Appunti liberamente riassunti dal Corso di Anatomia Umana. Infermieri

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1 Appunti liberamente riassunti dal Corso di Anatomia Umana. Infermieri Attenzione : Questi appunti devono essere intesi come una semplica GUIDA allo studio, che lo Studente deve utilizzare come traccia sulla quale basare i NECESSARI APPROFONDIMENTI. Per questi ultimi e per l'iconografia relativa si rimanda ai testi. Il SISTEMA NERVOSO - E' formato da cellule nervose e da cellule gliali, contiene vasi sanguigni e scarso tessuto connettivo (limitato alle meningi ed al sistema nervoso periferico). I neuroni sono cellule eccitabili e in grado di comunicare con altri neuroni (o organi bersaglio) attraverso mediatori chimici (neurotrasmettitori) in zone specializzate chiamate sinapsi. Le cellule Gliali svolgono diverse funzioni a supporto dell attività neuronale. Classicamente il sistema nervoso e' suddiviso in : Sistema nervoso centrale - contenuto nell'interno del cranio (encefalo) e nel canale vertebrale (midollo spinale). Sistema nervoso periferico - esteso a tutto il corpo, e' formato dai nervi (cranici e spinali), e dai gangli sensitivi. [Del sistema nervoso periferico fa parte anche il Sistema nervoso autonomo che controlla con fibre, nervi e gangli propri (non confondere con i gangli sensitivi spinali!) la muscolatura liscia viscerale e le ghiandole.] IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) E' COSTITUITO DAL MIDOLLO SPINALE E DALL'ENCEFALO Il Midollo Spinale e' contenuto nel canale vertebrale e a livello del foro occipitale si continua con l'encefalo, contenuto nella cavita' cranica, nel quale si riconoscono (procedendo in senso caudo-craniale): -il Tronco Cerebrale- formato da: bulbo (o midollo allungato), ponte e mesencefalo - il Cervelletto - situato dorsalmente al Tronco cerebrale al quale risulta connesso dai peduncoli cerebrali - il Diencefalo - formato essenzialmente dall'ipotalamo e dal talamo - il Telencefalo - formato dai due emisferi telencefalici Il Sistema nervoso centrale deriva dal primitivo canale neurale (di origine ectodermica): la forma tubulare permane nel suo settore piu' caudale (da cui deriva il Midollo Spinale e il tratto piu' caudale del midollo allungato) mentre nel settore piu' craniale si dilata a formare delle Vescicole dalle quali derivano poi i vari tratti dell'encefalo. La primitiva cavita' centrale del Tubo Neurale permane assumendo: - a livello del Midollo Spinale e del tratto piu' caudale del midollo allungato l'aspetto di un ristretto canalicolo centrale (canale ependimale) - a livello della parte più caudale del tronco cerebrale si amplia nel IV Ventricolo., interposto fra bulbo e ponte (ventralmente) e cervelletto (dorsalmente) - a livello del mesencefalo mantiene l aspetto di un sottile canale : l Acquedotto di Silvio - a livello del diencefalo si amplia nel III Ventricolo - a livello del telencefalo, all interno dei due emisferi cerebrali prende l aspetto di due complesse cavità i Ventricoli Laterali N.B. - Il termine Cervello indica, nella corretta terminologia anatomica, il complesso di Diencefalo e Telencefalo Come è noto, nell ambito del Sistema Nervoso Centrale, la collocazione dei neuroni permette di evidenziare una caratteristica organizzazione spaziale: la Sostanza grigia e la Sostanza bianca Il termine Sostanza grigia indica le zone in cui si trovano localizzati corpi cellulari e ramificazioni dendritiche. A livello del SNC la soatanza grigia si trova in forma di Nuclei (o colonne nucleari) e di Cortecce mentre occupa la parte centrale del midollo spinale. Il termine di Sostanza Bianca indica invece quelle zone nelle quali vi è una preponderanza di fibre mieliniche. Anche se in modo non molto evidente (a causa della quasi totale assenza di connettivo) tali fibre sono raggruppati in fasci ben distinti, dei quali sono note l origine (cioè la sede dei corpi neuronali dai quali originano gli assoni) e la terminazione (cioè la sede dei neuroni con i quali gli assoni del fascio entrano in sinapsi). Spesso infatti i fasci sono indicati con il doppio nome che ne identifica proprio origine e terminazione (ad esempio: fascio spino-cerebellare, fascio cerebellotalamico, fascio talamo-corticale ecc.). Inoltre un fascio potrà essere definito diretto (le fibre che lo compongono originano e terminano dallo stesso lato del corpo) oppure crociato (incrociandosi, lungo il decorso, con quelle provenienti dal lato opposto, le fibre del fascio terminano nell antimero opposto rispetto a quello nel quale sono originate). I fasci di fibre nervose rappresentano quindi la struttura anatomica che è alla base della costituzione delle vie nervose. IL MIDOLLO SPINALE Il Midollo Spinale - contenuto nel canale vertebrale, avvolto dalle meningi spinali, si estende dal foro occipitale fino alla 2a vertebra lombare (pseudorisalita del midollo spinale!) per una lunghezza di circa 45 cm.. Di forma grossolanamente cilindrica un poco appiattita in senso anteroposteriore ha un diametro di circa 1 cm e presenta due rigonfiamenti uno a livello cervicale ed uno a livello lombare (innervazione degli arti!!!!). Termina rastremandosi a cono e si continua con un cordoncino fibroso (filum terminale). Il filum terminale e' accompagnato, all'interno del cono durale, dalle radici spinali degli ultimi nervi spinali che si dirigono verso i rispettivi fori intervertebrali (ultimi lombari e sacrali) di uscita (cauda equina).

