gino copelli lezioni di scienza della rappresentazione appunti 2012

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "gino copelli lezioni di scienza della rappresentazione appunti 2012"

Transcript

1 gino copelli lezioni di scienza della rappresentazione appunti 2012 Simbologia Il punto, la linea e la superficie sono enti geometrici fondamentali. I punti si indicano con lettere maiuscole dell alfabeto latino (A). Le linee si indicano con lettere minuscole dell alfabeto latino (a). Le superfici e i piani sono indicate da lettere minuscole dell alfabeto greco ( ). Anche gli angoli si indicano con lettere dell alfabeto greco. L apice di una lettera indica la proiezione dell oggetto sul piano di proiezione corrispondente (A ). L asterisco all apice di una lettera ne indica invece il ribaltamento sul piano di lavoro (A*). Utilizziamo un tratto più spesso per tracciare le linee di contorno dell oggetto, più sottile per le linee di richiamo. Proiezioni parallele ortogonali La scienza della rappresentazione insegna l arte di modellare e rappresentare le forme dello spazio. Per eseguire un rilievo, cioè la trasformazione di un oggetto reale in un modello (grafico, informatico o plastico), o al contrario per eseguire il progetto di un oggetto è necessario generarne delle viste, proiettarne cioè delle immagini sul piano. Il modello grafico è la rappresentazione del modello geometrico dell oggetto, che a sua volta è la sintesi in forme geometriche elementari dell oggetto, sottoposta a una adeguata riduzione di scala per adeguarne le dimensioni a quelle del supporto su cui verrà realizzata. L operazione di proiezione consiste nell investire l oggetto con un fascio di rette dette raggi proiettanti e sezionarle con un piano, il quadro o piano di proiezione. In una proiezione parallela i raggi proiettanti sono tra loro paralleli e la loro sorgente è la direzione che hanno in comune. Nel caso di una proiezione parallela ortogonale, la direzione delle rette proiettanti è perpendicolare al piano di proiezione. tav.1 tav.2 tav.3 1

2 Tav.1. L immagine, proiezione o vista P di un punto P proiettata sul piano di proiezione corrisponde all intersezione del piano con la retta proiettante r cui appartiene il punto P. La retta è generata dalla direzione indicata dalla freccia. Tav.2. L immagine di una retta sul piano di proiezione è definita dal punto T, intersezione della retta col piano, e dal punto P, proiezione ortogonale di uno qualunque dei suoi punti P. Le intersezioni delle rette o dei piani col piano di proiezione si dicono tracce. Tav.3. Per poter stabilire la posizione nello spazio del punto P è necessario generarne almeno due viste. La vista sul piano orizzontale ( ) è la pianta, quelle sui piani verticali (, ) sono gli alzati: prospetto e profilo. La pianta è anche detta prima proiezione, il prospetto seconda proiezione e così via. La sezione è la proiezione su un piano che interseca l oggetto. La quota è la distanza del punto P dal piano orizzontale, l aggetto la sua distanza dal piano verticale. L intersezione tra piano orizzontale e piano verticale si definisce linea di terra, che di conseguenza è la traccia sul piano verticale del piano orizzontale e viceversa. Una retta o un piano si dicono proiettanti quando la loro immagine sul piano di proiezione corrisponde alla loro traccia. Possiamo dire in altro modo che ogni punto sul piano di proiezione è la rappresentazione di una retta, la retta proiettante, come ogni retta è la rappresentazione di un piano, il piano proiettante. Un piano verticale è proiettante in prima proiezione; un piano frontale è un piano verticale con la stessa giacitura, quindi parallelo, al piano di proiezione verticale. Tutte le rette che appartengono a questo piano sono rette frontali. Un piano perpendicolare al piano di proiezione verticale è proiettante in seconda proiezione; quando ha la stessa giacitura del primo piano di proiezione è un piano orizzontale. Tutte le rette di questo piano sono rette orizzontali. Un piano proiettante su entrambi i piani di proiezione è un piano di profilo. Una retta verticale è proiettante in un punto in prima proiezione. Una retta perpendicolare al secondo piano di proiezione è proiettante in un punto sul secondo piano di proiezione. tav.4 tav.5 2

3 Tav.4-5. La proiezione delle viste dell oggetto sui piani cartesiani di riferimento (tav. 4) si risolve graficamente ponendo i piani di proiezione su un unica superficie, il piano di lavoro, e unendo tra loro i punti corrispondenti per mezzo di linee di richiamo (tav. 5). Ribaltamento di un piano Tav.6-7. Il modello dell oggetto è costituito dalle sue proiezioni ortogonali. La tavola di sinistra ne suggerisce prospetticamente lo sviluppo spaziale mentre quella di destra ne descrive le proiezioni ortogonali secondo lo schema grafico indicato nella tav.5. Conosciamo la pianta e l alzato del triangolo ABC ma, dal momento che il piano su cui giace non è orientato orizzontalmente o frontalmente rispetto ai piani di proiezione, non ne afferriamo la vera forma. Per ottenere la vera forma dell oggetto è necessario ruotare il piano cui appartiene fino a farlo coincidere con il piano di lavoro. tav. 6 tav.7 Tav.8-9. Il piano individuato dai punti A, B e C non ha la stessa giacitura del piano : i due piani quindi sono incidenti in una retta (tav. 8). Per individuarla traccio in (tav. 9) le rette A C e B C fino a raggiungere la linea di terra rispettivamente in E ed F. In prima proiezione traccio le rette corrispondenti (A C e B C ) e poi individuo su queste i punti E ed F grazie alle linee di richiamo. La retta E F appartiene a entrambi i piani: è la retta che stavamo cercando, l asse intorno alla quale avverrà la rotazione del piano e che costituisce perciò la cerniera del ribaltamento. 3

