c o m u n i c a t o s t a m p a

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1 c o m u n i c a t o s t a m p a Congiuntura: sarà un estate torrida anche per le imprese Industria: in calo produzione, fatturato e ordini esteri, nel Nord-Est i giudizi più pessimisti. Attese positive solo per le grandi imprese di chimica e alimentare. Commercio e servizi: giù le vendite tra i piccoli, tengono grande distribuzione, servizi avanzati e grandi imprese del turismo. Qualche spiraglio di ottimismo al Sud. Il clima torrido di questa estate eccezionale si riflette sui conti delle imprese italiane e sulle loro aspettative. Dall industria, al commercio, ai servizi è un coro quasi unanime quello che riflette l indagine del Centro Studi di Unioncamere sulle previsioni delle imprese riguardo l evoluzione dei principali indicatori per il trimestre estivo del Tra gli imprenditori prevale la sensazione che resti lontano il punto di svolta di questa crisi e il fatto che anche gli ordinativi esteri - che finora si erano dimostrati l unico stimolo concreto per il nostro sistema produttivo - siano entrati in territorio negativo (-3,9 punti il saldo complessivo, con punte di -16 per la filiera dell abbigliamento-moda), indica che anche la parte più virtuosa del sistema produttivo italiano, l export, non riesce a traguardare un credibile obiettivo di crescita nel breve-medio periodo. Queste attese si innestano, peraltro, su risultati già particolarmente negativi registrati dalle imprese a consuntivo del trimestre aprile-giugno, durante il quale si sono registrati cali di produzione, fatturato e ordinativi dell industria nella misura media del 6% rispetto al trimestre precedente, come anche una contrazione apprezzabile delle vendite del commercio (-7,5%) e degli altri servizi (-4,8%). Questo non è il momento delle parole, ma dei fatti. E difficile aggiungere qualcosa a quello che questi dati ci dicono ha commentato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. Le imprese continuano a pagare un prezzo altissimo alla follia di una finanza autoreferenziale, sganciata dai fondamentali dell economia reale; a un Europa che sembra sopraffatta dalla sindrome di Peter Pan e non vuole diventare adulta; ma anche, va detto, al ritardo con cui nel nostro Paese si è messo mano alle riforme. Il Governo ha imboccato un sentiero stretto e ripido che è anche l unico per portarci fuori dalla crisi, ma il senso di questi dati è chiaro: per ridare fiducia ai mercati serve ridare innanzitutto fiducia alle imprese. Garantendo loro il credito, sburocratizzando l economia, realizzando le infrastrutture di cui hanno bisogno. Solo sostenendo l impresa si può ricominciare a creare occupazione e tornare a crescere. Le previsioni delle imprese per il III trimestre 2012 Industria - In termini di produzione e fatturato, il saldo tra imprese ottimiste e pessimiste riguardo all andamento del terzo trimestre è negativo, rispettivamente, per -22,7 e -19,5 punti percentuali. Le imprese con meno di 50 addetti, in particolare l artigianato, sono le più pessimiste: in oltre 4 casi su 10 questi operatori prevedono di ridurre sia la produzione sia le vendite, mentre una quota simile si attende di poter mantenere questi indicatori sui livelli attuali. Neanche le imprese più grandi riescono a mantenere un outlook positivo, sebbene la quota di pessimismo sia meno marcata rispetto agli operatori più piccoli: -18,7 e -12,0 punti, rispettivamente, le attese dei più grandi per produzione e fatturato nel terzo trimestre dell anno. La mancanza di prospettive di crescita riguarda principalmente il sistema moda, il legno-arredo, la metallurgia e le altre industrie, dove i saldi negativi nelle attese di produzione e fatturato sono prossimi o superiori ai 30 punti. Segnali positivi arrivano, invece, dalle industrie chimiche e, soprattutto, dall alimentare, settori tradizionalmente meno soggetti ai cicli, seppure limitatamente alle attese delle imprese di maggiori dimensioni. Su scala territoriale, le differenze sono meno marcate, ma emerge la tendenza delle regioni settentrionali a formulare previsioni meno ottimistiche di quelle centro-meridionali.

