ritenuto di approvare il Piano Giovani (2011/2013) e le relative Misure di attuazione, allegato A) alla presente per farne parte integrante;
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- Carlo Cirillo
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1 REGIONE PIEMONTE BU49 07/12/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n Approvazione del Piano Giovani (2011/2013). A relazione degli Assessori Coppola, Porchietto: La crisi globale che sta attraversando l economia mondiale ha determinato effetti negativi che stanno incidendo profondamente, al pari delle regioni europee più industrializzate, nel tessuto economico e produttivo piemontese. La crescita della disoccupazione giovanile, che ha toccato negli ultimi anni livelli altissimi, rappresenta uno degli effetti più evidenti e preoccupanti. Il tasso di disoccupazione giovanile nel nostro Paese, secondo recenti dati ISTAT relativi al 2010, ha raggiunto il livello record del 29%, registrando nel Nord-Ovest il 21,3%. In questo contesto il Piemonte passa dal 15% al 24% circa, facendo della nostra, tra le regioni maggiormente industrializzate, quella che ha subito il più pesante aumento della disoccupazione giovanile. Per far fronte a tutti gli effetti della crisi, che richiedono interventi strutturali che mettano in moto anche strumenti straordinari che incidano profondamente nel tessuto economico locale e diano impulso al sistema produttivo per creare le condizioni per riagganciare le regioni meno colpite dalla crisi e promuovere nuove opportunità di crescita, la Regione Piemonte ha già posto in essere misure per il lavoro e l occupazione e per la competitività del sistema economico e produttivo. Con DGR n del 29 giugno 2010, la Giunta regionale ha approvato il Piano straordinario per l occupazione, quale strumento emergenziale diretto, nel breve periodo, al sostegno e alla salvaguardia del lavoro e dell occupazione e alla creazione dei presupposti favorevoli alla ripresa produttiva. Con DGR n del 10 novembre 2010 sono state poi adottate Le Linee Guida del Piano Pluriennale per la Competitività, basate su criteri di aumento qualitativo e quantitativo della produzione e una migliore organizzazione del lavoro e dei servizi, che tra l altro prevedono il sostegno ai giovani come una delle priorità per la nostra regione e che rappresentano il quadro di riferimento generale per la redazione del Piano Giovani allegato. Tutto quanto premesso, ritenuto di approvare il Piano Giovani (2011/2013) e le relative Misure di attuazione, allegato A) alla presente per farne parte integrante; dato atto che la Misura contrassegnata con il n. 4 non può essere considerata una Misura vera e propria, ma una scheda contenente indirizzi e criteri di intervento che per ragioni di uniformità riveste la forma delle altre Misure del Piano; dato atto inoltre che le Misure contrassegnate con i numeri 6, 7 e 10 ricadono sotto la disciplina del regime di aiuto de minimis di cui al Reg. (CE) 1998/2006 della Commissione e verranno concessi in conformità alle linee guida e agli orientamenti applicativi approvati con DGR n del e che le restanti Misure (la n. 1 in quanto la deduzione IRAP prevista si configura come intervento generale su tutto il settore economico privato, le altre in quanto i soggetti beneficiari non sono PMI) non sono considerate regime di aiuto ai sensi della vigente normativa comunitaria;
2 ritenuto opportuno istituire una Unità Tecnica Permanente allo scopo di migliorare le modalità di attuazione delle Misure e dei progetti del Piano nella fase di stesura e di attuazione dei bandi, da costituirsi a cura della Direzione Attività Produttive, composta da: - n. 2 funzionari regionali designati dalla Direzione Attività Produttive; - n. 2 funzionari regionali designati dalla Direzione Istruzione, Formazione professionale e Lavoro; - n. 1 funzionario regionale designato dalla Direzione Cultura, Turismo e Sport; - n. 1 componente designato da Finpiemonte SpA; ritenuto opportuno altresì istituire una Commissione consultiva del Piano con compiti di monitoraggio e valutazione nella fase di attuazione dei bandi e di verifica della loro efficacia ed efficienza, da