Documento di orientamento strategico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Documento di orientamento strategico"

Transcript

1 POR Progetto Integrato per la valorizzazione delle risorse archeologiche, architettoniche e paesistiche dei Campi Flegrei Itinerario di valenza culturale di primario interesse regionale Titolarità Regione Campania Documento di orientamento strategico Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Bacoli Comune di Monte di Procida Comune di Pozzuoli Comune di Quarto Soprintendenza BAAS di Napoli Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta Commissario per l attuazione della legge 80/86 Documento redatto a cura della struttura operativa dell Asse II del POR Campania Approvato dal Tavolo di concertazione il (Verbale n.3) Ma la riunione è del 12/07/02 1

2 Scheda sintetica CONTESTO TERRITORIALE: Campi Flegrei COMUNI INTERESSATI DAL PIT: Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto. ASSE DI RIFERIMENTO PRIMARIO: ASSE II Risorse Culturali FINALITA : Conservare e valorizzare il patrimonio storico culturale dei Campi Flegrei per creare condizioni favorevoli all innesco di processi di sviluppo locale, favorendo lo sviluppo di iniziative imprenditoriali collegate alla valorizzazione del Bene culturale nei settori dell artigianato, del turismo, dei servizi e del restauro. Creare le condizioni per l attrazione di capitali privati nel ciclo di recupero, valorizzazione e gestione dei Beni culturali, anche promuovendo la finanza di progetto. OBIETTIVI GENERALI: a) tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, naturale e paesistico inespresso dei Campi Flegrei, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile del territorio; b) estendere e qualificare le attività di spettacolo e di produzione/animazione culturale quale strumento di sviluppo qualificato ed equilibrato; c) innescare processi di sviluppo locale sostenibile; e) migliorare la qualità dei servizi culturali e dei servizi per la valorizzazione del patrimonio compresa la promozione della conoscenza e della divulgazione, anche ai fini dell innalzamento della qualità della vita; f) promuovere e sviluppare iniziative imprenditoriali, collegate alla valorizzazione del Bene Culturale nei settori del turismo, dell'artigianato, dei servizi e del restauro; g) sviluppare l imprenditorialità e la crescita delle organizzazioni legate alla ospitalità turistica; alla valorizzazione e alla diffusione della conoscenza del patrimonio culturale, naturale e paesistico dei Campi Flegrei; h) creare le condizioni per favorire la creazione di strutture ad alta specializzazione per la gestione degli interventi di restauro e valorizzazione; i) sviluppare attività di formazione per la riqualificazione e la creazione di competenze legate al patrimonio e alle attività culturali; h) restaurare il paesaggio urbano e territoriale flegreo con particolare riferimento alle aree interessate dai maggiori interventi al fine di renderle ospitali ai fini turistici. IDEA FORZA: 1) Strutturazione di un itinerario di visita architettonico - archeologico - paesistico di valenza internazionale, costituito da alcuni grandi poli di visita ( Pozzuoli, Baia, Miseno, Monte di Procida - Cappella, lago Fusaro, Cuma, lago di Averno, Quarto) connessi da percorsi di varia natura: nuovi ed antichi tunnel scavati nel tufo; strade romane sommerse, sentieri archeologico - naturalistici, percorsi su ferro, vie del mare. 2) Sviluppo del sistema culturale, ricettivo e produttivo, strettamente collegato al grande patrimonio esistente. 2

3 Premessa Nell area Flegrea si concentrano gran parte delle tipologie di problemi, ma anche delle opportunità, che si riscontrano nel perseguimento di politiche di sviluppo sostenibile in Campania. Intorno al grande giacimento archeologico di età greco-romana, ancora non sufficientemente conosciuto, tutelato e valorizzato, potenziale grande attrattore di flussi turistici nazionali ed internazionali, si concentrano, in uno strettissimo ed indissolubile rapporto, importanti valori architettonici, storici, letterari, paesaggistici, naturalistici, ma anche grandi problematiche come il delicato equilibrio idrogeologico, la presenza di un sistema vulcanico ancora attivo, un importante apparato industriale in forte crisi, un devastante abusivismo edilizio. Ciò determina allo stesso tempo, per un verso, problematiche complesse, come ad esempio, la gestione del fenomeno bradisismico nelle sue varie fasi evolutive, ma anche, per altro verso, importanti opportunità come, ad esempio, quella del termalismo, non sufficientemente valorizzato ma capace, anche da solo, di attivare importanti processi di sviluppo. Da un lato, si registrano grandi valori paesistico-ambientali, con le opportunità di valorizzazione turistica ed agrituristica; dall altro, paradossalmente, si rende necessaria una energica azione per arrestare il continuo ed indiscriminato consumo di territorio, ed il conseguente deterioramento dei caratteri architettonici e paesaggistici flegrei, sperimentando ed attivando nuove politiche attive di tutela e di valorizzazione sostenibile dei territori. All interno di questo quadro di criticità/opportunità, va comunque sottolineato il crescente aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile, e la collegata presenza di lavoro nero in un quadro di diffuso disagio sociale. I grandi Valori inespressi; la particolare inscindibilità di problemi ed opportunità di sviluppo da raccordare intorno al grande tema dei Beni culturali flegrei; la forte unitarietà territoriale; la riconoscibilità nazionale ed internazionale dei luoghi, rendono quindi necessario ed opportuno disegnare ed avviare una strategia di sviluppo, possibile e sostenibile, attraverso la formazione, nell ambito del POR Campania , di un Progetto Integrato per la valorizzazione dei Beni Culturali dei Campi Flegrei con particolare riferimento allo straordinario patrimonio archeologico, architettonico e paesistico. Alla luce di quanto sopra citato, considerato lo straordinario valore territoriale dell area, il ruolo primario ad essa assegnato anche recentemente, con l Accordo di Programma quadro sui Beni Culturali, nella strategia di sviluppo turistico e culturale della Regione Campania ed al fine della migliore efficacia dell azione tesa al raggiungimento degli obiettivi fissati, nei tempi previsti dal POR, si ritiene indispensabile, avviare la formazione di un Progetto Integrato a titolarità regionale. 3

4 Caratteristiche generali del Progetto Integrato Il POR precisa che: Il PI non è un Piano complessivo ma un complesso di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e collegate tra loro, che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio e giustificano un approccio attuativo ed unitario. In coerenza con i contenuti e con gli indirizzi della pianificazione vigente o in itinere, il PI dovrà quindi individuare, un sistema strategico di azioni e di interventi, definiti spazialmente e temporalmente, che costituirà il volano per attivare un processo di sviluppo durevole, regolato e sviluppato nel tempo, e più complessivamente, dai Piani urbanistici e dai Programmi di sviluppo regionali, provinciali e comunali. La concentrazione degli interventi è l aspetto caratterizzante dei Progetti integrati. Nell ottica della concentrazione degli interventi, richiesta dal POR, il Progetto Integrato non potrà configurarsi come un insieme indifferenziato di progetti distribuiti su tutto il territorio flegreo, ma deve essere pensato come un sistema di programmi complessi urbani o territoriali e di azioni che interesseranno le principali aree dove si accentra il principale patrimonio culturale (archeologico, architettonico e paesaggistico, in gran parte di proprietà demaniale e/o pubblica), ma spesso, e non a caso, dove sussistono le problematiche più complesse di interesse territoriale. Il sistema di azioni e di progetti del PI, dovrà tenere conto di quanto già in corso di realizzazione, o che sarà attuato da altri PI che interessano l'area Flegrea afferenti ad altri Assi del POR, e dovrà puntare al completamento ed alla ottimizzazione dei progetti di salvaguardia e di valorizzazione di queste aree rendendole pronte, al termine dell attuazione del P.I., all inserimento nei circuiti turistici internazionali. Metodologia e procedura adottate per la stesura del Documento di orientamento strategico. Ai fini della predisposizione del presente Documento di orientamento strategico si è preliminarmente analizzata la congruenza degli obiettivi del PI sopra riassunti, con l Idea Guida e con i contenuti concertati dal Patto Territoriale dei Campi Flegrei e con quanto previsto per l area Flegrea nel preliminare di PTC della Provincia di Napoli, Si è tenuto pertanto conto, dell importante e vasto lavoro di animazione e di concertazione già effettuato in questi anni dal Patto Territoriale dei Campi Flegrei, e dei documenti di analisi e di indirizzo predisposti dal Soggetto Promotore e dai Consigli Comunali. In particolare, il documento strategico del Patto, (redatto in attuazione del Protocollo d intesa tra il Patto Territoriale, il Programma della CE Terra - Posidonia, la Provincia di Napoli ed i comuni flegrei) contiene un importante perlustrazione dei processi in atto 4

5 nell area ed una esauriente sintesi dei valori esistenti e delle opportunità di sviluppo sostenibile, Tali documenti sono stati ripetutamente citati e sintetizzati nella stesura del presente documento. Si riscontra, per altro verso, una sostanziale congruenza con gli obiettivi di pianificazione contenuti nel preliminare di Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Napoli, attualmente in corso di definizione finale. Si ritiene pertanto fondamentale uno stretto coordinamento con la Provincia di Napoli, sulla base delle analisi e degli indirizzi programmatici del PTC, in avanzata fase di progettazione, e dell importante ruolo di assistenza e coordinamento che assume la Provincia in vari tavoli di concertazione che interessano in tutto o in parte l area flegrea ( Parco, Termalismo, Portualità turistica e PI territoriale). Contenuti del Documento di orientamento strategico Il presente Documento di orientamento strategico, propedeutico alla definizione del Progetto Integrato " Valorizzazione delle risorse archeologiche, architettoniche e paesistiche dei Campi Flegrei", si articola nei seguenti punti: 1) Analisi del contesto territoriale flegreo e della situazione esistente - Identificazione del patrimonio archeologico, paesistico, architettonico. - Principali programmi e progetti nazionali, regionali e comunali in corso di attuazione. 2) Analisi SWOT 3) Descrizione dell Idea Forza del PI 4) Stato di avanzamento della procedura di formazione del Progetto - Sintesi dei contenuti relativi all area Flegrea dell Accordo di Programma Quadro sui Beni culturali - Analisi sintetica dello stato attuale della valorizzazione dei siti culturali rapportata alla evoluzione del sistema turistico ricettivo 5) Caratteristiche di base del PI - Strategia operativa - Obiettivi operativi nei singoli ambiti 6) Identificazione delle principali azioni da attivare con il PI attraverso le risorse dirette dell Asse e con il ricorso a misura integrative o alla Finanza di Progetto. 7) Identificazione delle azioni complementari attivabili dagli altri PI interessanti, in tutto o in parte l area Flegrea, e attraverso altre risorse pubbliche e private. 1)ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE FLEGREO E DELLA SITUAZIONE ESISTENTE Identificazione del principale patrimonio archeologico, architettonico e paesistico e naturalistico Flegreo 5