2 La sfiducia maggiore sul versante della produzione (e parallelamente del fatturato) viene dal Nord-Est, dove il saldo tra ottimisti e pessimisti segna un preoccupante -26,5. Subito a ruota segue il Nord-Ovest (-23,9), a certificare le difficoltà della filiera dell automotive e della meccanica. Valori significativi, che si approfondiscono ulteriormente se si guarda allo spaccato delle imprese con meno di 50 dipendenti (-31,9 il dato del Nord-Est), un sentiment condiviso solo in modo più attenuato anche dalle grandi imprese. Il quadro del trimestre estivo appare un po meno fosco se letto in termini di ordinativi esteri, soprattutto per gli orientamenti delle imprese sopra i 50 addetti, che espongono un saldo solo marginalmente in terreno negativo (-1,5 punti). Sotto il profilo settoriale, le attese verso la domanda estera segnalano qualche elemento positivo, ancora generato dai settori più aciclici (alimentari e chimica), ma un outlook positivo si evidenzia anche nelle industrie elettriche ed elettroniche (+11,3), grazie alle prospettive degli operatori medio-grandi. In generale, quasi un quarto degli imprenditori industriali si attende ordinativi dall estero in espansione nel terzo trimestre contro un 28% di quanti ne prevedono un calo. Tra le imprese più piccole e più legate ai mercati di prossimità, invece, le previsioni sono meno positive (-8,7 il saldo). Commercio - Nel complesso, tra gli imprenditori del commercio il sentiment negativo prevale per 9,5 punti sull orientamento opposto. Ma la cartolina dell estate 2012 si presenta in versione double-face per queste imprese: con i colori del bel tempo, per le aziende medio-grandi (con 20 dipendenti e oltre); in bianco e nero, con nubi scure all orizzonte, per le piccole imprese al di sotto dei questa soglia. Tra le imprese con oltre 20 dipendenti, il trimestre estivo induce al prevalere di attese per un apprezzabile aumento delle vendite (17,2 punti il divario tra pessimisti e ottimisti, in favore di questi ultimi); come in un gioco di specchi, tuttavia, tra le imprese più piccole il dato si ribalta, proponendo un divario di 19,9 punti in favore, questa volta, dei più pessimisti che si attendono un calo delle vendite rispetto al secondo trimestre dell anno. Le due tendenze si ripetono sia a livello territoriale, sia settoriale. In tutte le quattro grandi ripartizioni geografiche del Paese, le imprese con meno di 20 dipendenti evidenziano un marcato pessimismo per il trimestre in corso, prime fra tutte quelle del Centro-Italia (-22,2 punti), seguite da quelle del Nord-Ovest (-20,8). Tra i settori le aspettative dei piccoli pur restando negative appaiono meno fosche nell alimentare (-9 punti) e nella grande distribuzione (-8,1), mentre sono decisamente pessimistiche (-23,6) per tutto il non-alimentare al dettaglio. Se si supera la soglia dei 20 dipendenti, lo scenario cambia in senso diametralmente opposto, con le maggiori attese positive per le vendite al Sud e al Nord-Est (+25,9 e +25 i punti del saldo tra ottimisti e pessimisti), e grandi prospettive (+29,9 punti) per ipermercati, supermercati e grandi magazzini. Altri servizi Quadro generalmente negativo, anche se meno accentuato rispetto a industria e commercio, anche per gli operatori degli altri servizi. Il confronto