2 Osservando il midollo spinale dall'esterno si apprezzano alcuni solchi longitudinali. A livello dei solchi laterali anteriori si nota la fuoriuscita di fascetti di fibre (radicole) che si uniscono a formare le radici anteriori dei nervi spinali: si tratta di fibre motrici somatiche ed effettrici viscerali originate da neuroni motori somatici e da neuroni effettori viscerali del midollo spinale. A livello dei solchi laterali posteriori si nota la penetrazione delle radici posteriori dei nervi spinali (composte da fibre originate dai neuroni a T dei gangli spinali). Le radici anteriori e le radici posteriori relative ai diversi neuromeri si fondono in corrispondenza dei fori intervertebrali a formare le 33 paia di nervi spinali. Il midollo spinale e' formato da sostanza grigia (pirenofori dei neuroni + fibre nervose + cellule gliali e vasi) e da sostanza bianca (fibre nervose + cellule gliali e vasi). La sostanza grigia si dispone intorno al canalicolo centrale (canale ependimale), la sostanza bianca e' posta intorno alla sostanza grigia, alla periferia. Sostanza grigia - Nella sezione trasversale del midollo la sostanza grigia assume una figura ad H dove si riconoscono : - la commessura grigia che presenta al centro la sezione del canale ependimale - due corna anteriori, tozze, che terminano ad una certa distanza dalla superficie del midollo - due corna posteriori, allungate, che raggiungono quasi la superficie del midollo Come in molte altre parti del SNC, nella sostanza grigia del midollo spinale i corpi cellulari dei neuroni possono essere suddivisi in gruppi (nuclei grigi) ai quali puo' essere attribuito un determinato significato funzionale. Nel corno anteriore si trovano in particolare i pirenofori dei motoneuroni che inviano le loro fibre ai muscoli scheletrici (placche motrici!!!). Procedendo dorsalmente, troviamo i neuroni effettori viscerali facenti parte del sistema ortosimpatico, a livello dei segmenti toracici e dei primi lombari. e,del sistema parasimpatico. a livello dei segmenti sacrali. Motoneuroni e neuroni effettori viscerali sono le uniche cellule (neuroni radicolari) il cui assone esce dal SNC. Nel corno posteriore si trovano soprattutto cellule nervose intercalate sulle vie ascendenti sensitive. Sostanza bianca - I solchi del midollo spinale permettono di descrivere in ogni antimero tre cordoni di sostanza bianca : anteriore, laterale e posteriore. A parte le fibre ad andamento trasversale ( fibre afferenti dai neuroni dei gangli spinali e fibre efferenti dei neuroni motori), molte delle fibre che occupano la sostanza bianca del midollo spinale presentano un decorso longitudinale. Esse sono raggruppate in fasci. I fasci rappresentano tratti di vie nervose che possono essere ascendenti o discendenti. Per quanto riguarda il significato funzionale si distinguono: - fasci di associazione - che stabiliscono connessioni tra neuromeri diversi del midollo oppure tra neuromeri del midollo e livelli sovraspinali (sono formati dagli assoni dei neuroni funicolari). - fasci di proiezione - si tratta di fasci che formano le grandi vie - ascendenti e discendenti fasci di proiezione ascendenti: costituiscono il primo tratto -spinale- delle vie della sensibilita' generale. Si tratta di fibre che originano dai neuroni dei gangli spinali oppure da neuroni dei corni posteriori del midollo spinale. Le fibre risalgono e terminano in sinapsi con neuroni di stazioni sovraspinali. fasci di proiezione discendenti: costituiscono l'ultimo tratto delle vie discendenti; originate da neuroni sovraspinali entrano in sinapsi con neuroni del midollo LE VIE NERVOSE E LE AREE CORTICALI Il termine di via nervosa indica in modo complessivo, e forse un po generico, il percorso seguito da un impulso nervoso all interno del Sistema Nervoso. Se è vero che il concetto di via nervosa è piuttosto intuitivo, non è sempre facile identificare anatomicamente una via nervosa. Esasperando un poco il concetto possiamo riconoscere nell arco riflesso semplice, bineuronale, la via nervosa più semplice. Schematizzato al massimo il modello è così costituito: a) un impulso nervoso (originato a livello di un recettore periferico della sensibilità ) viene veicolato dal prolungamento periferico di un protoneurone di senso ( i protoneuroni di senso sono localizzati al di fuori del SNC a livello dei gangli sensitivi. Fanno eccezione i protoneuroni delle vie visive, localizzati nella retina, e quelli delle vie olfattive, localizzati nella mucosa nasale).dal prolungamento periferico del protoneurone di senso l impulso viene veicolato verso il corpo cellulare e quindi nel prolungamento centrale dello stesso, che si porta all interno delle formazioni assili (midollo spinale e tronco cerebrale) b) all interno del SNC il prolungamento centrale del protoneurone di senso termina in sinapsi con un motoneurone ( il cui assone si porta direttamente all esterno del SNC). L arco riflesso semplice vede quindi coinvolte solo due cellule (il protoneurone di senso ed il motoneurone) e rappresenta la via nervosa più semplice che si possa immaginare, grazie alla quale uno stimolo origina dalla periferia sensitiva e viene direttamente ritrasmesso, grazie a due sole cellule nervose, alla periferia motoria. Nei sistemi nervosi complessi (e quello umano lo è in massimo grado!) agli archi riflessi sopra schematizzati si sovraimpongono tragitti più lunghi, grazie ai quali lo stimolo viene veicolato verso stazioni neuronali diverse, sovrastanti alle formazioni assili (vie ascendenti, sensitive) Nelle diverse stazioni neuronali quindi si producono stimoli che vengono veicolati ai motoneuroni (vie discendenti, motorie): Alle vie ascendenti ed alle vie discendenti si aggiungono poi vie di collegamento fra aree diverse del SNC (vie di associazione). La formazione delle suddette vie nervose si realizza grazie alla presenza di alcuni miliardi di cellule nervose che, non avendo contatti diretti con la periferia (a differenza dei protoneuroni di senso e dei motoneuroni) prendono il nome di interneuroni.

