notevole sviluppo della muscolatura glutea BACINO: Ossa dell anca ai lati (ileo, ischio, pube) Sinfisi pubica anteriormente Osso sacro e coccige
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- Italo Bonfanti
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1 Bacino: - posizione di passaggio - meccanico-propriocettiva mantenimento di equilibrio (stazione eretta, deambulazione, corsa, salto, ginnastica artistica, ecc ) notevole sviluppo della muscolatura glutea BACINO: Ossa dell anca ai lati (ileo, ischio, pube) (separate fino a 6/7 anni, residuo di separazione fossa dell acetabolo fino 16 anni) Sinfisi pubica anteriormente Osso sacro e coccige Articolazioni del cingolo pelvico: Sacro-iliaca, sinfisi pubica, lombosacrale, sacro-coccigea, coxofemorale.
2 Sacro-iliaca Faccetta sacrale mezzaluna bombata, ileo concava. anfiartrosi., capsula tesa, forti legamenti, scarsa mobilità. movimenti: Antiversione-retroversione; nutazione-contronutazione, movimenti attivi o passivi. Forse microreazioni ammortizzanti la cinetica del bacino. Legamenti: (rinforzano la capsula legano le ossa limitano i movimenti) Diretti Sacro-iliaci anteriori Sacro-iliaci posteriori Sacro-iliaci interossei Indiretti Ileo-lombare Sacro-tuberoso Sacro-spinoso
3 DIRETTI Sacro-iliaci anteriori, superiore e inferiore, dal margine anteriore del sacro, dal basso all alto alla cresta iliaca e alla incisura ischiatica. Sacro-iliaci posteriori dal margine posteriore delle spine iliache, dall alto verso il basso agli ultimi tubercoli della cresta sacrale. Sacro-iliaci interossei riempiono lo spazio fra ileo e sacro. INDIRETTI Ileo-lombare dai processi trasversi di quarta e quinta vertebra lombare alla cresta iliaca. Sacro-tuberoso dal margine posteriore iliaco e laterale del sacro alla tuberosità ischiatica. Sacro-spinoso dal margine inferiore del sacro e superiore del coccige alla spina ischiatica.
4 SINFISI PUBICA Facce del pube ovali ricoperte di cartilagine fibrosa unite da cartilagine ialina e connettivo (disco interpubico). Mobilità ridotta, mezzo di unione e efficiente struttura di assorbimento di traumi e sollecitazioni. Sono presenti tre legamenti: superiore, inferiore, posteriore. SACRO-COCCIGEA Fra sacro e coccige. Fra le due superfici legamento interosseo disco articolare. Legamenti sacro-coccigei di tenuta, due anteriori, due posteriori, tre laterali.
5 Bacino centro di arrivo e smistamento di sollecitazioni provenienti dalla parte superiore (colonna vertebrale) e dagli arti inferiori. Sacro strettamente unito alle ossa iliache, scarsa mobilità del bacino. Facile mobilità: Lassità dei legamenti Articolazione sacro-iliaca ipermobile Lassità o rottura delle strutture connettivali della sinfisi. ANTIVERSIONE NUTAZIONE FLESSIONE Sacro ruota attorno all asse dietro ad esso e davanti all ileo, porta la base sacrale avanti e in basso, vertice coccigeo indietro e in alto. RETROVERSIONE CONTRONUTAZIONE ESTENSIONE Sacro porta la base dietro in alto, il vertice coccigeo avanti in alto. Bacino nel suo insieme rotazione di sacro e bacino avanti e indietro. Tutto il cingolo pelvico si muove. Flessione accompagnata da flessione del busto RITMO LOMBO-PELVICO. INCLINAZIONI LATERALI intorno ad un asse sagittale ROTAZIONI intorno ad un asse longitudinale.
6 Articolazione sacro-iliaca non possiede muscoli propri, i muscoli vengono da torace e colonna vertebrale. Da essa originano importanti muscoli per coscia e gamba. Movimenti propri quando inverte origini e inserzioni, utilizza punti fissi esterni per flesso-estensioni, inclinazioni laterali e rotazioni. La pelvi nell insieme è quasi completamente rigida, movimenti per lo più passivi per articolazione sacro-iliaca e sinfisi, attivi articolazione lombo sacrale e coxo-femorale. Cingolo pelvico movimenti involontari: Stazione eretta aggiustamenti posturali del bacino che seguono quelli di: colonna vertebrale, articolazione coxo-femorale, ginocchio o piede. Cammino spostamento avanti, indietro e di lato degli arti emibacino in retroversione, antiversione, inclinazione laterale, rotazione. Deambulazione e sospensione con carico su un arto agisce la sinfisi pubica.