tra le aspettative mostra a livello complessivo una modesta prevalenza dei pessimisti sugli ottimisti (-4,8 punti il saldo tra i due gruppi), anche in questo caso con un peggiore outlook degli operatori più piccoli, quelli al di sotto dei 50 dipendenti (-6,7). Particolarmente critico il giudizio sul trimestre estivo da parte degli imprenditori del Centro Italia (-19,8 il differenziale in favore dei più pessimisti, con un massimo di -28,1 punti tra i più piccoli). In controtendenza, invece, le regioni del Sud dove le attese in questo comparto sono per un lieve ottimismo (+3,7) che si mostra più robusto unica eccezione in tutta la rilevazione tra le imprese con meno di 50 dipendenti (+12 punti). Servizi avanzati (+13 punti il differenziale in favore degli ottimisti) e mense e bar (+7,5 a livello generale, +11 tra le imprese di minori dimensioni) sono le attività che guardano con un po più di fiducia all estate Scenario a due facce per la filiera-regina dell estate: alberghi, ristoranti e servizi turistici segnalano infatti attese mediamente negative (-7 punti), dietro le quali si nascondono, però, il sensibile pessimismo dei più piccoli (-11,5) e il marcato ottimismo dei più grandi (+18). In grave difficoltà, infine, appaiono gli operatori attivi nei servizi alle persone (-21 punti il bilancio in favore dei più pessimisti), particolarmente tra quelli di dimensioni maggiori (-27,4). * * *

3 Previsioni relative alla PRODUZIONE delle imprese dell industria in senso stretto nel III trimestre 2012 (rispetto al II trimestre 2012) - Distribuzione % delle risposte delle imprese e saldi in punti percentuali tra previsioni di aumento e di diminuzione Totale imprese Imprese 1-49 addetti* Imprese 50 addetti e oltre aumento stabilità diminuz. saldo +/- aumento stabilità diminuz. saldo +/- aumento stabilità diminuz. saldo +/- TOTALE 16,2 44,8 39,0-22,7 15,1 43,3 41,5-26,4 17,4 46,4 36,1-18,7 - di cui: Artigianato 14,3 42,5 43,2-28,9 14,3 42,5 43,2-28, SETTORI DI ATTIVITA Industrie alimentari 26,6 45,7 27,6-1,0 24,8 44,1 31,1-6,3 29,1 47,9 23,1 6,0 Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature 14,6 38,9 46,5-31,9 14,0 39,2 46,8-32,8 15,8 38,5 45,8-30,0 Industrie del legno e del mobile 14,7 42,5 42,8-28,1 15,1 40,5 44,3-29,2 13,8 47,3 38,9-25,2 Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche 22,2 50,2 27,6-5,5 13,3 48,7 38,0-24,7 26,5 50,9 22,7 3,8 Industrie dei metalli 12,3 46,5 41,1-28,8 13,9 45,8 40,4-26,5 9,6 47,9 42,5-32,8 Industrie elettriche ed elettroniche 20,1 43,6 36,3-16,2 15,1 38,5 46,4-31,3 22,9 46,4 30,7-7,7 Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 15,0 45,8 39,2-24,3 12,9 47,3 39,8-26,9 15,9 45,1 38,9-23,0 Altre industrie 12,6 44,0 43,4-30,8 14,5 42,2 43,2-28,7 9,6 46,8 43,6-34,0 ** Nord Ovest 15,9 44,4 39,7-23,9 14,5 43,5 42,1-27,6 17,1 45,3 37,6-20,5 Nord Est 13,9 45,6 40,4-26,5 13,3 41,5 45,2-31,9 14,6 49,9 35,5-20,9 Centro 17,8 44,4 37,8-19,9 14,9 44,7 40,4-25,5 21,9 44,0 34,0-12,1 Sud e Isole 19,6 44,6 35,8-16,1 19,4 44,7 35,9-16,4 19,9 44,5 35,6-15,7 (**) I dati per ripartizioni geografiche e regionali sono stati elaborati con la collaborazione delle Unioni regionali delle Camere di commercio del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, dell Emilia Romagna e della Toscana.

