Esperienza di sanità d iniziativa nell ASL 11 Empoli
|
|
- Marianna Paoletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1 Congresso Card Umbria 2011 Esperienza di sanità d iniziativa nell ASL 11 Empoli Dipartimento del Territorio U.O. OSST dott.ssa Loredana Lazzara
2 Il Territorio dell ASL 11 2 Società della Salute 180 MMG 17 Equipe Territoriali 3 Case della Salute Fucecchio Cerreto Guidi S. Croce S.A. Vinci Capraia e Limite Montelupo Castelfranco Montopoli S. Miniato Montaione 15 comuni Empoli Montespertoli Castelfiorentino Gambassi Certaldo popolazione totale assistita
3 Dalla medicina di attesa alla sanità di iniziativa Lo sviluppo della sanità di iniziativa si basa su: un nuovo modello assistenziale per la presa in carico proattiva dei cittadini un nuovo approccio organizzativo che assume il bisogno di salute prima dell insorgere della malattia, o prima che essa si manifesti o si aggravi, prevedendo ed organizzando le risposte assistenziali Una presa in carico del paziente da parte del territorio integrata con i percorsi ospedalieri
4 Progetto per l attuazione della Sanità d iniziativa a livello territoriale Fase Pilota :3 Moduli Fase Estensione :6 Moduli Cerreto Guidi Casa della Salute Empoli Galleno Certaldo Castelfiorentino Montopoli Fase Moduli MMG Numero Assistiti Pilota Estensione
5 MODULO di sanità d iniziativa Team multiprofessionale proattivo, riferimento clinico per la persona ed organizzativo per il sistema dei servizi. Specialista Medico di comunità MMG Paziente INFERMIERE Dietista Fisioterapista Volontariato - Associazione malati Con DGR 894/2008, sulla base del parere 37/2008 del Consiglio Sanitario Regionale, sono stati definiti ruoli, competenze, responsabilità dei professionisti coinvolti
6 Progetto per l attuazione della Sanitàd Iniziativa a livello territoriale Individuazione dei moduli Definizione dei percorsi Formazione dei professionisti Attività di comunicazione e informazione Definizione di strumenti di partecipazione cittadini -utenti
7 Diabete Mellito Scompenso Bpco Ictus Ipertensione MALATTIE CRONICHE Gruppo di lavoro : medici di medicina generale-specialisti Infermiere dietista fisioterapista medico di comunità PERCORSI ASSISTENZIALI PREDEFINITI E CONDIVISI CHE SI CARATTERIZZANO PER LA PROGRAMMAZIONE E PROATTIVITA DEGLI INTERVENTI IN CUI IL PAZIENTE VIENE COINVOLTO Processo 1: IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI/CREAZIONE LISTE Processo 2: ARRUOLAMENTO Processo 3: COUNSELING DI GRUPPO Processo 4 :FOLLOWP UP DEI PAZIENTI Processo 5 ;PAZIENTI NON STABILIZZATI
8 DIABETE pazienti con diabete di tipo 2. glicemia >126 >200random >200 dopo curva uscita percorso tempistica -a se hba1c>8 ->7<8<7 no MMG identificazione diabetico arruolamento consenso Si PRIMA VISITA follow up- counselling individuale DIABETOLOGO Medico di comunità MMG infermieri archivio informatizzato di patologia valutazione glicemia capillare, P.A. peso corporeo,c.v.-ispezione piede-valutazione polsi periferici. verifica piano dietetico. (fumo-alimentazione -attivita'fisica) -istruzione usoreflettometroregistrazione dei dati raccolti in cartella mmg controllo Mmg 3 mesi parametri rientrati negli standard diabetico non stabilizzato complicanze parametri fuori standard MMG Rivalutazione clinica parametri negli standard counselling di gruppo infermieri Tempistica counselling 6 mesi Hbc8< = >7-12 mesi <7 stabilizzato Diabetologo follow up secondo protocollo
9 Glicata >8 Glicata >7 <=8 Insulina HBc<7 Orali HBc<7 glicemia Emoglobina glicata Urine Creatinina Colesterolo Totale Hdl Colesterolo Trigliceridi LDL Colesterolo ECG fundus oculi BMI CV Pressione Arteriosa Peso Esame Piede Indice di Winsor Dieta HBc<7 Counseling di gruppo Counseling individuale visita infermieristica /counseling individuale
10 Diabete DM0 Elenco patologia Messa a disposizione elenco di patologia per il diabete (tipo II)! " # $$ %&"" # $$ ' '' ( ' )*)+, -./*)+!
