta del setting assistenziale per favorire l incremento dei nuovi modelli organizzativi di erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale
14 Bilancio positivo, ma un cantiere aperto.. 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Incidenza ricoveri diurni e brevi 0-1 giorno 10% 27% Dimessi DH Dimessi di un giorno Possibile sviluppo area Specialistica Ambulatoriale Complessa Day Service, PACC, APA, MAC
15 Bilancio positivo, ma un cantiere aperto.. Avvio di un processo di riorganizzazione dei servizi per allineare le risposte ai bisogni al nuovo quadro epidemiologico, ma il cantiere di medio-lungo periodo è aperto. Differenze regionali non trascurabili che possono comportare modalità di risposta ai bisogni di salute diverse e non necessariamente appropriate da un punto di vista organizzativo Ambiti di miglioramento nella scelta del setting assistenziale per favorire l incremento dei nuovi modelli organizzativi di erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale A livelli di estensione in aumento non corrispondono necessariamente elevati livelli di intensità nell erogazione dei servizi: sarebbe auspicabile una reale e incisiva diffusione di strumenti di integrazione ospedale-territorio e modelli di disease management della cronicità.
16 Bilancio positivo, ma un cantiere aperto.. % di anziani trattati in ADI rispetto al totale della popolazione anziana (>= 65 anni) 4,5 4 Estensione 4,12 4,12 3,5 3,67 3 3,06 3,04 3,28 3,35 2,5 2 1,5 1 0, Intensità Nel periodo : andamento costante delle ore di assistenza erogata per caso ADI trattato (Media Italia: circa 20 ore; 2 ore a settimana )
17 Bilancio positivo, ma un cantiere aperto.. Avvio di un processo di riorganizzazione dei servizi per allineare le risposte ai bisogni al nuovo quadro epidemiologico, ma il cantiere di medio-lungo periodo è aperto. Differenze regionali non trascurabili che possono comportare modalità di risposta ai bisogni di salute diverse e non necessariamente appropriate da un punto di vista organizzativo Ambiti di miglioramento nella scelta del setting assistenziale per favorire l incremento dei nuovi modelli organizzativi di erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale A livelli di estensione in aumento non corrispondono necessariamente elevati livelli di intensità nell erogazione dei servizi: sarebbe auspicabile una reale e incisiva diffusione di strumenti di integrazione ospedale-territorio e modelli di disease management della cronicità Necessità e urgenza di intensi e coerenti processi aziendali di change management guidati dal Top Management per attuare azioni di riorganizzazione delle modalità di offerta dei servizi
18 Logiche Input based (b.p.) Geografia dei servizi (m.l.p.) Quale impatto sulle aziende sanitarie?... Le aziende hanno la responsabilità di modificare il portafoglio dei modelli di offerta in coerenza con le nuove compatibilità finanziarie Le aziende hanno reagito: Applicando alla lettera i tagli lineari Utilizzando la creatività amministrativa per micro-riallocazioni delle risorse per essere conformi alle norme e garantire la tenuta dei servizi Con significative azioni di riorganizzazione dei servizi, a partire in particolare dal rafforzamento delle fasi sub e post acuti dei ricoveri e dei processi di follow up dei cronici
19 Quale impatto sulle aziende sanitarie?... Day Service PACC Riabilitazione estensiva, domiciliare RSA/ Centri diurni Ospedali di comunità/ Hospice Dimissione protetta/adi Durata media in carica dei Direttori Generali 1) Favorire il potenziamento e la connessione del variegato panorama delle strutture di cura intermedie diverse sia per livelli di intensità assistenziale sia per livello di assorbimento di risorse 2) Governare lo skill mix in questo scenario di cambiamento 3) Guidare i processi di cambiamento, riconversione e trasformazione delle strutture su orizzonti temporali di medio periodo data l oggettiva complessità tecnica di analisi, programmazione e implementazione tenendo ben presente che -oggi la durata media dei direttori generali è poco più di 3 anni e mezzo - duplicazione della mission aziendale: produzione e committenza - contesti aziendali più grandi, che seppur con maggiori gradi di flessibilità, hanno più piani di negoziazione e più stakeholder con cui interfacciarsi
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