RELAZIONE SULLE NEVICATE DELLA ROMAGNA DEL PERIODO 1-3 MARZO 2011

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1 RELAZIONE SULLE NEVICATE DELLA ROMAGNA DEL PERIODO 1-3 MARZO 2011 Relazione a cura di: Servizio Idro-Meteo-Clima In copertina: nevicata a Forlì e Bertinoro il 2 marzo

2 INDICE 1. Analisi sinottica Analisi dei campi di riflettività sull Emilia Romagna Cumulate di precipitazione ed effetti sul territorio Eventi di erosione costiera ed ingressione marina Allegati

3 1. Analisi sinottica Le intense nevicate che hanno interessato nei primi giorni di marzo tutta la Romagna ed in minor misura anche i settori centrali della regione, sono da imputare alla profonda ciclogenesi che si è instaurata nel Tirreno, ad est delle coste della Sardegna. (vedi fig 1). I territori romagnoli si sono infatti trovati nella zona di convergenza tra correnti caldo umide provenienti da latitudini meridionali e venti freddi in arrivo da nord est. Dall analisi sinottica riportata in figura 2 si può infatti notare l afflusso di aria più calda in risalita dall Adriatico (temperatura di circa 4 C a 1400 metri) e aria più fredda in arrivo dalla penisola Balcanica (temperatura di circa -6 C a 1400 metri). L immagine da satellite di figura 3, riporta invece bene in evidenza l estesa copertura nuvolosa sui settori orientali a cui saranno associate le prime ed intense precipitazioni nevose tra i giorni 1 e 2 marzo, cui seguiranno anche quelle del 3 marzo, interessando in modo particolare tutti i rilievi romagnoli e le rispettive pianure con quantitativi attorno ai 40 cm tra la pianura di Forlì-Cesena, fino a cm sull Appennino romagnolo (vedi fig 4). Interessante osservare dai termogrammi delle città di Bologna, Forlì e Cesena (vedi fig. 5 a-b-c) come, nel pomeriggio del 1 marzo, le temperature si mantenevano ben al di sopra dello zero e che solo verso la mezzanotte, queste subivano un crollo portandosi su valori attorno allo zero (ad eccezione della città di Rimini, dove i valori si sono mantenuti sopra lo zero, vedi fig. 5 d). La stazionarietà del campo termico attorno allo zero, anche per il giorno successivo, è stata la causa delle abbondanti nevicate e della particolare pesantezza delle neve che localmente ha comportato ingenti danni a causa di piante sradicate e rami spezzati (vedi figure 6a e 6b) L entità di queste nevicate, nonché la loro persistenza anche nei giorni 2 e 3 marzo, si può ricondurre alla stazionarietà del minimo depressionario sul Tirreno centrale che ha mantenuto attivi i fenomeni di convergenza a scala sinottica, nelle suddette zone (vedi figg. 7, 8 e 9). Osservando inoltre con più dettaglio l immagine da satellite di figura 9, si può notare come lo spostamento dell area di bassa pressione verso nord di appena 200 km, e la rotazione del suo asse, abbia comportato un estensione delle nevicate anche verso il ferrarese e le pianure bolognesi tra ii giorni 2 e 3 marzo. Questa configurazione sinottica, è stata possibile prevederla solo a scadenze ravvicinate dall evento stesso, a riprova che in situazioni simili, i modelli fisico-matematici dell atmosfera hanno difficoltà a prevedere l esatta localizzazione dei fenomeni e soprattutto la loro entità. 3