costituirsi congiuntamente a cura delle Direzioni Attività Produttive e Istruzione, Formazione professionale e Lavoro, composta da: - n. 4 componenti designati in primis dalle organizzazioni imprenditoriali dell industria, dell artigianato e del commercio, demandando alle Direzioni incaricate di provvedere con proprio atto all integrazione della composizione della Commissione con componenti designati dalle altre organizzazioni imprenditoriali interessate; - n. 3 componenti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti maggiormente rappresentative; ritenuto opportuno individuare quale soggetto gestore delle Misure, così come indicate nel Piano Giovani, Finpiemonte SpA (ente in house della Regione istituito con L.R. n. 17/2007), con la quale sarà sottoscritta, nell ambito della Convenzione quadro vigente in attuazione della DGR n del 22 marzo 2010), idonea specifica convenzione per la regolazione dei rapporti tra Regione e Finpiemonte SpA medesima; ritenuto opportuno stanziare la somma di ,00, comprensivi dei pagamenti dei corrispettivi di gestione dovuti a Finpiemonte SpA nel limite massimo di ,00, a valere sulle risorse di cui alle UPB DB16021 e DB16022 del bilancio 2011 per far fronte alle spese di avvio del Piano Giovani ; dato atto che la Misura n. 9 trova copertura finanziaria a valere sui fondi di cui alla DGR n del e s.m.i.; richiamata la DGR n del 7/11/2011 avente ad oggetto Programma 2011/2015 per le Attività Produttive (L.R. n. 34/2004): modifiche ed integrazioni all Asse I Competitività delle imprese e all Asse 5 Assistenza Tecnica. La Giunta regionale, visto l art. 56 dello Statuto, ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge, delibera - di approvare il Piano Giovani (2011/2013) e le relative Misure di attuazione, allegati a far parte integrante della presente deliberazione (Allegato A);
3 - di individuare quale soggetto gestore delle Misure così come indicate nel Piano Giovani Finpiemonte SpA (ente in house della Regione istituito con L.R. n. 17/2007), con la quale sarà sottoscritta, nell ambito della Convenzione quadro vigente in attuazione della DGR n del 22 marzo 2010, idonea specifica convenzione per la regolazione dei rapporti tra Regione e Finpiemonte SpA medesima; - le Misure contrassegnate con i numeri 6, 7 e 10 ricadono sotto la disciplina del regime di aiuto de minimis di cui al Reg. (CE) n. 1998/2006 della Commissione e verranno concessi in conformità alle linee guida e agli orientamenti applicativi approvati con DGR n del ; - di demandare alle Direzioni Attività Produttive e Istruzione, Formazione professionale e Lavoro il coordinamento tecnico del Piano; - di demandare alle Direzioni regionali indicate nelle singole Misure del Piano l attuazione e l adozione dei relativi bandi in relazione alla loro competenza; - di istituire l Unità Tecnica Permanente e la Commissione consultiva del Piano, allo scopo di migliorare le modalità di attuazione delle Misure e dei progetti, con la composizione e con i compiti in premessa indicati, demandando altresì alle Direzioni incaricate di provvedere con proprio atto all integrazione della composizione della Commissione consultiva del Piano con componenti designati dalle altre organizzazioni imprenditoriali interessate; - di far fronte alle spese di avvio del Piano con lo stanziamento di ,00, comprensivi dei pagamenti dei corrispettivi di gestione dovuti a Finpiemonte SpA nel limite massimo di ,00, a valere sulle risorse di cui alle UPB DB16021 e DB16022 del bilancio 2011; - la Misura n. 9 trova copertura finanziaria a valere sui fondi di cui alla DGR n del e s.m.i.; - alle restanti spese si farà fronte con le risorse che si renderanno disponibili nel bilancio pluriennale dell anno di riferimento. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell art. 61 dello Statuto e dell art. 5 della legge regionale n. 22/2010. (omissis) Allegato