3 Date le caratteristiche anatomiche e funzionali del neurone è ovvio che uno stimolo si trasmette da un punto ad un altro del Sistema Nervoso lungo le fibre nervose e si trasmette da una cellula nervosa all altra tramite le sinapsi. Le grandi vie ascendenti (sensitive). Sono, in generale, vie attraverso le quali stimoli sensitivi vengono veicolati ai centri sovrassiali. Possiamo distinguere: Vie della sensibilità generale :rappresentano quelle vie attraverso le quali le informazioni derivanti dal mondo esterno (sensibilità esterocettiva), dal sistema muscolare (sensibilità propriocettiva) e dai visceri (sensibilità enterocettiva o viscerale), raggiungono l encefalo. Vie della sensibilità speciale :rappresentano quelle vie attraverso le quali le informazioni visive, olfattive, acustiche, vestibolari e gustative raggiungono l encefalo. Le grandi vie discendenti-( motorie) Il primo neurone delle vie motorie e' localizzato nelle corteccia telencefalica (aree motorie). Tutte le vie terminano, direttamente (vie monosinaptiche) o indirettamente (vie polisinaptiche), sui neuroni effettori somatici (motoneuroni) del tronco encefalico e del midollo spinale. Si possono suddividere in due grandi gruppi: vie piramidali e vie extrapiramindali. Via piramidale - E' una via monosinaptica che ha il primo neurone (neurone piramidale) a livello della corteccia telencefalica (area motoria primaria : homunculus motorius!!!). I neuriti dei neuroni piramidali si raggruppano in un grosso fascio che discende, attraversando la massa del telencefalo in posizione ben definita, e raggiungono il tronco cerebrale. A livello del tronco cerebrale alcuni neuriti terminano in sinapsi con motoneuroni localizzati a livello dei nuclei motori somatici annessi ai nervi cranici che hanno la componente motrice somatica La maggior parte delle fibre (fasci piramidali in senso stretto) prosegue nel midollo spinale andando a costituire due fasci: - Fascio piramidale diretto - contenuto nel cordone anteriore del midollo spinale - Fascio piramidale crociato - le fibre si incrociano a livello del midollo allungato (decussazione delle piramidi) ed entrano nel cordone laterale del midollo spinale. Man mano che si scende di livello nel midollo spinale i fasci piramidali si impoveriscono poiche' le fibre progressivamente li abbandonano per portarsi nella sostanza grigia e terminare in sinapsi (a volte con l'intermezzo di un interneurone breve) con i motoneuroni del corno anteriore. Attenzione: le fibre del fascio piramidale diretto si incrociano anch'esse prima di entrare in sinapsi con i motoneuroni: per questo la via piramidale, pur essendo formata da un fascio piramidale diretto e da uno crociato, e' tutta crociata. Via extra-piramidale - E' una via polisinaptica che ha il primo neurone a livello della corteccia telencefalica (aree motorie differenti). I neuriti si raggruppano in fasci che discendono dalla corteccia e vanno a terminare in sinapsi con i neuroni di differenti nuclei (nuclei della base, nucleo rosso e sostanza nera, nuclei reticolari ecc.). Da detti nuclei la via, che presenta di norma numerose interruzioni sinaptiche, prosegue e raggiunge i motoneuroni, del tronco e del midollo spinale, a livello dei quali termina. Questa via, proprio in quanto polisinaptica, permette l'instaurarsi di circuiti complessi in cui e' coinvolto anche il cervelletto, oltre ad altri centri: in questo modo la via extrapiramidale permette che il controllo motorio riceva diverse influenze oltre a quella corticale telencefalica. Cenni sulle AREE CORTICALI TELENCEFALICHE Disposta alla superficie degli emisferi telencefalici, la corteccia telencefalica rappresenta il centro delle più elevate funzioni nervose e raggiunge nell uomo il massimo grado di complessità e di sviluppo. Si presenta come uno strato di sostanza grigia la cui struttura ed il cui spessore non sono uniformi; infatti benchè sia sempre caratterizzata da una disposizione in strati di cellule nervose eterogenee e di fibre, la corteccia si presenta in certe zone (che nell uomo rappresentano il 10% dell estensione corticale) con uno spessore ridotto, un minor numero di strati ed una maggiore uniformità di tipi neuronali, mentre in altri settori (90% dell estensione, nell uomo), filogeneticamente più recenti, si presenta più spessa, formata dai classici 6 strati, con tipi neuronali molto diversi fra loro e caratterizzata da una grande complessità di rapporti fra gli elementi (fibre, cellule nervose, cellule gliali) che la compongono. I numerosi dati anatomici, funzionali e clinici relativi alla corteccia telencefalica hanno permesso di ottenere una mappa abbastanza precisa, anche se ancora largamente incompleta, della corteccia, grazie alla quale vi si riconoscono aree aventi diverse caratteristiche strutturali e alle quali si ascrive significato funzionale diverso. Fondamentalmente possiamo riconoscere tre tipi di territori: le aree sensitive che ricevono la proiezione delle vie sensitive centrali -, le aree motorie dalle quali partono le fibre delle vie discendenti motorie - e le aree di associazione (vengono così indicate quelle aree che non sono francamente né sensitive nè motorie; tali aree, massimamente rappresentate nella corteccia dell uomo, sono riconosciute soprattutto come sede delle attività di integrazione complessa degli stimoli e quindi dei circuiti nervosi legati alle caratteristiche della personalità cioè alle capacità intellettive, affettivo-relazionale, alla creatività, all emotività ecc.). Nella descrizione delle diverse aree si fa ancora oggi riferimento alla classica mappa proposta da Brodmann all inizio del 1900, nella quale vengono riconosciute sulla base di un criterio topografico e strutturale oltre 50 diverse aree indicate con i numeri arabi.