4 tav.8 tav.9 Tav Disegno ora in (tav. 11) una retta perpendicolare a E F passante per uno dei punti dell oggetto (per esempio C): si tratta dell immagine sul piano orizzontale del piano della sezione retta (tav. 10). Il piano della sezione retta del piano è un piano ( ) perpendicolare alla cerniera E F. Durante la rotazione del piano intorno a E F tutti i punti di tracciano degli archi di circonferenza perpendicolari alla cerniera; il piano descrive il movimento di rotazione della retta CH (tav. 10). Tav Il segmento CH che permette di descrivere la rotazione del punto C è l ipotenusa del triangolo rettangolo CC H che giace sul piano (tav. 12). Per conoscerne la misura ribaltiamo sul piano orizzontale il piano : tracciamo da C in tav. 13 la perpendicolare alla retta C H e su questa stacchiamo un segmento di misura h, equivalente alla quota di C in seconda proiezione. Il punto così ottenuto è il punto C** (C doppio stellato). Il segmento C**H dunque non è altro che la rappresentazione sul piano orizzontale del segmento CH di tav. 12, che a sua volta è il raggio dell arco di circonferenza che il punto C compie intorno alla cerniera durante la rotazione. In tav. 13 puntiamo il compasso in H e riportiamo C** sulla retta C H ottenendo il punto C* (C stellato), ribaltamento del punto C. 4

5 tav.10 tav.11 tav.12 tav.13 5

6 Tav Le rette C E e C F ribaltate sul piano orizzontale diventano le rette C*E e C*F (tav. 15). Traccio ora per A e B le parallele a C C* (cioè le proiezioni in pianta dei piani della sezione retta e sui quali avviene la rotazione dei punti A e B) (tav. 14). L intersezione della retta C*E con la retta A K (tav. 15) indica il punto A ribaltato (A*); l intersezione di C*F con B L indica il punto B*. La figura A*B*C* corrisponde alla vera forma del triangolo ABC. tav.14 tav.15 Tav.16. La rotazione di queste superfici rappresenta evidentemente un caso particolare del ribaltamento descritto nelle tavole precedenti. Entrambe le figure poggiano sul piano orizzontale e quindi ruotano intorno a uno dei propri lati. La figura EFGH inoltre è orientata su un piano verticale e di conseguenza le dimensioni della vera forma corrispondono a quelle indicate nelle proiezioni. 6

7 tav.16 Riassumendo, per ottenere il ribaltamento di un piano: 1) ricavare almeno due punti in comune al piano di proiezione orizzontale e al piano di cui si vuole ottenere la rotazione e individuare la cerniera del ribaltamento; 2) tracciare da uno qualunque dei punti della figura la perpendicolare alla cerniera (il piano della sezione retta - psr); 3) dal punto prescelto tracciare su questa retta un segmento perpendicolare di misura pari alla quota del punto stesso; 4) unire l estremità di questo segmento all intersezione della retta (psr) con la cerniera ottenendo l ipotenusa di un triangolo rettangolo; 5) tracciare un arco di circonferenza il cui centro è l intersezione della retta (psr) con la cerniera e il raggio è l ipotenusa del triangolo: l intersezione della circonferenza con la retta (psr) descrive la posizione ribaltata del punto prescelto. Prospettiva centrale o conica Tav.17. Nel caso di una rappresentazione prospettica l oggetto (P) è investito da un fascio conico di raggi proiettanti la cui sorgente è un punto chiamato centro di proiezione (O). La retta OP attraversa il piano di proiezione in un punto P che è la proiezione del punto P sul quadro. Tav.18. La proiezione sul quadro di una retta r è una retta individuata da due punti: uno è dato dall intersezione della retta col piano, il punto T chiamato traccia della retta r; l altro è l intersezione col quadro (F ) della retta s parallela a r e passante per il centro di proiezione O. Il punto F è detto fuga della retta r. Tutte le parallele alla retta s hanno in comune la direzione, rappresentata sul piano dal punto di fuga F. La retta T F è la traccia del piano cui appartengono la retta r e il punto O. tav.19. Le due rette r ed s individuano il piano. Le loro intersezioni sul piano di proiezione definiscono la retta T rt s, traccia del piano. Le parallele per O definiscono a loro volta un piano che ha la stessa giacitura del piano e la cui traccia sul piano di 7

8 proiezione, indicata dall intersezione delle due rette col piano F r ed F s, corrisponde alla fuga del piano e di tutti i piani con la stessa giacitura. Nel caso particolare di piani orizzontali è detta orizzonte la traccia del piano su cui giace il centro di proiezione, chiamato piano dell orizzonte. L orizzonte è la linea di fuga di tutti i piani orizzontali. Il piano geometrale è il piano orizzontale la cui traccia corrisponde alla linea di terra. La traccia della retta perpendicolare al piano originata dal centro di proiezione è chiamata punto principale (O ). tav.17 tav.18 tav.19 Costruzione di un immagine prospettica sul quadro. tav.20. Definiamo innanzitutto il cosiddetto orientamento interno della costruzione prospettica stabilendo la posizione del centro di proiezione rispetto al quadro e le dimensioni dell inquadratura. Per visualizzare sul piano di lavoro la distanza d che separa il centro di proiezione (O) dal quadro ruotiamo il piano dell orizzonte usando la linea dell orizzonte come cerniera: otterremo in questo modo il punto O*, ribaltamento di O. Vogliamo realizzare un modello prospettico frontale di un cubo i cui lati hanno una misura a. Disegniamo sul piano orizzontale una linea parallela al quadro e su questa il punto A. Tracciamo poi per A il segmento O M ; La retta O M ha in comune con la retta OO il punto di fuga, il punto principale O, e come questa è dunque perpendicolare al quadro. La linea di terra appartiene al quadro; poiché è sul quadro che le misure dell oggetto rappresentato vanno calcolate, su di essa misuriamo da M il segmento a ottenendo così il punto N. Tracciamo la retta O N che sappiamo parallela a O M poiché condivide con questa il punto di fuga: le rette O M e O N, intersecando rette tra loro parallele, formano segmenti di misura uguale (a). 8

9 Tav.21. Il cerchio di centro O e raggio d è detto cerchio di distanza. Le intersezioni D con la linea dell orizzonte si chiamano punti di distanza. Uniamo con una retta il punto D e O* ottenendo il triangolo rettangolo isoscele O O*D (si tratta sempre, è bene ricordarlo, della rappresentazione sul piano di lavoro di una figura che si trova nello spazio su un piano, il piano dell orizzonte, perpendicolare al quadro). Le rette D I e D L hanno lo stesso orientamento nello spazio della retta OD (di cui O*D è l immagine ribaltata) poiché hanno la stessa fuga; questo significa che intersecando sul piano orizzontale rette parallele e rette perpendicolari al quadro formeranno anche loro dei triangoli rettangoli isoscele. E il caso dei triangoli B N I e C N L : i segmenti I L e B C sono dunque uguali tra loro. Tav.22. Le rette tracciate sul piano geometrale sono anche le proiezioni sul piano orizzontale di piani verticali e tutte le rette di quei piani verticali, che hanno in comune il punto di fuga, sono tra loro parallele. Disegno quindi sul quadro la traccia del piano verticale corrispondente e sulla retta che ne risulta indico la misura a. tav.20 tav.21 tav.22 9