6 I Campi Flegrei costituiscono un unicum inscindibile in cui i valori sopra citati interagiscono strettamente. Ciò determinò negli anni 50 la scelta di vincolare ai fini della tutela paesaggistica l intero territorio dei comuni di Bacoli, Monte di Procida e Pozzuoli. Al fine di semplificare l individuazione del contesto operativo e dell identificazione il patrimonio archeologico, architettonico e paesistico flegreo, in prima analisi si fa riferimento all elenco degli oggetti contenuto nel Piano Territoriale Paesistico dei Campi Flegrei. Per la identificazione del principale patrimonio naturalistico occorre fare riferimento al documento del Parco naturale dei Campi Flegrei e all elenco dei SIC istituiti con Decreto del Ministero dell Ambiente. In sintesi, e solo per semplificare, il complesso sistema può essere così rappresentato: PRINCIPALI SITI ARCHEOLOGICI: BACOLI 1. Cento Camerelle; 2. Grotta della Dragonara; 3. Parco Archeologico di Baia; 4. Piscina Mirabilis; 5. Sacello degli Augustali; 6. Tempio di Venere; 7. Tomba di Agrippina; 8. Ninfeo di Punta Epitaffio MONTE DI PROCIDA 1 Necropoli di Cappella POZZUOLI 1 Anfiteatro Cumano; 2. Anfiteatro Flavio; 3. Anfiteatro minore; 4. Arco Felice; 5. Cisterne di Villa Avellino; 6. Città sommersa; 7. Grotta della Sibilla; 8. Grotta di Cocceio; 9. Navale di Agrippa; 10. Necropoli di 5. Vito 11. Necropoli puteolana l2. Parco archeologico di Cuma 13. Tempio di Apollo 14. Tempio di Augusto; 15. Tempio di Serapide; 16. Tenne di Nettuno; 17. Via Campana. QUARTO 1 La Fescina; 2. Montagna Spaccata MUSEI MONUMENTI / CHIESE / CASTELLI BACOLI 1. Casina Vanvitelliana; 2. Castello aragonese di Baia e Museo Archeologico dei Campi Flegrei; 3. Chiesa di San Sossio; 4. Chiesa di S. Maria del Riposo; 5. Chiesa di S.Anna MONTE DI PROCIDA 1. Chiesa della SS. Assunta POZZUOLI 1. Rione Terra; 2. Chiesa Cattedrale o Duomo di Pozzuoli (San Procolo); 3. Torre Toledo; 4. Villa Avellino; 5. Chiesa delle Purificazione; 6. Chiesa dell Arcangelo Raffaele; 7. Chiesa dell Assunta; 8. Chiesa del Purgatorio; 9. Chiesa di San Gennaro; 10Chiesa di S. Giuseppe; 11Chiesa di S. Antonio; 12. Chiesa di S. Vincenzo Ferreri; 13. Chiesa di S. Maria delle Grazie. AMBIENTE/NATURA/SISTEMA PAESAGGISTICO Siti di interesse naturalistico 1 Promontorio di Capo Miseno 6

7 2 Lago di Miseno 3 Lago del Fusaro 4 Oasi Naturalistica di Monte Nuovo 5 Oasi Terra Mare di Cuma 6 Parco Monumentale di Baia (OASI WWF) 7 Riserva Naturale Cratere degli Astroni (OASI WWF) 8 Osservatorio Ambientale dei Campi Flegrei 9 Vulcano Solfatara STABILIMENTI TERMALI IN ATTIVITA 1 Terme Puteolane 2 Stufe di Nerone Aree di sviluppo potenziale: Baia, Pozzuoli Analisi Swot OPPORTUNITA - Disponibilità di risorse diffuse nel territorio flegreo, con siti e beni culturali, storici, archeologici e paesistici di rilievo internazionale - Disponibilità di rilevanti quote di patrimonio culturale ancora valorizzabili - Disponibilita di un grande patrimonio di edifici di valore architettonico ed archeologico di proprietà degli Enti pubblici - Esistenza di alcuni primi episodi di integrazione fra beni culturali ed attività economiche collegate alla valorizzazione dei beni - Presenza nel territorio di un importante Know nel campo della cultura d impresa determinato dalla permanenza, di alcune grandi aziende ( Omnitel, Pirelli, Alenia, Sofer ecc.) e delle aziende dell indotto - Presenza nel territorio di importanti centri di ricerca e formazione ( CNR, Formez, Olivetti ricerca, CISI, Technapoli, ecc) FORZA RISCHI - Stato di relativo abbandono di ampi segmenti del patrimonio storico culturale di alcuni centri storici anche di particolare pregio ( Pozzuoli) - Scarsa dotazione di servizi per la fruizione dei beni culturali e dei siti esistenti - Modesti effetti economici della presenza turistica legata alla fruizione delle risorse culturali - Scarsa partecipazione dei privati al ciclo di conservazione, valorizzazione, restauro e gestione dei beni culturali - Insufficienza dei sistemi di fruizione e promozione dei sistemi di beni culturali - Inadeguatezza delle reti di accesso e trasporto - Scarsa capacità della PA nel sostenere lo sviluppo dei Beni culturali - Scarso impiego delle tecnologie dell information & comunication tecnology nel settore DEBOLEZZA - Trend positivo a livello internazionale, regionale e provinciale, del turismo culturale - Presenza di monumenti e siti archeologici isolati e non adeguatamente pubblcizzati 7

8 - Crescente inserimento della realtà napoletana nei circuiti internazionali del turismo - Crescente impiego, anche se non strutturato, delle tecnologie dell informazione come strumento a supporto dei processi di sviluppo ed internazionalizzazione del settore - Disponibilità di notevoli risorse economiche per lo sviluppo dell asse e per il sostegno alle iniziative - Esistenza nel territorio, di altre grandi importanti risorse naturali, termali, marine, agricole, da valorizzare e sviluppare in sinergia con i beni culturali - Assenza di itinerari di visita strutturati - Permanenza di situazioni di degrado e di abusivismo edilizio e di conseguente perdita di porzioni del patrimonio - Inadeguata risposta della PA rispetto allo sviluppo di politiche innovative nella gestione dei Beni Culturali - Non adeguata convinzione da parte delle popolazioni delle importanti opportunità di sviluppo e di lavoro - Scarsa ricettività nel settore della ospitalità di gruppi e della convegnistica 3) Descrizione dell Idea Forza del Progetto Integrato Le analogie con l'antico sistema territoriale greco-romano e la definizione degli ambiti d intervento. Sin dalla fondazione dei vari insediamenti greci e, successivamente e con maggiore chiarezza, con gli insediamenti e le città imperiali romane di Cuma, Pozzuoli, Baia, Miseno, l area Flegrea si è configurata come un vero e proprio sistema territoriale unitario. Nel disegno di Augusto, realizzato da Agrippa e da Cocceio, le strade consolari, i tunnel scavati nel tufo (le cosiddette grotte), il sistema di canali realizzati in tutto o in parte o solo progettati, il ricco sistema portuale militare e commerciale, costituirono la rete di connessione di un sistema di centri urbani fortemente specializzati secondo solo a Roma. Le aree archeologiche dell antico sistema urbano imperiale, che nella realtà odierna si confrontano di volta in volta con la città, con il paesaggio, con il mare e con le attività turistiche di balneazione o portuali, sono il grande motore dell Idea Forza del PIT che persegue la conservazione attiva del patrimonio mediante una moderna e corretta fruizione e valorizzazione dei sistema archeologico e paesistico esistente. I monumenti, archeologici ed architettonici, ed i centri storici, in funzione della particolare struttura morfologico - paesistica flegrea, determinata dall insieme dei crateri di origine vulcanica, non possono essere mai considerati singoli episodi, ma fanno parte di sistemi geologici a forte valenza paesistica più complessi, che possono essere così sintetizzati: - Pozzuoli: il Rione Terra ed il sistema archeologico; - Baia: il Castello Aragonese, il Parco archeologico delle Terme ed il Palatium; - imperiale, il ninfeo sommerso di Punta Epitaffio; - Miseno: il teatro romano, il porto imperiale militare, la piscina Mirabilis ed il sistema archeologico minuto; - Monte di Procida: il sistema paesaggistico e la necropoli di Cappella. 8

