U-Boot IX - L'Arma subacquea della Kriegsmarine di Fulvio Barbiani

Transcript

1 U-Boot IX - L'Arma subacquea della Kriegsmarine di Fulvio Barbiani Introduzione Gli U-Boot della Kriegsmarine furono il flagello dei convogli diretti da principio verso l'inghilterra e poi anche verso la Russia. L'ammiraglio Doenitz, comandante dell'arma subacquea, aveva ideato il cosiddetto "Branco di Lupi". I sommergibili erano dislocati lungo le presunte rotte dei convogli; appena uno di essi individuava un convoglio, avvertiva immediatamente il Comando delle Operazioni che provvedeva a far convergere tutti i sommergibili in zona per attaccare le navi con la tecnica usata dai branchi di lupi. Con l'evolversi della guerra, e per l'uso sempre più massiccio di contromisure, tale tecnica fu progressivamente abbandonata. Infatti, gli alleati, oltre ad essere entrati in possesso dei codici cifrati in uso, avevano progressivamente migliorato il Radar e anche i dispositivi di rilevamento acustico installato sulle navi di scorta. Decisivo fu anche l'apporto dell'aeronautica che, oltre all'utilizzo di radar sempre più sofisticati, di fari illuminanti le tenebre, impiegò bombe di profondità e siluri estremamente perfezionati. Il momento più critico per gli U-Boot era l'emersione, determinante per ricaricare le batterie dei motori elettrici, attuata con i motori diesel. L'operazione si svolgeva generalmente di notte e divenne sempre più pericolosa. Solo con l'installazione dello Snorkel, il dispositivo che consentiva l'immissione d'aria anche durante l'immersione, si migliorarono sensibilmente le operazioni. La foto che segue, riproduce il momento culminante dell'esplosione della corazzata inglese H.M.S. BARHAM. L'affondamento della corazzata, della portaerei inglese H.M.S. ARK ROYAL e l'impresa di Scapa Flow, segnarono i momenti maggiori di gloria dell'arma subacquea tedesca. 1

2 d'acciaio. Con il proseguire del conflitto inesorabile venne il declino. Paradossalmente, maggiori erano le perdite in mezzi e uomini, maggiore era l'incremento delle nuove armi subacquee che la Kriegsmarine produceva, pur nella scarsità delle materie prime causata dagli attacchi continui dell'aviazione inglese e americana. Oramai non si vedevano più gli equipaggi ritornare vittoriosi alle basi, accolti dalle bande e dalle autorità, i sommergibili che non ritornavano alla base erano in numero sempre più crescente. Lo stesso, il numero di volontari per l'arma era costante, anche se oramai non vi era più nessuna speranza di vittoria, ma solo la certezza della morte in fondo alle profondità marine, in una bara La localizzazione del sommergibile divenne, con il proseguimento della guerra, sempre più facile per gli alleati. Con l'evolversi del sonar, fu instaurate una tecnica d'attacco in coppia. Una nave lanciava gli impulsi che localizzavano il sommergibile, la seconda provvedeva, una volta ricevuta la localizzazione, a lanciare le cariche di profondità, proprio sopra il sommergibile, che non aveva più scampo. Cenni Storici e Tecnici Il modello IXB è stato uno dei sommergibili più diffusi nell'ambito della marina tedesca, insieme con il Tipo VII. Il Tipo IX B deriva dal Tipo IX A, di cui furono costruiti solo otto esemplari. Del IX B invece ne furono costruiti quattor-dici. Seguito dal IX C con 143 esemplari e IX D con 2 esemplari e IX D2 con 30 esemplari. I modelli IX/D e- rano destinati al rifornimento e oltre ad uno scafo allungato e allargato internamente, erano privi di camere lancia siluri. Scafo Dislocamento in superficie: tonnellate Dislocamento in immersione: tonnellate Lunghezza: 76,8 metri Larghezza: 6,8 metri Pescaggio: 4,7 metri Propulsione Due motori diesel MAM da H 2

3 Due elettrici da 500 HP Capacità carburante: 165 tonnellate Velocità in superficie: 18,2 nodi Velocità in immersione: 7,3 nodi Autonomia in miglia (m./nodi) 8.700/12 e 64/4 Armamento Quattro tubi lanciasiluri a prua Due tubi lanciasiluri a poppa Siluri trasportati: 22 Cannone da 105 mm. Cannoncino AA da 37 mm Cannoncino AA da 20 mm Successivamente fu tolto il cannoncino poppiero. I sommergibili sopravvissuti alle battaglie, nel 1944, avevano solo un cannoncino da 37 mm e almeno due mitragliatrici binate AA da 20 mm. Alcuni scafi ebbero la torretta modificata posteriormente per alloggiare una piattaforma atta a contenere una mitragliatrice quadrinata da 20 mm. L equipaggio era composto da 48 uomini. U-Boot IX spaccato laterale e sezione frontale U-Boot IX Disegno del piano di costruzione: posteriore a sinistra, anteriore a destra 3

4 Alcuni esempi di cantieri/rifugi per U-Boot. Nella parte a sinistra si notano le varie sezioni pre-allestite dei sommergibili, in centro la fase d'assemblaggio finale e a destra i bacini allagabili per il varo. In questi rifugi, venivano anche assemblati i nuovi U-Boot. Tali costruzioni si resero necessarie per il susseguirsi di continui attacchi aerei. Altro esempio di cantiere rifugio per U-Boot, con procedura d'assemblaggio diversa. Il rifugio del cantiere di Brema, come si presentava nel U-Boot IX in arrivo all'ormeggio. 4

5 U-Boot IX in crociera, nel Mare del Nord, con mare mosso U-Boot sotto mitragliamento aereo, cerca la salvezza in una rapida immersione. U-Boot sotto attacco aereo con bombe di profondità e mitragliamento. Il sommergibile è fortemente appoppato, in torretta si notano membri dell'equipaggio che tentano di salvarsi prima dell'inabissarsi del vascello. U-Boot colpito, si notano uomini a sinistra della torretta. Le frecce indicano uomini in mare poco prima dell'inabissarsi del sommergibile. 5

6 Alcune immagini della vita di bordo Il caricamento dei siluri. I siluri erano ingrassati all'atto dello stivaggio e anche quando erano messi nella camera di lancio. Una fase del rifornimento viveri durante una crociera di guerra in mare aperto. Il rifornimento di carburante in porto. 6

7 Il comandante, distinguibile per il cappello bianco, al periscopio di combattimento Al periscopio di navigazione per evitare attacchi aerei e/o per orientarsi con le stelle. Il dormire, in questo caso in camera lancio siluri. Il riposo in branda 7

8 La corvè in cucina Riposo in sala siluri. Sala macchine Distribuzione della posta 8

9 La mensa ufficiali. La mensa dei marinai. Una boccata di aria fresca dopo lunghe ore d'immersione. Frutta fresca al rientro da una missione 9

10 La riparazione del cavo dell'antenna frontale.. e di quella a poppa. Quando consentito si pratica la ginnastica all'aria aperta Al rientro alla base, gli equipaggi sono posti sotto lampade abbronzanti per rivitalizzare l'epidermide. 10

11 Al rientro da una crociera di guerra. Sul periscopio sono alzate le insegne del naviglio affondato. Nei primi anni del conflitto, al rientro dalle missioni, c'era il picchetto e la banda; con il proseguire della guerra i rientri avvenivano alla spicciolata quando rientravano. 11