TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA:
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1 Regione Calabria TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: Analisi delle misure di adattamento e/o mitigazione rispetto al fenomeno erosivo Coordinamento Gruppo di lavoro 2 REGIONE CALABRIA Salvatore Siviglia Segretario Generale Autorità di Bacino Regionale CoastEsonda Expo Ferrara 25 settembre 2015 CoastEsonda Expo Ferrara 25 settembre 2015
2 A causa dei continui disastri idrogeologici che ormai si verificano sempre con più frequenza si rende necessario intervenire in modo organico invertendo la tendenza: non più interventi in condizioni post emergenza ma interventi che rientrino in una logica di pianificazione integrata. Sono sicuramente necessarie nuove risorse finanziarie ma è altrettanto necessario idefinire dei processi culturali e metodologici che tendono ad ottimizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. In questo contesto quindi...definire le linee guida per la difesa della costa dai fenomeni di erosione costiera, significa costruire un modello, su base nazionale, che possa essere di ausilio agli operatori del settore... Tale modello consentirà di approcciarsi in modo univoco alle varie problematiche consentendo di porre in essere tutte le azioni necessarie alla tutela delle coste. Il metodo di lavoro del Tavolo Nazionale si sviluppa secondo specifiche tematiche principali:
3 Tematiche del Tavolo Nazionale sull Erosione Costiera 1. Stato dell arte - Dinamica dei Litorali e Fabbisogni: valutazione delle criticità e delle esigenze al fine di determinare i relativi fabbisogni in termini di opere, di sedimenti, di risorse necessarie 2. Opere di Difesa e Misure di Mitigazione: valutazione dell efficacia delle diverse tipologie di intervento; metodi per l analisi costi/benefici degli interventi sia a scala locale (intervento) sia a scala territoriale (pianificazione) 3. Risorsa Sedimenti: valutazione della disponibilità della risorsa di sedimenti e per una loro ottimale gestione ai fini della difesa della costa dai fenomeni erosivi 4. Linee Guida Nazionali per la Gestione della Dinamica Costiera: linee di indirizzo sulle tematiche sopra indicate (in seguito alla ricognizione su conoscenze esistenti, banche dati, metodi di analisi e valutazione), volte ad armonizzare a livello nazionale i metodi di valutazione, monitoraggio e gestione di fenomeni, risorse e interventi ai fini della difesa costiera.
4 Linee Guida Nazionali per la gestione della dinamica costiera Regione Calabria I.Premessa II.Inquadramento sulle problematiche di erosione e di gestione costiera III.Inquadramento normativo (richiami a norme, protocolli, raccomandazioni esistenti) IV.Linee Guida IV.1 Indicazioni per la valutazione dei fenomeni erosivi (metodologie, modalità d indagine, monitoraggi) IV.2 Indicazioni per la gestione della dinamica litoranea (buone pratiche, ripascimenti, interventi, coste alte e basse) IV.3 Indicazioni per la gestione dei sedimenti litoranei (organizzazione dati, sistemi informativi e gestionali) IV.4 Indicazioni e aspetti ambientali su opere di difesa costiera (esperienze, opere, coste alte e basse) IV.5 Indicazioni su parametri e metodi acquisizione dati sui depositi sedimentari relitti sottomarini ai fini di una loro corretta gestione e utilizzo a scopo ripascimento costiero. Allegati Tecnici 1.Stato dell arte dinamica dei litorali e fabbisogni a seguito dei fenomeni erosivi sintesi delle conoscenze per la gestione della dinamica costiera - studi e sistemi di supporto esistenti*/ output atteso > stato del fenomeno erosivo a scala nazionale su base regionale 2. ricognizione e analisi delle opere di difesa esistenti - descrizione aspetti generali misure adattamento mitigazione del fenomeno erosivo*/ output atteso > repertorio nazionale misure adattamento, mitigazione erosione, diversi contesti 3.Risorsa sedimenti depositi sedimentari relitti, accumuli lungo costa, sedimenti da dragaggi, accumuli in bacini idrografici, altre risorse scavi*/ output atteso > stima dei sedimenti disponibili/compatibili ai fini del ripascimento costiero
5 Attività suddivisa nelle seguenti Fasi: Fase 1: ricognizione e analisi delle opere di difesa esistenti (dalle informazioni reperite attraverso Scheda censimento dati e Data - base esistenti) descrizione aspetti generali delle diverse misure di adattamento o mitigazione del fenomeno erosivo o o o 1.1 acquisizione e aggiornamento delle informazioni sugli interventi di difesa 1.2 ricognizione e confronto tra i sistemi di analisi e catalogazione 1.3 ricognizione e aggiornamento dei programmi di intervento Fase 2: ricognizione degli strumenti di valutazione dell efficacia degli interventi Fase 3: risultati attesi = repertorio nazionale misure adattamento, mitigazione erosione, analisi in diversi contesti