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5 Tra gli effetti più evidenti e preoccupanti della profonda crisi che ha investito le economie di tutto il mondo vi è certamente la crescita della disoccupazione giovanile, che ha toccato livelli altissimi tra il 2009 e 2010 e non mostra ancora evidenti segni di calo. Nel 2008 nei paesi industrializzati il tasso di disoccupazione giovanile si assestava su valori medi del 13.1% a fronte di un tasso di disoccupazione della popolazione adulta del 4.8%, rispettando un rapporto di circa 1:3 che ha caratterizzato gli anni più recenti. A partire dal 2008, quando la crisi ha cominciato a manifestare il suo effetto, il tasso di disoccupazione della popolazione adulta nei paesi industrializzati ha cominciato a salire costantemente, passando al 5,9% nel 2009, al 6,9% nel 2010 e ad un previsto 7,1% nel Purtroppo, gli effetti sono stati ben più drammatici tra i giovani tra i 15 e i 24 anni, per i quali il tasso di disoccupazione è cresciuto dal 13,1% medio al 16,6% nel 2009 e al 19,4% nel 2010 fino al 20% previsto nel Naturalmente vi sono considerevoli differenze tra paesi, poiché si va da una situazione come quella spagnola dove il tasso ha raggiunto livelli del 40% a quella tedesca in cui il tasso è rimasto sostanzialmente inalterato al 10%, a testimonianza dell importanza di porre in essere buone politiche di competitività e sviluppo e di possedere un sistema di apprendistato e accompagnamento al lavoro molto efficiente. Il nostro paese non ha fatto eccezione nel subire l impatto occupazionale della crisi. Secondo i dati del 2009 la disoccupazione giovanile in Italia si attestava intorno al 25,4% contro una media del 19,9% dei paesi europei (27 Nazioni); il tasso di incremento rispetto al 2007 era del 5,1%, contro il 4,4% del resto dell Europa. Nel secondo trimestre del 2010, la disoccupazione giovanile in Italia ha raggiunto il 27,9%, con una media intorno al 20% nel Nord (del 21,3 al Nord- ovest), ed un massimo del 40,3% per le donne del Mezzogiorno. I dati ISTAT più recenti, relativi alla fine del 2010, parlano di un tasso di disoccupazione giovanile salito al 29%, segnando così un nuovo record. Spicca purtroppo in questo quadro il dato del Nord-ovest e, all interno del dato del Nordovest, quello del Piemonte, dove la disoccupazione giovanile dal 2008 al 2009, è passata dal 14,9% al 24,1%, mentre ad esempio In Lombardia nello stesso periodo è passata dal 12,5% al 18,5%, con una media nazionale 2009 pari al 26,6%. A conferma di ciò, il quadro che emerge dai diversi osservatori piemontesi mostra un numero di assunzioni dal 2009 al 2010 che per aumenta solo dell 1,1% per i giovanissimi sotto i 24 anni, mentre per i giovani tra i 25 e i 34 l aumento è del 3,4% e per gli over35 l aumento è di circa il 13%. Anche nei primi mesi del 2010, negli avviamenti al lavoro, l unica fascia d età che non ha mostrato una inversione di tendenza, continuando a diminuire, è quella degli under25.
6 E quindi il Piemonte la regione italiana tra quelle maggiormente industrializzate ad aver subito il più severo aumento della disoccupazione giovanile. E per questa ragione che, dopo aver posto in essere le misure emergenziali per il lavoro e l occupazione, il Governo Regionale intende predisporre un pacchetto di misure specificamente orientate ai giovani, al fine di contrastare la dinamica in atto. Il riferimento concettuale è quello del Piano per la Competitività, che già identificava una serie di condizioni di contesto e fattori abilitanti indispensabili a fare sì che le politiche specifiche in tema di industria, ricerca, innovazione ed energia si possano tradurre su ampia scala in crescita e occupazione. Tra queste, in ordine di priorità assoluta, vi è certamente il sostegno ai giovani piemontesi, sulla base della considerazione che nessuno dei processi di trasformazione prefigurati nel Piano per la Competitività potrà manifestare i propri effetti senza che mutino strutturalmente le possibilità di accesso dei giovani ai principali processi di sviluppo. Il Piano per i Giovani rappresenta quindi la traduzione concreta di questa volontà ed è disegnato affinché le energie imprigionate in un sistema generazionalmente ingessato vengano liberate e restituite al territorio, nell interesse di tutti. A questo scopo, il Governo Regionale ha ritenuto di dover operare in tre direzioni sinergiche e complementari: primo la rimozione degli ostacoli all accesso al sistema delle