11 Scompenso SC0 Elenco patologia Messa a disposizione elenco di patologia per lo scompenso La diagnosi di scompenso cardiaco deve essere stata effettuata secondo la definizione di caso di cui alla DGR 355/2010, allegato C. La diagnosi di scompenso cardiaco è accertata dal MMG sulla base dei seguenti criteri: Presenza di sintomi e segni, pregressi o attuali, di scompenso cardiaco: dispnea e/o astenia e/o ritenzione idrica (edemi periferici e/o stasi polmonare), e Presenza di cardiopatia strutturale (disfunzione ventricolare sinistra sistolica con frazione di eiezione, FE, 50% e/o diastolica e/o destra) evidenziata con esame ecocardiografico effettuato almeno una volta (anche prima dell arruolamento) oppure Evidenza clinica inequivocabile di scompenso cardiaco ( ' *),-./0*)+
12 Prevalenza dei pazienti arruolati per diabete e scompenso Modulo Popolazione Diabetici Arruolati Prevalenza ADESIONE SCOMPENSATI Arruolati Prevalenza ADESIONE Casa della Salute ,2 80, ,1 90,9 Cerreto Guidi ,8 81, ,3 Galleno , ,05 81,1 TOTALE ,2 80, ,4
13 AMBULATORIO PATOLOGIE CRONICHE Presa in carico del malato non della malattia 3 Ambulatori settimanali per modulo 5 ore / 15 ore settimanali 10 pazienti al giorno /30 settimana La presa in carico infermieristica ed il counselling individuale e di gruppo 1 Obiettivi della presa in carico Migliorare la qualità di vita con riduzione delle riacutizzazione e del ricorso alle cure ospedaliere Facilitare l accesso del paziente ai percorsi integrati tra territorio e ospedale Condivisione delle informazioni riguardanti il paziente fra tutti i soggetti coinvolti nel percorso assistenziale tramite gestione informatizzata dei dati 2 Obiettivi della presa in carico Promozione dell empowerment e della compliance Empowerment: promozione delle competenze e delle capacità di autogestione del paziente rispetto alla malattia Compliance: accettazione della malattia e del rapporto col curante
14 Valutazione clinica del malato cronico Counselling individuale e/o di gruppo il paziente e aiutato ad acquisire consapevolezza del proprio stato di salute, padronanza di se e delle proprie risorse. Promozione alla salute modificazione dello stili di vita Educazione a una sana e corretta alimentazione Promozione Attività Fisica AFA
15 Sanita'D'iniziativa Del del 22/12/2008 e Delib. 716 del 03/08/2009 MODULO "base" n.10 mmg e Ass Diabete (30%) 1, Scompenso cardiaco (15%) 0, Ipertensione (30%) 1, BPCO (15%) 0, Ictus (10%) 0, Totale 4, Il compenso per i Coordinatori dei moduli è euro 1500,00 se il numero degli assistiti è < , è euro 2250 se il numero degli assistiti è > di Il compenso per le attività degli MMG a regime è pari a euro 4,5 per assistito : di cui il 20% viene corrisposto per "l'adesione complessiva al progetto mentre l'80% è legato, per ciascuna delle 5 patologie : (20%), alla presa in carico (30%) al raggiungimento dell'obietttivo intermedio 30%) al raggiungimento dell'obiettivo finale
16 INDICATORI DIABETE DM1 %pazienti con diabete tipo II che hanno effettuato almeno una misurazione di HBc >70% DM2 %pazienti con diabete tipo II con misurazione della circonferenza vita >70 DM3 %pazienti con diabete tipo II supportati con conselling >70 DM4 %pazienti con diabete tipo II istruiti sull'uso del reflettometro >50% DM5 %pazienti con diabete tipo II con Hbc <7 senza terapia farmacologica 20% * *
17 Diabete DM1 DM1 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 55,7% 73% 69,30% 70% SANT'ANDREA GALLENO CERRETO ATTESO
18 Indicatori scompenso SC1 SC2 SC3 SC4 SC5 SC6 120+)0+ % 1) )0+)0+ &" 120+)0+ % <15% rispetto al valore di partenza comunque!"#$ * entro la media regionale *
19 SC , ,3 50 SANT'ANDREA GALLENO CERRETO ATTESO
20 SC3 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 69,9% 75,7% 55% 50% SANT'ANDREA GALLENO CERRETO ATTESO
21 SC4 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 43,8% 69,9% 64,3% 50% 0,0% SANT'ANDREA GALLENO CERRETO ATTESO
22
IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA
IL DIABETE IN ITALIA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E MODELLI ASSISTENZIALI IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA DIABETE MELLITO CONTESTO ASSISTENZIALE
