struttura quaternaria. supersecondaria Domini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "struttura quaternaria. supersecondaria Domini"

Transcript

1 La struttura quaternaria

2 La struttura quaternaria L ultimo livello nella gerarchia strutturale delle proteine è rappresentato dalla struttura quaternaria. Struttura supersecondaria Domini

3 La struttura quaternaria Le proteine che sono costituite da una sola catena polipeptidica sono chiamate monomeriche. Esiste un consistente numero di proteine costituite da un certo numero di catene polipeptidiche idi identiche, i chiamate subunità, che si associano in modo specifico a formare una molecola multimerica. Si dice che queste proteine hanno una struttura quaternaria. Le zone di contatto fra le subunità sono costituite da catene laterali non polari e caratterizzate da interazioni di van der Waals, legami idrogeno e talvolta ponti disolfuro intercatena. Le subunità possono funzionare in modo indipendente una dall altra oppure in modo cooperativo, così che la funzione di una subunità sia dipendente dallo stato funzionale delle altre subunità. Altre proteine sono costituite da catene polipeptidiche e quindi da subunità Altre proteine sono costituite da catene polipeptidiche, e quindi da subunità, diverse, ciascuna con una diversa funzione.

4 La struttura quaternaria Sono svariate le ragioni per cui le proteine costituite da diverse subunità (invece che da un unica enorme catena polipeptidica) sono così comuni. In particolare: - eventuali difetti possono essere riparati sostituendo la subunità difettosa. - Il sito di formazione della subunità può essere diverso da quello di assemblaggio della struttura finale e la sola informazione genetica necessaria è specificare le diverse subunità che si devono assemblare.

5 La struttura quaternaria -nel caso degli enzimi,aumentarnele i dimensioni attraverso l associazione di subunità identiche è più efficiente che aumentare la lunghezza della catena polipeptidica, poiché ogni subunità ha un sito attivo. Inoltre, la costituzione a subunità fornisce le basi strutturali per la regolazione della loro attività.

6 La struttura quaternaria Nel formare i multimeri, le subunità si dispongono in modo simmetrico, cioè occupano posizioni geometricamente equivalenti, secondo le seguenti operazioni di simmetria rotazionale: - simmetria ciclica, in cui le subunità sono correlate da un singolo asse di rotazione; - simmetria diedra, caratterizzata dalla composizione di un asse di rotazione di ordine n con un asse di rotazione di ordine 2 (che si intersecano perpendicolarmente); - altre simmetrie possibili sono quella tetraedrica, ottaedrica e icosaedrica. Kin exercises/protour1-8

7 La struttura quaternaria Alcune proteine multimeriche presentano simmetria elicoidale. Le subunità chimicamente identiche dell elica non sono strettamente equivalenti, perché, per esempio, quelle alle estremità dell elica hanno un environment diverso rispetto a quelle nel mezzo. Tuttavia l intorno di tutte le subunità nell elica, tranne quelle vicino alle estremità, sono sufficientemente simili, per cui le subunità sono dette quasiequivalenti.

8 Ivirus

9 Ivirus I virus sono parassiti costituiti da molecole di acido nucleico (DNA o RNA, a doppia o singola elica) circondate da un rivestimento protettivo costituito da proteine, chiamato capside. Alcuni virus hanno anche una membrana a doppio strato lipidico, chiamato pericapside p oenvelope, che riveste il capside. Un acido nucleico non potrebbe mai codificare una singola molecola proteica tanto grande da racchiuderlo. Il capside dei virus, quindi, è costituito da innumerevoli copie di una o alcune catene polipeptidiche. I virus hanno forme e dimensioni diverse: in particolare, il capside può essere sferico o a bastoncello.

10 Ivirus La conoscenza in dettaglio (struttura tridimensionale a livello atomico) del capside dei virus potrebbe essere importante per progettare farmaci antivirali. Per esempio, l entrata dei virus nelle cellule dei mammiferi dipende dal riconoscimento i specifico, da parte dl del capside virale, di proteine o carboidrati bid i (recettori) che si trovano sulla superficie delle cellule dei mammiferi. Questa interazione gioca un ruolo cruciale e composti che interferiscono con questa interazione dovrebbero bloccare l infezione. I siti di legame virale sulla superficie delle cellule ospite sono anche i target degli anticorpi, per cui il sistema immunitario dell ospite ha con tutta probabilità giocato un ruolo importante nell evoluzione dei virus animali. La conoscenza, quindi, delle regioni di superficie di questi virus dovrebbe aiutare a capire meglio gli adattamenti strutturali che i virus hanno evoluto per eludere le difese dell ospite.

11 Ivirus L esistenza Lesistenza di tutti i virus dipende dalla loro abilità di infettare le cellule, inducendole a generare altre particelle di virus. Le cellule infette generalmente muoiono durante questo processo. Il ciclo di infezione dei virus si può così schematizzare: - i virus rilasciano il loro acido nucleico (ss/ds-dna, ss/ds-rna) nella cellula ospite, spesso insieme a proteine virali;

12 Ivirus - la macchina biosintetica della cellula ospite viene utilizzata per la replicazione, trascrizione e traduzione dei geni virali, a spese dell espressione dei geni cellulari; - le nuove particelle di virus generate lasciano la cellula infettata per infettare nuove cellule.

13 Ivirus Immagini al Immagini al microscopio elettronico

14 Ivirus Le proteine che costituiscono il capside dei virus si dispongono in modo simmetrico o quasi-simmetrico. Sono note due possibili disposizioni (assemblaggi di natura quaternaria, quindi): -virus con capside elicoidale, in cui le subunità proteiche si associano a formare un bastoncello elicoidale; - virus con capside sferico, in cui le subunità proteiche si aggregano a formare un poliedro. Considerato l elevato numero di subunità proteiche (fino ad alcune centinaia) coinvolte nella formazione del capside dei virus, essi rappresentano l esempio più complesso di organizzazione delle proteine in struttura quaternaria.

15 Virus con capside elicoidale Un esempio di virus con capside elicoidale è dato dal virus del mosaico del tabacco (TMV). TMV ha una forma a bastoncello, è lungo circa 3000 Å, ha un diametro di 180 Å e ha una massa di 40 milioni i di dl dalton. Il suo capside è costituito da circa 2130 copie identiche di una proteina (158 aminoacidi), disposte a formare un elica destrorsa cava (diametro cavità circa 40 Å), caratterizzata da n = 16.3 subunità per giro, p =23Å. TMV contiene una molecola di RNA a singola elica che si avvolge nella cavità interna seguendo i giri dell elica elica di proteine, in modo tale che 3 nucleotidi interagiscano con una subunità proteica.

16 Virus con capside elicoidale Lo stato di aggregazione delle proteine del capside di TMV dipende dal ph e dalla forza ionica. - ph basico, bassa forza ionica: le proteine formano complessi di solo alcune subunità; - ph basico, alta forza ionica: le subunità si associano a formare dischi a doppio strato (17 subunità per disco);

17 Virus con capside elicoidale - ph neutro, bassa forza ionica: i le subunità formano corte eliche di poco più di 2 giri, chiamate protoeliche; - ph acido, bassa forza ionica: le protoeliche si impilano in modo imperfetto e alla fine si fondono a formare un lungo bastoncello elicoidale.

18 Virus con capside elicoidale Immagini al microscopio elettronico per seguire l andamento dell aggregazione dll delle proteine del dlcapside di TMV, passando da ph = 7 a ph = 5, in condizioni di bassa forza ionica.

