La nuova regolamentazione del verde del Comune di Bologna Bologna, 21 dicembre 2010

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1 La nuova regolamentazione del verde del Comune di Bologna Bologna, 21 dicembre 2010 Settore Ambiente Illustrazioni Davide Celli

2 Il nuovo regolamento

3 Gli strumenti in vigore fino all aprile 2009 REGOLAMENTO COMUNALE PER L'USO, LA SALVAGUARDIA, L'ORGANIZZAZIONE E LA REGOLAMENTAZIONE DI ACCESSO AL VERDE PUBBLICO DEL COMUNE DI BOLOGNA (competenza del Settore Ambiente Unità Intermedia Verde e Tutela del Suolo) - NORME DI PRINCIPIO E NORME DI DETTAGLIO DEL REGOLAMENTO EDILIZIO (competenza del Settore Territorio e Urbanistica - Unità Intermedia Urbanistica - Unità Intermedia Edilizia)

4 I nuovi strumenti regolamentari RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) (competenza del Settore Urbanistica) Regolamento Comunale del verde Pubblico e Privato (competenza del Settore Ambiente)

5 La regolamentazione del verde Caratteristiche regolamentari: I provvedimenti contenuti nello strumento definito Regolamentazione del verde hanno lo scopo: a)tutelare il verde esistente (alberi) sia pubblici sia privati b)regolamentare l uso del verde pubblico c) individuare criteri base per la progettazione delle aree verdi d)individuare nuovi sistemi sanzionatori e di indennizzo

6 Nuovi elementi introdotti Nuovi elementi regolamentari introdotti (1) Criterio unico nell individuazione del diametro di tutela, in presenza o meno di interventi edilizi, di alberi sia pubblici sia privati: a) cm 15 (cm 47 di circonferenza) appartenenti alle specie ascritte al gruppo A b) cm 20 (cm 63 di circonferenza) appartenenti alle specie ascritte ai gruppi B, C e D c) cm 40 (cm 126 di circonferenza) appartenenti alle specie ascritte al gruppi E alberi di grande rilevanza: d) cm 60 (circonferenza cm 189) per genere e specie appartenente ai gruppi A, B, C e D e) cm 100 (circonferenza cm 315) per genere e specie appartenenti al gruppo E

7 Nuovi elementi introdotti Nuovi elementi regolamentari introdotti (2) Disposizioni particolari per la difesa degli alberi di grande rilevanza Abbattimenti urgenti al fine di eliminare un pericolo imminente a salvaguardia dell'incolumità delle persone o delle cose Condizioni e superfici necessarie per il reintegro delle piante abbattute per motivi edilizi nell impossibilità indennizzo del 30% del valore ornamentale della pianta abbattuta Indennizzi definiti che confluiranno in un fondo con vincolo di destinazione d uso per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione del Verde Pubblico della Città di Bologna

8 Nuovi elementi introdotti Nuovi elementi regolamentari introdotti (3) Adozione di parametri per l individuazione e scelta delle piante: classi di grandezza I^, II^ e III^ (in base alla dimensione della chioma a maturità) Le piante abbattute per motivi edilizi devono essere sostituite nel lotto sul quale si realizza l intervento con altrettante alberature della stessa classe di altezza di quella abbattuta nel rapporto di 1:2 Condizioni minime necessarie per il reimpianto, in caso contrario impossibile abbattere, la disponibilità dei seguenti spazi non sovrapponibili atti ad ospitare le nuove alberature: mq. 50 (raggio m 3,98) per ogni esemplare arboreo a portamento naturalmente espanso di prima grandezza (chioma a maturità > 6 m di raggio); mq. 35 (raggio m 3,34) per ogni esemplare arboreo a portamento naturalmente espanso di piante di seconda grandezza (chioma a maturità tra 6 e 3 m di raggio); mq. 25 (raggio m 2,82) per ogni esemplare arboreo a portamento naturalmente espanso di terza grandezza piante di terza grandezza (chioma a maturità < 3 m di raggio); mq. 15 (raggio m 2,10) per ogni esemplare arboreo a portamento piramidale. Nuova definizione degli interventi ammessi all interno delle aree di pertinenza

9 Ambito di applicazione Risultano compresi nell ambito di applicazione (art. 3): Esemplari arborei pubblici e privati del territorio comunale (ad eccezione delle alberature che possono considerarsi coltivazioni in atto, agricole e forestali) Parchi e giardini comunali Aree verdi e giardini annessi a strutture di servizio Aree verdi libere, attrezzate e non per il gioco Verde di arredo (alberate stradali, aiuole, verde spartitraffico, ecc.)