DettagliPiano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE
Piano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CON DIABETE MELLITO TIPO II Versione III Maggio 2013 1 FASE
DettagliProposta di protocollo di gestione dei pazienti diabetici
Proposta di protocollo di gestione dei pazienti diabetici Premesse Nella ipotetica piramide a tre livelli( fig 1) il primo livello preventivo ( familiarità IFG ecc ma comunque glicemia inferiore a 126)
DettagliBackground Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Normativo Compiti della Gruppo di Lavoro Regionale per
DettagliL epidemia diabete. quale modello di assistenza? Dr. Loris Confortin. S.S.D.Diabetologia Ospedale di Castelfranco Veneto
L epidemia diabete quale modello di assistenza? Dr. Loris Confortin S.S.D.Diabetologia Ospedale di Castelfranco Veneto PROGETTO Gestione integrata del paziente diabetico di tipo 2 2 Scopi ed obiettivi
DettagliPercorso della gestione integrata della persona con diabete. Esigenze ed impegno del Medico di Medicina Generale P. Brasesco
Percorso della gestione integrata della persona con diabete di tipo 2 in Liguria Esigenze ed impegno del Medico di Medicina Generale P. Brasesco GLI STRUMENTI PER GESTIRE IL PAZIENTE CRONICO: ORGANIZZAZIONE
DettagliGIORNATE MEDICHE FIORENTINE 2011 Firenze 2-3 Dicembre 2011
GIORNATE MEDICHE FIORENTINE 2011 Firenze 2-3 Dicembre 2011 La Medicina di iniziativa L esperienza fiorentina Alessandro Del Re CHRONIC CARE MODEL SANITA D INIZIATIVA Dalla medicina di attesa Alla sanità
DettagliDr. Enzo Bertamini Medico di Medicina Generale Coordinatore del Progetto Diabete di Bolzano
Dr. Enzo Bertamini Medico di Medicina Generale Coordinatore del Progetto Diabete di Bolzano GRUPPO DI LAVORO Fattor B. Servizio Diabetologico CS Bolzano De Blasi G. Servizio Diabetologico CS Bressanone
DettagliGESTIONE INTEGRATA OSPEDALE- TERRITORIO DEL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO CRONICO
GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE- TERRITORIO DEL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO CRONICO DEFINIZIONE Lo scompenso cardiaco (SC) può essere definito come una sindrome clinica complessa causata da qualsiasi disordine
DettagliPiano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE
Piano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CON BPCO Versione III Aprile 2012 1 FASE 1: IDENTIFICAZIONE
DettagliCAP di Arona ESPERIENZE DI CURE PRIMARIE NEL TERRITORIO
Venerdì, 12 giugno 2015 Aula Magna di Pediatria O.I.R.M. S. Anna, AOU Città della Salute Torino 9.30 13.30 CAP di Arona ESPERIENZE DI CURE PRIMARIE NEL TERRITORIO GLI INFERMIERI DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ
DettagliPercorso di cura Scompenso cardiaco & Medicina di iniziativa. Dott. Lino Gambarelli MMG Scandiano Bologna 21 /06/2012
Percorso di cura Scompenso cardiaco & Medicina di iniziativa Dott. Lino Gambarelli MMG Scandiano Bologna 21 /06/2012 Distretto di Scandiano 53 MMG (60% in Gruppo) Popolazione 80.000 Ab. 4 Nuclei di Cure
DettagliDIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza. Vicenza 20 Maggio 2014
DIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza Vicenza 20 Maggio 2014 Percorso Diagnostico Terapeutico tra MMG delle MGI dell ULSS 6 Vicenza e la Diabetologia Gli Obiettivi HbA1c < 53 mmol/mol
DettagliIl ruolo dell Infermiere nella Sanità d Iniziativa. L Esperienza dell Infermiere di famiglia
Il ruolo dell Infermiere nella Sanità d Iniziativa. L Esperienza dell Infermiere di famiglia Granucci Lucia Infermiera di famiglia UO Infermieristica Territoriale Resp. Svaldo sensi UF Cure Primarie Piana
DettagliDATASET (cosa registra il MMG partecipante a CGDM):
DATASET (cosa registra il MMG partecipante a CGDM): diagnosi di diabete mellito (codificata ICD9): Diabete mellito (non altrimenti specificato): cod. 250.0 Diabete mellito di tipo 1: cod. 250.01 (non considerato
DettagliDiabete e sanita d iniziativa Perugia 12/03/2014. Tiziano Scarponi Scuola Umbra Medicina Generale
Diabete e sanita d iniziativa Perugia 12/03/2014 Tiziano Scarponi Scuola Umbra Medicina Generale Medicina della complessita IL DIABETE MELLITO VA STUDIATO E GESTITO IN UN OTTICA COMPLESSA E SISTEMICA Medicina
