Laboratorio teatrale Piero Gabrielli Roma M.I. Sarti, L. Bertoletti e R. Gandini. TERRA INCOGNITA il teatro esplora l autismo

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1 Laboratorio teatrale Piero Gabrielli Roma M.I. Sarti, L. Bertoletti e R. Gandini TERRA INCOGNITA il teatro esplora l autismo 1

2 jpu&spfreload=10 LINK DEL PROMO GIOCHI DI TETATRO Il Laboratorio Teatrale Piero Gabrielli (LTI): è promosso da tre istituzioni: l Assessorato al Sostegno Sociale e Sussidiarietà di Roma Capitale, il Teatro di Roma e l Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio è tenuto da professionisti del teatro, della scuola e della riabilitazione ed è rivolto a ragazzi con e senza disabilità ha come obiettivo quello di promuovere un percorso di inclusione attraverso lo strumento del teatro coinvolgendo professionalità e istituzioni diverse 2

3 Il LTI è coordinato da un équipe di lavoro composta da un referente organizzativo per ognuno dei tre enti promotori e da: un coordinatore artistico (Roberto Gandini, regista) un coordinatore pedagogico (Luigia Bertoletti, docente) un coordinatore specialistico (Maria Irene Sarti, npia) Nella stagione 2006/7 è stata assegnata al Laboratorio teatrale integrato Piero Gabrielli una sede permanente in Via di San Michele n 30, diventata sede dell attività laboratoriale e punto d incontro e di scambio. attività in sede: laboratorio pilota coordinamento laboratori decentrati nelle scuole (8/a) corsi di formazione per insegnanti, attori, registi, musicisti, scenotecnici e operatori della riabilitazione incontri di diffusione dell esperienza dei laboratori teatrali integrati con allievi delle scuole di Roma e provincia centro di documentazione e videoteca sull attività del Piero Gabrielli dal 1994 Piccola compagnia Piero Gabrielli 3

4 attività dal 1994 al laboratori pilota 225 laboratori decentrati 304 incontri di diffusione 167 spettacoli 472 repliche (in teatri e scuole) 51 video coinvolgendo: spettatori ragazzi di cui con disabilità docenti 524 scuole 610 teatranti 4

5 Il LTI è una esperienza: interistituzionale di lavoro con il teatro aperta a tutte le forme di disabilità di inclusione professionale che prevede un prodotto finale destinata alla diffusione ed alla stabilità Il LTI non è: uno strumento terapeutico una scuola di teatro 5

6 Il LTI si propone: di rappresentare uno strumento educativo stabile di valorizzare le risorse rendendole riconoscibili come tali di promuovere cambiamenti positivi in chi lo fa e in chi lo vede (autonomie personali e sociali) di avvicinare le istituzioni nella scelta di strumenti di intervento flessibili di procurare piacere laboratorio pilota nucleo centrale del progetto PG luogo di ricerca e sperimentazione luogo di confronto interdisciplinare 20/25 studenti di cui 50% con disabilità 2 giorni a settimana per 3 h. conduzione ( regista e coord. artistico, drammaturgo, musicista e assistente alla regia) in staff coord. pedagogico e coord. specialistico spettacolo finale 6

7 I laboratori decentrati: la rete delle scuole 1 rete di scuole coinvolte nel progetto su accordo di programma sottoscritto dai Dirigenti scolastici delle scuole P.G.e l ufficio III dell USR per il Lazio fanno parte della rete gli istituti scolastici che attivano un laboratorio decentrato (circa 80 ragazzi per scuola per 3 lab affidati alle cure di staff artistici e pedagogici supportati dal coordinamento) I laboratori decentrati: la rete delle scuole 2 i lab decentrati si svolgono in orario curricolare (la partecipazione costituisce credito formativo e si sta lavorando perché la partecipazione rappresenti un indicatore di inclusione per la valutazione dell effettivo livello inclusivo delle singole classi e scuole come indicato dai rappresentanti FISH dell Osservatorio Ministeriale sull inclusione scolastica degli alunni con disabilità) dispongono di un sito internet elaborano un magazine online 7