4 Aree Sensitive Si è visto come ogni via ascendente proietti ad una specifica area corticale alla quale arrivano le fibre dell ultimo fascio della via stessa. Area somestesica primaria (Aree 3,1,2 di Brodmann) è localizzata nel lobo parietale e riceve gli impulsi della sensibilià generale somatica. In questa area sono rappresentate le diverse parti del corpo cosicchè è possibile disegnarvi un homunculus sensitivus. L immagine appare grandemente sproporzionata in relazione al fatto che le sensazioni riferite a determinate parti del corpo (labbra, mano) occupano porzioni di corteccia proporzionate non alla loro effettiva estensione bensì piuttosto alla loro importanza nell economia della funzione sensitiva. E ben nota la localizzazione dell area visiva (nel lobo occipitale) e dell area acustica (nel lobo temporale), mentre è meno ben definita la localizzazione delle aree gustativa e vestibolare. Accanto alle aree sensitive primarie si riconoscono corrispondenti aree sensitive (secondarie e terziarie), nelle quali gli stimoli stessi subiscono processi di integrazione e di elaborazione. Aree Motorie Così come per le aree sensitive anche per le aree motorie si riconoscono aree primarie accanto alle quali si individuano aree la cui stimolazione provoca risposte motorie che modulano e complicano l attività delle aree motrici primarie. Area motrice primaria (Area 4 di Brodmann) è localizzata nel lobo frontale, immediatamente al davanti dell area somestesica primaria. Classicamente indicata come la sede dei corpi neuronali i cui assoni formano le fibre del fascio piramidale, attualmente viene più volentieri vista in un discorso più articolato come parte di un insieme di aree che danno origine a fibre corticifughe, a significato motorio. Si tratta comunque di un area assai ben definita, la cui funzione è di dare inizio ai movimenti volontari semplici, a livello della quale si può disegnare l homunculus motorius. Anche in questo caso si tratta di una immagine sproporzionata. Ad esempio vi è rappresentata una mano enorme (un area di corteccia molto ampia è impegnata a controllare i movimenti fini delle dita della mano!) mentre il piede ed il tronco vi sono relativamente piccoli ( in quanto territori in cui il controllo motorio è assai più grossolano). Sono tutt ora oggetto di studio le aree motorie secondarie dalle quali partono fibre appartenenti sia al sistema piramidale che al sistema extrapiramidale e che sembrano svolgere un ruolo nella programmazione e nella coordinazione dei movimenti complessi. ============================== Il Sistema Nervoso Periferico (cerebro-spinale) e' costituito dai Nervi ( cranici e spinali) dai Gangli sensitivi. Infine si possono considerare parte del Sistema Nervoso Periferico i Recettori di senso. NERVI - sono veri e propri organi con l'aspetto di cordoncini cilindrici di colore bianco lucente. Sono formati da fibre nervose che decorrono parallele fra loro orientate lungo il maggior asse del nervo. Una tonaca fibrosa, epinevrio, riveste esternamente il nervo; dall'epinevrio si dipartono laminette fibrose, perinevrio, che si portano in profondita' ad isolare fascetti di fibre; ciascuna fibre poi e' avvolta da una esile trama di connettivo reticolare, l'endonevrio. Nel connettivo (che di fatto costituisce lo stroma del nervo) si fanno strada i vasi sanguiferi e linfatici. Essendo costituiti da fasci di fibre si possono riconoscere (sulla base del tipo delle fibre dalle quali sono composti) nervi misti, nervi motori e nervi sensitivi.i nervi si ramificano abbondantemente e possono altresi' ''anastomizzarsi'' fra loro, scambiandosi fibre (attenzione quindi a dare il giusto significato al termine anastomosi riferito ai nervi!). Nei nervi si riconosce una origine reale (sede dei pirenofori dai quali originano gli assoni del nervo) da una origine apparente (punto di emergenza del nervo). Data la complessita' delle ramificazioni e delle anastomosi dei nervi non si parla di ''terminazione'' dei nervi (dato che per lo piu' ramificandosi e/o anastomizzandosi cambiano nome e si 'scambiano' fibre) mentre e' utile riconoscere la terminazione periferica delle fibre (o di fasci di fibre) intendento la sede dove terminano (sinapsi, giunzione cito-neurale o giunzione con cellule recettoriali) gli assoni. Si riconoscono: 33 paia di nervi spinali (originano dal midollo spinale come già descritto) sono tutti nervi misti 12 paia di nervi cranici (originano dal tronco cerebrale) alcuni sono misti, altri solo motori, altri solo sensitivi Le ramificazioni dei suddetti nervi danno luogo ai numerosi nervi (denominazioni diverse!) che si descrivono nel corpo umano. Ovviamente i diversi nervi sono o motori o sensitivi o misti. Esistono inoltre alcuni nervi che contengono solo fibre viscerali e appartengono al Sistema Nervoso Vegetativo. GANGLI SENSITIVI - Annessi alle radici posteriori dei nervi spinali (vedi) e ai nervi cranici che hanno la componente sensitiva somatica e/o viscerale. Provvisto di una capsula connettivale in continuita' con l'epinevrio del nervo (o radice) cui e' annesso il ganglio sensitivo presenta un fine stroma connettivale nel quale si fanno strada i vasi sanguiferi. Nelle maglie connettivali sono contenuti i neuroni sensitivi circondati dalle cellule satelliti (gliali). I neuroni sensitivi sono di norma pseudounipolari. RECETTORI DI SENSO - Si tratta di ''strutture'' specializzate nel reagire a precisi stimoli dando origine ad un impulso nervoso. Nell'uomo gli stimoli sensitivi possono essere recepiti da:

5 - terminazioni nervose - si tratta del terminale del prolungamento periferico di neuroni dei gangli sensitivi che puo' essere libero o entrare in contatto con involucri cellulari piu' o meno complessi (recettori cutanei, fusi neuro-muscolari, organi muscolo-tendinei del Golgi). - cellule nervose - unico caso e' quello dei neuroni olfattivi (che rappresentano altresi' una interessante eccezione nell'ambito del tessuto nervoso essendo elementi labili). Si considerano inoltre cellule nervose molto differenziate i coni ed i bastoncelli della retina. - recettori epiteliali - sono formati da cellule epiteliali differenziatesi (recettori tattili, calici gustativie etc.) e specializzatesi nell'essere sensibili a stimoli ed a trasmettere l'eccitamento ad un terminale nervoso Il Sistema Nervoso Autonomo (o - meglio detto - Sistema nervoso vegetativo) - Comprende settori del Sistema nervoso centrale e del Sistema nervoso periferico (in senso lato!) che sono deputati alla innervazione dei visceri. Mentre l'innervazione viscerale sensitiva presenta di fatto la classica organizzazione delle vie della sensibilita', l'innervazione viscerale effettrice utilizza vie proprie che hanno come bersaglio finale le cellule nuscolari lisce e le cellule ghiandolari localizzate nei visceri. Nell'ambito del Sistema nervoso centrale esistono vie discendenti che terminano a livello dei neuroni effettori viscerali, ed e' proprio la sede di questi ultimi che permette, sul piano anatomico, di distinguere : - Il sistema ortosimpatico - neurone effettore viscerale localizzato a livello del tratto toraco-lombare del midollo spinale - Il sistema parasimpatico - neurone effettore viscerale localizzato a livello cranico (nuclei effettori viscerali di alcuni dei nervi cranici) e nel tratto sacrale del midollo spinale Sia per l'ortosimpatico che per il parasimpatico la via periferica prevede almeno una interruzione sinaptica a livello di neuroni gangliari. Si tratta ovviamente di gangli che non hanno niente a che vedere con i gangli sensitivi (neuroni multipolari!) Meningi e Liquor Le diverse parti del Sistema Nervoso Centrale sono avvolte da involucri connettivali : le meningi. Sia a livello del canale vertebrale (meningi spinali) sia a livello del cranio (meningi encefaliche) si riconoscono, andando dall'esterno verso l'interno: La Dura Madre ( o pachimenge) - formata da connettivo fibroso risulta separata dal periostio dallo spazio peridurale o epidurale. Tale spazio e' praticamente virtuale a livello della dura encefalica che e' strettamente aderente all'endocranio, mentre e' reale a livello spinale, dove e' occupato da tessuto] ed e' attraversato dai nervi spinali. La Dura madre spinale termina caudalmente a fondo cieco (cono durale) a livello della 2a-3a vertebra sacrale, molto piu' in basso quindi del Midollo Spinale che termina a livello della 2a vertebra lombare (puntura lombare!!). L'Aracnoide (indicata anche - insieme alla Pia Madre - come leptomeninge) - priva di vasi, e' separata dalla dura da uno spazio virtuale (spazio infradurale o sottodurale), mentre e' separata dalla sottostante pia madre dallo spazio infraaracnoidale che contiene il liquido cefalo-rachidiano (o liquor). Essendo aderente alla Dura, a livello dei solchi e delle scissure e a livello del cono durale si allontana dalla Pia madre: in queste regioni si formano delle dilatazioni dello spazio subaracnoidale dove si raccolgono maggiori quantita' di liquor. Piccole evaginazioni dell'aracnoide nello spessore della Dura Madre prendono il nome di Granulazioni Aracnoidali del Pacchioni e sembra siano responsabili del riassorbimento del liquor. La Pia Madre - strettamente aderente alla superficie del midollo spinale e dell'encefalo e' ricca di vasi. La superficie esterna guarda verso lo spazio subaracnoidale ed e' quindi bagnata dal liquido cefalo-rachidiano, mentre la superficie interna aderisce alla sostanza nervosa approfondanndosi nei solchi e nelle scissure. La Pia Madre encefalica laddove aderisce a quelle parti assottigliate della parete encefalica che prendono il nome di lamine corioidee o lamine ependimali (volta del III e del iv ventricolo, pareti dei ventricoli