10 Aree e volumi di pertinenza Area di pertinenza (art. 2): area definita dalla circonferenza tracciata sul terreno, avente come punto di riferimento il centro del tronco dell albero e raggio secondo la seguente articolazione: Volume di pertinenza (art. 2): volume di un solido cilindrico ottenuto dalla proiezione dell area di pertinenza ad una quota, sia inferiore sia superiore al piano di campagna (profondità), secondo la seguente articolazione:

11 Tutela esemplari di grande rilevanza Gli alberi di grande rilevanza (art. 7) sono soggetti a particolari tutele: Eliminazione tempestiva delle cause di danno alla vitalità Qualsiasi intervento deve rivestire carattere di assoluta eccezionalità Obbligo di periodica rimonda dal secco e di eventuale conservazione della forma obbligata Interventi eseguiti da ditte specializzate e iscritte al registro della Camera di Commercio Autorizzazione anche regionale nel caso di alberi monumentali

12 Norme per la difesa delle piante (art. 6) E fatto obbligo adottare tutti gli accorgimenti per evitare il danneggiamento della vegetazione esistente Il transito di mezzi pesanti all interno delle aree di pertinenza è consentito solo in caso di carenza di spazio Tutti gli alberi isolati devono essere singolarmente protetti dagli urti meccanici Devono essere salvaguardati, nel caso di scavi, gli apparati radicali Nel caso di scavi per la posa in opera di cavi e tubazioni devono essere osservate distanze minime (> 1,5 m da alberi del gruppo A; > 3 m da alberi del gruppo B, C, D, E; > 5 m per alberi di grande rilevanza)

13 Danneggiamenti Sono considerati danneggiamenti (art. 8), tra gli altri: Tutte le attività che, direttamente o indirettamente, possono compromettere l integrità fisica delle piante E pertanto vietato qualsiasi tipo di danneggiamento quali: provocare ferite, parcheggiare le autovetture a ridosso dei tronchi, versare sostanze fitotossiche e provocare la combustione di sostanze nelle aree di pertinenza, impermeabilizzare l area di pertinenza, affiggere direttamente al tronco cartelli e simili E inoltre vietato: riportare nelle aree di pertinenza ricarichi di terreno e altro materiale per spessore superiore a 20 cm, asportare terriccio per uno spessore superiore a 15 cm.

14 Abbattimenti di esemplari arborei Abbattimenti urgenti (art. 9): al fine di eliminare un pericolo imminente (comunicazione e successiva, entro 30 gg. Documentazione; obbligo di mantenere in sito per 10 giorni il cascame) Abbattimenti in assenza di titoli edilizi abilitativi (art. 10): nel caso di esemplari non più vegeti, in cattive condizioni vegetative e fitosanitarie che li rendono potenzialmente instabili nel caso di riassetto di aree verdi, con particolare riferimento a giardini storico testimoniali (previo parere C. Q. A. P.) in caso di diradamenti di coperture arboree eccessive (abbattimento selettivo) nel caso di posizioni incongrue (interferenze con edifici, cavidotti, ecc.) nel caso di danni o lesioni a manufatti imputabili all alberatura o di impedimento alla realizzazione di adeguamenti normativi

15 Sostituzione di esemplari arborei Gli alberi abbattuti per motivi fitosanitari devono essere sostituiti (se sussistono le condizioni) e gli alberi messi a dimora in sostituzione sono salvaguardati per tutto il tempo necessario al raggiungimento delle dimensioni minime di tutela (art. 11). Per le sostituzioni si devono considerare, oltre quanto indicato dai regolamenti sovraordinati (Codice Civile, nuovo Codice della Strada e relativo Regolamento di Attuazione, ecc.) seguenti distanze minime: dai confini da edifici e manufatti Sono inoltre definite le distanze minime da utenze aeree e sotterranee

16 Reimpianti coattivi Nel caso di abbattimenti abusivi (art. 12): le alberature abbattute o i mancati reimpianti devono essere sostituite con altrettanti idonei esemplari posti nella medesima posizione previa eradicazione del ceppo in caso di inottemperanza l area di pertinenza nella quale insisteva l alberatura abbattuta rimane inedificabile a tutti gli effetti qualora non sia possibile dare corso al reintegro, al proprietario sarà addebitato un indennizzo equivalente al 30 % del valore della pianta oggetto di intervento.

