Se il mio letto è una nave.. Bambini in ospedale: tra medicine e cure libresche
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1 Dove va la pedagogia? V EDIZIONE SUMMER SCHOOL TRENTO 2010 Se il mio letto è una nave.. Bambini in ospedale: tra medicine e cure libresche Rossella Caso Dottoranda di Ricerca Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Foggia r.caso@unifg.it
2 Quando si ammala un bambino L ospedalizzazione è per i bambini ancor più dirompente che per gli adulti. Silvia Kanizsa, La paura del lupo cattivo, 1990
3 L importanza della cura educativa Il bambino ammalato deve avere piena possibilità di gioco, ricreazione e studio adatta alla sua età e condizione e deve essere ricoverato in un ambiente arredato, strutturato e fornito di personale adeguatamente preparato. Carta di Leida, 1989
4 La salute: una questione di storie? Ipotesi 1: La lettura ad alta voce può essere uno strumento efficace per promuovere il benessere del bambino che viva un esperienza breve o lunga di ospedalizzazione, perché ne favorisce la partecipazione attiva, il divertimento e la comunicazione.
5 La salute: una questione di storie? Ipotesi 2: La lettura ad alta voce e la scrittura possono essere degli strumenti efficaci per aiutare il bambino ospedalizzato ad esternare il proprio mondo interiore e ad attribuire ad esso un significato, poiché la narrazione costituisce uno degli strumenti privilegiati attraverso i quali il soggetto può conferire senso agli avvenimenti che attraversano la propria esistenza.
6 Obiettivi: 1. valutare la percezione dell efficacia che le attività ludicoeducative e in particolare la lettura hanno sulla promozione del benessere del bambino, nella prospettiva del genitore e del bambino stesso; 2. ricostruire il significato che l esperienza dell ospedalizzazione ha per i bambini e per le loro famiglie; 3. analizzare gli scritti dei bambini per fare emergere il loro mondo interiore.
7 Fare ricerca per i bambini in corsia: un approccio ecologico La ricerca naturalistica: avviene in un setting naturale; ha una direzione euristico-conoscitiva, ma è anche animata da una costante preoccupazione educativa: l obiettivo è quello di arricchire le esperienze dei soggetti coinvolti; il ricercatore studia il fenomeno nel contesto reale in cui avviene, ed in esso entra con la sua ragione intera, sino a non essere più percepito come elemento disturbante; il ricercatore pensa insieme ai bambini, che vengono coinvolti come soggetti, piuttosto che come oggetti su cui raccogliere informazioni, poiché vengono assunti come individui competenti e capaci di esprimere il proprio vissuto.
8 Fare ricerca per i bambini in corsia: un approccio ecologico Metodi: Narrative Inquiry; Art Based Inquiry Strategia di ricerca usata: collective case study (Ospedale Pediatrico Anna Meyer di Firenze, Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, Reparto Pediatria Ospedali Riuniti di Foggia) Strumenti di indagine: qualitativi: osservazione partecipante, intervista, diario di bordo, narrazione (biblioterapia), fun tools (disegni, storie, ecc.) quantitativi: questionari per i bambini e questionari per i genitori
9 Il questionario per i bambini: 1. TI E PIACIUTA LA STORIA ASCOLTATA? MOLTO ABBASTANZA NON MI E PIACIUTA 2. TI SEI SENTITO TRISTE FELICE IMPAURITO ARRABBIATO ANNOIATO 3. IL PERSONAGGIO PIU SIMPATICO E STATO 4. TI PIACEREBBE ASCOLTARE ANCORA QUESTA STORIA? SI NO FORSE
10 Guarir leggendo..la biblioterapia: «Leggere per promuovere lo sviluppo e il benessere del bambino e per metterlo nelle condizioni di arrivare alla fine dell esperienza avendo tratto il massimo profitto dal tempo trascorso in ospedale». Matthews e Lonsdale, 1991
11 Lo schema classico: identificazione con un personaggio della storia narrata; proiezione, ovvero individuazione del legame tra la storia narrata e la propria storia personale;
12 Lo schema classico: catarsi, ovvero risposta individuale emozionale al racconto narrato; penetrazione nella trama della storia (o insight), per pervenire alla comprensione e all educazione alle emozioni; ad introiettare gli insegnamenti in essa contenuti; a trovare un integrazione ed una possibile soluzione alle proprie paure.
13 Le attività: 1.lettura ad alta voce della storia, scelta in base a criteri tematici stabiliti e alla fascia di età dei bambini coinvolti (massimo 15 minuti); 2.domande-stimolo da rivolgere al bambino per favorirne l immedesimazione nella storia; 3.attività di follow up, finalizzate a promuovere l esteriorizzazione del mondo interiore del bambino.
14 Ospedale Pediatrico Anna Meyer di Firenze
15 Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari
16 Reparto Pediatria Ospedali Riuniti Foggia
17 Per riassumere
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