8 la diffusione opportunità per scuole di ogni ordine e grado per offrire, con la pratica teatrale, un ulteriore strumento di lavoro nel percorso di integrazione scolastica max 30 alunni per scuola di cui almeno 4 con disabilità e non più di 5 docenti curricolari e di sostegno (incontri presso la sede PG) tournée nazionali e internazionali della Piccola Compagnia promozione spettacoli pilota e decentrati video-pubblicazioni-concorsi la formazione perché: per contribuire attraverso il teatro allo sviluppo di abilità cognitive comunicative e sociali di tutti gli alunni con particolare riferimento a quelli con disabilità per chi: docenti, teatranti, operatori dei servizi come: incontri e lezioni interattive e gruppi integrati di lavoro e ricerca teatrale 8

9 le tappe di lavoro 1. Preselezione 2. Selezione 3. Formazione del gruppo 4. Esercizi di riscaldamento, relazione, fiducia 5. Improvvisazione libera 6. Lettura del testo 7. Distribuzione delle parti 8. Costruzione dello spettacolo(musica scene costumi luci ) la piccola compagnia dal 2007 un gruppo di ragazzi disabili e non già parte di laboratori PG sperimenta possibilità lavorative in condizioni di reale autonomia si realizzano allestimenti in spazi diversi ( teatri, piazze parchi, giardini, scuole) per diffondere lo spirito del PG in altri contesti 9

10 tipologia dei disturbi presenti nei LTI (pilota e decentrati) neurologici sensoriali settoriali di sviluppo globali di sviluppo dello sviluppo affettivo e relazionale Dal 2007 al 2014 Hanno partecipato ai laboratori teatrali PG (pilota e decentrati) 40 ragazzi/e con diagnosi di appartenenza all area dello spettro autistico sempre insieme a disabilità diverse Solo due esperienze di lavoro con gruppo uniforme per diagnosi Diffusione con 12 ragazzi asperger (2014) Laboratorio con 10 ragazzi con s. down (2014) 10

11 focus su disturbi dello spettro autistico dei 40 ( 34 M e 6 F) 16 asperger 15 dsa con disabilità intellettiva medio grave 9 dsa con disabilità intellettiva lieve subareecoinvolte nell attività teatrale nell ambito delle tre aree di compromissione 1) compromissione qualitativa dell interazione sociale: a) marcata compromissione nell uso di svariati comportamenti non verbali, come lo sguardo diretto, l espressione mimica, le posture corporee e i gesti che regolano l interazione sociale b) incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello di sviluppo c) mancanza di ricerca spontanea nella condivisione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone d) mancanza di reciprocità sociale ed emotiva 11

12 2) Compromissione qualitativa della comunicazione: a) ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato (non accompagnato da un tentativo di compenso attraverso modalità alternative di comunicazione come gesti o mimica) b) in soggetti con linguaggio adeguato, marcata compromissione della capacità di iniziare o sostenere una conversazione con altri c) uso di linguaggio stereotipato e ripetitivo o linguaggio eccentrico d) mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei, o di giochi di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo. 3) Modalità di comportamento (interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati): a) dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi ristretti e stereotipati anomali o per intensità o per focalizzazione b) sottomissione del tutto rigida ad abitudini o rituali specifici c) manierismi motori stereotipati e ripetitivi (battere o torcere le mani o il capo, o complessi movimenti di tutto il corpo) d) persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti. 12

13 Strategie di lavoro Lavorare sull ambiente sensoriale con attività che utilizzano l esperienza visiva estetica e sensoriale del teatro come stimolo e base per l interazione Osservare gli altri con attività atte a favorire lo sviluppo di comportamenti osservativi e partecipativi Uso del corpo e della finzione con attività (giochi simulazione) che incrementano l espressione fisica ai fini della comprensione sociale Uso del linguaggio con attività finalizzate allo sviluppo dell espressione vocale (copioni, prove di recitazione e interpretazione di ruoli) Esplorare gli oggetti e le persone con attività per lo sviluppo della capacità di rapportarsi con gli oggetti senza dover assegnare a ciascuno un unico ristretto significato Esplorare gli aspetti del sé con un lavoro sulla consapevolezza di sé per accrescere l autostima e la capacità di interazione nelle situazioni sociali 13