10 Tav.23. Vogliamo ora costruire dello stesso soggetto una vista prospettica per angolo. Tracciamo sul piano orizzontale una retta r non parallela né ortogonale al quadro e su questa isoliamo il punto A. T r è la traccia della retta sul quadro, F r la fuga sull orizzonte. Tav.24. Sul piano dell orizzonte ribaltato uniamo il ribaltamento del centro di proiezione O* con il punto di fuga F ottenendo la retta r*. Sappiamo che la rappresentazione di una retta è definita dalla sua traccia e dalla fuga della parallela per il centro di proiezione (tav. 18). Le rette r e r* hanno quindi la stessa direzione. Poiché gli spigoli del cubo sono tra loro ortogonali traccio per O* la perpendicolare a r* fino a individuare sulla linea dell orizzonte il punto F s, fuga delle rette ortogonali a r : le rette r ed s mi permetteranno ora di costruire la figura richiesta. Tav. 25. Traccio un arco di cerchio di centro F r e di raggio F ro* che interseca l orizzonte in M r. Il triangolo F ro*m r è un triangolo isoscele. Le rette N M r e P M r sono la rappresentazione prospettica di rette tra loro parallele che hanno la stessa direzione della retta rappresenta da O*M r; intersecando la linea di terra, parallela all orizzonte, e la r, parallela a r*, formeranno a loro volta dei triangoli isoscele (T ra N e T rb P ). Di conseguenza tutte le rette che fuggono al punto M r staccheranno sulla linea di terra e sulla retta r segmenti tra loro uguali. Il punto M r è detto punto di misura della retta r. Tav.26. Con analogo procedimento trovo il punto di misura della retta s (M s) e per mezzo di questo traccio sulla s il segmento a. Completo la figura alzando gli spigoli verticali e disegnando gli spigoli rimanenti sulle rette parallele a r ed s. tav.23 tav.24 10

11 tav.25 tav.26 11

Prospettiva a quadro verticale

Prospettiva a quadro verticale Prospettiva a quadro verticale Tr 1 P 2 P 1 Rappresentiamo una retta r, posta su π 1 nelle proiezioni ortogonali, un punto P (punto di vista) ed il quadro verticale α. Vogliamo proiettare la retta r sul

Dettagli

ESEMPIO DI RAPPRESENTAZIONE IN PIANTA E ALZATO DEL MODELLO CREATO PER LA PRIMA ESERCITAZIONE

ESEMPIO DI RAPPRESENTAZIONE IN PIANTA E ALZATO DEL MODELLO CREATO PER LA PRIMA ESERCITAZIONE Università Sapienza di Roma, Facoltà di Architettura Corso di laurea in Gestione del processo edilizio Project Management, a.a. 2014-2015 Corso di Disegno tecnico e automatico Docente: Arch. Jessica Romor

Dettagli

Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva b

Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva b http://host.uniroma3.it/docenti/canciani/ Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva b A.A. 2012-2013 Prof. M. Canciani, Arch. V. Gori 1 Proiettare.. 2/22 3 4/22 5/22 6/22 Albrecht Dürer,

Dettagli

La prospettiva e i suoi strumenti teorici e tecnici

La prospettiva e i suoi strumenti teorici e tecnici Dispense del Corso di Disegno, tenuto da Riccardo Migliari nella Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni della Sapienza Università di Roma nell Anno Accademico 2009 2010 La prospettiva e i suoi strumenti

Dettagli

COMUNICAZIONE N.4 DEL

COMUNICAZIONE N.4 DEL COMUNICAZIONE N.4 DEL 7.11.2012 1 1 - PRIMO MODULO - COSTRUZIONI GEOMETRICHE (4): ESEMPI 10-12 2 - SECONDO MODULO - APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA (4): ESEMPI 19-25 PRIMO MODULO - COSTRUZIONI GEOMETRICHE

Dettagli

COMUNICAZIONE N.18 DEL 13.04.2011 1

COMUNICAZIONE N.18 DEL 13.04.2011 1 COMUNICAZIONE N.18 DEL 13.04.2011 1 SECONDO MODULO - APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA (16) LA PROSPETTIVA - SECONDA PARTE. ESEMPI 144-151 Rette parallele al geometrale Sia data una retta r parallela

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO - DICeM

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO - DICeM Esercitazione n. 1 da eseguire a mano libera SCRITTURA, NOMENCLATURA E CONVENZIONI GRAFICHE ELEMENTARI A. Inserire nella tavola un prova di scrittura, e la nomenclatura degli enti Fondamentali 1. Asse

Dettagli

COMUNICAZIONE N.17 DEL

COMUNICAZIONE N.17 DEL COMUNICAZIONE N.17 DEL 03.04.20131 1- SECONDO MODULO - APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA (16): ESEMPI 134-143 2 - QUARTO MODULO - CLASSICI MODERNI E CONTEMPORANEI (15): REM KOOLHAAS, VILLA DALL'AVA,

Dettagli

Per ruotare la figura fino a disporla parallela al occorre individuarne un qualsiasi segmento orizzontale. Per tale segmento, o per una parallela ad e

Per ruotare la figura fino a disporla parallela al occorre individuarne un qualsiasi segmento orizzontale. Per tale segmento, o per una parallela ad e Determinare la forma reale del triangolo rappresentato effettuando il ribaltamento (o la rotazione) del piano a cui appartiene. Nome Cognome Classe Data Per ruotare la figura fino a disporla parallela

Dettagli

la restituzione prospettica - schemi 14corso tecniche di rappresentazione dello spazio docente Arch. Emilio Di Gristina

la restituzione prospettica - schemi 14corso tecniche di rappresentazione dello spazio docente Arch. Emilio Di Gristina la restituzione prospettica - schemi 14corso tecniche di rappresentazione dello spazio docente rch. Emilio Di Gristina la restituzione prospettica - ricerca della Linea d Orizzonte Le rette parallele al

Dettagli

LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE

LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE pag. 1 LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE Trasformazione geometrica Movimento rigido Traslazione Simmetria Costruzione di due punti simmetrici rispetto ad una retta Poligoni aventi assi di simmetria Rotazione

Dettagli

Costruzione dell immagine prospettica di un parallelepipedo.