4 Ne è la riprova anche l emissione dell avviso meteo (allegato A.1) redatto con i dati della corsa del giorno 1 marzo delle 00:00 di Cosmo e del Centro Europeo, secondo cui si potevano ipotizzare deboli nevicate per la pianura romagnola valutabili attorno ai 10 cm (vedi figg. 10 e 11) Dopo sole dodici ore invece, la previsione veniva stravolta: oltre all estensione delle nevicate anche alle pianure centrali, i modelli facevano vedere quantitativi decisamente maggiori, stimabili fino a 20/30 cm per le pianure romagnole (vedi figg. 12 e 13). L interessamento anche delle province di Bologna e Ferrara ha comportato, nel giorno 2 marzo, l aggiornamento dell avviso meteo emesso il giorno precedente (vedi allegato A.2). Nell avviso meteo dell allegato A.1, oltre alle nevicate previste nei territori romagnoli, si fa riferimento anche all intensità del vento e allo stato del mare. In particolare si fa presente che, in data 28 febbraio, era stato emesso un apposito bollettino meteo marino (vedi allegato A.3) di previsione di possibili fenomeni di erosone della costa dovuti alla combinazione dell altezza dell onda e dell alta marea. 4

5 Fig. 1. Superficie isobarica a 500 hpa (circa 5000 metri) alle 00 UTC (Coordinated Universal Time) dell 1 marzo I campi colorati si riferiscono alla temperatura a 500 hpa (con la scala in gradi C sulla destra) mentre le linee nere all altezza di geopotenziale sempre a 500 hpa. 5

6 Fig. 2. Superficie isobarica a 850 hpa (circa 1400 metri) alle 00 UTC (Coordinated Universal Time) del 2 marzo I campi colorati si riferiscono alla temperatura a 850 hpa (con la scala in gradi C sulla destra), mentre le linee nere all altezza di geopotenziale sempre a 850 hpa. 6

7 Fig. 3. Immagine satellitare Meteosat nel visibile alle 7 UTC del 2 marzo 2011: si nota il minimo depressionario sul Tirreno, con la risalita di aria caldo umida direttamente dal continente africano e le correnti fredde in arrivo dalla penisola Balcanica. 7

8 Fig. 4. Spessore manto nevoso registrato da alcune stazioni il giorno 3 marzo 8

9 Fig. 5a - 5b. 9

10 Fig. 5c 5d. 10

11 Fig. 6a. Nevicata a Galeata (FC) e Cesena 11

12 Fig. 6b. Nevicata nella città di Forlì 12

13 Fig. 7. Superficie isobarica a 500 hpa (circa 5000 metri) alle 12 UTC (Coordinated Universal Time) del 3 marzo I campi colorati si riferiscono alla temperatura a 500 hpa (con la scala in gradi C sulla destra) mentre le linee nere all altezza di geopotenziale sempre a 500 hpa. Fig. 8. Superficie isobarica a 850 hpa (circa 1400 metri) alle 12 UTC (Coordinated Universal Time) del 3 marzo I campi colorati si riferiscono alla temperatura a 850 hpa (con la scala in gradi C sulla destra), mentre le linee nere all altezza di geopotenziale sempre a 850 hpa. 13

14 Fig. 9. Immagine satellitare Meteosat nel visibile alle 7 UTC del 3 marzo 2011: si nota lo spostamento del minimo verso nord e la rotazione del rispettivo asse rispetto a quello dell immagine satellitare di figura 3. 14

15 Fig. 10. Corsa ECMWF delle 00:00 UTC del 1/03/2011: previsione precipitazione nevosa del Centro Europeo per i giorni 1, 2 e 3 marzo. 15

16 Fig. 11. Corsa Cosmo-Lami delle 00:00 UTC del 1/03/2011: previsione precipitazione nevosa di Cosmo-Lami per i giorni 1, 2 e 3 marzo. 16

17 Fig. 12. Corsa ECMWF delle 12:00 UTC del 1/03/2011: previsione precipitazione nevosa del Centro Europeo tra le 12 UTC del 1 marzo e le 12:00 UTC del 2 marzo. Fig. 13. Corsa Cosmo-Lami delle 12:00 UTC del 1/03/2011: previsione precipitazione nevosa di Cosmo-Lami tra le 12 UTC del 1 marzo e le 12:00 UTC del 2 marzo 17