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
DettagliIl progetto della sanità di iniziativa in Toscana
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it
DettagliAzienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con sintomi di SC e alterazioni strutturali
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliI GRUPPI DI CURE PRIMARIE
I GRUPPI DI CURE PRIMARIE DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE ASL Pavia Dr. Guido FONTANA - Dr.ssa Simonetta NIERI Milano, 21 settembre 2011 GRUPPI DI CURE PRIMARIE Struttura Nel giugno 2004 nell ASL della provincia
DettagliPROGETTO DI CLINICAL GOVERNANCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IN FRIULI VENEZIA GIULIA
PROGETTO DI CLINICAL GOVERNANCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IN FRIULI VENEZIA GIULIA PRIMO REPORT ELABORAZIONE DATI NOVEMBRE 2007 dati aggregati DESCRIZIONE DELLA POPOLAZIONE RAPPRESENTATA, PER SESSO
DettagliAzienda USL Ferrara. L assistenza integrata al Paziente diabetico nella Provincia di Ferrara da parte dei Medici di Medicina generale
Azienda USL Ferrara L assistenza integrata al Paziente diabetico nella Provincia di Ferrara da parte dei Medici di Medicina generale Bo 13 aprile 2007 Mauro Manfredini Composizione Commissione Provinciale
DettagliCome fare una scelta terapeutica personalizzata nel paziente con diabete mellito tipo 2 CASO CLINICO
Come fare una scelta terapeutica personalizzata nel paziente con diabete mellito tipo 2 CASO CLINICO CASO CLINICO P.M., uomo, 59 anni Anamnesi familiare Familiarità di primo grado per diabete mellito e
DettagliAccordo Regionale per la Medicina Generale
Accordo Regionale per la Medicina Generale Art. 58 Accordi regionali L accordo regionale reso esecutivo con DGR 2289/07 viene confermato e integrato con i seguenti articoli e resterà in vigore in regime
DettagliIl ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica
Il ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica Satta Hai Anna SDD A.O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi - Varese Nella legge n, 42 del 26/02/ 99 scompare la parola
DettagliDott. Umberto Salinas
Gestione Integrata del Paziente Diabetico: sfide aperte e bisogni insoddisfatti Dott. Umberto Salinas Medico di Medicina Generale - Grottaglie Il Diabete nel mondo: un crescente. 2003: 194 milioni 2025:
DettagliAndrea Di Lenarda Centro Cardiovascolare. Adele Maggiore Direzione Sanitaria ASS1 Trieste
Andrea Di Lenarda Centro Cardiovascolare Adele Maggiore Direzione Sanitaria ASS1 Trieste La Promozione della Salute Cardiovascolare nell Azienda per i Servizi Sanitari di Trieste I Centri Cardiovascolare
DettagliPROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
IPA Adriatic CBC Programme Progetto LOVE YOUR HEART PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO Montona, 10 giugno 2013 Lamberto Pressato - SCF MODELLO DEL DISEASE MANAGEMENT nella PREVENZIONE del RISCHIO CARDIOVASCOLARE
DettagliPaziente MMG Pneumologo Infermiere Fisioterapista Distretto
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia (dispnea, tosse, ec) o INIZIO Individua tipologia dei pazienti Linee guida GOLD Ambulatori con agende riservate. Nella fase iniziale la frequenza dell ambulatorio
DettagliOrganizzazione gestionale e Modelli assistenziali per la cura dello Scompenso Cardiaco
CONSENSUS CONFERENCE Milano 21 settembre 2005 Organizzazione gestionale e Modelli assistenziali per la cura dello Scompenso Cardiaco Gruppo Organizzazione e Modelli Gruppo di lavoro - Andrea Mortara (ANMCO)
DettagliLa malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo
AZIENDA USL 2 LUCCA Corso di aggiornamento La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo Capannori, 25 maggio 2013 I percorsi di valutazione dell anziano Dott. Marco Farnè Responsabile
DettagliMaria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola Saccò, Carlo Percudani Ambulatorio Diabetologico di Colorno, DCP AUSL di Parma
Educazione terapeutica strutturata nel diabete tipo 2. L'esperienza dell'ambulatorio infermieristico del Team diabetologico del Polo Sanitario di Colorno Maria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola
DettagliLa valutazione degli indicatori di processo e di outcome Francesco Dotta
La valutazione degli indicatori di processo e di outcome Francesco Dotta U.O. Diabetologia, Policlinico Le Scotte Università di Siena GLI INDICATORI: DEFINIZIONE L indicatore è un informazione, quantitativa
DettagliChronic Care Model esperienze nella regione Lazio
Chronic Care Model esperienze nella regione Lazio come è cambiato il metodo di cura per diabete e ipertensione nel 12 Distretto della ASL RmC 05.10.2013 Dr. Pietro Giuliani Punto di partenza Muro del Pianto
DettagliPercorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro
Percorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro Nuove forme di presa in carico infermieristica per accogliere
DettagliCristina Della Rosa Dipartimento Cure Primarie ASL Como ASSISTENZA PROTESICA ED INTEGRATIVA Nell ambito dell assistenza al paziente cronico l assistenza protesica ed integrativa rappresentano un aspetto
Dettagli"La forza è nelle differenze, non nelle similitudini" Stephen Covey (scrittore)
"La forza è nelle differenze, non nelle similitudini" Stephen Covey (scrittore) Modelli di interazione tra Dipartimento di Prevenzione e Distretti nella ASL Roma A 5 Ottobre 2013 Angelo Barbato Barbara
DettagliIL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI NELLA PRATICA CLINICA: I RISULTATI DELLO STUDIO QUASAR
IL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI NELLA PRATICA CLINICA: I RISULTATI DELLO STUDIO QUASAR Maria Chiara Rossi Dipartimento di Farmacologia Clinica ed Epidemiologia Centro Studi e Ricerche AMD Consorzio
DettagliAssistenza Domiciliare nelle persone con BPCO
Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO Roma, 31 maggio 2012 Le Richieste Sempre più pazienti sono affetti da malattie croniche con un aumento della sopravvivenza in ogni fascia di età I cittadini
DettagliIl recupero funzionale del cardiopatico
XVIII CONVEGNO NAZIONALE GERIATRICO Dottore Angelico 11-12-13 giugno 2015 - Cassino Il recupero funzionale del cardiopatico Matteo Grezzana Marina Lugarà Elisa Maya Boldo UOC Geriatria Attuale mission
DettagliLo Studio QUADRI. Target metabolici non ben controllati. Prevalenza delle complicanze
Lo Studio QUADRI Target metabolici non ben controllati Insufficiente controllo dei target metabolici, della PA e dell assetto lipidico Mancato raggiungimento del target BMI Prevalenza delle complicanze
DettagliL ASSISTENZA INTEGRATA ALLA PERSONA CON DIABETE MELLITO TIPO 2
L ASSISTENZA INTEGRATA ALLA PERSONA CON DIABETE MELLITO TIPO 2 La patologia diabetica mostra una chiara tendenza, in tutti i paesi industrializzati, ad un aumento sia dell incidenza sia della prevalenza.
Dettagli1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4
1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che
DettagliMetodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
DettagliIl ruolo della Medicina Generale nella gestione integrata del paziente diabetico. Gaetano Piccinocchi Società Italiana di Medicina Generale Napoli
Il ruolo della Medicina Generale nella gestione integrata del paziente diabetico Gaetano Piccinocchi Società Italiana di Medicina Generale Napoli Caratteristiche della Medicina Generale Primo contatto
DettagliUNA NUOVA FORMA ASSISTENZIALE IL CHRONIC CARE MODEL
UNA NUOVA FORMA ASSISTENZIALE IL CHRONIC CARE MODEL Mortalità per malattie del sistema circolatorio, tumori e malattie infettive, per 100.000 abitanti. Anni 1926-2001. Fonte: Istat 600 500 400 300 Malattie
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliIL RUOLO DELL INFERMIERE
A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright
DettagliCONGRESSO REGIONALE FADOI ANìMO PUGLIA
CONGRESSO REGIONALE FADOI ANìMO PUGLIA BISCEGLIE, 22-23 NOVEMBRE 2013 L IMPORTANZA DELL EDUCAZIONE ALLA LUCIA METTA ASLBAT La gestione del paziente diabetico alla dimissione è un punto di partenza cruciale
DettagliCORSO DI MANAGEMENT SANITARIO PER MEDICI DI ASSISTENZA PRIMARIA ASSOCIATI-ORGANIZZATI IN RETE SABATO 5 MAGGIO 2012 PADOVA HOTEL CROWNE PLAZA ORE 9.
