ISTITUZIONE E RUOLO DEL VETERINARIO AZIENDALE TRA AUTOCONTROLLO ED EPIDEMIOSORVEGLIANZA. dott. Alberto Casartelli Modena 28 settembre 2011

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1 ISTITUZIONE E RUOLO DEL VETERINARIO AZIENDALE TRA AUTOCONTROLLO ED EPIDEMIOSORVEGLIANZA dott. Alberto Casartelli Modena 28 settembre 2011

2 LA FNOVI La FNOVI èconvinta che l istituzione della figura del veterinario aziendale rappresenti un anello indispensabile per configurare al meglio il sistema italiano di epidemiosorveglianza negli allevamenti zootecnici.

3 EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL VETERINARIO Il ruolo del veterinario aziendale deve evolvere verso 2 direzioni:

4 EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL VETERINARIO 1) Gestione di un sistema di autocontrollo sulla produzione primaria, con riguardo alle attività di consulenza previste negli obiettivi di condizionalità dei piani regionali di sviluppo rurale

5 EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL VETERINARIO 2) Contribuire ad esercitare, in collaborazione col veterinario ufficiale, un efficace sistema di epidemiosorveglianza Il veterinario aziendale è il miglior conoscitore di tutti gli eventi sanitari che si verificano all interno dell allevamento e come tale fa pienamente parte di quel sistema di sorveglianza

6 IDENTITÀFORMALE DEL VETERINARIO AZIENDALE Figura istituzionalmente riconosciuta Presente nelle le aziende ad indirizzo zootecnico Resa obbligatoria dal Min Sal. per la rete di epidemiosorveglianza Può essere incaricato della gestione dell autocontrollo sulla produzione primaria ed incidere sulla classificazione e valutazione del rischio un libero professionista con incarico formale ed esclusivo liberamente scelto dall allevatore senza mediazioni.

7 IL VETERINARIO AZIENDALE 1) Predisposizione dei provvedimenti necessari ad assicurare all allevatore un elevato stato igienico sanitario degli animali ed il benessere animale; 2) Formulazione di piani volontari aziendali per il controllo delle malattie ad alto impatto zooeconomico e per la riduzione dell uso indiscriminato dei farmaci; 3) Supporto all operatore commerciale della tenuta delle registrazioni obbligatorie

8 IL VETERINARIO AZIENDALE 4) Supporto all operatore nella scelta delle misure necessarie a garantire la salubrità dell alimentazione degli animali e degli alimenti prodotti; 5) Concorso all uso corretto dei farmaci veterinari e responsabilitàdell armadietto farmaceutico;

9 IL VETERINARIO AZIENDALE 6) Collaborazione con il servizio veterinario pubblico nella individuazione degli indicatori di malattia e nelle misure di prevenzione e controllo da adottare; 7) Supporto all operatore nelle gestione dell identificazione degli animali, alla registrazione ed alla tracciabilità

10 IL VETERINARIO AZIENDALE -FARMACO Cura lo stato sanitario dell azienda applicando i principi del sistema dell analisi dei rischi e dei punti critici di controllo. incentivando l uso di prassi corrette in materia d igiene sanitàed uso del farmaco. Nel ruolo di consulente sanitario dell azienda, assiste l allevatore nella scelta dei farmaci e nell applicazione di corrette prassi d uso stabilisce protocolli terapeutici che conducono ad un utilizzo piùresponsabile e corretto del farmaco

11 IL VETERINARIO AZIENDALE - FARMACO Attraverso autopsie e antibiogrammi mirati promuove l utilizzo di sostanze antibiotiche mirate rispetto alle caratteristiche delle patologie

12 REQUISITI Per poter assumere l incarico di Veterinario aziendale: Deve essere in possesso delle condizioni generali e legali per l esercizio della libera professione Non deve avere rapporti di interesse con i sistemi di produzione

13 REQUISITI Deve aver conseguito un apposito attestato rilasciato a seguito del superamento di un corso autorizzato dalla Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani

14 FORMAZIONE Il corso deve dare un adeguata formazione - Per l applicazione delle procedure relative ad analisi di rischio e punti critici di controllo (HACCP) - Per consentire l applicazione sul campo delle Buone Pratiche Veterinarie

15 FORMAZIONE Il Corso deve fornire maggiori informazioni e competenze su: - Obblighi degli operatori del settore alimentare per assicurare che la produzione, la trasformazione e la distribuzione di prodotti di origine animale non conducano alla propagazione di malattie trasmissibili agli animali - Normativa europea, nazionale e regionale in materia.

16 IL DESIGNATED VETERINARIAN : IL VETERINARIO AZIENDALE IN EUROPA Il veterinario aziendale (o "designato") è un consulente che sostiene l'allevatore anche negli adempimenti documentali richiesti dal Regolamento 852/2004 che rientrano nella Food Chain Information prevista dal Regolamento 853/2004 e indirizzata al veterinario ufficiale al macello.

