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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Politiche per lo Sviluppo Rurale Settore Programmazione Comunitaria dello Sviluppo Rurale DECRETO 29 settembre 2010, n certificato il Reg. n. 1698/05 - PSR 2007/ approvazione dello schema di programma locale di sviluppo rurale. IL DIRIGENTE Visti: - l art. 2, comma 4, della Legge Regionale n. 1 del 8/01/2009 relativa a Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale ; - in particolare l art. 9 della suddetta Legge Regionale n. 1/09, che definisce le competenze del Responsabile del Settore; - il Decreto del Direttore Generale della DG Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle Competenze n.3874 del 3 agosto 2010 Direzione generale Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle Competenze - Modifica dell articolazione organizzativa, con il quale il sottoscritto è stato nominato responsabile del Settore Programmazione Comunitaria dello Sviluppo Rurale; - il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), che tra l altro abroga taluni regolamen- il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR, modificato con i Regg. (CE) 363/2009 e 482/2009; - la Decisione della Commissione delle Comunità europee del 16/10/2007 n. C(2007) 4664 con cui è stato approvato il documento di programmazione sullo sviluppo rurale della Regione Toscana per il periodo di programmazione , modificata con la Decisione del 31/11/2009 n. C(2009) 9623; - la DGR n del 14/12/2009, con cui si prende atto della versione n. 5 del Programma di Sviluppo Rurale-(PSR) 2007/2013 della Regione Toscana, a seguito dell approvazione da parte della Commissione Europea con la citata decisione n. C(2009) 9623 del 30/11/2009; - il Decreto dirigenziale n del 14/4/2008 relativo all approvazione dello schema di Piano locale di Sviluppo Rurale (PLSR), nel quale sono contenute specifiche indicazioni relative alle modalità di redazione del Piano, di pianificazione finanziaria e di definizione dei 151 criteri di selezione delle operazioni finanziate aggiuntivi a quelli stabiliti dalla Regione Toscana; - il protocollo d intesa del 1/09/2010 tra la Giunta Regionale, l UPI Toscana e l UNCEM Toscana con il quale si è dato il via ad una razionalizzazione della programmazione locale dello Sviluppo Rurale; - la DGR n.685 del 19/07/2010 che approva la revisione 14 del Documento attuativo Regionale (DAR), modificata dalla DGR n. 801 del 6/09/2010, relativa a Reg. CE 1698/05 - PSR 2007/ modifica del testo del DAR approvato con DGR n.685 del 19/07/2010 ; - in particolare il paragrafo 4 Programmazione locale del DAR, modificato con la suddetta DGR n. 801/2010, il quale prevede che, a partire dalla programmazione dei fondi 2011, i PLSR contengano un piano finanziario unico comprendente tutte le risorse assegnate dal DAR a tutti gli Enti afferenti ad un territorio provinciale (Amministrazione provinciale, Comunità montane e Unioni di Comuni) e che, come conseguenza di tale piano finanziario unico, sia formata un unica graduatoria con le domande afferenti a quel territorio collegata alle risorse programmate in tale piano, ferme restando le competenze di ciascun Ente per l istruttoria delle domande e la gestione del procedimento amministrativo per l assegnazione e la liquidazione dei fondi per le domande provenienti dal proprio territorio di competenza; - la DGR n.813 del 13/09/2010, relativa a Reg. CE n. 1698/05 - PSR 2007/ indirizzi per la revisione dei Piani Locali di Sviluppo Rurale, la quale stabilisce che per la revisione dei loro PLSR le Province tengano conto delle tre priorità individuate dalla Regione e che tali priorità debbano essere presenti nel piano finanziario unico attraverso il loro finanziamento con almeno il 75% delle risorse libere a disposizione per l anno 2011; Considerato che il suddetto paragrafo 4 del DAR in vigore affida alle Province il compito di garantire il coordinamento e il monitoraggio delle attività amministrative collegate alla gestione del piano finanziario unico e delle domande ad esso riferite ed il coordinamento della programmazione locale di competenza dei Gruppi di azione locale (GAL) nell ambito dell attuazione dell asse 4 del PSR 2007/2013, cosiddetto Metodo LEADER ; Considerato inoltre che il par. 4 del DAR in vigore prevede che le modalità di presentazione e di redazione dei PLSR, nonché gli eventuali indirizzi programmatici, siano definiti con successivo atto della Giunta regionale; Ritenuto quindi opportuno adeguare l allegato al Decreto dirigenziale n del 14/04/2008 alle nuove modalità di presentazione e di redazione della programmazione locale contenute nel DAR in vigore e nella DGR n. 813/10;