19 Virus con capside elicoidale L analisi cristallografica a raggi X ha mostrato che ciascuna subunità del capside del virus MTV è costituita da un bundle di 4 eliche, dispostoinmodo radiale rispetto all asse dell elica del virus. asse elica virus

20 Structure of the TMV protein disk in cross section showing its polypeptide chains as ribbon diagrams.

21 Assembly of TMV. (a) The process begins by the insertion of the hairpin loop formed by the initiation sequence of the viral RNA into the protohelix s central cavity.

22 Assembly of TMV. (b) The RNA then intercalates between the layers of the protohelix, thereby ordering the disordered loop and trapping the RNA.

23 Assembly of TMV. (c) Elongation proceeds by the stepwise addition of protohelices to the top of the viral rod. Page 1378

24 Electron micrograph of partially reconstituted TMV particles showing that their two RNA tails emerge from the same end of the growing viral rod.

25 Virus con capside sferico Un altro modo in cui subunità equivalenti si dispongono a costituire il capside dei virus è quello di formare un poliedro sferico, secondo due principi base: - specificità: le subunità devono riconoscersi con precisione per formare la giusta interfaccia i di interazionii i non-covalenti, visto che i virus si assemblano spontaneamente dai loro componenti individuali; - economia genetica: il capside è costituito da molte copie di alcuni tipi di subunità. Questi due principi implicano la simmetria: pattern di legame ripetuti e Q p p p p g p specifici di unità costituenti identiche portano ad una struttura finale simmetrica.

26 Virus con capside sferico Come disporre in modo simmetrico oggetti identici in modo tale da costruire una sfera? Esiste solo un numero limitato di modi per farlo e fra questi la simmetria icosaedrica è la più alta possibile, permettendo al maggior numero di oggetti identici di formare una sfera. Lo studio del capside dei virus sferici con il microscopio elettronico e con la cristallografia a raggi X ha indicato che la simmetria icosaedrica sta alla base della loro architettura.

27 Virus con capside sferico L icosaedro è un oggetto approssimativamente sferico costituito da 20 triangoli equilateri identici. La sua simmetria è descritta da tipi diversi di rotazioni, che lo portano a coincidere con se stesso. 12 vertici (asse di rotazione di ordine 5) 20 facce (asse di rotazione di ordine 3) 30 spigoli (asse di rotazione di ordine 2) Kin exercises/viral-coat

28 Virus con capside sferico L icosaedro presenta 12 5 = 60 (o 20 3, o 30 2) posizioni equivalenti. Ogni oggetto che presenta simmetria è costituito da parti più piccole, identiche e messe in relazione una con l altra da operazioni di simmetria; tali parti vengono chiamate unità connesse da simmetria o unità asimmetriche. Le subunità proteiche che costituiscono il capside dei virus sferici sono unità asimmetriche: il numero minimo di subunità proteiche necessarie a formare il capside con simmetria icosaedrica è quindi uguale alle posizioni equivalenti dell icosaedro. Le proprietà di simmetria dell icosaedro non si limitano alla superficie ma si Le proprietà di simmetria dell icosaedro non si limitano alla superficie, ma si estendono all intero volume. Un unità asimmetrica è quindi una parte di questo volume: è un cuneo che parte dalla superficie, fino al centro dell icosaedro.

29 Virus con capside sferico L icosaedro ha 60 unità asimmetriche, per cui il numero minimo di subunità proteiche richiesto per formare il capside di un virus a simmetria icosaedrica è 60. Ciascuna unità asimmetrica può contenere una o più catene polipeptidiche.

30

31 X-Ray structure of satellite tobacco mosaic virus (STMV). The virion is shown in cutaway view along its icosahedral (T-1) 5-fold axis. From: Biochemistry Voet & Voet (2004) J. Wiley and Sons Inc.

32 Virus con capside sferico In un capside sferico costituito solo da 60 subunità proteiche ben poco spazio è lasciato alla molecola di DNA/RNA. I virus autosufficienti hanno genomi molto lunghi, che codificano per enzimi necessari alla replicazione del loro acido nucleico virale, oltre che per le proteine strutturali del capside. Questi genomi necessitano ampi spazi all interno del capside e quindi un capside più grande. Come si può costruire un capside più grande mantenendo la simmetria icosaedrica? L aumento delle dimensioni di ciascuna subunità porterebbe ad un piccolo guadagno nelle dimensioni del capside ma ad un notevole suo ispessimento. Il solo modo possibile è aumentare il numero delle subunità, cioè ciascuna unità asimmetrica dell icosaedro deve contenere più di una subunità (che possono essere identiche o diverse).

33 Virus con capside sferico Il numero totale di subunità costituenti il capside deve essere un multiplo intero di 60. Donald Caspar e Aaron Klug nel 1962 hanno dimostrato che solo alcuni multipli interi (1, 3, 4, 7, ) di 60 (subunita proteiche) sono possibili per mantenere la specificità delle interazioni all interno della simmetria icosaedrica, in modo tale che i contatti proteina-proteina siano simili. Questi multipli interi sono chiamati numeri di triangolazione T. I valori di T permessi sono dati dalla seguente formula: T = h 2 + hk + k 2 [h, k interi positivi] NelcasodiT=1le subunità proteiche si impaccano a formare l icosaedro in modostrettamente tt t equivalente. Nel caso di T > 1 le subunità si possono impaccare con pattern di legame solo leggermente diversi, in modo quasi equivalente.

34 Virus con capside sferico:t=1 I virus satellite, che sono non autosufficienti, poiché non codificano da soli tutte le funzioni richieste per la loro replicazione, hanno il capside sferico costituito soltanto da 60 catene proteiche (numeroditriangolazione T=1). ) Un esempio è il virus satellite della necrosi del tabacco, che è anche uno dei più piccoli finora conosciuti. Esso ha un diametro di 180 Å e per replicarsi ha bisogno dell aiuto del virus della necrosi del tabacco. Il suo RNA codifica per una sola catena polipeptidica (195 aminoacidi) idi) per unità asimmetrica dell icosaedro icosaedro.

35 Virus con capside sferico:t=3 Nel caso di T = 3 (180 subunità), ciascuna unità asimmetrica contiene 3 subunità proteiche (A, B e C) con un diverso environment. Le subunità A interagiscono intorno all asse di rotazione di ordine 5, mentre le subunità B e C si alternano intorno all asse di rotazione di ordine 3. Ci sono, quindi, 6 subunità (3 B e 3 C) disposte in modo pseudo-simmetrico intorno all asse di rotazione di ordine 3, che diventa quindi anche un asse di pseudo-simmetria di ordine 6. La disposizione delle subunità intorno all asse di simmetria di ordine 5 e a quello di pseudo-simmetria di ordine 6 dovrebbe essere molto simile, con piccole alterazioni delle modalità di impaccamento. T = 3

36 T = 3 icosadeltahedron. (a) Exact rotational symmetry of an icosahedron (solid symbols) plus local 6-fold, 3-fold, and 2-fold rotational axes (hollow symbols). (b) 3 quasi-equivalent sets of 60 icosahedrally related lobes. From: Biochemistry Voet & Voet (2004) J. Wiley and Sons Inc.