17 IL RUOLO DELL ALLEVATORE E IL FARM VISITATION SCHEME Il ruolo dell'allevatore è cambiato: da produttore di animali è diventato un produttore di cibo. L'allevatore, il veterinario aziendale e il veterinario ufficiale sono i tre attori del Farm Visitation Scheme basato sulla circolazione dei flussi informativi e sulla verifica dell efficienza delle azioni intraprese per soddisfare gli obiettivi legislativi e sanitari.

18 IL RAPPORTO TRA L ALLEVATORE E IL VETERINARIO Attraverso le buone pratiche veterinarie e d allevamento, il Veterinario Aziendale può consentire di classificare l allevamento a basso rischio nella catena di produzione alimentare. Sistema che premia l allevatore virtuoso Senza queste condizioni il Veterinario Ufficiale valuta a rischio l allevamento

19 IL SISTEMA DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA Essenziale per la prevenzione e il controllo delle malattie animali, delle zoonosi e la sicurezza alimentare. Deve garantire l identificazione precoce, la diagnosi e la risposta tempestiva alla presenza di malattie animali. Deve essere organizzato su base nazionale, articolato anche su base regionale e internazionale. Il sistema di sorveglianza è costituito dai servizi veterinari delle ASL, dai laboratori degli IZS, dagli allevamenti Molte Regioni stanno organizzando sistemi informativi regionali che dovranno poi interagire in maniera integrata con il livello centrale.

20 BASI NORMATIVE La Decisione n. 2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 settembre 1998 ; Il D. Lvo 196/99 ; Il Regolamento (CE) n. 853/2004 ; Il D. Lvo 117/2005 ; Il Decreto Legislativo 4 aprile 2006, n Norme che istituiscono una rete di epidemiosorveglianza e di controllo delle malattie trasmissibili all interno della Comunità

21 L obiettivo del Piano Sanitario Nazionale è quello di sviluppare un sistema di EPIDEMIOSORVEGLIANZA nazionale: un unico sistema integrato di reti di sorveglianza che consenta di mettere a disposizione le informazioni utili ad assicurare la difesa sanitaria degli allevamenti e in grado di sostenere le politiche di valutazione e gestione dei rischi.

22 BANCA DATI NAZIONALE Ogni veterinario aziendale dev essere registrato nella banca dati nazionale e associato agli allevamenti da cui ha ricevuto delega. Questo sistema è necessario per la notifica dei focolai, per trasferire o implementare notizie dai sistemi gestionali per specifiche attività di eradicazione e sorveglianza. la gestione sanitaria sarà affidata al veterinario aziendale che riceveràper la banca dati un codice che ne rilevi le mansioni. Attraverso il codice del professionista indicato su tale documento, il veterinario ispettore potrà risalire alle mansioni svolte dal collega e quindi, alle notizie e ai dati che potranno essere richiesti

23

24 COMPITI E FINI DELL EPIDEMIOSORVEGLIANZA Informazioni relative alla situazione epidemiologica degli allevamenti (on-line) Interscambio informazioni epidemiologiche con Veterinari Ufficiali e ASL del territorio Partecipa agli audit con il Veterinario Ufficiale, contribuendo alla valutazione del livello di rischio aziendale Attua, descrive ed informa piani di risanamento volontari di interesse pubblico Partecipa a campagne di Salute Pubblica, con informazioni specifica agli allevatori Partecipa a riunioni tecniche in caso di emergenze sanitarie

25 COSTI E MECCANISMI DI FINANZIAMENTO Per le prestazioni veterinarie è previsto un sistema di co-finanziamento che dirotti i fondi stanziati in precedenza per la lotta alla BSE verso i Piani di sviluppo rurale previsti dalla Politica Agricola Comune (PAC).

26 VETERINARIO AZIENDALE E SERVIZIO PUBBLICO Il Veterinario aziendale all interno della catena produttiva lavora e collabora, oltre che con l allevatore, al fianco del Servizio Pubblico, con lo scopo di tutelare la salute dell uomo, quella degli animali e la redditività delle imprese zootecniche.

27 VANTAGGI PER LE AZIENDE AGRICOLE Aumento delle garanzie sanitarie Miglior utilizzo dei farmaci e quindi riduzione dei costi terapeutici Valorizzazione dell immagine dei prodotti di origine animale presso i consumatori. Riduzione del carico di adempimenti di tipo burocratrico. Aiuto pratico per la comprensione e il rispetto delle leggi e decreti legislativi. Un utilizzo più razionale degli strumenti di prevenzione determina una riduzione degli interventi di urgenza.

28 VANTAGGI PER LE AZIENDE AGRICOLE La presenza continuativa di un professionista preparato incide positivamente, nel lungo periodo, nel rapporto costo beneficio.

29 TUTELA DELL ALLEVATORE E DEL CONSUMATORE ATTRAVERSO: Anagrafica stalla Valutazione mangimi impiegati Scheda clinica individuale Idoneità alla macellazione Certificati di morte e corretto smaltimento carcasse Interazione con le strutture pubbliche di sorveglianza Maggiori garanzie sulla somministrazione e i tempi di sospensione dei farmaci

30 GRAZIE!!! Dietro l angolo GRAZIE PER L ATTENZIONE!

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