9 - Il lago del Fusaro: la Casina vanvitelliana, il complesso borbonico e la Silva Gallinaria; - Il promontorio di Cuma: il parco archeologico e la grotta di Cocceio ; - Il lago d Averno: il Tempio di Apollo, la grotta della Sibilla ed il sistema naturalistico- paesaggistico - Quarto: il parco archeologico. L Idea Forza che si intende perseguire per la valorizzazione del Patrimonio flegreo, in analogia con l antico sistema territoriale, punta: 1) alla costituzione di un grande e moderno ed affascinante itinerario di visita archeologico - paesistico costituito da alcuni grandi poli di visita, Pozzuoli, Baia, Miseno, Cappella, lago Fusaro, Cuma, lago di Averno, Quarto, connessi da antichi e nuovi percorsi di varia natura: nuovi ed antichi tunnel scavati nel tufo; strade romane sommerse, percorsi archeologico-naturalistici, percorsi su ferro. 2) allo sviluppo di un sistema culturale, ricettivo e produttivo strettamente collegato al grande patrimonio esistente. La messa a sistema dei monumenti, attraverso la infrastrutturazione di un itinerario, unico al mondo, mira a creare le condizioni favorevoli all innesco di processi di sviluppo socio - economico locale, ed alla strutturazione di un misrosistema di sviluppo locale, attivabile attraverso la promozione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali collegate alla valorizzazione del Bene Culturale nei settori: della ricettività dell artigianato, del turismo, dei servizi al turista e del restauro, creando le condizioni per l attrazione di capitali privati nel ciclo del recupero, della valorizzazione e della gestione dei Beni culturali, promuovendo con forza la finanza di progetto. Il raggiungimento dell obiettivo, così configurato, richiede la progettazione di una strategia integrata, sistemica e di respiro internazionale che, utilizzando le notevoli risorse programmate dal POR Campania, in sinergia con altre risorse pubbliche e private, punti a catalizzare l interesse nazionale ed internazionale sull area, sita a pochi chilometri da Napoli e già dotata di un marchio conosciuto negli ambienti del turismo culturale già da alcuni secoli. 4) Stato di avanzamento della procedura di identificazione e di progettazione del P.I. prevista dal POR In attuazione della procedure per la individuazione, la progettazione e l attuazione dei P.I. prevista dal POR Campania e dal C.d.P, si è proceduto: - Ad effettuare, in via preliminare, dal mese di Dicembre 2000, una serie di incontri tra le Amministrazioni Pubbliche interessate al P.I. Campi Flegrei ovvero: Regione Campania, Provincia di Napoli; Comuni di Bacoli, Monte di 9

10 Procida, Pozzuoli e Quarto, Soprintendenza ai Beni Archeologici di Napoli e Caserta, Soprintendenza ai Beni architettonici ed ambientali di Napoli, Commissario per l attuazione dell art. 4 della legge 80/84; - alla stesura, a cura della struttura operativa dell Asse II della regione, di una bozza preliminare di Documento di orientamento strategico; - alla presentazione, nel corso degli incontri e per iscritto, di osservazioni e proposte integrative al documento da parte delle Amministrazioni flegree e delle Soprintendenze ai Beni Architettonici e paesistici ed archeologici; - con Decreto del presidente della Giunta Regionale della Campania è stato costituito il Comitato di Coordinamento Regione - Ministero BAC previsto dal POR per l attuazione della misura 2.1., al fine della formulazione delle proposte di individuazione degli ambiti di intervento dei grandi-attrattori e degli itinerari culturali. Per quanto riguarda gli interventi sui grandi attrattori, è stata avviata una prima fase di individuazione degli interventi della misura 2.1. sui monumenti conclamati, in occasione della sottoscrizione dell Accordo di Programma Quadro sui Beni Culturali tra il Ministero BAC e la Regione Campania; - Il Comitato ha individuato l area dei Campi Flegrei tra i 5 grandi attrattori culturali campani ; - con Delibera di Giunta Regionale n del 2/3/2001 i Campi Flegrei sono stati ufficialmente individuati tra i 5 grandi attrattori culturali della Campania; - nella stessa data, in attuazione dell Intesa Istituzionale di Programma tra Stato e Regione Campania, è stato siglato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Presidente della Giunta Regionale della Campania l Accordo Quadro di Programma sui Beni culturali regionali che ha programmato, con risorse statali e regionali per un importo pari a circa 385 miliardi, un sistema di interventi per il restauro e la valorizzazione dei principali complessi monumentali flegrei, prima fase di attuazione e motore del Progetto Integrato più complessivo. - Il 26 aprile 2001 il Presidente della Giunta Regionale della Campania ha decretato ufficialmente la composizione del Tavolo di Concertazione tra la Amministrazioni Pubbliche interessate al P.I. - in data 30 aprile 2001 presso il Castello di Baia il tavolo si è insediato - in data 26 giugno 2001( dopo le elezioni amministrative che hanno riguardato tre amministrazioni comunali) si è tenuta una seconda riunione del tavolo di concertazione. La presente stesura del Documento di orientamento strategico è stata elaborata a cura della struttura operativa dell Asse II del POR Campania, sulla base dei contenuti e delle discussioni preliminari all insediamento del tavolo di concertazione tenutesi in ripetuti incontri tra le Amministrazioni coinvolte nel Tavolo di concertazione, al fine della sottoscrizione del Protocollo d Intesa che darà avvio alla fase della Progettazione del P.I. 10

11 Il Progetto integrato e l Accordo Quadro di Programma sui Beni Culturali La recente firma dell Accordo di Programma Quadro, tra il Presidente della Giunta regionale della Campania e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, in attuazione dell Intesa Istituzionale di Programma tra Stato e Regione Campania, ha consentito per la prima volta l analisi approfondita del complesso dei finanziamenti sui Beni culturali campani e Flegrei effettuati da parte delle Amministrazioni statali e Regionali negli ultimi anni. I risultati hanno evidenziato che i pochi interventi programmati e realizzati, con esclusione del POP 94/99, si sono quasi sempre limitati ad azioni di manutenzione o alla risoluzione delle situazioni di emergenza che di volta in volta si sono manifestate. Infatti, in presenza di scarse e discontinue risorse per i Beni Culturali, il restauro e la valorizzazione di singoli monumenti flegrei, distribuiti su un vasto territorio di alcune decine di chilometri quadrati, finora non ha reso conveniente l investimento, se non in chiave di tutela. Di conseguenza non si è ancora sviluppato un adeguato settore intorno all obiettivo della valorizzazione e della gestione dei beni culturali flegrei. Solo oggi, quindi, e per la prima volta, si rende possibile un intervento strutturale sul sistema archeologico e paesistico, in presenza di risorse cospicue riservate dal POR Campania all Asse 2 di sviluppo regionale sui Beni culturali, e sulla scorta della stipula dell Accordo di Programma Quadro sui Beni culturali, che ha fornito un quadro sinergico ed ha incoraggiato ulteriori investimenti statali e regionali. La identificazione dei singoli interventi sui monumenti e sulle aree previsti nell AdPQ, è stata effettuata, a partire dalla analisi degli ambiti urbani, territoriali o paesaggistici dove si addensano le più importanti presenze monumentali, i maggiori significati storico-culturali e le migliori opportunità di valorizzazione. Negli incontri di concertazione preliminari tenutisi tra i mesi di dicembre 2000 e febbraio 2001, sulla base di disegno di itinerario tracciato nella bozza di Documento strategico, è stata quindi vagliata preliminarmente e positivamente la possibilità di attivare una corretta e qualificata conservazione, gestione e valorizzazione nel tempo dei sistemi monumentali, all interno di un più complessivo Progetto integrato, da attivare nell ambito del POR Rapporto tra il Progetto integrato sui Beni culturali, ed altri P.I. e misure del POR fortemente collegate Il forte grado di integrazione tra i molteplici e diversi valori insistenti nella stessa area rendono possibile una importante sinergia per lo sviluppo turistico - culturale dell area tra la valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico, paesistico, quella naturalistico ambientale, ed in stretta relazione con il rilancio del termalismo, sostenuti e integrati da un moderno sistema di portualità turistica e di infrastrutture di accesso via mare, su ferro e su ruota. Da quanto finora esposto, ed in relazione alle particolarità del territorio flegreo, si 11

12 evidenzia la necessità, che il PI, pur avendo come tema centrale la valorizzazione del patrimonio culturale, faccia riferimento, diretto (integrando risorse) e/o indiretto ( stabilendo strette relazioni), anche ad altri Assi di sviluppo e misure del POR, attivando e programmando in maniera sinergica anche altre risorse economiche pubbliche, provinciali, comunali e private, spesso disperse in interventi frammentari. Operare, infatti, in termini di separazione dei settori potrebbe portare a rischi di dispersione e a non cogliere tutte le notevoli potenzialità esistenti. A tal proposito va sottolineato che: 1) Esiste una indubbia interconnessione tra Beni culturali e turismo e servizi. L investimento del POR sui Beni culturali non ha senso se non in un quadro integrato di sviluppo del turismo culturale. Ai fini di una strategia di sviluppo risulta indispensabile che si realizzi un adeguata offerta turistica e di servizi in grado di massimizzare gli effetti economici di programmi di valorizzazione. 2) Anche per quanto riguarda le risorse ambientali ed agricole, la conformazione della zona presenta emergenze ambientali di tutto rilievo, siti bio-italy, alcune delle quali, come il vulcano Solfatara, gli Astroni, il Monte Nuovo, i cinque laghi, la lecceta di Cuma, Il promontorio di Miseno, di estremo interesse naturalistico e paesistico. La valorizzazione contemporanea dei beni culturali e delle risorse ambientali ed agricole contribuisce a promuovere complessivamente l immagine e l attrattività del territorio. 3) L ipotesi di sviluppo di una moderna portualità turistica e del termalismo nel territorio flegreo, può generare effetti importanti e sinergici a patto che vi sia un territorio attrattivo e ben organizzato ( e qui è fondamentale il ruolo dei comuni nella costruzione di una nuova cultura dell arredo territoriale e della manutenzione), una buona offerta turistica e commerciale, etc. 4) Per quanto attiene la ricerca, ai fini dello sviluppo locale, il problema che si pone non è certamente quello di individuare strategie autonome, che d alta parte sono l obiettivo di programmi e di interventi di tutt altra natura. Va, però, evidenziata la ricca presenza di istituti scientifici e di ricerca nell area: il CNR è presente con quattro Istituti di Ricerca, localizzati ad Arco Felice - Pozzuoli, ovvero l istituto di Cibernetica, l Istituto di Chimica di Molecole di interesse Biologico, l Istituto di Ricerca e Tecnologia delle Materie Plastiche, l Istituto di Biochimica delle Proteine ed Enzimologia, tutti fortemente referenziati a livello internazionale. A questi vanno aggiunti, in un quadro di analisi che ovviamente deve tener conto del comprensorio Flegreo nel suo complesso anche al di fuori del territorio dei 4 comuni del PIT, i numerosi siti universitari e del CNR presenti nell area occidentale di Napoli. Sono inoltre presenti con le loro sedi, nell area Flegrea, importanti presenze nei Settori della ricerca e della formazione come il Formez, Olivetti ricerche, Sviluppo Italia - CISI Campania, Technapoli, oltre al forte ed importante Know in materia di cultura d impresa, delle importanti presenze industriali storiche come l Alenia, la Pirelli la FIART ecc.. Tali presenze in un rapporto sinergico con il territorio, potrebbero avere un ruolo fondamentale nel travasare e trasferire le proprie competenze e capacità, al contesto sociale e produttivo. Diventa quindi indispensabile, anche in questo caso, in sede di redazione del PI, un approccio trasversale che crei una stretta relazione tra le storiche presenze, l offerta di ricerca ed i fabbisogni di sviluppo più complessivo delle 12