37 Virus con capside sferico:t=3 Un esempio di capside di virus sferico con T = 3 è dato dal virus del pomodoro (tomato bushy stunt virus). Questo virus contiene 180 catene polipeptidiche chimicamente identiche (386 aminoacidi) per un diametro totale di 330 Å. Ciascuna subunità è costituita da un dominio R, una regione di loop (a) che connette R con il dominio S, a formare il guscio virale, edaundominio P che si A proietta fuori dalla superficie. B I domini P ed S sono collegati C da una cerniera (h). Le catene polipeptidiche identiche hanno diverse strutture tridimensionali quando formano le 3 subunità A, B e C.

38 Radial organization of TBSV indicating the distribution of its protein and RNA components. From: Biochemistry Voet & Voet (2004) J. Wiley and Sons Inc.

39 X-Ray structure of the tomato bushy stunt virus (TBSV) coat protein subunit. Page 1381 From: Biochemistry Voet & Voet (2004) J. Wiley and Sons Inc.

40 Virus con capside sferico:t=3 In particolare, la cerniera (h) della subunità C è diversa da quelle nelle strutture A e B, per cui i domini S e P sono orientati in modo piuttosto diverso. Fra A e B non ci sono grandi differenze strutturali, ma solo alcune differenze locali, specialmente nelle zone di interazione. Le differenze conformazionali delle 3 subunità servono per mantenere la quasi equivalenza nella maggior parte delle regioni di contatto e accettare i 3 diversi environment. From: Biochemistry Voet & Voet (2004) J. Wiley and Sons Inc.

41 Virus con capside sferico:t=3 I domini S delle subunità A si impaccano intorno all asse di ordine 5, quelli delle subunità B e C si alternano intorno ad un asse di ordine 3. IdominiPdelle subunità C interagiscono a 2 a 2 intorno all asse di rotazione di ordine 2, mentre quelli delle subunità A e B sono messi in relazione da assi di pseudo-simmetria di ordine 2. A B C

42 Architecture of the TBSV capsid. (a) The C subunit arms of TBSV protein pack about the capsid ss exact 3- fold axes (triangle) and associate as β sheets. From: Biochemistry Voet & Voet (2004) J. Wiley and Sons Inc.

43 Architecture of the TBSV capsid. (b) A stereo cutaway drawing showing the capsid s internal scaffolding of C subunit arms. From: Biochemistry Voet & Voet (2004) J. Wiley and Sons Inc.

44 Virus con capside sferico:t=3 Un altro esempio con T = 3 è dato dai picornavirus, una grande famiglia di virus animali con RNA a singola elica. Essi sono stati classificati in 4 gruppi: - cardiovirus i (virus dell encefalomiocardite), l dit - enterovirus (virus della polio e dell epatite A), - rinovirus (virus del raffreddore), - aftovirus. Tutti questi virus hanno una massa molecolare di circa 8.5 milioni di Dalton, di cui il 30% è dovuto alla molecola di RNA. L RNA occupa l interno della sfera e si estende dal centro per un raggio di 110 Å, mentre il capside che circonda l RNA ha uno spessore di circa Å.

45 Virus con capside sferico:t=3 I loop che protrudono dal capside vengono riconosciuti dal sistema immunitario dell ospite e contengono la maggior parte dei siti di legame per gli anticorpi dell ospite. Le cavità superficiali i circondate da queste protuberanze in alcuni casi rappresentano siti specifici per i recettori sulla superficie della cellula ospite. Le proteine che costituiscono il capside dei picornavirus devono quindi avere la capacità di mantenere i siti dei recettori che rendono i virus infettivi, anche accettando mutazioni per sfuggire alle difese del sistema immunitario dell ospite.

46 Virus con capside sferico:t=3 Il capside di tutti i picornavirus è costituito da 60 copie di ciascuna delle 4 catene polipeptidiche chiamate VP1, VP2, VP3 e VP4 (quest ultima completamente all interno del capside). VP1, VP2 e VP3 sono 3 proteine diverse, senza significativa omologia di sequenza tra loro. Esse, comunque, si dispongono a formare il capside in un modo molto simile a quello osservato per i virus con le 3 catene polipeptidiche chimicamente identiche.

47 Virus con capside sferico:t=3 Questo impaccamento è ottenuto non attraverso cambiamenti conformazionali ma avendo 3 catene polipeptidiche chimicamente diverse, con differenze strutturali locali. Le subunità VP1 si dispongono intorno all asse di ordine 5 e rappresentano la cima di una montagna, mentre le subunità VP2 e VP3 si alternano ai piedi di questa montagna e VP4 ne costituisce le fondamenta.

48 Virus con capside sferico:t=3 Le subunità VP2 e VP3 si alternano intorno ad un asse di ordine 3, ma visto che sono catene polipeptidiche diverse non si può parlare in questo caso di simmetria o pseudo-simmetria simmetria. In prima approssimazione, comunque, esse sono messe in relazione da un asse di pseudo-simmetria di ordine 6, visto che le 2 catene polipeptidiche hanno una struttura tridimensionalemolto i l simile. il

49 Virus con capside sferico Il fatto che i virus sferici vegetali e alcuni di quelli animali abbiano lo stesso modo di disporre le subunità proteiche per costruire l icosaedro, fa ipotizzare che essi siano correlati dal punto di vista evoluzionistico e abbiano un ancestore comune. Questa ipotesi è supportata dall analisi del fold delle subunità proteiche costituenti il capside. L analisi cristallografica ai raggi X ha mostrato che tutte le proteine costituenti il capside dei virus sferici assumono la struttura β-antiparallela con topologia jelly roll.

50 Virus con capside sferico In generale si osserva che i loop ad una estremità del barile sono sempre corti, mentre quelli all estremità opposta sono molto lunghi e di dimensioni variabili. Tali strutture proteiche tih si possono schematizzare con un cuneo. Virus satellite della necrosi del tabacco Subunità VP2 virus raffreddore Subunità VP1 virus polio

51 Virus con capside sferico Un eccezione alla regola è rappresentata dal fold delle proteine che costituiscono il capside del batteriofago MS2 (T = 3). I l i h l In questo caso le proteine hanno la struttura di un foglietto β antiparallelo con topologia up and down.

52 Virus con capside sferico Molti farmaci sono efficaci perché si legano a siti recettoriali specifici, bloccando la funzione fisiologica della proteina. Studi di progettazione di farmaci sono stati condotti sul virus del raffreddore. Nel capside del virus del raffreddore, come in tutti i picornavirus, ci sono zone di canyon (profonde 25 Å e larghe da 12 a 30 Å) che circondano le protuberanze, formate dll dalle proteine VP1.

53 Virus con capside sferico I canyon formano il sito di legame per il recettore del virus dell influenza sulla superficie della cellula ospite. In particolare, il composto antivirale si lega a VP1, inserendosi in una cavità idrofobica sotto il pavimento del canyon.

54 Virus con capside sferico:t=4 Nel caso di T = 4 (240 subunità), ciascuna unità asimmetrica contiene 4 subunità proteiche (A, B, C e D) con un diverso environment. Le subunità A interagiscono intorno all asse di rotazione di ordine 5, le subunità D intorno all asse di rotazione di ordine 3, mentre le subunità B e C sono disposte in modo tale che 2 copie di ciascuna interagiscano intorno all asse di ordine 2, oltre a 2 subunità D. T = 4

55 Virus con capside sferico:t=4 In questo caso l asse di simmetria di ordine 2 diventa un asse di pseudo- simmetria di ordine 6. Le subunità A, B e C interagiscono intorno assi di pseudo-simmetria i di ordine 3 raggruppati intorno all asse di simmetria di ordine 5. Gli assi di pseudo-simmetriasimmetria di ordine 3 sono 60. T = 4

56 Virus con capside sferico:t=4 Un esempio di capside con T = 4 è dato dagli alfavirus, un gruppo di virus mosquito-borne che causano encefaliti, febbre, artrite ed eritemi negli animali. Questi virus sono caratterizzati i da 2 involucri i proteici, iiuno esterno costituito i da glicoproteine ed uno più interno, separati da una membrana a doppio strato lipidico. La struttura tridimensionale delle proteine che costituiscono l involucro più interno del capside degli alfavirus ricorda quella della chimotripsina e di altre proteasi a serina, ed è costituita da 2 barili β-antiparalleli con topologia a chiave greca.

