IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

Transcript

1 IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Il Servizio sanitario regionale è stato colpito in modo significativo dal sisma del maggio 2012, in un territorio che dal punto di vista socio-sanitario è articolato in otto distretti. Sette le Aziende coinvolte: le Ausl di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna, e le Aziende Ospedaliero-Universitarie di Ferrara, Modena e Bologna. L assessorato regionale alle Politiche per la salute, all indomani dell evento sismico, ha istituito un Unità di crisi per fornire direttive per gestire l emergenza e la programmazione dell assistenza in rapporto con gli altri soggetti istituzionali coinvolti, per monitorare costantemente la situazione in stretto rapporto con le Aziende sanitarie, per coordinare i piani per la ricostruzione. Fondi stanziati e interventi La stima dei costi per gli interventi sul patrimonio immobiliare e tecnologico delle Aziende sanitarie ha raggiunto circa 214 milioni di euro. Tra le strutture ospedaliere, i danni maggiori sono stati riportati dagli ospedali di Carpi, Mirandola, Finale Emilia, Bondeno, tutti nel modenese, e in misura minore dall ospedale di Cento (Fe) e da un padiglione del Policlinico Sant Orsola-Malpighi di Bologna. Le strutture sanitarie territoriali più colpite, invece, sono state Crevalcore e Pieve di Cento. In totale sono state 119 le strutture, tra ospedaliere e territoriali, destinatarie degli interventi che sono stati finanziati per 53,8 milioni di euro con il Fondo di solidarietà europea. Gli interventi, coperti dal Fondo, sono stati realizzati nelle quattro province dell Emilia-Romagna interessate dal sisma, e in particolare 26 interventi per circa 10 milioni di euro nella provincia di Bologna; 16 interventi per oltre 1,35 milioni di euro nella provincia di Ferrara; 52 interventi per 41,7 milioni di euro nella provincia di Modena; e 25 interventi per circa 800mila euro nella provincia di Reggio Emilia (tabella). A questi stanziamenti, si aggiungono i circa 29 milioni di euro di finanziamenti che derivano da premi assicurativi, donazioni e fondi statali e regionali già previsti prima degli eventi sismici e finalizzati a interventi di consolidamento e miglioramento sismico. Infine, con il Programma di ricostruzione delle opere pubbliche, previsto dalla legge regionale n. 16/2012, trovano copertura finanziaria anche interventi per 72 milioni di euro, come disposto dalla delibera di giunta 1388 del 30 settembre Il totale dunque degli interventi già finanziati e realizzati, o per i quali sono già state assegnate risorse, arriva a 154,8 milioni di euro.

2 TABELLA 1 I finanziamenti assegnati dal Fondo di solidarietà europea Azienda Milioni di euro AUSL RE ,33 AUSL MO ,00 AOSP MO ,96 AUSL BO ,87 AOSP BO ,68 AUSL FE ,00 AOSP FE , ,84 TABELLA 2 Finanziamenti assegnati ai territori provinciali dal Programma ricostruzione opere pubbliche Legge regionale (n.16/2012) provincia Azienda finanziamento ( ) per azienda finanziamento ( ) per provincia Modena AUSL MO AOSP MO Ferrara AUSL FE AOSP FE Bologna AUSL BO L assistenza sanitaria alle popolazioni colpite A causa del terremoto dagli ospedali colpiti sono stati evacuati 619 pazienti (540 i posti letto chiusi), in particolare dagli ospedali di Mirandola, Carpi e Finale Emilia (Mo), e Bondeno (Fe). Significativo è stato l impegno di tutta la rete dei servizi socio-sanitari per le persone non autosufficienti (anziani e disabili).

3 In seguito al sisma sono state evacuate persone non autosufficienti; nella grande maggioranza dei casi (1.364 persone) si tratta di anziani in situazione di non autosufficienza e fragilità sociale, che hanno dovuto abbandonare la propria casa perché danneggiata dal sisma o perché rimaste senza il sostegno della famiglia. Altre 413 persone erano invece quelle già ospitate nelle strutture socio-sanitarie dei Distretti colpiti dal terremoto, che sono state evacuate perché lesionate in modo temporaneo o permanente. A fine marzo 2013, sul totale delle persone evacuate erano ancora 175 quelle ospitate in strutture socio-sanitarie perché non potevano ancora rientrare al proprio domicilio, mentre a fine novembre questo numero si è ridotto a 118.

4

5

6