CORSO DI MANAGEMENT SANITARIO PER MEDICI DI ASSISTENZA PRIMARIA ASSOCIATI-ORGANIZZATI IN RETE SABATO 5 MAGGIO 2012 PADOVA HOTEL CROWNE PLAZA ORE 9.00 Dott. Stefano Ivis Centro studi keiron 06/05/12 DISTRIBUZIONE
DettagliScreening del Piede Diabetico Classi di Rischio e Prevenzione
Screening del Piede Diabetico Classi di Rischio e Prevenzione Inquadramento del paziente e Gestione Multidisciplinare Dott.ssa Mattei Paola PIEDE DIABETICO OMS Infezione, ulcerazione e/o distruzione dei
DettagliLINEE GUIDA E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE DIABETICO Il documento è finalizzato ad individuare modalità operative che consentano una più agevole integrazione tra assistenza
DettagliGoverno clinico e sviluppo organizzativo delle cure. primarie. Drssa Silvia Lopiccoli Direttore Dipartimento Cure Primarie
Governo clinico e sviluppo organizzativo delle cure Drssa Silvia Lopiccoli Direttore Dipartimento Cure Primarie primarie Drssa Clara Vazzoler Resp UO Progettualità e governo clinico SASP 550 Medici Medicina
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliProgrammazione di gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale: applicazione del nostro modello organizzativo in un follow up di 7 anni
Programmazione di gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale: applicazione del nostro modello organizzativo in un follow up di 7 anni Bonfadini S., Agosti B., Rocca L., Zarra E., Cimino A. UO Diabetologia,
DettagliADI : il punto di vista del MMG tra presente e futuro
ADI : il punto di vista del MMG tra presente e futuro Davide Lauri, MMG Scuola di Formazione e Ricerca in Medicina di Famiglia Presidente Coop Medici Milano Citta H. Niguarda, Milano 23 Gennaio 2012 ADI
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliIl paradosso del Veneto
Audizione in Quinta Commissione del Consiglio Regionale del Veneto Venezia, 12 Luglio 2013 Il paradosso del Veneto Enzo Bonora Presidente - Sezione Veneto Trentino Alto Adige Società Italiana di Diabetologia
DettagliInnovazione organizzativa nelle cure primarie:
Innovazione organizzativa nelle cure primarie: Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro 2010-2012 obiettivi e risultati Maria Chiara Tassinari Convegno Nazionale AICM Riccione 25-26
Dettagli1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE
LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni
DettagliINFERMIERE ESPERTO TEAM DIABETOLOGICO. L infermiere opera in due dimensioni : collaborativa con gli altri operatori del team
INFERMIERE ESPERTO E TEAM DIABETOLOGICO Diabetologo L infermiere opera in due dimensioni : collaborativa con gli altri operatori del team autonoma nel processo assistenziale infermieristico di presain
DettagliI consigli per invecchiare bene: la dieta mediterranea, l attività fisica, la cura del nostro cuore, l esercizio della nostra mente
I consigli per invecchiare bene: la dieta mediterranea, l attività fisica, la cura del nostro cuore, l esercizio della nostra mente Dott.ssa Silvia Navarin Scuola di Specializzazione Medicina d Emergenza-Urgenza
DettagliPROPOSTA PER UNA GESTIONE CONDIVISA
DIABETE MELLITO TRA MEDICO DI MEDICINA GENERALE E DIABETOLOGO. PROPOSTA PER UNA GESTIONE CONDIVISA 5 DICEMBRE 2014 SECONDA edizione sede della Asociazione Artigiani e Piccola impresa Città della riviera
DettagliPROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO
PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata
DettagliFPF SINDROME METABOLICA
GUIDA OPERATIVA FPF SINDROME METABOLICA Sommario 1 OBIETTIVO... 2 1.1 Metodologia operativa della rilevazione... 2 2 DEFINIZIONE DI PAZIENTE ARRUOLABILE... 2 3 ARRUOLAMENTO PAZIENTI... 4 4 INSERIMENTO
DettagliAvvio progetto sindrome metabolica. Adesione
Avvio progetto sindrome metabolica Adesione 1. i medici associati in super rete, super gruppo e CPT sono obbligati ad aderire e NON devono comunicare l'adesione al distretto di competenza; 2. I medici
DettagliDare informazioni ai pazienti: il progetto Mario Negri - Fondazione FSK
Dare informazioni ai pazienti: il progetto Mario Negri - Fondazione FSK Paola Mosconi Laboratorio di ricerca sul coinvolgimento dei cittadini in sanità Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Milano,
DettagliFlussi informativi e profili di assistenza.