57 Structure of the PBCV-1 capsid. A quasiatomic model based on fitting the X-ray structure of Vp54 to the cryo-em based image of the capsid. and Sons Inc. et (2004) J. Wiley a mistry Voet & Voe From: Biochem

La struttura terziaria delle proteine

La struttura terziaria delle proteine La struttura terziaria delle proteine 1 La struttura terziaria L arrangiamento spaziale degli aminoacidi di una singola catena polipeptidica a formare la sua struttura tridimensionale a domini viene chiamata

Dettagli

Proteine. Struttura tridimensionale Parte II

Proteine. Struttura tridimensionale Parte II Proteine Struttura tridimensionale Parte II (D.L. Nelson, M.M. Cox, Lehninger Principles of Biochemistry, 4th ed., W.H. Freeman & Co., 2005) Plot di Ramachandran Una situazione opposta a quella della glicina

Dettagli

Struttura dei Virus. Terminologia. Acido nucleico + ogni molecola che ne determina la stabilità Struttura proteica che

Struttura dei Virus. Terminologia. Acido nucleico + ogni molecola che ne determina la stabilità Struttura proteica che Struttura dei Virus Terminologia Core Capside Capsomero Nucleocapside Envelope Peplomeri Virione Acido nucleico + ogni molecola che ne determina la stabilità Struttura proteica che racchiude l acido nucleico

Dettagli

Virus. dal latino à veleno. - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri. - Parassiti endocellulari obbligati. - Dimensioni molto piccole

Virus. dal latino à veleno. - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri. - Parassiti endocellulari obbligati. - Dimensioni molto piccole Virus dal latino à veleno - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri - Parassiti endocellulari obbligati - Dimensioni molto piccole - Incapaci di moltiplicare in assenza di cellule viventi -

Dettagli

Modulo di Virologia (canali 1 e 2), AA 2016/2017 Prof. Milena Grossi Corso integrato Microbiologia e Virologia Dal 11/01/2017 al 20/01/2017 Orario

Modulo di Virologia (canali 1 e 2), AA 2016/2017 Prof. Milena Grossi Corso integrato Microbiologia e Virologia Dal 11/01/2017 al 20/01/2017 Orario Modulo di Virologia (canali 1 e 2), AA 2016/2017 Prof. Milena Grossi Corso integrato Microbiologia e Virologia Dal 11/01/2017 al 20/01/2017 Orario lezioni: Tutti i giorni Lun-Mer-Ven 11.00-13.00 Aula Sergi

Dettagli

Modulo di Virologia (canali 1 e 2), AA 2018/2019 Prof. Milena Grossi Corso integrato Microbiologia e Virologia

Modulo di Virologia (canali 1 e 2), AA 2018/2019 Prof. Milena Grossi Corso integrato Microbiologia e Virologia Modulo di Virologia (canali 1 e 2), AA 2018/2019 Prof. Milena Grossi Corso integrato Microbiologia e Virologia Dal 20/11/2018 al 14/12/2018 Orario lezioni: Martedì e Giovedì: 9.00-11.00 Aula Sergi Venerdì:

Dettagli

Morfologia virale. I virus, nella loro forma extracellulare (virione), hanno una struttura cristallizzata tipica

Morfologia virale. I virus, nella loro forma extracellulare (virione), hanno una struttura cristallizzata tipica Morfologia virale Morfologia virale I virus, nella loro forma extracellulare (virione), hanno una struttura cristallizzata tipica Per contro, all interno delle cellule in cui si replicano, non sono mai

Dettagli

07/01/2015. La trasposasi induce l escissione del trasposone. Importanza dei trasposoni come fonte di diversità genetica

07/01/2015. La trasposasi induce l escissione del trasposone. Importanza dei trasposoni come fonte di diversità genetica La trasposasi induce l escissione del trasposone In maniera dipendente da segnali ambientali o dalla replicazione della cellula batterica, l espressione della trasposasi può essere attivata e portare al

Dettagli

Le proteine sono polimeri lineari costituiti da unità base formate da oltre 40 amminoacidi. Possono assumere forme diverse a seconda della funzione

Le proteine sono polimeri lineari costituiti da unità base formate da oltre 40 amminoacidi. Possono assumere forme diverse a seconda della funzione Le proteine sono polimeri lineari costituiti da unità base formate da oltre 40 amminoacidi Hanno elevato PM Possono assumere forme diverse a seconda della funzione svolgono molteplici funzioni Tra le proteine

Dettagli

Le macromolecole dei tessuti - 1

Le macromolecole dei tessuti - 1 Le macromolecole dei tessuti - 1 Che cosa sono le proteine? Sono macromolecole complesse ad alta informazione Sono costituite da una o più catene polipeptidiche Ogni catena peptidica è composta da centinaia

Dettagli

Macromolecole Biologiche. La struttura secondaria (II)

Macromolecole Biologiche. La struttura secondaria (II) La struttura secondaria (II) Nello stesso anno (1951) in cui proposero l α elica, Pauling e Corey postularono anche l esistenza di un altra struttura secondaria: il foglietto β (β-sheet). Dopo l α elica,

Dettagli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici STRUTTURA TERZIARIA La struttura tridimensionale

Dettagli

Proteine. Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana)

Proteine. Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana) Proteine Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana) Ormoni e Fattori di crescita Anticorpi Trasporto Trasporto (emoglobina, LDL, HDL.) Fenotipo Proteine

Dettagli

Le Biomolecole II parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole II parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole II parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LA STRUTTURA TERZIARIA DI UNA PROTEINA La struttura tridimensionale adottata da una proteina è detta struttura terziaria. Essa prende in considerazione

Dettagli

Macromolecole Biologiche. La struttura secondaria (III)

Macromolecole Biologiche. La struttura secondaria (III) La struttura secondaria (III) Reverse turn Le proteine globulari hanno una forma compatta, dovuta a numerose inversioni della direzione della catena polipeptidica che le compone. Molte di queste inversioni

Dettagli

La battaglia contro l influenza

La battaglia contro l influenza La battaglia contro l influenza Il contributo della biologia strutturale allo sviluppo di inibitori della sialidasi Prof. Elena Luraschi Virus dell influenza I virus dell influenza sono virus a RNA, con

Dettagli

La replicazione dei virus (dal virus parentale ai virus della progenie)

La replicazione dei virus (dal virus parentale ai virus della progenie) La replicazione dei virus (dal virus parentale ai virus della progenie) Fasi del ciclo replicativo Essendo PARASSITI ENDOCELLULARI OBBLIGATI i virus devono: trovare entrare in contatto (aderire) penetrare

Dettagli

sono le unità monomeriche che costituiscono le proteine hanno tutti una struttura comune

sono le unità monomeriche che costituiscono le proteine hanno tutti una struttura comune AMINO ACIDI sono le unità monomeriche che costituiscono le proteine sono 20 hanno tutti una struttura comune sono asimmetrici La carica di un amino acido dipende dal ph Classificazione amino acidi Glicina