4 Previsioni relative al FATTURATO delle imprese dell industria in senso stretto nel III trimestre 2012 (rispetto al II trimestre 2012) - Distribuzione % delle risposte delle imprese e saldi in punti percentuali tra previsioni di aumento e di diminuzione Totale imprese Imprese 1-49 addetti* Imprese 50 addetti e oltre aumento stabilità diminuz. saldo +/- aumento stabilità diminuz. saldo +/- aumento stabilità diminuz. saldo +/- TOTALE 18,5 43,4 38,1-19,5 15,7 42,2 42,1-26,3 21,6 44,7 33,6-12,0 - di cui: Artigianato 14,4 41,0 44,6-30,2 14,4 41,0 44,6-30, Industrie alimentari 23,9 48,8 27,3-3,4 25,5 41,8 32,7-7,2 21,6 58,3 20,1 1,6 Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature 18,3 34,8 46,9-28,5 15,2 35,7 49,1-33,9 24,3 33,1 42,6-18,4 Industrie del legno e del mobile 15,4 40,5 44,1-28,7 15,2 38,8 46,0-30,8 15,9 44,8 39,3-23,4 Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche 23,0 45,6 31,5-8,5 13,6 46,4 40,0-26,4 27,5 45,2 27,4 0,1 Industrie dei metalli 14,5 43,7 41,8-27,3 14,4 44,1 41,5-27,1 14,6 43,0 42,3-27,7 Industrie elettriche ed elettroniche 24,8 43,9 31,3-6,6 14,2 39,0 46,8-32,5 30,7 46,7 22,6 8,1 Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 20,6 45,4 34,0-13,4 16,5 47,0 36,6-20,1 22,6 44,6 32,8-10,2 Altre industrie 13,3 44,4 42,2-28,9 13,7 44,2 42,1-28,5 12,8 44,7 42,4-29,6 ** Nord Ovest 19,3 41,7 39,0-19,7 16,2 41,1 42,7-26,6 22,1 42,2 35,7-13,5 Nord Est 16,2 44,8 39,0-22,8 14,5 42,3 43,2-28,7 17,9 47,5 34,6-16,8 Centro 18,2 46,5 35,3-17,1 15,1 44,7 40,2-25,1 22,7 48,9 28,4-5,7 Sud e Isole 21,5 41,5 37,0-15,6 17,6 41,4 41,0-23,5 27,4 41,6 31,1-3,7 (**) I dati per ripartizioni geografiche e regionali sono stati elaborati con la collaborazione delle Unioni regionali delle Camere di commercio del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, dell Emilia Romagna e della Toscana.

5 Previsioni relative agli ORDINATIVI ESTERI delle imprese dell industria in senso stretto nel III trimestre 2012 (rispetto al II trimestre 2012) - Distribuzione % delle risposte delle imprese e saldi in punti percentuali tra previsioni di aumento e di diminuzione Totale imprese Imprese 1-49 addetti* Imprese 50 addetti e oltre aumento stabilità diminuz. saldo +/- aumento stabilità diminuz. saldo +/- aumento stabilità diminuz. saldo +/- TOTALE 24,4 47,2 28,4-3,9 23,3 44,7 32,0-8,7 25,0 48,5 26,5-1,5 - di cui: Artigianato 24,6 42,5 32,8-8,2 24,6 42,5 32,8-8, Industrie alimentari 35,4 50,7 13,9 21,5 39,6 42,8 17,6 22,0 33,4 54,6 12,1 21,3 Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature 18,1 47,9 34,0-15,9 16,2 51,1 32,6-16,4 19,7 45,0 35,3-15,6 Industrie del legno e del mobile 28,6 42,2 29,2-0,6 26,9 43,1 30,0-3,1 30,0 41,5 28,6 1,4 Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche 29,4 48,1 22,4 7,0 22,0 47,7 30,3-8,3 31,8 48,3 19,9 11,9 Industrie dei metalli 18,4 47,4 34,2-15,9 20,7 45,5 33,9-13,2 16,7 48,9 34,5-17,8 Industrie elettriche ed elettroniche 31,2 48,9 19,9 11,3 21,5 34,8 43,7-22,1 34,4 53,5 12,2 22,2 Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 22,9 45,5 31,6-8,7 26,4 43,2 30,4-4,0 21,8 46,3 32,0-10,2 Altre industrie 23,1 47,1 29,8-6,7 24,6 42,9 32,5-7,9 22,0 50,2 27,8-5,7 ** Nord Ovest 25,9 46,6 27,4-1,5 24,9 46,5 28,6-3,7 26,5 46,7 26,8-0,3 Nord Est 23,0 45,4 31,6-8,7 22,2 43,2 34,5-12,3 23,3 46,6 30,1-6,7 Centro 26,3 49,2 24,6 1,7 23,7 45,5 30,8-7,1 27,7 51,1 21,2 6,5 Sud e Isole 19,4 52,5 28,1-8,7 17,2 37,4 45,4-28,2 20,2 57,8 22,1-1,9 (**) I dati per ripartizioni geografiche e regionali sono stati elaborati con la collaborazione delle Unioni regionali delle Camere di commercio del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, dell Emilia Romagna e della Toscana.