Flussi informativi e profili di assistenza. Assetto Assistenziale della Gestione Integrata: 10 anni di esperienza nella Provincia di Ferrara Dario Pelizzola (Coordinamento Diabetologie Azienda Usl Ferrara)
DettagliRAZIONALE OBIETTIVI DIDATTICI
RAZIONALE Le malattie croniche respiratorie sono, a tutt oggi, tra le patologie a più alto impatto sulla sopravvivenza, sulla qualità di vita, e sull assorbimento di risorse sanitarie, economiche e professionali,
DettagliProgramma di accreditamento SIMI. Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza
Programma di accreditamento SIMI Esperienza della Medicina i 3 Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza prof. Paolo Cavallo Perin, prof. Graziella Bruno, Dept. of Medical Sciences, University
Dettagli1 corso SICOB-SID-SIO Il management peri-operatorio del paziente obeso diabetico
1 corso SICOB-SID-SIO Il management peri-operatorio del paziente obeso diabetico Padova 8 marzo 2014 Azienda ospedaliera di Padova Week Surgery Dott.ssa F. Barzon, Dott.ssa S. Fontana La chirurgia bariatrica
DettagliModalità di Gestione nelle Cure Primarie
Modalità di Gestione nelle Cure Primarie Medicina d attesa Medicina d opportunità Medicina d Iniziativa Campagne di sensibilizzazione e di prevenzione Dr. Maurizio Pozzi Modelli Generali delle Cure Primarie
DettagliGUIDA PER L ESTRAZIONE DEI REGISTRI DI PATOLOGIA ULSS 116 PADOVA
GUIDA PER L ESTRAZIONE DEI REGISTRI DI PATOLOGIA ULSS 116 PADOVA Il coordinatore informatico per i MMG/PLS della azienda ci ha comunicato che In conformità ai patti aziendali sottoscritti ogni MMG dovrà
DettagliPERCORSO ASSISTENZIALE SANITA D INIZIATIVA OSPEDALE-TERRITORIO DIABETE MELLITO TIPO 2 Azienda USL 12 di VIAREGGIO
PERCORSO ASSISTENZIALE SANITA D INIZIATIVA OSPEDALE-TERRITORIO DIABETE MELLITO TIPO Azienda USL di VIAREGGIO REV. 0 /0/03 PREMESSA Il Piano Sanitario Regionale 008-00 prevede tra gli obiettivi strategici
DettagliSeconda giornata 24 gennaio 2004 Lavoro in piccoli gruppi
Seconda giornata 24 gennaio 2004 Lavoro in piccoli gruppi L esercitazione è stata volta ad evidenziare vantaggi e criticità collegati al trasferimento nella pratica di quanto raccomandato dalla linea guida,
DettagliGESTIONE INTEGRATA OSPEDALE- TERRITORIO DEL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO
DEFINIZIONE GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE- TERRITORIO DEL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia)
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliL esperienza dell integrazione sociosanitaria in Regione Toscana
L'integrazione socio-sanitaria tra innovazione e sostenibilità L esperienza dell integrazione sociosanitaria in Regione Toscana Roma 13 giugno 2012 Società della Salute Empoli Nedo Mennuti : Direttore
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Amministrazione Qualifica GIOVANNI RIGNANESE Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Cremona Dirigente
DettagliFPF. AIR PUGLIA Art.63 Progetto Diabete. Sommario GUIDA OPERATIVA
GUIDA OPERATIVA FPF AIR PUGLIA Art.63 Progetto Diabete Sommario 1 OBIETTIVO... 2 2 PREREQUISITI... 2 3 ARRUOLAMENTO... 2 4 INSERIMENTO DATI CLINICI... 3 4.1 DIARIO VISITE: Valori pressori, BMI... 3 4.2
DettagliProgetto per l attuazione della Sanità d iniziativa nel territorio dell azienda USL 8 Arezzo
Progetto per l attuazione della Sanità d iniziativa nel territorio dell azienda USL 8 Arezzo Premessa Il PSR 2008-2010 prevede lo sviluppo della sanità d iniziativa, intesa come nuovo approccio organizzativo
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliGestione del paziente insulino trattato in Medicina Generale
Gestione del paziente insulino trattato in Medicina Generale Dr Paolo Giorgianni Area metabolica SIMG Catania Gestione: Insieme di atti tesi a condurre un iniziativa influendo in modo determinante nel
DettagliAllegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up
Allegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up Esami Routine Valori o risultato al Intervento baseline ECG Routine Neg per IVS Programmare Eco in 3-4 mesi (se compatibile
DettagliPROCEDURA DMM POS 6.6.12 Rev. 00 Pag. 1 di 6 RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE MEDICA SPECIALISTICA PER L EMISSIONE O IL RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA
PROCEDURA DMM POS 6.6.12 Rev. 00 Pag. 1 di 6 RILASCIO DELLA INDICE 1 RILASCIO DELLA... 1 1... 1 2 IL RILASCIO DELLA... 2 2... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1. Riferimenti...
DettagliVI Sessione Modelli organizzativi per le malattie croniche.