Dettagli

Classificazione dei virus

Classificazione dei virus Classificazione dei virus Criteri di classificazione International Committee on Taxonomy of Viruses Ospiti: animali, piante, batteri. Natura dell acido nucleico nel virione : RNA o DNA Simmetria del capside:

Dettagli

lati esterni altamente Idrofilici

lati esterni altamente Idrofilici I due filamenti complementari del DNA sono antiparalleli: uno è in direzione 5-3 e l altro in direzione 3-5. parte interna idrofobica lati esterni altamente Idrofilici APPAIAMENTO DELLE BASI AZOTATE: 2

Dettagli

AMMINOACIDI E PROTEINE

AMMINOACIDI E PROTEINE AMMINOACIDI E PROTEINE 1 AMMINOACIDI Gli amminoacidi sono composti organici composti da atomi di carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto e in alcuni casi anche da altri elementi come lo zolfo. Gli amminoacidi

Dettagli

BIOMOLECOLE (PROTEINE)

BIOMOLECOLE (PROTEINE) BIOMOLECOLE (PROTEINE) Proteine: funzioni Strutturale (muscoli, scheletro, legamenti ) Contrattile (actina e miosina) Di riserva (ovoalbumina) Di difesa (anticorpi) Di trasporto (emoglobina, di membrana)

Dettagli

I sei regni dei viventi. Archeobatteri (A) Eubatteri (B) Protisti (C) Piante (D) Funghi (E) Animali (F) D F

I sei regni dei viventi. Archeobatteri (A) Eubatteri (B) Protisti (C) Piante (D) Funghi (E) Animali (F) D F I sei regni dei viventi Archeobatteri (A) D F Eubatteri (B) Protisti (C) Piante (D) Funghi (E) B A Animali (F) C E I sei regni comprendono organismi viventi costituiti da cellule. In questa classificazione,

Dettagli

Diagramma di Ramachandran

Diagramma di Ramachandran Chimica Biologica A.A. 2010-2011 Diagramma di Ramachandran Diagramma di Ramachandran Catena polipeptidica La formazione in successione di legami peptidici genera la cosiddetta catena principale o scheletro

Dettagli

Macromolecole Biologiche. I domini (II)

Macromolecole Biologiche. I domini (II) I domini (II) Domini β Nonostante l elevato numero di possibili disposizioni di filamenti β (a costituire foglietti β antiparalleli) connessi da tratti di loop, i domini β più frequentemente osservati

Dettagli

Chimica Biologica A.A α-elica foglietto β reverse turn

Chimica Biologica A.A α-elica foglietto β reverse turn Chimica Biologica A.A. 2010-2011 α-elica foglietto β reverse turn Str. Secondaria sperimentalmente osservata: Si distinguono fondamentalmente tre tipi di strutture secondarie: α elica foglietto β reverse

Dettagli

COMPOSTI AZOTATI. derivanti dall ammoniaca AMMINE. desinenza -INA AMMIDE

COMPOSTI AZOTATI. derivanti dall ammoniaca AMMINE. desinenza -INA AMMIDE COMPOSTI AZOTATI derivanti dall ammoniaca AMMINE desinenza -INA AMMIDE ANCORA AMMIDI RISONANZA A M M I D I Il legame ammidico ha parziale carattere di doppio legame per la seguente risonanza: Ammidi H

Dettagli

LE PROTEINE -struttura tridimensionale-

LE PROTEINE -struttura tridimensionale- LE PROTEINE -struttura tridimensionale- Struttura generale di una proteina Ceruloplasmina Cosa sono??? Sono biopolimeri con forme ben definite. composti da molteplici amminoacidi, legati con legami peptidici

Dettagli

Riconoscimento dell antigene

Riconoscimento dell antigene Riconoscimento dell antigene Risposta immune adattativa La risposta immune innata è molto efficiente ma non sempre riesce ad impedire il diffondersi dell infezione È essenziale quindi che subentri la risposta

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 6 Il DNA in azione 3 1. Il DNA è il materiale genetico Il DNA è composto da una sequenza di nucleotidi. Ogni nucleotide comprende:

Dettagli

Proteine: struttura e funzione

Proteine: struttura e funzione Proteine: struttura e funzione Prof.ssa Flavia Frabetti PROTEINE dal greco al 1 posto costituiscono il 50% circa del peso secco della maggior parte degli organismi viventi composti quaternari (C, H, O,

Dettagli

I virus. - Luria e Darnell: Studi biochimici anni 50 e 60

I virus. - Luria e Darnell: Studi biochimici anni 50 e 60 I virus XIX secolo: Koch e Pasteur sottolineano l importanza dei batteri come patogeni. 1892: Ivanoswi: Diffusione della malattia del mosaico del tabacco attraverso un succo filtrato attraverso membrane

Dettagli

a) un movimento contro gradiente di concentrazione che utilizza fonti primarie di energia

a) un movimento contro gradiente di concentrazione che utilizza fonti primarie di energia 1. Quale considerazione sulla struttura primaria di una proteina è vera? a) è caratteristica delle proteine insolubili b) i ponti S-S la stabilizzano c) i ponti H la stabilizzano d) la proteina assume

Dettagli

Attacco/Adsorbimento del virus alla cellula ospite

Attacco/Adsorbimento del virus alla cellula ospite Attacco/Adsorbimento del virus alla cellula ospite La proteina virale o anti-recettore si lega al recettore presente sulla superficie della cellula Virus dell influenza: emoagglutinina (HA, si lega a glicoproteine

Dettagli

Cosa sono i virus? Cosa sono i virus? Cosa sono i virus? I virus sono virus. dal punto di vista della cellula e dell organismo infettato

Cosa sono i virus? Cosa sono i virus? Cosa sono i virus? I virus sono virus. dal punto di vista della cellula e dell organismo infettato I virus sono virus Cosa sono i virus? etimologia: veleno uso arcaico del termine: germe patogeno uso moderno del termine: riservato ai virus, e cioè Cosa sono i virus? dal punto di vista della cellula

Dettagli

Composti organici. I composti organici. Atomi e molecole di carbonio. Atomi e molecole di carbonio. Gruppi funzionali. Isomeri

Composti organici. I composti organici. Atomi e molecole di carbonio. Atomi e molecole di carbonio. Gruppi funzionali. Isomeri I composti organici Atomi e molecole di carbonio Carboidrati Lipidi Proteine Acidi nucleici Composti organici Materiale composto da biomolecole - Formate in buona parte da legami ed anelli di carbonio.

Dettagli

Il gruppo peptidico ha una struttura rigida e planare, dovuta al parziale. legame peptidico. O O - N N + H H

Il gruppo peptidico ha una struttura rigida e planare, dovuta al parziale. legame peptidico. O O - N N + H H Il legame peptidico Il gruppo peptidico ha una struttura rigida e planare, dovuta al parziale (~40 %) carattere di doppio legame del legame peptidico. O O - C C N N + H H Il legame peptidico pp Il legame

Dettagli

Alcol + alcol etere R-OH + R -OH R-O-R + H 2 O Aldeide + alcol emiacetale R-CHO + R -OH R-CHOH-O-R Acido + Acido anidride R-COOH + R -COOH

Alcol + alcol etere R-OH + R -OH R-O-R + H 2 O Aldeide + alcol emiacetale R-CHO + R -OH R-CHOH-O-R Acido + Acido anidride R-COOH + R -COOH Nomenclatura AMIDI Alcol + alcol etere R-OH + R -OH R-O-R + H 2 O Aldeide + alcol emiacetale R-CHO + R -OH R-CHOH-O-R Acido + Acido anidride R-COOH + R -COOH R-CO-O-CO-R + H 2 O Alcol + Acido estere R-COOH

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it Proteine semplici costituite dai soli amminoacidi

scaricato da www.sunhope.it Proteine semplici costituite dai soli amminoacidi Proteine semplici costituite dai soli amminoacidi Proteine coniugate costituite dagli amminoacidi + porzioni di natura non amminoacidica dette GRUPPI PROSTETICI Le Proteine coniugate prive del gruppo prostetico

Dettagli

Il carbonio è l elemento di base delle biomolecole. Una cellula batterica può contenere fino a 5000 tipi diversi di composti organici.