laterali) contribuisce a formare le tele corioidee. In questi settori la pia madre, riccamente vascolarizzata, aderisce all'ependima e si formano delle sporgenze nell'interno dei ventricoli: a queste sporgenze si da' il nome di plessi corioidei, che sono le strutture responsabili della produzione - grazie ad un meccanismo di dialisi selettiva - il liquido cefalo-rachidiano. ============================= Il Liquido cefalo-rachidiano o liquor o liquido cerebro-spinale. Si presenta come un liquido incolore o lievemente citrino, limpido, costituito da acqua (99%), sali e sostanze organiche. Contiene poche cellule (circa 5 per mm 3 ) rappresentate essenzialmente da linfociti. Complessivamente la quantita' totale di liquor e' di cc, contenuti per il 1/4 nei ventricoli e per 3/4 nello spazio subaracnoidale. Il liquido cefalo-rachidiano e' prodotto per ultrafiltrazione del sangue a livello dei Plessi corioidei e viene percio' a raccogliersi nei ventricoli. Essendo i ventricoli comunicanti fra loro il liquor vi circola liberamente; a livello del 4 0 ventricolo sono presenti tre fori (il Foro di Magendie ed i due Fori di Luscka) che fanno comunicare la cavita' del ventricolo con lo spazio subaracnoidale. Attraverso questa via il liquor passa nello spazio subaracnoidale.

6 Il liquido cefalo-rachidiano svolge importanti funzioni di protezione meccanica nei confronti del midollo spinale e dell'encefalo. ============================== La Barriera emato-encefalica. Si tratta di una barriera piu' funzionale che anatomica che vale la pena di trattare per l'importanza che riveste in campo farmacologico. Da tempo era noto il fatto che alcune sostanze (farmaci, anestetici, coloranti ecc) che, iniettate nei vasi, diffondono liberamente dai capillari nella sostanza intercellulare dei vari tessuti non sono in grado di diffondere nello spazio extracellulare del Sistema Nervoso Centrale (e quindi non raggiungono i neuroni) come se in tale sede vi fosse una barriera fisiologica. Si e' quindi introdotto il concetto di Barriera emato-encefalica. Anche se le basi morfologiche di tale barriera non sono esattamente note, pure sembra siano riferibili a caratteristiche dei vasi capillari o della glia che li circonda in quanto le stesse sostanze diffondono nel SNC se iniettate nei ventricoli. Si e' notato che in alcune aree del Sistema Nervoso (a livello di alcuni settori dell'ipotalamo e del bulbo) la barriera emato-encefalica "manca". Farmaci introdotti per via sistemica possono infatti raggiungere precisi gruppi neuronali (es. Centro del vomito!). NERVI SPINALI e NERVI CRANICI I NERVI SPINALI sono tutti nervi misti essendo costituiti : - da fibre motrici somatiche - originate dai motoneuroni (corno anteriore del midollo spinale), - da fibre effettrici viscerali - originate da neuroni effettori viscerali (base del corno anteriore e sostanza intermedia del midollo spinale) - da fibre sensitive somatiche - originate dai neuroni dei gangli spinali. - da fibre sensitive viscerali originate, come le precedenti, dai neuroni dei gangli spinali. I nervi spinali si costituiscono dalla confluenza, a livello del foro intervertebrale, di una radice anteriore (motrice) e di una radice posteriore (sensitiva). Le radici anteriori derivano dalla confluenza delle radicole anteriori che emergono dal solco laterale anteriore del midollo spinale (confluenza metamerica). Le radici posteriori si risolvono in radicole che penetrano (con la stessa distribuzione metamerica, corrispondente a quella delle radicole anteriori) nel solco laterale posteriore del midollo spinale Tutti i nervi spinali (33 paia), appena usciti dal rachide, si dividono in un ramo dorsale ed in un ramo ventrale (entrambi misti). I rami dorsali dei nervi spinali provvedono all'innervazione dei muscoli e della cute della regione posteriore del collo e del tronco, con una distribuzione metamerica I rami ventrali dei nervi spinali provvedono alla innervazione degli arti e del tronco. A livello cervicale, e lombo-sacrale i rami ventrali si anastomizzano (attenzione a dare al termine il corretto significato!) a formare i plessi (cervicale, brachiale e lombo-sacrale). A livello toracico invece i rami anteriori mantengono una distribuzione metamerica e decorrono isolati gli uni dagli altri negli spazi intercostali. Dai nervi spinali (o, piu' frequentemente, dai loro rami ventrali) si staccano i rami comunicanti bianchi ; si tratta di tronchicini nervosi formati dalle fibre dei neuroni effettori viscerali (colonna dell'ortosinpatico) che abbandonano il nervo spinale per raggiungere la catena paravertebrale dell'ortosimpatico, dove terminano in sinapsi con i neuroni dei gangli della catena stessa oppure proseguono nei nervi propri dell'ortosimpatico. Le fibre postgangliari (originate da neuroni gangliari) possono entrare a far parte del nervo spinale ''passando'' nei