13 realtà locali. Il Progetto integrato e lo sviluppo turistico culturale Flegreo Analisi dello stato attuale della valorizzazione dei siti culturali flegrei rapportata alla evoluzione del sistema culturale e turistico ricettivo locale. Impresa culturale e sviluppo sostenibile L impresa culturale dà oggi in Europa lavoro ad oltre 3 milioni di persone, corrispondenti al 2,05% dell occupazione totale (1,82 % della popolazione attiva). L Italia è leggermente sotto la media comunitaria con ca unità lavorative nel settore. corrispondenti all 1,53% della popolazione attiva. Ma il dato rilevante, più che l occupazione diretta attivata, è relativo ai suoi effetti indiretti ed indotti sia di natura economica che sociale, in particolare: 1) si tratta di un settore ad alta intensità di lavoro; 2) presenta dei coefficienti moltiplicatìvi elevati per quanto attiene l occupazione indiretta; 3) può consentire forti trend di sviluppo del turismo culturale ; 4) determina condizioni favorevoli alla crescita delle attività artigiane e dei mestieri d arte; 5) ha effetti indiretti importanti, sul piano socio-culturale, quali: a. il ruolo della cultura come fattore di coesione e di intestazione sociale; b. il ruolo della cultura come fattore d identificazione e di rafforzamento dell immagine del territorio. La cultura può essere, dunque, il fattore chiave della promozione del territorio flegreo in chiave turistica, all interno di un quadro di forte interconnessione con molti altri settori. Nei Campi Flegrei il comparto Turismo registra un evidente e forte contrasto tra la enorme potenzialita teorica del patrimonio a disposizione (Mare, laghi, ambiente, cultura, archeologia, fonte termali, vulcanesimo, posizione baricentrica nel Mediterraneo) ed il grado di valorizzazione e di trasformazione in reale risorsa delle stesse. L analisi della attuale struttura turistica e dei flussi di visitatori dell area ne ha mette in chiara luce la evidente carenza qualitativa e quantitativa. La struttura turistica: Il settore alberghiero registra la disponibilita di circa posti letto, distribuiti su circa 30 impianti alberghieri, di cui oltre il 95% a 2/3 stelle. La capacita ricettiva media e di poco superiore ai 40 posti letto. ( ovvero sotto il limite dei 50 posti dei pullman turistici) Quasi del tutto inesistenti o marginali sono i servizi congressuali, commerciali e sportivi (piscine, campi di tennis, ecc.) annessi agli alberghi. 13

14 Su oltre 30 Km. di costa operano 40 aziende balneari, con attività limitata al periodo estivo, con un target medio qualitativo del tutto insufficiente. Dall inizio del secolo ad oggi si e verificata una drastica riduzione degli impianti termali da 9 a 2 che lascerebbe ipotizzare, in tempi brevi, la estinzione del termalismo flegreo che era, all epoca degli antichi romani, fonte di reddito e di vanto per l intera area. Rilevantissima e diffusa su tutto il territorio risulta, invece, la presenza di esercizi della ristorazione (oltre 500), in parte una vera industria delle cerimonie, chiara testimonianza di un cospicuo turismo pendolare del fine settimana ed estivo che, per la sua concentrazione temporale, determina effetti negativi sui livelli di vivibilità e di mobilità. I flussi turistici Le presenze alberghiere nell Area Flegrea (1997) ammontano a circa unità annue (meno del 5% dei flussi complessivi regionali), di cui oltre il 60% nazionali. I giorni di presenza media sono pari a 2,4. L incremento delle presenze nel decennio 1988/1997 e relativamente modesto ( unità / 4,5%), mentre la media dei soggiorni decresce in maniera evidente e preoccupante (da 2,6 a 2,4 gg.). I turisti ospitati negli esercizi extralberghieri sono passati dal 1988 al 1997 da unità circa a oltre , con una crescita vertiginosa del 67%. A fronte di un modesto aumento degli utenti stranieri ( %), si rileva una forte impennata di quelli nazionali ( %). Bassa risulta la media di permanenza in detti esercizi dei turisti stranieri (3,7 gg.), a testimonianza di un turismo flegreo mordi e fuggi. Il numero dei visitatori dei musei e delle località archeologiche flegree segna una impennata rilevantissima negli ultimi 10 anni, passando unità nel 1988 a nel 1997, con una fortissima crescita negli anni 1993/94/95 (derivante dalla manifestazione Viaggio nel Mito del Settembre 93 e dalla successiva Oltre il mito ) ed una sostanziale stasi nei due anni successivi. Gli ultimi anni sembrano registrare una ripresa dei flussi. Il dato descritto, pur notevole, rapportato però a quello degli Scavi di Pompei ed Ercolano ( visitatori annui), lascia dedurre un margine notevolissimo di incremento nel tempo, tenendo conto del pregio assoluto dei reperti museali ed archelogici e del valore paesaggistico dei luoghi. Allo stato attuale il patrimonio culturale flegreo non è ancora una risorsa Fino a pochi anni fa lo straordinario patrimonio culturale dell area flegrea non è stato considerato una vera opportunità di sviluppo. Infatti, la caratterizzazione fortemente industriale dell area negli anni 50, 60 e 70, (con la piena occupazione) ha portato la collettività flegrea a percepire le preesistenze naturali ed archeologiche più come vincolo che non come una reale occasione di sviluppo. Ciò ha determinato che: 1. Il sistema complessivo dei beni culturali è ancora frammentario e scarsamente promosso e valorizzato sia a livello pubblico che privato; non si registrano fenomeni significativi di sviluppo di attività di servizio connesse al settore culturale ed ambientale. 14

15 2. La fruizione dei beni culturali è scarsamente organizzata: si registrano esempi di siti significativi (Piscina Mirabilis, teatro di Miseno, Grotta della Dragonara, necropoli di Pozzuoli, ecc.) non ancora visitabili in maniera adeguata. Negli ultimi anni va però evidenziato, come segnale positivo, la crescita e la diffusione, di un attivo sistema associativo, fortemente basato su fattori di identità culturale e territoriale. 3. L offerta turistica e ricettiva, (fatti salvi alcuni episodi che confermano la possibilità di evoluzione positiva) si è scarsamente strutturata, quantitativamente e qualitativamente, sia in termini di ricettività alberghiera che per quanto attiene l aspetto dei servizi. Ciò trova la sua conseguenza nell andamento dei flussi turistici stranieri. Nel 1996, infatti, si sono avute circa arrivi di turisti nazionali e solo di stranieri. Il dato delle presenze medie degli italiani (1,7 giorni), sta inoltre a dimostrare che il fenomeno turistico si caratterizza prioritariamente come offerta integrativa a basso costo dell area napoletana. Se, viceversa, si guarda ai visitatori dei beni culturali ed ambientali, se ne ricava un quadro significativo con quasi presenze complessive nel 1996 fra l Anfiteatro Flavio, gli Scavi di Cuma e le Terme di Baia ed oltre visitatori nella Solfatara. Questi dati, raffrontati con quelli delle presenze turistiche, confermano la convinzione, che le presenze siano prevalentemente locali (turismo domenicale e scolastico). Queste sintetiche considerazioni, dimostrano, ancora una volta, l esistenza di una forte potenzialità di sviluppo che potrebbe dare un rilevante contributo alla crescita economica e sociale di queste aree. La valorizzazione di tale risorse, offrendo occasioni di riqualificazione e di espansione alle imprese locali di settore e posti di lavoro, potrà diventare, indirettamente, anche una grande ragione per il rafforzamento della tutela dei Beni culturali che verranno difesi in quanto volani di sviluppo. Il problema centrale nella strategia di valorizzazione dei beni culturali flegrei si rivela quindi non tanto il cosa fare - visto il superamento delle politiche industriali e di quelle legate alla edilizia residenziale di nuova costruzione, non più sostenibili, e la generale condivisione dell obiettivo della valorizzazione del patrimonio dei beni culturali - quanto il come fare per trasformare il ricco patrimonio esistente in una effettiva risorsa, rendendolo un reale fattore di sviluppo economico e sociale. Sviluppo compatibile del turismo Uno degli obiettivi primari ed imprescindibili del PIT e quello di promuovere un livello idoneo di infrastrutturazione ricettiva, anche se di piccola media dimensione, per consentire l ingresso dei Campi Elegrei a pieno titolo nei circuiti nazionali ed internazionali. Una strategia di riqualificazione del comparto, compatibile con i valori paesaggistici, architettonici e culturali, si deve però fondare su una azione diffusa di recupero del patrimonio edilizio esistente, attraverso le seguenti tipologie di intervento: - la ristrutturazione e/o l ampliamento moderato degli esercizi alberghieri esistenti, per 15