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 Visto l allegato A del presente decreto dirigenziale, di cui fa parte integrante e sostanziale, relativo allo schema di PLSR e alle relative disposizioni di redazione; DECRETA Di approvare lo schema di PLSR e le relative disposizioni di redazione, così come previsto dall allegato A del presente decreto, di cui fa parte integrante e sostanziale, e che sostituisce integralmente l allegato al Decreto dirigenziale n. 1489/08 (1). Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell art. 5, comma 1, lettera f, della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18, comma 2, lett. c) della l.r. 23/2007. Il Dirigente Lorenzo Drosera SEGUE ALLEGATO (1) N.d.r.: Pubblicato sul B.U. n. 17/2008

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Allegato A SCHEMA DI PIANO LOCALE DI SVILUPPO RURALE (PLSR) ENTE PROVINCIA DI COMUNITA MONTANE ricadenti nel territorio provinciale: 2. ANALISI DEL CONTESTO 2.1 Ambito territoriale di riferimento Indicare nelle tabelle di seguito riportate le principali zonizzazioni nel territorio di competenza derivanti da documenti di programmazione relativi ai fondi comunitari. a) aree rurali secondo la metodologia PSR 2007/13 (indicare con una X la classificazione pertinente per ciascun comune): Ente Provincia Zona A Poli urbani Zona B Aree ad agricoltura intensiva specializzata Zona C1 Aree rurali intermedie in transizione Zona C2 Aree rurali intermedie in declino Zona D Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo Superficie totale In Ha Abitanti Fonte Cens Abitanti Ultimo anno disponibile Comunità Montana 1 Comunità Montana 2 Totale b) zonizzazioni inerenti altri strumenti comunitari di programmazione (indicare con una X la ricaduta di ciascun comune nelle zonizzazioni previste negli strumenti indicati in tabella, per il POR CreO precisare se trattasi di comune urbano (U) o montano (M)) Ente Comune LEADER PLUS POR CreO FESR ASSE V URBANO e MONTANO Provincia PON FEP Obiettivo 3 Cooperazione Comunità Montana 1

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 Comunità Montana Descrizione sintetica dell area Riportare i seguenti dati (con un di cui per ogni Comunità Montana o Unione di Comuni): a) n. abitanti totali (fonte: Censimento 2001 e rilevazione anagrafica ISTAT sui comuni, ultimo anno disponibile); b) superficie totale (fonte: dati ISTAT); c) densità della popolazione (fonte: ISTAT) d) SAU e SAT, anche suddivise per categoria di coltura (fonte: Censimento agricoltura 2000); e) superficie boschiva e superficie boschiva per tipologia di soprassuolo e per categoria di proprietà (fonte: Inventario forestale della Regione Toscana); f) superficie zone montane e svantaggiate (fonte: ARTEA); g) superficie aree protette (fonte: dati Regione Toscana D.G. Politiche territoriali); h) superficie zone Sic, ZPS, SIR (fonte: Regione Toscana D.G. Politiche territoriali); i) superficie zone Natura 2000 (fonte: Regione Toscana D.G. Politiche territoriali); j) superficie zone ZVN e zone di rispetto delle risorse idropotabili (fonte: Regione Toscana D.G. Politiche territoriali); k) superficie aziende con Agricoltura biologica (fonte: ARSIA); l) parchi nazionali, regionali e provinciali presenti e loro estensione (fonte: Regione Toscana D.G. Politiche territoriali); m) altre zonizzazioni ritenute significative ai fini del piano (es. usi civici..); n) consistenza patrimonio zootecnico (fonte: ISTAT); o) numero totale imprese iscritte alla CCIAA di cui imprese agricole e forestali (fonte: CCIAA); p) numero imprese di trasformazione prodotti agricoli e forestali e loro dimensione (n. addetti, quantità trasformate ecc.) (fonte: CCIAA, per tipologia di impresa); q) numero posti letto in agriturismo (fonte: Regione Toscana D.G. Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze). r) numero occupati totale per classe di età, di cui occupati in agricoltura (fonte: ISTAT); s) tasso di disoccupazione (fonte:istat) 2.3 Analisi socio-economica In questo paragrafo devono essere commentati sinteticamente i dati socio economici sopra elencati, in particolare per quanto riguarda le tendenze di medio periodo (ultimi 10 anni), con un dettaglio per le Comunità montane o le Unioni di Comuni. 2.4 Analisi settoriale In questo paragrafo devono essere commentati sinteticamente i dati settoriali sopra elencati, in particolare per quanto riguarda le tendenze di medio periodo (ultimi 10 anni), con un dettaglio per le Comunità montane o le Unioni di Comuni. 3 Impatto della precedente fase di programmazione Descrivere sinteticamente i fabbisogni, le strategie e gli obiettivi individuati nel PLSR per la precedente fase di programmazione 2000/06. Mediante la tabella seguente illustrare i risultati raggiunti per asse e per misura.