18 2. Analisi dei campi di riflettività sull Emilia Romagna Dalle prime ore del giorno 1 marzo i fenomeni più intensi si localizzano sulla costa centromeridionale, interessando dapprima principalmente il Ravennate e parzialmente la provincia di Forlì-Cesena e successivamente la parte più a sud (la provincia di Forlì-Cesena e il Riminese), dove insistono copiosamente fino a sera (fig 14) Fig. 14 Mappe di riflettività del 01/03/2011 alle ore 04:45 (in alto a sinistra), 09:15 (in alto a destra), 12:15 (in basso a sinistra) e 20 (in basso a destra) UTC. 18

19 Le precipitazioni interessano nuovamente tutto il settore centro orientale della Regione nel corso della notte tra il primo ed il due marzo, con un attenuazione a partire dal primo pomeriggio del due (fig 15). Fig. 15 Mappe di riflettività del 02/03/2011 alle 01:45 (in alto sinistra), 04:15 (in alto a sinistra), 09:15 (in basso a sinistra), 14:15 UTC (in basso a destra). 19

20 La figura 16 mostra la classificazione delle idrometeore viste da radar per il giorno 1 marzo, in cui si evidenzia la presenza diffusa di neve (identificata dal colore giallo) sul territorio. Fig. 16 Mappe di classificazione di idrometeore del 01/03/2011 alle ore 16:48 UTC (a sinistra) e del 02/03/2011 alle ore 07:33 UTC (a destra). Una fascia di precipitazione con direttrice zonale attraversa poi la Regione, da sud-ovest a nord-est, nel tardo pomeriggio (fig 17). Fig. 17 Mappe di riflettività del 02/03/ :15 (a sinistra) e 18:00 (a destra) UTC. 20

21 Nella notte fra il 2 ed il 3 marzo un nuovo impulso di precipitazione da sud investe dapprima l Appennino centro-orientale e successivamente si propaga verso la parte nord-orientale della Regione, seguito da successivi impulsi sempre provenienti da sud /sud-est (fig 18). Fig. 18 Mappe di riflettività del 03/03/ :15 (in alto a sinistra), 03:00 (in alto a destra), 05:00 (in basso a sinistra) e 08:00 (in basso a destra)utc. 21

22 Nel pomeriggio del 3 marzo, le precipitazioni, sempre in arrivo da sud-est, interessano la parte occidentale della Regione e, con maggiore intensità, la parte centro-orientale, dove si presentano sotto forma di fascia di precipitazione con direttrice sud-est /nord-ovest (fig 19). Fig. 19 Mappe di riflettività del 03/03/ :30 (in alto a sinistra), 15:45 (in alto a destra), 17:45 (in basso a sinistra) e 19:00 (in basso a destra)utc. 22

23 Nel corso poi della notte tra il 3 e 4 marzo, nuove linee di precipitazione, con direttrice nordovest/sud-est, attraversano la nostra Regione. Le ultime precipitazioni si verificano nella prima mattina del giorno 4, con una linea di precipitazione proveniente da est che si esaurisce nel Bolognese e precipitazioni residue sul Piacentino e Parmense (fig 20). Fig. 20 Mappe di riflettività del 03/03/ :30 (in alto a sinistra), 23:30 (in alto a destra) e del 04/03/2011 alle 01:15(in basso a sinistra) e 04:45(in basso a destra) UTC. 23

24 3. Cumulate di precipitazione ed effetti sul territorio I fenomeni precipitativi dei primi giorni di marzo si possono considerare rilevanti non solo per le nevicate che hanno interessato gran parte dei territori romagnoli, ma anche per le abbondanti piogge che hanno investito parte della costa. La zona di Cesenatico è stata infatti colpita da piogge intense che hanno comportato la tracimazione di alcuni canali e l evacuazione di alcuni residenti. Si è inoltre registrata una vittima per un allagamento di un sottopasso a Savio nel Comune di Cervia. A seguire sono mostrate alcune foto dell evento nella zona di Cesenatico (fig 21). Fig. 21 Allagamenti nel Comune di Cesenatico. 24

