Associazione di tipo mafioso e gruppi criminali stranieri. Francesco Viganò

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1 Associazione di tipo mafioso e gruppi criminali stranieri Francesco Viganò

2 I punti fermi Le modifiche all art. 416 bis c.p. con il d.l. 92/08, conv. con l. 125/08: la modifica della rubrica (associazioni di tipo mafioso anche straniere) la modifica del co. 8 (associazioni, comunque localmente denominate, anche straniere)

3 I punti fermi L interprete è provocato a una lettura dell art. 416 bis c.p. che ne consenta l applicazione anche a gruppi criminali stranieri

4 I punti fermi Punto di riferimento essenziale per l interprete resta però il paradigma normativo di cui all art. 416 bis c.p. (non già la corrispondenza del singolo fenomeno criminoso al paradigma criminologico dell associazione mafiosa, a meno che tale paradigma non trovi puntuale corrispondenza nei singoli requisiti della fattispecie astratta)

5 I punti fermi Irrilevanza dell eventuale mancata corrispondenza dell organizzazione criminosa al paradigma criminologico mafioso per ciò che concerne la capacità di infilitrazione del sodalizio nella società civile, e di influenzare così l economia, l amministrazione pubblica e la politica (alternatività dei doli specifici previsti dall art. 416 bis c.p.!)

6 I punti fermi Irrilevanza, d altra parte, dell esistenza di un organizzazione del sodalizio simile a quella caratteristica delle associazioni mafiose (rituali di affiliazione, regole precise di riconoscimento degli associati, struttura imperniata sui vincoli familiari, ferrea gerarchia interna, etc.)

7 I punti fermi Requisiti centrali che devono caratterizzare il sodalizio in quanto tale: avvalersi della forza di intimidazione del vincolo associativo condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva

8 I punti fermi Cass., sez. VI, 11 gennaio 2000, n forza di intimidazione = alone permanente di timore diffuso attorno al gruppo che deve manifestarsi all esterno del gruppo, e non soltanto tra i singoli associati si avvalgono : non mera intenzione di avvalersi, ma effettivo sfruttamento dell alone di timore già esistente per conseguire i propri scopi non necessaria però la prova di singoli atti di violenza o minaccia

9 I punti fermi Cass., sez. VI, 11 gennaio 2000, n assoggettamento : stato di soggezione derivante dalla convinzione di essere esposti a un concreto e ineludibile pericolo di fronte alla forza dell associazione omertà = rifiuto sistematico nell ambiente circostante di denunciare reati e di cooperare con la pubblica autorità, diffuso anche se non necessariamente generalizzato, per il timore di subire ritorsioni da parte del gruppo

10 I punti fermi Una prima difficoltà: il co. 8 menziona solo la forza di intimidazione, ma non la condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva l accusa deve ritenersi dispensata dall onere di provare assoggettamento e omertà rispetto ad associazioni diverse dalla mafia siciliana? risposta negativa della giurisprudenza (sin da Cass., sez. VI, 13 dicembre 1995, Abo El Nga Mohamed,CP 1996, p. 3628). Assoggettamento ed omertà come necessario riflesso della forza di intimidazione, dal punto di vista delle vittime

11 I punti fermi Il problema del contesto di riferimento nel quale valutare la sussistenza della forza di intimidazione del sodalizio: non necessariamente tutti coloro che vivono o lavorano in un dato territorio sufficiente che l intimidazione concerna una specifica comunità individuabile all interno di un dato territorio (Cass., sez. VI, 30 maggio 2001, Hsiang Khe Zhi, concernente un associazione di cinesi)

12 I punti fermi Insufficienza di un intimidazione nei confronti degli stessi associati (intimidazione all interno ), che è caratteristica di molte altre organizzazioni criminali; necessaria una proiezione esterna dell intimidazione (Cass. 5 maggio 2008, n , A.H. e a., avente oggetto associazione che sfruttava prostitute albanesi)

13 Le questioni aperte prima questione: quid iuris allorché vi sia la prova di sistematiche e gravi violenze e minacce contro le stesse vittime, con conseguente stato di assoggettamento e di omertà delle stesse? es.: associazione finalizzata alla tratta e allo sfruttamento di prostitute, mantenute in stato di totale asservimento

14 Le questioni aperte Trib. Bari, 28 marzo 2003, FI 04, II, p. 6 associazione di cinesi levantini attivi nel favoreggiamento dell immigrazione clandestina e in pratiche estorsive a danno degli immigrati medesimi la prova di sistematiche e gravi violenze contro le vittime inadempienti dimostra la generale incapacità del gruppo di perseguire i propri scopi solo in forza della fama criminale acquisita. Pertanto, escluso il delitto ex art. 416 bis c.p.