VI Sessione Modelli organizzativi per le malattie croniche. Il progetto IGEA in Piemonte: assistenza integrata per le persone con diabete mellito. A.Ozzello ASL TO 3 S.S.V.D. di Diabetologia e Malattie
DettagliLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE PER I MALATI IN FASE AVANZATA DI MALATTIA IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
Relatore Penna Pietro Giuseppe MMG Responsabile area Hospice e Case Protette I Medici di MG hanno da sempre praticato le cure Palliative In fase avanzata di malattia Fino agli anni 80, in prov. di R.E.
DettagliBologna 22 ottobre. Dott. Angela Marina Codifava MMG di MO
Bologna 22 ottobre Dott. Angela Marina Codifava MMG di MO Job description del Medico generale 50-60 contatti die per 1300-1500 pz * Attività ambulatoriale 5-6 ore die visite generali 61,3%, accessi veloci
DettagliEDUCAZIONE SANITARIA...
EDUCAZIONE SANITARIA... Satta Hai Anna Siamo negli anni 20, l inizio dell era insulinica: prende forma l idea che il diabetico debba essere adeguatamente istruito e motivato (cioè educato). Questa nuova
DettagliDALLA MEDICINA DI ATTESA ALLA MEDICINA DI INIZIATIVA. Apparato cardiocircolatorio: LEONARDO DA VINCI; 1494-95. 95.
DALLA MEDICINA DI ATTESA ALLA MEDICINA DI INIZIATIVA Apparato cardiocircolatorio: LEONARDO DA VINCI; 1494-95. 95. AUMENTANO GLI ANZIANI Indice di Vecchiaia nei paesi dell Unione Europea 1997 Prometeo Atlas
DettagliDIREZIONE CENTRALE SALUTE E PROTEZIONE SOCIALE Servizio assistenza sanitaria PROGRAMMA DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA RIVOLTO AL SOGGETTO DIABETICO
DIREZIONE CENTRALE SALUTE E PROTEZIONE SOCIALE Servizio assistenza sanitaria PROGRAMMA DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA RIVOLTO AL SOGGETTO DIABETICO 1. Premessa 2. Offerta formativa regionale 3. Personale 4.
DettagliREGIONE MARCHE Giunta Regionale SERVIZIO SALUTE P.F. SANITA PUBBLICA
Progetto relativo alla linea del PNP Prevenzione del Rischio Cardiovascolare Referente: Dr. Alberto Deales Obiettivi iniziali del progetto : Il progetto rappresentava uno studio pilota finalizzato a valutare
DettagliAllegato A. 1. Il modello assistenziale
Allegato A Accordo tra Regione Toscana e Organizzazioni Sindacali rappresentative della Medicina Generale sul ruolo della Medicina Generale nell attuazione del PSR 2008-2010 Premessa La regione Toscana
DettagliGabriella Levato - FIMMG Lombardia. Esperienze fatte: BuongiornoCReG. #buongiornocreg
2 Gabriella Levato - FIMMG Lombardia Esperienze fatte: BuongiornoCReG #buongiornocreg 3 Dalla delibera al bando.. DGR IX/937 1 DICEMBRE 2010 DETERMINAZIONE IN ORDINE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO
DettagliGESTIONE INTEGRATA OSPEDALE- TERRITORIO DEL PAZIENTE CON ICTUS CEREBRI
GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE- TERRITORIO DEL PAZIENTE CON ICTUS CEREBRI DEFINIZIONE Il Ministero della Salute ha definito l ictus come : una sindrome caratterizzata dall'improvviso e rapido sviluppo di
DettagliDESTINATARI DELL INIZIATIVA: MEDICO CHIRURGO INFERMIERE
RAZIONALE Le malattie croniche respiratorie sono, a tutt oggi, tra le patologie a più alto impatto sulla sopravvivenza, sulla qualità di vita, e sull assorbimento di risorse sanitarie, economiche e professionali,
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliArgomenti. Sesto al Reghena (PN), 4 dicembre 2009 CONTESTO APPLICAZIONE DEL PROJECT MANAGEMENT AD UN PERCORSO INTEGRATO DI CURA CONCLUSIONI
DISEGNO ED ATTUAZIONE DI PERCORSI INTEGRATI DI CURA SULLA BASE DEI METODI DI PROJECT MANAGEMENT Salute, centralità del cittadino, percorsi integrati di cura Sesto al Reghena (PN), 4 dicembre 2009 Ettore
Dettaglila riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA
auditorium di s. apollonia, firenze 17 aprile 2012 la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA Sandra Moretti Bruna Lombardi U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale Azienda
Dettagli