Il carbonio è l elemento di base delle biomolecole. Una cellula batterica può contenere fino a 5000 tipi diversi di composti organici. Il carbonio è l elemento di base delle biomolecole Una cellula batterica può contenere fino a 5000 tipi diversi di composti organici. 1 Il carbonio deve acquistare quattro elettroni per essere stabile

Dettagli

STRUTTURA TRIDIMENSIONALE DELLE PROTEINE

STRUTTURA TRIDIMENSIONALE DELLE PROTEINE STRUTTURA TRIDIMENSIONALE DELLE PROTEINE Biologia della Cellula Animale 2016 1 STRUTTURA PROTEINE Cooper: The Cell, a Molecular Approach, 2 nd ed. http://en.wikipedia.org/wiki/protein_structure STRUTTURA

Dettagli

DNA: Struttura e caratteristiche

DNA: Struttura e caratteristiche DNA: Struttura e caratteristiche Il DNA è un acido nucleico formato da monomeri detti nucleotidi. Ogni nucleotide è formato da: Zucchero pentoso (desossiribosio) Gruppo fosfato Base azotata Basi azotate:

Dettagli

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza LUCA: Last Universal Common Ancestor 1 µm ARCHAEA La morfologia e le dimensioni degli

Dettagli

Aminoacidi. Gli α-aminoacidi sono molecole con almeno due gruppi funzionali legati al carbonio α

Aminoacidi. Gli α-aminoacidi sono molecole con almeno due gruppi funzionali legati al carbonio α Aminoacidi Gli α-aminoacidi sono molecole con almeno due gruppi funzionali legati al carbonio α 1 Isomeria ottica Tutti gli AA, esclusa la glicina, presentano almeno un atomo di carbonio asimmetrico, il

Dettagli

L ACQUA E LE SUE PROPRIETÀ

L ACQUA E LE SUE PROPRIETÀ L ACQUA E LE SUE PROPRIETÀ L acqua è una sostanza indispensabile per tutte le forme di vita. Ogni molecola di acqua (H2O) è formata da due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno, uniti tramite due legami

Dettagli

Formula generale di un amminoacido

Formula generale di un amminoacido Formula generale di un amminoacido Gruppo carbossilico Gruppo amminico Radicale variabile che caratterizza i singoli amminoacidi Le catene laterali R degli amminoacidi di distinguono in: Apolari o idrofobiche

Dettagli

Prefazione Capitolo 1 Introduzione Capitolo 2 Struttura dei virioni

Prefazione Capitolo 1 Introduzione Capitolo 2 Struttura dei virioni INDICE Prefazione XI Capitolo 1 Introduzione I virus sono diversi dagli altri organismi viventi 2 Storia della virologia 4 Ospiti viventi animali e vegetali 6 Le colture cellulari 9 Metodi sierologici

Dettagli

Immagini e concetti della biologia

Immagini e concetti della biologia Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia 2 A3 Le molecole biologiche 3 Il carbonio è l elemento di base delle biomolecole Una cellula batterica può contenere fino a 5000 tipi diversi di composti

Dettagli

Nucleotidi e acidi nucleici

Nucleotidi e acidi nucleici Nucleotidi e acidi nucleici ACIDI NUCLEICI Biomolecole fondamentali per tutti gli organismi viventi Unici nella capacità di autoduplicazione Conservazione e trasmissione da una generazione all altra dell

Dettagli

Assemblaggio del capside e impacchettamento del genoma

Assemblaggio del capside e impacchettamento del genoma Assemblaggio del capside e impacchettamento del genoma Il sito di assemblaggio e impacchettamento dipende dal sito di replicazione e/o dal meccanismo attraverso il quale il virus viene rilasciato Nei picornavirus,

Dettagli

Macromolecole Biologiche. La struttura secondaria (I)

Macromolecole Biologiche. La struttura secondaria (I) La struttura secondaria (I) La struttura secondaria Struttura primaria PRPLVALLDGRDETVEMPILKDVATVAFCDAQSTQEIHE Struttura secondaria La struttura secondaria Le strutture secondarie sono disposizioni regolari

Dettagli

LE MEMBRANE CELLULARI

LE MEMBRANE CELLULARI LE MEMBRANE CELLULARI Sono strutture sovramolecolari che racchiudono e delimitano l ambiente intracellulare e negli eucarioti anche gli organuli citoplasmatici. Hanno funzione di Protezione. Sostegno.

Dettagli

PROTEINE dal greco al 1 posto costituiscono il 50% circa del peso secco della maggior parte degli organismi viventi

PROTEINE dal greco al 1 posto costituiscono il 50% circa del peso secco della maggior parte degli organismi viventi POTEINE dal greco al 1 posto costituiscono il 50% circa del peso secco della maggior parte degli organismi viventi composti quaternari (,, O, N) macromolecole organiche, molecole informazionali, polimeri

Dettagli

FARMACODINAMICA. La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci.

FARMACODINAMICA. La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. FARMACODINAMICA La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. La farmacodinamica si propone di: * identificare i siti d azione dei farmaci * delineare le interazioni

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 10 Le basi della biochimica 3 Sommario 1. Le molecole biologiche si dividono in quattro classi 2. I carboidrati sono il «carburante»

Dettagli

Le proteine o protidi

Le proteine o protidi Le proteine o protidi A differenza di glucidi e lipidi (che di regola non contengono azoto), le proteine sono composti organici quaternari, che possiedono sempre atomi di azoto nella loro molecola (quasi

Dettagli

PARAMYXOVIRUS. Caratteristiche generali

PARAMYXOVIRUS. Caratteristiche generali 1 PARAMYXOVIRUS Caratteristiche generali La famiglia Paramyxoviridae (paramixovirus) comprende un ampio gruppo di virus responsabili di patologie notevolmente diverse sia per l uomo sia per gli animali.