6 Previsioni relative alle VENDITE delle imprese commerciali e al VOLUME D AFFARI degli Altri servizi per il III trimestre 2012 (rispetto al II trimestre 2012) Distribuzioni % delle risposte delle imprese e saldi in punti percentuali tra previsioni di aumento e di diminuzione Totale imprese Imprese 1-19 dip. Imprese 20 dip. e oltre aumento stabilità diminuz. saldo +/- aumento stabilità diminuz. saldo +/- aumento stabilità diminuz. saldo +/- COMMERCIO TOTALE 22,2 46,1 31,7-9,5 18,1 43,8 38,0-19,9 32,7 51,8 15,5 17,2 Nord Ovest 19,4 51,3 29,2-9,8 16,0 47,3 36,7-20,8 25,5 58,5 16,0 9,5 Nord Est 22,9 51,4 25,7-2,9 13,1 55,8 31,2-18,1 40,9 43,3 15,8 25,0 Centro 22,4 43,0 34,6-12,2 20,5 36,7 42,7-22,2 27,1 58,8 14,1 12,9 Sud e Isole 24,0 40,5 35,5-11,5 20,5 40,1 39,4-18,8 41,6 42,7 15,7 25,9 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari 22,7 48,1 29,3-6,6 22,3 46,4 31,3-9,0 24,2 55,7 20,2 4,0 Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari 19,3 44,1 36,6-17,3 16,6 43,1 40,3-23,6 30,7 48,4 20,9 9,8 Ipermercati, supermercati e grandi magazzini 36,7 52,8 10,5 26,3 26,0 39,8 34,1-8,1 37,8 54,2 8,0 29,9 Totale imprese Imprese 1-49 dip. Imprese 50 dip. e oltre ALTRI SERVIZI TOTALE 21,7 51,7 26,6-4,8 23,7 45,9 30,4-6,7 18,4 61,4 20,2-1,8 Nord Ovest 22,9 55,0 22,1 0,8 25,0 48,9 26,1-1,1 20,0 63,5 16,5 3,5 Nord Est 19,8 52,9 27,3-7,4 20,0 45,8 34,2-14,2 19,6 65,8 14,6 5,0 Centro 15,4 49,3 35,2-19,8 14,0 43,9 42,1-28,1 17,7 58,3 24,0-6,3 Sud e Isole 27,6 48,5 23,9 3,7 33,9 44,2 21,9 12,0 15,3 57,0 27,7-12,4 Alberghi, ristoranti e servizi turistici 25,5 42,1 32,5-7,0 22,9 42,7 34,4-11,5 40,3 38,1 21,5 18,8 Trasporto movimentazione merci logistica e serv.conn. 18,3 60,1 21,6-3,3 23,1 42,3 34,6-11,6 13,9 76,6 9,5 4,4 Mense e servizi bar 32,0 43,6 24,5 7,5 33,6 44,3 22,1 11,5 22,8 39,4 37,7-14,9 Informatica e telecomunicazioni 19,4 59,2 21,4-2,1 13,5 69,0 17,5-4,0 29,9 41,5 28,5 1,4 Servizi avanzati 29,6 54,2 16,2 13,3 30,9 51,6 17,4 13,5 24,9 63,0 12,1 12,8 Servizi alle persone 14,1 50,9 35,1-21,0 16,7 50,6 32,7-16,0 10,7 51,2 38,1-27,4 Altri servizi 22,6 52,1 25,3-2,7 26,0 33,7 40,4-14,4 19,4 69,5 11,1 8,4 Fonte: Centro Studi Unioncamere - Indagini congiunturali sul commercio e sui servizi

7 Produzione, fatturato, ordinativi ed export delle imprese dell industria in senso stretto nel II trimestre Var. % rispetto al II trimestre 2011 Produzione Fatturato Ordinativi Export TOTALE -6,5-5,8-6,0 0,5 - di cui: Artigianato -8,8-8,7-8,7-0,3 CLASSI DIMENSIONALI Imprese 1-49 addetti* -7,7-7,5-7,5 0,3 Imprese 50 addetti e oltre -5,3-4,1-4,4 0,7 Industrie alimentari -3,6-3,0-3,9 2,6 Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature -8,4-7,9-7,8-0,1 Industrie del legno