opportunità, secondo l individuazione di nuovi canali di interlocuzione che consentano di incorporare nell agenda politica istanze che spesso rimangono inespresse ed invisibili, terzo la costruzione di un contesto generale favorevole alla liberazione della creatività ed alla valorizzazione del merito. Il piano prevede la messa in campo di due ordini d azioni, la prima con valenza sistemica e basso impiego di risorse, la seconda articolata in misure specifiche sostenute da risorse finanziarie. Per ciò che riguarda le azioni sistemiche, esse sono in primo luogo ispirate a mettere a disposizione dei giovani piemontesi le professionalità e le esperienze di coloro che hanno già consolidato il proprio percorso professionale o imprenditoriale e desiderano mettersi a disposizione della collettività. In questa linea si collocano la costituzione di una unità tecnica di indirizzo e valutazione e di una commissione consultiva. In particolare, si costituisce l Unità tecnica permanente allo scopo di migliorare le modalità di attuazione delle Misure e dei progetti del Piano nella fase di stesura e di attuazione dei bandi e la Commissione consultiva del Piano con compiti di monitoraggio e valutazione nella fase di attuazione dei bandi e di verifica della loro efficacia ed efficienza. Inoltre, come già delineato nelle linee di indirizzo del Piano per la Competitività, crediamo fortemente nella necessità per la pubblica amministrazione di saper apprendere dai propri errori, sperimentando nuovi strumenti, aggiornandoli ed adattandoli allo scenario economico ed industriale in continuo cambiamento. Ciò potrà avvenire solo con l apertura delle strutture della pubblica amministrazione alle giovani idee, mantenendo vivo ed aperto il rapporto con le giovani classe creative ed imprenditoriali che rappresentano il futuro della nostra industria ma anche sfidando le prassi più consolidate della pubblica amministrazione. In questa direzione vanno intese le azioni per l accesso digitale e l apertura delle strutture regionali. Il secondo ordine d azioni, più specifiche ed onerose dal punto di vista finanziario, è invece finalizzato ad offrire alle giovani ed ai giovani piemontesi un sistema di opportunità adeguate alle loro capacità, consentendo loro di vincere l attrito di primo ingresso nel mondo del lavoro. In particolare, vale sottolineare come tutte le misure di questa linea siano ispirate al riconoscimento del principio del fatto che i giovani sono per noi
7 un opportunità e non un problema da risolvere. Per questa ragione abbiamo concepito misure che prevalentemente hanno un effetto duale, da un lato offrendo un opportunità ai giovani, dall altro utilizzando il loro straordinario potenziale di energia per restituire vigore al segmenti importanti della nostra economia
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9 MISURA 1 Deduzione IRAP per l assunzione di giovani OBIETTIVI L obiettivo della misura è quello di favorire l incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato. DESCRIZIONE La misura è finalizzata ad agevolare l assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell imponibile IRAP, un importo pari a ,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti in uno dei tre periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2010, per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte. BENEFICIARI Imprese, soggetti passivi dell imposta IRAP operanti in Piemonte. DESTINATARI Giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell agevolazione. AGEVOLAZIONE L agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di ,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto. RISORSE FINANZIARIE Minore introito sul bilancio regionale di Euro (stima). REGIME DI AIUTO L agevolazione non è considerata come regime di aiuto in quanto la deduzione IRAP prevista si configura come intervento generale su tutto il settore economico privato. SOGGETTO GESTORE Regione DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Risorse Finanziarie e Attività Produttive NOTE La Misura è collegata e complementare all analoga Misura II.11 Meno tasse per l occupazione del Piano straordinario per l occupazione.