Dettagli

Regolazione dell espressione genica

Regolazione dell espressione genica Regolazione dell espressione genica Ogni processo che porta dal DNA alla proteina funzionale è soggetto a regolazione. Il primo processo relativo alla trascrizione è il più importante punto di regolazione

Dettagli

REGOLAZIONE DELLA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI

REGOLAZIONE DELLA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI LEZIONE XI REGOLAZIONE DELLA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI Dott. Paolo Cascio IL PROMOTORE DEL VIRUS SV 40 PRESENTA 1 SEQUENZA TATA E 3 CG BOX. PIU LONTANO, PERO, SONO SITUATE ALTRE 2 REGIONI PIUTTOSTO

Dettagli

Criteri di classificazione

Criteri di classificazione Cosa sono? Entità: non si ritengono organismi viventi infatti sono classificati in un impero diverso rispetto a quello cellulare impero virale Submicroscopiche: non sono visibili al M.O., ma solo a quello

Dettagli

Acidi Nucleici: DNA = acido deossiribonucleico

Acidi Nucleici: DNA = acido deossiribonucleico Acidi Nucleici: DNA = acido deossiribonucleico depositario dell informazione genetica RNA: acido ribonucleico trascrizione e traduzione dell informazione genetica dogma centrale della biologia molecolare

Dettagli

2. Virus e proteine virali: dalla struttura alla funzione biologica

2. Virus e proteine virali: dalla struttura alla funzione biologica 2. Virus e proteine virali: dalla struttura alla funzione biologica Mario Milani mario.milani@mi.infm.it http://digilander.libero.it/mario.milani/teaching.html virus A) virus privo di membrana!! i virus

Dettagli

30/10/2015 LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DELLE PROTEINE

30/10/2015 LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DELLE PROTEINE LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DELLE PROTEINE 1 CARATTERISTICHE DEL LEGAME PEPTIDICO lunghezza intermedia tra un legame singolo e uno doppio ibrido di risonanza per il parziale carattere di doppio

Dettagli

Introduzione alla biologia della cellula. Lezione 3 Le biomolecole DNA e RNA

Introduzione alla biologia della cellula. Lezione 3 Le biomolecole DNA e RNA Introduzione alla biologia della cellula Lezione 3 Le biomolecole DNA e RNA Acidi nucleici DNA (acido desossiribonucleico) RNA (acido ribonucleico) Sono polimeri di monomeri detti NUCLEOTIDI Un nucleotide

Dettagli

Alberts et al., L ESSENZIALE DI BIOLOGIA MOLECOLARE DELLA CELLULA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

Alberts et al., L ESSENZIALE DI BIOLOGIA MOLECOLARE DELLA CELLULA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005 La conversione dell informazione da una forma ad un altra è il punto critico della trasmissione e prende il nome di: TRASDUZIONE DEL SEGNALE Nella comunicazione cellulare: Molecola segnale Proteina recettore

Dettagli

Nel DNA e nell RNA i nucleotidi sono legati covalentemente da legami fosfodiesterei.

Nel DNA e nell RNA i nucleotidi sono legati covalentemente da legami fosfodiesterei. DNA e RNA Composizione e proprietà Struttura Analisi 1 STRUTTURA DAGLI ACIDI NUCLEICI Nel DNA e nell RNA i nucleotidi sono legati covalentemente da legami fosfodiesterei. I gruppi fosforici hanno pka vicino

Dettagli

DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle

DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle proteine. Tuttavia il flusso unidirezionale di informazioni

Dettagli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici Studio delle macromolecole Lipidi

Dettagli

Virus. dal latino veleno. - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri. - Parassiti endocellulari obbligati. - Dimensioni molto piccole

Virus. dal latino veleno. - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri. - Parassiti endocellulari obbligati. - Dimensioni molto piccole Virus H1 dal latino veleno - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri - Parassiti endocellulari obbligati - Dimensioni molto piccole - Incapaci di moltiplicare in assenza di cellule viventi -

Dettagli

Di cosa è fatta una cellula?

Di cosa è fatta una cellula? Di cosa è fatta una cellula? Composizione delle cellule - L acqua (H 2 O) rappresenta il 70% del massa della cellula - C,H,N,O rappresentano il 96% della massa della cellula - Altri component frequenti

Dettagli

Cosa è un virus? E l entità che può essere trasmessa ad una cellula ospite adatta per iniziare una nuova infezione

Cosa è un virus? E l entità che può essere trasmessa ad una cellula ospite adatta per iniziare una nuova infezione Cosa è un virus? Parassita intracellulare obbligato Forma a bastoncello o sferica con alcune eccezioni Le particelle virali (virioni) sono prodotte come risultato dell assemblaggio di componenti preformati:

Dettagli

LIVELLI di ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA

LIVELLI di ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA LIVELLI di ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA ATOMO 1) Unità fondamentale della MATERIA, cioè di tutto ciò che ha una MASSA e occupa un VOLUME. 2) È presente si anella materia VIVENTE sia in quella NON VIVENTE.

Dettagli

Biologia. Lezione 09/11/2010

Biologia. Lezione 09/11/2010 Biologia Lezione 09/11/2010 Tutte le molecole contenute nelle cellule sono costituite da composti del carbonio Zuccheri Lipidi Proteine Acidi nucleici Polimeri Sono macromolecole formate da unità (MONOMERI)

Dettagli

scaricato da I peptidi risultano dall unione di due o più aminoacidi mediante un legame COVALENTE

scaricato da  I peptidi risultano dall unione di due o più aminoacidi mediante un legame COVALENTE Legame peptidico I peptidi risultano dall unione di due o più aminoacidi mediante un legame COVALENTE tra il gruppo amminico di un aminoacido ed il gruppo carbossilico di un altro. 1 Catene contenenti

Dettagli

Cos è la Fisiologia Scienza che studia la vita e le funzioni organiche dei vegetali, degli animali e dell uomo

Cos è la Fisiologia Scienza che studia la vita e le funzioni organiche dei vegetali, degli animali e dell uomo Cos è la Fisiologia Scienza che studia la vita e le funzioni organiche dei vegetali, degli animali e dell uomo Cosa studia? Studia l omeostasi, ovvero tutti i processi con i quali è mantenuto costante

Dettagli

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - il nucleo. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - il nucleo. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita 1 Cosa contiene il nucleo? Il nucleo non contiene solo DNA, che costituisce solo il 20% del materiale nucleare, ma anche una grande quantità di proteine chiamate nucleoproteine ed RNA. La maggior parte

Dettagli

Chimotripsina Una proteina globulare. Glicina Un amminoacido

Chimotripsina Una proteina globulare. Glicina Un amminoacido Chimotripsina Una proteina globulare Glicina Un amminoacido - In teoria un numero enorme di differenti catene polipeptidiche potrebbe essere sintetizzato con i 20 amminoacidi standard. 20 4 = 160.000 differenti

Dettagli

STRUTTURA E FUNZIONI

STRUTTURA E FUNZIONI STRUTTURA E FUNZIONI Typical Cell Membrana plasmatica Chiamata anche membrana cellulare Circonda ogni cellula Separa il contenuto cellulare dal cio che la circonda Separa il LIC dal LEC Controlla il movimento

Dettagli

Il sistema immunitario ha sviluppato un sistema altamente specializzato per la cattura degli antigeni e per la loro presentazione ai linfociti.