7 Anca enartrosi soprattutto stabilità per favorire i movimenti Peso corporeo stabilità reazione del terreno stazione eretta (condizioni statiche) deambulazione, salto, corsa, ecc.. (condizioni dinamiche) Linee di carico agiscono sulla testa del femore facilmente soggetta a fratture. Sul piano frontale del femore due assi: - del collo - della diafisi
8 Sul piano frontale Angolo di inclinazione, nell adulto , meno di 125 coxa vara, maggiore di coxa valga. facilità di scivolamento verso l alto e il bassi della testa femorale e aumentata adduzione ridotta stabilità dell anca Sul piano orizzontale Angolo di declinazione (asse del collo linea che unisce i condili dei femori) adulto 12-15, nel bambino Favorisce la rotazione in flessione.
9 Asse meccanico linea che collega verticalmente i centri di pressione di testa femorale, base tibiale e centro del piede. 6 dall asse della diafisi e 3 dalla verticale condotta dal piede, coincide con asse tibiale. Forza che agisce sulla diafisi diversa in relazione all angolo. Coxa vara (- 124 ) ginocchio valgo asse diafisario angolo maggiore con asse meccanico carico agisce lateralmente. Coxa valga ginocchio varo asse diafisario angolo minore con asse meccanico carico agisce medialmente.
10 Elementi di stabilizzazione: Struttura trabecolare Carico in stazione eretta compatta la cavità all angolo e alla testa femorale, anca flessa legamenti detesi effetto traumatico delle sollecitazioni Legamenti Muscoli Pressione atmosferica anche il vuoto d aria favorisce l adesione della testa alla cavità
11 Articolazione coxo-femorale enartrosi 3 gradi di libertà Cavità dell acetabolo (cotile) faccia semilunare che circonda una fossa emisferica, ampliata da un contorno cartilagineo (cercine acetabolare). Coprono 2/3 della testa femorale (40-50mm). Stazione eretta testa rivolta aventi in alto in dentro fossa avanti basso fuori. Gran parte della sfera rimane scoperta superiormente, concordanza in quadrupedia o con flessione, abduzione rotazione esterna. Anche capsula e legamenti stabilizzano l articolazione.
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13 Capsula articolare fissata al labbro acetabolare e all osso dell anca, nel femore sulla linea intertrocanterica e 1-2 cm esternamente alla cresta intertrocanterica. 5 legamenti: Rotondo dalla fossa acetabolare alla fossetta della testa femorale. Tiene la testa Ileo femorale è il più forte del corpo (sopporta una trazione di 350 Kg, nell insieme arriva a 500Kg). A Y dal SIAI (spina iliaca anteriore inferiore) alla cresta intertrocanterica. Limita estensione e la retroversione del bacino; agisce su tutti i movimenti dell anca, tranne la flessione. Spesso 1,5cm, largo 2-3cm, lungo 8cm evita la retroversione in stazione eretta e in deambulazione. Evita inoltre lo squilibrio verso un lato del corpo nella deambulazione.
14 Legamento ischiofemorale dall ischio posteriormente e medialmente dall acetabolo alla parte posteriore della capsula, legamento ileo-femorale. Limita la rotazione interna, ad anca flessa l adduzione, rinforza la capsula posteriormente. Legamento pubo-femorale anteriormente dal ramo superiore del pube anteromedialmente nella capsula. Limita l abduzione, la rotazione esterna e l estensione dell anca. Zona orbicolare sottile fascio legamentoso, avvolge la capsula, sotto gli altri legamenti.