16 adeguarli agli standard funzionali moderni e dotarli di servizi accessori congressuali e sportivi; - l utilizzo dei volumi degli immobili dismessi presenti sul territorio; - il cambio di destinazione d uso per piccoli e medi immobili da abitativo a turistico per residence, pensioni, affittacamere, bed & breakfast ( anche in relazione alla recente approvazione della legge nuova regionale) Queste interventi afferiscono alle azioni attivabili con la misura 2.2 ( piccole attività ricettive fino a trenta posti letto). E da considerare la possibilità di modificare la misura ampliandola a strutture fino a 60/70 posti letto considerando che i pullman turistici da 50 posti costituiscono la misura base dei flussi turistici. Essenziale, dall altro lato, risulta la necessita di realizzazione anche di un numero, (sia pur limitato) di strutture alberghiere di livello medio, 100/120 posti letto, strettamente connesse a strutture congressuali, centri congressi, impianti sportivi, esercizi commerciali, che consentano l accoglienza di flussi turistici di gruppi, convegnisti e turisti d affari. Si tratta, in questo modo, di rendere possibile la fruizione dei Campi Flegrei anche ad una tipologia di turismo fortemente diffuso, direttamente connesso ai grandi tour operetor e a catene di distribuzione nazionali ed internazionali che indirizzano una fetta consistente dei flussi turistici sensibili ai contenuti culturali dei luoghi di visita. Questi interventi richiedono il ricorso alle risorse del turismo dell Asse IV. Un breve discorso a parte merita il termalismo. E fortissima la interconnessione esistente tra turismo culturale, turismo ambientale e turismo termale, settori che potremmo definire in strettissima simbiosi. Lo sviluppo del comparto termale potrà apportare un grosso contributo al ritorno di un turismo colto, per qualche verso simile al turismo dell antica Roma, che vedeva nei Campi Flegrei un luogo di eccellenza per quanto riguardava la bellezza, il piacere ed il benessere fisico. Appare ovvio, però, che l uso delle fonti termali in chiave non solo salutistica ma soprattutto di piacere, suggerisce la localizzazione degli impianti alberghieri in loco. La valorizzazione della risorsa termale, dunque, si realizza unicamente attraverso la realizzazione di alcune strutture ricettive, con forte connotazione edonistica, nelle aree in cui sia stata individuata una pregevole presenza di sorgenti coltivabili. Al momento, secondo le prescrizioni del PTP, ciò e assolutamente inibito. Tale problematica, solo complementare al PI Beni culturali, va affrontata più compiutamente nel tavolo di concertazione sul termalismo con il quale bisognerà instaurare le necessarie relazioni.. Gli indirizzi fondamentali, di natura architettonica - urbanistica - ambientale, a cui ispirare gli interventi per le infrastrutture turistiche, sono così individuati: - Qualità dell intervento; - Ricorso prevalente e prioritario al recupero degli edifici dismessi anche - per quelli senza pregio - attraverso la demolizione e ricostruzione parziale o totale; - Riqualificazione e ripristino dei valori architettonici, urbanistici ed ambientali complessivi; - Rilancio paesistico - ambientale dell area, anche mediante azioni compensative di riqualificazione. Gli interventi dovranno comunque avere un elevato grado di integrazione con 16

17 progetti volti alla valorizzazione del patrimonio naturalistico ed ambientale. La realizzazione di una offerta culturale in chiave turistica, qualificata e vendibile, strettamente collegata al progetto integrato di valorizzazione dei Beni culturali, e attuabile unicamente attraverso una articolazione complessa dell offerta e dei servizi connessi. Si rende dunque essenziale il coordinamento tra a) gli operatori del settore; b) i servizi municipali e privati; c) le attività di supporto, che dovrebbe essere garantito da un Centro di accoglienza del turista. Il Centro dovrà puntare al consolidamento di una immagine del Turismo Flegreo fortemente connotata qualitativamente ed organicamente alla identità storico - ambientale - culturale del sito che costituisce un fattore di plusvalore assoluto da non disperdere. Esistenza di una domanda adeguata Le tabelle in seguito riportate, tendono a sottolineare tre aspetti fondamentali che lasciano intravedere quali siano oggi i punti forti dell area flegrea dai quali partire se si intende creare un prodotto culturale ben identificabile e vendibile sul mercato. Flussi di visitatori nelle aree archeologiche tuttora visitabili interessate dal Progetto Integrato. Il Progetto Integrato Campi Flegrei punta alla visitabilità di nuove aree di visita all interno di un itinerario strutturato. N COMUNE Denominazione istituto Tipo 1 POZZUOLI AnfiteatroTempio A di Serapide pagamento 2 BACOLI Terme di Baia A pagamento 3 BACOLI Museo A archeologico pagamento Castello di Baia 4 POZZUOLI Scavi di Cuma A pagamento Visitatori Visitatori Totale Introiti paganti gratuiti L L L L BACOLI Cento Camerelle Gratuito BACOLI Parco Gratuito Monumentale 7 BACOLI Piscina Mirabilis Gratuito BACOLI Teatro Miseno Gratuito BACOLI Tomba di Agrippina Gratuito Dalla tabella si evidenzia che l Anfiteatro di Pozzuoli, gli scavi di Cuma e le Terme 17

18 Romane di Baia hanno catalizzato circa visitatori. Unitamente alla Solfatara di Pozzuoli si registrano nel 1996 ben visitatori. La fluttuazione degli arrivi pone in evidenza una forte predominanza del turismo scolastico che concentra gli arrivi nei mesi primaverili (aprile maggio). Tale andamento degli arrivi, al di la delle quantità, è comunque da considerarsi punto di forza in quanto, unitamente alle altre realtà turistiche dell area Flegrea, copre tutta un intera gamma di motivazione degli arrivi: turismo scolastico appunto, turismo congressuale, turismo culturale, turismo balneare, turismo ludico-ricreativo, turismo naturalistico-sportivo, turismo termale. Concreta potenzialità di attrazione di flussi turistici addizionali La domanda spontanea, sopra rappresentata, sembra essere in grado di creare un presupposto credibile per lo sviluppo turistico del territorio, verso stadi di organizzazione atti a gestire grandi numeri. L andamento anomalo della domanda è ravvisabile da un lato nella scarsa identità turistica dell area, dall altro, nella disorganica gestione dei flussi in arrivo sui quali l asfittico sistema ricettivo non incide più di tanto. Solo recentemente sta emergendo la necessità di interconnettere la capacità di attrazione dei vari siti, sia tra gli stessi, sia con le altre realtà turistiche limitrofe. Il punto cruciale della domanda e dell offerta sta proprio in questa situazione, la cui conseguenza è identificabile in un blando impatto degli arrivi sull economia locale per due motivi: a) la gran parte dei visitatori proviene dall area metropolitane e dintorni; b) il turista ha una forte identificazione con le scolaresche, da un lato, e con gli amanti dell archeologia dall altro. Questa situazione crea ancora oggi, negli operatori locali, fenomeni di approssimazione ed incertezza negli investimenti che ha risvolti anche in parte di quell indotto che rappresenta in termini economico-sociali, il secondo motore dell economia turistica. Uno sguardo attento ed esperto può però cogliere tutti i vantaggi di un mercato comunque esistente ed avviato con concrete potenzialità di attrazione di flussi turistici addizionali. TURISTI ITALIANI E STRANIERI OSPITATI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI NUMERO DELLE PRESENZE NELL AREA FLEGREA nel corso dell anno (Comuni di Bacoli e Pozzuoli) PERIODO ARRIVI PRESENZE P/M Anno 1996 Italiani Stranieri italiani stranieri italiani stranieri GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO

19 AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE ,3 DICEMBRE ,9 TOTALE ,7 6,3 TURISTI ITALIANI E STRANIERI OSPITATI NEGLI ESERCIZI EXTRA ALBERGHIERI NUMERO DELLE PRESENZE NELL AREA FLEGREA nel corso dell anno (Comuni di Bacoli e Pozzuoli) PERIODO ARRIVI PRESENZE P/M ANNO 1996 ITALIANI STRANIERI ITALIANI STRANIERI ITALIANI STRANIERI GENNAIO ,5 21,1 FEBBRAIO ,3 29,1 MARZO ,9 4,1 APRILE ,8 3,0 MAGGIO ,6 3,6 GIUGNO ,8 3,5 LUGLIO ,8 3.2 AGOSTO ,7 4.6 SETTEMBRE ,9 3,1 OTTOBRE ,3 3,1 NOVEMBRE ,0 9,7I DICEMBRE ,0 16,3 TOTALE ,7 Rilevazione sulla consistenza degli esercizi ricettivi alberghieri ed exralberghieri o complementari della Campania Anno

20 ESERCIZI ALBERGHIERI ESERCIZI RICETTIVI COMPLEMENTARI Alberghi, Motel, Villaggi, Residenze Campeggi, Villaggi turistici turistiche Comune N Letti Camere Bagni N Letti Sup.Mq BACOLI POZZUOLI Movimenti alberghieri a Bacoli. Anno Italiani Stranieri Totali Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Movimenti alberghieri a Pozzuoli Anno Italiani Stranieri Totali Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Re-tour nei Campi Flegrei.