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N g Ente (a) Misura (b) n. domande ricevute Provincia (c) n. domande ammesse (d) Totale contributo Valore assoluto Peso % della misura Totale Prov. Comunità Montana 1 Totale CM Totale generale 4 ANALISI DEI FABBISOGNI Sulla base dell analisi del contesto e tenuto conto dei risultati della precedente fase di programmazione si individuino i fabbisogni del territorio nel suo complesso, con specifiche per le Comunità montane o le Unioni di Comuni. Una delle metodologie di sintesi consigliate è l analisi SWOT di cui si riporta la tabella di sintesi, da ripetersi per ciascun asse di programmazione, con particolare riferimento ai principali settori produttivi: Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Rischi Segue poi l elencazione dei fabbisogni pertinenti agli strumenti di sostegno attivabili nell ambito del PSR 2007/13. 5 OBIETTIVI Alla luce dell analisi dei fabbisogni di cui al precedente paragrafo, si individuino gli obiettivi della programmazione, coincidenti necessariamente con quelli del PSR. 6 STRATEGIE Nel capitolo vanno individuate le strategie prescelte in riferimento agli obiettivi descritti nel punto precedente e alle misure attivabili con il piano, con approfondimenti e motivazioni relativi alle misure ed azioni effettivamente attivate. Le strategie devono tenere conto degli indirizzi regionali approvati con DGR 813/10 e s.m.i. e devono comprendere i quadri di sintesi previsti nello stesso atto, illustrati e commentati.

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 priorità 1 Interventi a sostegno di comparti in crisi 111 Azioni nel campo della formazione professionale e dell informazione 121 Ammodernamento delle aziende agricole 132 Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare 211 Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane 212 Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane 215 Pagamenti per il benessere degli animali 2 Interventi a sostegno della costituzione di nuove imprese agricole e forestali 111 Azioni nel campo della formazione professionale e dell informazione 112 Insediamento giovani agricoltori 121 Ammodernamento delle aziende agricole 122 Migliore valorizzazione economica delle foreste 132 Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare 311 Diversificazione verso attività non agricole 3 Interventi per le infrastrutture e per lavori pubblici di prevenzione delle calamità naturali nel settore forestale 111 Azioni nel campo della formazione professionale e dell informazione 122 Migliore valorizzazione economica delle foreste 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali - Sottomisura b) Aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali dotazione finanziaria Peso % sul totale delle risorse libere