e del mobile -9,6-9,3-8,9 1,3 Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche -6,0-5,3-4,6 0,0 Industrie dei metalli -6,6-6,1-6,7 1,0 Industrie elettriche ed elettroniche -6,8-6,3-5,6-1,7 Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto -4,1-2,7-3,5 0,9 Altre industrie -8,4-7,7-7,9 1,0 ** Nord Ovest -6,3-4,8-4,4 0,9 Nord Est -5,2-5,2-5,6 0,7 Centro -6,7-6,6-6,9-0,7 Sud e Isole -9,5-8,6-9,8 0,1 (**) I dati per ripartizioni geografiche e regionali sono stati elaborati con la collaborazione delle Unioni regionali delle Camere di commercio del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, dell Emilia Romagna e della Toscana. Andamento delle vendite delle imprese commerciali e del volume d affari degli Altri servizi nel II trimestre 2012 Variazioni % rispetto al II trimestre 2011 Totale imprese Imprese 1-19 dip. Imprese 20 dip. e oltre aumen-stabito lità zione var.%aumen- stabi-diminutlitzione var.%aumen- stabi- diminu- diminuto lità zione var.% COMMERCIO TOTALE 8,4 34,1 57,5-7,5 5,1 34,4 60,5-8,7 16,9 33,3 49,8-4,3 Nord Ovest 14,5 35,4 50,2-4,1 10,0 41,5 48,6-4,3 22,4 24,6 53,0-3,7 Nord Est 8,4 39,6 52,0-4,3 4,4 39,0 56,6-5,6 15,7 40,8 43,5-1,9 Centro 7,8 33,0 59,2-8,1 5,8 30,0 64,2-9,0 12,9 40,5 46,6-5,6 Sud e Isole 3,8 30,4 65,8-11,7 2,0 30,3 67,7-12,7 13,2 31,0 55,7-6,9 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari 9,4 46,5 44,1-4,2 7,7 44,3 48,0-4,8 16,5 56,4 27,0-1,3 Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari 4,8 28,6 66,6-9,8 4,1 31,1 64,7-10,1 7,8 18,0 74,3-8,5 Ipermercati, supermercati e grandi magazzini 25,4 41,8 32,8-0,9 8,9 38,8 52,3-3,0 27,2 42,1 30,7-0,7 Totale imprese Imprese 1-49 dip. Imprese 50 dip. e oltre ALTRI SERVIZI TOTALE 15,5 44,2 40,2-4,8 14,6 39,0 46,4-6,1 17,1 52,9 30,0-2,6 Nord Ovest 18,3 47,2 34,5-2,7 20,0 36,5 43,6-3,8 15,9 62,2 21,9-1,1 Nord Est 15,2 42,5 42,4-4,7 15,2 33,8 51,0-6,9 15,1 58,4 26,6-0,9 Centro 13,8 38,8 47,3-6,5 8,1 37,3 54,6-8,3 23,3 41,4 35,3-3,7 Sud e Isole 13,6 46,9 39,5-6,2 13,2 48,3 38,5-6,4 14,4 44,1 41,5-5,7 Alberghi, ristoranti e servizi turistici 7,8 31,8 60,4-11,0 7,7 29,4 62,9-12,3 8,2 45,4 46,4-3,9 Trasporto movimentazione merci logistica e serv.conn. 9,0 47,9 43,0-4,8 8,9 34,8 56,2-7,4 9,1 60,1 30,8-2,4 Mense e servizi bar 9,2 41,2 49,6-5,9 8,5 36,4 55,1-6,8 13,4 67,8 18,9-0,7 Informatica e telecomunicazioni 18,5 51,2 30,3-2,2 12,0 54,2 33,8-3,2 30,2 45,8 24,0-0,5 Servizi avanzati 14,7 45,9 39,4-4,4 12,3 43,8 43,9-5,6 23,0 53,2 23,8-0,4 Servizi alle persone 16,1 40,1 43,8-5,1 17,3 38,8 43,9-4,7 14,6 41,8 43,6-5,6 Altri servizi 25,0 51,8 23,2-1,2 28,2 44,0 27,8-1,3 22,0 59,1 18,9-1,1 Fonte: Centro Studi Unioncamere - Indagini congiunturali sul commercio e sui servizi