Costruzione dell immagine prospettica di un parallelepipedo. Costruzione dell immagine prospettica di un parallelepipedo. La difficoltà di costruzione dell immagine prospettica di un parallelepipedo equivale, tutto sommato, a quella che si incontra nella costruzione

Dettagli

PROIEZIONI ORTOGONALI: IL PIANO GENERICO

PROIEZIONI ORTOGONALI: IL PIANO GENERICO www.aliceappunti.altervista.org PROIEZIONI ORTOGONALI: IL PIANO GENERICO 1) PREMESSA: Il piano generico si presenta in questo modo: Ragion per cui una figura su di esso non la si vede bene. E tuttavia

Dettagli

C C B B. Fig. C4.1 Isometria.

C C B B. Fig. C4.1 Isometria. 4. Isometrie 4.1 Definizione di isometria Date due figure congruenti è possibile passare da una all altra con una trasformazione. Una trasformazione geometrica in un piano è una funzione biunivoca che

Dettagli

PROSPETTIVA CENTRALE A2 B2 A2 A B A LT PV AB

PROSPETTIVA CENTRALE A2 B2 A2 A B A LT PV AB PROSPETTIVA CENTRALE immaginiamo di fare scorrere un segmento AB lungo 2 binari (allonandolo sempre di più dall osservatore). la dimensione del segmento diminuisce seguendo l andamento delle due rette

Dettagli

Superfici e solidi di rotazione. Cilindri indefiniti

Superfici e solidi di rotazione. Cilindri indefiniti Superfici e solidi di rotazione Consideriamo un semipiano α, delimitato da una retta a, e sul semipiano una curva g; facendo ruotare il semipiano in un giro completo attorno alla retta a, la curva g descrive

Dettagli

Le proiezioni ortogonali

Le proiezioni ortogonali Le proiezioni ortogonali principi generali proiezione di figure geometriche piane proiezioni di solidi geometrici proiezioni di pezzi meccanici principi generali delle proiezioni proiettare per rappresentare

Dettagli

METODO DELLE DOPPIE PROIEZIONI DI MONGE

METODO DELLE DOPPIE PROIEZIONI DI MONGE METODO DELLE DOPPIE PROIEZIONI DI MONGE 1) elementi rappresentativi dei principali enti geometrici: punto, retta, piano; 2) Rappresentazione di punti, rette e piani particolari; 3) Condizioni di appartenenza,

Dettagli

La circonferenza e il cerchio

La circonferenza e il cerchio La circonferenza e il cerchio Def. Circonferenza Si dice circonferenza una linea piana chiusa formata dall insieme dei punti che hanno la stessa distanza da un punto detto centro. Si dice raggio di una

Dettagli

ASSONOMETRIA E PROSPETTIVA

ASSONOMETRIA E PROSPETTIVA ASSONOMETRIA E PROSPETTIVA 2 Assonometria: trasformazione di uno spazio vettoriale a tre dimensioni in uno a due, in modo che i raggi di proiezione siano paralleli tra loro. Prospettiva: trasformazione

Dettagli

1 La traslazione. 2 La composizione di traslazioni. 3 La rotazione

1 La traslazione. 2 La composizione di traslazioni. 3 La rotazione 1 La traslazione Per poter applicare una traslazione ad una generica figura geometrica si deve: ± creare il vettore di traslazione AB mediante il comando Vettore tra due punti; ± cliccare con il mouse

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze dell Architettura

Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Roma Facoltà di Architettura AA 2013 2014 Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Corso di Disegno Riccardo Migliari 1, Marta Salvatore 2, Jessica Romor 3 1 Professore ordinario

Dettagli

Corso di Fisica. Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1

Corso di Fisica. Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1 Corso di Fisica Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1 Scalari e vettori Consideriamo una libreria. Per determinare quanti libri ci sono su uno scaffale basta individuare lo scaffale in questione e contare

Dettagli

DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE

DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE 29. Osservando la sezione longitudinale dell Auditorium di Ibirapuera costruito da Oscar Niemeyer a San Paolo nel 2005, qual è la corretta disposizione dei piani verticali per ottenere le sezioni trasversali

Dettagli

CAP 5: INTRODUZIONE ALLA GEOMETRIA DESCRITTIVA

CAP 5: INTRODUZIONE ALLA GEOMETRIA DESCRITTIVA CAP 5: INTRODUZIONE ALLA GEOMETRIA DESCRITTIVA Non deve essere sottovalutata l importanza del disegno nella nostra civiltà caratterizzata dalla tecnica e dall immagine, perché esso rappresenta il primo

Dettagli

Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva

Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Le ombre La teoria delle ombre si basa sull'ormai noto concetto di proiezione: in questo caso il centro di proiezione è la sorgente luminosa (il sole o la lampadina) da cui si dipartono i raggi luminosi

Dettagli

gino copelli lezioni di scenotecnica

gino copelli lezioni di scenotecnica gino copelli lezioni di scenotecnica scenografia ideazione progettazione regista scenografo progettista scenotecnica geometria descrittiva metodologia della progettazione (materiali e preventivi di spesa)

Dettagli

PIANO CARTESIANO. NB: attenzione ai punti con una coordinata nulla: si trovano sugli assi

PIANO CARTESIANO. NB: attenzione ai punti con una coordinata nulla: si trovano sugli assi PIANO CARTESIANO Il piano cartesiano è individuato da due rette perpendicolari (ortogonali) che si incontrano in un punto O detto origine del piano cartesiano. Si fissa sulla retta orizzontale il verso

Dettagli

g. Ferrari M. Cerini D. giallongo Piattaforma informatica geometria 3 trevisini EDITORE

g. Ferrari M. Cerini D. giallongo Piattaforma informatica geometria 3 trevisini EDITORE g. Ferrari M. Cerini D. giallongo Piattaforma Ma Pia a tematica informatica geometria 3 trevisini EDITORE unità 14 2 UNITÀ14 LE MISURE DI CIRCONFERENZA, CERCHIO E LORO PARTI 1. Relazione tra circonferenza

Dettagli

LA SUA PROIEZIONE ORTOGONALE E SEMPRE UGUALE AD ESSA

LA SUA PROIEZIONE ORTOGONALE E SEMPRE UGUALE AD ESSA PROIEZIONI ORTOGONALI DI FIGURE PIANE Per figura piana si intende una parte di piano delimitata da una linea chiusa. Poiché questo contorno è riconducibile ad un insieme di punti, si può ottenere la proiezione

Dettagli

PROIEZIONI ORTOGONALI: SEZIONI CONICHE

PROIEZIONI ORTOGONALI: SEZIONI CONICHE www.aliceappunti.altervista.org PROIEZIONI ORTOGONALI: SEZIONI CONICHE 1) PREMESSA: Il cono è una superficie generata da una retta con un estremo fisso e l altro che ruota. La retta prende il nome di GENERATRICE.

