Circolare n. 9. Direzione Centrale Previdenza Ufficio I Normativo. Roma, 11/05/2009. Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali

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1 Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica Direzione Centrale Previdenza Ufficio I Normativo Roma, 11/05/2009 Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Alle Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati Agli Enti di Patronato Ai CAF Ai Dirigenti Generali Centrali e Regionali Ai Direttori Regionali Circolare n. 9 Agli uffici autonomi di Trento e Bolzano Ai Coordinatori delle Consulenze Professionali Oggetto: Valorizzazione dei periodi di percezione dell indennità di mobilità del personale di pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture trasformate in S.p.A. che abbia mantenuto l iscrizione all Inpdap. 1. Premessa In considerazione del progressivo ampliarsi del ricorso alla privatizzazione di pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture attraverso la trasformazione in Società per Azioni (S.p.A), sono state sollevate perplessità circa la valutazione, ai fini pensionistici, del periodo di percezione dell indennità di mobilità da parte dei lavoratori interessati, nell ipotesi in cui venga attivata una procedura di licenziamento collettivo ovvero una ristrutturazione o riduzione di attività in un piano di riorganizzazione dell azienda. In proposito occorre tenere presente quanto segue Roma Via Ballarin 42 tel fax e mail: dctrattpensuff1@inpdap.it

2 Nella generalità dei casi, al personale appartenente ad una pubblica amministrazione, ente pubblico o loro azienda o struttura, all atto della trasformazione in S.p.A., viene data facoltà di conservare il rapporto previdenziale già esistente con l Inpdap ed i connessi diritti, ai sensi dell articolo 5 della legge 8 agosto 1991, n. 274 o in virtù di specifiche disposizioni di legge. Per effetto dell esercizio di tale facoltà di opzione la nuova S.p.A., qualora sia a partecipazione azionaria privata o mista, oltre al versamento della contribuzione pensionistica all Inpdap, ha l obbligo di versare all Inps la contribuzione cosiddetta minore (disoccupazione, cassa integrazione guadagni, mobilità), per la loro appartenenza al settore industriale, ai fini della tutela dei lavoratori, per i diversi aspetti del rapporto di impiego privato, ivi compresi l esposizione al rischio di impresa e la non stabilità di impiego, in un regime di libero mercato. Per contro le pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture trasformate in S.p.A. con partecipazione azionaria interamente pubblica, sono esonerate dal versamento delle contribuzioni CIG e CIGS in applicazione dell articolo 3 del D.Lg. C.P.S. n. 869 del 12 agosto Valorizzazione dei periodi di mobilità ai fini pensionistici Il personale posto in mobilità dagli enti, amministrazioni o aziende trasformate in S.p.A., assoggettate all obbligo contributivo CIG e CIGS, ha titolo all indennità di mobilità e al relativo accredito della contribuzione figurativa per i periodi di percezione della stessa, purché la prestazione non venga corrisposta in un unica soluzione. La problematica inerente la possibilità di valorizzare presso l Inpdap la contribuzione accreditata a fronte di periodi di godimento dell indennità di mobilità si è posta inizialmente nei confronti del Personale dell Eurolat S.p.a. Al fine di verificare la fattività di tale valorizzazione nonché le relative modalità procedurali, questo Istituto aveva formulato richiesta di specifico parere al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il quale, con nota del 24 maggio 2001 aveva ravvisato l esigenza di assicurare, attraverso il collegamento delle norme vigenti, la tutela del rischio mobilità anche nell ambito dell ordinamento Inpdap dopo l entrata in vigore della già citata legge n.274/1991 che ha consentito di optare per il mantenimento dell iscrizione alle Casse pensioni degli ex Istituti di previdenza ai dipendenti di enti che perdono la natura giuridica pubblica ed ha previsto il riconoscimento nelle predette Casse pensioni, secondo le modalità dell articolo 6 della legge 7 febbraio 1979, n. 29, del servizio antecedente l opzione per il quale siano stati versati contributi all Inps Roma Via Ballarin 42 tel fax e mail: dctrattpensuff1@inpdap.it