15 Enartrosi 3 gradi di libertà, flesso-estensione, abduzioneadduzione, rotazione interna ed esterna, circumduzione. Favorisce la stabilità alla mobilità. Ogni movimento passa per la testa femorale e viene compensato o favorito da bacino, colonna, ginocchio. Flessione stazione eretta o supini 80-90, A ginocchio esteso 130
16 Enartrosi 3 gradi di libertà, flessoestensione, abduzione-adduzione, rotazione interna ed esterna, circumduzione. Favorisce la stabilità alla mobilità. Ogni movimento passa per la testa femorale e viene compensato o favorito da bacino, colonna, ginocchio. Flessione stazione eretta o supini 80-90, A ginocchio esteso 130 attiva limitazione muscolare (ischio-crurali), a ginocchio flesso 145 passiva. Iperlordosi riduce la flessione. Decubito raddrizzamento della lordosi favorita le flessione a ginocchio flesso, meglio con entrambe le flessioni.
17 Estensione piuttosto rara. Non supera 10-15, può arrivare a 20. Con arto flesso massimo 10. Con ginocchio flesso Estensioni maggiori vengono compensate da antiversioni e iperlordosi. Flessione di un arto favorisce l estensione dell altro (spaccata). Limitazioni date dai legamenti, dalla capsula e dai muscoli (ileo-psoas).
18 Abduzione, circa 45, normalmente escursione articolare di Allontanamento dalla linea mediana o spostamento del bacino verso l arto portante. Flessione dell anca con rotazione esterna abduzione più ampia 70. Abduzione a 90 spaccata frontale. Limitazioni: Legamenti, parte inferiore della capsula adduttori dell anca.
19 Adduzione ritorno dall abduzione adduzione relativa. Adduzione assoluta 30 con flessione o estensione. Limitazioni: Legamenti ileo e ischio-femorale, parte superiore della capsula, muscoli abduttori dell anca.
20 Rotazione esterna ed interna Supinazione e pronazione. -Stazione eretta o supini a ginocchio esteso. Rotazione esterna fisiologica del piede di Rotazione esterna 30 e interna 25. -Stazione seduta o proni ginocchio flesso. Ginocchio flesso legamenti rilasciati movimenti aggiuntivi rotazione esterna 60, interna 30. Limitazioni: Rotazione esterna legamenti ileo e pubo-femorali, parte anteriore della capsula e rotatori interni. Interna legamento ischio-femorale, parte posteriore della capsula, rotatori esterni.
21 Circumduzione Cinematica di tutti i movimenti precedenti.
22 Sull anca agiscono 22 muscoli. 7 agiscono anche sul ginocchio 1 sul rachide Tutti i muscoli hanno almeno un origine sul bacino, tutti, tranne i 7, si inseriscono sul femore. - Posteriori superficiali: Grande, medio, piccolo gluteo, tensore della fascia lata, bicipite femorale, semitendinoso, semimembranoso Profondi: Piriforme, otturatore interno ed esterno, gemello superiore e inferiore, quadrato - Anteriori ileo-psoas, retto femorale, sartorio, pettineo. - Mediali grande, minimo, breve lungo adduttore, gracile.
23 Flessione: ileo-psoas, retto femorale, sartorio, tensore della fascia lata, pettineo, adduttore lungo e breve, gracile. Ileo-psoas: capo profondo ileo dalla fossa iliaca, capo superficiale psoas dalla T12 alla L4, vanno al piccolo trocantere del femore. Flessore, ruota esternamente il femore e lo adduce. Punto fisso distale flette la colonna, azione dei due psoas flessione del busto. Assieme al legamento ileo-femorale dà stabilità all anca, importante nella deambulazione.
24 Retto femorale, dalla spina iliaca anteriore inferiore va alla rugosità tibiale. Secondo flessore. Assieme agli altri fasci del quadricipite estende il ginocchio. Punto fisso sulla tibia antiversione del bacino. Sartorio dalla spina iliaca anteriore inferiore alla tuberosità tibiale, terzo flessore, rotatore esterno e abduttore. Sul ginocchio flessione e rotazione interna. Tensore della fascia lata dalla spina iliaca anteriore inferiore e dalla regione circostante alla regione anteriore della tuberosità della tibia. Flessore, abduttore, rotatore interno dell anca. Nella gamba flessore e rotatore esterno a ginocchio flesso.
25 Pettineo, da eminenza ileo-pubica, cresta pettinea e tubercolo pubico si porta postero-medialmente sul femore sulla linea aspra. Flessore e adduttore dell anca. Adduttore lungo dal ramo superiore del pube alla linea aspra (terzo medio). Debole flessore. Azione maggiore adduzione e rotazione esterna dell anca. Adduttore breve dal ramo inferiore del pube e dal corpo pubico al labbro mediale della linea aspra. Debole flessore. Soprattutto adduttore e rotatore esterno dell anca. Gracile dalla sinfisi pubica alla faccia mediale della tibia. Con sartorio e semitendinoso zampa d oca superficiale. Debole flessore dell anca. Adduttore dell anca a ginocchio esteso e rotatore interno. Flessore del ginocchio.