rami comunicanti grigi. Sul decorso della radice posteriore e' sempre reperibile un ganglio spinale (sensitivo). Appare come un rigonfiamento della radice ma l'osservazione microscopica dimostra che esso e' in realta' un raggruppamento di neuroni (neuroni con prolungamento a T) che rappresentano l'origine reale delle fibre della radice posteriore. Infatti il prolungamento dei neuroni, dividendosi a T da' luogo ad un prolungamento centrale (destinato ad entrare nel midollo spinale) ed a un prolungamento periferico che si porta alla periferia, dove termina in giunzione con un recttore. NERVI CRANICI Contrariamente a quanto avviene nei nervi spinali, i quali sono tutti misti, i NERVI CRANICI si dividono in motori (somatici e/o viscerali), sensitivi puri e misti. Lo schema che segue mette in evidenza la composizione in fibre dei singoli nervi, la sede dei neuroni di origine (nuclei e gangli), ed il territorio di distribuzione. I primi due nervi cranici sono nervi "particolari" per la posizione periferica del neurone sensoriale e per il destino delle fibre: I restanti 10 nervi cranici "seguono lo schema classico" che prevede:

7 - Per la componente motrice somatica : le fibre originano da motoneuroni raccolti in un nucleo motore somatico del tronco cerebrale e si portano quindi al territorio di innervazione (muscoli scheletrici) - Per la componente effettrice viscerale [parasimpatico cranico]: le fibre originano da neuroni effettori viscerali raccolti in un nucleo effettore viscerale del tronco cerebrale e si portano quindi al ganglio parasimpatico dove entrano in sinapsi con il 2 neurone il cui neurite si porta al territorio di innervazione (muscolo liscio e/o cellule ghiandolari) - Per la componente sensitiva somatica: le fibre originano in un ganglio sensitivo. Il ramo periferico del prolungamento (generalmente "a T") si porta al bersaglio periferico (recettori) mentre il ramo centrale penetra nel tronco cerebrale e termina in un nucleo sensitivo. Di qui partono poi sia la relativa via sensitiva sia, ovviamente, vie riflesse. - Per la componente sensitiva viscerale: le fibre originano in un ganglio sensitivo (generalmente diverso da quello sensitivo somatico). Il ramo periferico del prolungamento si porta al bersaglio periferico (recettori viscerali) mentre il ramo centrale penetra nel tronco cerebrale e termina in un nucleo sensitivo. Di qui partono poi sia la relativa via sensitiva sia, ovviamente, vie riflesse. I - N. OLFATTIVO: nervo sensitivo che trasporta la sensibilita' olfattiva. Il protoneurone olfattivo (cioe' il primo neurone della via olfattiva e cellula di origine delle fibre del nervo) e' localizzato nella mucosa olfattiva (!!!) ed ha un prolungamento "dendritico" che si porta in superficie. I prolungamenti neuritici dei neuroni olfattivi formano il nervo che, penetrato nella cavita' cranica, si porta al bulbo olfattivo. Qui le fibre terminano in sinapsi con il 2 neurone della via olfattiva (via polineuronica che termina alla corteccia cerebrale: aree olfattive). II - N. OTTICO: nervo sensitivo che trasporta la sensibilita' visiva. Il neurone di origine delle fibre che compongono il nervo e' localizzato nella parte nervosa della retina. Retina : qui sono localizzati i coni ed i bastoncelli (recettori visivi) che reagiscono alla luce generando un impulso nervoso. In sinapsi con tali cellule si trova il dendrite delle cellule bipolari, il cui neurite entra a sua volta in sinapsi con le cellule multipolari (dette anche cellule gangliari della retina). Grazie a questa catena l'impulso viene quindi trasmesso alle cellule multipolari. I neuriti delle cellule multipolari costituiscono il nervo ottico, il quale, formatosi a livello del bulbo oculare, penetra nel cranio. Qui le fibre dei due nervi ottici si incrociano (nell'uomo, parzialmente) formando il chiasma dei nervi ottici. Dal chiasma originano i tratti ottici che si portano al diencefalo (corpi genicolati laterali) dove terminano in sinapsi con il 2 neurone della via ottica (via polineuronica che termina alla corteccia cerebrale: aree visive). III - N. OCULOMOTORE COMUNE: nervo motore somatico e viscerale. Fibre motrici somatiche : nuclei dell'oculomotore (mesencefalo)---> muscoli del bulbo oculare [3 retti (mediale, inferiore, superiore), obliquo inferiore] e muscolo elevatore della palpebra]. Fibre effettrici viscerali : nucleo dell'oculomotore comune, mesencefalico (di Edinger-Westphal) ---> ganglio parasimpatico (ganglio ciliare ---> muscolo ciliare e muscolo sfintere della pupilla. IV - N. TROCLEARE: nervo motore somatico. Nucleo del trocleare, mesencefalico ---> muscolo obliquo superiore del bulbo oculare. V - N. TRIGEMINO: nervo sensitivo somatico e motore somatico. Prende il nome di trigemino in quanto dal ganglio di Gasser (che e' di fatto la sede di origine delle fibre sensitive che