6 Fase 1. Ricognizione e analisi delle opere di difesa esistenti 1.1 acquisizione e aggiornamento delle informazioni sugli interventi di difesa esistenti, ponendo in evidenza tipologie adottate e risultati attesi/ottenuti (con riferimento sia a zone con costa bassa che alta); 1.2 ricognizione e confronto tra i sistemi di analisi e catalogazione adottati nelle Regioni (catasto delle opere, master plan, ecc.); 1.3 ricognizione e aggiornamento dei programmi di intervento eseguiti ed in corso di esecuzione in ciascuna Regione (eventuali piani di manutenzione e piani di riqualificazione ambientale eseguiti);
7 Fase 1. Ricognizione e analisi delle opere di difesa esistenti 1.1 acquisizione e aggiornamento delle informazioni sugli interventi di difesa esistenti, ponendo in evidenza tipologie adottate e risultati attesi/ottenuti (con riferimento sia a zone con costa bassa che alta) Allo stato attuale sono state realizzate pubblicazioni con descrizione delle varie tipologie di opere e linee guida per la progettazione delle stesse: l obiettivo è quello di sviluppare specifici indirizzi e criteri, stime dei costi (anche parametrici) e verifiche comparate dei costi delle diverse soluzioni progettuali per individuare, in diversi contesti, qual è la più conveniente a parità di risultato ottenuto Ad esempio, possono essere sviluppate analisi tipo quelle illustrate nelle diapositive seguenti (fonte: Regione Lazio)
8 Comparazione economica delle diverse soluzioni progettuali in termini di costi capitale e costi di manutenzione (Valore Attuale Netto). In questo modo è possibile, ad esempio, verificare l incidenza degli oneri di manutenzione sul costo totale dell intervento.
9 Analisi di sensitività per verificare la comparazione al variare di alcuni parametri. In questo modo è possibile, ad esempio, verificare la convenienza di una scelta al variare del costo della sabbia in relazione alla sua maggiore o minore disponibilità.
10 Fase 1. Ricognizione e analisi delle opere di difesa esistenti 1.1 acquisizione e aggiornamento delle informazioni sugli interventi di difesa esistenti, ponendo in evidenza tipologie adottate e risultati attesi/ottenuti (con riferimento sia a zone con costa bassa che alta). Altre possibili aspetti da sviluppare: Indicazioni per il monitoraggio dei progetti realizzati sia con obiettivi di valutazione diretta dell efficacia delle opere che ai fini manutentivi Linee guida specifiche per la valutazione di impatto ambientale con riferimento al contenuto ed agli approfondimenti nei progetti di difesa delle coste
11 Fase 1. Ricognizione e analisi delle opere di difesa esistenti 1.2 ricognizione e confronto tra i sistemi di analisi e catalogazione adottati nelle Regioni (catasto delle opere, master plan, ecc.); Mappatura e/o catalogo delle opere di difesa costiera (portuali e marittime) e valutazione dell efficacia Mappatura e dimensione dei tratti di costa alta, bassa e artificiale (porti e difese aderenti senza spiaggia) Mappatura dei ripascimenti eseguiti
12 Esempio - Attività svolta in sintesi dalla Regione Calabria per la realizzazione del master plan degli interventi di mitigazione del rischio da erosione costiera ( ) Il problema dell erosione costiera è stato affrontato finora con la costruzione delle più svariate opere di difesa, del tipo tampone, sotto la spinta dell urgenza. Si è trattato, cioè, di opere realizzate in tempi diversi, in aree limitate, che hanno rimandato la soluzione del problema senza risolverlo. Le problematiche di erosione costiera devono essere affrontate con logiche di pianificazione integrata e assumendo il bacino idrografico quale complesso sistema territoriale di riferimento. In termini istituzionali, è ormai riconosciuto che, pur in presenza di una pluralità di soggetti istituzionali che operano nel territorio, le strategie corrette sono quelle in cui è individuata un unica cabina di regia e un unico soggetto istituzionale che conserva, coordina e documenta la molteplicità delle attività in materia di difesa del suolo, prefigurandosi come una sorta di autorità di collegamento fra tutti gli altri soggetti (Regione, Province, Opere Marittime, Comuni, Soprintendenza, Università, ecc.).