3 La problematica ha, in seguito, investito numerosi settori del pubblico impiego: data la portata generale del fenomeno il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha ritenuto necessario individuare, anche con il coinvolgimento degli enti previdenziali nonché del ministero dell Economia e finanze, un percorso generalmente valido che garantisse il riconoscimento, ai fini pensionistici, dei periodi di mobilità o di disoccupazione con percezione della relativa indennità, salvaguardando l unicità della posizione previdenziale. La materia è stata oggetto di specifiche conferenze di servizi con il numerosi approfondimenti e specifici incontri tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, questo Istituto, l Inps, e il Ministero dell Economia e delle finanze, che si sono conclusi con una Conferenza di servizi in data 24 marzo In tale sede si è stabilito che, per tutti i lavoratori interessati da processi di trasformazione della natura giuridica del proprio datore di lavoro da pubblica in privata, e che, a seguito di opzione ai sensi dell articolo 5 della legge 8 agosto 1991, n. 274 o in virtù di specifiche disposizioni di legge, mantengano la propria posizione assicurativa presso questo Istituto, l Inps provveda ad accreditare la contribuzione figurativa relativa ai periodi predetti che verrà, in seguito, valorizzata presso l Inpdap ai sensi di cui all articolo 6 della legge n. 29/1970, senza oneri per l interessato, a prescindere dalla verifica del requisito contributivo IVS. L Inps deve provvedere a tale accredito, di volta in volta, al termine di ciascun periodo di mobilità per il quale sia stata percepita dal lavoratore la relativa indennità. 3. Modalità di liquidazione del trattamento pensionistico Nei confronti del personale individuato in oggetto, la Sede territoriale o provinciale dell Inpdap, ricevuta la domanda volta al riconoscimento di un trattamento pensionistico, dovrà prioritariamente verificare la sussistenza dei requisiti contributivi e anagrafici richiesti dalla normativa vigente all atto dell istanza; a tal fine andrà considerato utile anche il periodo di accredito figurativo inerente l indennità di mobilità effettivamente percepita fino alla data della domanda e da certificare con apposita autodichiarazione da parte dell interessato. Verificata la sussistenza dei requisiti anagrafici e contributivi prescritti, la Sede Inpdap è tenuta ad effettuare l apposita istruttoria all Inps per l acquisizione degli elementi necessari alla definizione della ricongiunzione ex art. 6 legge n. 29/1979 nonché, nel caso in cui l interessato continui a percepire l indennità di mobilità, comunicare allo stesso Istituto il perfezionamento del diritto a pensione e la data di decorrenza del relativo trattamento secondo le disposizioni normative vigenti. Le medesime norme in materia di accesso al pensionamento si applicano, altresì, nei confronti dei soggetti che all atto della presentazione della domanda di pensione Roma Via Ballarin 42 tel fax e mail: dctrattpensuff1@inpdap.it

4 abbiano già usufruito dell intero periodo di mobilità, sempreché venga accertata la sussistenza dei requisiti per il diritto al trattamento pensionistico. Per procedere alla liquidazione della pensione occorre tenere presente quanto segue: - per la quota A) viene presa in considerazione la contributiva annua alla data di cessazione dal servizio così come certificata nella posizione assicurativa dell iscritto(senza, pertanto, l importo dell assegno per l indennità di mobilità) con riferimento ai soli emolumenti aventi le caratteristiche di fissità e continuità (articolo 15 e 16 legge n. 1077/1959) ovvero, per il personale iscritto alla CTPS, con riferimento ai soli emolumenti tassativamente previsti da norme di legge (articolo 15 legge n. 177/1976). La deve essere rivalutata fino alla data di decorrenza della pensione utilizzando le allegate tabelle, in vigore nel regime generale Inps, In relazione ai rispettivi anni di decorrenza. Esempio: Imponibile anno 2007 (anno di collocamento in mobilità); decorrenza pensione anno 2009: coefficiente di rivalutazione 1,0323. Nell esempio considerato la pensione rivalutata sarà data dal prodotto tra l imponibile per l anno 2007 e il coefficiente di rivalutazione relativo all anno di decorrenza della pensione (2009) pari a 1, per la quota B) viene presa a base la media delle retribuzioni annue percepite nel periodo di riferimento fino alla data di decorrenza della pensione, rivalutate secondo le modalità indicate dall articolo 7 del decreto legislativo n. 503/1992, comprensive degli emolumenti accessori dal 1 gennaio 1996, tenendo presente che per i periodi di percezione dell indennità di mobilità andrà considerata la stessa percepita all atto della risoluzione del rapporto di lavoro. E appena il caso di accennare che qualora l iscritto, successivamente al collocamento in mobilità, venga riassunto presso un ente o amministrazione con obbligo di iscrizione all Inpdap, all atto della definitiva cessazione la pensione verrà liquidata secondo le regole generali tenendo presente che, qualora il periodo di percezione dell indennità di mobilità ricada nel periodo di riferimento, per la determinazione della quota B) di pensione andrà presa in considerazione la stessa percepita all atto della risoluzione del rapporto di lavoro antecedente il collocamento in mobilità. IL DIRETTORE GENERALE Dott.ssa Giuseppina Santiapichi (f.to G. Santiapichi) Roma Via Ballarin 42 tel fax e mail: dctrattpensuff1@inpdap.it

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