25 Di seguito si riportano i dati di precipitazione che hanno interessato alcune stazioni della Romagna nei giorni 1 e 2 marzo. Cumulata di precipitazione > 40 mm DATI NON VALIDATI DATA PREC(mm) NOME STAZIONE COMUNE PROV 01/03/ ,2 Carpineta Cesena FC 01/03/ ,4 Cesena Cesena FC 01/03/ ,2 Civitella Civitella di Romagna FC 01/03/ ,8 Voltre Civitella di Romagna FC 01/03/ ,4 Monte Iottone Mercato Saraceno FC 01/03/ ,6 Santa Paola Roncofreddo FC 01/03/ ,4 Mulazzano Coriano RN 01/03/ ,8 Morciano Morciano di Romagna RN 01/03/ ,2 Vergiano Rimini RN 01/03/ ,8 Santarcangelo di Romagna Sant'Arcangelo di Romagna RN 01/03/ ,6 Ponte Verucchio Torriana RN Tab. 1. Precipitazioni giornaliere più significative del 1 marzo in Romagna. In rosso sono evidenziate le stazioni dotate di pluviometro riscaldato. Mappa di precipitazione cumulata giornaliera del 01/03/2011 (a sinistra) e zoom della stessa con evidenziati, in giallo, i pluviometri che hanno registrato i valori massimi (a destra). 25

26 Cumulata di precipitazione > 40 mm DATI NON VALIDATI DATA PREC(mm) NOME STAZIONE COMUNE PROV 02/03/ ,2 Ponte Braldo Forlì FC 02/03/ ,8 Monte Iottone Mercato Saraceno FC 02/03/ ,2 Trebbio Modigliana FC 02/03/ ,6 Ponte Vico Russi RA 02/03/ ,4 Mulazzano Coriano RN 02/03/ ,6 Vergiano Rimini RN 02/03/ ,4 Santarcangelo di Romagna Sant'Arcangelo di Romagna RN Tab. 2. Precipitazioni giornaliere più significative del 2 marzo in Romagna. In rosso sono evidenziate le stazioni dotate di pluviometro riscaldato. Mappa di precipitazione cumulata giornaliera del 02/03/2011 (a sinistra) e zoom della stessa con evidenziati, in giallo, i pluviometri che hanno registrato i valori massimi (a destra). Il 3 marzo le precipitazioni, ancora a carattere nevoso, presentano un'intensità inferiore al giorno precedente che genera quantitativi totali mediamente inferiori ai 30 mm situati sulle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Il 4 marzo si assiste infine all'esaurimento dell'evento che non produce valori significativi tali da essere riportati in tabella (massimi misurati nella Regione centroorientale, al di sotto dei 25 mm). 26

27 La tabella successiva mostra i valori di pioggia cumulata, superiori ai 100 mm, su tutto l'evento. Le province maggiormente interessate dai fenomeni sono Forlì-Cesena e Rimini. Cumulata sull'evento. Periodo 27/02-04/03 DATI NON VALIDATI PREC (mm) NOME STAZIONE COMUNE PROV 122,8 Castrocaro Castrocaro Terme e Terra del Sole FC 135,0 Carpineta Cesena FC 109,4 Cesena Cesena FC 101,2 Due Tigli Cesenatico FC 103,8 Mesola Cesenatico FC 110,2 Voltre Civitella di Romagna FC 131,0 Monte Iottone Mercato Saraceno FC 126,2 Trebbio Modigliana FC 118,8 Santa Paola Roncofreddo FC 100,0 Cattolica Cattolica RN 122,2 Mulazzano Coriano RN 121,8 Morciano Morciano di Romagna RN 191,6 Vergiano Rimini RN 148,8 Santarcangelo di Romagna Sant'Arcangelo di Romagna RN 132,6 Ponte Verucchio Torriana RN Tab. 3 Precipitazioni giornaliere più significative (cumulate > 100 mm) dell intero evento registrate in Romagna. In rosso sono evidenziate le stazioni dotate di pluviometro riscaldato. 27