Il sistema immunitario ha sviluppato un sistema altamente specializzato per la cattura degli antigeni e per la loro presentazione ai linfociti. Come riescono pochi linfociti specifici per un antigene microbico a localizzare il microbo? Come riesce il sistema immunitario a produrre le cellule effettrici e le molecole piùadatte a debellare un determinato

Dettagli

FUNZIONI DELLA MEMBRANA PLASMATICA 1)Barriera di selettività

FUNZIONI DELLA MEMBRANA PLASMATICA 1)Barriera di selettività La cellula è l'unità morfo-funzionale degli organismi viventi. In quanto tale deve avere un confine per mantenere distinte le relazioni interne da quelle esterne. Questa distinzione sta alla base dell'identità

Dettagli

Plasma membrane. Endoplasmic reticulum. Nucleus. Golgi apparatus. Mitochondrion Lysosome. Ribosome

Plasma membrane. Endoplasmic reticulum. Nucleus. Golgi apparatus. Mitochondrion Lysosome. Ribosome Endoplasmic reticulum Plasma membrane Nucleus Golgi apparatus Ribosome Mitochondrion Lysosome Funzioni 1- Compartimentazione 2- Localizzazione per attività biochimiche 3- Barriera selettiva 4- Trasporto

Dettagli

La struttura della cromatina

La struttura della cromatina La struttura della cromatina Istoni e nucleosomi La cromatina Il DNA all interno del nucleo eucariotico è associato a delle proteine. Il complesso DNA-proteina si chiama cromatina. Se nuclei interfasici

Dettagli

ACIDI NUCLEICI ESPERIMENTI

ACIDI NUCLEICI ESPERIMENTI ACIDI NUCLEICI ESPERIMENTI 1869 FRIEDRICK MIESCHER Isolò per la prima volta una sostanza zuccherina leggermente acida contenente fosforo Questa sostanza venne chiamata: acido nucleico perché scoperta nel

Dettagli

Importanza della genetica dei microrganismi

Importanza della genetica dei microrganismi Importanza della genetica dei microrganismi 1.I microrganismi rappresentano un mezzo essenziale per comprendere la genetica di tutti gli organismi. 2.Vengono usati per isolare e duplicare specifici geni

Dettagli

LE MEMBRANE Le membrane sono composte da lipidi e proteine in composizioni che variano in base alla specie,al tipo cellulare e all organello.

LE MEMBRANE Le membrane sono composte da lipidi e proteine in composizioni che variano in base alla specie,al tipo cellulare e all organello. LE MEMBRANE Le membrane sono composte da lipidi e proteine in composizioni che variano in base alla specie,al tipo cellulare e all organello.il modello a mosaico fluido descrive la struttura comune a tutte

Dettagli

Costituenti chimici della materia vivente

Costituenti chimici della materia vivente Costituenti chimici della materia vivente Le macromolecole biologiche Macromolecole (dal greco macros = grande) biologiche. Classi di composti biologici multifunzionali: Polisaccaridi proteine acidi

Dettagli

Le molecole della vita

Le molecole della vita Le molecole della vita Introduzione: cose da sapere per capire. Gli atomi (es. carbonio, ossigeno, idrogeno) si uniscono a formare molecole Le molecole costituiscono tutta la materia che ci circonda Atomi

Dettagli

gruppo amminico Gli aminoacidi polimerizzano durante la sintesi delle proteine mediante la formazione di legami peptidici. gruppo carbossilico

gruppo amminico Gli aminoacidi polimerizzano durante la sintesi delle proteine mediante la formazione di legami peptidici. gruppo carbossilico gruppo amminico Gli aminoacidi polimerizzano durante la sintesi delle proteine mediante la formazione di legami peptidici. gruppo carbossilico Il legame peptidico si ha quando il gruppo carbossilico (-

Dettagli

Chimica generale e inorganica Studia gli elementi e i composti inorganici

Chimica generale e inorganica Studia gli elementi e i composti inorganici Chimica generale e inorganica Studia gli elementi e i composti inorganici Chimica organica Studia i composti organici, cioè composti che contengono atomi di carbonio Biochimica È lo studio della chimica

Dettagli

Il DNA: istruzioni per la vita Bibliografia I colori della Biologia Gatti- Giusti- Anelli Ed. Pearson

Il DNA: istruzioni per la vita Bibliografia I colori della Biologia Gatti- Giusti- Anelli Ed. Pearson Il DNA: istruzioni per la vita Bibliografia I colori della Biologia Gatti- Giusti- Anelli Ed. Pearson Una divisione equa Quando una cellula si divide, si formano due nuove cellule che contengono esattamente

Dettagli

I VIRUS. Tutti i virus esistono in due stati: EXTRACELLULARE e INTRACELLULARE. Nel primo caso si parla comnemente di virioni o particelle virali.

I VIRUS. Tutti i virus esistono in due stati: EXTRACELLULARE e INTRACELLULARE. Nel primo caso si parla comnemente di virioni o particelle virali. I VIRUS Un virus è definito come materiale nucleico (DNA o RNA) organizzato in una struttura di rivestimento proteico. Il materiale nucleico del virus contiene l informazione necessaria alla sua replicazione

Dettagli

Le proteine. Sono polimeri di amminoacidi dispos$ in sequenza. Due amminoacidi si legano tra loro formando un legame pep-dico.

Le proteine. Sono polimeri di amminoacidi dispos$ in sequenza. Due amminoacidi si legano tra loro formando un legame pep-dico. Le proteine Sono polimeri di amminoacidi dispos$ in sequenza. Due amminoacidi si legano tra loro formando un legame pep-dico. Cur$s et al. Invito alla biologia.blu Zanichelli editore 2011 1 Struttura e

Dettagli

Le biomolecole si trovano negli organismi viventi

Le biomolecole si trovano negli organismi viventi Le biomolecole si trovano negli organismi viventi I viventi sono formati per la maggior parte da acqua e molecole, chiamate biomolecole. Le biomolecole sono sostanze contenenti carbonio. I composti del

Dettagli

DNA DNA DNA Legge di complementarietà delle basi Se in un filamento è presente una T nell altro filamento deve essere presente una A. Se è presente una C nell altro ci dovrà essere una G. E possibile

Dettagli

Il legame peptidico è polare

Il legame peptidico è polare Scaricato da Il legame peptidico è polare SONO FAVORITE QUELLE CONFIGURAZIONI CHE CONSENTONO IL MAGGIOR NUMERO DI INTERAZIONI TRA LE PARTI DELLA CATENA POLIPEPTIDICA. A CAUSA DELLA POLARITA' DEL LEGAME

Dettagli

LE PROTEINE. SONO Polimeri formati dall unione di AMMINOACIDI (AA) Rende diversi i 20 AA l uno dall altro UN ATOMO DI C AL CENTRO

LE PROTEINE. SONO Polimeri formati dall unione di AMMINOACIDI (AA) Rende diversi i 20 AA l uno dall altro UN ATOMO DI C AL CENTRO LE PROTEINE SONO Polimeri formati dall unione di ATOMI DI C, H, N, O CHE SONO AMMINOACIDI (AA) Uniti tra loro dal Legame peptidico 20 TIPI DIVERSI MA HANNO STESSA STRUTTURA GENERALE CON Catene peptidiche

Dettagli

Capitolo 3 Le biomolecole

Capitolo 3 Le biomolecole apitolo 3 Le biomolecole I composti organici e i loro polimeri 3.1 La diversità molecolare della vita è basata sulle proprietà del carbonio Un atomo di carbonio può formare quattro legami covalenti. Questi

Dettagli

Virus Classe IV e V. From Wagner and Hewlett Basic virology (2003) Blackwell Science Press

Virus Classe IV e V. From Wagner and Hewlett Basic virology (2003) Blackwell Science Press Virus Classe IV e V From Wagner and Hewlett Basic virology (2003) Blackwell Science Press Replicazione genomi ad RNA dei virus delle Classi IV e V vrna è lo stampo in RI-1 In RI-1 viene prodotto lo stampo

Dettagli

La chimica della vita: i composti organici. CARBOIDRATI LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI (DNA, RNA)

La chimica della vita: i composti organici. CARBOIDRATI LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI (DNA, RNA) La chimica della vita: i composti organici. CARBOIDRATI LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI (DNA, RNA) L atomo del carbonio (C).. C. Atomo tetravalente. C C C C Gli idrocarburi I legami del carbonio 109.5 gradi

Dettagli