17 Determinazione degli indennizzi Calcolo del valore ornamentale di un esemplare arboreo (all. 3): La stima economica del valore di alberi ornamentali è computata sulla base di un criterio di valutazione parametrico che tiene conto di tutti gli aspetti (biologico, sanitario, estetico, di localizzazione). Il valore della pianta V è commisurato secondo tre variabili: a) prezzo di vendita al dettaglio b) indice secondo le dimensioni c) indice estetico

18 Potature (artt. 13 e 14) Per potature di contenimento si intendono quelle eseguite a regola nel periodo dall 1 novembre al 21 marzo su latifoglie decidue e in tutti gli altri periodi dell anno su specie sempreverdi, interessando branche di diametro non superiore a 7 cm. Le rimonde dal secco, possono essere eseguite tutto l anno, preferibilmente nei mesi estivi, senza limitazioni di taglio, per eliminare rami o branche non più vegete o scarsamente vigorose Gli interventi straordinari sono riferiti a riduzione della chioma e a risanamenti finalizzati a eliminare rami e branchi ancora vegeti ma colpiti da patologie che ne compromettono la stabilità; interessando appendici maggiori di 7 cm di diametro, devono essere preventivamente autorizzati previa presentazione di apposita istanza

19 Abbattimenti in presenza di titoli edilizi abilitativi Abbattimenti e sostituzioni (art. 15): L abbattimento di alberature tutelate, con esclusione degli esemplari di grande rilevanza, può essere consentito in relazione alla realizzazione di opere edili di natura pubblica e privata esclusivamente quando non sia possibile nessun altra razionale soluzione progettuale e a fronte dio un progetto di complessiva riqualificazione del verde. In tal caso le alberature abbattute devono essere sostituite nel lotto sul quale si realizza l intervento con altrettante alberature della stessa classe di grandezza di quelle abbattute nel rapporto di 1:2 La sostituzione è ammessa solo a a condizione che sussistano per ogni nuovo albero i seguenti spazi:

20 Prescrizioni per la realizzazione di progetti edilizi Sistemazioni a verde (art. 18): Messa a dimora di alberi nella misura minima di un esemplare ogni 150 mq di superficie del lotto non coperta, oltre a specie arbustive (minimo 5 esemplari ogni 150 mq) Almeno il 60 % delle specie comprese nei gruppi B, C e D, tenendo presente che quelle del gruppo D non dovranno superare il 20 % del totale; almeno il 70 % delle specie devono essere latifoglie decidue Gli alberi ad alto fusto messi a dimora devono avere, a 1,3 m dal colletto, circonferenza del tronco non inferiore a:

21 Gli allegati Allegato 1 Specie Vegetali: Classificazione in base alle caratteristiche botaniche Classificazione in base al contesto territoriale bolognese (collina, pianura, urbano) Allegato 2 Dimensioni della chioma a maturità: Suddivisione delle specie in relazione a 1^, 2^ e 3^ grandezza Allegato 3 Determinazione degli indennizzi: Valutazione dei danni (irreversibili, per ferite al tronco e scortecciamenti, per lesioni radicali, per lesioni alle parti aeree, danni ad arbusti e tappeti erbosi) Al regolamento è inoltre allegata la documentazione accessoria (modulistica, schede e definizione delle sanzioni amministrative)

22 Determinazione delle sanzioni

23 Norme per l uso e l organizzazione del verde pubblico In relazione alla classificazione del verde pubblico, vengono definiti usi e limitazioni e, in particolare (Titolo IV, da art. 19 ad art. 25): modalità di accesso a parchi, giardini e aree verdi limitazioni e modalità d uso del verde pubblico occupazioni di suolo pubblico TIPO DI AREA VERDE. Giardini storico monumentali di rilevanza urbana Giardini storico monumentali Giardini/parchi Botanico - naturalistici Arredo stradale Verde cimiteriale Parchi e giardini di quartiere Boschi Verde agricolo naturale Verde estensivo Parchi e giardini di rilevanza urbana Parchi urbani e collinari

24 La progettazione del nuovo verde pubblico Vengono definite linee guida e criteri progettuali in relazione alla realizzazione di nuovi spazi verdi (D. G. PG 71255/2009, esecutiva )

25

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