costituiscono la componente maggiore del nervo) originano tre rami : oftalmico, mascellare e mandibolare. Fibre motrici somatiche : nucleo masticatorio (ponte) ---> muscoli masticatori. Le fibre motrici entrano a far parte del ramo mandibolare. Fibre sensitive : ganglio di Gasser. Dei prolungamenti "a T" delle cellule gangliari: -i rami centrali penetrano nel ponte e di qui si distribuiscono al nucleo somatosensitivo del trigemino, molto esteso -mesencefalo, ponte e bulbo- dal quale parte la via centrale (via polisinaptica che termina alla corteccia telencefalica); -i rami periferici, mediante i tre rami del nervo (oftalmico, mascellare e mandibolare) si distribuiscono alla regione della testa di cui raccolgono la sensibilita' somatica. VI - N. ABDUCENTE: nervo motore somatico. Nucleo dell'abducente, pontino ---> muscolo retto laterale del bulbo oculare. VII - N. FACIALE: (con il nervo intermedio) nervo misto. Fibre motrici somatiche: Nucleo del faciale, pontino---> muscoli mimici. Fibre effettrici viscerali: Nuclei visceroeffettori del ponte (nucleo salivatorio sup. e nucleo muco-naso-lacrimale) ---> gangli parasimpatici (sfenopalatino, sottomandibolare e sottolinguale) ---> mucosa nasale, ghiandola lacrimale, ghiandole salivari sottomandibolare e sottolinguale. Fibre sensitive somatiche: Ganglio genicolato - dei prolungamenti "a T" delle cellule gangliari: -i rami centrali penetrano nel ponte e terminano nel Nucleo del trigemino; -i rami periferici si portano alla cute dell'orecchio. Fibre sensitive viscerali: Ganglio genicolato - dei prolungamenti "a T" delle cellule gangliari: - i rami centrali penetrano nel ponte e terminano nel Nucleo gustativo (parte superiore), dal quale parte la via gustativa centrale (via polisinaptica che termina alla corteccia telencefalica); - i rami periferici si portano alla lingua (recettori gustativi).

8 VIII - N. STATOACUSTICO: nervo sensitivo puro. Il nervo vestibolare trasporta stimoli di gravita' e di accellerazione. Dal ganglio vestibolare (di Scarpa) i prolungamenti periferici vanno ai recettori vestibolari dell'orecchio interno (utriculo, sacculo e canali semicircolari); i prolungamenti centrali si portano ai nuclei vestibolari del bulbo (dai quali partono fasci destinati al midollo spinale, al cervelletto e con nuclei della formazione reticolare). Il nervo cocleare trasporta stimoli acustici. Dal ganglio spirale (del Corti) i prolungamenti periferici vanno ai recettori acustici dell'orecchio interno; i prolungamenti centrali si portano ai nuclei cocleari del ponte, dai quali parte la via acustica centrale (via polisinaptica che termina alla corteccia telencefalica (aree acustiche). IX - N. GLOSSOFARINGEO: nervo misto. Fibre motrici somatiche: Nucleo del glossofaringeo, bulbare ---> muscoli della faringe. Fibre effettrici viscerali: Nuclei visceroeffettori del bulbo (n.salivatorio inf.) ---> ganglio parasimpatico (ganglio otico) ---> ghiandola parotide Fibre sensitive viscerali: Ganglio sensitivo viscerale (ganglio petroso) - dei prolungamenti "a T" delle cellule gangliari: -i rami centrali penetrano nel bulbo e terminano nel Nucleo gustativo (parte inferiore) -i rami periferici si portano alla lingua (recettori gustativi). Fibre sensitive somatiche: Ganglio sensitivo somatico (ganglio superiore) - dei prolungamenti "a T" delle cellule gangliari: -i rami centrali penetrano nel ponte e terminano nel Nucleo del trigemino -i rami periferici si portano alla cute dell'orecchio. X - N. VAGO: nervo misto. Fibre motrici somatiche: Nucleo somatomotore ---> muscoli della faringe e della laringe Fibre effettrici viscerali: Nucleo visceroeffettore del bulbo (n. cardio-pneumo-enterico) ---> gangli parasimpatici (in prossimita dei visceri) ---> cuore, vie respiratorie, visceri dell'apparato digerente. Fibre sensitive viscerali: Ganglio sensitivo viscerale (ganglio nodoso) - dei prolungamenti "a T" delle cellule gangliari: -i rami centrali penetrano nel bulbo e terminano nel Nucleo gustativo (parte inferiore) -i rami periferici si portano a recettori gustativi della faringe. Fibre sensitive somatiche: Ganglio sensitivo somatico (ganglio giugulare) - dei prolungamenti "a T" delle cellule gangliari: -i rami centrali penetrano nel ponte e terminano nel Nucleo del trigemino - i rami periferici si portano alla cute dell'orecchio. XI - N. ACCESSORIO SPINALE: nervo motore somatico. Nucleo dell'accessorio (nei primi neuromeri del midollo spinale) ---> muscolo trapezio e muscolo sternocleidomastoideo N.B. Alcuni autori considerano l'accessorio un nervo misto (nervo accessorio del vago): in realta' sembra meglio considerarne la componente sensitivo e quella effettrice viscerale unitamente al Nervo Vago XII - N. IPOGLOSSO: nervo motore somatico. Nucleo dell'ipoglosso (nel bulbo) ---> muscoli della lingua

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