14 Richiamare alla mente/capire gli eventi attraverso il raccontare storie, metterle in scena, capire il contesto, memorizzare la parte Mettere insieme esperienza ed emozione (improvvisazione) e usare spontaneità e creatività per acquisire migliore comprensione delle quotidiane esperienze sociali Lavorare sul concetto di inizio e fine cioè avvio e conclusione dell attività, dello spettacolo dell esperienza in generale, del singolo esercizio Lavorare sulla condivisione di uno spazio sociale significativo attraverso la condivisione di un interesse e di un piacere comune Il teatro e l esperienza sensoriale percettiva Peter Brook ne lo spazio vuoto (1968) descrive il teatro come un piccolo mondo che offre uno scorcio di vita e dimostra come lo si può concepire sotto una prospettiva sensoriale oltre che sociale. Pensare al teatro in termini di colore, luce, tessuti, forme, movimento e suono, gli conferisce potenzialità come ambiente sensoriale. Lo spazio vuoto di Brook può essere colmato coscientemente in modo da generare un atmosfera o uno stato d animo particolari 14

15 osservazione intenzionale legata al contesto laboratoriale osservazione guidata che coinvolge l osservatore/docente come soggetto partecipe e partecipante coinvolto nel gruppo gli item sono stati tarati sulle competenze relative ai laboratori di recitazione ma applicabili anche ai laboratori di scene e costumi e documentazione opportunità per i docenti di vedere i propri alunni sotto una luce diversa e scoprirne e valorizzarne potenzialità inespresse nel consueto contesto scolastico scheda di osservazione degli alunni nei laboratori percezione di sé 1.1 mostra interesse e divertimento 1.2 comprende le richieste 1.3 usa un linguaggio appropriato 1.4 sa muoversi nello spazio insieme agli altri adeguatamente 1.5 cerca il contatto fisico per comunicare con gli altri 1.6 evita il contatto fisico per comunicare con gli altri 1.7 riesce ad esprimere le sue emozioni 15

16 relazione all interno del gruppo 2.1 si relaziona e interagisce con gli altri 2.2 Rispetta le regole condivise dal gruppo 2.3 sa ascoltare 2.4 sa adeguarsi ai ritmi degli altri 2.5 si fida degli altri 2.6 tende a isolarsi dal gruppo 2.7 è oppositivo 2.8 collabora, coinvolgendo anche gli elementi deboli 2.9 collabora, isolando gli elementi deboli 2.10 si mette in gioco solo per emergere individualmente 2.11 si mette in gioco anche per migliorare il lavoro di tutti relazione con i docenti 3.1 riconosce la loro autorevolezza 3.2 cerca una relazione esclusiva 3.3 evita il contatto diretto 3.4 chiede l intervento quando è in difficoltà relazione con i teatranti 4.1 riconosce la loro autorevolezza 4.2 cerca una relazione esclusiva 4.3 evita il contatto diretto 4.4 chiede l intervento quando è in difficoltà 16

17 criteri di registrazione sul comportamento indicato che può essere 1. ASSENTE 2. POCO PRESENTE 3. PRESENTE punteggi Area percezione di sé da 5 a 15 Area relazione nel gruppo da 6 a 18 Area relazione con gli adulti da5 a 15 attraverso quali meccanismi uno strumento che non si attiva come terapeutico, lo diventa? 17

18 cosa spinge dei professionisti apparentemente così diversi tra loro ad intraprendere questa esperienza? cosa motiva lo spettatore, cosa lo emoziona, cosa lo spinge a tornare? 18

19 quali cambiamenti questa esperienza produce nei ragazzi, negli operatori, nelle famiglie e quale impatto sociale ha la sua rappresentazione? nei ragazzi autostima autonomia apprendimento comunicazione relazione 19

20 negli insegnanti capacità di ascolto attenzione ampliamento capacità di giudizio capacità di mettersi in discussione negli specialisti qualità dell approccio visione della normalità capacità di supportare l inclusione 20

21 Nei teatranti capacità di creare e gestire la motivazione dei performer capacità di cogliere la vulnerabilità come elemento di coinvolgimento capacità di valutare le risorse degli interpreti nel contesto familiare scolastico sociale culturale 21

22 Telefono

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