Re-tour nei Campi Flegrei. nei Campi Flegrei. un Itinerario in cantiere IDEA FORZA: 1) Strutturazione di un itinerario di visita architettonico - archeologico - paesistico di valenza internazionale, costituito da alcuni grandi poli

Dettagli

SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA

SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA INFRASTRUTTURE SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA 010 (CF.03) Tempio di Serapide (restauro delle strutture archeologiche e sistemazione percorso di visita (nell' ambito della riqualificazione e valorizzazione

Dettagli

PTC della Provincia di Firenze SISTEMI TERRITORIALI

PTC della Provincia di Firenze SISTEMI TERRITORIALI PTC della Provincia di Firenze SISTEMI TERRITORIALI Le strategie del PTCP nei sistemi territoriali Premessa Gli indirizzi strategici, i criteri, e le raccomandazioni riportati in ciascuna Monografia

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA

COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA Rapporto sul settore turistico della Campania realizzato da SRM, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, in collaborazione con

Dettagli

TURISMO. Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile

TURISMO. Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile La ricettività in Emilia Romagna 1 Il turismo rappresenta una risorsa molto importante per l Emilia-Romagna. Il patrimonio ricettivo alberghiero alla fine del

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI

INFORMAZIONI PERSONALI C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Francesco Escalona Data di nascita Qualifica Funzionario D6 architetto Amministrazione Regione Campania - matr. 16285 Incarico attuale Settore

Dettagli

Regione Campania Programma Operativo FESR Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa

Regione Campania Programma Operativo FESR Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa Allegato G Regione Campania Programma Operativo FESR 20072013 Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa SCHEDA DI SINTESI INTERVENTI AUTORITÀ CITTADINA DI ERCOLANO Lavori di Riqualificazione

Dettagli

Programma Operativo Regionale Campania FESR Carlo Neri

Programma Operativo Regionale Campania FESR Carlo Neri Programma Operativo Regionale Campania FESR 2007-2013 Carlo Neri Il Programma Operativo FESR si articola in: 7 Assi di intervento (di cui 5 settoriali, 1 territoriale e 1 di assistenza tecnica) 17 Obiettivi

Dettagli

SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA

SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA A. Promozione di nuovi prodotti turistici LS 1 : CREAZIONI DELLE DESTINAZIONI E DEI PRODOTTI TURISTICI SOSTENIBILI AZIONI

Dettagli

Abstract dello Studio a cura di Gianni Moriani e Melania Buset

Abstract dello Studio a cura di Gianni Moriani e Melania Buset STUDIO DI FATTIBILITÀ PER LA REALIZZAZIONE DEL PARCO ALIMENTARE DELLA VENEZIA ORIENTALE Abstract dello Studio a cura di Gianni Moriani e Melania Buset Lo Studio di fattibilità è frutto dell attività di

Dettagli

Il patrimonio artistico e culturale italiano: gestione, valorizzazione e attrattività turistica

Il patrimonio artistico e culturale italiano: gestione, valorizzazione e attrattività turistica Il patrimonio artistico e culturale italiano: gestione, valorizzazione e attrattività turistica Enrico Beretta e Andrea Migliardi Venezia, 17 aprile 2013 Outline Il patrimonio artistico e culturale italiano

Dettagli

VARESE FOR EXPO maggio 2013

VARESE FOR EXPO maggio 2013 VARESE FOR EXPO 2015 7 maggio 2013 INDICE IL CONTESTO EXPO MILANO 2015: I numeri dell Esposizione Universale Il sito espositivo I Paesi Partecipanti I Partner L INDOTTO DI EXPO 2015: Una metodologia e

Dettagli

«DESTINAZIONE FIRENZE» L OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE

«DESTINAZIONE FIRENZE» L OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE OTTOBRE 2016 «DESTINAZIONE FIRENZE» L OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE FIRENZE Arrivi e presenze a Firenze, città metropolitana e Regione. Anni 2005-2015. 2005= 100 140 130 120 110 2. Evoluzione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE 1 PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

La Convenzione Europea e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio

La Convenzione Europea e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio La Convenzione Europea e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio Convenzione Europea: condivisione internazionale della concezione di paesaggio: la qualità e la diversità dei paesaggi europei costituiscono

Dettagli

Regione Autonoma della Sardegna

Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE Versione del 10 novembre 2004 N 1999 IT 16 1 PO 010 1 INDICE Indice...1 1 Analisi della situazione di partenza...8

Dettagli

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA APRILE 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma

Dettagli

IL TURISMO IN CIFRE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA GENNAIO

IL TURISMO IN CIFRE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA GENNAIO G ENNAIO 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma Proseguono anche nel mese di Gennaio nella provincia di Roma i segnali di ripresa della domanda turistica, che ha registrato

Dettagli

ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA

ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA ALL. A ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA IN MATERIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Tra IL MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE E LA REGIONE LAZIO IL PRESENTE ALLEGATO E COMPOSTO DI N.7 PAGINE COMPRESA LA PRESENTE

Dettagli

COMUNE DI FORTE DEI MARMI

COMUNE DI FORTE DEI MARMI COMUNE DI FORTE DEI MARMI DISCIPLINA DELLA ALLEGATO 10 Disciplina della Distribuzione e localizzazione delle Funzioni ILLUSTRATIVA (ai sensi art. 109 LR 65/2014) settembre 2015 PREMESSA: La presente disciplina,

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE

CRITERI DI VALUTAZIONE ALLEGATO C) CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione delle proposte progettuali tiene in considerazione i criteri di valutazione, stabiliti nell Allegato A) della d.g.r. n. X/2304 del 1 agosto 2014. CRITERI

Dettagli

Protocollo d intesa tra

Protocollo d intesa tra Ministero per Culturali Dipartimento i Beni e le Attività per i Beni Culturali e Paesaggistici Regione Autonoma della Sardegna Protocollo d intesa tra MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI DIPARTIMENTO

Dettagli

Progetto Strategico Speciale Valle del fiume Po Workshop di approfondimento territoriale - Ambito lombardo. Arena Po, 3 ottobre 2008

Progetto Strategico Speciale Valle del fiume Po Workshop di approfondimento territoriale - Ambito lombardo. Arena Po, 3 ottobre 2008 Progetto Strategico Speciale Valle del fiume Po Workshop di approfondimento territoriale - Ambito lombardo Arena Po, 3 ottobre 2008 Il percorso iniziale 9 febbraio 2004: sottoscrizione del protocollo

Dettagli

OBIETTIVI DEL INDAGINE FASI

OBIETTIVI DEL INDAGINE FASI Iniziativa Comunitaria EQUAL PROGETTO T.R.E.N.O. Tradurre le Risorse Endogene delle aree rurali in Nuova Occupazione Il settore della fruizione dei beni culturali nel territorio Empolese - Valdelsa - Indagine

Dettagli

I borghi più belli d Italia

I borghi più belli d Italia I borghi più belli d Italia Castelsardo, 16 giugno 2017 Fabrizio Arosio Istat Direzione centrale statistiche ambientali e territoriali I numeri dei borghi 268 Comuni 13.451 km² 4% dei Comuni non superiori

Dettagli

Misura M07 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.20)

Misura M07 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.20) Misura M7 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.2) Sottomisura 7.6 - Sostegno per studi/investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO

PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA tra MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO PREMESSO CHE - l articolo 307, del decreto legislativo

Dettagli

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Pianificazione territoriale e di area vasta. La Regione Calabria si è dotata di un primo strumento di pianificazione

Dettagli

ASE.1.1 ANALISI SWOT. Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Guidata "Borsacchio" Comune di Giulianova. Regione Abruzzo

ASE.1.1 ANALISI SWOT. Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Guidata Borsacchio Comune di Giulianova. Regione Abruzzo Regione Abruzzo Comune di Roseto degli Abruzzi Comune di Giulianova Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Guidata "Borsacchio" ASE.1.1 ANALISI SWOT Maggio 2008 Analisi SWOT L analisi delle variabili

Dettagli

L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ

L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ POLITICA DI COESIONE STORIA L Unione europea (UE) comprende 28 Stati membri che costituiscono una comunità e un mercato unico di 503 milioni di cittadini.

Dettagli

MISURA 4.14 SUPPORTO ALLA COMPETITIVITA, ALL INNOVAZIONE DELLE IMPRESE E DEI SISTEMI DI IMPRESE TURISTICHE.

MISURA 4.14 SUPPORTO ALLA COMPETITIVITA, ALL INNOVAZIONE DELLE IMPRESE E DEI SISTEMI DI IMPRESE TURISTICHE. MISURA 4.14 SUPPORTO ALLA COMPETITIVITA, ALL INNOVAZIONE DELLE IMPRESE E DEI SISTEMI DI IMPRESE TURISTICHE. Programma di riferimento: POR Puglia 2000-2006 area obiettivo 1. Ambito di intervento: Sviluppo

Dettagli

Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016

Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Una riforma amministrativa per le imprese In un epoca di rapidissimi cambiamenti che interessano la società,

Dettagli

Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014

Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014 Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014 1 Il mercato turistico di Montepulciano nel 2014 (Elaborazione CST su dati parziali Amministrazione Provinciale di Siena) Premessa Le informazioni e i dati

Dettagli

Pro f. An gelo Carus o di Spac ca fo rn o POLITECNICO DI MILANO - DIRETTORE MASTER INTERNAZIONALE POLISMAKER

Pro f. An gelo Carus o di Spac ca fo rn o POLITECNICO DI MILANO - DIRETTORE MASTER INTERNAZIONALE POLISMAKER LA DIFESA DEL TERRITORIO E DELL AMBIENTE QUALE PRIORITA DELLE ASSOCIAZIONI PRO LOCO XXVIII SEMINARIO DI STUDIO PER DIRIGENTI PRO LOCO DELLA LOMBARDIA Chiavenna 2016 La riqualificazione e la valorizzazione

Dettagli

Supporto per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali per la Regione Sardegna

Supporto per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali per la Regione Sardegna pwc.com/it Supporto per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali per la Regione Sardegna Bozza Ottobre 2011 Indice 1. L analisi di contesto 2. I primi fabbisogni individuati 3. Le azioni infrastrutturali

Dettagli

3. Tendenze del contesto socio-economico (tabelle e grafici)

3. Tendenze del contesto socio-economico (tabelle e grafici) Project Work Tecniche Tecniche di analisi (Analisi di contesto) Tecniche di progettazione territoriale e implementazione di politiche locali Temi di progetto Caso Rigenerazione urbana (centro storico di

Dettagli

Bando Programmi Integrati per la Ricettività diffusa L. R. n 13 del 21 marzo 2007

Bando Programmi Integrati per la Ricettività diffusa L. R. n 13 del 21 marzo 2007 Bando Programmi Integrati per la Ricettività diffusa L. R. n 13 del 21 marzo 2007 24 km PROMOZIONE, CONTENUTI, PROCEDURE E FINANZIAMENTI Regolamento RICETTIVITÀ DIFFUSA LEGGE REGIONALE 21 MARZO N 13 REGOLAMENTO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Confindustria Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata,

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI

PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI Le elaborazioni seguenti, frutto della collaborazione tra i Settori della Giunta Regionale della Campania Opere Pubbliche e Sistemi Informativi,

Dettagli

La crescita delle nuove abitazioni nel tessuto urbano. La riqualificazione e lo sviluppo del settore turistico

La crescita delle nuove abitazioni nel tessuto urbano. La riqualificazione e lo sviluppo del settore turistico La crescita delle nuove abitazioni nel tessuto urbano La riqualificazione e lo sviluppo del settore turistico La rifunzionalizzazione e lo sviluppo del settore della produzione La perequazione urbanistica