15 Le questioni aperte Cass., sez. V, 13 marzo 2007, n (procedimento de libertate): conferma la sussistenza di un associazione ex art. 416 bis c.p. in relazione a filiali di un organizzazione di nigeriani diffusi in vari Stati europei ed extraeuropei, dedita a truffe mediante contraffazione monetaria e delitti contro la persona

16 Le questioni aperte Cass., sez. V, 13 marzo 2007, n (segue): il capo d imputazione descrive i mezzi con i quali il sodalizio attuava la propria forza d intimidazione, finalizzata ad assumere e mantenere il predominio nella comunità nigeriana di Torino: minacce, aggressioni fisiche, lesioni conseguenti a frustate con lo strumento detto Kobu-kobu, ustioni provocate con ferri da stiro roventi appoggiati sulla nuda pelle

17 Le questioni aperte attenzione: forza di intimidazione è qualcosa di diverso da violenza e minaccia. E una situazione di timore diffuso derivante dalla fama già acquisita dal sodalizio, che normalmente rende superfluo l uso della violenza e persino di esplicite minacce. Questo è l unico connotato criminologico della mafia siciliana elevato a requisito di fattispecie dal legislatore del 1982

18 Le questioni aperte seconda questione: può la forza d intimidazione di un associazione straniera avente la sua sede principale in un paese straniero essere provata con riferimento al contesto sociale di quel paese straniero? es. mafie cinesi, russe, etc.

19 Le questioni aperte Trib. Rimini, 14 marzo 2006, FI 07, II, p. 510 la pronuncia esclude la sussistenza di un associazione ex art. 416 bis c.p. in relazione a un organizzazione criminosa di imputati provenienti dalla Russia e dall Ucraina, finalizzata ad acquisire il controllo della vendita di oggetti da parte di connazionali sordomuti

20 Le questioni aperte Trib. Rimini, 14 marzo 2006, FI 07, II, p. 510 (segue): ma enuncia il principio (in via di obiter) secondo cui il delitto de quo sussiste anche con riguardo a organizzazioni di stranieri che operano in Italia sfruttando la forza di intimidazione già acquisita in patria

21 Le questioni aperte Trib. Rimini, 14 marzo 2006, FI 07, II, p. 510 (segue): dal punto di vista probatorio, occorrerebbe dimostrare: l effettivo conseguimento all estero di un prestigio criminale da parte dell associazione madre (anche attraverso il sapere di esperti) la persistenza anche in Italia di tale potenziale intimidatorio (persistenza direttamente proporzionale ai legami mantenuti con la madrepatria dai sodali e dalle loro vittime)

22 Le questioni aperte attenzione: anche in questa prospettiva, resta essenziale che il sodalizio straniero si avvalga anche in Italia di una forza di intimidazione già acquisita nella madrepatria per realizzare i propri scopi (criminosi o non) tipici ai sensi dell art. 416 bis c.p.

23 Qualche provvisoria conclusione gravi difficoltà probatorie dei requisiti imposti dall art. 416 bis c.p., che spiegano l estrema scarsità dei precedenti giurisprudenziali in materia di associazioni straniere

24 Qualche provvisoria conclusione nessuna novità reale in questo quadro apportata dalle modifiche del 2008: resta il nodo cruciale della prova della forza di intimidazione del sodalizio in quanto tale, sia pure riferita a una determinata comunità etnicamente omogenea

25 Qualche provvisoria conclusione opportunità, per gli organi inquirenti, di selezionare rigorosamente le incriminazioni ex art. 416 bis c.p., per risparmiare energie sul terreno probatorio ed evitare sconfessioni in sede processuale : e ciò, in particolare, quando la contestazione di altre fattispecie associative consenta di conseguire i medesimi risultati pratici che si otterrebbero mediante la contestazione del delitto di cui all art. 416 bis c.p.

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