Intossicazione da Monossido di Carbonio Gestione della fase extraospedaliera e casi clinici

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1 Intossicazione da Monossido di Carbonio Gestione della fase extraospedaliera e casi clinici Auditorium di Rescaldina (MI) gennaio 2008 Davide Dell'Acqua --- dellacquadavide@alice.it

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3 L intossicazione acuta da monossido di carbonio (CO) costituisce il quadro più comune di avvelenamento nei paesi industrializzati. In Italia si stima che l intossicazione da CO causi ogni anno circa 6000 ricoveri e più di 350 decessi. L intossicazione da CO costituisce una delle più frequenti cause di errore diagnostico in medicina d urgenza poiché i sintomi di presentazione sono estremamente variabili e spesso riferibili ad altre patologie. Si stima che, durante il periodo invernale, la prevalenza dell intossicazione occulta da CO fra i pazienti che si presentano nei dipartimenti di emergenza / pronto soccorso con cefalea o vertigini sia del 3-5%.

4 Definizione L intossicazione acuta da monossido di carbonio è la condizione patologica derivante dall esposizione più o meno prolungata a CO. Essa è identificata dal riscontro di valori positivi di carbossiemoglobina (o di CO plasmatico), cui possono corrispondere quadri clinici di presentazione totalmente silenti oppure disfunzioni di diversa gravità di uno o più organi e apparati, sia in fase acuta che post-acuta. I valori di carbossiemoglobina (COHb) si considerano positivi quando maggiori o uguali a 5% nei bambini e nei soggetti non fumatori, e maggiori o uguali a 10% nei soggetti fumatori. In particolari situazioni (es. determinazione tardiva della COHb) il riscontro di valori di COHb inferiori ai valori sopra indicati non esclude la diagnosi di intossicazione da CO.

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6 Gli obiettivi gestione uniforme e corretta del paziente con intossicazione acuta da monossido di carbonio nella fase del soccorso extraospedaliero e nell attività di pronto soccorso - medicina d urgenza utilizzo razionale dei mezzi diagnostici e terapeutici nelle fasi d urgenza e corretto inquadramento del paziente per il follow-up

7 Poiché la COHb assorbe luce alla stessa lunghezza d onda dell ossiemoglobina (HbO 2 ), i pulsossimetri non sono in grado di differenziare la COHb dalla HbO 2 (ovvero misurano la saturazione dell emoglobina indipendentemente dal gas a cui è legata, sia esso ossigeno o CO). Essi pertanto mostrano livelli falsamente elevati di saturazione della HbO 2. SOLO LA MISURAZIONE DELL' HbO 2 EFFETTUATA CON UN CO-OSSIMETRO E' ATTENDIBILE

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9 L'intossicazione da CO porta a sintomi facilmente associabili ad altre patologie comuni

10 Il colorito rosso ciliegia della cute, spesso descritto come importante segno di intossicazione da CO, è quasi sempre assente nei pazienti sopravvissuti all intossicazione, i quali possono essere a seconda dei casi normoperfusi, pallidi o cianotici.

11 Il monossido di carbonio è un gas approssimativamente dello stesso peso dell aria, inodore, incolore, e non è pertanto rilevabile attraverso l esame ispettivo dell ambiente: esso è inoltre esplosivo a contatto con fiamme od oggetti incandescenti. Per tali ragioni risulta opportuno utilizzare rilevatori di CO per la protezione dei soccorritori. Esistono oggi diversi tipi di strumenti portatili per la rapida determinazione delle concentrazioni ambientali di CO. In caso di allarme del rilevatore di CO o di riscontro di elevate concentrazioni di CO è raccomandata un adeguata protezione delle vie aeree per entrare nei locali contaminati. È opportuno considerare come livello di attenzione 35 ppm di CO, limite di esposizione professionale.

12 In emergenza le misure terapeutiche mirano a allontanare il paziente dalla fonte di esposizione (devono essere allontanati dalla fonte di esposizione tutti i pazienti presenti sul luogo dell intossicazione) mantenere le funzioni vitali. assicurare precocemente un apporto di ossigeno al 100%: il trattamento antidotico con ossigeno è imperativo in tutti i pazienti (ambiente normobarico sul territorio, eventualmente in ambiente iperbarico a livello ospedaliero).

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