10 MISURA 2 Imprenditori per i giovani sul territorio OBIETTIVI Scouting e accompagnamento delle giovani imprese nella fase di crescita. DESCRIZIONE La misura consiste nel sostegno finanziario finalizzato a promuovere lo scouting e l accompagnamento sul territorio regionale di imprese dotate di potenzialità economicoproduttive nella fase di crescita, verificandone l innovatività e le potenzialità di mercato, la sostenibilità industriale e commerciale e le capacità di sviluppo industriale e segnalandole agli investitori istituzionali (Incubatori, Piemontech, fondazioni, fondi di venture capital e private equity). BENEFICIARI Incubatori di imprese, Piemontech. DESTINATARI Giovani imprenditori piemontesi di età inferiore ai 35 anni. AGEVOLAZIONE L aiuto consiste nella copertura parziale (nella misura del 50%, fino a un massimo di 5.000) dei costi vivi di scouting e di primo accompagnamento. Tali costi potranno essere coperti in misura totale, fino a un massimo di , unitamente al riconoscimento di una success fee, in caso di perfezionamento dell investimento da parte degli investitori istituzionali. RISORSE FINANZIARIE Dotazione di Euro ,00 da suddividere tra le Misure 2, 5 e 6. REGIME DI AIUTO L agevolazione non è considerata come regime di aiuto in quanto i soggetti beneficiari non sono considerati PMI. SOGGETTO GESTORE Finpiemonte SpA DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Attività Produttive NOTE La Misura è collegata alla Mis. 1.7 del Programma pluriennale di intervento per le attività produttive ( ) L.R. 34/2004.
11 MISURA 3 Amministrazione Aperta OBIETTIVI L obiettivo della misura è offrire ai giovani laureati/laureandi di I e II livello l opportunità di confrontarsi con il funzionamento della Pubblica Amministrazione nonché di consentire loro di partecipare ai progetti nei quali si articola l attività regionale. DESCRIZIONE La misura è finalizzata a progettare e predisporre un numero significativo di stages di durata semestrale presso le direzioni regionali. BENEFICIARI Beneficiari della misura sono le direzioni regionali che, ospitando i tirocinanti, possono avvalersi della collaborazione di giovani meritevoli e del loro bagaglio di conoscenza e innovazione. DESTINATARI Giovani laureati/laureandi di I e II livello AGEVOLAZIONE Al fine di motivare i destinatari a partecipare agli stages, la Regione intende erogare a ciascun tirocinante un piccolo incentivo che potrebbe essere quantificato in circa 300,00 euro al mese. RISORSE FINANZIARIE Previsione di impegno di Euro REGIME DI AIUTO L agevolazione non è considerata regime di aiuto in quanto i soggetti beneficiari non sono considerati PMI. SOGGETTO GESTORE Regione Piemonte DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Risorse Umane e Patrimonio NOTE La legge 148/2011 dà la possibilità di svolgere un solo stage di 6 mesi nei 12 mesi successivi alla laurea. I tirocini sono subordinati a convenzioni con le Università. Si ritiene quindi di poter far svolgere gli stage a studenti provenienti dalle Università convenzionate con la Regione.
12 MISURA 4 Premialità per i giovani OBIETTIVI L obiettivo della misura è quello di agevolare l accesso dei giovani ai contributi regionali. DESCRIZIONE La misura prevede l inserimento nelle principali misure riconducibili al Piano per la competitività di elementi di priorità e/o di premialità a favore dei giovani imprenditori. Le misure interessate saranno individuate con successivo atto. BENEFICIARI Giovani imprenditori piemontesi di età inferiore ai 35 anni. AGEVOLAZIONE L agevolazione consiste nell accordare la priorità nell accesso e/o la premialità con aumento nell intensità dell agevolazione da definirsi a seconda della tipologia di misura e aiuto interessati. RISORSE FINANZIARIE Da reperirsi nell ambito della copertura finanziaria delle singole misure interessate. REGIME DI AIUTO Regimi di aiuto previsti per le misure interessate. SOGGETTO GESTORE Regione e/o Finpiemonte SpA DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Direzioni regionali competenti
13 MISURA 5 Incubatore non tecnologico OBIETTIVI Sostegno alle iniziative imprenditoriali giovanili a basso contenuto tecnologico DESCRIZIONE La misura consiste in un intervento mirato alla strutturazione degli incubatori universitari piemontesi, dei centri di assistenza tecnica (CAT) e delle organizzazioni sindacali al fine di aumentare e rafforzare le competenze e le strutture necessarie per sostenere l imprenditorialità zero/low tech nelle attività di sviluppo e crescita produttiva e commerciale. BENEFICIARI Incubatori universitari piemontesi, Centri di assistenza tecnica alle imprese artigiane e al commercio (CAT), Organizzazioni sindacali. DESTINATARI Imprese create e gestite da giovani imprenditori piemontesi di età inferiore ai 35 anni. AGEVOLAZIONE L agevolazione consiste nella concessione di un contributo pari al 50% delle spese sostenute per l acquisizione delle strutture e delle competenze necessarie all attività di sostegno agli imprenditori a bassa tecnologia fino ad un importo massimo di per incubatore. RISORSE FINANZIARIE Dotazione di Euro ,00 da suddividere tra le Misure 2, 5 e 6. REGIME DI AIUTO Non è considerato come regime di aiuto in quanto i soggetti beneficiari non sono considerati PMI. SOGGETTO GESTORE Finpiemonte SpA DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Attività Produttive NOTE La Misura è collegata alla Misura 1.7 del Programma pluriennale per le Attività Produttive 2011/2015 (L.R. n. 34/2004) e all Azione Sostegno agli incubatori prevista dalle Linee guida del Piano per la competitività