Dettagli

Risposte ai quesiti D E H D

Risposte ai quesiti D E H D Perugia, dic. 2009/gen. 2010 Risposte ai quesiti 1. Dati i quadrati CD e C D, come in figura, provare che la perpendicolare uscente da alla retta DD passa per il punto medio del segmento quale che sia

Dettagli

SOLUZIONI DEI QUESITI PROPOSTI

SOLUZIONI DEI QUESITI PROPOSTI SOLUZIONI DEI QUESITI PROPOSTI Manca di mentalità matematica tanto chi non sa riconoscere rapidamente ciò che è evidente, quanto chi si attarda nei calcoli con una precisione superiore alla necessità QUESITO

Dettagli

Geometria Analitica Domande e Risposte

Geometria Analitica Domande e Risposte Geometria Analitica Domande e Risposte A. Il Piano Cartesiano. Qual è la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano? Per calcolare la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano

Dettagli

Con il termine sezione si intende la figura piana risultante dall intersezione di un solido con un piano.

Con il termine sezione si intende la figura piana risultante dall intersezione di un solido con un piano. cosa è una seione? Con il termine seione si intende la figura piana risultante dall interseione di un solido con un piano. solitamente si indicano le seione colorandole (a matita o utiliando i retini)

Dettagli

Quadro riassuntivo di geometria analitica

Quadro riassuntivo di geometria analitica Quadro riassuntivo di geometria analitica IL PIANO CARTESIANO (detta ascissa o coordinata x) e y quella dall'asse x (detta ordinata o coordinata y). Le coordinate di un punto P sono: entrambe positive

Dettagli

1 I solidi a superficie curva

1 I solidi a superficie curva 1 I solidi a superficie curva PROPRIETÀ. Un punto che ruota attorno ad un asse determina una circonferenza. PROPRIETÀ. Una linea, un segmento o una retta che ruotano attorno ad un asse determinano una

Dettagli

L P R P OIEZI Z ONI N A S A S S O S NO N METRICHE

L P R P OIEZI Z ONI N A S A S S O S NO N METRICHE LE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE La proiezione assonometrica fa parte delle proiezioni parallele, o cilindriche. Essa è caratterizzata quindi dall avere il centro di proiezione all infinito (S ), per cui è

Dettagli

Rappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate

Rappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate Rappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate BERTOLDO T. E., Tecnica grafica. I - II tomo. Istituto Italiano Edizioni Atlas (Biblioteca Architettura ) Teoria delle ombre applicata alle proiezioni

Dettagli

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura.

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. Un vettore è invece una grandezza caratterizzata da 3 entità:

Dettagli

Piano cartesiano e retta

Piano cartesiano e retta Piano cartesiano e retta Il punto, la retta e il piano sono concetti primitivi di cui non si da una definizione rigorosa, essi sono i tre enti geometrici fondamentali della geometria euclidea. Osservazione

Dettagli

Camillo Bandera APPUNTI DI DISEGNO. Le proiezioni ortogonali: concetti di base e proprietà fondamentali

Camillo Bandera APPUNTI DI DISEGNO. Le proiezioni ortogonali: concetti di base e proprietà fondamentali Camillo Bandera Le proiezioni ortogonali: concetti di base e proprietà fondamentali C.Bandera INDICE INTRODUZIONE... 3 IL METODO DELLE PROIEZIONI ORTOGONALI... 4 RAPPRESENTAZIONE DEGLI ELEMENTI GEOMETRICI...

Dettagli

1 Nozioni utili sul piano cartesiano

1 Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x

Dettagli

Geometria euclidea. Alessio del Vigna. Lunedì 15 settembre

Geometria euclidea. Alessio del Vigna. Lunedì 15 settembre Geometria euclidea Alessio del Vigna Lunedì 15 settembre La geometria euclidea è una teoria fondata su quattro enti primitivi e sulle relazioni che tra essi intercorrono. I quattro enti primitivi in questione

Dettagli

Programmazione finale classe II L A a.s. 2015/2016 Materia: Discipline Geometriche Docente: Antonio Caputo

Programmazione finale classe II L A a.s. 2015/2016 Materia: Discipline Geometriche Docente: Antonio Caputo 1. MODULI DISCIPLINARI PERIODO / DURATA Modulo n. 1 Proiezioni Ortogonali - Approfondimento U.D. Introduttiva - Il ripasso del sistema di rappresentazione studiato nell anno scolastico precedente: le proiezioni

Dettagli

Dispensa di Disegno Tecnico

Dispensa di Disegno Tecnico Dispensa di Disegno Tecnico Modulo 1 Primo Quadrimestre Scuola Bottega Artigiani di San Polo Onlus Ed. 2016-2017 Docente: Carlo Colombini DISPENSA DI DISEGNO TECNICO 1 È più facile fare bene un lavoro

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

CORSO DI PREPARAZIONE AI GIOCHI DI ARCHIMEDE 2015

CORSO DI PREPARAZIONE AI GIOCHI DI ARCHIMEDE 2015 CORSO DI PREPARAZIONE AI GIOCHI DI ARCHIMEDE 2015 Lezione del 3 NOVEMBRE 2015 GEOMETRIA CRITERI DI CONGRUENZA FRA TRIANGOLI IL SIMBOLO indica la congruenza PRIMO CRITERIO DI CONGRUENZA: Se due triangoli

Dettagli

Argomenti Capitolo 1 Richiami

Argomenti Capitolo 1 Richiami Argomenti Capitolo 1 Richiami L insieme dei numeri reali R si rappresenta geometricamente con l insieme dei punti di una retta orientata su cui sia stato fissato un punto 0 e un segmento unitario. L insieme

Dettagli

Testi verifiche 3 C 3 I a. s. 2008/2009

Testi verifiche 3 C 3 I a. s. 2008/2009 Testi verifiche 3 C 3 I a. s. 2008/2009 1) Sono assegnati i punti A(- 1; 3) C(3; 0) M ;1 a) Ricavare le coordinate del simmetrico di A rispetto a M e indicarlo con B. Verificare che il segmento congiungente

Dettagli

PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010

PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010 PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010 1) PIANO CARTESIANO serve per indicare, identificare, chiamare... ogni PUNTO del piano (ente geometrico) con una coppia di valori numerici (detti COORDINATE).