28 4. Eventi di erosione costiera ed ingressione marina Le previsioni meteo-marine per la serata del 1 marzo 2011 (figure 22 e 23) indicavano che l intensificarsi dei venti da NE sulla costa dalla mattina di martedì 1 avrebbe prodotto un effetto combinato di acqua alta ed altezza d onda lungo tutta la costa dell Emilia Romagna. Tale combinazione di surge ed onda avrebbe potuto originare fenomeni locali di ingressione marina. Figura 22. Previsione del 1 marzo 2011 per le ore 20 UTC del 01/03/2011. A destra l altezza del livello del mare (da modello AdriaROMS) e a sinistra l altezza significativa dell onda (da modello SWAN) Figura 23. Previsione del 1 marzo 2011 per le ore 22 UTC del 01/03/2011. A destra l altezza del livello del mare (da modello AdriaROMS) e a sinistra l altezza significativa dell onda (da modello SWAN) 28

29 Sulla base di questa situazione prevista, già dal giorno prima era stato emesso un Bollettino Meteo- Marino (del 28/02/2011 ore 10). Tale bollettino veniva recepito all interno dell allerta di Protezione Civile n. 008/2011, in cui veniva specificato quanto segue: Nella giornata odierna fino alle ore 12 di mercoledì 2 marzo 2011, è previsto vento: sui rilievi della regione con provenienza Nord Est ed intensità di circa 45 km/h con raffiche fino a 95 km/h; lungo la costa con provenienza da Est - Nord - Est con valori medi di circa 55 km/h e raffiche fino a 75 km/h. E' previsto mare da molto mosso ad agitato fino alle ore 18 di domani mercoledì 2 marzo 2011 con altezza dell' onda stimata da 2 a 4 m con direzione di provenienza Est - Nord - Est. Per tutta la prima parte della giornata di mercoledì 2 marzo, l'effetto combinato di acqua alta ed altezza d onda lungo tutto il litorale dell Emilia- Romagna potrebbe originare fenomeni locali di ingressione marina soprattutto nelle zone centrali della costa. Gli effetti sul sistema costa si sono verificati in maniera un po diffusa lungo tutto il litorale dell Emilia-Romagna, segnalazioni si sono avute a Riccione, Bellaria, Misano (erosione delle dune invernali ed arretramento delle stesse già formatesi durante la mareggiata di dicembre 2010), nel ravennate e nel ferrarese. Le misurazioni del livello del mare disponibili hanno registrato un picco di 0.71 m a Porto Corsini (figura 24) alle ore locali del 1 marzo. Le misurazioni ondametriche della boa Nausicaa di Cesenatico riportano un onda massima di 3.92 m alle ore locali del 1 marzo (figura 25). Figura 24. Livello del mare registrato dal mareografo della Rete Mareografica Nazionale gestito da ISPRA ed installato a Porto Corsini (Ravenna). Il massimo registrato è di 0.7m alle ore 20 UTC del 01/03/

30 Figura 25. Altezza significativa dell onda registrata dalla boa dell Emilia-Romagna Nausicaa ed installata al largo di Cesenatico. Si nota un picco d onda di 3.92 m nella serata di martedì 1 marzo 2011 (precisamente alle ore locali). 30

31 5. Allegati A.1 Avviso Meteo emesso il 1 marzo 2011 per neve, vento e mare 31

32 A.2 Aggiornamento Avviso meteo per estensione delle nevicate alle pianure centrali, emesso il 2 marzo

33 A.3 Bollettino meteo marino emesso il 28 febbraio

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