14 MISURA 6 Giovani ambasciatori della tecnologia piemontese sui nuovi mercati OBIETTIVI Incremento dell occupazione di giovani diplomati e laureati e sostegno all internazionalizzazione delle imprese. DESCRIZIONE La misura ha lo scopo di consentire ai giovani piemontesi di lavorare in qualità di agenti commerciali all estero per imprese piemontesi che tentano l inserimento e il consolidamento in nuovi mercati internazionali, con particolare riferimento ai Paesi BRIC e CESVIC (Paesi lontani ed alta crescita). I giovani interessati, dopo un adeguato periodo di formazione concordato con l azienda, verranno inseriti nella forza vendita dell impresa con contratti di diversa natura, non necessariamente a tempo indeterminato, e distaccati per un periodo compreso fra 6 mesi e 1 anno sul mercato estero scelto. La selezione avviene mettendo a disposizione delle imprese i curricula dei candidati, tra i quali le imprese possono scegliere i giovani da utilizzare. BENEFICIARI Imprese piemontesi con politiche di penetrazione e consolidamento commerciale nei mercati internazionali DESTINATARI Giovani piemontesi diplomati tecnici, laureati di I e II livello, dottorandi e dottorati. AGEVOLAZIONE L agevolazione, fino ad un massimo di ,00, consiste nella copertura dei costi di formazione iniziali per un massimo di mesi 6, delle spese di viaggio e di soggiorno e in un compenso forfetario di Euro 500,00 mensili. Ulteriori forme di incentivo possono essere previste a carico di altre misure di intervento regionale in vigore a favore delle imprese in caso di assunzione a tempo indeterminato del giovane. RISORSE FINANZIARIE Dotazione di Euro ,00 da suddividere tra le Misure 2, 5 e 6. REGIME DI AIUTO Reg (CE) n. 1998/2006 ( de minimis ) della Commissione del 15 dicembre 2006, pubblicato in GUCE L. 379/5 del 28 dicembre Gli aiuti verranno concessi in conformità alle linee guida e agli orientamenti applicativi approvati con DGR n del
15 SOGGETTO GESTORE Finpiemonte SpA DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Attività Produttive NOTE La misura è collegata alle Misure 1.7 e 3.2 del Programma pluriennale per le Attività Produttive 2011/2015 (L.R. n. 34/2004) e correlata con l Azione strategica Internazionalizzazione delle Linee guida del Piano per la competitività (DGR n del 10 novembre 2010).
16 MISURA 7 Patto generazionale per la competitività OBIETTIVI Incremento e rilancio dell imprenditorialità giovanile (imprese a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile) e del lavoro autonomo giovanile tramite il coinvolgimento di mentori, imprenditori o professionisti già affermati sul mercato con esperienza pluriennale. DESCRIZIONE La misura prevede un voucher di ,00 euro a favore di mentori (imprenditori o titolari di Partite IVA già affermati sul mercato) che per 12 mesi devono accompagnare giovani imprenditori nell avvio dell attività imprenditoriale o giovani titolari di Partita IVA nell avvio della loro attività professionale. BENEFICIARI Contributo ad imprenditori o titolari di Partite IVA mentori. DESTINATARI Giovani imprenditori e titolari di Partita IVA AGEVOLAZIONE L agevolazione consiste nel supporto del mentore a favore del neo imprenditore o del neo titolare di Partita IVA; al mentore per l attività prestata è riconosciuto in voucher forfetario per un attività annuale pari a Euro ,00, oneri finanziari inclusi. RISORSE FINANZIARIE Euro ,00 REGIME DI AIUTO Reg (CE) n. 1998/2006 ( de minimis ) della Commissione del 15 dicembre 2006, pubblicato in GUCE L. 379/5 del 28 dicembre Gli aiuti verranno concessi in conformità alle linee guida e agli orientamenti applicativi approvati con DGR n del
17 SOGGETTO GESTORE Unioncamere Piemonte DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro NOTE La base giuridica della misura è rappresentata dal Piano pluriennale per le Attività Produttive 2011/2015 (L.R. 34/04). Per la selezione dei mentori e dei neo imprenditori e dei neo titolari di partita IVA ci si avvarrà dei Comitati provinciali per l Imprenditoria femminile, degli sportelli provinciali che gestiscono i percorsi integrati d impresa (POR/FSE 2007/ Asse 1 Adattabilità, obiettivo specifico C ), degli sportelli delle otto camere di Commercio e degli Ordini professionali.