13 Esempio - Attività svolta in sintesi dalla Regione Calabria per la realizzazione del master plan degli interventi di mitigazione del rischio da erosione costiera ( ) Predisposizione Sistema Informativo Territoriale In tutte le fasi è stato utilizzato un Sistema Informativo Territoriale contenente: linea di costa per gli anni 1958, 1985, 1998, 2003, 2008, 2013; linea di retro spiaggia per gli anni 2003 e 2012; interventi di protezione delle coste ad oggi realizzati; Carta dell'uso del Territorio della Regione Calabria; banca dati della Cartografia Tecnica Regionale.
14 Nelle valutazioni effettuate: sono stati utilizzati i dati ed i risultati dell Indagine conoscitiva dello stato delle coste calabresi (A.T.I.: TECHNITAL S.p.A., IDROTEC S.r.l., CONSORZIO OKEANOS) è stata considerata anche la presenza delle opere già realizzate in passato per la protezione dei litorali e delle opere portuali. l'intero litorale calabrese è stato suddiviso (2003) in 74 tratti omogenei (unità e/o sub unità fisiografiche). Per avere un maggiore dettaglio il litorale (2013) è stato ulteriormente scomposto in transetti, in numero di 3900, di lunghezza compresa tra 150 e 250 m in modo da poter svolgere tutte le elaborazioni all'interno di ogni transetto. In una seconda fase i 74 tratti omogenei - e quindi i transetti - sono stati accorpati, secondo un criterio geografico e di omogeneità, in n. 21 aree di studio
15 METOLODOGIA DI STUDIO AREA PROGRAMMA TRATTI TRANSETTI LARG. (Km) 1 da 1 a da 5 a da 8 a da 10 a da 14 a da 17 a da 20 a da 22 a da 24 a da 26 a da 29 a da 32 a da 44 a da 50 a da 53 a da 59 a da 61 a da 63 a da 66 a da 69 a da 71 a
16 EVOLUZIONE DELLA LINEA DI COSTA FALERNA (CZ) ( ) arretramento pari a circa 170 m
17 METODOLOGIA DI STUDIO ISOLA DI CAPO RIZZUTO AREA PROGRAMMA 6 Ing. Salvatore SIVIGLIA
18 IL MASTER PLAN La descrizione delle criticità La descrizione delle caratteristiche morfologiche, morfodinamiche, meteomarine del tratto costiero La descrizione della dinamica costiera e dei processi erosivi L indicazione delle priorità previste Il censimento delle opere esistenti La descrizione degli interventi proposti, con una stima di massima dei costi necessari QUADRO ECONOMICO GENERALE MASTER PLAN MACRO-AREA 1 MACRO-AREA 2 MACRO-AREA 3 MACRO-AREA 4 MACRO-AREA 5 MACRO-AREA 6 MACRO-AREA 7 MACRO-AREA 8 MACRO-AREA 9 MACRO-AREA 10 MACRO-AREA 11 MACRO-AREA 12 MACRO-AREA 13 MACRO-AREA 14 MACRO-AREA 15 MACRO-AREA 17 MACRO-AREA 18 MACRO-AREA 19 MACRO-AREA 20 MACRO-AREA 21 TOTALE Costo opere Master Plan (Lavori) Spese generali, iva ed altri oneri (Somme a disposizione) Totale , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,75
19 TAVOLA MASTER PLAN
20 Carte di sintesi del Master Plan (zona Tropea)
21 Individuazione Pericolosità: 1. Valutazione velocità di avanzamento/arretramento della line di riva (periodi: , , ); 2. Valutazione indice di pericolosità come rapporto tra la lunghezza della spiaggia e il valore massimo della velocità di spostamento delle linee di riva; 3. Inserimento di fattori correttivi per tener in considerazione aspetti particolari come: a) disomogeneità delle diverse macro-aree dal punto di vista dei fattori che influenzano il fenomeno dell'erosione costiera tipo: energia del moto ondoso, apporti di sedimenti dai corsi d'acqua, pendenza del fondale, tipologia della spiaggia; b) presenza di opere portuali; c) presenza di opere di protezione realizzate in passato e di quelle che saranno realizzate in futuro, in modo da permettere una riclassificazione della pericolosità da erosione costiera in funzione delle modifiche prodotte man mano che si eseguiranno lavori di difesa e protezione difesa delle coste;