Dettagli

Nome file 2007_2008_dis_tecnico Ultima revisione 10/02/2008

Nome file 2007_2008_dis_tecnico Ultima revisione 10/02/2008 PROIEZIONI ORTOGONALI IN SINTESI I sistemi di rappresentazione si classificano in funzione della posizione della sorgente S rispetto al piano π. Se S è posto a distanza infinita si avranno proiezioni parallele

Dettagli

Costruzione 1 Condurre la perpendicolare ad un retta data, passante per un punto della retta stessa.

Costruzione 1 Condurre la perpendicolare ad un retta data, passante per un punto della retta stessa. Costruzioni Costruzioni di rette, segmenti ed angoli Costruzione 1 Condurre la perpendicolare ad un retta data, passante per un punto della retta stessa. Costruzione. Consideriamo la retta r ed un punto

Dettagli

Elementi di Geometria euclidea

Elementi di Geometria euclidea Proporzionalità tra grandezze Date quattro grandezze A, B, C e D, le prime due omogenee tra loro così come le ultime due, queste formano una proporzione se il rapporto delle prime due è uguale al rapporto

Dettagli

Circonferenza e cerchio

Circonferenza e cerchio Cerchio e circonferenza - 1 Circonferenza e cerchio La circonferenza è il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da un unico punto detto centro. Il cerchio è l insieme costituito dai punti appartenenti

Dettagli

Problemi sulla circonferenza verso l esame di stato

Problemi sulla circonferenza verso l esame di stato Problemi sulla circonferenza verso l esame di stato * * * n. 0 pag. 06 a) Scrivi l equazione della circonferenza γ 1 di centro P ; ) e passante per il punto A0; 1). b) Scrivi l equazione della circonferenza

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PDOV Facoltà di Ingegneria Corso di Disegno Tecnico Industriale per i Corsi di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria dell Energia Costruzioni geometriche in

Dettagli

CORSO DI FONDAMENTI DI DISEGNO TECNICO LEZIONE 4 PROSPETTIVA

CORSO DI FONDAMENTI DI DISEGNO TECNICO LEZIONE 4 PROSPETTIVA PERCORSI ABILITANTI SPECIALI (PAS) - A.A. 2013-2014 UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE (DICI) CORSO DI FONDAMENTI DI DISEGNO TECNICO LEZIONE 4 PROSPETTIVA 1 Raffaello (1483

Dettagli

LA DISTANZA DA CENTRO RAPPRESENTA IL RAGGIO CISCUNA DELLE DUE PARTI IN CUI E DIVISA UNA CIRCONFERENZA SI CHIAMA ARCO

LA DISTANZA DA CENTRO RAPPRESENTA IL RAGGIO CISCUNA DELLE DUE PARTI IN CUI E DIVISA UNA CIRCONFERENZA SI CHIAMA ARCO LA CIRCONFERENZA LA CIRCONFERENZA E IL LUOGO DEI PUNTI EQUIDISTANTI DA UN PUNTO FISSO DETTO CENTRO LA DISTANZA DA CENTRO RAPPRESENTA IL RAGGIO UN SEGMENTO CHE CONGIUNGE DUE PUNTI DELLA CIRCONFERENZA SI

Dettagli

Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole.

Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole. Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole. Teoria in sintesi Queste curve si chiamano coniche perché sono ottenute tramite l intersezione di una superficie conica con un piano. Si possono

Dettagli

Problemi sull ellisse

Problemi sull ellisse 1 equazione dell ellisse Determina l equazione di un ellisse che ha i fuochi sull asse delle ascisse, semiasse maggiore lungo 6 e distanza focale uguale a 6 + yy Scrivi l equazione dell ellisse con i fuochi

Dettagli

LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO

LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO LA GEOMETRIA ELLO SPAZIO 1 alcola l area e il perimetro del triangolo individuato dai punti A ; 0; 4, ; 1; 5 e 0; ;. ( ) ( ) ( ) 9 ; + 6 Stabilisci se il punto A ( 1;1; ) appartiene all intersezione dei

Dettagli

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo GEOMETRIA PIANA 1. Esercizi Esercizio 1. Dati i punti A(0, 4), e B(4, ) trovarne la distanza e trovare poi i punti C allineati con A e con B che verificano: (1) AC = CB (punto medio del segmento AB); ()

Dettagli

CIRCONFERENZA E CERCHIO

CIRCONFERENZA E CERCHIO CIRCONFERENZA E CERCHIO È una linea chiusa formata da tutti i punti del piano che sono equidistanti da un punto interno detto centro. La distanza punto della circonferenza-centro è detto raggio. circonferenza

Dettagli

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1.

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1. Definizione di circonferenza e cerchio. Equazione della circonferenza centrata in O e di raggio R. Esercizi. La circonferenza e il cerchio Definizioni: dato un punto C nel piano cartesiano e dato un numero

Dettagli

Condizione di allineamento di tre punti

Condizione di allineamento di tre punti LA RETTA L equazione lineare in x e y L equazione: 0 con,,, e non contemporaneamente nulli, si dice equazione lineare nelle due variabili e. Ogni coppia ; tale che: 0 si dice soluzione dell equazione.