18 MISURA 8 Giovani nelle imprese OBIETTIVI Favorire l occupabilità dei giovani neodiplomati e neolaureati attraverso una formazione in ambiente produttivo e una conoscenza diretta del mondo del lavoro. DESCRIZIONE Attivazione di tirocini formativi e di orientamento per giovani neodiplomati e neolaureati entro i 12 mesi dal conseguimento del titolo di studio. La durata del tirocinio è di 3 mesi prorogabile di altri 3 mesi fino a un massimo di 6 mesi ed è prevista l assegnazione di una borsa lavoro mensile di 500,00 euro. BENEFICIARI Giovani diplomati in scuole tecniche/professionali e/o in possesso di qualifica residenti in Piemonte e laureati di primo e secondo livello presso gli Atenei piemontesi, che hanno conseguito il titolo di studio entro i 12 mesi. DESTINATARI Giovani neodiplomati e neolaureati RISORSE FINANZIARIE Risorse sui tirocini formativi e di orientamento LR 34/08 artt sul Bilancio Regionale REGIME DI AIUTO Non è considerato come regime di aiuto in quanto i soggetti beneficiari non sono considerati PMI. SOGGETTO GESTORE Province del Piemonte
19 DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Istruzione,Formazione Professionale e Lavoro NOTE La base giuridica per la misura è la LR 34/08 artt e successivi provvedimenti attuativi. In considerazione dei livelli essenziali di tutela in materia di tirocini formativi e di orientamento di cui all art. 11 del DL 138/2011 convertito in L.148/2011, i principi enunciati si integrano alla normativa regionale.
20 MISURA 9 Rafforzamento giovani laureati OBIETTIVI Attività di rafforzamento delle opportunità occupazionali e di carriera rivolte ai giovani laureati (laurea triennale) e giovani laureati che hanno conseguito la laurea magistrale o a ciclo unico. DESCRIZIONE La misura prevede la realizzazione di tirocini formativi e di orientamento individualizzati (anche all estero) composti da periodi di didattica in aula, formazione in azienda e da un ritorno in aula per sistematizzare gli apprendimenti e le esperienze assunte nel periodo di permanenza in impresa. In tale ambito il contributo pubblico è riconosciuto nella misura massima di ,00 per spese di viaggio, vitto e alloggio per tirocini formativi e di orientamento (di una durata massima di 6 mesi e avviati entro 12 mesi dal conseguimento del titolo). Inoltre alfine di supportare i destinatari in specifiche tematiche o aspetti utili alla valorizzazione dell esperienza formativa in impresa sono previste attività di tutoraggio e moduli formativi di breve durata. I moduli formativi devono essere finalizzati a colmare eventuali carenze nei saperi e nelle competenze e a fornire elementi di conoscenza utili a rendere più rapido l inserimento in impresa dei tirocinanti. Le imprese debbono essere coinvolte sin dalla fase progettuale ed esprimere le loro aspettative rispetto ai fabbisogni professionali. Nell intento di rendere capitalizzabile il percorso formativo intrapreso dai destinatari, verrà sottoscritto con ciascuno il patto formativo in cui dovranno essere esplicitati nel dettaglio i crediti universitari rilasciati dal percorso. BENEFICIARI Atenei con sedi operanti sul territorio piemontese e/o ATS tra Atenei con sede operante sul territorio piemontese. DESTINATARI Attività di rafforzamento delle opportunità occupazionali e di carriera rivolte ai giovani laureati (laurea triennale) e giovani laureati che hanno conseguito la laurea magistrale o a ciclo unico RISORSE FINANZIARIE Impegno Euro ,00 (risorse POR) REGIME DI AIUTO Non è considerato come regime di aiuto in quanto i soggetti beneficiari non sono considerati PMI.