Dettagli

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo - UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIIONE CALABRIIA Fondii Sttrrutttturrallii 2000 -- 2006 Programma Operativo Regionale NN 11 99 99 99 I TT 11 66 11 PP OO 00 00 66 DD e c i i s i

Dettagli

sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio 2014

sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio 2014 CIVITER l Italia di mezzo Civitavecchia Viterbo Terni Rieti le politiche di sviluppo territoriale integrato e il corridoio nord dell area metropolitana romana sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio

Dettagli

SCHEDA IDEA DI PROGETTO

SCHEDA IDEA DI PROGETTO SCHEDA IDEA DI PROGETTO Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non

Dettagli

ANALISI DEI MERCATI TURISTICI SUB-REGIONALI

ANALISI DEI MERCATI TURISTICI SUB-REGIONALI ANALISI DEI MERCATI TURISTICI SUB-REGIONALI Costumi sociali e risorse economiche per una politica di sviluppo sostenibile del territorio UNITA LOCALE DI BOLOGNA Il quadro legislativo e le politiche regionali

Dettagli

ASSESSORATO AL TURISMO. Allegato B. Sintesi divulgativa. Assessorato al Turismo, Provincia di Salerno

ASSESSORATO AL TURISMO. Allegato B. Sintesi divulgativa. Assessorato al Turismo, Provincia di Salerno ASSESSORATO AL TURISMO Allegato B Sintesi divulgativa Assessorato al Turismo, Provincia di Salerno Documento strategico La rete dei paesaggi per il turismo sostenibile ed etico. Sintesi divulgativa Dicembre

Dettagli

Titolo del progetto LUOGHI COMUNI

Titolo del progetto LUOGHI COMUNI Servizio Comunicazione, Educazione alla Sostenibilità Strumenti di Partecipazione Ambiente Salute Educazione Titolo del progetto LUOGHI COMUNI Componenti del gruppo di lavoro: Lolli Marcello, Leonelli

Dettagli

Fonte: Commissione Europea Sesto rapporto sulla Coesione economica, sociale e territoriale (Luglio 2014)

Fonte: Commissione Europea Sesto rapporto sulla Coesione economica, sociale e territoriale (Luglio 2014) Ambrogio Prezioso Fonte: Commissione Europea Sesto rapporto sulla Coesione economica, sociale e territoriale (Luglio 2014) Gli ultimi siti inclusi 2013 Ville medicee 2013 Monte Etna 2014 Paesaggi

Dettagli

Turismo 2013: +1,9% le vendite nel settore ricettivo Ma solo grazie agli alberghi, soprattutto a 4 e 5 stelle

Turismo 2013: +1,9% le vendite nel settore ricettivo Ma solo grazie agli alberghi, soprattutto a 4 e 5 stelle Comunicato stampa Turismo 2013: +1,9% le vendite nel settore ricettivo Ma solo grazie agli alberghi, soprattutto a 4 e 5 stelle Roma, 2 gennaio 2014 - L industria turistica italiana si lascia alle spalle

Dettagli

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Strumenti comunali di programmazione e incentivazione Legge regionale 16 aprile 2015, n. 24: articoli

Dettagli

SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE. ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. In data, presso,

SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE. ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. In data, presso, ALLEGATO D SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 In data, presso, il Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione regionale per i beni culturali

Dettagli

Relazione del Tavolo Cultura Turismo Servizi Gianni Rebecchi Membro di Giunta Camera di Commercio di Mantova

Relazione del Tavolo Cultura Turismo Servizi Gianni Rebecchi Membro di Giunta Camera di Commercio di Mantova Relazione del Tavolo Cultura Turismo Servizi Gianni Rebecchi Membro di Giunta Camera di Commercio di Mantova 1 Tessuto economico mantovano Imprese mantovane 2015 49% 20% 16% Agricoltura Costruzioni Manifatturiero

Dettagli

BIDDAS Proposta di Valorizzazione dell'edificato Storico della. Sardegna. Unione dei Comuni dell'anglona e della bassa valle del.

BIDDAS Proposta di Valorizzazione dell'edificato Storico della. Sardegna. Unione dei Comuni dell'anglona e della bassa valle del. Unione dei Comuni dell'anglona e della bassa valle del Coghinas Chiaramonti - Erula - Laerru - Martis - Perfugas - S.M. Coghinas - Valledoria - Viddalba BIDDAS 2008 Proposta di Valorizzazione dell'edificato

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione)

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione) PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (di seguito Regione) e Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito Comitato Giovani) PER LA COOPERAZIONE TESA ALLA REALIZZAZIONE

Dettagli

Turismo rurale e aree a valenza naturalistica: il caso del Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Turismo rurale e aree a valenza naturalistica: il caso del Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna AREE RURALI E CONFIGURAZIONI TURISTICHE: DIFFERENZIAZIONE E SENTIERI DI SVILUPPO IN TOSCANA Bagno di Romagna, 8.10.2012 Turismo rurale e aree a valenza naturalistica: il caso del Parco delle Foreste Casentinesi,

Dettagli

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI FORUM TEMATICO Ricerca, Trasferimento Tecnologico, Innovazione Taranto, 25 Luglio 2008 1 LE NOSTRE PROPOSTE 1. FONDAZIONE PER LA R&S 2. PROGETTO TARANTO WIRELESS 2 LE NOSTRE PROPOSTE

Dettagli

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELLA SILA Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di gestione della

Dettagli

Valorizzazione dei beni ambientali e del patrimonio culturale: turismo e sviluppo. Le politiche settoriali e di contesto per il turismo

Valorizzazione dei beni ambientali e del patrimonio culturale: turismo e sviluppo. Le politiche settoriali e di contesto per il turismo Valorizzazione dei beni ambientali e del patrimonio culturale: turismo e sviluppo Le politiche settoriali e di contesto per il turismo Oriana Cuccu Simona De Luca Benedetta Stratta Unità di valutazione

Dettagli

Il Ruolo delle Istituzioni Fabio Piaggio

Il Ruolo delle Istituzioni Fabio Piaggio ICT, ENTERTAINMENT E CONOSCENZA: ECCO COME DIVULGARE LA CULTURA Il Ruolo delle Istituzioni Fabio Piaggio REGIONE LIGURIA Dipartimento Sviluppo Economico Settore Competitività e Innovazione del Sistema

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013: quali opportunità? Il Programma Operativo FESR dott.ssa

Dettagli

Il Centro di Alta Formazione del DTC

Il Centro di Alta Formazione del DTC Il Centro di Alta Formazione del DTC Giovanni Fiorentino Università degli studi della Tuscia Marilena Maniaci Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale La rete A partire dal 2014 2015 cinque

Dettagli

Andamento volume affari TURISMO BIELLESE

Andamento volume affari TURISMO BIELLESE Andamento volume affari L offerta ricettiva: analisi strutturale e indagine campionaria Stefano Mosca Gruppo di lavoro Osservatorio sul Turismo Biellese OFFERTA TURISTICA L insieme dei fattori di attrattività

Dettagli

Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto temporale con l Italia. Paesaggio e patrimonio culturale

Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto temporale con l Italia. Paesaggio e patrimonio culturale Il benessere equo e sostenibile in : un confronto temporale con l Paesaggio e patrimonio culturale Settembre 216 N.B. Per agevolare la lettura, nei casi in cui il grafico presenti indicatori chiaramente

Dettagli

Il turismo nelle città d arte dell Emilia Romagna Anno 2015 SINTESI DEL RAPPORTO. Centro Studi Turistici di Firenze 1

Il turismo nelle città d arte dell Emilia Romagna Anno 2015 SINTESI DEL RAPPORTO. Centro Studi Turistici di Firenze 1 Il turismo nelle città d arte dell Emilia Romagna Anno 2015 SINTESI DEL RAPPORTO Centro Studi Turistici di Firenze 1 1. La stagione turistica 2015 in Italia e in Emilia Romagna Il 2015 è stato un anno

Dettagli

Valutazione Ambientale. Sanremo. Criticità ambientali e obiettivi. Arch. Andrea Cavaliere

Valutazione Ambientale. Sanremo. Criticità ambientali e obiettivi. Arch. Andrea Cavaliere Valutazione Ambientale preliminare del PUC di Sanremo Criticità ambientali e obiettivi Arch. Andrea Cavaliere Sanremo, Palafiori 2 marzo 2011 VAS VAS Procedura finalizzata a integrare le considerazioni

Dettagli

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione

Dettagli

[A] Investimento in infrastrutture

[A] Investimento in infrastrutture Ref. Ares(2016)3174429-04/07/2016 IT ALLEGATO I "ALLEGATO I [A] Investimento in infrastrutture 1. Titolo del progetto: "Progetto Pompei per la tutela e la valorizzazione dell'area archeologica di Pompei"

Dettagli

NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA 1 NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA ADEGUATE ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL ABRUZZO, N.122/2 IN DATA 30 DICEMBRE 2008, DI APPROVAZIONE DEL PIANO TITOLO I DISPOSIZIONI

Dettagli

Capitolo 7 IL TURISMO

Capitolo 7 IL TURISMO Capitolo 7 IL TURISMO 73 7.1 Quadro generale Il turismo è stato il settore produttivo che in Islanda ha avuto maggior crescita negli ultimi anni arrivando ad essere dopo la pesca il settore che contribuisce

Dettagli

Turismo nelle Città d Arte e nei Borghi d Italia

Turismo nelle Città d Arte e nei Borghi d Italia Turismo nelle Città d Arte e nei Borghi d Italia Dati e previsioni andamento turistico Alessandro Tortelli Direttore CST Firenze IL TURISMO IN ITALIA: "i numeri del 2016" Oltre 168 mila esercizi! 33 mila

Dettagli

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo

Dettagli

Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma in Basilicata

Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma in Basilicata Università degli Studi della Basilicata 19 novembre 2010 A trent anni dal terremoto del 1980 La prevenzione del rischio sismico tra memoria e innovazione Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma

Dettagli

Promozione turistica. Coordinatore: IREALP

Promozione turistica. Coordinatore: IREALP Promozione turistica Coordinatore: IREALP Questionario (offerta turistica nelle aree pilota) Quali sono le principali attrattive turistiche del territorio? (es. sci, mare, terme, paesaggio, altro ) Dati

Dettagli

effettuare la rilevazione secondo le disposizioni previste. Per l anno 2004 l Apt di Roma, ha ripreso nel 2004 la raccolta che risultata comunque

effettuare la rilevazione secondo le disposizioni previste. Per l anno 2004 l Apt di Roma, ha ripreso nel 2004 la raccolta che risultata comunque 7 TURISMO I dati utilizzati in questa sezione dedicata al Turismo sono quelli relativi al movimento e alla ricettività turistica rilevati dalle Agenzie di Promozione Turistica () e rielaborati dall Istat.