Dettagli

Funzioni goniometriche

Funzioni goniometriche Funzioni goniometriche In questa dispensa vengono introdotte le definizioni delle funzioni goniometriche. Preliminarmente si introducono le convenzioni sull orientazione degli angoli e sulla loro rappresentazione

Dettagli

COMUNICAZIONE N.14 DEL

COMUNICAZIONE N.14 DEL COMUNICAZIONE N.14 DEL 13.03.20131 1- SECONDO MODULO - APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA (13): ESEMPI 109-116 2 - TERZO MODULO - DISEGNI A MANO LIBERA (10): DISEGNI 91-100 I disegni di questa sezione

Dettagli

Principali Definizioni e Teoremi di Geometria

Principali Definizioni e Teoremi di Geometria Principali Definizioni e Teoremi di Geometria Segmento (definizione) Si dice segmento di estremi A e B l insieme costituito dai punti A e B e da tutti i punti della retta AB compresi tra A e B. Angolo

Dettagli

Test di Matematica di base

Test di Matematica di base Test di Matematica di base Geometria Il rapporto tra la superficie di un quadrato e quella di un triangolo equilatero di eguale lato è a. 4 b. 4 d. [ ] Quali sono le ascisse dei punti della curva di equazione

Dettagli

Costruzione delle coniche con riga e compasso

Costruzione delle coniche con riga e compasso Costruzione delle coniche con riga e compasso Quando in matematica è possibile dare diverse definizioni, tutte equivalenti, di uno stesso oggetto, allora significa che quell oggetto può essere caratterizzato

Dettagli

LA CIRCONFERENZA e IL CERCHIO

LA CIRCONFERENZA e IL CERCHIO LA CIRCONFERENZA e IL CERCHIO La circonferenza è un poligono regolare con un numero infinito di lati Bisogna fare innanzitutto una distinzione: la circonferenza è la misura del perimetro; C (se sono più

Dettagli

Piano cartesiano e Retta

Piano cartesiano e Retta Piano cartesiano e Retta 1 Piano cartesiano e Retta 1. Richiami sul piano cartesiano 2. Richiami sulla distanza tra due punti 3. Richiami punto medio di un segmento 4. La Retta (funzione lineare) 5. L

Dettagli

Disegna la figura di cui vuoi la trasformata e gli oggetti (asse o centro di simmetria, vettore,...) che caratterizzano la trasformazione

Disegna la figura di cui vuoi la trasformata e gli oggetti (asse o centro di simmetria, vettore,...) che caratterizzano la trasformazione LE TRASFORMAZIONI IN CABRI Per ottenere la figura immagine di una figura data in una trasformazione Disegna la figura di cui vuoi la trasformata e gli oggetti (asse o centro di simmetria, vettore,...)

Dettagli

Appunti di Geometria Descrittiva

Appunti di Geometria Descrittiva Appunti di Geometria Descrittiva Le Doppie Proiezioni Ortogonali - Metodo di Monge - 1 Notizie storiche 2 Egizi Greci (vista ortogonale frontale) Medio evo (gotico) Rinascimento (Piero della Francesca,

Dettagli

Due rette si dicono INCIDENTI se hanno esattamente un punto in comune, altrimenti si dicono PARALLELE.

Due rette si dicono INCIDENTI se hanno esattamente un punto in comune, altrimenti si dicono PARALLELE. Riepilogo di Geometria: Assioma A1 Per tutte le coppie di punti P,Q dell insieme S è assegnato un numero reale (=)> 0, che si dice distanza di P da Q e si indica don d(p,q) 1- Se i punti P,Q sono distinti

Dettagli

DISEGNO PROSPETTICO CAPITOLO 1 METODI DI RAPPRESENTAZIONE PER IL DISEGNO TECNICO: QUADRO GENERALE PROIEZIONI ORTOGRAFICHE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE

DISEGNO PROSPETTICO CAPITOLO 1 METODI DI RAPPRESENTAZIONE PER IL DISEGNO TECNICO: QUADRO GENERALE PROIEZIONI ORTOGRAFICHE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE CAPITOLO DISEGNO PROSPETTICO METODI DI RAPPRESENTAZIONE PER IL DISEGNO TECNICO: QUADRO GENERALE La norma UNI EN ISO 0209-2 raccoglie i principali metodi di rappresentazione raccomandati per il disegno

Dettagli

LA PERPENDICOLARITA NELLO SPAZIO. Nello spazio si definiscono la perpendicolarità sia tra una retta e un piano sia tra due piani.

LA PERPENDICOLARITA NELLO SPAZIO. Nello spazio si definiscono la perpendicolarità sia tra una retta e un piano sia tra due piani. 1 LA PERPENDICOLARITA NELLO SPAZIO Nello spazio si definiscono la perpendicolarità sia tra una retta e un piano sia tra due piani. 2.1 La perpendicolarità retta piano Nel piano la perpendicolarità tra

Dettagli

GEOMETRIA DESCRITTIVA DINAMICA Indagine insiemistica sulla doppia proiezione ortogonale di Monge

GEOMETRIA DESCRITTIVA DINAMICA Indagine insiemistica sulla doppia proiezione ortogonale di Monge GEOMETRIA DESCRITTIVA DINAMICA Indagine insiemistica sulla doppia proiezione ortogonale di Monge Questa presentazione, riguardante le operazioni geometriche, sviluppa un esempio relativo alla compenetrazione

Dettagli

Corso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU)

Corso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU) Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Corso Integrato: Matematica e Statistica Modulo: Matematica (6 CFU) (4 CFU Lezioni + CFU Esercitazioni) Corso di Laurea in Tutela e Gestione del territorio

Dettagli

Verifica finale MODULO D. Esercizio 16. fig. 5

Verifica finale MODULO D. Esercizio 16. fig. 5 l l h III PRESENTAZIONE Questa quarta edizione ampliata di Spazio Immagini condivide i tratti essenziali del progetto originario, conservati nelle diverse edizioni dell opera: la concezione della geometria

Dettagli

La composizione di isometrie

La composizione di isometrie La composizione di isometrie Quello che è più interessante in una trasformazione geometrica è studiare quali effetti ha sulle figure e soprattutto valutare quali proprietà delle figure di partenza si conservano

Dettagli

Problema ( ) = 0,!