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in parallelo con lo sviluppo e l adeguamento dell agricoltura e della silvicoltura 221 Imboschimento dei terreni agricoli 223 Imboschimento di superfici non agricole 226 Ricostituzione del potenziale forestale ed interventi preventivi 227 Investimenti non produttivi totale In questo capitolo possono essere inserite le eventuali limitazioni ed esclusioni per l assegnazione delle risorse ai beneficiari previste a livello delle singole misure. 7 PREVISIONI FINANZIARIE Le previsioni finanziarie per le misure attivate e per singolo anno di programmazione vanno inserite esclusivamente nella tabella seguente. La tabella deve essere compilata rispettando gli importi totali dei fondi assegnati dal DAR in vigore a tutti gli Enti ricadenti nel territorio di una determinata Provincia. 8 COMPLEMENTARIETÀ E SINERGIA CON ALTRI STRUMENTI PROGRAMMATICI I PLSR devono essere coerenti con il PSR e con le Strategie Integrate di Sviluppo Locale elaborate dai Gruppi di azione locale competenti per territorio e approvate dalla Giunta regionale. Deve essere descritta sinteticamente la coerenza con le priorità previste dai Patti per lo Sviluppo Locale (PASL) stipulati con la Giunta regionale (tenendo conto anche del processo di aggiornamento previsto dalla DGR n. 814/07) e con gli altri strumenti di programmazione economica e territoriale dell Ente proponente. 9 PROCESSO CONCERTATIVO Ai sensi dell articolo 15 della legge regionale n. 49/1999, per l elaborazione del PLSR devono essere attivate procedure di concertazione secondo i principi riportati nel citato articolo di legge. E opportuno che di tali procedure (che dovranno coinvolgere gli attori istituzionali, le parti sociali e le associazioni ambientaliste attive sul territorio) sia data una descrizione sintetica, in termini di incontri effettuati e di documentazione prodotta. 10 UFFICIO RESPONSABILE Indicazione dell ufficio che svolge i compiti di unità di coordinamento.

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 MISURE TOTALE ASSEGNATE REG. CE 1698/ PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PROVINCIA TOTALE LIBERE TOTALE ASSEGNATE LIBERE TOTALE ASSEGNATE LIBERE TOTALE ASSEGNATE LIBERE TOTALE ASSEGNATE LIBERE TOTALE ASSEGNATE LIBERE azioni nel campo della formazione professionale e dell'informazione 112 insediamento giovani agricoltori prepensionamento degli imprenditori e dei lavoratori agricoli Nuova programmazione - Reg. CE 1698/ Trascinamenti : Misura 4 (D) Reg. CE 1257/99 0 Trascinamenti : Reg. CE 2079/ ammodernamento delle aziende agricole Migliore valorizzazione economica delle foreste Nuova programmazione : Reg. CE 1698/05 - pubblico 0 0 Nuova programmazione : Reg. CE 1698/05 - privato 0 0 Trascinamenti : Misura 8.2 (I) (azioni 8.2.2) Reg. CE 1257/99 0 accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e 123b forestali, sottomisura b) aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in parallelo con lo sviluppo e l adeguamento dell agricoltura e della silvicoltura Nuova programmazione : Reg. CE 1698/05 - pubblica 0 0 Nuova programmazione : Reg. CE 1698/05 - privata 0 0 Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare TOTALE ASSE 1 "Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale" indennità a favore degli agricoltori delle zone montane indennità a favore di agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane pagamenti agro-ambientali Nuova programmazione : Reg. CE 1698/ Trascinamenti : Misura 6 (F) Reg. CE 1257/99 0 Trascinamenti : Reg. CE 2078/ Pagamenti per il benessere degli animali sostegno agli investimenti non produttivi privati ente competente imboschimento di terreni agricoli privati ente competente 0 0 soggetti pubblici diversi dall'ente competente 0 0 Trascinamenti : Reg. CE 2080/92 0 Trascinamenti : Misura 8.1 (H) Reg. CE 1257/99 0 imboschimento di superfici non agricole privati ente competente 0 0 soggetti pubblici diversi dall'ente competente 0 0 Trascinamenti : Misura 8.2 (I) (azione 8.2.1) Reg. CE 1257/99 0 pagamenti silvo-ambientali Trascinamenti : Misura 8.2 (I) (azione 8.2.4) Reg. CE 1257/99 0 ricostituzione del potenziale produttivo forestale e interventi preventivi privati ente competente 0 0 soggetti pubblici diversi dall'ente competente 0 0 sostegno agli investimenti non produttivi (in aree forestali) privati 0 0 ente competente 0 0 soggetti pubblici diversi dall'ente competente 0 0 TOTALE ASSE 2 "Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale" diversificazione verso attività non agricole TOTALE ASSE 3 "Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale" TOTALE PER ANNO * La misura 111 è attivabile esclusivamente dalle Province

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