26 Estensione Grande gluteo dalla cresta iliaca, dalla spina iliaca posteriore anteriore, osso sacro, coccige,va al tratto ileo-tibiale e posteriormente nella tuberosità glutea del femore. Più importante estensore e rotatore esterno dell anca. Punto fisso distale retroversione del bacino. Può agire come abduttore e adduttore. Maggiore responsabile di: Alzarsi dalla sedia, cammino in salita, salire le scale. Estensione in flessione fra 45 e 90 utilizzato in molti sport (ciclismo, partenza dai blocchi nella corsa). Medio gluteo dalla faccia glutea dell ala iliaca, dalla spina iliaca anteriore inferiore, ¾ anteriori cresta iliaca, alla superficie laterale del grande trocantere. Fibre posteriori estensione e rotazione esterna dell anca; anteriori flessione e rotazione interna. Funzione principale abduzione. Piccolo gluteo dall ala iliaca, sotto al medio alla faccia superiore del grande trocantere. Abduttore dell anca. Può fungere da flessore ed estensore.
27 Estensione Semimembranoso dalla tuberosità ischiatica a quella tibiale. Partecipa all estensione dell anca. E soprattutto flessore e rotatore interno della gamba. Semitendinoso dalla tuberosità ischiatica a quella tibiale. Partecipa all estensione. E soprattutto flessore e rotatore interno della gamba. Adduttore grande da: ramo inferiore del pube, ramo dell ischio, tuberosità ischiatica, va posteriormente alla linea aspra. Estensore dell anca. Funzione principale adduzione. Agisce da rotatore esterno e interno. Capo lungo bicipite femorale estensione dell anca. Flessore del ginocchio e rotatore esterno della gamba
28 Abduzione Medio gluteo maggio abduttore, partecipa discretamente a estensione che può abbinare a rotazione esterna e alla flessione che può abbinare a rotazione interna. Tensore della fascia lata secondo maggior abduttore agisce come flessore e rotatore interno. Grande gluteo partecipa all abduzione, maggiore funzione estensione e rotazione esterna. Piccolo gluteo fondamentalmente abduttore, Piriforme dalla faccia anteriore del sacro all apice del grande trocantere. Abduttore ad anca flessa, rotatore esterno, estensione e fissa l acetabolo. Otturatore interno dal contorno e dalla membrana del forame otturatorio alla fossa trocanterica. Abduce l anca da posizione seduta ad arto esteso. Più importante rotatore esterno in termini di forza.
29 Adduzione Adduttore grande primo adduttore, ma anche estensore e rotatore esterno ed interno. Adduttore lungo debole flessore dell anca, adduttore e rotatore esterno. Adduttore minimo parte del grande adduttore, dal ramo inferiore del pube al labbro mediale inferiore della linea aspre posteriormente. Adduttore e rotatore esterno. Adduttore breve debole flessore, principalmente adduttore e rotatore esterno dell anca. Grande gluteo primo estensore e rotatore esterno dell anca, ma anche abduttore e adduttore. Gracile debole flessore di anca e ginocchio, a ginocchio esteso adduttore. Pettineo flessore e adduttore.
30 Quadrato del femore dalla tuberosità ischiatica alla cresta intertrocanterica del femore. Debole adduttore. Rotatore esterno dell anca. Otturatore esterno dal margine e membrana del forame otturatorio alla fossa trocanterica femorale. Debole adduttore. Rotazione esterna dell anca. Rotazione esterna Grande gluteo, quadrato del femore, otturatore interno, medio gluteo, piccolo gluteo, ileo-psoas, otturatore esterno, lungo, breve, grande, minimo adduttore, piriforme, sartorio, gemelli. Gemelli superiore dalla spina ischiatica, inferiore dalla tuberosità ischiatica, vanno alla fossa trocanterica. Ruotano esternamente l anca. Rotazione interna Medio e piccolo gluteo, tensore della fascia lata, grande adduttore, pettineo, gracile.
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