Problema ( ) = 0,! Domanda. Problema ( = sen! x ( è! Poiché la funzione seno è periodica di periodo π, il periodo di g x! = 4. Studio di f. La funzione è pari, quindi il grafico è simmetrico rispetto all asse y. È sufficiente

Dettagli

LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO

LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO LE COORDINATE CARTESIANE Quando si vuole fissare un sistema di coordinate cartesiane su una retta r, è necessario considerare: un punto O detto origine; un verso di percorrenza;

Dettagli

V il segmento orientato. V con VETTORI. Costruzione di un vettore bidimensionale

V il segmento orientato. V con VETTORI. Costruzione di un vettore bidimensionale VETTORI Costruzione di un vettore bidimensionale Nel piano con un righello si traccia una retta r tratteggiata Su r si disegna un segmento di lunghezza l d una delle estremità si disegni la punta di una

Dettagli

CORSO DI DISEGNO TECNICO EDILE LEZIONE 2 TEORIA DELLE OMBRE

CORSO DI DISEGNO TECNICO EDILE LEZIONE 2 TEORIA DELLE OMBRE PERCORSI ABILITANTI SPECIALI (PAS) - A.A. 2013-2014 UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE (DICI) CORSO DI DISEGNO TECNICO EDILE LEZIONE 2 TEORIA DELLE OMBRE 1 non abbiate mai

Dettagli

Le sezioni piane del cubo

Le sezioni piane del cubo Le sezioni piane del cubo Versione provvisoria 11 dicembre 006 1 Simmetrie del cubo e sezioni speciali Sezioni speciali si presentano in corrispondenza di piani perpendicolari agli assi di simmetria del

Dettagli

1.4 Geometria analitica

1.4 Geometria analitica 1.4 Geometria analitica IL PIANO CARTESIANO Per definire un riferimento cartesiano nel piano euclideo prendiamo: Un punto detto origine i Due rette orientate passanti per. ii Due punti e per definire le

Dettagli

D4. Circonferenza - Esercizi

D4. Circonferenza - Esercizi D4. Circonferenza - Esercizi Trasformare l equazione della circonferenza nell altra forma e rappresentare graficamente la circonferenza trovandone prima centro e raggio. 1) + --=0 [(-1) +(-1) =, C(1;1),

Dettagli

Proprietà focali delle coniche.

Proprietà focali delle coniche. roprietà focali delle coniche. Mauro Saita e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria, gennaio 2014 Indice 1 Coniche 1 1.1 arabola....................................... 1 1.1.1 roprietà focale

Dettagli

Test su geometria. 1. una circonferenza. 2. un iperbole. 3. una coppia di iperboli. 4. una coppia di rette. 5. una coppia di circonferenze

Test su geometria. 1. una circonferenza. 2. un iperbole. 3. una coppia di iperboli. 4. una coppia di rette. 5. una coppia di circonferenze Test su geometria Domanda 1 Fissato nel piano un sistema di assi cartesiani ortogonali Oxy, il luogo dei punti le cui coordinate (x; y) soddisfano l equazione x y = 1 è costituita da una circonferenza.

Dettagli

SUPERFICI CONICHE. Rappresentazione di coni e cilindri

SUPERFICI CONICHE. Rappresentazione di coni e cilindri SUPERFICI CONICHE Rappresentazione di coni e cilindri Si definisce CONO la superficie che si ottiene proiettando tutti i punti di una curva, detta DIRETTRICE, da un punto proprio, non appartenente al piano

Dettagli

SOLIDI DI ROTAZIONE. Superficie cilindrica indefinita se la generatrice è una retta parallela all asse di rotazione

SOLIDI DI ROTAZIONE. Superficie cilindrica indefinita se la generatrice è una retta parallela all asse di rotazione SOLIDI DI ROTAZIONE Dato un semipiano α limitato dalla retta a, sia g una linea qualunque appartenente al semipiano α; ruotando il semipiano α di un angolo giro attorno alla retta a, la linea g genera

Dettagli

14 Sulle orme di Euclide. Volume 2

14 Sulle orme di Euclide. Volume 2 PREFAZIONE Il nostro viaggio negli Elementi prosegue con lo studio delle proprietà della circonferenza e dell equivalenza tra poligoni. Le questioni relative alla superficie dei poligoni occupano parte

Dettagli

Costruzioni inerenti i triangoli

Costruzioni inerenti i triangoli Costruzioni inerenti i triangoli D ora in poi indicheremo con a, b e c i tre lati del triangolo di vertici A, B e C, in modo che a sia opposto al vertice A, b al vertice B e c al vertice C Costruzione

Dettagli

2. Determina l equazione della circonferenza passante per i punti A ( 2; 4), B ( 1; 3) ed avente centro sulla retta di equazione 2x 3y + 2 = 0.

2. Determina l equazione della circonferenza passante per i punti A ( 2; 4), B ( 1; 3) ed avente centro sulla retta di equazione 2x 3y + 2 = 0. CLASSE 3^ C LICEO SCIENTIFICO Novembre 01 La circonferenza 1. Ricava l equazione di ciascuna delle circonferenze rappresentate, spiegando in maniera esauriente il procedimento che seguirai, prima di svolgere

Dettagli

FUNZIONI GONIOMETRICHE

FUNZIONI GONIOMETRICHE FUNZIONI GONIOMETRICHE ANGOLI Col termine angolo indichiamo la parte di piano limitata da due semirette aventi la stessa origine, chiamata vertice. Possiamo definire anche l angolo come la parte di piano

Dettagli

Costruzioni geometriche. ( Teoria pag , esercizi 141 )

Costruzioni geometriche. ( Teoria pag , esercizi 141 ) Costruzioni geometriche. ( Teoria pag. 81-96, esercizi 141 ) 1) Costruzione con squadra e riga. a) Rette parallele. Ricorda ; due rette sono parallele quando.... oppure quando hanno la stessa. Matematicamente

Dettagli

Fondamenti di CAD e Disegno del Prodotto Industriale T Corso di Laurea Triennale in Design del Prodotto Industriale

Fondamenti di CAD e Disegno del Prodotto Industriale T Corso di Laurea Triennale in Design del Prodotto Industriale Esercizio n. 1: "Comandi base (I)" Eseguire mediante CAD 2D il disegno sotto riportato. Usare solo comandi specifici del CAD. Non quotare (utilizzare le quote per la realizzazione del disegno) (lasciare

Dettagli

( ρ, θ + π ) sono le coordinate dello stesso punto. Pertanto un punto P può essere descritto come

( ρ, θ + π ) sono le coordinate dello stesso punto. Pertanto un punto P può essere descritto come Coordinate polari Il sistema delle coordinate cartesiane è uno dei possibili sistemi per individuare la posizione di un punto del piano, relativamente ad un punto fisso O, mediante una coppia ordinata

Dettagli