22 Individuazione Rischio: Le aree a diversa pericolosità da erosione costiera sono state sovrapposte agli elementi vulnerabili estratti dalla Carta dell'uso del Territorio della Regione Calabria ed dalla banca dati della Cartografia Tecnica Regionale in modo da individuare le aree soggette ai vari livelli di rischio (da R1 minimo a R4 massimo) oltre che ad elementi più specifici quali la superficie di strade e ferrovie ed il numero di edifici ricadenti nelle aree soggette a rischio. In questa fase è stata utilizzata la carta dell'uso dei Suoli della Regione Calabria che era stata codificata in funzione degli elementi vulnerabili presenti ed è stata già adottata in precedenza per la redazione della Cartografia del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA). Anche per l'individuazione delle classi di rischio è stata utilizzata la stessa corrispondenza già adottata nella redazione del PGRA riportata in tabella
23 Fase 1. Ricognizione e analisi delle opere di difesa esistenti 1.3 ricognizione e aggiornamento dei programmi di intervento eseguiti ed in corso di esecuzione in ciascuna Regione (eventuali piani di manutenzione e piani di riqualificazione ambientale eseguiti); In fase di implementazione in base agli elementi pervenuti. I dati sono, allo stato attuale, del tutto parziali. A breve potrà essere desunto il quadro complessivo. Occorre inoltre considerare che diversi interventi vengono realizzati su scala locale e in forma stagionale da Comuni e Province e non sono stati ancora censiti (pertanto il dato complessivo va considerato sottostimato) Sarebbe necessario effettuare una distinzione tra gli importi delle diverse tipologie di intervento per valutare l incidenza di ciascuno di essi sul totale degli investimenti
24 Regione Interventi finanziati dal Realizzati e in corso di realizzazione n. inter. Tipologia opere Importo finanziato Tratti di costa interessati (km) Liguria Toscana Lazio Sardegna 14 Opere di consolidamento e messa in sicurezza di falesie ,45 Campania Basilicata Calabria 99 Varie (Ripascimenti, opere rigide) Sicilia 47 Ripascimenti, pennelli soffolti, massicciate a protezione infrastrutture Puglia Molise 11 Scogliere e pennelli Abbruzzo 36 Ripascimenti e opere rigide Marche 6 Ripascimenti ,27 Emilia-Romagna Veneto 9 Ripascimenti, sabbiodotto, opere di difesa rigide, sistemazione assetto foci, Vivificazione delle lagune e stabilizzazione delle bocche lagunari, ripascimenti manutentivi Friuli Venezia G. totale ,72
25 Fase 2. Ricognizione degli strumenti di valutazione: Approfondire gli aspetti funzionali, programmatici, ingegneristici e geologici degli interventi, delle misure e delle opere di adattamento e/o mitigazione del fenomeno erosivo adottate (opere rigide, opere semirigide, sommerse, emerse, ripascimenti, ecc.); Valutazione degli effetti indotti dagli interventi sulle componenti ambientali (chimico-fisico-biologiche), paesaggistiche e socio-economiche (anche in aree ad elevata naturalità) Individuazione di metodi pratici standardizzati per la valutazione comparata dell efficacia delle diverse tipologie di intervento Individuazione di metodi per l analisi costi/benefici degli interventi (comparazione rischio iniziale/rischio residuo) sia a scala locale (intervento singolo) che territoriale (pianificazione)
26 Fase 3. Risultati attesi - Tavolo Nazionale Erosione Costiera Repertorio degli strumenti di valutazione dell efficacia degli interventi e dei metodi di analisi costi/benefici adottati Inserimento dei dati e delle informazioni acquisite in un data base dedicato Repertorio nazionale delle misure di adattamento/mitigazione adottate per il contrasto all erosione e rispettivi contesti fisiografici
27 CONCLUSIONI Autorità di Bacino Regionale GRAZIE PER L ATTENZIONE
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