21 DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Istruzione, Formazione professionale e Lavoro NOTE Il riferimento giuridico di questa misura è la DGR. n del 16/12/2008 e smi.
22 MISURA 10 Cooperative giovani di partite IVA OBIETTIVI Favorire la promozione e lo sviluppo di: società cooperative formate da giovani lavoratori autonomi; consorzi in forma cooperativa di imprese giovanili (imprese individuali, società di persone e società di capitali). DESCRIZIONE Concessione di finanziamenti a tasso agevolato per investimenti produttivi (macchinari, attrezzature e/o apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi, arredi, automezzi) e per attivazione o adeguamento di impianti tecnici e dei locali; concessione di contributi a fondo perduto per spese di avvio, per spese e/o consulenze (introduzione e sviluppo sistemi di gestione per la qualità, creazione di reti commerciali, certificazioni di prodotto e di controllo della produzione, introduzione e consolidamento di sistemi di rendicontazione sociale) e costi esterni di formazione professionale e manageriale dei soci. BENEFICIARI Società cooperative di nuova costituzione a mutualità prevalente formate per almeno il 60% da giovani lavoratori autonomi e consorzi di imprese costituite da giovani (imprese individuali: a conduzione giovanile, società di persone e società cooperative: almeno il 60% dei soci devono essere giovani; società di capitali: almeno i 2/3 delle quote di capitale devono essere detenute da giovani e l organo di amministrazione deve essere composto da giovani per almeno i 2/3) con sede legale ed operativa in Piemonte. DESTINATARI Giovani di età tra i 18 ed i 35 anni. AGEVOLAZIONE Contributo a fondo perduto: 50% della spesa ammissibile (tetto minimo di contributo 4.000,00 euro, tetto massimo euro ,00). Finanziamento a tasso agevolato pari al 100% della spesa ammissibile, di cui 60% della spesa con fondi regionali a tasso zero. Tetto minimo euro ,00 tetto massimo euro ,00. RISORSE FINANZIARIE Impegno non inferiore a ,00 di euro REGIME DI AIUTO Reg (CE) n. 1998/2006 ( de minimis ) della Commissione del 15 dicembre 2006, pubblicato in GUCE L. 379/5 del 28 dicembre Gli aiuti verranno concessi in conformità alle linee guida e agli orientamenti applicativi approvati con DGR n del
23 SOGGETTO GESTORE Finpiemonte S.p.A. DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro NOTE La base giuridica per la Misura è primariamente la l.r. 23/2004 Interventi per lo sviluppo e la promozione della cooperazione, ma può essere coinvolta anche la l.r. 1/2009 Testo unico in materia di artigianato.
24 DEFINIZIONI Le imprese beneficiarie e/o destinatarie delle misure sono le imprese ubicate in Piemonte a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile e precisamente : - imprese individuali: il titolare deve essere un giovane di età tra i 18 e i 35 anni; - società di persone e società cooperative: almeno il 60% dei soci devono essere giovani di età tra i 18 e i 35 anni; - società di capitali: almeno i 2/3 delle quote di capitale devono essere detenute da giovani di età tra i 18 e i 35 anni e l organo di amministrazione deve essere composto da giovani di età tra i 18 e i 35 anni per almeno i 2/3. Per imprese ubicate in Piemonte si intendono le imprese localizzate nel territorio piemontese e/o che abbiano almeno un unità produttiva localizzata nella Regione, sulla quale devono ricadere le agevolazioni e gli interventi previsti dalle misure.
www.regionepiemonte.it/pianogiovani
BENEFICIARI Imprese, soggetti passivi dell imposta IRAP operanti in Piemonte. DESTINATARI Giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età AGEVOLAZIONE Deduzione ai fini della determinazione dell imponibile
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