Dettagli

Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province

Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province Comune di Avellino Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania 2000-2006 Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province Provincia di Avellino Comune Benevento

Dettagli

Fonte: Rapporto sullo stato dell Ambiente del 1% 2% 5% 11% 81% Fig : Presenze turistiche di italiani e stranieri

Fonte: Rapporto sullo stato dell Ambiente del 1% 2% 5% 11% 81% Fig : Presenze turistiche di italiani e stranieri 6.6 - Turismo Il turismo nel Lazio è un settore in forte espansione ed ha una importanza fondamentale sotto il profilo economico e culturale. Il turismo tuttavia determina, attraverso la fruizione del

Dettagli

VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE

VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE Documento di sintesi delle previsioni urbanistiche vigenti (allegato allo Schema di avviso pubblico per la chiamata

Dettagli

COSTERAS CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI 8 BORGATE MARINE IN SARDEGNA

COSTERAS CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI 8 BORGATE MARINE IN SARDEGNA COSTERAS CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI 8 BORGATE MARINE IN SARDEGNA VINCITORI I CLASSIFICATO CAPOGRUPPO Arch. Ramon Pascolat (Udine) È il progetto più equilibrato. La proposta risponde ai

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE

PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE LINEE GUIDA PER LO SPORT 2016-2018 BARI 11 OTTOBRE 2016 PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE LINEE GUIDA PER LO SPORT 2016-2018 FINALITÀ GENERALE DEL PROGRAMMA È QUELLA DI ORIENTARE

Dettagli

1. Albergo diffuso del Monte Subasio

1. Albergo diffuso del Monte Subasio 1. Albergo diffuso del Monte Subasio Turismo sport e servizi; Innovazione nella gestione delle risorse economiche; Potenziamento dei beni pubblici e infrastrutture a fini turistici; Incentivazione del

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE E IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI Dott. Paolo Ceccato

LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE E IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI Dott. Paolo Ceccato LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE E IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI Dott. Paolo Ceccato Regione del Veneto PAS e programmazione decentrata (art. 25, LR 35/2001) Il PAS, su iniziativa della Giunta regionale o su richiesta

Dettagli

LE PERFORMANCE DI VENDITA DELLE IMPRESE DEL RICETTIVO

LE PERFORMANCE DI VENDITA DELLE IMPRESE DEL RICETTIVO OSSERVATORIO TURISTICO DELLA REGIONE MARCHE LE PERFORMANCE DI VENDITA DELLE IMPRESE DEL RICETTIVO 2015 Maggio 2015 A cura di Periodo di riferimento: 2015 e prenotazioni I Pagina 1 di 26 Storia del documento

Dettagli

PIA RURALE BASSO PIAVE:

PIA RURALE BASSO PIAVE: Misura 341 - Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategie di sviluppo locale PIA RURALE BASSO PIAVE: Percorsi storici di terra e acqua: un paesaggio rurale da salvaguardare PROGETTO

Dettagli

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli

Dettagli

Gli interventi connessi al turismo

Gli interventi connessi al turismo Proposta Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Gli interventi connessi al turismo 26 novembre 2014 Euromeeting 2014 28/11/14 1 MISURE DIRETTAMENTE CONNESSE 6.4.1 DIVERSIFICAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE

Dettagli

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 ASSE E - PIANO FORMEZ 2013 Progetto pilota Revisione dei processi e riorganizzazione di una struttura territoriale del ministero dei beni e delle attività culturali

Dettagli

Comune di Senigallia Assessorato alla Promozione dei Turismi e Manifestazioni SENIGALLIA ARRIVI E PRESENZE TURISTICHE GENNAIO/AGOSTO 2011

Comune di Senigallia Assessorato alla Promozione dei Turismi e Manifestazioni SENIGALLIA ARRIVI E PRESENZE TURISTICHE GENNAIO/AGOSTO 2011 Comune di Senigallia Assessorato alla Promozione dei Turismi e Manifestazioni SENIGALLIA ARRIVI E PRESENZE TURISTICHE GENNAIO/AGOSTO 2011 REPORT OTTOBRE 2011 I dati della stagione balneare 2011 La stagione

Dettagli

9 ECOMUSEO del MEDITERRANEO SR

9 ECOMUSEO del MEDITERRANEO SR PIT N TITOLO DEL PIT PROVINCIA 9 ECOMUSEO del MEDITERRANEO SR IDEA FORZA Caratteristiche L idea forza che sottende il Progetto Integrato Territoriale Ecomuseo del Mediterraneo si concretizza nel rafforzamento

Dettagli

REM (Rete Ecologica Marche) Attuazione macroprogetto Parco del Conero_07 marzo arch. Roberta Caprodossi arch. Massimo Spigarelli

REM (Rete Ecologica Marche) Attuazione macroprogetto Parco del Conero_07 marzo arch. Roberta Caprodossi arch. Massimo Spigarelli REM (Rete Ecologica Marche) Attuazione macroprogetto Parco del Conero_07 marzo 2013 Visione guida alcune linee strategiche Rappresentazione ideogrammatica degli interventi strategici proposti in

Dettagli

La Campania investe nelle Aree Parco

La Campania investe nelle Aree Parco PSR Campania 2007 20132013 La Campania investe nelle Aree Parco Programmazione 2007 2013 PSR si compone di 38 Misure, articolate in 4 Assi: ASSE 1 Competitività dell agroalimentare e del settore forestale;

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Il Ministro dello Sviluppo Economico e Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 9 febbraio 2001, n. 187 recante Regolamento per la revisione

Dettagli

PERUGIA EUROPA

PERUGIA EUROPA Seminario di Studio Il ruolo delle assemblee elettive nei processi di pianificazione strategica 2003- Strumenti ed esperienze di pianificazione strategica PIANIFICAZIONE STRATEGICA Nuova modalità di programmazione

Dettagli

Un nuovo Management Plan per il sistema territoriale Archeologico Vesuviano

Un nuovo Management Plan per il sistema territoriale Archeologico Vesuviano Unione degli Industriali di Napoli Centro Studi Un nuovo Management Plan per il sistema territoriale Archeologico Vesuviano ( Concept presentato all Unesco, Parigi, il 27 maggio 2011 ) Sito Archeologico

Dettagli

CHI PARTECIPA CONDIVIDE!

CHI PARTECIPA CONDIVIDE! 30.07 2016 10,30 CHI PARTECIPA CONDIVIDE! Ciclo di Incontri Presentazione della Strategia di Sviluppo Locale AltoCasertano 2020 Consorzio di Bonifica del SannioAlifano Viale della Libertà n.75 Piedimonte

Dettagli

CITTADINANZA ATTIVA. Pianificazione Consapevole e Condivisa CONSULTAZIONE PUBBLICA

CITTADINANZA ATTIVA. Pianificazione Consapevole e Condivisa CONSULTAZIONE PUBBLICA COMUNE DI NOVOLI ASSESSORATO ALL URBANISTICA UFFICIO DEL PIANO Coord.Resp. Arch. Giuseppe Chiriatti PIANO URBANISTICO GENERALE URBANISTICA PARTECIPATA Per uno sviluppo condiviso del nostro Territorio A

Dettagli

L'economia reale nei Parchi Nazionali e nelle Aree Protette e il Turismo. A cura di Flavia Maria Coccia

L'economia reale nei Parchi Nazionali e nelle Aree Protette e il Turismo. A cura di Flavia Maria Coccia L'economia reale nei Parchi Nazionali e nelle Aree Protette e il Turismo A cura di Flavia Maria Coccia Aree protette italiane in cifre i Parchi Nazionali 2 Aree protette italiane in cifre i Parchi Nazionali

Dettagli

Nota di commento alle Statistiche culturali. Anno 2015

Nota di commento alle Statistiche culturali. Anno 2015 Nota di commento alle Statistiche culturali Anno 2015 Fonte: Istat Le tavole diffuse dall Istat forniscono una rappresentazione statistica dei principali fenomeni legati alla produzione, alla distribuzione

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

Servizio Attività produttive e Turismo. STATISTICHE DEL TURISMO ANNO 2013 Capacità ricettiva e movimento turistico

Servizio Attività produttive e Turismo. STATISTICHE DEL TURISMO ANNO 2013 Capacità ricettiva e movimento turistico I Servizio Attività produttive e Turismo STATISTICHE DEL TURISMO ANNO 2013 Capacità ricettiva e movimento turistico COMPETENZE E ATTIVITA' Il Servizio Attività produttive e Turismo, su specifica delega

Dettagli

SANTA MARIA NAVARRESE SCHEDA AMBITO N. 22 SUPRAMONTE DI BAUNEI E DORGALI SCHEDA AMBITO N. 23 OGLIASTRA

SANTA MARIA NAVARRESE SCHEDA AMBITO N. 22 SUPRAMONTE DI BAUNEI E DORGALI SCHEDA AMBITO N. 23 OGLIASTRA SANTA MARIA NAVARRESE SCHEDA AMBITO N. 22 SUPRAMONTE DI BAUNEI E DORGALI SCHEDA AMBITO N. 23 OGLIASTRA Il Comune di Baunei ricade all interno di due ambiti di paesaggio del PPR, quello del Supramonte di

Dettagli